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Edizione nazionale completa - Kataweb

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OGGI INIZIA LA SCUOLA<br />

Ritornano tra i banchi<br />

quasi 25.000 studenti<br />

A PAGINA 7<br />

MOSTRA DI POMODORO<br />

Trent’anni di arte<br />

alla galleria Colophon<br />

A PAGINA 7<br />

FAGIOLI DA RECORD<br />

Lamon: la festa è stata<br />

l’ennesimo successo<br />

FILIPPI A PAGINA 12<br />

La manifestazione regionale in Cansiglio per il primo giorno di caccia. Un forte appello al presidente Sergio Reolon<br />

«Troppi cacciatori a Belluno»<br />

Protesta ambientalista: tremila doppiette sono un’infinità<br />

Miss Italia è piemontese<br />

Cristina Chiabotto conquista lo scettro<br />

SALSOMAGGIORE. Cristina Chiabotto<br />

- piemontese - è la nuova Miss<br />

Italia. Lo scettro è passato dalle mani<br />

di Francesca Chillemi - siciliana -<br />

a lei. Il concorso che si è sviluppato<br />

in quattro interminabili serate televisive<br />

che sono andate in onda su<br />

RaiUno è stato presentato da Carlo<br />

Conti. «Sono emozionate, così giovani...<br />

così mi imbarazzo anch’ io»:<br />

SALSOMAGGIORE<br />

quasi da non crederci, Giorgio Panariello<br />

lo ha detto e ridetto alle ragazze<br />

in gara a Miss Italia, che ha visto<br />

sfilare alla presidenza della giuria<br />

della finalissima. Accanto a lui Ambra<br />

da una parte, Edwige Fenech<br />

presidente della commissione tecnica<br />

dall’ altra. Poco più in là molti altri<br />

giurati, da Yuri Chechi a Luca<br />

Giurato, da Somma alla Vergara.<br />

Furiosi per il “legno” di Kabine e due rigori non concessi<br />

Kappaò gialloblù<br />

Trasferta di rabbia: vince il Sassuolo<br />

SASSUOLO. Tante arrabbiature, una beffa,<br />

0 punti. Sotto Sassuolo. Scavi nella partita dello<br />

stadio Ricci e scopri che i modenesi hanno<br />

trovato una pepita d’oro e guidano la classifica<br />

grazie a uno dei rari tiri di Vianello. Mentre<br />

lo sconfitto Belluno ha preso un legno con<br />

Kabine e stavolta si incavola, perché è sicuro<br />

che un pallone di Basso abbia sconfinato oltre<br />

la riga di porta. Due delle tante opportunità di<br />

un primo tempo da indigestione. Quanto hanno<br />

mangiato i gialloblù... In confronto, nel ristorante<br />

di Reggio Emilia avevano digiunato.<br />

Meno brillanti dopo il riposo, bisognerà capire<br />

se per frustrazione o per il caldo della capitale<br />

delle ceramiche. Sicuramente il più esperto<br />

Sassuolo ha saputo addormentare la partita<br />

e nella sua area non si è visto più molto.<br />

NELLO SPORT ALLE PAGINE 17, 18 E 19<br />

Strabelluno: più di mille alla partenza<br />

Come da pronostico primo posto di Dam, quasi subito solo in testa<br />

BELLUNO. Alla diciottesima<br />

edizione della Strabelluno<br />

è andato tutto come da pronostico.<br />

Diego Dam - ha conquistato<br />

il primo posto - e<br />

commenta così la sua vittoria:<br />

«E’ stata davvero una bella<br />

gara, mi sono ritrovato<br />

quasi subito da solo in testa.<br />

Ho provato a guardarmi dietro<br />

per vedere se potevo fare<br />

la gara con qualcuno. Non vedendo<br />

nessuno ho deciso di fare<br />

la gara da solo. Questo è<br />

un buon tracciato e mi serve<br />

per il prossimo impegno che<br />

avrò in programma che è la<br />

maratona di Venezia. Per me<br />

si tratta di un valido allenamento<br />

perché offre un percorso<br />

vario». Nella mezza-maratona<br />

secondo Ennio De Bona.<br />

USAI ALLE PAGINE 32 E 33<br />

Attacco alla Regione<br />

sulla politica venatoria<br />

«Si deve cambiare!»<br />

CANSIGLIO. «Sono decisamente<br />

troppi tremila cacciatori<br />

in provincia di Belluno. Bisogna<br />

tagliare, sfoltire. Bisogna<br />

intervenire al più presto.<br />

E poi è necessario chiudere<br />

nel Bellunese con la caccia al<br />

fagiano di monte, alla pernice<br />

bianca, alla lepre bianca. Sono<br />

specie che vanno tutelate.<br />

Da subito». E’ questo l’appello<br />

che dai 1700 metri del monte<br />

Pizzoc, sopra l’altopiano<br />

del Cansiglio, animalisti ed<br />

ambientalisti del Veneto hanno<br />

rivolto al presidente della<br />

Provincia, Sergio Reolon, e a<br />

tutti i cacciatori delle Dolomiti,<br />

durante una manifestazione<br />

di protesta che si è svolta<br />

in concomitanza con l’apertura<br />

della caccia.<br />

DAL MAS A PAGINA 8<br />

LA MIA DOMENICA<br />

IL FENOMENO<br />

È ADRIANO<br />

di Giorgio Lago<br />

Questo ragazzo grande<br />

e grosso di Rio de<br />

Janeiro ha la stessa<br />

età dell’ultimo Mondiale<br />

vinto dall’Italia, anno di<br />

grazia 1982. Ha un fisico<br />

che neanche il tedesco Jancker,<br />

però é stato svezzato<br />

al Flamengo che già nel nome<br />

sussurra la vocazione<br />

SEGUE A PAGINA 13<br />

L’INCIDENTE<br />

Migliorano<br />

le condizioni<br />

di Francesco<br />

BELLUNO. Stanno migliorando<br />

le condizioni di<br />

Francesco Pezzè (nella foto),<br />

24 anni di Rocca Pietore,<br />

il giovane rimasto ferito<br />

nella notte fra venerdì e<br />

sabato in un drammatico<br />

incidente stradale ad Alleghe<br />

- lungo la statale Agordina<br />

- nel quale ha perso<br />

la vita un suo compaesano,<br />

Marco Sorarù, 22 anni.<br />

Pezzè è cosciente e non è<br />

più intubato. I medici del<br />

reparto di rianimazione<br />

potrebbero sciogliere la<br />

prognosi già nelle prossime<br />

ore e trasferirlo in un<br />

altro reparto. Molto probabilmente<br />

in ortopedia.<br />

A PAGINA 9<br />

SALVATAGGIO<br />

Volo in parete<br />

di 15 metri<br />

AGORDO. Due feriti uno<br />

serio ed uno lieve. È il bilancio<br />

di un incidente avvenuto<br />

nel ieri sulla Pala<br />

della Gigia nel gruppo della<br />

Moiazza. Nell’incidente<br />

sono stati coinvolti tre alpinisti<br />

della provincia di<br />

Ferrara, che avevano deciso<br />

di attaccare la via Benvegnù<br />

per scalare la Pala<br />

della Gigia. All’improvviso<br />

il capo-cordata è scivolato<br />

ed ha fatto un volo di<br />

una quindicina di metri,<br />

piombando sull’alpinista<br />

che lo stava seguendo.<br />

A PAGINA 9


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 24 ORE NEL MONDO<br />

Corriere delle Alpi 2<br />

Frase del giorno<br />

“Il vicepresidente del Consiglio<br />

Fini si tolga l’elmetto e la<br />

smetta di provocare i pacifisti<br />

e di criminalizzare i centri<br />

sociali”<br />

Paolo Cento<br />

coordinatore politico Verdi<br />

EX PRESIDENTE DEL PERU’<br />

FUJIMORI ACCUSATO<br />

DI TRUFFA IN GIAPPONE<br />

L’ex presidente peruviano Alberto<br />

Fujimori, dal 2000 in esilio<br />

in Giappone, sarebbe in gravi<br />

difficoltà con la giustizia perchè<br />

coinvolto in una truffa ai<br />

danni di risparmiatori con la<br />

vendita di monete d’oro.<br />

Bossi saluta dal balcone di casa a Gemonio<br />

Libera uscita da moglie e figli per il suo 63º compleanno, poi in clinica<br />

GEMONIO (VARESE). Ha<br />

sorriso e salutato, Umberto<br />

Bossi, nel momento di lasciare<br />

la sua casa di Gemonio per tornare<br />

alle cure dei medici della<br />

clinica Hildebrand di Brissago,<br />

in Svizzera, per proseguire la<br />

riabilitazione dopo la malattia<br />

che l’ha colpito l’11 marzo scorso.<br />

Nel riprendere la via della<br />

Svizzera, a bordo dell Volvo<br />

verde bottiglia guidata dallo<br />

storico autista e factotum Aurelio,<br />

ha anche rivolto un cenno<br />

di saluto ai giornalisti che<br />

stazionavano lungo la strada.<br />

Il giorno del suo 63º compleanno,<br />

il leader del Carroccio l’ha<br />

passato con la moglie Manuela,<br />

i figli, il fratello Franco e la<br />

madre Ida, al riparo dal convulso<br />

mondo della politica, mentre<br />

il ristretto gruppo di Guardie<br />

Padane, la maggior parte<br />

Estremisti islamici in Algeria<br />

«Mezzo marito<br />

molto meglio<br />

che zitella»<br />

ALGERI. «Per una donna è<br />

meglio avere mezzo marito<br />

che rimanere zitella, gli uomini<br />

che prendono più di una moglie<br />

fanno un favore alle donne».<br />

Parola degli islamisti radicali<br />

contro la revisione - voluta<br />

dal presidente Bouteflika - del<br />

codice di famiglia che le associazioni<br />

femministe chiamano<br />

«il codice dell’infamia». «Anche<br />

l’uguaglianza tra uomo e<br />

donna predicata dall’art. 29 della<br />

Costituzione è una balla, perchè<br />

in contraddizione con<br />

l’art. 2 che riconosce l’Islam come<br />

religione di stato», ha tuonato<br />

Abderrahman Chibane,<br />

presidente degli Ulema scandalizzato<br />

dalla novità che la donna<br />

maggiorenne si sposi senza<br />

il permesso di un ‘tutore’ e che<br />

la poligamia sia sottoposta al<br />

sì di un giudice che raccolga il<br />

consenso delle due mogli e stabilisca<br />

se l’uomo è in grado di<br />

mantenerle. Meglio la poligamia<br />

dell’adulterio, ha detto.<br />

di origini bergamasche, e gli<br />

agenti della Digos della Questura<br />

di Varese provvedevano a<br />

tenere a debita distanza cronisti<br />

e troupe televisive per permettere<br />

a Bossi di concedersi<br />

un’uscita sul balcone per un saluto<br />

agli amici. Non a sufficienza,<br />

però, da impedire a un operatore<br />

del Tgr della Rai, appostato<br />

ad alcune centinaia di metri<br />

di distanza, di riprendere il<br />

leader leghista affacciato al balcone.<br />

Immagini che l’hanno ritratto<br />

in camicia verde, con<br />

una sciarpa dello stesso colore,<br />

utilizzando un bastone per<br />

camminare, fare ampi gesti di<br />

saluto con la mano destra, accanto<br />

al figlio Renzo e agli inseparabili<br />

‘custodi’ padani.<br />

E’ stata un’apparizione fugace,<br />

destinata a un piccolo gruppo<br />

di fans, perchè l’atmosfera<br />

Una scena di caccia alla volpe<br />

Umberto<br />

Bossi<br />

saluta<br />

sul balcone<br />

di casa<br />

a Gemonio<br />

con i figli.<br />

E’ la prima<br />

immagine<br />

fuori<br />

dagli<br />

ospedali<br />

del leader<br />

leghista<br />

che ieri<br />

ha compiuto<br />

63 anni<br />

famigliare è rimasta custodita<br />

gelosamente nella palazzina liberty<br />

