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LUNEDÌ 20 SETTEMBRE 2004 24 ORE NEL MONDO Corriere delle Alpi 2 Frase del giorno “Il vicepresidente del Consiglio Fini si tolga l’elmetto e la smetta di provocare i pacifisti e di criminalizzare i centri sociali” Paolo Cento coordinatore politico Verdi EX PRESIDENTE DEL PERU’ FUJIMORI ACCUSATO DI TRUFFA IN GIAPPONE L’ex presidente peruviano Alberto Fujimori, dal 2000 in esilio in Giappone, sarebbe in gravi difficoltà con la giustizia perchè coinvolto in una truffa ai danni di risparmiatori con la vendita di monete d’oro. Bossi saluta dal balcone di casa a Gemonio Libera uscita da moglie e figli per il suo 63º compleanno, poi in clinica GEMONIO (VARESE). Ha sorriso e salutato, Umberto Bossi, nel momento di lasciare la sua casa di Gemonio per tornare alle cure dei medici della clinica Hildebrand di Brissago, in Svizzera, per proseguire la riabilitazione dopo la malattia che l’ha colpito l’11 marzo scorso. Nel riprendere la via della Svizzera, a bordo dell Volvo verde bottiglia guidata dallo storico autista e factotum Aurelio, ha anche rivolto un cenno di saluto ai giornalisti che stazionavano lungo la strada. Il giorno del suo 63º compleanno, il leader del Carroccio l’ha passato con la moglie Manuela, i figli, il fratello Franco e la madre Ida, al riparo dal convulso mondo della politica, mentre il ristretto gruppo di Guardie Padane, la maggior parte Estremisti islamici in Algeria «Mezzo marito molto meglio che zitella» ALGERI. «Per una donna è meglio avere mezzo marito che rimanere zitella, gli uomini che prendono più di una moglie fanno un favore alle donne». Parola degli islamisti radicali contro la revisione - voluta dal presidente Bouteflika - del codice di famiglia che le associazioni femministe chiamano «il codice dell’infamia». «Anche l’uguaglianza tra uomo e donna predicata dall’art. 29 della Costituzione è una balla, perchè in contraddizione con l’art. 2 che riconosce l’Islam come religione di stato», ha tuonato Abderrahman Chibane, presidente degli Ulema scandalizzato dalla novità che la donna maggiorenne si sposi senza il permesso di un ‘tutore’ e che la poligamia sia sottoposta al sì di un giudice che raccolga il consenso delle due mogli e stabilisca se l’uomo è in grado di mantenerle. Meglio la poligamia dell’adulterio, ha detto. di origini bergamasche, e gli agenti della Digos della Questura di Varese provvedevano a tenere a debita distanza cronisti e troupe televisive per permettere a Bossi di concedersi un’uscita sul balcone per un saluto agli amici. Non a sufficienza, però, da impedire a un operatore del Tgr della Rai, appostato ad alcune centinaia di metri di distanza, di riprendere il leader leghista affacciato al balcone. Immagini che l’hanno ritratto in camicia verde, con una sciarpa dello stesso colore, utilizzando un bastone per camminare, fare ampi gesti di saluto con la mano destra, accanto al figlio Renzo e agli inseparabili ‘custodi’ padani. E’ stata un’apparizione fugace, destinata a un piccolo gruppo di fans, perchè l’atmosfera Una scena di caccia alla volpe Umberto Bossi saluta sul balcone di casa a Gemonio con i figli. E’ la prima immagine fuori dagli ospedali del leader leghista che ieri ha compiuto 63 anni famigliare è rimasta custodita gelosamente nella palazzina liberty la cui ristrutturazione, anni fa, è stata curata dal parlamentare varesino Giuseppe Leoni, architetto, attuale direttore della Padania. Qualcuno ha però voluto far giungere all’ex ministro convalescente segnali d’affetto. Biglietti che lo invitano a ‘tegner dur’, tenere duro, e anche una confezione di margheritine di Stresa. Ed è arrivata anche l’ampolla con l’acqua della sorgente del Po, da parte dei Giovani Padani. C’è anche stato qualche simpatizzante leghista che ha voluto essere fisicamente vicino al senatur, nel giorno del suo compleanno, pur restando per strada: è il caso di Germana e Teresa, l’una di Caravaggio, l’altra di Treviglio. LE BUONE NOTIZIE/1 Sudafrica e Namibia salveranno i rinoceronti JOHANNESBURG. Namibia e Sudafrica vogliono bandire quasi del tutto la caccia agli ormai rari rinoceronti neri africani, facendo un passo verso le tesi degli ambientalisti che sostengono che questa specie si sta appena riprendendo da decenni di uccisioni