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Mafia e P2. I Siciliani - Fondazione Nesi

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e droga, ed è uno dei personaggi di maggior spicco dell'intera<br />

organizzazione delineata dall'inchiesta trentina. Secondo il<br />

giudice Carlo Palermo, Mario Rendo, suo figlio Eugenio ed i<br />

suoi dipendenti fanno parte di quel gruppo di personaggi che -<br />

è scritto a pagina 5.363 della sentenza di rinvio a giudizio -<br />

"...pur non figurando come imputati costituiscono comunque il<br />

quadro complessivo soggettivo sul quale ha operato<br />

l'organizzazione criminosa di cui al processo".<br />

In questo quadro complessivo Rendo è in compagnia di<br />

personaggi di diversa provenienza, molti dei quali ben noti alle<br />

cronache giudiziarie degli ultimi anni: tra gli altri, il generale<br />

piduista Pugliese, il capo della mafia turca Wakkas Al Din<br />

Salah, Flavio Carboni, la famiglia mafiosa dei Fidanzati, e<br />

molti altri piduisti e trafficanti di armi ed eroina.<br />

Quali siano i rapporti di Mario Rendo con Partel e con la sua<br />

organizzazione non è ancora dato sapere. Di sicuro, puntualizza<br />

il giudice Palermo, tra il cavaliere del lavoro catanese e il<br />

trafficante di armi e droga Glauco Partel ci sono rapporti<br />

organici. Non si tratta cioè di episodi isolati o casuali.<br />

Il nome di Mario Rendo, d'altra parte, entra a far parte delle<br />

vicende di cui si è occupato Carlo Palermo in almeno un'altra<br />

occasione: l'episodio si trova descritto negli atti istruttori<br />

stralciati dalla sentenza ed inviati (per questioni di competenza)<br />

alla Procura della Repubblica di Venezia, ma è possibile<br />

ricostruirlo per grandi linee: a metà di dicembre del 1984 una<br />

nave, carica ufficialmente di liofilizzati - dono natalizio<br />

dell'Italia al Mozambico - è in procinto di salpare da Livorno<br />

per Moputu, capitale dello stato africano. Ad organizzare la<br />

spedizione è una società del finanziere socialista Ferdinando<br />

Mach di Palmstein, mentre i liofilizzati sono di proprietà di una<br />

ditta del cavaliere Mario Rendo.<br />

Qualche giorno prima della partenza il giudice Palermo,<br />

indagando su un colossale traffico di armi, inizia ad occuparsi<br />

degli affari di Mach, e di una partita di aerei da guerra spediti

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