la cui ristrutturazione,<br />

anni fa, è stata curata dal parlamentare<br />

varesino Giuseppe<br />

Leoni, architetto, attuale direttore<br />

della Padania. Qualcuno<br />

ha però voluto far giungere all’ex<br />

ministro convalescente segnali<br />

d’affetto. Biglietti che lo<br />

invitano a ‘tegner dur’, tenere<br />

duro, e anche una confezione<br />

di margheritine di Stresa.<br />

Ed è arrivata anche l’ampolla<br />

con l’acqua della sorgente<br />

del Po, da parte dei Giovani Padani.<br />

C’è anche stato qualche<br />

simpatizzante leghista che ha<br />

voluto essere fisicamente vicino<br />

al senatur, nel giorno del<br />

suo compleanno, pur restando<br />

per strada: è il caso di Germana<br />

e Teresa, l’una di Caravaggio,<br />

l’altra di Treviglio.<br />

LE BUONE NOTIZIE/1<br />

Sudafrica e Namibia<br />

salveranno i rinoceronti<br />

JOHANNESBURG. Namibia e Sudafrica vogliono bandire quasi<br />

del tutto la caccia agli ormai rari rinoceronti neri africani, facendo<br />

un passo verso le tesi degli ambientalisti che sostengono che<br />

questa specie si sta appena riprendendo da decenni di uccisioni<br />

selvagge. La popolazione di rinoceronti neri è stata decimata<br />

dalla caccia negli anni ’90, che ne ha ridotto il numero a circa<br />

2400 rispetto ai 65 mila di solo vent’anni prima. I bracconieri sono<br />

interessati solo alle corna - usate come medicine alternative in<br />

estremo Oriente - e lasciano le carcasse ad arrostire al sole.<br />

IL SOTTOSEGRETARIO<br />

BERSELLI: NOTIZIE<br />

POSITIVE DALLA TAC<br />

Notizie positive dalla tac ieri<br />

per il sottosegretario alla difesa<br />

Filippo Berselli, 63 anni, che<br />

sabato aveva accusato un malore<br />

pare per sbalzo di pressione<br />

e non da ischemia come temuto<br />

in un primo momento.<br />

Bassolino: grazie San Gennaro<br />

“Il miracolo è un buon segno, un segno positivo<br />

per la città e per la Campania”. Il presidente<br />

della Regione, Antonio Bassolino, sorride<br />

all’uscita della cattedrale di Napoli dopo<br />

aver assistito per l’11º anno consecutivo<br />

alla liquefazione del sangue di San Gennaro,<br />

patrono della città e della regione.<br />

Bandita la caccia alla volpe<br />

ma il principe Carlo la difende<br />

LONDRA. Continua a scaldare<br />

gli animi il tema della<br />

caccia alla volpe nel Regno<br />

Unito: dopo le violente proteste<br />

degli appassionati di questo<br />

sport contro la proposta<br />

del Governo di metterlo al<br />

bando, è emerso ieri che perfino<br />

il principe Carlo è deciso a<br />

non darla vinta al premier Tony<br />

Blair. L’erede al trono,<br />

scrive The Mail on Sunday,<br />

ha detto no agli appelli di<br />

mamma Elisabetta affinchè<br />

metta da parte questo suo<br />

hobby, rispondendole che<br />

non smetterà finchè non sarà<br />

costretto dalla legge.<br />

La regina, comunque, non<br />

è arrabbiata solo con Carlo,<br />

ma anche con Blair che «non<br />

capisce i temi della campagna,<br />

primo fra tutti la caccia<br />

alla volpe» e ha diviso in due<br />

il Paese. Inoltre sono previste<br />

forme di disobbedienza civile<br />

che obbligheranno a mandare<br />

molti agenti in campagna.<br />

2<br />

Le famiglie numerose<br />

riunite in associazione<br />

BRESCIA. E’ nata l’Associazione famiglie numerose<br />

(almeno 4 figli), e già vi hanno aderito<br />

102 gruppi. Promotore è Mario Sberna, consigliere<br />

comunale per la Margherita, 5 figli, impiegato<br />

all’ufficio missionario della diocesi. Spiega di<br />

aver già ottenuto a Brescia lo sconto del 20% sui<br />

rifiuti e del 25% per i bus per le famiglie con almeno<br />

4 abbonati. Ora chiede il codice fiscale familiare<br />

come esiste in altre nazioni.<br />

A 9 ANNI DALLA MORTE<br />

SAN PATRIGNANO RICORDA<br />

VINCENZO MUCCIOLI<br />

“I’m gonna let it shine” (continuerò<br />

a farlo splendere) è il<br />

blues che ha aperto a San Patrignano<br />

la messa per Vincenzo<br />

Muccioli, fondatore del centro<br />

di recupero dalla droga a 9 anni<br />

dalla scomparsa.<br />

Battezzato il bimbo<br />

che non può dormire<br />

NAPOLI. Maurizio è il più contento di tutti:<br />

gioca, va in braccio a chi lo accarezza, ride spensierato.<br />

Il padre Ciro dice che la solidarietà di<br />

tanti ha inciso nel suo carattere «gioioso e sereno».<br />

Ieri, in un ristorante, grande festa per il battesimo<br />

del piccolo di 23 mesi di Torre del Greco,<br />

affetto dalla rara sindrome di Ondine che lo costringe<br />

a non dormire, se non con speciali macchinari<br />

per evitare di soffocare nel sonno. Maurizio<br />

ha ora una casa nuova (nella precedente<br />

non c’era spazio per i macchinari) e i suoi genitori<br />

hanno potuto aprire un negozio di detersivi<br />

e casalinghi nel centro di Torre del Greco. Alla<br />

festa c’era anche il cantante Mario Merola.<br />

BREVI<br />

IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA<br />

Parrucchiere ucciso per strada<br />

da un killer a colpi di pistola<br />

Un parrucchiere, Giuseppe Commisso, di 29 anni,<br />

è stato ucciso mentre era per strada nella frazione<br />

Marcinà di Grotteria (Reggio Calabria). E’<br />

stata avvicinata da un killer che ha sparato numerosi<br />

colpi di pistola calibro 9 alcuni dei quali<br />

hanno raggiunto Commisso al torace.<br />

IN VIA CONDOTTI<br />

Rubato un quadro dell’Ottocento<br />

nell’antico Caffè Greco a Roma<br />

E’ forse l’unica nota stonata della Notte Bianca<br />

romana. Il furto di un quadro dell’ 800 del valore<br />

di circa 15 mila euro nell’ “Antico Caffè Greco”,<br />

in via Condotti, a pochi passi da piazza di<br />

Spagna. In un momento di confusione, è sparito<br />

dal locale, un dipinto del patriota serbo Gheorghe<br />

Szoldaticz, all’epoca frequentatore assiduo<br />

del bar, che ritrae, da piccolo, Mario Gubbinelli,<br />

componente della famiglia che ha gestito il locale<br />

per tanti anni.<br />

EDDIE ADAMS AVEVA 71 ANNI<br />

Morto l’autore della fotografia<br />

icona della Guerra del Vietnam<br />

L’autore di una foto icona della Guerra del<br />

Vietnam, quella di un vietcong sommariamente<br />

ucciso in una strada di Saigon, è morto a<br />

New York all’età di 71 anni. Eddie Adams aveva<br />

lavorato per mezzo secolo come fotografo,<br />

a lungo per l’Ap. Quell’immagine gli valse il<br />

Pulitzer nel 1969. Con la sua macchina fotografica,<br />

Adams coprì 13 conflitti, politica inter<strong>nazionale</strong>,<br />

moda e spettacolo. Colpito dal morbo<br />

di Lou Gehrig, s’è spento nella sua casa di<br />

Manhattan.<br />

AGGUATO IN COLOMBIA<br />

Genovese che vendeva gioielli<br />

ucciso vicino a Medellin<br />

L’italiano Gian Paolo Riello è stato ucciso a<br />

colpi d’arma da fuoco vicino alla città colombiana<br />

di Medellin da un gruppo di malviventi<br />

che si sono appropriati anche di un quantitativo<br />

di gioielli che la vittima si proponeva di<br />

vendere. L’assassinio, si è appreso, è avvenuto<br />

sabato in una zona rurale di Rionegro (50<br />

km da Medellin). Al momento dell’attacco da<br />

parte del gruppo che aveva manifestato interessi<br />

commerciali, Riello, che era genovese,<br />

aveva con sè gioielli per un valore di quasi<br />

10.000 euro. L’italiano era giunto in Colombia<br />

in febbraio da Genova.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />

Corriere delle Alpi 3<br />

IRAQ<br />

IN FIAMME<br />

La Rete continua ad essere<br />

una sorta di macabro ufficio<br />

stampa per i macellai del terrore<br />

che sgozzano le loro vittime<br />

davanti alla videocamera<br />

in modo che tutti possano vedere<br />

e che la risonanza sia la<br />

più vasta possibile. Anche<br />

perchè nessun particolare,<br />

nemmeno il più agghiacciante<br />

- un corpo che trema negli<br />

spasmi della morte violenta<br />

mentre il sangue scorre sotto<br />

il coltello del boia - viene risparmiato.<br />

Il gruppo che rivendica<br />

l’esecuzione - il Comando<br />

militare dell’Esercito<br />

di Ansar al-Sunna - specifica<br />

in un comunicato sullo stesso<br />

sito che i corpi dei tre giovani,<br />

appartenenti al Partito democratico<br />

del Kurdistan<br />

(Pdk) sono stati abbandonati<br />

come «esempio» sulla strada<br />

che porta a Mossul.<br />

Sempre ieri, nel triangolo<br />

sunnita a nord di Baghdad, alcuni<br />

camionisti turchi sono<br />

stati uccisi e altri rapiti. In totale<br />

una dozzina di uomini<br />

erano a bordo di quattro camion<br />

con targa turca attaccati<br />

e distrutti ieri mattina vicino<br />

a Balad (75 Km a nord della<br />

capitale). La notizia è stata<br />

diffusa dalla polizia irachena<br />

E i volontari<br />

lanciano un appello:<br />

«Liberate la pace»<br />

ROMA. Un video in tre lingue,<br />

italiano, inglese a arabo,<br />

per smuovere i cuori dei sequestratori,<br />

per ricordare chi<br />

sono i quattro operatori umanitari<br />

sequestrati il 7 settembre,<br />

un video che è non solo<br />

un appello per la loro liberazione<br />

ma anche una dichiarazione<br />

d’amore nei confronti<br />

dell’ Iraq. ‘Un ponte per...’,<br />

l’ong che da giorni dedica tutte<br />

le sue energie al tentativo<br />

di sapere dove sono Simona<br />

Torretta, Simona Pari, Mahnaz<br />

Bassam e Raad Ali<br />

Abdulaziz, chi li tiene prigionieri<br />

e come fare per riportarli<br />

a casa, sceglie lo stesso sistema<br />

utilizzato in molti sequestri<br />

in Iraq per lanciare<br />

un messaggio di pace e di speranza.<br />

Quattro minuti di immagini,<br />

rilanciate da Al Jazira<br />

e Al Arabiya, per tracciare<br />

i profili dei quattro volontari<br />

attraverso le loro parole. I<br />

volti si alternano alle immagini<br />

dell’Iraq, dai volti dei malati<br />

a cui vengono distribuiti i<br />

medicinali, fino ai bambini<br />

nelle scuole a cui è stato restituito<br />

il sorriso grazie al lavoro<br />

dell’organizzazione. Le<br />

due italiane e i due iracheni<br />

si presentano e si raccontano.<br />

Raad: «Ho 35 anni, sono di<br />

Baghdad. Lavoro per l’Orga-<br />

Sequestrati dai ribelli 15 militari della Guardia <strong>nazionale</strong> irachena. Ennesima strage a Samarra per un’autobomba<br />

