Le vere profezie di Nostradamus
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28/01/2012 - 18.04 <strong>Le</strong> <strong>vere</strong> <strong>profezie</strong> <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong><br />
La tomba <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong> al Collégiale Saint-Laurent, Salon.<br />
Molti nobili giunsero a lui per oroscopi e consigli. Caterina de' Me<strong>di</strong>ci, la regina<br />
consorte <strong>di</strong> Enrico II <strong>di</strong> Francia, fu una delle ammiratrici <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong>: dopo<br />
aver letto <strong>Le</strong> <strong>profezie</strong> lo invitò alla corte reale a Parigi per ottenere spiegazioni<br />
sulle recentemente pubblicate Centurie (e, secondo alcuni, anche circa le quartine<br />
intorno alla prossima morte del marito), e per elaborare oroscopi per i giovani figli<br />
della <strong>di</strong>nastia Valois. Dopo quest'incontro, la regina Caterina <strong>di</strong>venne una fidata<br />
sostenitrice <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong>, e poco prima della sua morte, avvenuta nel 1566, lo<br />
nominò consigliere e me<strong>di</strong>co del Re Enrico III Valois.<br />
Taluni ritengono che <strong>Nostradamus</strong> avesse il timore <strong>di</strong> essere perseguitato per<br />
eresia dall'inquisizione, ma né le <strong>profezie</strong> né la sua attività astrologica furono<br />
oggetto <strong>di</strong> attenzione da parte dell'inquisizione. I rapporti con la chiesa cattolica<br />
come me<strong>di</strong>co e guaritore furono eccellenti e la sua breve prigionia nel 1561<br />
avvenne solo in relazione al fatto che un almanacco fu pubblicato senza previa<br />
approvazione del vescovo violando così un decreto reale.<br />
La morte<br />
Dal 1566 la gotta <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong>, che gli fece patire sofferenze per molti anni e gli<br />
rese molto <strong>di</strong>fficili i movimenti, si tramutò in idropisia. La tra<strong>di</strong>zione racconta che<br />
una notte <strong>di</strong> luglio fece sapere <strong>di</strong> voler trascorrere l'ultima notte da solo, e quando<br />
il suo segretario Chavigny lo congedò con un «Fino a domani, Signore?»,<br />
<strong>Nostradamus</strong> gli rispose «Non mi troverai vivo all'alba». La mattina successiva<br />
Chavigny condusse amici e familiari allo stu<strong>di</strong>o (che era stato convertito in una<br />
camera da letto) e trovò il corpo <strong>di</strong> <strong>Nostradamus</strong> che giaceva al suolo fra il letto e<br />
una panca improvvisata. Fu seppellito nella locale cappella ma poi, durante la<br />
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