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Giovanni Scavo, Il libro. - Atletica Giovanni Scavo Velletri

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Gianfranco Baraldi, che s’èra affermato nel 1954 come il<br />

migliore tra i terza serie con 1’56”1 e 4’03”6, ha avuto nel 1955<br />

una stagione molto felice correndo ben dodici volte i 1500 sotto i 4<br />

minuti e cinque sotto i 3’57”, conquistando il titolo di campione<br />

nazionale e, con 3’53”6, la seconda prestazione italiana di tutti i<br />

tempi. Anche negli 800 è stato uno dei migliori e nelle poche volte<br />

che ha corso la distanza ha sempre progredito scendenda via via a<br />

1’55”, 1’54”5, 1’53”9, fino a 1’53”1 con il quale ha conquistato<br />

la medaglia d’argento ai campionati assoluti. Con l’ottima<br />

resistenza organica e le doti di treno che lo distinguono, gli si<br />

apre un bell’avvenire, anche fino ai 5000.<br />

Di <strong>Giovanni</strong> <strong>Scavo</strong> si è tanto parlato qui e altrove: si<br />

attende l’annata di gare da giugno in poi (perché prima sarà<br />

impegnato nell’ultimo anno di ragioneria) per goderne la<br />

progressiva maturazione e il progressivo rendimento. Difficile<br />

porgli dei limiti per ora. Nel 1955, suo secondo anno di pratica<br />

atletica e prima stagione dedicata agli 800, 1’52”5 (quinto<br />

risultato italiano di ogni tempo), 1’52”6, 1’53” sono stati i suoi<br />

risultati migliori, oltre al 3’57”4 nei 1500. Ha anche provato i 400<br />

correndo in 50”2 con un avvio di gara lento e impacciato, il che<br />

dice tutto sulle sue qualità.<br />

Sua mira dovrebbe essere Melbourne anche se non potrà<br />

impegnarsi a fondo fin dall’inizio per i suddetti motivi di studio.<br />

Anche se, l’unoequarantanove verosimilmente è più difficile da<br />

raggiungere del treequarantanove per Baraldi.<br />

Ci preme anche mettere in luce l’andamento cronistico<br />

della più interessante stagione che il mezzofondo italiano abbia<br />

avuto nel dopoguerra.<br />

A tutto giugno Gelmi era capolista degli 800 con 1’55”4 e<br />

con Patelli aveva battuto <strong>Scavo</strong> a Bologna, finale del campionato<br />

di società, dal canto suo <strong>Scavo</strong> conduceva i 1500 con 3’58”6. A<br />

fine giugno cominciava ad affermarsi Baraldi, che non aveva<br />

partecipato alle finali del C.d.S. per l’esclusione<br />

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