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Dott. Federica Nai Fovino - MediK

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<strong>Dott</strong>. <strong>Federica</strong> <strong>Nai</strong> <strong>Fovino</strong><br />

Alta Specialità in Riabilitazione Pediatrica<br />

Ospedale di Vicenza<br />

U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione – US – UGC<br />

Direttore <strong>Dott</strong>. G. Bertagnoni<br />

1


?<br />

3


- Kom - :<br />

<strong>Federica</strong>, please don’t cry...<br />

If you cry they become sad…<br />

4


…Don’t worry Kom…<br />

5


NOSTRO LAVORO<br />

LE STORIE DELLE FAMIGLIE<br />

6


alle<br />

mamme<br />

….


E a questo<br />

Corso…<br />

8


Ai bambini vengono proposti una grande<br />

varietà di interventi a breve e lungo<br />

termine, nel tentativo di favorire, lo<br />

sviluppo, l’autonomia e l’inserimento nella<br />

vita di tutti i giorni, intesa come<br />

partecipazione al gioco, alla vita scolastica,<br />

possibilità di indipendenza ecc.<br />

9


Gli ausili sono una parte<br />

importante di questo percorso<br />

…<br />

10


Nello sviluppo motorio, la soluzione motoria<br />

per il raggiungimento di un obiettivo<br />

funzionale è influenzata<br />

dalla interazione spontanea<br />

delle variabili di tre risorse:<br />

• LE CARATTERISTICHE DEL BAMBINO<br />

• LE RICHIESTE DEL COMPITO<br />

• LE INFLUENZE AMBIENTALI<br />

Context Therapy: A New Interven4on Approach For Children With Cerebral Palsy , J. DARRAH, M. C LAW, N. POLLOCK, B. WILSON, D. J RUSSELL,<br />

S. D WALTER, P. ROSENBAUM, B. GALUPPI Dev Med Child Neurol. 2011 July ; 53(7): 615–620<br />

11


L’approccio terapeutico focalizzato<br />

sulla modifica degli obiettivi e<br />

dell’ambiente, piuttosto che sulla modifica<br />

del danno motorio,<br />

può essere considerato<br />

una strategia proficua,<br />

specialmente in<br />

determinate fasi del trattamento<br />

Context Therapy: A New Interven4on Approach For Children With Cerebral Palsy ,<br />

J. DARRAH, M. C LAW, N. POLLOCK, B. WILSON, D. J RUSSELL, S. D WALTER, P. ROSENBAUM, B. GALUPPI<br />

Dev Med Child Neurol. 2011 July ; 53(7): 615–620<br />

A therapy approach focusing on changing the task and the environment rather than children’s<br />

impairments can be a viable treatment strategy and merits further investigation<br />

12


Negli ultimi anni l’approccio al trattamento<br />

del bambino è diventato sempre più<br />

centrato sulla famiglia.<br />

Gli operatori sanno che le famiglie<br />

sono tutte diverse e uniche e che<br />

il funzionamento ottimale del bambino si<br />

ottiene quando si ha una<br />

famiglia supportante in un contesto forte.<br />

13


Gli specialisti che lavorano con i bambini<br />

con paralisi cerebrale o altre disabilità<br />

sanno quanto abbia un ruolo importante<br />

la modalità di intervento,<br />

al punto da agire sul benessere non solo<br />

del bambino, ma anche della famiglia<br />

Family-­‐Centered Service for Children With Cerebral Palsy and Their Families: A Review of the Literature<br />

Susanne King, Rachel Teplicky, Gillian King, and Peter Rosenbaum Seminars in Pediatric Neurology, Vol 11, No 1 (March), 2004: pp 78-­‐86<br />

