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UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO ...

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Premessa<br />

La sua coltivazione per uso alimentare è quasi certamente dovuta agli italiani a<br />

partire dal XV secolo nella zona di Napoli dove era stata introdotta da Filippo<br />

Strozzi. Da qui si diffuse in Toscana e successivamente nel Veneto nel 1493.<br />

Dall’Italia si è diffuso in Europa (Francia, Inghilterra) e al di là dell’Oceano<br />

seguendo le orme degli emigrati.<br />

A livello mondiale, i Paesi in cui la coltivazione del carciofo è maggiormente<br />

diffusa sono l’ Italia, la Spagna, la Francia, la Grecia, ed il Marocco.<br />

Secondo una stima della FAO, l’Italia ne è il primo produttore al mondo: si<br />

calcola che circa il 50% di tutta la produzione mondiale di carciofo provenga<br />

dall’Italia, in particolare dal Lazio, dalla Toscana, Sicilia, Sardegna e Puglia.<br />

La produzione di questa ortiva è molto importante dal punto di vista economico;<br />

la sua produzione è terza dopo quella di pomodori e patate.<br />

L’epoca di produzione va da ottobre a maggio per le specie precoci e da fine<br />

maggio a giugno per quelle tardive.<br />

Sebbene sia un alimento stagionale, in Italia, il suo consumo medio giornaliero<br />

pro-capite è di 2.2 g .<br />

Il carciofo possiede numerosi pregi nutrizionali essendo ricco di acqua (91% di<br />

parte edibile) e di sali minerali, ma anche di vitamine, carotenoidi (luteina) e<br />

polifenoli (acidi idrossicinnamici e flavonoidi).<br />

Dal punto di vista nutritivo e dietetico il carciofo, per l’abbondanza di sostanze<br />

azotate, è un alimento plastico e molto energetico per il suo contenuto di<br />

carboidrati.<br />

Tra questi ultimi è presente l’inulina che aumenta quando i capolini vengono<br />

sottoposti a basse temperature durante la maturazione. L’inulina non incrementa i<br />

livelli di glicemia, per questa ragione il carciofo può essere consumato senza<br />

riserve dai soggetti diabetici<br />

Inoltre, per l’elevato contenuto in fibra (il 65% è costituito da cellulosa, il 21% da<br />

emicellulose e il 14% da lignina), il carciofo è molto utile per il suo effetto<br />

antistipsi e per gli effetti benefici sul metabolismo glucidico e lipidico. L’apporto<br />

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