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date missionario, finora raggiunto, peraltro,<br />
a volte anche da familiari di autorità.<br />
Ne è prova .del resto il latto che<br />
15 corriere settimanali che scaricano a<br />
Kalongo il loro carico sofferente camminano<br />
200 Km. ed oltre prima di raggiungere<br />
il nostro ospedale e ne lasciano<br />
sul loro percorso altri dove la degenza<br />
è del tutto gratuita, mentre qui<br />
è richiesto un contributo.<br />
I Forse susciterà sgradita meraviglia la<br />
affermazione che si richieda un contributo<br />
a gente che ricca non è, ma povera,<br />
spesso misera. Intendiamoci, quanto<br />
è pagato non corrisponde minimamente<br />
a quanto è dato in assistenza e<br />
in medicine e, peraltro, non si nega a<br />
nessuno tutta quell' assistenza che il<br />
I «caso» richiede, prescindendo sempre<br />
dalle disponibilità finanziarie del malato<br />
quando si tratta di lebbrosi, di mi-<br />
\seri, o dei cosiddetti casi urgenti. Non<br />
è possibile rinunciare come regola alla,<br />
sia pur impopolare, modalità di un contributo<br />
alle inderogabili necessità amministrative<br />
dell'ospedale.<br />
Del resto, a parte le benefica incidenza<br />
educativa per la gente «in via di sviluppo»<br />
del pagare anche in entità «simbolica»,<br />
quanto riceve, a parte pure l'apporto<br />
terapeutico dato dalla medicina<br />
pagata che fa sempre meglio di quella<br />
gratuita, sta la esigenza insostituibile,<br />
imprescindibile del finanziamento dell'ospedale.<br />
E' pur vero che i due medici e le<br />
Suore che vi prestano servizio non sono<br />
stipendiati, ma disgraziatamente il<br />
viaggio in Africa non li ha privati dello<br />
stomaco che reclama i suoi diritti<br />
con tenacia e regolarità. Regolarmente<br />
dev'essere stipendiato il personale dello<br />
«Staff»: infermiere, inservienti, guardie<br />
notturne, eco. E le fatture di medicinali,<br />
dello strumentario di sostituzione,<br />
del carburante per i motori della luce,<br />
dell'acqua, della biancheria, del materiale<br />
di restauro, ecc., anche nel terìzo<br />
mondo esigono purtroppo di essere<br />
pagate. Dove trovare il denaro per tutte<br />
le suddette necessità?<br />
Quando ero scolaro in Italia raccoglievo<br />
la carta stagnola per le Missioni...<br />
Ora sento che i ragazzi sono più<br />
generosi e danno alle Missioni anche il<br />
cioccolato. Ma si pensi quanto si diluisce<br />
fino a perderne il sapore, mettendolo,<br />
sia pure onestamente, tutto nel<br />
gran mare delle Missioni!<br />
Soltanto per il funzionamento dell'ospedale<br />
di Kalongo occorrono milioni<br />
ogni anno. Solo in Uganda di ospedali<br />
diretti da Missionari ce ne sono una<br />
ventina. L'assistenza ospedaliera poi<br />
non è che uno, e non il principale, aspetto<br />
dell' attività dei Missionari. Le<br />
Missioni in Uganda sono centinaia; e<br />
in tutte le altre nazioni dell'Africa, nel<br />
mondo?<br />
E allora come si regge l'amministrazione?<br />
1 ) Risparmiando fino «all'osso» nell'uso<br />
del materiale sanitario (con una sola<br />
garza Ambrosoli asciuga non so quante<br />
volte il suo campo operatorio, i tubi delle<br />
fleboclisi fanno a gara a servire il<br />
maggior numero di pazienti, e così via).<br />
2) Facendo i «reazionari» con le «paghe»<br />
dei medici e delle Suore.<br />
3) Accettando di buon grado offerte<br />
e contributi vari da amici italiani.<br />
L'anno scorso una dottoressa bresciana,<br />
Dr. M. Brunelli, specialista di analisi,<br />
è venuta qui a sue spese, ha fatto<br />
parte della sua preparazione a Suore di<br />
questo e di altro ospedale e ha chiesto<br />
come ricompensa... di poter offrire del<br />
materiale di laboratorio...<br />
Seminaristi di Brescia hanno offerto<br />
14 lettini per piccoli pazienti; i Professori<br />
di quel Seminario un apparecchio<br />
per anestesia (300.000 lire). Il Dr. Teodoro<br />
Lechi un magnifico elettrocardiografo.<br />
Da un paese del Bresciano - Castenedolo-<br />
100.000 lire per medicinali, e lungo<br />
sarebbe l'elenco da, cui non posso omettere<br />
il discreto ma, tanto generoso e<br />
provvidenziale contributo che i familiari<br />
del Dott. Padre Ambrosoli offrono per<br />
le innumerevoli necessità dell'ospedale<br />
.e della Missione.<br />
Si riesce a stare in piedi. Ma purtroppo<br />
le esigenze di questo attivissimo centro<br />
di carità vanno aumentando giorno<br />
per giorno. Non diminuisce però la nostra<br />