14


Come e quanto pensiamo alla famiglia nel<br />

momento in cui proponiamo un ausilio?<br />

E quanto abbiamo pensato alla famiglia<br />

quando, anni fa, lo abbiamo proposto per la<br />

prima volta?<br />

15


Da qui l’idea di chiedere<br />

alle mamme<br />

di compilare due questionari<br />

anonimi…<br />

16


Il primo per conoscere le sensazioni<br />

che hanno provato al momento della<br />

prima prescrizione.<br />

17


• ETA’ AL PRIMO AUSILIO<br />

• TIPO DI AUSILIO<br />

• CHI LO HA PRESCRITTO<br />

• LA DIAGNOSI DI SUO FIGLIO ERA GIA’ CHIARA QUANDO E’ STATO<br />

PRESCRITTO L’AUSILIO?<br />

• LE è STATO SPIEGATO L’AUSILIO E LA SUA UTILITA’ ?<br />

• AVETE FATTO PROVE?<br />

QUESTIONARIO 1<br />

18


• COME SI è SENTITA VEDENDO L’AUSILIO PER LA PRIMA VOLTA?<br />

• SECONDO LEI CHI LE PARLAVA DELL’AUSILIO CERCAVA ANCHE DI<br />

CAPIRE SE FORSE LEI IN QUEL MOMENTO STAVA SOFFRENDO?<br />

• HA CERCATO DI PARLARLE ANCHE DI QUESTO ASPETTO?<br />

• QUAL È L’AUSILIO CHE PIU’ HA APPREZZATO TRA QUELLI<br />

PRESCRITTI A SUO FIGLIO?<br />

• PERCHE’ ?<br />

• QUAL È L’AUSILIO CHE Più HA ODIATO ?<br />

• PERCHE’ ?<br />

QUESTIONARIO 1<br />

19


• SECONDO LEI COME SI DOVREBBE PRESENTARE IL PRIMO AUSILIO A UNA<br />

MAMMA CON UN BAMBINO COME IL SUO?<br />

• LE PESA LA PARTE BUROCRATICA?<br />

• HA AVUTO AIUTO DALLA SANITARIA NELL’ADEMPIMENTO DELLA PRIMA<br />

PRATICA?<br />

• HA UN TECNICO ORTOPEDICO DI FIDUCIA<br />

• PUO’ ESSERE IMPORTANTE PARLARE CON ALTRE MAMME CHE HANNO<br />

GIA’ AVUTO QUESTA ESPERIENZA?<br />

• APPREZZA LA COLLABORAZIONE TRA MEDICO-FISIATRA E TECNICO<br />

ORTOPEDICO<br />

QUESTIONARIO 1<br />

20


Questionario MPOC 20<br />

QUESTIONARIO 2<br />

21


Valuta le esperienze di genitori che hanno un<br />

bambino con una disabilità.<br />

In particolare le percezioni circa la qualità di<br />

assistenza ricevuta nell’ultimo anno dalla<br />

organizzazione sanitaria che fornisce servizi al<br />

bambino.<br />

22


La MPOC inizialmente era stata creata per<br />

esaminare la modalità di erogazione della<br />

cura (processo di cura) e l’impatto che<br />

questa modalità di erogazione ha sul<br />

benessere del bambino e della famiglia<br />

23


L’interesse nel creare questa misura era<br />

basato sul concetto che l’interazione tra<br />

genitori dei bambini con disabilità e<br />

erogatori dei processi di cura può<br />

contribuire in grande misura al benessere<br />

dei genitori e della famiglia, in senso<br />

positivo, ma anche in senso negativo.<br />

24


10 PCI<br />

1 SPINA BIFIDA<br />

1 LESIONE MIDOLLARE<br />

3 CEREBROPATIE<br />

3 NON COMUNICATE<br />

25


ETA’ MEDIA: 2 anni<br />

MIN 8 mesi, MAX 6 anni<br />

26


• 8 seggioloni<br />

• 2 standing<br />

• 6 tutori AAII<br />

• 2 passeggini<br />

27


LE è STATO SPIEGATO<br />

L’AUSILIO E LA SUA<br />

UTILITA’ ?<br />

1<br />

6%<br />

17<br />

94%<br />

SI<br />

NO<br />

28


SI<br />

NO<br />

HA CERCATO DI PARLARLE ANCHE DI<br />

QUESTO ASPETTO?<br />

15<br />

83%<br />

3<br />

17%<br />

30


Lo scorso anno, in che<br />

misura le persone che<br />

lavorano con il vostro<br />

bambino...<br />

1. ...vi hanno fatto<br />

sentire un genitore<br />

competente?<br />

2. ... vi hanno fornito<br />

informazioni scritte su<br />

ciò che il vostro<br />

bambino sta facendo in<br />

terapia?<br />

3. ... hanno creato<br />

un’atmosfera di<br />

autentico interesse<br />

piuttosto che fornirvi<br />

solo informazioni?<br />

In misura<br />

molto<br />

grande<br />

Indicate quanto questo evento o situazione corrispondono alla vostra esperienza<br />

