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La salute truffata - Valori

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CHRIS STEELE PERKINS/MAGNUM DAL LIBRO BRESCIA PHOTOS<br />

sue centrali a scarti della lavorazione petrolifera ha ricevuto il 10,8<br />

e 10,3% delle quote Cip6 delle fonti assimilate.<br />

Al terzo posto sempre un altro gruppo Petrolifero, la Erg della<br />

famiglia Garrone che ad esempio dalla centrale della controllata<br />

IsabEnergy di Priolo Gargallo (Siracusa) nel 2005 su un fatturato di<br />

522 milioni di euro, almeno 300 derivavano da incentivi Cip6. In<br />

| 36 | valori | ANNO 7 N.46 | FEBBRAIO 2007 |<br />

Sotto, Antonio<br />

Tencati,<br />

docente<br />

di economia<br />

e gestione<br />

delle imprese<br />

alla Bocconi.<br />

A lato,<br />

la stazione<br />

di ricevimento<br />

degli RSU<br />

nel maxi<br />

inceneritore<br />

dell’ASM.<br />

Brescia, 2003<br />

classifica troviamo anche il Gruppo Apienergia (5,3% di quote Cip6<br />

nel 2004), con l’impianto di raffinerie a Falconara. Per loro almeno<br />

150 milioni l’anno in sovvenzioni Cip6.<br />

In classifica troviamo poi Enipower e la multinazionale Foster<br />

Wheeler-MPE (Centro energia) con quote di mercato del 5,1% di<br />

Cip6. <strong>La</strong> Foster Wheeler ricordiamo costruisce anche inceneritori. Ha<br />

UNA VERA LIBERALIZZAZIONE<br />

C’È UN PROVVEDIMENTO PASSATO NELLA FINANZIARIA che può<br />

rappresentare un piccolo terremoto e segnare una svolta sul futuro<br />

delle politiche energetiche e dello smaltimento dei rifiuti. È quello relativo<br />

alla modifica dei Cip62/92-Certificati Verdi. I contributi che tutti i cittadini<br />

pagano nelle bollette della luce (voce A3) che per i nuovi impianti realizzati<br />

dal 1 gennaio andranno solo alle vere energie rinnovabili: sole, vento,<br />

idrico, biomasse intese come piccole centrali a legno e scarti animali<br />

o biodegradabili. Il tutto in osservanza alla normativa 2001/77/CE<br />

che stabilisce che “la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere<br />

considerata fonte di energia rinnovabile”. Dal 1992 ad oggi contro ogni legge<br />

dell’Unione Europea (tanto che sono avviate infrazioni comunitarie<br />

e nel 2001 l’allora Commissario Mario Monti tuonò contro questi incentivi)<br />

l’Italia ha finanziato con i soldi in teoria destinati alle rinnovabili ciò<br />

che rinnovabile non era. Carbone, inceneritori di rifiuti, raffinerie di scarti<br />

petroliferi. Un giro da 3,1 miliardi di euro, 60 euro a famiglia nelle bollette<br />

Enel. E queste società in Borsa volavano grazie a questi contributi godendo<br />

di un “mercato protetto”. Ora i finanziamenti rimarranno solo fino<br />

alla scadenza dei contratti per gli impianti già esistenti. I nuovi inceneritori<br />

non avrebbero, quindi, i contributi presi dalle bollette della luce di ogni<br />

cittadino e l’opzione potrebbe essere una sola, quella di alzare le tariffe<br />

dei rifiuti locali per sostenerne la costruzione e la gestione.<br />

<strong>La</strong> nuova norma che elimina i contributi alla combustione di plastiche<br />

ed altri rifiuti non biodegradabili ed altre false fonti rinnovabili per il professor<br />

Antonio Tencati, docente reggiano di Economia e Gestione delle imprese<br />

e dell’ambiente presso l’Università Bocconi di Milano «è una grande<br />

opportunità d’innovazione. Questo provvedimento - spiega Tencati -<br />

è una grande occasione per riflettere sull’introduzione di politiche veramente<br />

innovative nel campo della gestione della filiera dei rifiuti. Avrà delle<br />

conseguenze - spiega - in termini di programmazione e definizione delle<br />

politiche, in quanto si potrà ragionare sulla sostenibilità di differenti opzioni<br />

e non più solo su quella dell’inceneritore». «Prima la politica era quella<br />

delle rendita tramite i contributi Cip6 presi dalle bollette dei cittadini - spiega<br />

