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UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO ...

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Introduzione<br />

Per studiare l’assorbimento degli acidi idrossicinnamici i campioni di plasma sono<br />

stati analizzati per il loro contenuto di acidi liberi e totali sia trattando i campioni<br />

di plasma con la β-glucuronidasi, per idrolizzare in maniera selettiva le forme<br />

glucuronidate degli acidi idrossicinnamici, sia facendo un’idrolisi alcalina dei<br />

campioni per liberare gli acidi da complessi legati.<br />

Le due diverse procedure hanno dato lo stesso risultato: è stato osservato il picco<br />

di massima concentrazione plasmatica di acido caffeico (91 ng) è stato trovato<br />

dopo 1 ora dalla somministrazione di caffè.<br />

Nei campioni non è stato trovato l’acido clorogenico, così come gli acidi ferulico<br />

e p-cumarico dopo il consumo di caffè. Questo potrebbe essere dipeso, secondo<br />

gli autori, al limite di misurazione dello strumento. L’assenza di acido clorogenico<br />

e il simultaneo aumento della concentrazione dell’acido caffeico nel plasma<br />

potrebbe essere dovuta al fatto che l’acido clorogenico potrebbe non essere<br />

assorbito in quanto tale, ma subire idrolisi attraverso la esterasi citosoliche della<br />

mucosa o della microflora intestinale.<br />

In questo modo l’acido caffeico liberato verrebbe assorbito ed entrerebbe nel<br />

sistema vascolare.<br />

Azuma e collaboratori (68) hanno fatto uno studio di biodisponibilità degli acidi<br />

idrossicinnamici, in particolare acido clorogenico e acido caffeico, sui ratti.<br />

Ai ratti a digiuno sono stati somministrati 700 µmoli/Kg di acido clorogenico o<br />

caffeico.<br />

I campioni di plasma sono stati prelevati prima della somministrazione e ad ogni<br />

ora dopo la somministrazione fino a 6 ore.<br />

Dopo la somministrazione di acido caffeico sono stati osservati i seguenti risultati:<br />

la concentrazione dei metaboliti raggiungeva il massimo picco dopo 2 ore dalla<br />

somministrazione. Il metabolita maggiormente presente (il 41%) era l’acido<br />

caffeico glucuronide, il secondo l’acido caffeico solfato/glucuronide. La totale<br />

concentrazione dei coniugati dell’acido ferulico è stata del 50% dei metaboliti<br />

totali dell’acido caffeico. Dopo la somministrazione di acido clorogenico sono<br />

stati trovati in piccole quantità acido caffeico glucuronide, acido caffeico<br />

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