estratti del 2° convegno nazionale a.pro.g - Gemellopoli
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Tuttavia nonostante l’utilità di questo lavoro, tolsero i fondi, il gruppo è andato un pochino scemando, ma il nostro<br />
interesse è rimasto.<br />
Attualmente stiamo <strong>pro</strong>cedendo in un lavoro diverso, una tesi di laurea sulle gravidanze, un sostegno. E’ un gruppo<br />
multidisciplinare che, a partire dalla gravidanza, offre un aiuto molto importante: coppie di terapeuti seguono coppie di<br />
genitori. E’ importante anche sentire il papà, che diventerà poi l’asse strutturante <strong>del</strong>la personalità aiuterà la mamma in<br />
questo <strong>pro</strong>cesso di separazione-individuazione, prima durante la simbiosi sostenendola con entrambi i bambini e<br />
<strong>pro</strong>gressivamente durante la differenziazione. In questo <strong>pro</strong>cesso di differenziazione, in cui lui si porrà veramente come<br />
ponte verso il mondo esterno, c’è il rischio che a volte nel momento <strong>del</strong>icato <strong>del</strong>la separazione si crei una situazione<br />
gruppale che fa pensare.<br />
La cosa importante è che non bisogna considerare soltanto gli aspetti psicopedagogici, ma pensare molto all’aspetto<br />
emozionale, all’aspetto affettivo a quello che in quel momento quel bambino ci dice. Magari alcuni ruoli sono stabiliti<br />
dagli adulti: il gemello che ha determinate caratteristiche, l’altro che ne ha altre; ci si divide: quello <strong>del</strong> papà e quello<br />
<strong>del</strong>la mamma. Ecco questa è una esasperazione; in alcuni momenti i bambini hanno un certo ruolo dopo alcuni mesi si<br />
ricapovolgono i ruoli, vale a dire quello che sembrava più autonomo invece, come quella bambina di cui ha parlato,<br />
sviluppa una lieve balbuzie perché era andata troppo in là. Quindi essere <strong>pro</strong>nti ad accogliere e a seguire in un <strong>pro</strong>cesso<br />
che deve essere maturativo naturale nell’ascolto e nello sguardo di ciascuno di loro.<br />
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