selvagge. La popolazione di rinoceronti neri è stata decimata dalla caccia negli anni ’90, che ne ha ridotto il numero a circa 2400 rispetto ai 65 mila di solo vent’anni prima. I bracconieri sono interessati solo alle corna - usate come medicine alternative in estremo Oriente - e lasciano le carcasse ad arrostire al sole. IL SOTTOSEGRETARIO BERSELLI: NOTIZIE POSITIVE DALLA TAC Notizie positive dalla tac ieri per il sottosegretario alla difesa Filippo Berselli, 63 anni, che sabato aveva accusato un malore pare per sbalzo di pressione e non da ischemia come temuto in un primo momento. Bassolino: grazie San Gennaro “Il miracolo è un buon segno, un segno positivo per la città e per la Campania”. Il presidente della Regione, Antonio Bassolino, sorride all’uscita della cattedrale di Napoli dopo aver assistito per l’11º anno consecutivo alla liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono della città e della regione. Bandita la caccia alla volpe ma il principe Carlo la difende LONDRA. Continua a scaldare gli animi il tema della caccia alla volpe nel Regno Unito: dopo le violente proteste degli appassionati di questo sport contro la proposta del Governo di metterlo al bando, è emerso ieri che perfino il principe Carlo è deciso a non darla vinta al premier Tony Blair. L’erede al trono, scrive The Mail on Sunday, ha detto no agli appelli di mamma Elisabetta affinchè metta da parte questo suo hobby, rispondendole che non smetterà finchè non sarà costretto dalla legge. La regina, comunque, non è arrabbiata solo con Carlo, ma anche con Blair che «non capisce i temi della campagna, primo fra tutti la caccia alla volpe» e ha diviso in due il Paese. Inoltre sono previste forme di disobbedienza civile che obbligheranno a mandare molti agenti in campagna. 2 Le famiglie numerose riunite in associazione BRESCIA. E’ nata l’Associazione famiglie numerose (almeno 4 figli), e già vi hanno aderito 102 gruppi. Promotore è Mario Sberna, consigliere comunale per la Margherita, 5 figli, impiegato all’ufficio missionario della diocesi. Spiega di aver già ottenuto a Brescia lo sconto del 20% sui rifiuti e del 25% per i bus per le famiglie con almeno 4 abbonati. Ora chiede il codice fiscale familiare come esiste in altre nazioni. A 9 ANNI DALLA MORTE SAN PATRIGNANO RICORDA VINCENZO MUCCIOLI “I’m gonna let it shine” (continuerò a farlo splendere) è il blues che ha aperto a San Patrignano la messa per Vincenzo Muccioli, fondatore del centro di recupero dalla droga a 9 anni dalla scomparsa. Battezzato il bimbo che non può dormire NAPOLI. Maurizio è il più contento di tutti: gioca, va in braccio a chi lo accarezza, ride spensierato. Il padre Ciro dice che la solidarietà di tanti ha inciso nel suo carattere «gioioso e sereno». Ieri, in un ristorante, grande festa per il battesimo del piccolo di 23 mesi di Torre del Greco, affetto dalla rara sindrome di Ondine che lo costringe a non dormire, se non con speciali macchinari per evitare di soffocare nel sonno. Maurizio ha ora una casa nuova (nella precedente non c’era spazio per i macchinari) e i suoi genitori hanno potuto aprire un negozio di detersivi e casalinghi nel centro di Torre del Greco. Alla festa c’era anche il cantante Mario Merola. BREVI IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Parrucchiere ucciso per strada da un killer a colpi di pistola Un parrucchiere, Giuseppe Commisso, di 29 anni, è stato ucciso mentre era per strada nella frazione Marcinà di Grotteria (Reggio Calabria). E’ stata avvicinata da un killer che ha sparato numerosi colpi di pistola calibro 9 alcuni dei quali hanno raggiunto Commisso al torace. IN VIA CONDOTTI Rubato un quadro dell’Ottocento nell’antico Caffè Greco a Roma E’ forse l’unica nota stonata della Notte Bianca romana. Il furto di un quadro dell’ 800 del valore di circa 15 mila euro nell’ “Antico Caffè Greco”, in via Condotti, a pochi passi da piazza di Spagna. In un momento di confusione, è sparito dal locale, un dipinto del patriota serbo Gheorghe Szoldaticz, all’epoca frequentatore assiduo del bar, che ritrae, da piccolo, Mario Gubbinelli, componente della famiglia che ha gestito il locale per tanti anni. EDDIE ADAMS AVEVA 71 ANNI Morto l’autore della fotografia icona della Guerra del Vietnam L’autore di una foto icona della Guerra