Torna l’orrore: decapitati tre ostaggi curdi<br />

Le immagini su Internet. I killer islamici: aiutavano gli americani<br />

ROMA. La spirale di violenza che avvolge l’Iraq si fa<br />

sempre più stretta. Ieri è stata un’altra giornata di sangue<br />

e di ormai ordinario orrore in tutto il Paese tra rapimenti,<br />

scontri e nuove decapitazioni. Ma è stato il nord<br />

del Paese, verso il confine con la Turchia, ad essere bagnato<br />

dal sangue di stranieri e iracheni caduti sotto i colpi<br />

della resistenza islamica: tre curdi accusati di collaborazionismo<br />

con gli americani sono stati decapitati e il video<br />

della loro esecuzione è stato diffuso su internet.<br />

che ha precisato che «venivano<br />

da Baghdad e andavano a<br />

Mossul. Tutti gli occupanti sono<br />

stati uccisi». Altri tre camion<br />

turchi erano caduti in<br />

un’imboscata sabato sera nella<br />

città di Dujail, 35 Km a<br />

nord di Baghdad. Un autista<br />

era stato ucciso e altri cinque<br />

rapiti.<br />

Sangue anche a Samarra, a<br />

nord di Baghdad, dove nell’esplosione<br />

di un’autobomba sono<br />

morti due iracheni - oltre<br />

al kamikaze - e sono rimaste<br />

ferite sei persone tra le quali<br />

tre militari americani.<br />

E si susseguono gli ‘incidenti’<br />

frutto del nervosismo e dell’impossibilità<br />

di tenere sotto<br />

controllo il territorio. La tensione<br />

è alta a Falluja: tre operai<br />

iracheni sono stati uccisi<br />

da un proiettile sparato da un<br />

blindato americano.<br />

Secondo il comando Usa, il<br />

blindato ha aperto il fuoco su<br />

un gruppo di persone che stavano<br />

apparentemente costruendo<br />

una fortificazione.<br />

Ucciso dagli americani anche<br />

un generale della polizia irachena<br />

che, a bordo della sua<br />

vettura, non si è fermato all’alt<br />

dei militari. L’ufficiale,<br />

Fadhal al-Bakri, è caduto sul-<br />

nizzazione umanitaria Un<br />

ponte per Baghdad. Mi occupo<br />

della distribuzione di acqua<br />

pulita, della manutenzione<br />

degli impianti di depurazione,<br />

della ristrutturazione<br />

delle scuole».<br />

Manhaz: «Ho ventinove anni<br />

e lavoro in alcune scuole<br />

di Baghdad con una organizzazione<br />

umanitaria italiana.<br />

Organizzo attività ricreative<br />

per i ragazzi delle scuole elementari<br />

come corsi di pittura,<br />

scultura, calligrafia».<br />

Simona Torretta: «Mi chiamo<br />

Simona Torretta, sono di<br />

Roma, ho 29 anni. Sono venuta<br />

in Iraq per occuparmi dei<br />

progetti sanitari di Un ponte<br />

per Baghdad, distribuzione di<br />

medicine, assistenza ai bambini<br />

malati iracheni».<br />

Simona Pari: «Sono Simo-<br />

Una raffineria in fiamme<br />

Fassino: «Fini fazioso sul pacifismo»<br />

Il leader Ds replica al vice-premier: punta a dividere<br />

GENOVA. Piero Fassino, dalla Festa<br />

<strong>nazionale</strong> dell’ Unità, ieri ha criticato<br />

Gianfranco Fini per le sue osservazioni<br />

contro il movimento pacifista<br />

definito come un Ponzio Pilato ed ha<br />

accusato il vicepremier di «voler dividere<br />

in un momento in cui bisogna essere<br />

uniti per liberare Simona Pari e<br />

Simona Torretta». «E’ francamente<br />

vergognoso - ha osservato Fassino -<br />

che, mentre tutto il Paese sente la responsabilità<br />

di unirsi, il vicepresidente<br />

del Consiglio non si sottragga alla<br />

faziosità di cui vuole dividere, ignorando<br />

che l’ impegno di solidarietà a<br />

cui si sono dedicate Simona Torretta<br />

e Simona Pari è parte essenziale di<br />

quel movimento per la pace contro<br />

cui l’ onorevole Fini così rozzamente<br />

si scaglia».<br />

Immediata la replica a distanza di<br />

Fini a Fassino. «Proprio il fatto che<br />

siano state colpite delle operatrici di<br />

pace è la riprova che non serve un im-<br />

la strada vicino a Hilla, 100<br />

Km a sud di Baghdad. In un-<br />

’imboscata nei pressi di Baquba<br />

è stato ferito il presidente<br />

del Consiglio della provicia di<br />

Diyala, Hachem Chenada. Ferite<br />

anche quattro guardie<br />

del corpo, mentre l’autista è<br />

rimasto ucciso.<br />

Sul fronte dei sequestri, un<br />

gruppo armato che si definisce<br />

Brigate di Mohamed Ibn<br />

Un fermo<br />

immagine<br />

di Simona<br />

Torretta<br />

na Pari, ho ventinove anni,<br />

sono italiana. Sono da un anno<br />

a Baghdad per seguire il<br />

progetto scolastico Farah di<br />

Un ponte per Baghdad, progetto<br />

che parte dalla ristrutturazione<br />

delle scuole per arrivare<br />

all’ascolto dei bisogni<br />

dei bambini iracheni».<br />

Raad: «Sono un ingegnere<br />

civile, non ho mai voluto abbandonare<br />

il mio paese e soprattutto<br />

ora che la guerra e<br />

l’occupazione lo hanno devastato<br />

c’è bisogno di restare.<br />

Amo la mia patria e cerco di<br />

servirla con quello che so fare.<br />

Questo ho imparato dai<br />

miei genitori e questo è quello<br />

che insegnerò a mio figlio».<br />

Manhaz: «Quasi la metà delle<br />

scuole ha subito gravi danni<br />

per i bombardamenti e i<br />

saccheggi e molte famiglie so-<br />

belle pacifismo - ha detto Fini intervistato<br />

dal Tg2 - ma un’ autentica opera<br />

di pacificazione di cui la nostra missione<br />

in Iraq è parte integrante».<br />

Sulla polemica è intervenuto anche<br />

Marco Rizzo, che guida la delegazione<br />

dei Comunisti Italiani al Parlamento<br />

europeo. «Le parole pronunciate da<br />

Fini alla platea dei giovani di An non<br />

possono essere catalogate come un incidente<br />

già chiuso. Esse sono palesemente<br />

false, perché mai c’ è stata, né<br />

mai potrà esistere connivenza o contiguità<br />

fra pacifismo e terrorismo. Le<br />

sue accuse sono pericolosissime e di<br />

una gravità inaudita proprio per la<br />

posizione dell’ Italia all’ interno dello<br />

scacchiere inter<strong>nazionale</strong> che prevede<br />

la partecipazione alla guerra preventiva<br />

in Iraq voluta dall’ amministrazione<br />

Bush, ed acquistano un significato<br />

ancor più sinistro se si considera<br />

la carica ricoperta da Gianfranco<br />

Fini nel governo Berlusconi». Piero Fassino alla festa dell’Unità<br />

Soldati americani mentre ispezionano il luogo di un attentato a Baghdad<br />

Abdallah ha dichiarato di<br />

aver sequestrato 15 soldati<br />

della Guardia <strong>nazionale</strong> irachena,<br />

minacciando di ucciderli<br />

entro 48 ore se la polizia<br />

irachena non rilascerà Hazem<br />

Al Araghi, membro dell’<br />

ufficio del leader radicale sciita<br />

Moqtada Al Sadr. Lo ha<br />

detto la tv del Qatar Al Jazira,<br />

mostrando le immagini<br />

dei 15 sequestrati e di alcuni<br />

no in difficoltà perchè non<br />

hanno lavoro. I bambini sono<br />

coloro che maggiormente soffrono.<br />

Per questo voglio aiutarli<br />

a sorridere e a superare<br />

le loro paure».<br />

Simona Torretta: «Ci sono<br />

moltissimi bambini che hanno<br />

malattie gravi e malformazioni,<br />

affezioni gastrointestinali<br />

dovute anche alla mancanza<br />

di acqua ed elettricità.<br />

Distribuire farmaci e stare vicino<br />

a questa gente, lo sento<br />

come un dovere nei loro confronti.<br />

Io amo l’Iraq».<br />

Simona Pari: «Questi bambini<br />

hanno vissuto cose più<br />

grandi di loro, la scuola deve<br />

essere un luogo protetto e sicuro,<br />

che garantisce il diritto<br />

allo studio e al futuro. Il mio<br />

desiderio è di poter essere utile<br />

per aiutare questi bambini<br />

a vivere e studiare in un ambiente<br />

migliore».<br />

Nel video si aggiunge poi<br />

che i 4 volontari sono stati rapiti<br />

mentre lavoravano. «Hanno<br />

curato 70mila bambini, ristrutturato<br />

25 scuole, portato<br />

acqua potabile a 250mila persone,<br />

medicinali, ossigeno e<br />

acqua agli ospedali, dato un<br />

contributo alla salvaguardia<br />

del patrimonio storico della<br />

Mesopotamia». Infine l’appello:<br />

«Liberate la pace».<br />

sequestratori. Ieri mattina il<br />

dirigente sciita era stato arrestato<br />

proprio dalla Guardia<br />

<strong>nazionale</strong> nel quartiere di Kazimiya,<br />

nella parte nord-occidentale<br />

di Baghdad.<br />

E’ stato invece liberato dalla<br />

polizia e dalla Guardia <strong>nazionale</strong><br />

irachena, vicino a<br />

Nassiriya il giordano Alaa<br />

Thabet Lazim, 35 anni, sequestrato<br />

un mese fa.<br />

Non ci sono notizie dei dieci<br />

impiegati di una società<br />

turco-americana dei quali sabato<br />

un gruppo islamico aveva<br />

rivendicato il rapimento<br />

in un video trasmesso dalla<br />

Tv Al Jazira. Il gruppo, le Brigate<br />

Abu Bakr al Seddiq, ha<br />

dato alla compagnia tre giorni<br />

di tempo per lasciare l’Iraq,<br />

altrimenti i dieci ostaggi<br />

saranno uccisi.<br />

Le due Simone in onda sulle tv arabe<br />

Le ragazze rapite si raccontano in un video di ‘Un ponte per’<br />

LA DENUNCIA<br />

Nuovo accorato appello del Santo Padre contro il terrorismo<br />

Castel Gandolfo, sofferto messaggio all’Angelus<br />

Il Papa: «Sconvolgente<br />

il dilagare del terrore»<br />

CITTA’ DEL VATICANO. Il<br />

Papa nota con angoscia come<br />

agli inizi del nuovo millennio,<br />

che sarebbero ricchi<br />

di «tante potenzialità, l’umanità<br />

è segnata dallo sconvolgente<br />

dilagare del terrorismo».<br />

E mentre denuncia<br />

«il susseguirsi di atroci attentati<br />

alla vita umana», immagina<br />

l’ uomo «afflitto e<br />

sconcertato», mentre chiede<br />

a Dio ragione di tanto male.<br />

Dopo l’appello per Iraq e<br />

Terrasanta lanciato sabato<br />

alla comunità inter<strong>nazionale</strong>,<br />

avendo ancora presenti<br />

le atrocità della strage di<br />

bimbi a Beslan e i sequestri<br />

e assassini quotidiani in<br />

Iraq, ieri Giovanni Paolo II<br />

ha collegato il terrorismo al<br />

problema del male che, ha<br />

detto, «suscita nei credenti<br />

la sofferta domanda che ricorre<br />

nei salmi: ‘perchè, Signore,<br />

fino a quando?». Le<br />

sue parole, pronunciate a fatica<br />

a causa della ormai consueta<br />

difficoltà a articolare<br />

il linguaggio, sono suonate<br />

angosciate nel cortile del palazzo<br />

apostolico di Castel<br />

Gandolfo, dove un migliaio<br />

di persone si erano radunate<br />

per la recita dell’Angelus.<br />

Papa Wojtyla ha spiegato<br />

che «Dio ha risposto a<br />

questo angoscioso interrogativo<br />

che si sprigiona dallo<br />

scandalo del male non con<br />

una spiegazione di principio,<br />

quasi a volersi giustificare,<br />

ma con il sacrificio del<br />

proprio Figlio sulla croce».<br />

«Nella morte di Gesù - ha<br />

ricordato il Papa - s’ incontrano<br />

l’apparente trionfo<br />

del male e la vittoria definitiva<br />

del bene». Il Papa non<br />

ha fatto nomi, abbracciando<br />

in un solo sguardo il dramma<br />

del terrorismo che colpisce<br />

l’umanità dell’inizio del<br />

Duemila. E’ noto che Giovanni<br />

Paolo II, che fece di<br />

tutto per scongiurare la<br />

guerra in Iraq, segue con<br />

particolare preoccupazione<br />

la deriva irachena e l’inasprirsi<br />

di una situazione<br />

che appare ingovernabile.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />

Corriere delle Alpi 4<br />

IL CASO<br />

DI CHIAVARI<br />

Fecondazione assistita, il bimbo è down<br />

Dopo cinque anni una coppia ligure denuncia un centro di Bologna<br />

La madre: «Dovevano<br />

impiantare<br />

un embrione sano»<br />

GENOVA. L’ho fatto perché altre donne non passino<br />

quello che ho passato io, perché le informazioni vengano<br />

date in maniera corretta, perché è un dovere civico nei<br />

confronti di tutti». Così Simonetta Guerra, la donna che<br />

ha denunciato ieri su Repubblica di aver avuto un bimbo<br />

down dopo un intervento di fecondazione assistita al Sismer<br />

di Bologna, motiva la sua decisione di rendere pubblico<br />

il suo dramma a cinque anni dalla nascita del suo<br />

bambino. Simonetta Guerra e il marito, Sandro Pezzo,<br />

ingegnere dell’Oto Melara della Spezia, abitano da qualche<br />

tempo a Chiavari, nel levante genovese.<br />

La scelta dell’abitazione è<br />

per essere più vicino all’Istituto<br />

Pediatrico Gaslini dove il<br />

loro bimbo è in cura, ma hanno<br />

vissuto a lungo a Sarzana,<br />

nello spezzino. Dopo tre gravidanze<br />

interrotte, Simonetta<br />

Guerra, su consiglio del suo<br />

medico, si rivolse sei anni fa<br />

alla Società Italiana Studi della<br />

Medicina della Riproduzione<br />

di Bologna, diretta da Luca<br />

Gianaroli. «Data la mia<br />

età - spiega la donna - si correva<br />

il rischio di avere un bambino<br />

malformato. Io non avevo<br />

bisogno di una tecnica che<br />

aiutasse la fecondazione, ma<br />

che potesse impiantare embrioni<br />

sani». Invece, nove me-<br />

ROMA. Abrogazione della<br />

legge sulla procreazione assistita:<br />

al tavolo radicale di<br />

Bologna ha sottoscritto i referendum<br />

il Nobel per la Letteratura<br />

Dario Fo.<br />

E Francesco Rutelli torna<br />

a sottolineare che sulla nuova<br />

legge per la fecondazione<br />

assistita ci sono «posizioni<br />

critiche nel nostro partito».<br />

Per i leader della Margherita<br />

è «una cosa assurda leggere<br />

che è in ballo il diritto alla<br />

maternità e alla paternità.<br />

Sono realtà molto complesse».<br />

Secondo Francesco Rutelli<br />

ci sono varie discussioni<br />

che investono «la scienza, i limiti,<br />

i confini e le opportunità<br />

della scienza, ma ci sono<br />

si più tardi, nacque Leonardo,<br />

down. «Per me - racconta<br />

- è stato uno sforzo enorme<br />

dover fare questa denuncia<br />

pubblica; in un certo senso<br />

mi ha quasi ripugnato, ma<br />

l’ho dovuto fare perché non è<br />

giusto che un professionista<br />

si vanti di far nascere bambini<br />

sani mentre a me, con la<br />

stessa tecnica del preimpianto,<br />

è nato un bambino down».<br />

Simonetta Guerra spiega<br />

poi di aver chiesto al Centro,<br />

durante la gravidanza, se era<br />

necessario sottoporsi ad amniocentesi.<br />

«Loro - dice - mi risposero<br />

che per la sindrome<br />

di down non era necessaria<br />

perché l’avevano già vista,<br />

Francesco Rutelli<br />

anche discussioni che riguardano<br />

la responsabilità individuale<br />

e fin dove si può muovere<br />

il legislatore».<br />