Tencati - ora si dovrà passare per forza all’innovazione, è una vera svolta<br />

di liberalizzazione». In questa situazione differenziate spinte, riciclaggio,<br />

compostaggio saranno tutti vantaggiosi dal punto di vista economico rispetto<br />

all’incenerimento. Per Tencati «questa scelta farà riflettere sull’importanza di<br />

attivare l’industria del riciclo e del recupero per quanto riguarda la gestione<br />

del ciclo di vita dei rifiuti, ricordo che già dieci anni fa alla Bocconi<br />

spiegammo che nel ciclo di vita del rifiuti (in termine tecnico LCA ndr)<br />

il riciclo, le differenziate di qualità possibili solo con il porta a porta<br />

erano più conveniente rispetto ad altre opzioni». M. I.<br />

proprio ragione Beppe Grillo quando sostiene che” Moratti e Garrone<br />

si pagano le campagne acquisti di Inter e Sampdoria anche con le<br />

bollette della luce di milanisti e genoani. Dov’è la calcio condicio?”.<br />

FONTI PSEUDO RINNOVABILI. Dalle assimilate passiamo alla ‘classifica’<br />

delle fonti pseudo rinnovabili. Dicesi pseudo perché le società che<br />

FONTE: ELABORAZIONE AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS SU DATI GRTN-TERNA - SETTEMBRE 2006<br />

FONTE: ELAB. AUTORITÀ PER ENERGIA ELETTRICA E GAS SU DICHIARAZIONI OPERATORI - GIUGNO 2006<br />

PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA ELETTRICA [GWH]<br />

| economiaetica |<br />

TABELLA 1<br />

2001 2002 2003 2004 2005<br />

Solidi 31.730 35.447 38.813 45.518 43.606<br />

Gas naturale 95.906 99.414 117.301 129.772 149.259<br />

Prodotti petroliferi 75.009 76.997 65.771 47.253 35.846<br />

Altri 14.147 15.788 16.406 17.945 18.207<br />

Totale termoelettrico (A) 216.792 227.646 238.291 240.488 246.918<br />

Idroelettrico da pompaggi (B) 7.115 7.743 7.603 7.164 6.806<br />

Idroelettrico (da apporti naturali) 46.810 35.519 36.674 42.744 36.067<br />

Eolico 1.179 1.404 1.458 1.847 2.343<br />

Fotovoltaico 5 4 5 4 4<br />

Geotermico 4.506 4.662 5.341 5.437 5.325<br />

Biomassa e rifiuti 2.587 3.423 4.493 5.637 6.155<br />

Totale rinnovabili (C) 55.087 49.012 47.971 55.669 49.893<br />

Totale (A+B+C) 278.994 284.401 293.865 303.321 303.672<br />

RITIRI DI ENERGIA DEL GRTN [GWH]<br />

TABELLA 2<br />

2001 2002 2003 2004 2005<br />

Cip6 47.153 49.765 50.361 52.382 50.296<br />

di cui assimilata 38.789 41.183 40.723 42.227 40.463<br />

di cui rinnovabile 8.365 8.583 9.638 10.155 9.833<br />

Mini idro (deliberazione n.62/02) 2.769 2.897 2.411 3.064 0<br />

Eccedenze (deliberazione n.108/97) 3.603 1.347 1.140 1.218 966<br />

Totale ritiri 53.525 54.009 53.912 56.664 51.262<br />

DETTAGLIO RITIRI IN CONVENZIONE CIP6 [GWH]<br />

DIPONIBILITÀ DI CAPACITÀ LORDA PER I MAGGIORI GRUPPI [MW]<br />

TABELLA 3<br />

2001 2002 2003 2004 2005<br />

Comb. di processo o recuperi energia 15.902 17.100 16.530 17.773 12.900<br />

Combustibili fossili 20.054 18.200 17.433 16.408 12.197<br />

Totale 35.956 35.300 33.963 34.181 26.097<br />

Impianti esistenti 2.833 5.877 6.759 8.045 15.366<br />

Totale 38.789 41.177 40.722 42.226 40.463<br />

TABELLA 4<br />

TERMOELETTRICA IDROELETTRICA RINNOVABILE<br />

2003 27.808 14.092 1.076<br />

Enel 2004 27.956 14.318 931<br />

2005 28.020 14.363 991<br />

2003 7.129 739 30<br />

Edipower 2004 7.820 740 0<br />

2005 7.870 740 0<br />

2003 4.483 1.036 197<br />

Gruppo Edison 2004 4.677 1.167 245<br />

2005 5.702 1.120 264<br />

2003 4.803 1.003 11<br />

Endesa Italia 2004 5.384 1.015 0<br />

2005 5.465 0 1.017<br />

2003 2.792 0 25<br />

Gruppo Eni 2004 4.312 0 21<br />

2005 5.121 0 18<br />

2003 2.898 50 22<br />

Tirreno Power 2004 2.844 73 0<br />

2005 2.428 63 0<br />

vediamo in testa all’aggiudicazione dei Cip6 sono legate in gran<br />

parte alla produzione di energia attraverso incenerimento dei rifiuti<br />

e forme simili. Nel 2003 Asm Brescia, che ha il più grande inceneritore<br />

d’Italia e tra i più grandi d’Europa ha assorbito il 3,9% di<br />

quote Cip6, per passare poi all 4,8% nel 2004. Che cosa significa in<br />

sonanti euro lo spiega il professor Marino Ruzzenenti: «Nel 2004<br />

| ANNO 7 N.46 | FEBBRAIO 2007 | valori | 37 |

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