del Vietnam, quella di un vietcong sommariamente ucciso in una strada di Saigon, è morto a New York all’età di 71 anni. Eddie Adams aveva lavorato per mezzo secolo come fotografo, a lungo per l’Ap. Quell’immagine gli valse il Pulitzer nel 1969. Con la sua macchina fotografica, Adams coprì 13 conflitti, politica internazionale, moda e spettacolo. Colpito dal morbo di Lou Gehrig, s’è spento nella sua casa di Manhattan. AGGUATO IN COLOMBIA Genovese che vendeva gioielli ucciso vicino a Medellin L’italiano Gian Paolo Riello è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco vicino alla città colombiana di Medellin da un gruppo di malviventi che si sono appropriati anche di un quantitativo di gioielli che la vittima si proponeva di vendere. L’assassinio, si è appreso, è avvenuto sabato in una zona rurale di Rionegro (50 km da Medellin). Al momento dell’attacco da parte del gruppo che aveva manifestato interessi commerciali, Riello, che era genovese, aveva con sè gioielli per un valore di quasi 10.000 euro. L’italiano era giunto in Colombia in febbraio da Genova.
LUNEDÌ 20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’ Corriere delle Alpi 3 IRAQ IN FIAMME La Rete continua ad essere una sorta di macabro ufficio stampa per i macellai del terrore che sgozzano le loro vittime davanti alla videocamera in modo che tutti possano vedere e che la risonanza sia la più vasta possibile. Anche perchè nessun particolare, nemmeno il più agghiacciante - un corpo che trema negli spasmi della morte violenta mentre il sangue scorre sotto il coltello del boia - viene risparmiato. Il gruppo che rivendica l’esecuzione - il Comando militare dell’Esercito di Ansar al-Sunna - specifica in un comunicato sullo stesso sito che i corpi dei tre giovani, appartenenti al Partito democratico del Kurdistan (Pdk) sono stati abbandonati come «esempio» sulla strada che porta a Mossul. Sempre ieri, nel triangolo sunnita a nord di Baghdad, alcuni camionisti turchi sono stati uccisi e altri rapiti. In totale una dozzina di uomini erano a bordo di quattro camion con targa turca attaccati e distrutti ieri mattina vicino a Balad (75 Km a nord della capitale). La notizia è stata diffusa dalla polizia irachena E i volontari lanciano un appello: «Liberate la pace» ROMA. Un video in tre lingue, italiano, inglese a arabo, per smuovere i cuori dei sequestratori, per ricordare chi sono i quattro operatori umanitari sequestrati il 7 settembre, un video che è non solo un appello per la loro liberazione ma anche una dichiarazione d’amore nei confronti dell’ Iraq. ‘Un ponte per...’, l’ong che da giorni dedica tutte le sue energie al tentativo di sapere dove sono Simona Torretta, Simona Pari, Mahnaz Bassam e Raad Ali Abdulaziz, chi li tiene prigionieri e come fare per riportarli a casa, sceglie lo stesso sistema utilizzato in molti sequestri in Iraq per lanciare un messaggio di pace e di speranza. Quattro minuti di immagini, rilanciate da Al Jazira e Al Arabiya, per tracciare i profili dei quattro volontari attraverso le loro parole. I volti si alternano alle immagini dell’Iraq, dai volti dei malati a cui vengono distribuiti i medicinali, fino ai bambini nelle scuole a cui è stato restituito il sorriso grazie al lavoro dell’organizzazione. Le due italiane e i due iracheni si presentano e si raccontano. Raad: «Ho 35 anni, sono di Baghdad. Lavoro per l’Orga- Sequestrati dai ribelli 15 militari della Guardia nazionale irachena. Ennesima strage a Samarra per un’autobomba Torna l’orrore: decapitati tre ostaggi curdi Le immagini su Internet. I killer islamici: aiutavano gli americani ROMA. La spirale di violenza che avvolge l’Iraq si fa sempre più stretta. Ieri è stata un’altra giornata di sangue e di ormai ordinario orrore in tutto il Paese tra rapimenti, scontri e nuove decapitazioni. Ma è stato il nord del Paese, verso il confine con la Turchia, ad essere bagnato dal sangue di stranieri e iracheni caduti sotto i colpi della resistenza islamica: tre curdi accusati di collaborazionismo con gli americani sono stati decapitati e il video della loro esecuzione è stato diffuso su internet. che ha precisato che «venivano da Baghdad e andavano a Mossul. Tutti gli occupanti sono stati uccisi». Altri tre camion turchi erano caduti in un’imboscata sabato sera nella città