«Penso che prima o poi -<br />

Nuove polemiche sulle tecniche di fecondazione assistita<br />

ma se avessi voluto sottopormi<br />

all’esame per tutte le altre<br />

patologie che loro non erano<br />

riusciti a vedere ero libera di<br />

scegliere». L’amniocentesi,<br />

così, non fu fatta, «perché alla<br />

mia età la sindrome più a<br />

rischio era proprio quella down<br />

e dunque da quel punto di<br />

vista ero tranquilla». Ora Simonetta<br />

e Sandro, che nel<br />

frattempo hanno fatto causa<br />

al centro di Bologna, hanno<br />

avuto un secondo bambino,<br />

sanissimo. «Bisogna dire -<br />

conclude la donna - che la tecnica<br />

del reimpianto non è attendibile<br />

al 100 per 100, che<br />

c’è un margine di errore, che<br />

l’amniocentesi va comunque<br />

ha aggiunto - dovremo avere<br />

la forza di eleggere il Parlamento<br />

bioetico che abbia la<br />

capacità di mettersi costantemente<br />

in discussione».<br />

Il vescovo di Prato monsignor<br />

Gastone Simoni: «La<br />

propaganda del pensiero<br />

(quasi) unico dimentica il diritto<br />

alla vita e la natura<br />

umana dell’embrione, mescolando<br />

legittime aspirazioni a<br />

menzogne di vario genere».<br />

ELEZIONI IN SASSONIA E BRANDEBURGO<br />

I neonazisti in Parlamento<br />

Battuti i partiti di governo, bene i post comunisti<br />

BERLINO. Gli elettori alle regionali ieri<br />

in Brandeburgo e Sassonia hanno parlato<br />

chiaro: puniti i partiti di governo a Potsdam<br />

e Dresda, socialdemocratici e cristiano<br />

democratici, premiati quelli di protesta,<br />

neonazisti e post-comunisti, e avvertito<br />

anche il cancelliere Gerhard Schroe-<br />

Il voto era per questo considerato<br />

un test importante per<br />

il governo rosso-verde a Berlino.<br />

Il verdetto è stato un chiaro<br />

voto di protesta che ha premiato<br />

i partiti estremisti e penalizzato<br />

quelli di governo.<br />

Nel Brandeburgo, il Land<br />

che circonda la capitale federale,<br />

nonostante perdite per<br />

entrambi, i due partiti di governo<br />

della grande coalizione<br />

potranno continuare a governare.<br />

Stando alle ultime proiezioni,<br />

la Spd del premier Matthias<br />

Platzeck scende al<br />

32,2% dal 39,3% conquistato<br />

nel’99. La Cdu del vice-premier<br />

Joerg Schoenbohm passa<br />

dal 26,6% al 19,4% (entrambi<br />

i partiti perdono circa sette<br />

punti) e deve cedere il secondo<br />

posto ai post-comunisti.<br />

La Pds della avvenente capolista<br />

Dagmar Enkelmann (48<br />

anni), ex Miss Bundestag,<br />

schizza dal 23,3% al 27,8% e<br />

conquista il secondo posto. In<br />

teoria per Plazeck sarebbe<br />

possibile anche una coalizione<br />

rosso-rossa con la Pds, ma<br />

è molto improbabile. Scontata<br />

una riedizione Spd-Cdu.<br />

Anche i neonazi della Dvu<br />

(Deutsche Volksunion, unione<br />

del popolo tedesca) migliorano<br />

il loro risultato dal 5,3%<br />

al 6,2%, ma segnano un primato:<br />

è la prima volta che un<br />

partito neonazi ce la fa per<br />

due legislature di seguito a rimanere<br />

in un parlamento regionale:<br />

in genere il pessimo<br />

lavoro svolto dai suoi parla-<br />

fatta. Tutte cose che a me non<br />

furono dette». «Nessun errore<br />

o scambio di provetta, ma<br />

semplicemente una inefficacia<br />

della tecnica, lo screening<br />

preimpianto, a “leggere” e<br />

quindi garantire al 100% ma<br />

solo al 95%, che non ci siano<br />

anomalie genetiche e quindi<br />

l’embrione da impiantare sia<br />

sano». Si difende così Luca<br />

Gianaroli, direttore scientifico<br />

della Sismer. Gianaroli<br />

punta il dito sul fatto che la<br />

donna si rifiutò, per paura di<br />

un aborto dopo una gravidanza<br />

da molto tempo desiderata,<br />

di fare una amniocentesi<br />

per verificare se il feto aveva<br />

dei problemi genetici.<br />

«Il caso del bimbo di cinque<br />

anni di una coppia di<br />

Chiavari, nato down nonostante<br />

la diagnosi e la selezione<br />

embrionaria preimpianto<br />

effettuate nell’ambito di un<br />

intervento di procreazione<br />

medicalmente assistita, è emblematico<br />

e illuminante».<br />

Lo afferma il senatore Riccardo<br />

Pedrizzi di Alleanza<br />

Nazionale.<br />

Questo caso, secondo Pe-<br />

IL SEGRETARIO DS A GENOVA<br />

Fassino: una buona legge<br />

per coppie, nascituri e donne<br />

GENOVA. «L’unico obiettivo<br />

che ci ha mosso e ci muove,<br />

è ottenere una buona legge<br />

in grado di soddisfare la<br />

aspirazione di tante coppie<br />

ad avere un figlio, di tutelare<br />

i diritti del nascituro, di<br />

preservare la dignità morale<br />

e fisica della donna».<br />

Piero Fassino, a chiusura<br />

della Festa <strong>nazionale</strong> dell’Unità<br />

parla della contestata<br />

legge sulla fecondazione assistita<br />

e assicura che il suo<br />

partito è ancora impegnato<br />

alla ricerca di un buon testo<br />

di legge sottolineando però<br />

che se non si riesce a far<br />

questo i Ds si impegneranno<br />

nel referendum su cui<br />

stanno raccogliendo le firme.<br />

«Ci siamo battuti in Parlamento<br />

cercando ogni possibile<br />

convergenza», ricorda<br />

il segretario dei Ds che accusa<br />

il centrodestra di aver<br />

«bocciato ogni proposta blindandosi<br />

in un’arrogante<br />

chiusura».<br />

«Per questo - sostiene Fas-<br />

Nella Margherita? Posizioni critiche<br />

Rutelli interviene sul referendum per la procreazione<br />

der a Berlino: le riforme del lavoro, a est,<br />

proprio non vanno giù. Circa 5,6 milioni<br />

di aventi diritto, un terzo degli elettori nei<br />

Laender della ex Ddr, erano chiamati al<br />

voto in quelle che erano le prime elezioni<br />

a est dall’inizio delle proteste contro le riforme<br />

del mercato del lavoro.<br />

Holger Apfel Gerhard Schroeder<br />

mentari bocciava lo stoppava<br />

alle elezioni successive.<br />

Restano invece, nonostante<br />

i sondaggi della vigilia, sotto<br />

lo sbarramento del 5% sia<br />

verdi che liberali (Fdp): 3,5%<br />

e 3,4%.<br />

In Sassonia la Cdu del premier<br />

Georg Milbradt, finora<br />

da sola alla guida del Land in<br />

un governo monocolore, ha<br />

perso la maggioranza assoluta<br />

conquistata dal popolare<br />

predecessore Kurt Biedenkopf<br />

nel ’99 e precipita di 14 punti<br />

dal 56,9% al 41,2%.<br />

Non potrà più governare<br />

da sola e dovrà trovarsi un alleato.<br />

Per fortuna di Milbradt,<br />

i liberali si presentano in<br />

forma di zattera di salvataggio<br />

essendo riusciti a superare<br />

lo scoglio del 5% (5,9%) e a<br />

rientrare così in parlamento<br />

dopo dieci anni.<br />

Probabile dunque la formazione<br />

di una coalizione<br />

Cdu-Fdp. La Spd peggiora ancora<br />

il suo record negativo<br />

del ’99 scendendo dal 10,7% al<br />

9,8%. La Pds resta il secondo<br />

partito nel Land migliorando<br />

dal 22,2% al 23,4%. Vicini allo<br />

scoglio del 5% i verdi dati proprio<br />

al 5%. Veri vincitori, in<br />

termini assoluti, dell’elezione<br />

in Sassonia sono i neonazi dell’Npd(Nationaldemocratische<br />

Partei Deutschlands,<br />

partito nazionaldemocratico<br />

tedesco) che dall’1,4% guadagnano<br />

di colpo otti punti arrivando<br />

al 9,3%. Anche in questo<br />

Land i neonazi segnano<br />

un primato: per la prima volta<br />

in 36 anni infatti la Npd riesce<br />

a entrare in un parlamento<br />

regionale.<br />

Alla frontiera del Cile<br />

Narcotrafficante<br />

arrestato<br />

con l’avvocatessa<br />

SANTIAGO DEL CILE. Un<br />

narcotrafficante italiano, da<br />

un paio d’anni impegnato in<br />

una rovente love story con<br />

l’avvocatessa d’ufficio assegnatagli<br />

dalla Procura di Santiago<br />

del Cile, è stato bloccato<br />

al confine mentre cercava di<br />

trasferirsi con falsa identità<br />

in Argentina.<br />

Nell’agosto 2002 Massimiliano<br />

Pascucci, 31 anni, era finito<br />

in gattabuia nell’ambito<br />

dell’operazione denominata<br />

‘Senza frontiere’, organizzata<br />

dalla polizia cilena in collaborazione<br />

con la Dea statunitense<br />

per disarticolare una banda<br />

di trafficanti attivi fra la<br />

Colombia e gli Usa, via il Cile.<br />

Alto, capelli neri, una certa<br />

somiglianza con l’attore<br />

statunitense Nicolas Cage, l’italiano<br />

era caduto in trappola<br />

mentre riceveva da un corriere<br />

ecuadoriano, sotto la discreta<br />

sorveglianza degli<br />

agenti, nove chili di cocaina<br />

da inviare successivamente a<br />

New York.<br />

Sugli sviluppi di questa operazione,<br />

i Ros di Roma arrestarono<br />

all’inizio del 2003 cinque<br />

persone legate a questa<br />

banda, e guidate dal pregiudicato<br />

romano Giancarlo Massidda.<br />

Colto con le mani nel<br />

sacco, Pascucci fu processato<br />

e condannato per direttissima<br />

dal 16/o Tribunale penale<br />

della capitale cilena, un evento<br />

però destinato a cambiare<br />

la sua vita per l’entrata in scena<br />

dell’avvocatessa Claudia<br />

Flores, 29 anni, che senza voler<br />

conoscere i particolari della<br />

sua storia, accettò di difenderlo.<br />

Fu un colpo di fulmine fra<br />

Pascucci e la giovane avvocatessa<br />

che ora però non potrà<br />

difenderlo.<br />

drizzi, «dimostra che la diagnosi<br />

e la selezione embrionaria<br />

preimpianto hanno un<br />

elevato margine di errore,<br />

tra il 5 e il 10%. Senza contare<br />

che le malattie genetiche<br />

conosciute sono diecimila,<br />

mentre quelle diagnosticabili<br />

molto poche».<br />

Daniele Capezzone, segretario<br />

dei Radicali italiani attacca<br />

il presidente della Margherita:<br />

«Francesco Rutelli<br />

sino - si ricorre oggi al referendum,<br />

non perché si vuole<br />

lacerare il Paese, nè perché<br />

si voglia drammatizzare<br />

un tema così sensibile. Raccogliamo<br />

le firme perché fino<br />

ad oggi questo si è rivelato<br />

l’unico modo per rimediare<br />

ai guasti profondi di una<br />

brutta legge che offende le<br />

coppie e umilia le donne».<br />

Fassino nel ribadire la posizione<br />

del suo partito nella<br />

fecondazione ricorda la vicenda<br />

di quel bambino di<br />

cinque anni, Luca, affetto<br />

da una grave forma di talassemia<br />

e guarito grazie all’impiego<br />

di cellule staminali<br />

estratte dal cordone ombelicale<br />

dei due gemelli partoriti<br />

dalla stessa mamma.<br />

«La mamma di Luca - ricorda<br />

Piero Fassino - è dovuta<br />

andare a Istanbul, in Turchia,<br />

perché la nuova legge<br />

italiana sulla fecondazione<br />

vieta esattamente quella<br />

procedura che ha salvato la<br />

vita di Luca. E che potrebbe<br />

salvare molte altre vite».<br />

parla di un “Parlamento bioetico<br />

che dovrebbe costantemente<br />

mettersi in discussione”,<br />

di “posizioni critiche nel<br />

partito”...<br />

Stiamo passando dal “latinorum”<br />

al “rutellorum”: parole<br />

arcane e incomprensibili<br />

per nascondere la verità<br />

lampante di una posizione retriva,<br />

che lo porta ad avere<br />

per compagni di strada un<br />

Pedrizzi o un Carlo Casini...».<br />

Oltre duecento detenuti<br />

delle Vallette di Torino hanno<br />

firmato aderendo alla richiesta<br />

dei radicali per proporre<br />

i referendum abrogativi<br />

della legge sulla fecondazione<br />

assistita.<br />

Svolta storica per la Cina, nuova potenza mondiale<br />

Zemin esce di scena<br />

Il potere a Hu Jintao<br />

PECHINO. Per la Cina, e per il mondo, l’era Hu Jintao comincia<br />

adesso. A conclusione della riunione del comitato<br />

centrale comunista in corso da giovedì a Pechino, l’ex-presidente<br />

Jiang Zemin ha lasciato anche l’ultima carica che<br />

ricopriva, quella di capo dell’esercito, e Hu Jintao è da ieri<br />

il leader incontrastato della Cina avviata diventare<br />

una potenza mondiale.<br />

Confermando le indiscrezioni<br />

circolate nei giorni scorsi,<br />

l’agenzia di stampa Nuova Cina<br />

ha affermato che «il comitato<br />

centrale ha accettato le<br />

dimissioni» di Jiang e che Hu<br />

è stato scelto per sostituirlo<br />

alla testa della Commissione<br />

Militare Centrale (Cmc), l’organismo<br />

di controllo politico<br />

dell’esercito.<br />

La transizione dei poteri alla<br />

quarta generazione comunista,<br />

la prima pacifica nella<br />

storia della Cina comunista,<br />

è così <strong>completa</strong>ta.<br />

Il processo era iniziato nel<br />

2002 e porta il segno, forse l’<br />

ultimo, del grande vecchio<br />

Deng Xiaoping, l’uomo che<br />

ha voluto la modernizzazione<br />

del paese ma anche la feroce<br />

repressione con nella quale,<br />

nel giugno del 1989, l’Esercito<br />

di Liberazione Popolare mise<br />

fine al movimento democratico<br />

degli studenti.<br />

Sia Jiang che Hu sono stati<br />

infatti scelti da Deng oltre dieci<br />

anni fa (Deng è morto nel<br />

1996).<br />

Nel rispetto delle decisioni<br />

del vecchio leader, Hu era stato<br />

eletto segretario dal 16esimo<br />

Congresso del Partito (novembre<br />

del 2002). Poi, nel<br />

marzo del 2003, Jiang gli aveva<br />

ceduto anche la carica di<br />

presidente della Repubblica.<br />

Il fatto che - sempre seguendo<br />

l’esempio di Deng - avesse<br />

conservato la presidenza della<br />

Cmc ed il controllo dell’<br />

esercito aveva dato il via ad<br />

Jiang Zemin<br />

un pericoloso dualismo e ad<br />

una sotterranea lotta di potere,<br />

che ora si è risolta a favore<br />

di Hu e dei “giovani” sessantenni<br />

dei quali è il leader.<br />

La vittoria di Hu sembra<br />

<strong>completa</strong>: alla vicepresidenza<br />

della Cmc infatti è stato eletto<br />

Xu Caihou - che ha la stessa<br />

età di Hu, 61 anni - e non,<br />

come si pensava, il vicepresidente<br />

della Repubblica Zeng<br />

Qinghong, braccio destro di<br />

Jiang Zemin.<br />

Jiang mantiene un forte<br />

prestigio ed una notevole influenza<br />

- numerosi dirigenti<br />

che occupano posti-chiave sono<br />

suoi fedeli - ma non ha il<br />

carisma di Deng.<br />

Nel suo breve comunicato,<br />

la Nuova Cina non fornisce<br />

motivazioni per le dimissioni<br />

di Jiang.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />

Corriere delle Alpi 5<br />

Il titolare del ‘Tempio Antico’ non aveva nemici. Nella tenuta era in corso un banchetto di nozze<br />

