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La salute truffata - Valori

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| inbreve |<br />

Pensare senza auto per un vivere respirabile >46<br />

<strong>La</strong> sostenibile leggerezza del buon vecchio tram>50<br />

conomiasolidale<br />

Radici di ferro per non dimenticare la storia >52<br />

CIBO CASA<br />

E TRASPORTI<br />

IN ROSSO<br />

CON L’AMBIENTE<br />

Cibo, casa e trasporti.<br />

Queste tre voci, secondo uno studio<br />

della Commissione europea,<br />

sono causa all’80 per cento,<br />

nella loro realizzazione e fornitura,<br />

dell’impatto ambientale in Europa.<br />

Lo studio si chiama Environmental<br />

Impact of Products (Eipro), Impatto<br />

ambientale dei prodotti, sottotitolo<br />

Analisi degli impatti ambientali<br />

del ciclo di vita riferiti ai consumi<br />

finali dell’Europa a 25.<br />

Centoquaranta pagine<br />

di rapporto, più 200 di allegati,<br />

una trentina di ricercatori<br />

al lavoro per due anni. L’obiettivo<br />

è individuare i prodotti che hanno<br />

il più alto impatto ambientale<br />

nel corso del loro ciclo di vita.<br />

Il cibo assorbe il 31 per cento<br />

di energia primaria usata nella Ue,<br />

l’edilizia il 23,6 per cento, i trasporti<br />

il 18,5 per cento. In cima alla<br />

classifica per l'impatto ambientale<br />

prodotto ci sono i veicoli a motore,<br />

al secondo i bar e i ristoranti<br />

e al terzo gli stabilimenti<br />

per l’imballaggio delle carni.<br />

A seguire gli impianti di riscaldamento<br />

(esclusi quelli elettrici),<br />

la macellazione e il trattamento<br />

del pollame, le abitazioni dei single,<br />

gli insaccati, il latte, le lavatrici<br />

domestiche e il formaggio.<br />

| 44 | valori | ANNO 7 N.46 | FEBBRAIO 2007 |<br />

DALL’AMAZZONIA<br />

ALLA PIANURA PADANA<br />

L’EFFETTO SERRA<br />

RIGUARDA TUTTI<br />

Il 28 febbraio a Verona si terrà il convegno<br />

“Qualità dell’aria in Pianura Padana ed effetto serra”.<br />

Esistono interazioni fisiche ed economiche<br />

tra il controllo delle emissioni degli inquinanti<br />

atmosferici e la mitigazione dei gas serra.<br />

<strong>La</strong> conferenza presenterà lo stato dell’arte nella lotta<br />

all’inquinamento atmosferico negli ambiti urbani<br />

e nella mitigazione dell’effetto serra e rivolgerà<br />

una particolare attenzione alla definizione e attuazione<br />

di un campo comune d’azione. Il convegno è promosso<br />

dall’Alleanza per il Clima (www.climatealliance.it ),<br />

una rete composta da 1400 enti locali<br />

(comuni, province e regioni) italiani, austriaci<br />

e tedeschi, (140 sono i membri italiani), nata nel 1990<br />

per la salvaguardia del clima.<br />

Gli enti appartenenti a questa<br />

onlus s’impegnano a realizzare<br />

un obiettivo molto ambizioso:<br />

la diminuzione del 50%<br />

delle emissioni di gas inquinanti<br />

entro il 2010. Vi fanno parte<br />

molti importanti comuni europei<br />

come Berlino, Monaco, Vienna, mentre in Italia le città<br />

più grandi come Milano e Roma non se la sono ancora<br />

sentite di prendersi questo impegno, nonostante siano<br />

attive da tempo delle collaborazioni con l’Alleanza.<br />

Aderiscono invece con buoni risultati Venezia, Firenze,<br />

Modena, Bolzano, Trento, Ferrara, le regioni Umbria<br />

e Abruzzo. I comuni, le province e le regioni innanzitutto<br />

lavorano su se stessi, sensibilizzando il proprio<br />

personale sui temi ecologici: incentivano i propri<br />

dipendenti a spostarsi con i mezzi pubblici, rinnovano<br />

il loro parco veicoli con auto ecologiche o ibride,<br />

prestano maggiore attenzione alle certificazioni<br />