di Dujail, 35 Km a nord di Baghdad. Un autista era stato ucciso e altri cinque rapiti. Sangue anche a Samarra, a nord di Baghdad, dove nell’esplosione di un’autobomba sono morti due iracheni - oltre al kamikaze - e sono rimaste ferite sei persone tra le quali tre militari americani. E si susseguono gli ‘incidenti’ frutto del nervosismo e dell’impossibilità di tenere sotto controllo il territorio. La tensione è alta a Falluja: tre operai iracheni sono stati uccisi da un proiettile sparato da un blindato americano. Secondo il comando Usa, il blindato ha aperto il fuoco su un gruppo di persone che stavano apparentemente costruendo una fortificazione. Ucciso dagli americani anche un generale della polizia irachena che, a bordo della sua vettura, non si è fermato all’alt dei militari. L’ufficiale, Fadhal al-Bakri, è caduto sul- nizzazione umanitaria Un ponte per Baghdad. Mi occupo della distribuzione di acqua pulita, della manutenzione degli impianti di depurazione, della ristrutturazione delle scuole». Manhaz: «Ho ventinove anni e lavoro in alcune scuole di Baghdad con una organizzazione umanitaria italiana. Organizzo attività ricreative per i ragazzi delle scuole elementari come corsi di pittura, scultura, calligrafia». Simona Torretta: «Mi chiamo Simona Torretta, sono di Roma, ho 29 anni. Sono venuta in Iraq per occuparmi dei progetti sanitari di Un ponte per Baghdad, distribuzione di medicine, assistenza ai bambini malati iracheni». Simona Pari: «Sono Simo- Una raffineria in fiamme Fassino: «Fini fazioso sul pacifismo» Il leader Ds replica al vice-premier: punta a dividere GENOVA. Piero Fassino, dalla Festa nazionale dell’ Unità, ieri ha criticato Gianfranco Fini per le sue osservazioni contro il movimento pacifista definito come un Ponzio Pilato ed ha accusato il vicepremier di «voler dividere in un momento in cui bisogna essere uniti per liberare Simona Pari e Simona Torretta». «E’ francamente vergognoso - ha osservato Fassino - che, mentre tutto il Paese sente la responsabilità di unirsi, il vicepresidente del Consiglio non si sottragga alla faziosità di cui vuole dividere, ignorando che l’ impegno di solidarietà a cui si sono dedicate Simona Torretta e Simona Pari è parte essenziale di quel movimento per la pace contro cui l’ onorevole Fini così rozzamente si scaglia». Immediata la replica a distanza di Fini a Fassino. «Proprio il fatto che siano state colpite delle operatrici di pace è la riprova che non serve un im- la strada vicino a Hilla, 100 Km a sud di Baghdad. In un- ’imboscata nei pressi di Baquba è stato ferito il presidente del Consiglio della provicia di Diyala, Hachem Chenada. Ferite anche quattro guardie del corpo, mentre l’autista è rimasto ucciso. Sul fronte dei sequestri, un gruppo armato che si definisce Brigate di Mohamed Ibn Un fermo immagine di Simona Torretta na Pari, ho ventinove anni, sono italiana. Sono da un anno a Baghdad per seguire il progetto scolastico Farah di Un ponte per Baghdad, progetto che parte dalla ristrutturazione delle scuole per arrivare all’ascolto dei bisogni dei bambini iracheni». Raad: «Sono un ingegnere civile, non ho mai voluto abbandonare il mio paese e soprattutto ora che la guerra e l’occupazione lo hanno devastato c’è bisogno di restare. Amo la mia patria e cerco di servirla con quello che so fare. Questo ho imparato dai miei genitori e questo è quello che insegnerò a mio figlio». Manhaz: «Quasi la metà delle scuole ha subito gravi danni per i bombardamenti e i saccheggi e molte famiglie so- belle pacifismo - ha detto Fini intervistato dal Tg2 - ma un’ autentica opera di pacificazione di cui la nostra missione in Iraq è parte integrante». Sulla polemica è intervenuto anche Marco Rizzo, che guida la delegazione dei Comunisti Italiani al Parlamento europeo. «Le parole pronunciate da Fini alla platea dei giovani di An non possono essere catalogate come un incidente già chiuso. Esse sono palesemente false, perché mai c’ è stata, né mai potrà esistere connivenza o contiguità fra pacifismo e terrorismo. Le sue accuse sono pericolosissime e di una gravità inaudita proprio per la posizione dell’ Italia all’ interno dello scacchiere internazionale che prevede la partecipazione alla guerra preventiva in Iraq voluta dall’ amministrazione Bush, ed acquistano un