Mafia e P2. I Siciliani - Fondazione Nesi
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Sismi Giovannelli e Bertoncini, e così via). Era agevole<br />
immaginare che i dati scoperti (prima dell'insabbiamento) dal<br />
giudice Palermo non fossero che la punta d'iceberg di qualcosa<br />
di più ampio. E infatti: poche settimane fa, le conferme di<br />
Buscetta hanno chiarito al di là di ogni dubbio l'esistenza di<br />
uno stretto coordinamento fra il rappresentante della mafia<br />
Calò, e gli esponenti piduisti Carboni e Pazienza. Quest'ultimo,<br />
secondo la relazione ufficiale del Comitato parlamentare, non<br />
solo era riuscito ad infiltrarsi nei servizi ma ne era diventato di<br />
fatto il manovratore. Dirigente "ufficiale", un generale dei<br />
carabinieri, Pietro Musumeci; catanese.<br />
Un meccanismo perfetto, dunque: la mafia e la P2 s'incontrano<br />
e decidono il da farsi; i servizi intervengono dove necessario;<br />
nel frattempo le Famiglie mafiose e gl'imprenditori "di<br />
rispetto" accumulano con la droga e con gli appalti migliaia di<br />
miliardi che a loro volta serviranno a comperare nuovi appalti e<br />
nuova droga, corrompendo dove possibile, altrimenti<br />
ammazzando. In tutto questo, che ruolo ha lo Stato?<br />
Essenzialmente, quello di presenziare ai funerali - per l'appunto<br />
- di Stato; e per il resto lasciare che le cose vadano per il loro<br />
verso. Ogni tanto qualche servitore dello Stato tenta di veder<br />
chiaro nella faccenda, di smascherare il meccanismo, di<br />
prendere sul serio il suo mestiere: una raffica di mitra o una<br />
carica di tritolo ristabiliranno prima o poi la normalità.<br />
Torniamo a Musumeci, Pazienza e al loro "supergruppo" -<br />
secondo la terminologia del Comitato parlamentare - "per tutti<br />
gli usi". Ne facevano parte piduisti, trafficanti di droga, agenti<br />
americani (lo "specialista" di questioni italiane Leeden) e<br />
generali. In Sicilia, la presenza di Pazienza viene registrata in<br />
tre occasioni, tutt'e tre fondamentali. La prima è in coincidenza<br />
col golpe Sindona: in questo periodo, Pazienza fa alcune decine<br />
di viaggi segreti, su aerei messi a disposizione da Santovito, a<br />
Beirut, Milano, Ginevra, e soprattutto a Palermo e a Catania:<br />
esattamente nei giorni in cui in cui Miceli Crimi s'incontrava