energetiche del loro patrimonio edilizio.<br />

Poi si occupano di sensibilizzare la cittadinanza,<br />

un lavoro molto lungo e lento. L’organizzazione<br />

sostiene i popoli indigeni delle foreste pluviali perché<br />

il 25% dei cambiamenti climatici della terra sono dovuti<br />

alla distruzione delle foreste dell'Amazzonia.<br />

ARCHITETTURA<br />

E SOSTENIBILITÀ,<br />

TERRA FUTURA<br />

PREMIA LE TESI<br />

L’Istituto nazionale di bioarchitettura<br />

bandisce, in collaborazione con<br />

“Terra futura” (Mostra – Convegno<br />

internazionale delle buone pratiche<br />

di sostenibilità), la seconda edizione<br />

del concorso “Architettura<br />

e Sostenibilità”. Si tratta di un<br />

premio alle migliori tesi di laurea<br />

sui temi della bioarchitettura<br />

e dell’innovazione tecnologica<br />

finalizzata al miglioramento<br />

della qualità del costruito<br />

e dell’ambiente. <strong>La</strong> tesi deve essere<br />

stata discussa tra il 30 settembre<br />

2003 e il 31 gennaio 2007.<br />

Il premio è stato realizzato<br />

in collaborazione con: la facoltà<br />

di Ingegneria dell’università<br />

di Firenze, facoltà di Ingegneria<br />

edile e architettura del Politecnico<br />

di Milano, facoltà di Architettura<br />

dell’università degli Studi di Napoli<br />

Federico II, Centro studi<br />

di progettazione edilizia<br />

ecocompatibile dell’Alma Mater<br />

Studiorum università<br />

di Bologna e facoltà di Architettura<br />

dell’università IUAV di Venezia.<br />

Per la seconda edizione<br />

si è estesa la partecipazione<br />

ad altre quattro università italiane:<br />

Roma, Parma, Catania,<br />

Reggio Calabria a cui si aggiunge<br />

e la facoltà di Architettura<br />

dell’università di Firenze.<br />

<strong>La</strong> cerimonia di premiazione<br />

delle tesi si terrà all’interno<br />

di “Terra Futura”, il 18 e 20 maggio<br />

alla Fortezza da Basso a Firenze.<br />

IL RIMEDIO<br />

OMEOPATICO<br />

PIACE<br />

AGLI ITALIANI<br />

Le case farmaceutiche non faranno<br />

i salti di gioia alla notizia che sta<br />

aumentando anche in Italia il ricorso<br />

alle cure omeopatiche. Lo rileva<br />

un rapporto realizzato dall’Osservatorio<br />

scienza e società di observa - Science<br />

in Society. Un italiano su tre ricorre<br />

saltuariamente ai prodotti omeopatici<br />

per curarsi. Uno su dieci, invece, lo fa<br />

con una certa assiduità.<br />

Uno dei motivi per cui gli italiani<br />

mostrano questo gradimento<br />

per i prodotti omeopatici, dipende<br />

dalla convinzione che questi rimedi<br />

abbiano meno effetti collaterali<br />

rispetto ai farmaci tradizionali.<br />

Una buona percentuale (20%)<br />

è convinta che abbiano maggiore<br />

efficacia nella cura delle malattie.<br />

Il consumatore di prodotti omeopatici<br />

in genere è donna, ha un grado<br />

di istruzione medio alto ed è residente<br />

nel nord Italia. Il minimo di consensi<br />

per l'omeopatia si riscontra<br />

tra i maschi con scarsa istruzione<br />

residenti al sud. L’omeopatia<br />

non esclude l’utilizzo di terapie<br />

farmacologiche tradizionali:<br />

solo due italiani su cento, infatti,<br />

dichiarano di usare esclusivamente<br />

prodotti omeopatici. Gli altri,<br />

invece, li abbinano o li alternano<br />

ai farmaci tradizionali.<br />

“FATTORIE SOCIALI”<br />

UN MODELLO VINCENTE<br />

DI AGRICOLTURA ETICA<br />

E SOSTENIBILE<br />

Economia sociale e crescita dei più deboli,<br />

nella provincia di Roma è possibile grazie al progetto<br />

delle “Fattorie sociali” che favorisce l’integrazione<br />

dei più svantaggiati per creare valore, sociale<br />