In misura<br />

grande<br />

In misura<br />

abbastanza<br />

grande<br />

In misura<br />

moderata<br />

In misura<br />

limitata<br />

In misura<br />

molto<br />

limitata<br />

Per niente<br />

Non<br />

applicabi le<br />

7 6 5 4 3 2 1 0<br />

36


Lo scorso anno, in che<br />

misura le persone che<br />

lavorano con il vostro<br />

bambino...<br />

4. ...vi hanno consentito di<br />

scegliere quando ricevere le<br />

informazioni e il tipo di<br />

informazioni che<br />

desideravate?<br />

5. ...sono state attente ai<br />

bisogni“globali” del vostro<br />

bambino (ad esempio, a<br />

soddisfare le esigenze<br />

mentali, emotive e sociali),<br />

anziché solo alle necessità di<br />

tipo fisico?<br />

6. ...hanno fatto in modo che<br />

almeno una persona che<br />

presta l’assistenza lavorasse<br />

con voi e la vostra famiglia<br />

per un lungo periodo di<br />

tempo?<br />

7. ... vi hanno pienamente<br />

spiegato le scelte<br />

terapeutiche ?<br />

In misura<br />

molto<br />

grande<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

Indicate quanto questo evento o situazione corrispondono alla vostra esperienza<br />

In misura<br />

grande<br />

In misura<br />

abbastanza<br />

grande<br />

In misura<br />

moderata<br />

In misura<br />

limitata<br />

In misura<br />

molto<br />

limitata<br />

Per niente<br />

V-­‐7 V-­‐6 V-­‐5 V-­‐4 V-­‐3 V-­‐2 V-­‐1 V-­‐0<br />

Non<br />

applicabi le<br />

7 6 5 4 3 2 1 0<br />

37<br />

d4<br />

d5<br />

d6<br />

d7


Lo scorso anno, in che<br />

misura le persone che<br />

lavorano con il vostro<br />

bambino...<br />

8. ...vi hanno dato opportunità di<br />

prendere decisioni relative alla<br />

terapia?<br />

9. ...vi hanno dedicato il tempo<br />

necessario per parlare in modo<br />

da non farvi sentire sotto<br />

pressione?<br />

10. ... hanno pianificato le<br />

attività insieme a voi in modo da<br />

lavorare tutti verso lo stesso<br />

scopo?<br />

11. ... vi hanno trattato da pari a<br />

pari piuttosto che come il<br />

genitore di un paziente (per<br />

esempio, non riferendosi a voi<br />

come "mamma" o "papà")?<br />

12. ... vi hanno dato<br />

informazioni coerenti sul vostro<br />

bambino, che non variavano da<br />

persona a persona?<br />

13. ......vi hanno trattato come<br />

una persona piuttosto che come<br />

il "tipico" genitore di un<br />

bambino con una disabilità?<br />

14. ... vi hanno dato<br />

informazioni scritte in merito ai<br />

progressi del vostro bambino?<br />

15. ... vi hanno informato sui<br />

risultati delle loro valutazioni?<br />

In misura<br />

molto<br />

grande<br />

Indicate quanto questo evento o situazione corrispondono alla vostra esperienza<br />