Viticoltore ucciso da un killer<br />

Rimini, Vittorio Galli freddato davanti ai figli sull’aia<br />

RIMINI. Ucciso davanti a casa, senza un apparente perchè,<br />

da un killer che gli ha sparato un colpo di pistola in pieno<br />

volto davanti ai figli e a pochi passi da un pranzo di matrimonio<br />

con molti invitati ospitato nella sua tenuta, aperta a<br />

banchetti e ricevimenti. E’ morto così, verso le 12.30, un imprenditore<br />

romagnolo di 54 anni, Vittorio Galli, noto anche<br />

per i vini del ‘Tempio Antico’ prodotti nei suoi terreni a San<br />

Giovanni in Marignano, nell’entroterra riminese, a pochi<br />

chilometri dal mare e dal confine tra Romagna e Marche.<br />

E’ presto per parlare di un<br />

possibile regolamento di conti,<br />

anche se le modalità dell’esecuzione<br />

farebbero propendere<br />

per questa ipotesi.<br />

I carabinieri, che conducono<br />

le indagini coordinate dal<br />

Pm di Rimini Marino Cerioni,<br />

si trovano davanti ad un<br />

vero e proprio giallo: Galli<br />

non aveva problemi con la<br />

giustizia, con la famiglia portava<br />

avanti l’azienda vinicola<br />

nel cuore della Valconca - ristrutturata<br />

nel 1997 - con vendita<br />

diretta nella vasta cantina<br />

e l’ospitalità per i banchetti,<br />

era ‘un nome’ tra gli enologi<br />

e gli operatori turistici.<br />

La moglie, Valentina, sotto<br />

choc, con gli inquirenti ha fatto<br />

cenno solo a normali gelosie<br />

per le fortune fatte da un<br />

commerciante “al quale la<br />

gente, quando iniziammo questa<br />

avventura, dava del pazzo”.<br />

“Ma mai nessuna minaccia,<br />

di nessun tipo”, ha ribadi-<br />

LIVORNO. E’ cominciata con<br />

una visita in ospedale alla zia<br />

Milla, di 94 anni, la giornata livornese<br />

del presidente della<br />

Repubblica Carlo Azeglio<br />

Ciampi. Dopo aver incontrato<br />

la congiunta, il presidente e la<br />

signora Franca hanno partecipato<br />

alla messa nella chiesa di<br />

Santa Maria del Soccorso, quella<br />

che frequentava da ragazzo<br />

e dove è stato battezzato.<br />

Il presidente si è poi comunicato.<br />

Il parroco, Ezio Morosi,<br />

to. E poi: “Vittorio stava sempre<br />

in ufficio, fosse stato lì anche<br />

oggi forse sarebbe vivo”.<br />

Il killer, sui 35-40 anni, probabilmente<br />

italiano, è arrivato<br />

alla tenuta con un complice<br />

a bordo di un’utilitaria, forse<br />

una Cinquecento o una vecchia<br />

‘126’.<br />

“Sei Vittorio Galli?”, avrebbe<br />

urlato l’assassino prima di<br />

fare fuoco alla vittima designata,<br />

che stava verniciando<br />

una panchina in attesa del<br />

pranzo con i familiari.<br />

Poi, un colpo a bruciapelo,<br />

che lo ha centrato al volto ed<br />

è fuoriuscito dalla nuca. Subito<br />

dopo la vettura è ripartita<br />

a tutta velocità.<br />

Testimoni oculari dell’agguato<br />

sono stati il figlio e la figlia<br />

dell’uomo, quest’ ultima<br />

appena ricomparsa sull’aia di<br />

casa dove aveva portato salsicce<br />

cucinate.<br />

Il primo a cercare di prestargli<br />

soccorso è stato il fi-<br />

Vittorio Galli e il cadavere nell’aia della tenuta<br />

glio, che ha attraversato l’aia<br />

di corsa ed è stato costretto a<br />

gettarsi dietro un ulivo quando<br />

ha avuto la sensazione che<br />

il killer gli stesse puntando la<br />

pistola addosso.<br />

Ha sorretto la testa del padre<br />

tra le braccia, gli ha tenuto<br />

la lingua per permettergli<br />

di respirare. Tutto inutile. I figli,<br />

che hanno visto in faccia i<br />

due sconosciuti, sono stati<br />

ascoltati a lungo dagli investigatori.<br />

L’assassino avrebbe fatto<br />

fuoco con una pistola armata<br />

Ciampi a Livorno va a trovare<br />

la sua zia Milla di 94 anni<br />

al termine della celebrazione<br />

eucaristica, ha pubblicamente<br />

ringraziato Ciampi dicendo:<br />

“le siamo grati per la sua testimonianza<br />

di fede e preghiamo<br />

per la sua missione”.<br />

Terminata la liturgia Ciampi<br />

è stato circondato dai parroc-<br />

chiani, ha stretto mani, salutato<br />

ed ha scambiato alcune parole<br />

con il presidente della Provincia<br />

di Livorno Giorgio Kutufà.<br />

Ad alcune suore che gli<br />

chiedevano come stava la zia,<br />

il presidente ha risposto: “l’ho<br />

trovata bene”.<br />

I sensi protagonisti nel 2005<br />

Successo a Modena, Sassuolo e Carpi per il Festival filosofia<br />

MODENA. Sarà ‘Sensi’ la parola<br />

chiave della quinta edizione<br />

del Festival filosofia,<br />

che si terrà a Modena, Carpi<br />

e Sassuolo dal 16 al 18 settembre<br />

2005.<br />

La quarta edizione si è conclusa<br />

ieri sera e dalle prime<br />

stime gli organizzatori ritengono<br />

di poter calcolare 100 mila<br />

presenze complessive in<br />

tre giorni ai 152 appuntamenti<br />

in programma.<br />

Risultano poi circa un milione<br />

le pagine del sito web<br />

del festival consultate in due<br />

mesi e mezzo da oltre 40 mila<br />

visitatori.<br />

ROMA. Roma è la solita<br />

città ma nella “notte bianca”,<br />

per molti romani è stato<br />

come scoprirla un’altra volta.<br />

“Oggi Roma è vestita a festa”<br />

ha detto una signora che<br />

abita all’Eur, alle 2, guardando<br />

la gente che sciamava a<br />

piazza Venezia.<br />

Molti dei due milioni che<br />

giravano per le strade della<br />

città, sabato notte, si sono<br />

portati anche la macchina fotografica.<br />

E di cose particolari,<br />

in questa nottata scampata<br />

per un pelo alla pioggia (e<br />

al blackout <strong>nazionale</strong> dell’anno<br />

scorso), ce ne sono state<br />

tante, in particolare nell’area<br />

centrale pedonalizzata<br />

sotto il controllo di 400 vigili<br />

urbani: dagli acrobati del<br />

“teatro estremo”, che, a piazza<br />

san Giovanni, danzavano<br />

in una torre di metallo che<br />

sembrava sospesa nel vuoto,<br />

al capolinea degli autobus di<br />

piazza san Silvestro che, per<br />

una notte, è diventato una<br />

specie di parco tropicale.<br />

Con il passare delle ore, la<br />

città è rimasta progressivamente<br />

in mano soprattutto ai<br />

giovani, ma la festa è proseguita<br />

fino all’alba.<br />

Tra i luoghi più frequentati<br />

Piazza del Campidoglio,<br />

via del Corso, piazza di Spagna<br />

e la Galleria Colonna.<br />

C’è stata tanta folla, in Campidoglio,<br />

pronta a commuo-<br />

Come è ormai tradizione,<br />

l’annuncio ufficiale del nuovo<br />

tema è stato dato da Roberto<br />

Franchini, presidente del<br />

comitato promotore del Festival<br />

e della Fondazione Collegio<br />

San Carlo (che coordina il<br />

programma della manifestazione),<br />

in occasione dell’ultima<br />

giornata del festival.<br />

Dopo felicità, bellezza, vita<br />

e mondo, quindi, il festival<br />

2005 affronterà un tema pure<br />

molto ampio e sfaccettato: i<br />

sensi come porta della conoscenza,<br />

ma anche il senso delle<br />

cose e della vita, il loro valore,<br />

le loro peculiarità.<br />

versi con la mamma e la sorella<br />

di Simona Torretta, già<br />

per il primo concerto diretto<br />

da Ennio Morricone. Ancora<br />

più gente al concerto successivo<br />

perchè la maggior parte<br />

dei romani è uscita di casa<br />

dopo le 20.<br />

In questa “riscoperta” di<br />

Roma sono stati molti quelli<br />

che hanno privilegiato i luo-<br />

Il Festival filosofia (organizzato<br />

dai tre Comuni, dalla<br />

Provincia di Modena, dalla<br />

Regione Emilia Romagna, dalla<br />

Fondazione San Carlo e dalla<br />

Fondazione Cassa di risparmio<br />

di Modena, con il sostegno<br />

di vari sponsor, fra cui<br />

l’Unione industriali) ha confermato<br />

il successo della sua<br />

formula, che declina un tema<br />

attraverso lezioni magistrali<br />

e iniziative collaterali, dalla<br />

musica all’arte, dai laboratori<br />

per bambini alle “panchine<br />

narranti”.<br />

“C’è un’Italia bella che ha<br />

ancora voglia di ascoltare, di<br />

ghi classici come il Colosseo,<br />

i Mercati di Traiano, i Fori<br />

Imperiali... ma c’è stato anche<br />

chi non s’è fatto scappare<br />

l’occasione di conoscere<br />

meglio il ghetto.<br />

“Era una vera meraviglia -<br />

hanno raccontato due coniugi<br />

di mezz’età - la sinagoga<br />

piena di gente, il museo<br />

ebraico aperto, tanta gente<br />

con proiettili 9x21.<br />

Due le circostanze che hanno<br />

coperto l’azione dei killer:<br />

gli spari scambiati per colpi<br />

esplosi dai cacciatori in azione<br />

dalla prima mattinata nei<br />

campi adiacenti la tenuta, e il<br />

matrimonio nell’area ricevimenti,<br />

dove tra canti e brindisi<br />

gli sposi e gli invitati non<br />

sono stati avvertiti dell’omicidio<br />

e sotto il caldo sole settembrino<br />

hanno scattato nel pomeriggio,<br />

a pochi metri di distanza,<br />

le foto di rito, ignari<br />

di tutto.<br />

Poi Ciampi è tornato nell’abitazione<br />

della cognata Tamara<br />

poco dopo le 10. Nel pomeriggio,<br />

Ciampi è andato allo stadio<br />

Picchi per la partita Livorno-Chievo,<br />

dove ha consegnato<br />

una medaglia d’oro al presidente<br />

della consulta degli stranieri<br />

di Livorno alla memoria di<br />

Cheikh Sarr il senegalese annegato<br />

il 14 agosto a Marina di<br />

Castagneto Carducci (Livorno)<br />

per salvare un bagnante in difficoltà.<br />

Il filosofo Emanuele Severino con il pubblico a Carpi<br />

Ma Renato Soru minaccia querele: lavori regolari<br />

Il presidente della Sardegna<br />

accusato da Forza Italia<br />

per la sua villa sulla costa<br />

CAGLIARI. Berlusconi ha<br />

violato le leggi per lavori nella<br />

sua villa in Sardegna, salvandosi<br />

con la deroga per motivi<br />

di sicurezza del premier.<br />

E i sardi, con gli ambientalisti,<br />

si chiedono cosa farà dei lavori<br />

in cemento una volta che<br />

non sarà più premier. E allora<br />

ecco Forza Italia attaccare il<br />

presidente della Regione Renato<br />

Soru, il fondatore di Tiscali<br />

che ha portato il centrosinistra<br />

alla vittoria nelle regionali<br />

di giugno. Già contestato dal<br />

centrodestra per voler salvare<br />

la costa, con una fascia di rispetto<br />

di 300 metri, 200 più della<br />

legge <strong>nazionale</strong>.<br />

A dare la stura a una polemica<br />

destinata a uscire dall’aula<br />

consiliare per finire in<br />

quella del Tribunale è stato<br />

un dettagliato atto d’accusa rivolto<br />

a Soru da Mauro Pili<br />

(Fi) e altri esponenti del centrodestra.<br />

Dietro le “pubbliche<br />

virtù” (difesa dell’ambiente<br />

e decreto contro nuove colate<br />

di cemento sulle coste) si nascondono<br />

- secondo Pili - i “vizi<br />

privati” (la realizzazione, in<br />

violazione della legge, di una<br />

serie di interventi nella villa<br />

al mare a Villasimius del presidente<br />

della Regione).<br />

Illustrando un’interpellanza<br />

sull’argomento gli esponenti<br />

dell’opposizione hanno spiegato<br />

di aver fatto “calare la<br />

maschera” su quanto sta realmente<br />

avvenendo in Sardegna<br />

in questi primi mesi di attività<br />

della giunta guidata da Renato<br />

Soru.<br />

“Il caso della villa al mare<br />

del ‘signor Nessuno’, come si<br />

è autoproclamato il presidente<br />

della Regione - ha spiegato<br />

Pili - assume aspetti che hanno<br />

dell’incredibile. Da un lato,<br />

infatti, si sono fatti proclami<br />

contro gli abusi sulla costa,<br />

contro i distruttori di foreste,<br />

Roma viva tutta la notte<br />

La mamma e la sorella di Simona Torretta<br />

si sono affacciate al balcone del Canpidoglio<br />

La marea<br />

umana<br />

in via<br />

del Corso<br />

durante<br />

la notte<br />

bianca<br />

e Roma<br />

stupenda<br />

illuminata<br />

a giorno<br />

per la strada, i negozi aperti<br />

dove si poteva trovare qualsiasi<br />

cosa”. Dopo la mezzanotte<br />

piazza Venezia e via<br />

del Corso erano come un fiume<br />

in piena. E’ stato anche il<br />

trionfo della Galleria Sordi<br />

dove, nelle prime ore, è stato<br />

un via-vai continuo nei negozi<br />

tutti aperti. Poi è diventato<br />

prevalentemente il luogo del<br />

jazz e dei giovani che lo ascoltavano,<br />

per lo più seduti oppure<br />

anche sdraiati.<br />

Da piazza di Spagna invece,<br />

dove già dalle 21 c’era<br />

una grande aspettativa per<br />

l’esibizione degli artisti del<br />

Cirque du soleil, un gruppo<br />

di giovani è arrivato un pò<br />

deluso, “troppa calca - hanno<br />

detto - non siamo riusciti a<br />

Renato Soru<br />

dall’altro le millantate pubbliche<br />

virtù stridevano con i vizi<br />

privati”. E ha illustrato, con<br />

una serie di documenti, la violazione<br />

da parte di Soru di tutta<br />

una serie di norme regionali<br />

e non.<br />

Pronta la replica del presidente<br />

della Regione con l’annuncio<br />

di aver incaricato i<br />

suoi legali di denunciare per<br />

diffamazione e per i danni conseguenti<br />

i consiglieri regionali<br />

del centrodestra, ma anche<br />

con un invito a giornalisti,<br />

consiglieri regionali e semplici<br />

cittadini: recarsi nella sua<br />

villa per verificare (”anche<br />

con l’ausilio di tecnici professionisti<br />

e di tutte le strumentazioni<br />

necessarie”) la regolarità<br />

delle opere eseguite, delle<br />

autorizzazioni e dei nullaosta.<br />

Pronta, sul filo dell’ironia<br />

(ma non solo) la controreplica<br />

di Pili: “Il presidente della Regione<br />

ha scelto un modo originale<br />

per trasmettere alla Procura<br />

della Repubblica gli incartamenti<br />

sugli abusi, inequivocabili,<br />

commessi dal ‘signor<br />

Nessuno’.<br />

Gli organizzatori<br />

parlano di centomila<br />

presenti nei tre giorni<br />

fare domande, di discutere -<br />

ha commentato Roberto Franchini<br />

-. Un’Italia che riscopre<br />

il piacere delle lezioni e dei<br />

racconti, il gusto di ritrovarsi<br />

in una piazza a prendere appunti<br />

e a fare festa senza per<br />

forza assecondare rituali<br />

scontati o atteggiamenti<br />

snob. Anche per questo il festival<br />

si configura non solo<br />

come appuntamento culturale,<br />

ma come autentico esercizio<br />

di passione civile”.<br />

Sabato grande successo per<br />

il filosofo Emanuele Severino<br />

a Carpi, ieri il gran finale con<br />

il regista Greenaway.<br />

vedere niente, proveremo da<br />

un’altra parte”. Lunghe code<br />

anche per chi voleva visitare<br />

i musei, aperti nella notte.<br />

In piazza dei Cinquecento<br />

impazzava la festa di musica<br />

“house”, con tanti giovani<br />

che ballavano. Poi la stazione<br />

Termini ha cominciato a<br />

riempirsi di ragazzi addormentati,<br />

le linee A e B della<br />

metropolitana e gli autobus<br />

in circolazione sono stati presi<br />

d’assalto da chi voleva tornare<br />

a casa.<br />

Tutti soddisfatti, compreso<br />

il prefetto Achille Serra: “Roma<br />

si è meritata una notte così<br />

bella”. Euforico il sindaco<br />

Veltroni: “In termini di presenze,<br />

con 2 milioni di persone<br />

a seguire 300 eventi, e anche<br />

in termini culturali, la<br />

Notte Bianca di Roma rappresenta<br />

il più grande evento<br />

che si sia consumato in Italia”.<br />

“E’ stato - ha osservato -<br />

uno dei più grandi eventi in<br />

termini di presenze nella storia<br />

della città. Simili numeri<br />

si sono registrati per manifestazioni<br />

di tipo politico o sindacale.<br />

La città ha mostrato<br />

grandissima sensibilità e intelligenza:<br />

ha usato i mezzi<br />

pubblici, lasciando l’auto;<br />

scelto tutti i luoghi dell’offerta<br />

culturale con allegria,<br />

gioia senza alcun problema.<br />

Senza nessun danno, lasciando<br />

la città come era prima”.