significato ancor più sinistro se si considera la carica ricoperta da Gianfranco Fini nel governo Berlusconi». Piero Fassino alla festa dell’Unità Soldati americani mentre ispezionano il luogo di un attentato a Baghdad Abdallah ha dichiarato di aver sequestrato 15 soldati della Guardia nazionale irachena, minacciando di ucciderli entro 48 ore se la polizia irachena non rilascerà Hazem Al Araghi, membro dell’ ufficio del leader radicale sciita Moqtada Al Sadr. Lo ha detto la tv del Qatar Al Jazira, mostrando le immagini dei 15 sequestrati e di alcuni no in difficoltà perchè non hanno lavoro. I bambini sono coloro che maggiormente soffrono. Per questo voglio aiutarli a sorridere e a superare le loro paure». Simona Torretta: «Ci sono moltissimi bambini che hanno malattie gravi e malformazioni, affezioni gastrointestinali dovute anche alla mancanza di acqua ed elettricità. Distribuire farmaci e stare vicino a questa gente, lo sento come un dovere nei loro confronti. Io amo l’Iraq». Simona Pari: «Questi bambini hanno vissuto cose più grandi di loro, la scuola deve essere un luogo protetto e sicuro, che garantisce il diritto allo studio e al futuro. Il mio desiderio è di poter essere utile per aiutare questi bambini a vivere e studiare in un ambiente migliore». Nel video si aggiunge poi che i 4 volontari sono stati rapiti mentre lavoravano. «Hanno curato 70mila bambini, ristrutturato 25 scuole, portato acqua potabile a 250mila persone, medicinali, ossigeno e acqua agli ospedali, dato un contributo alla salvaguardia del patrimonio storico della Mesopotamia». Infine l’appello: «Liberate la pace». sequestratori. Ieri mattina il dirigente sciita era stato arrestato proprio dalla Guardia nazionale nel quartiere di Kazimiya, nella parte nord-occidentale di Baghdad. E’ stato invece liberato dalla polizia e dalla Guardia nazionale irachena, vicino a Nassiriya il giordano Alaa Thabet Lazim, 35 anni, sequestrato un mese fa. Non ci sono notizie dei dieci impiegati di una società turco-americana dei quali sabato un gruppo islamico aveva rivendicato il rapimento in un video trasmesso dalla Tv Al Jazira. Il gruppo, le Brigate Abu Bakr al Seddiq, ha dato alla compagnia tre giorni di tempo per lasciare l’Iraq, altrimenti i dieci ostaggi saranno uccisi. Le due Simone in onda sulle tv arabe Le ragazze rapite si raccontano in un video di ‘Un ponte per’ LA DENUNCIA Nuovo accorato appello del Santo Padre contro il terrorismo Castel Gandolfo, sofferto messaggio all’Angelus Il Papa: «Sconvolgente il dilagare del terrore» CITTA’ DEL VATICANO. Il Papa nota con angoscia come agli inizi del nuovo millennio, che sarebbero ricchi di «tante potenzialità, l’umanità è segnata dallo sconvolgente dilagare del terrorismo». E mentre denuncia «il susseguirsi di atroci attentati alla vita umana», immagina l’ uomo «afflitto e sconcertato», mentre chiede a Dio ragione di tanto male. Dopo l’appello per Iraq e Terrasanta lanciato sabato alla comunità internazionale, avendo ancora presenti le atrocità della strage di bimbi a Beslan e i sequestri e assassini quotidiani in Iraq, ieri Giovanni Paolo II ha collegato il terrorismo al problema del male che, ha detto, «suscita nei credenti la sofferta domanda che ricorre nei salmi: ‘perchè, Signore, fino a quando?». Le sue parole, pronunciate a fatica a causa della ormai consueta difficoltà a articolare il linguaggio, sono suonate angosciate nel cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo, dove un migliaio di persone si erano radunate per la recita dell’Angelus. Papa Wojtyla ha spiegato che «Dio ha risposto a questo angoscioso interrogativo che si sprigiona dallo scandalo del male non con una spiegazione di principio, quasi a volersi giustificare, ma con il sacrificio del proprio Figlio sulla croce». «Nella morte di Gesù - ha ricordato il Papa - s’ incontrano l’apparente trionfo del male e la vittoria definitiva del bene». Il Papa non ha fatto nomi, abbracciando in un solo sguardo il dramma del terrorismo che colpisce l’umanità dell’inizio del Duemila. E’ noto che Giovanni Paolo II, che fece di tutto per scongiurare la guerra in Iraq, segue con particolare preoccupazione la deriva irachena e l’inasprirsi di una situazione che appare ingovernabile.
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