In misura<br />

grande<br />

In misura<br />

abbastanza<br />

grande<br />

In misura<br />

moderata<br />

In misura<br />

limitata<br />

In misura<br />

molto<br />

limitata<br />

Per niente<br />

Non<br />

applicabi le<br />

7 6 5 4 3 2 1 0<br />

38


L'anno scorso, fino a che<br />

punto l’organizzazione nella<br />

quale si sono ricevuti i<br />

servizi...<br />

16. ...vi ha dato informazioni<br />

sui tipi di servizi offerti dalla<br />

struttura o dai servizi sociali?<br />

17. ... ha messo a disposizione<br />

informazioni sulla disabilità del<br />

bambino (ad esempio le sue<br />

cause, come evolve, le<br />

prospettive future)?<br />

18. ... ha fatto in modo che tutta<br />

la famiglia ottenesse<br />

informazioni?<br />

19. ...ha messo a disposizione<br />

informazioni in varie forme,<br />

come un libretto, kit, video,<br />

ecc?<br />

20. ... ha fornito consigli su<br />

come ottenere informazioni o<br />

come contattare altri genitori<br />

(ad esempio, una lista delle<br />

associazioni di genitori)?<br />

Indicate quanto questo evento o situazione corrispondono alla vostra esperienza<br />

In misura<br />

molto<br />

grande<br />

In misura<br />

grande<br />

In misura<br />

abbastanz<br />

a grande<br />

In misura<br />

moderata<br />

In misura<br />

limitata<br />

In misura<br />

molto<br />

limitata<br />

Per niente<br />

Non<br />

applicabi<br />

le<br />

7 6 5 4 3 2 1 0<br />

39


E poi l’idea di<br />

interrogare chi lavora<br />

con me con i bambini,<br />

chiedendo di compilare<br />

il questionario MPOC-SP<br />

40


Valuta le esperienze e i comportamenti dei fornitori dei servizi<br />

che lavorano con bambini con problemi di salute a lungo<br />

termine, o problemi di sviluppo, e le loro famiglie.<br />

In particolare indaga le percezioni sul servizio che è stato<br />

prestato nell’ultimo anno. Il termine “Prestatori di servizi”<br />

include medici, terapisti, assistenti sociali. educatori della prima<br />

infanzia, insegnanti, infermieri, etc.<br />

41


Nell’ultimo anno, in che<br />

misura avete….<br />

1. ...suggerito attività di<br />

trattamento /direttive che si<br />

adattino con le necessità e lo<br />

stile di vita di ogni famiglia?<br />

2. ... avete offerto a genitori e<br />

bambini riflessioni positive o<br />

incoraggiamento ( es. nel<br />

predisporre un programma<br />

domestico)?<br />

3. ... preso del tempo per<br />

stabilire un rapporto con<br />

genitori e bambini?<br />

4. ... discusso sulle aspettative<br />

di ogni bambino con altri<br />

fornitori di servizi, per<br />

garantire coerenza di pensiero<br />

e di azione?<br />

5. ... parlato ai genitori circa le<br />

scelte per i servizi o trattamenti<br />

per il loro bambino (ad<br />

esempio attrezzature, scuola,<br />

terapia)?<br />

6. ...accettato i genitori e le<br />

loro famiglie senza esprimere<br />

un giudizio su di loro ?<br />

7. ...dato fiducia ai genitori<br />

come “esperti” del loro<br />

bambino ?