L’ANA<br />

L’Altopiano<br />

si prepara già<br />

BELLUNO. Si terrà ad Asiago<br />

l’adunata <strong>nazionale</strong> delle<br />

penne nere nel 2006. Il consiglio<br />

direttivo <strong>nazionale</strong> degli<br />

alpini dopo un serrato ballottaggio<br />

con Latina ha premiato<br />

la candidatura presentata<br />

nel febbraio di quest’anno<br />

dalla sezione «Monte Ortigara».<br />

Eliminate in volata anche<br />

le città di Cuneo e Bergamo.<br />

Soddisfatto il presidente<br />

dell’Ana di Asiago, Massimo<br />

Bonomo. «L’idea di chiedere<br />

l’adunata qui — racconta il<br />

responsabile della Monte Ortigara<br />

— era nata qualche anno<br />

fa». Proprio parlando con<br />

l’allora presidente <strong>nazionale</strong><br />

La Brigata Cadore alla sfilata <strong>nazionale</strong><br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004<br />

7<br />

Il consiglio direttivo ha deciso: le penne nere sui luoghi della Grande Guerra<br />

Alpini, adunata ad Asiago<br />

La sfilata <strong>nazionale</strong> torna nel Veneto nel 2006<br />

dell’Ana Beppe Parazzini. Visto<br />

che nel 2006 sarebbe caduto<br />

l’ultimo anno di arruolamento<br />

di alpini di leva, si<br />

pensava fosse opportuno radunarli<br />

tutti nei luoghi dove,<br />

nel 1920, si erano incontrati<br />

per la prima volta, dopo la<br />

grande guerra, per chiudere<br />

idealmente un ciclo e far scattare<br />

un’approfondita riflessione<br />

sul nostro futuro. Naturalmente<br />

dopo aver ricordato<br />

tutti i caduti “per non dimenticare”».<br />

Accanto alla motivazione<br />

morale anche la voglia di riportare<br />

gli alpini nel loro ambiente<br />

più consono, la monta-<br />

gna, dopo le ultime adunate<br />

a Catania, Trieste e la prossima<br />

a Parma. L’adunata <strong>nazionale</strong><br />

torna dunque nel Veneto<br />

dopo otto anni, nel 1998<br />

fu ospitata a Padova mentre<br />

nel Vicentino, dopo la prima<br />

del 1920 in Ortigara, ci fu nel<br />

1948 Bassano del Grappa e<br />

nel 1991 Vicenza. Da tempo<br />

anche a Belluno c’è chi ci sta<br />

pensando, ma problemi logistici<br />

e organizzativi hanno<br />

sempre allontanato questa<br />

prospettiva.<br />

Asiago andrà incontro a<br />

un impegno organizzativo ed<br />

economico senza precedenti,<br />

che però non spaventa il neo<br />

Gli insegnanti quest’anno sono 2.400, gli alunni per classe sono 18,94 leggermente meno della media regionale<br />

Tornano a scuola quasi 25 mila studenti<br />

In crescita i ragazzi stranieri, sono 1.082 pari al 4,5 per cento<br />

BELLUNO. Oggi il suono della campanella darà il via ufficiale<br />

al nuovo anno scolastico. In provincia di Belluno<br />

saranno ben 24.538 gli studenti che affolleranno le aule e<br />

che torneranno tra i banchi di scuola, sotto la stretta sorveglianza<br />

di 2394 insegnanti (un’invidievole media: un insegnante<br />

ogni dieci studenti e mezzo). Alcune scuole hanno<br />

tuttavia iniziato nei giorni scorsi.<br />

Dunque è l’ora della verità<br />

dopo mesi scanditi a livello<br />

<strong>nazionale</strong> da cortei e proteste<br />

contro la riforma Moratti e<br />

un agosto infuocato, al lavoro<br />

sotto il peso di graduatorie<br />

tutte da rifare e la rabbia di<br />

migliaia di insegnanti precari<br />

inferociti perché penalizzati<br />

dai nuovi criteri.<br />

La nuova sfida del futuro è<br />

l’integrazione. Il numero degli<br />

studenti stranieri è in costante<br />

crescita: in provincia<br />

quest’anno ce ne saranno<br />

1.082 ossia il 4,5 per cento degli<br />

studenti, al di sotto, comunque,<br />

della media regionale<br />

che si fissa al 6 per cento<br />

ma il di sopra del 3 per cento<br />

della media <strong>nazionale</strong>.<br />

Nel Veneto sono 10.169 gli<br />

alunni portatori di handicap:<br />

il 2,55 per cento in più dell’anno<br />

scorso. Saranno seguiti da<br />

4.440 insegnanti di sostegno:<br />

uno ogni 2,28 studenti. Una<br />

media leggermente superiore<br />

a quella della provincia di<br />

Belluno dove gli insegnanti<br />

di sostegno sono complessivamente<br />

210 per una media di<br />

uno ogni 2,23 studenti con<br />

problemi d’handicap. A livel-<br />

LA VERNICE<br />

Resterà aperta<br />

fino al 10 ottobre<br />

di Michela Fregona<br />

BELLUNO. Un viaggio lungo<br />

trent’anni di arte; un percorso<br />

dentro la ricerca, mai<br />

arresa, di un artista: nel suo<br />

linguaggio, nei suoi materiali,<br />

nei segni, nella duplice ispirazione<br />

natura-cultura. Così<br />

la mostra di Arnaldo Pomodoro,<br />

ospite nella galleria Colophonarte,<br />

in via Torricelle,<br />

che ieri mattina ha aperto i<br />

suoi battenti alla presenza<br />

dell’artista e del critico Ermanno<br />

Krumm, e che resterà<br />

visitabile fino al prossimo 10<br />

ottobre dalle 15.30 alle 19.30.<br />

Pubblico da grandi occasioni<br />

per una occasione veramente<br />

speciale: «Il primo artista<br />

con cui abbiamo lavorato<br />

è stato Emilio Vedova; la prima<br />

mostra dei libri della Colophon<br />

è stata al Moma di New<br />

York; il primo poeta che<br />

verrà ospitato in questi spazi<br />

sarà Mario Luzi e il primo artista<br />

è Arnaldo Pomodoro»,<br />

ha detto Egidio Fiorin, padrone<br />

di casa nonché fautore dell’appuntamento,<br />

«se la mega-<br />

lo regionale il numero dei docenti<br />

di sostegno è aumentato<br />

del 4,58 per cento.<br />

Vuoi per la ripresa demografica,<br />

vuoi per l’arrivo di<br />

nuovi residenti extracomunitari,<br />

nel Veneto il numero degli<br />

studenti è in crescita: sono<br />

539.531, ben 9719 in più di un<br />

anno fa (più 1,9 per cento).<br />

Più studenti e un po’ più stretti.<br />

Nell’ultimo anno, infatti, il<br />

numero degli istituti scolastici<br />

statali è sceso da 749 a 734,<br />

col risultato che la media degli<br />

alunni per classe è salita a<br />

20,95 ragazzi per aula. In provincia<br />

di Belluno, invece, dove<br />

le classi sono complessivamente<br />

1359, la media è di<br />

18,94 alunni per classe. Una<br />

curiosità legata ad un’indagine<br />

sui neo-diplomati in Veneto:<br />

a farsi bocciare o ad agguantare<br />

d’un soffio la promozione<br />

sono più i maschi delle<br />

femmine. La proporzione si<br />

inverte a mano a mano che<br />

crescono i punteggi: per tutti<br />

i voti dall’ottanta al cento, le<br />

ragazze superano del quindici<br />

per cento i colleghi. Una<br />

tendenza confermata anche<br />

in provincia di Belluno.<br />

lomania è un reato, qui siete<br />

tra rei confessi». E che la Colophon<br />

punti il suo mirino in<br />

alto non è, del resto, una notizia:<br />

se il piccolo gioiello allestito<br />

nelle sale del centro storico<br />

fa respirare, per un mattina,<br />

un’aria un po’ meno periferica<br />

ai sonni bellunesi, lo<br />

spessore dei pezzi in mostra e<br />

il programma che la Colophon<br />

si propone di qui a veni-<br />

re sono di quelli che lasciano<br />

il segno.<br />

Un accenno particolare meritano<br />

i libri d’artista esposti<br />

nelle bacheche di via Torricelle:<br />

«Nel lavoro di Arnaldo Pomodoro»,<br />

ha affermato Ermanno<br />

Krumm, nella sua introduzione,<br />

generosa di spunti<br />

e profondità, «c’è sia la consistenza<br />

dell’aspetto e della<br />

materia, sia il ritmo che è del<br />

DA OGGI<br />

Bilancio, al via<br />

gli incontri<br />

BELLUNO. Iniziano gli incontri<br />

sul bilancio partecipato.<br />

Il sindaco, accompagnato<br />

da assessori e dirigenti comunali,<br />

sarà alla scuola media<br />

di Castion alle 18.30. Le frazioni<br />

interessate da questo primo<br />

appuntamento sono Castion,<br />

Cavessago, S. Cipriano,<br />

Pedecastello, Anconetta, Modolo,<br />

Caleipo, Sossai e Nevegal.<br />

Alle 20.30 sarà la volta<br />

dell’elementare di Badilet, dove<br />

Ermano De Col incontrerà<br />

i cittadini di Cirvoi, Faverga,<br />

Madeago e Pitanzelle.<br />

Domani altro giro di giunta<br />

e dirigenti per discutere con<br />

la popolazione di bilancio partecipato.<br />

Alle 18.30 la sede<br />

sarà l’osteria Al Monte e gli<br />

invitati gli abitanti di Tassei,<br />

Piandelmonte e Ronce, mentre<br />

alle 20.30, nella parrocchia<br />

di Visome, toccherà a<br />

quelli delle frazioni di Visome,<br />

Rivamaor, Castoi e Cet.<br />

Questi primi incontri daranno<br />

anche un segnale su come<br />

la popolazione accoglierà<br />

la novità e su come funzionerà<br />

questo primo esperimento.<br />

Gli incontri proseguiranno<br />

per tutta la settimana.<br />

sindaco Andrea Gios: «Sarà<br />

un evento dai risvolti molto<br />

positivi, sia sul versante della<br />

promozione turistica, ma<br />

soprattutto del riconoscimento<br />

ai nostri alpini, al territorio».<br />

Serviranno un milione<br />

e 600 mila euro. E’ prevalsa<br />

la logica di tornare alle origini,<br />

nell’anno in cui non ci<br />

sarà più la leva e l’adunata<br />

assumerà un significato particolare<br />

anche di riflessione<br />

e monito a favore della pace.<br />

Occorrerà reperire alberghi,<br />

aree di sosta per i camper e<br />

per attrezzare i campi tenda<br />

per 2-300 mila alpini. Sarà l’adunata<br />

di tutto il Veneto.<br />

BREVI<br />

MARMOLADA<br />

Trentino ferito<br />

serimente<br />

Un trentino di 53 anni,<br />

L.T., è rimasto ferito in<br />

modo non grave mentre<br />

percorreva ieri pomeriggio<br />

la via normale della<br />

Marmolada in prossimità<br />

del ghiacciaio sotto Punta<br />

Penia. L’escursionista è inciampato<br />

sulle roccette<br />

procurandosi qualche<br />

trauma. Sul posto è intervenuto<br />

l’elicottero dell’Aiut<br />

Alpin Dolomites<br />

che ha provveduto a trasportare<br />

il ferito all’ospedale<br />

di Cavalese.<br />

CORTINA<br />

Crisi diabetica<br />

in alta quota<br />

L’elicottero del 118 è intervenuto<br />

ieri sulla via Costantini,<br />

sopra Cortina,<br />

per recuperare un’alpinista<br />

colta da crisi ipoglicemica.<br />

La donna R.T., 33 anni<br />

di Udine, è stata portata<br />

all’ospedale di Cortina.<br />

ALLEGHE<br />

Tre giovani salvate<br />

dall’elicottero<br />

Tre ragazze sono rimaste<br />

incrodate in un sentiero<br />

sopra Alleghe. È stato<br />

necessario l’intervento dell’elicottero<br />

di Treviso per<br />

riportarle a valle.<br />

Viaggio in trent’anni di arte<br />

Colophon, mostra dedicata a Arnaldo Pomodoro<br />

Due<br />

momenti<br />

dell’<br />

incontro<br />

di ieri<br />

mattina<br />

nella sede<br />

di Colophon<br />

in via<br />

Torreselle<br />

discorsivo, del respiro, della<br />

musica. La poesia non è per<br />

Pomodoro solo un ricciolo frivolo:<br />

ma è il risultato della<br />

scrittura di reiterazione di un<br />

alfabeto impossibile. Quello<br />

che è importante per un artista<br />

è nascere con un linguaggio,<br />

muoversi dentro questo<br />

linguaggio e poi romperlo. Pomodoro<br />

ha fatto parte del<br />

Gruppo 63, è stato segnato<br />

dall’avanguardia. Ma è andato<br />

oltre: è un interprete dell’avanguardia<br />

che si è messo a<br />

parlare con le cose».<br />

Proprio alla materia - alla<br />

terra, in particolare - lo stesso<br />

Arnaldo Pomodoro ha dedicato<br />

il suo intervento, ripercorrendo<br />

velocemente le tappe<br />

della sua carriera: «Non<br />

ho fatto studi accademici», ha<br />

detto, «e poi durante la guer-<br />

ra eravamo come imbottigliati.<br />

E’ stata una visita alla Peggy<br />

Guggenheim di Venezia a<br />

darmi la libertà. Sin dall’inizio<br />

io ho lavorato con la terra<br />

che prendevo sul greto del fiume,<br />

a Montefeltro, dove abitavo.<br />

La terra mi sembrava un<br />

tramite giusto per il bisogno<br />

che sentivo di realizzare i<br />

miei sogni e le mie visioni a<br />

tre dimensioni. Ma la svolta è<br />

stata un’altra: senza l’aiuto<br />

della lettura, non avrei mai<br />

avuto la possibilità di realizzare<br />

delle immagini. E la grafica<br />

è stata fondamentale. Ho<br />

accettato tardi, solo negli anni<br />

’70, il mio lavoro applicato<br />

alla grafica. Oggi invece penso<br />

che è proprio nella carta<br />

(anche se ingiallirà, appassirà,<br />

cambierà magari colore)<br />

che il mio lavoro resterà».<br />

Tra segni, scritture, ispirazioni<br />

sumeriche e i versi di<br />

Attilio Bertolucci, letti in forma<br />

di congedo da Ermanno<br />

Krumm, il primo spettacolo<br />

d’arte della galleria Colophon<br />

si è concluso sulle note dell’arpa<br />

di Antonella Ferrigato.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 CRONACA DI BELLUNO<br />