ed economico. Coinvolte nel progetto, nato sulla scorta<br />

dell’esperienza olandese, sono per il momento<br />

15 aziende agricole, che associano ai naturali obiettivi<br />

produttivi e commerciali finalità terapeutiche<br />

e riabilitative, con servizi e attività che coinvolgono<br />

i disabili. Le aziende agricole consentono l’inserimento<br />

sociale e lavorativo dei più deboli e permettendogli<br />

di svolgere un’attività remunerata alla portata<br />

delle effettive capacità lavorative.<br />

Portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti,<br />

anziani vengono coinvolti in attività<br />

agricole, di coltivazione, di allevamento<br />

o di trasformazione di prodotti<br />

agroalimentari. <strong>La</strong> ricerca<br />

e le sperimentazioni di questi ultimi<br />

decenni hanno ampiamente evidenziato<br />

che il rapporto con la natura<br />

e gli organismi viventi possono alleviare<br />

in modo significativo le condizioni<br />

di disagio di persone che si trovano<br />

a vivere una momentanea o permanente condizione<br />

di fragilità, oltre a facilitare l’inserimento lavorativo<br />

di individui con disabilità o portatori di disagio sociale.<br />

Inoltre, nelle “Fattorie sociali” ci si può dedicare<br />

all’assistenza e alla cura degli anziani e di degenti<br />

post-ospedalieri, si possono insediare asili nido,<br />

ludoteche, centri di produzione artistica e tutti<br />

quegli altri servizi che vengono definiti come “servizi<br />

di prossimità”. Un’ulteriore possibilità di sviluppo<br />

è legata alla commercializzazione dei prodotti alimentari,<br />

che non portano i segni di eventuali difficoltà<br />

delle persone che li hanno prodotti. Per favorire<br />

lo scambio di informazioni, esperienze e conoscenze<br />

tra le aziende e le cooperative è nato il forum<br />

delle “Fattorie sociali” per maggiori informazioni<br />

è possibile visitare il sito www.provinciabile.it .<br />

| inbreve |<br />

ALLA ZELATA<br />

25 ANNI DI<br />

AGRICOLTURA<br />

BIODINAMICA<br />

Alla Zelata di Bereguardo,<br />

in provincia di Pavia, a marzo del 2007<br />

saranno 25 anni che l’associazione<br />

biodinamica organizza corsi<br />

di agricoltura. Un punto di riferimento<br />

per quanti oggi praticano e<br />

insegnano la biodinamica in Italia.<br />

Il corso è articolato in un primo<br />

incontro intensivo di quattro giorni,<br />

dal 1 al 4 marzo, a cui seguirà<br />

un intermezzo di 6 mesi<br />

con esercitazioni a casa e un servizio<br />

di tutoraggio a distanza. Si passerà<br />

quindi ad un secondo corso<br />

intensivo, sempre di quattro giorni,<br />

nel mese di ottobre.<br />

I due cicli sono stati organizzati<br />

e studiati in modo da garantire a chi<br />

voglia frequentare anche un solo<br />

corso una solida base di conoscenza<br />

del metodo biodinamico.<br />

Sono previsti diversi appuntamenti<br />

nei fine settimana dedicati<br />

a tematiche di specializzazione<br />

e di approfondimento. Altra novità<br />

è l’attestato di frequenza<br />

e abilitazione con il riconoscimento<br />

delle competenze acquisite e relativi<br />

crediti formativi che verrà rilasciato<br />

dall’Associazione alla fine<br />

di ogni incontro.<br />

Il primo appuntamento<br />

del nuovo ciclo formativo avrà<br />

i seguenti docenti: Carlo Triarico,<br />

Giorgio Bortolussi, Marco Bernhard,<br />

Michele Lorenzetti. <strong>La</strong>po Cianferoni<br />

parlerà di marchio di qualità<br />

e dei nuovi indirizzi di mercato.<br />

Per informazioni: assbio@tin.it<br />

| ANNO 7 N.46 | FEBBRAIO 2007 | valori | 45 |

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