fiducia nella Provvidenza che non<br />
mancherà di trovare magari anche tra<br />
i lettori chi vorrà contribuire all'attrezzatura<br />
di nuovi padiglioni eretti per ricoverare<br />
i sempre più numerosi malati<br />
che si rivolgono a noi. Sono centinaia<br />
di migliaia di lire per letti, materassi,<br />
lenzuola, ecc. Sono cifre che oltrepassano<br />
il milione, per assicurare qualche<br />
ora di più al giorno l'acqua spesso desiderata<br />
invano dai pazienti e dal personale<br />
di assistenza.<br />
* * *<br />
Quando leggo la corrispondenza degli<br />
amici lasciati in Italia mi chiedo se<br />
davvero sono diventato un personaggio<br />
importante se non proprio dal punto di<br />
vista professionale almeno da quello ascetico<br />
o eroico. Espressioni carne questa:<br />
«Invidio la tua generosità che ti<br />
spinge a compiere grandi sacrifici, ecc.»<br />
le leggo frequentemente, ma basta che<br />
storni l'attenzione dalle lettere e abbozzi<br />
una verifica dei sullodati eroici sacrifìci,<br />
che non li vedo, non li so trovare;<br />
infatti l'ambiente dei Missionari è sempre<br />
sereno, familiare, simpaticissimo;<br />
potrà a volte pesare la fatica del lavoro.<br />
Ma e chi non deve lavorare a questo<br />
mondo? Forse potrà impressionare<br />
il fatto che il nostro non ottiene retribuzioni<br />
nel senso dello stipendio. Impressione<br />
sprecata che non soltanto al<br />
27 del mese ma ogni giorno otteniamo<br />
quella retribuzione invano cercata da<br />
chi dispone solo di ricchezze.<br />
Voglio alludere a quel senso di serenità,<br />
di gioia che ci pervade intimamente,<br />
dono certamente del Signore il<br />
quale vedendosi servito (anche se non<br />
a dovere) nei nostri «Fratelli» poveri<br />
e miseri, ricambia da par Suo.<br />
* * *<br />
Anche se il mio discorrere può sembrare<br />
«predica» non posso non dire che<br />
il nostro lavoro deve e vuole avere uno<br />
«stile» cristiano se vuole attingere in<br />
completezza la sua finalità. Intendo alludere<br />
a quel modo, a quel tratto di cui<br />
anche l'attività sanitaria deve contraddistinguersi,<br />
e che deriva dal riconoscere<br />
nel paziente non solo il caso interessante<br />
dal punto di vista scientifico ma<br />
secondo la valutazione evangelica, un<br />
vero nostro fratello anche se di razza<br />
diversa.<br />
Ora mantenere una valutazione siffatta<br />
non è facile, che troppo spesso<br />
viene attentata, insidiata da contingenze<br />
le più impensate, le più strane. Ad<br />
esempio si accorre con passo affrettato<br />
dal bimbo dispnoico, ansimante per una<br />
brutta polmonite onde controllarne le<br />
reazioni di farmaci somministratigli all'arrivo,<br />
e vi sentite dire che la mamma<br />
l'ha portato dalla strega per chiederle<br />
se è il caso di tenerlo all'ospedale<br />
o no. Al suo ritorno, se il Signore non<br />
aiutasse non ci si comporterebbe con<br />
essa in modo precisamente evangelico;<br />
oppure, mentre la mamma dovrebbe dare<br />
un minimo di collaborazione per difendere<br />
il suo piccolo paziente da tutto<br />
quanto gli può nuocere, fa tutto il<br />
contrario di quanto è suggerito dalle<br />
più ovvie norme igieniche: così lo espone,<br />
indifeso, al freddo pungente di<br />
certe sere «poco africane», o gli nega<br />
la bevanda necessaria a reidratare il<br />
corpicino essiccato dalla diarrea e via<br />
su questo tono, a mille si potrebbero<br />
citare i casi il cui incontro mette a dura<br />
prova la pazienza del sanitario e il<br />
suo tatto che malgrado tutto deve restare<br />
intonato alla carità evangelica.<br />
Se difficoltà ho trovato nel lavoro, sono<br />
proprio in tale direzione : avere cioè<br />
la sensazione di soccorrere invano dei<br />
malati, quasi a loro dispetto, perché<br />
ancorati a superstizioni, chiusi in mentalità<br />
incomprensibili, diremmo illogiche.<br />
Pertanto anche a tale riguardo è preziosa,<br />
direi indispensabile, la fraterna<br />
collaborazione degli amici.<br />
L'offerta in denaro ci procura i mezzi,<br />
gli strumenti, la possibilità del lavoro,<br />
una preghiera, un fioretto ottiene<br />
di arricchire il lavoro stesso di quell'inconfondibile,<br />
genuino stile cristiano<br />
che rende sempre gradita la nostra<br />
attività, e che fa credere al nostro cristianesimo.<br />
PALMIRO DONIMI<br />
Kalongo Hospital<br />
P.O. Parabongo (Via Lira)<br />
(East Africa) UGANDA<br />
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