Corriere delle Alpi 8<br />

NB03<br />

LA PROTESTA<br />

SUL PIZZOC<br />

Manifestazione<br />

regionale<br />

in Cansiglio<br />

per il primo<br />

giorno di caccia<br />

Due immagini della<br />

manifestazione contro<br />

la caccia che si è svolta<br />

ieri sul Pizzoc<br />

«Troppi i cacciatori in provincia»<br />

Sono tremila, gli ambientalisti chiedono la riduzione<br />

CANSIGLIO. «Sono decisamente troppi<br />

tremila cacciatori in provincia di Belluno.<br />

Bisogna tagliare, sfoltire. E poi è necessario<br />

chiudere nel Bellunese con la caccia al<br />

fagiano di monte, alla pernice bianca, alla<br />

lepre bianca. Sono specie che vanno tutelate».<br />

E’ questo l’appello che dai 1700 metri<br />

Primo giorno di caccia, ma<br />

sul Pizzoc non si sono visti.<br />

Invece sono rotolate a valle,<br />

sospinte dai manifestanti che<br />

hanno protestato contro la<br />

caccia in deroga alle specie<br />

protette ed il prossimo piano<br />

faunistico, polemiche molto<br />

dure: contro i partiti della caccia<br />

ed i cacciatori politici presenti<br />

in numerose forze politiche.<br />

«Alle prossime elezioni,<br />

non votiamo An, che di più si<br />

è battuto per le deroghe alla<br />

caccia e con più forza vuole il<br />

nuovo piano faunistico», ha<br />

invitato, meglio sarebbe dire<br />

ammonito Adriano Zanoni,<br />

Valle, a causa dei freni<br />

Macchina<br />

contro<br />

le rocce<br />

VALLE DI CADORE. Incidente<br />

ieri mattina, poco<br />

prima di mezzogiorno, sulla<br />

strada che scende da località<br />

Talrega, nella frazione<br />

di Vallesina. Un’auto è<br />

finita fuori strada, andando<br />

a sbattere contro una<br />

roccia. Seri danni alla<br />

macchina, un’Alfa 33, ed<br />

autista quasi illeso. Secondo<br />

quanto ha riferito l’autista,<br />

l’incidente sarebbe stato<br />

provocato dalla rottura<br />

dei freni. Sul posto sono<br />

immediatamente intervenuti<br />

i vigili del fuoco del<br />

distaccamento di Pieve di<br />

Cadore.<br />

Nel pomeriggio, altro intervento<br />

dei vigili del fuoco,<br />

stavolta quelli del distaccamento<br />

di Cortina,<br />

per alcuni massi finiti sulla<br />

sede stradale della statale<br />

dell’Alemagna. Il fatto è<br />

avvenuto in località Fiammes.<br />

Fortunatamente si è<br />

trattato soltanto di qualche<br />

sasso che non ha provocato<br />

danni agli autoveicoli<br />

in transito e nmemmeno<br />

rallentamenti al traffico,<br />

ieri piuttosto intenso<br />

nell’Ampezzano.<br />

di Francesco Dal Mas<br />

portavoce del “Coordinamento<br />

protezionista veneto”, 15<br />

associazioni aderenti. «Capisco,<br />

ma in An come nella maggioranza<br />

c’è chi non vuole<br />

questo tipo di caccia», sottolinea<br />

Michele Boato, dell’Ecoistituto<br />

veneto, «quindi l’imperativo<br />

dovrebbe essere di non<br />

votare i candidati cacciatori<br />

che si presenteranno in numerosi<br />

partiti, anche del Centrosinistra».<br />

Gianfranco Bettin,<br />

consigliere regionale dei<br />

Verdi, si dice sicuro che, in<br />

ogni caso, «An farà di tutto<br />

per lanciare il nuovo piano<br />

faunistico, per presentarsi co-<br />

È mancata all’affetto dei suoi cari<br />

MARIA MARIA CADORIN<br />

CADORIN<br />

ved ved. ved . COLLE<br />

COLLE<br />

di anni 84<br />

Lo annunciano con dolore il figlio,<br />

la figlia, il genero, la nuora,<br />

i nipoti, le cognate, i nipoti e<br />

parenti tutti.<br />

Dussano - Meano, 19 settembre 2004.<br />

I funerali avranno luogo martedì<br />

21 settembre alle ore 16.00<br />

partendo dalla Chiesa Parrocchiale<br />

di Meano.<br />

I familiari ringraziano fin d’ora quanti parteciperanno alla mesta cerimonia.<br />

I.O.F. DALLE GRAVE - MEANO S.GIUSTINA - Tel.0437/86006<br />

del monte Pizzoc, sopra l’altopiano del<br />

Cansiglio, animalisti ed ambientalisti del<br />

Veneto hanno rivolto al presidente della<br />

Provincia, Sergio Reolon, e a tutti i cacciatori<br />

delle Dolomiti, durante una manifestazione<br />

di protesta che si è svolta in concomitanza<br />

con l’apertura della caccia.<br />

me paladina dei cacciatori,<br />

quindi dobbiamo essere molto<br />

vigili». Il confronto si è<br />

svolto a 1600 metri, vicino al<br />

roccolo della Provincia di Treviso,<br />

che da ottobre a dicembre<br />

sarà pienamente in funzione,<br />

catturando — a sentire<br />

i protagonisti della manifestazione<br />

— anche specie oggi<br />

protette dalla Comunità europea.<br />

Sotto un cielo che non poteva<br />

essere più terso, con lo<br />

sguardo che spaziava dalle cime<br />

innevate della Marmolada<br />

ai campanili di Venezia, fino<br />

alle coste dell’Istria slovena,<br />

oltre 200 animalisti ed am-<br />

NB04<br />

Duro attacco alla Regione<br />

per la politica venatoria<br />

Appello al presidente Reolon<br />

bientalisti di Lac, Lav, Lipu,<br />

Verdi, Wwf ed altre associazioni<br />

hanno marciato sul roccolo<br />

partendo dl Pizzoc. Le<br />

bandiere associative erano<br />

mischiate agli arcobaleni della<br />

pace (il Pizzoc, d’altra parte,<br />

è stato sede di un’importante<br />

base militare durante la<br />

guerra fredda). “Qui muore il<br />

popolo migratore”, recitavano<br />

due grandi striscioni. Sacchi<br />

di cartucce già sparate,<br />

gabbie vuote, piccole casse da<br />

morto, decine di cartelli appesi<br />

al collo. Il corteo si è sviluppato<br />

nel modo più pacifico.<br />

Nessun assalto neppure al<br />

roccolo. Ma da più parti sono<br />

arrivate minacce di disturbo<br />

ai cacciatori, nel prosieguo<br />

della stagione. «Il torto più<br />

grave», ha sottolineato Zanoni,<br />

appollaiatosi su un’altura,<br />

davanti al popolo animalista<br />

(numerosi i cani al guinzaglio),<br />

«la Regione ce l’ha fatto<br />

quando lo scorso 6 agosto ha<br />

L’Uncem oggi dal governo<br />

«Non tradite la montagna»<br />

BELLUNO. L’Uncem è più che mai decisa: «Ci sono degli<br />

impegni da onorare. Chiederemo al governo di rispettare<br />

gli impegni che si è ripetutamente assunto nei confronti<br />

delle Comunità montane attraverso autorevoli esponenti<br />

di tutti i partiti che compongono la Casa delle Libertà e<br />

che vanno nella direzione di inserire le Comunità montane<br />

nella Costituzione».<br />

Queste le parole del presidente<br />

dell’Uncem Enrico Borghi<br />

alla vigilia del confronto,<br />

previsto per le 19 di oggi a Palazzo<br />

Chigi, tra i ministri La<br />

Loggia e Calderoli, il sottosegretario<br />

agli Interni D’Alì e i<br />

rappresentanti di Regioni,<br />

Province, Comuni e Comunità<br />

montane.<br />

Dopo la mancata costituzionalizzazione<br />

delle Comunità<br />

montane nel rinnovato Titolo<br />

V, l’Unione dei Comuni e delle<br />

Comunità montane ha più<br />

volte registrato la volontà da<br />

parte del governo di ricucire<br />

lo strappo mediante l’inserimento<br />

delle Comunità montane<br />

nella riformulazione del<br />

118 della Costituzione, all’interno<br />

del quadro delle forme<br />

associative dei Comuni. Non<br />

ultimo, nel corso dell’incontro<br />

dello scorso agosto con il<br />

ministro Calderoli, nel corso<br />

del quale è stata più volte sottolineata<br />

la necessità di pieno<br />

riconoscimento istituzionale<br />

della specificità montana nel<br />

quadro della riforma, al fine<br />

di assicurare al territorio<br />

montano italiano la presenza<br />

di forme di governo costituzionalmente<br />

garantite e in<br />

grado di consentire l’eserci-<br />

zio dei diritti fondamentali da<br />

parte dei cittadini che risiedono<br />

in montagna. Gli emendamenti<br />

governativi sembrano<br />

invece andare nel segno opposto.<br />

Non solo non vi è alcuna<br />

traccia delle Comunità montane,<br />

ma i piccoli Comuni e i<br />

comuni di montagna vengono<br />

di fatto sottoposti alla competenza<br />

delle Regioni.<br />

«Per il momento osserviamo<br />

un comportamento opposto<br />

rispetto alle affermazioni<br />

fatte», commenta Borghi. «La<br />

proposta di subordinare i piccoli<br />

Comuni e i comuni di<br />

montagna agli Statuti regionali<br />

lede il principio di sussidiarietà<br />

e rischia di creare Comuni<br />

di serie A, B e C, facendo<br />

saltare il principio di<br />

equiordinazione dei poteri<br />

del nostro Paese, e configura<br />

una situazione in cui i territori<br />

più forti diventeranno ancora<br />

più forti e quelli più marginali<br />

ancora più marginali».<br />

Il presidente Borghi porterà<br />

all’attenzione del Governo<br />

il documento varato all’unanimità<br />

da tutte le componenti<br />

politiche della giunta<br />

dell’Uncem nel corso del seminario<br />

di giugno.<br />

E’ mancato ai suoi cari<br />

ANTONIO ANTONIO DA DA ROLD ROLD<br />

ROLD<br />

di anni 72<br />

Addolorati lo annunciano i figli<br />

Giovanni e Roberto, la nuora, le<br />

nipoti Elena e Nella, i cognati, le<br />

cognate, i nipoti, Maria e i parenti<br />

tutti.<br />

Belluno via Col di Piana n° 137, 19 settembre<br />

2004.<br />

I funerali avranno luogo martedì<br />

21 settembre alle ore 16.00<br />

nella Chiesa Parrocchiale di San<br />

Gervasio in Belluno. La salma<br />

proseguirà per il cimitero Urbano<br />

di Prade, ove verrà tumulata.<br />

DE DEA on. funebri BELLUNO - Longarone - Mel - tel. 0437.950521<br />

Alla giornata<br />

in Cansiglio<br />

c’era<br />

anche<br />

Bettin<br />

introdotto la deroga per 7 specie<br />

protette, per cui adesso la<br />

caccia è consentita nel Veneto<br />

a ben 50 specie di volatili (e<br />

non solo)». I tordi bottacci e i<br />

tordi sasselli, il merlo e la cesena<br />

proprio no, hanno risposto<br />

in molti. Ma così accade.<br />

«Succederà di peggio a gennaio,<br />

quando in vista delle elezioni»,<br />

prevede Bettin, «An<br />

farà di tutto per far passare il<br />

piano faunistico, strumento<br />

elettorale di primaria importanza.<br />

Dovremo stare molto<br />

vigili per non far passare<br />

niente di quanto chiederanno».<br />

Michele Boato è fiducio-<br />

NB01<br />

Amorevolmente assistito dai suoi<br />

cari è mancato al loro affetto<br />

EUGENIO EUGENIO ROLANDO<br />

ROLANDO<br />

NAR NART NAR<br />

di anni 70<br />

Addolorati lo annunciano la moglie,<br />

la mamma, la figlia, i figli, il<br />

genero, le nuore, il fratello, la<br />

cognata, il cognato, i nipoti e<br />

parenti tutti.<br />

Vignole Belluno, 18 settembre 2004.<br />

I funerali avranno luogo a Orzes, lunedì 20 settembre alle ore<br />

14.45 partendo dalla Chiesa Parrocchiale.<br />

Si ringraziano fin d’ora tutti coloro che vorranno onorarne la memoria.<br />

NB02<br />

O.F. GANZ Sedico - Mas - Sospirolo - Belluno Tel. 0437 852088<br />

Dopo una vita laboriosa e cristiana,<br />

accolta con spirito di fede ed<br />

esemplare dignità umana la prova<br />

di una dura malattia, questa<br />

mattina, al suono dell’Ave Maria,<br />

ci ha lasciati<br />

NICOLO’ NICOLO’ PELLEGRINI<br />

PELLEGRINI<br />

Cavaliere dell’Ordine “Al<br />

Merito della Repubblica<br />

Italiana” Medaglia per Meriti<br />

del Lavoro del Comune di<br />

Zoldo Alto<br />

di anni 77<br />

Con animo profondamente commosso, ma retto dalla speranza<br />

cristiana, ne danno il mesto annuncio la moglie Antonia, i<br />

figli Apollonia, Don Floriano, Orazio, Mariapia, Fausto e i parenti<br />

tutti.<br />

Coi di Zoldo Alto, 19 settembre 2004.<br />

so, perché, puntualizza, «né<br />

in An, tanto meno negli altri<br />

partiti della maggioranza sono<br />

tutti d’accordo nel garantire<br />

il grilletto facile ai cacciatori».<br />

Intanto è il roccolo a far<br />

problema. Animalisti ed ambientalisti<br />

ne chiedono la rimozione,<br />

«non fosse altro perché<br />

insisti in un’area “Sic”,<br />

ovvero in un “Sito di importanza<br />

comunitaria” e in una<br />

zona “Zps”, di massima protezione<br />

della fauna selvatica e<br />

dei volatili». Ma la Provincia<br />

di Treviso ha già fatto sapere<br />

di non avere alcuna intenzione<br />

di rinunciarvi.<br />

La Messa funebre sarà celebrata martedì 21 settembre, alle<br />

ore 14.30, nella Chiesa di San Nicolò di Fusine, partendo dall’abitazione<br />

dell’estinto alle ore 14.00.<br />

Si ringrazia fin d’ora quanti vorranno onorare la memoria del caro estinto.<br />

DE DEA on. funebri LONGARONE - Belluno - Mel - tel. 0437.950521


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 CRONACA DI BELLUNO<br />

Corriere delle Alpi 9<br />

IL DRAMMA<br />

Un salvataggio<br />

in alta quota<br />

AGORDO. Due feriti, uno serio<br />

ed uno lieve, ed un illeso.<br />

È il bilancio di un incidente<br />

alpinistico avvenuto nel primo<br />

pomeriggio di ieri sulla<br />

Pala della Gigia nel gruppo<br />

della Moiazza, in prossimità<br />

del passo Duran. Nell’incidente<br />

sono stati coinvolti tre alpinisti<br />

della provincia di Ferrara<br />

che avevano deciso di attaccare<br />

la via Benvegnù per<br />

scalare la Pala della Gigia. All’improvviso<br />

il capo-cordata è<br />

scivolato ed ha fatto un volo<br />

di una quindicina di metri,<br />

piombando sull’alpinista che<br />

lo stava seguendo. Entrambi<br />

L’incidente è avvenuto alle 13.20 sulla Pala della Gigia: ferito leggermente anche un altro giovane<br />