Nell’ultimo anno, in che<br />

misura avete….<br />

8. ... discusso / indagato i<br />

sentimenti di ogni famiglia<br />

che ha un bambino con<br />

bisogni speciali (ad esempio,<br />

le loro preoccupazioni circa la<br />

salute del loro bambino o<br />

delle sue funzioni )?<br />

9.... anticipato le<br />

preoccupazioni dei genitori<br />

offrendo informazioni prima<br />

che loro le chiedessero?<br />

10. ...fatto in modo che i<br />

genitori avessero l’opportunità<br />

di dire che cosa era<br />

importante per loro?<br />

11. . .. consentito ai genitori di<br />

scegliere quando ricevere le<br />

informazioni e il tipo di<br />

informazioni che<br />

desideravano?<br />

12. ... aiutato ogni famiglia ad<br />

avere un rapporto<br />

continuativo con almeno una<br />

persona che presta l’assistenza<br />

con il bambino o i genitori per<br />

un lungo periodo di tempo ?<br />

43


Nell’ultimo anno, in che<br />

misura avete….<br />

13. ...risposto in modo<br />

esauriente alle domande dei<br />

genitori?<br />

14. ... informato i parenti sui<br />

risultati di tests e/o<br />

valutazioni ?<br />

15. ... fornito ai genitori<br />

informazioni scritte sulle<br />

condizioni del loro bambino,<br />

sui progressi o sulle terapie ?<br />

16. ... informato i genitori sui<br />

dettagli dell’assistenza al loro<br />

bambino, come i tipi, le<br />

ragioni, la durata del<br />

trattamento /gestione?<br />

17. ... trattato ogni genitore<br />

come una persona piuttosto<br />

che come il "tipico" genitore<br />

di un bambino con un<br />

“problema” ?<br />

18 ... trattato i genitori da pari<br />

a pari piuttosto che come il<br />

genitore di un paziente (per<br />

esempio, non riferendosi a<br />

loro come "mamma" o<br />

"papà")?<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

7 6 5 4 3 2 1 0<br />

44<br />

d13<br />

d14<br />

d15<br />

d16<br />

d17<br />

d18


Nell’ultimo anno, in che<br />

misura avete….<br />

19.. ...assicurato che i genitori<br />

avessero l’opportunità di<br />

spiegare i loro obiettivi di cura<br />

e bisogni (ad esempio, per i<br />

servizi o apparecchiature)?<br />

20. ...aiutato i genitori a<br />

sentirsi parte attiva nella cura<br />

del loro bambino?<br />

21. ... aiutato i genitori a<br />

sentirsi competenti nel loro<br />

ruolo di genitore?<br />

22. ... trattato i bambini e i loro<br />

familiari come persone<br />

piuttosto che come un<br />

“caso” ( es. non riferendosi al<br />

bambino o alle famiglie con la<br />

diagnosi, come “diplegia<br />

spastica”) ?<br />

45


Nell’ultimo anno, in che<br />

misura voi (o la vostra<br />

organizzazione) avete...<br />

23. ... promosso “incontri” tra<br />

famiglie per motivi sociali,<br />

informativi, condivisione delle<br />

esperienze ?<br />

24. ... fornito un sostegno per<br />

aiutare le famiglie a far fronte<br />

all'impatto con la condizione<br />

cronica del loro bambino (ad<br />

esempio, informando i genitori<br />

di programmi di assistenza,<br />

consigliando su come lavorare<br />

con gli altri fornitori di servizi) ?<br />

25. ... fornito consigli su come<br />

ottenere informazioni o per<br />

contattare altri genitori (ad<br />

esempio, una lista delle<br />

associazioni di genitori, gruppi<br />

di aiuto, internet)?<br />

26. ... fornito opportunità per<br />

l’intera famiglia, inclusi fratelli<br />

e sorelle , per ottenere<br />

informazioni?<br />

27. ... dato disponibilità a fornire<br />

informazioni di carattere<br />

generale su diversi problemi (es.<br />

costi finanziari o di assistenza,<br />

consulenza genetica, assistenza<br />

di sollievo, incontri e<br />

sessualità) ?<br />

46


L’ausilio, inteso anche come adattamento<br />

all’ambiente, è considerato positivamente<br />

dalle famiglie, specialmente quando<br />

aumenta le possibilità di autonomia e<br />

indipendenza del bambino.<br />

47


C’è attenzione sulle modalità di<br />

presentazione degli ausili, con prove e<br />

spiegazioni alla famiglia.<br />

La famiglia si sente seguita nel percorso di<br />

acquisizione dell’ausilio<br />

48


L’impatto psicologico dell’ausilio sulla<br />

famiglia è vissuto come tenuto meno in<br />

considerazione rispetto ad altri aspetti.<br />

Questo può essere motivo di riflessione per<br />

apportare un miglioramento alla nostra<br />

modalità di presentazione dell’ausilio<br />

stesso.<br />

49


“Ogni caso è un caso a sé.<br />

Credo che<br />

per nessun genitore e per nessun medico<br />

sia facile<br />

parlare di ausili per un bambino piccolo…<br />

…e’ una strada che si deve fare insieme…”<br />

Una Mamma<br />

50


Grazie<br />

federica<br />

51

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