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UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO ...

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1.0.0 Introduzione<br />

Introduzione<br />

Il ruolo dell’alimentazione nella salute umana non è solo legato alle carenze<br />

alimentari e ai disturbi di comportamento quali obesità, anoressia, ma differenti<br />

studi negli ultimi decenni hanno evidenziato la possibile connessione tra<br />

alimentazione e malattie degenerative quali il diabete, le malattie cardiovascolari,<br />

i tumori. Dal The world health report 2000, il 41% di malattie degenerative è<br />

legato a problemi alimentari. Frutta e verdura sono ricchi di molecole bioattive, in<br />

grado di bloccare l’insorgere di tali malattie degenerative a partire dalle strutture<br />

cellulari. Tale azione “benefica/preventiva” potrebbe essere spiegata dall’alto<br />

contenuto, in frutta e verdura, di micronutrienti ad azione antiossidante vitamina<br />

C, polifenoli, flavonoidi, carotenoidi, acidi idrossicinnamici. L’insieme di tali<br />

costituenti presenta una plurifattorialità di azione antiossidante,<br />

anticancerogenica, antimutagena, antineoplastica. Tale multifattorialità potrebbe<br />

conferire un possibile grado di chemioprevenzione al fine di prevenire/rallentare<br />

l’inizio, l’avanzamento e la progressione del processo cancerogenico. Vari studi<br />

epidemiologici ed evidenze sperimentali hanno mostrato la correlazione tra la<br />

relazione del cibo e l’incidenza delle neoplasie. E’ stato studiato il ruolo<br />

dell’alimentazione in tutte le tappe della cancerogenesi, l'esposizione a<br />

cancerogeni ambientali, il processo di differenziazione, la riparazione dei danni al<br />

DNA, l'attivazione di meccanismi di apoptosi, la trasduzione del segnale di vari<br />

fattori di crescita. Molte ricerche, infatti, hanno dimostrano che un uso<br />

ricorrente/continuo di specifici alimenti (frutta e verdura) potrebbe ritardare<br />

l’insorgere di alcune forme cancerose, per esempio della bocca, della laringe,<br />

dell’esofago, dello stomaco e dell’intestino. Al contrario c’è un forte connessione<br />

fra le diete ricche di grassi saturi e alcune forme di cancro.<br />

Un possibile effetto chemiopreventivo potrebbe essere attribuito al carciofo,<br />

grazie al profilo di molecole bioattive presenti: principalmente polifenoli, quali<br />

acidi idrossicinnamici (acido clorogenico e altri acidi mono e di-caffeilchinici) e<br />

flavonoidi (luteolina e apigenina). Componenti chiave per tali proprietà sono gli<br />

acidi caffeilchinici., a cui sono state attribuite attività antiossidante,<br />

antiproliferative e apoptotiche (6,7). E’ stato dimostrato come gli estratti di<br />

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