07.06.2013 Views

Giugno - Ex-Alunni dell'Antonianum

Giugno - Ex-Alunni dell'Antonianum

Giugno - Ex-Alunni dell'Antonianum

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nello scorso gennaio si sono compiuti<br />

dieci anni dalla morte del compianto<br />

prof. Luigi Stefanini, della nostra<br />

Università. La Società filosofica<br />

- sezione padovana - ha invitato a<br />

commemorarlo il prof. M. F. Sciacca,<br />

che ne ha rievocato con accenti<br />

commosi il pensiero e l'opera, suscitando<br />

nei presenti viva emozione,<br />

nel ricordo affettuoso e riverente di<br />

un uomo che fu, prima ancora che<br />

di filosofia, maestro di vita e di costume<br />

morale e civile.<br />

Sia permesso ad un affezionato,<br />

antico alunno del prof. Stefanini (lo<br />

ebbi professore in Liceo di storia e<br />

filosofia negli ormai lontanissimi anni<br />

tra il 1932 e il 1935) di scrivere<br />

qui qualche riga per riassumere —<br />

sulla linea del discorso del professar<br />

Sciacca — i termini fondamentali<br />

della personalità del grande Maestro.<br />

So di non avere diretta competenza<br />

per trattare il tema; ma mi spinge a<br />

tentarlo l'affetto e la devozione che<br />

porto nel cuore per chi mi diede,<br />

negli anni dell'adolescenza, un nutrimento<br />

sano e sostanzioso di pensiero<br />

e di cultura, preparandomi ancor<br />

più che all'Università, al gran<br />

cimento della vita.<br />

A questo aspetto della personalità<br />

di Stefanini, «uomo buono» e<br />

«uomo vivo», per le doti di cuore,<br />

per l'animo aperto e per la vasta eredità<br />

d'affetti lasciata tra amici e<br />

discepoli, si è riferito, esordendo, lo<br />

Sciacca : quasi a stabilire — prima<br />

14 —<br />

Luigi<br />

dell'esame dell'opera — un clima di<br />

serena disposizione nell'uditorio, entro<br />

il quale è stata possibile una rassegna<br />

profonda, e semplice insieme,<br />

dei singoli libri del filosofo.<br />

Idealismo cristiano : primo periodo<br />

della "filosofia stefaniniana " e<br />

primo gruppo di scritti pubblicati in<br />

«Convivium» e poi raccolti in volume<br />

nel 1931. Contro l'idealismo immanentistico<br />

di Hegel e il neo-Hegelismo<br />

di Gentile e di Croce, Stefanini<br />

rivendica la dimensione più aperta<br />

e profonda dell'autocoscienza cristiana.<br />

Idealismo anche la conoscenza<br />

cristiana, perché nella conoscenza<br />

è sempre implicita la conoscenza<br />

di sé, l'autocoscienza (conosciamo<br />

conoscendoci e ci conosciamo conoscendo).<br />

Ma" non ci esauriamo —<br />

come per Gentile e Croce — nella<br />

conoscenza, perché questa non può<br />

adeguare tutto il nostro essere. Siamo<br />

creati da Dio, siamo prima e dopo<br />

di noi; partecipiamo dell'infinità<br />

di Dio, ma non possiamo avere di<br />

noi una conoscenza intera e concreta.<br />

Qualcosa dell'infinito che è in<br />

noi sopravvanza alla conoscenza,<br />

sempre finita, che possiamo avere<br />

di noi e dellla realtà. Compito della<br />

conoscenza nel suo suo fine ultimo,<br />

più immanente alla profondità metafisica<br />

dell'uomo, è la trascendenza,<br />

quell'intelligenza che fa del nostro<br />

spirito, non uno specchio passivo<br />

della realtà (Aristotele), ma una<br />

perenne attività ri-creatrice (S. Tom-<br />

Stefanini<br />

(a dieci anni<br />

dalla morte]<br />

maso). Creati per ri-crearci, per collaborare<br />

con Dio (cercandolo, scoprendoLo,<br />

intendendoLo), noi «siamo»<br />

se con-sistiamo nell'impegno di<br />

portare il nostro essere-al livello della<br />

Sua immagine.<br />

Il filosofo che vive il dramma della<br />

scepsi, ricerca indomabile che mai<br />

riesce a raggiungere la verità assoluta,<br />

è Piatone, sulla cui opera lo<br />

Stefanini medita e studia, approdando<br />

ai due fondamentali volumi<br />

del 1932 e 1935.<br />

L' idealismo cristiano si completa<br />

con il libro (1933) Mens cordis, un<br />

«giudizio sull'ateismo contemporaneo»,<br />

che è insieme un tentativo di<br />

chiarire ulteriormente i termini del<br />

problema della conoscenza. Il conoscere<br />

come ri-creare supera l'antinomia<br />

tra pensiero e azione, teoria e<br />

prassi nell'atto umano che è conoscenza<br />

d'amore e volontà di pensiero.<br />

Le cose non si risolvono nel mio<br />

atto, perché c'è in me qualcosa che<br />

trascende sempre il mio atto; di conseguenza<br />

l'uomo non si risolve nelle<br />

sue opere (Croce), perché egli consiste<br />

in una sostanza della quale il suo<br />

atto non può toccare il fondo.<br />

L' immaginismo è la formula del<br />

secondo momento del pensiero stefaniniano.<br />

Il concetto della conoscenza,<br />

intesa come ri-creazione «ad<br />

similitudinem», comporta una rivalutazione<br />

del concetto di immagine.<br />

Lo scavo del concetto è condotto ancora<br />

sulla scia di Piatone. Per esso

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!