Vola giù dalla parete per 15 metri<br />

Un alpinista ferrarese è stato ricoverato in rianimazione<br />

Due alpinisti<br />

ferraresi<br />

sono<br />

rimasti<br />

feriti<br />

ieri<br />

pomeriggio<br />

mentre<br />

scalavano<br />

la via<br />

Benvegnù<br />

sulla Pala<br />

della Gigia<br />

sono rimasti feriti ed al terzo<br />

componente della cordata<br />

non è rimasto altro da fare<br />

che dare immediatamente<br />

l’allarme al 118.<br />

I due feriti, uno dei quali in<br />

serie condizioni, sono stati<br />

trasportati in elicottero all’ospedale<br />

di Belluno: uno, quello<br />

più serio, M.N., 39 anni, è<br />

ricoverato in osservazione<br />

nel reparto di rianimazione,<br />

l’altro, A.T., 21 anni, è stato<br />

dimesso.<br />

La chiamata agli operatori<br />

della centrale di soccorso di<br />

Pieve di Cadore è arrivata alle<br />

13.20. Sul posto sono stati<br />

inviati l’elicottero ed una<br />

squadra del soccorso alpino<br />

di Agordo. Le operazioni di<br />

salvataggio dei feriti sono state<br />

piuttosto complicate. In<br />

ogni caso i soccorritori hanno<br />

potuto constatare che le<br />

condizioni dei feriti non erano<br />

così gravi come in un primo<br />

momento si pensava.<br />

Stando a quanto si è appreso,<br />

è stato il capo-cordata a<br />

scivolare per una quindicina<br />

di metri finendo addosso al secondo<br />

componente della cordata.<br />

Entrambi sono stati soccorsi<br />

dall’elicottero e trasportati<br />

al pronto soccorso del<br />

La tragedia di Alleghe. Nel frattempo il magistrato Raffaele Massaro ha aperto un fascicolo: nel mirino la velocità<br />

Migliorano le condizioni del giovane ferito<br />

Francesco Pezzè potrebbe lasciare a giorni il reparto di rianimazione<br />

Marco Sorarù, la vittima Francesco Pezzè, il ferito<br />

BELLUNO. Stanno migliorando le condizioni di Francesco<br />

Pezzè, 24 anni di Rocca Pietore, il giovane rimasto seriamente<br />

ferito nella notte fra venerdì e sabato in un<br />

drammatico incidente stradale ad Alleghe lungo la statale<br />

Agordina dove ha perso la vita un suo compaesano,<br />

Marco Sorarù, 22 anni. Pezzè è cosciente e non è più intubato.<br />

I medici del reparto di rianimazione potrebbero<br />

sciogliere la prognosi già nelle prossime ore e trasferirlo<br />

in un altro reparto. Con ogni probabilità in ortopedia dal<br />

momento che dovrà guarire da alcune brutte fratture alla<br />

gambe.<br />

Nel frattempo la magistratura<br />

ha avviato accertamenti<br />

sul drammatico incidente di<br />

tre notti fa. L’incidente è avvenuto<br />

alle 2,10 della notte<br />

tra venerdì e sabato. Alla guida<br />

di una Volkswagen Golf diretta<br />

verso nord c’era Pezzè,<br />

accanto a lui sedeva Sorarù.<br />

Mancavano tre chilometri ad<br />

Alleghe, ma in prossimità di<br />

una curva Pezzè ha perso il<br />

controllo dell’auto, uscendo<br />

poco prima delle spallette in<br />

metallo del ponte sul Rio Caldiera,<br />

in località La Sala. Un<br />

IL CASO<br />

Dopo le medaglie<br />

si ritrova sola<br />

La sua vicenda<br />

è esemplare<br />

di quanto accade<br />

a molti atleti<br />

tragico schianto contro la<br />

scarpata sottostante. La scena<br />

che si è presentata ai soccorritori<br />

era agghiacciante:<br />

l’auto capottata, con le ruote<br />

per aria. Pezzè era incastrato<br />

nel posto di guida e Sorarù semicatapultato<br />

fuori dell’abitacolo.<br />

Per quest’ultimo non c’era<br />

più nulla da fare: il giovane,<br />

cuoco nel ristorante di famiglia<br />

La Rocca di Rocca Pietore,<br />

è morto sul colpo. Francesco<br />

Pezzè, dipendente Luxottica,<br />

ha invece riportato<br />

gravi ferite e, dopo essere sta-<br />

to estratto dalle lamiere dell’auto,<br />

è stato trasportato<br />

d’urgenza all’ospedale “San<br />

Martino” di Belluno. Ora è ricoverato<br />

nel reparto di rianimazione<br />

ma, come detto, sta<br />

migliorando.<br />

Il sostituto procuratore della<br />

Repubblica Raffaele Massaro<br />

ha aperto un fascicolo sul<br />

caso disponendo una visita<br />

esterna al cadavere di Sorarù<br />

ma per il momento non ha ancora<br />

concesso il nulla osta<br />

per la sepoltura. È probabile<br />

che soltanto nella giornata di<br />

A sinistra Agnese Possamai; qui sopra, un meeting di atletica<br />

La Volkswagen Golf di Francesco Pezzè, ridotta ad un ammasso di lamiere e rottami<br />

oggi venga decisa la data dei<br />

funerali. La magistratura ha<br />

inoltre disposto degli accertamenti<br />

tecnici. Pare indubbio<br />

che la velocità fosse elevata<br />

anche perché la macchina,<br />

mentre finiva fuori strada, ha<br />

trascinato con sé alcuni metri<br />

di guard-rail. Ma per ora<br />

non ci sono nomi iscritti nel<br />

registro degli indagati con l’ipotesi<br />

di accusa di omicidio<br />

colposo.<br />

Nel paese di Rocca Pietore<br />

ha destato molto scalpore la<br />

scomparsa di Sorarù. Un gio-<br />

vane molto conosciuto in paese,<br />

dove lavorava nel ristorante<br />

di famiglia “La Rocca”. Un<br />

giovane stimato e ben voluto<br />

da molti suoi compaesani. Al<br />

torneo di calcio a cinque di<br />

San Tomaso Agordino la<br />

squadra del Sottoguda, dove<br />

militava Sorarù, si è ritirata.<br />

Sorarù aveva trascorso le<br />

ore precedenti alla tragedia<br />

assieme a Pezzè e ad altri amici.<br />

Poi, nella notte, il rientro<br />

a casa. Un rientro finito anticipatamente<br />

in una scarpata.<br />

Una notte tragica.<br />

“San Martino”.<br />

Il ferito più lieve è stato soltanto<br />

medicato e dimesso nella<br />

serata di ieri. L’altro, quello<br />

in condizioni più serie, è<br />

stato ricoverato in osservazione<br />

nel reparto di rianimazione<br />

del “San Martino”. Il ferito<br />

ha riportato un politrauma<br />

ma non è in pericolo di vita.<br />

Il terzo componente della cordata,<br />

quello che è rimasto illeso,<br />

è stato accompagnato a<br />

valle dagli uomini del soccorso<br />

alpino di Agordo. Per lui<br />

un rientro anticipato dalle vacanze<br />

nelle dolomiti bellunesi.<br />

Trasporto scolari<br />

Scuolabus<br />

gli orari<br />

a Zoldo Alto<br />

ZOLDO ALTO. L’amministrazione<br />

comunale ha predisposto<br />

gli orari per il trasporto<br />

degli alunni e scolari.<br />

Elementari Fusine: fermata<br />

a Costa alle 7.20,Brusadaz<br />

7.23, Coi 7.28, Pecol<br />

7.35, Mareson 7.40, Pianaz<br />

7.43, Scuole Fusine 7.50,<br />

Soramaè 7.53, Rutorbol<br />

7.57, Scuole Fusine 7.59.<br />

Ritorno: Scuole Fusine<br />

13, Rutorbol 13.02, Soramaè<br />

13.05,Pianaz 13.10, Mareson<br />

13.13, Pecol 13.15,<br />

Coi 13.22, Brusadaz 13.29,<br />

Costa 13.31.<br />

Scuole medie: Costa 7,<br />

Soramaè 7.10, Fusine 7.15.<br />

Ritorno: Soramaè 13.45,<br />

Costa 13.55, Fusine 13.40.<br />

Tempo prolungato. Da<br />

Forno si riparte alle 17, Fusine<br />

17.30.<br />

Scuola materna statale<br />

Dont (quest’anno è stata<br />

chiusa la scuola materna<br />

di Fusine). Andata: Costa<br />

8.08, Brusadaz 8.10, Coi<br />

8.13, Pecol 8.19, Mareson<br />

8.22, Dont 8.30.<br />

Ritorno: Dont 16, Costa<br />

16.16, Brusadaz 16.14, Coi<br />

16.28, Pecol 16.35, Mareson<br />

16.40.<br />

Scuola elementare e<br />

medie dalle Valle di Goima<br />

(elementari a Fusine e<br />

medie a Forno). Andata:<br />

Molin 7.24, Gavaz 7.27, Cordelle<br />

7.30, Dont 7.40. Da<br />

qui gli alunni delle medie<br />

vengono condotti a Forno<br />

e gli scolari alle elementari<br />

a Fusine. Ritorno: Fusine<br />

13, Dont 13.15, Cordelle<br />

13.20, Gavaz 13.22, Molin<br />

13.25. (ma.a.)<br />

Possamai, un passato<br />

che pare non valere nulla<br />

LENTIAI. L’attacco di Agnese<br />

Possamai arriva dalla patinata<br />

rivista «Correre» ed è un<br />

attacco composto, ma secco e<br />

deciso come un gancio alla<br />

mascella. Oltre 260 pagine<br />

per un periodico a tiratura <strong>nazionale</strong>,<br />

quattro delle quali interamente<br />

dedicate alla più<br />

nota atleta di Lentiai. Si tratta<br />

di un attacco fuori dalle piste<br />

perchè ad Agnese proprio<br />

non va giù come è stata trattata<br />

in questi anni. Dopo tre ori<br />

europei, venticinque titoli italiani,<br />

sessanta presenze in <strong>nazionale</strong><br />

e gli indimenticabili<br />

titoli continentali sui 3000 metri,<br />

Agnese si ritrova con un<br />

passato di atleta che pare proprio<br />

non valere nulla ai fini<br />

pensionistici. A Lentiai qualche<br />

mese fa l’hanno festeggiata:<br />

il paese non si è dimenticato<br />

di lei e grande merito va a<br />

Johnny Schievenin per aver<br />

saputo organizzare e realizzare<br />

la festa che infatti ha avuto<br />

il successo sperato.<br />

Riconoscimenti a parte, oggi<br />

com’è noto Agnese lavora<br />

in fabbrica come «carellista»:<br />

un impiego dignitoso che le<br />

permette di mandar avanti la<br />

famiglia e che, come confessa<br />

lei stessa «ho preso al volo,<br />

perchè nessuno mi ha proposto<br />

alternative quando sono<br />

uscita dal giro». Allo sport<br />

Possamai ha dedicato 14 anni<br />

di carriera, un ginocchio “andato”<br />

per il quale sarebbe necessaria<br />

una protesi e quattro<br />

interventi chirurgici, poi<br />

ha troncato di netto sentendo<br />

dentro un sottile ma inequivocabile<br />

disinteresse che l’ha<br />

portata lontano dal mondo<br />

dell’atletica. Nella lunga intervista<br />

la lentiaiese non si<br />

piange addosso e soprattutto<br />

non rinnega il passato, ma la<br />

denuncia è chiara e deve valere<br />

anche per altri atleti che<br />

dopo qualche anno dal ritiro<br />

si ritrovano senza un riconoscimento<br />

contributivo, senza<br />

un premio assicurativo che<br />

compensi i traumi fisici che<br />

magari li hanno costretti ad<br />

abbandonare le gare e ad accettare<br />

il primo lavoro che capita.<br />

«Ero iscritta a una società -<br />

dice la Possamai - avevo un-<br />

’assicurazione, ma ero anche<br />

tutta presa dalla mia volontà<br />

di guarire, non riuscivo a pensare<br />

che quell’infortunio potesse<br />

significare chiudere la<br />

carriera. Nessuno, in quel momento,<br />

mi indicò una strada,<br />

o la maniera di muovermi. La<br />

luce si è spenta di colpo. Oggi<br />

faccio riabilitazione e mi pago<br />

da sola le cure».<br />

Dopo un primo interessamento<br />

della Federazione ed<br />

una lettera (che mai ha avuto<br />

risposta) al Presidente della<br />

Repubblica, sembrava che<br />

qualcosa si muovesse; poi, di<br />

nuovo il silenzio.<br />

L’atletica è fra gli sport minori,<br />

ma per vincere occorre<br />

un impegno maggiore di qualsiasi<br />

lavoro in ufficio o in fabbrica<br />

e quando questo impegno<br />

finisce, l’atleta deve ricostruirsi<br />

un’altra vita. In passato<br />

è mancata l’organizzazione<br />

per garantire non solo un<br />

lavoro, ma almeno la contribuzione<br />

pensionistica per gli<br />

anni di sport. Massimo Bordin


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 Corriere delle Alpi 10<br />

IN CASO DI BISOGNO<br />

SUEM EMERGENZE 118<br />

OSP. BELLUNO 0437 216111<br />

OSP. FELTRE 0439 8831<br />

OSP. AGORDO 0437 645111<br />

OSP. CORTINA 0436 883111<br />

OSP. PIEVE 0435 3411<br />

AIDO 0437 949084<br />

ABVS 0437 25150<br />

SERT 0437 931375<br />

SPISAL 0437 216926<br />

SERV. VETER. 0437 216901<br />

PREN. VISITE USL 800 890 500<br />

P. SOCC. PED. 0437 216390<br />

CSV 0437 950374<br />

ASSIST. DOMIC. 0437 216758<br />

URP USL 0437 216797/98<br />

SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA: 118<br />

Orari: nei giorni feriali dalle 20 alle 8, nei<br />

giorni prefestivi dalle 10 alle 20, nei giorni festivi<br />

dalle 8 alle 20. Per tutta la provincia<br />

chiamare per urgenze il 118. Per gli abitanti<br />

di Belluno, Limana, Ponte, Soverzene: chiamare<br />

l’ospedale 0437 216111. Per gli abitanti<br />

dell’Alpago il numero da chiamare è 0437<br />

46258. Per gli abitanti di Longarone: 0437<br />

771747. Per gli abitanti di Zoldo: 0437<br />

787526-78115. Mel, Sedico, Trichiana: 0437<br />

753131. Alano, Cesiomaggiore, Feltre, Lentiai,<br />

Pedavena, Sospirolo, Quero, San Gregorio,<br />

Santa Giustina, Seren, Vas: 0439<br />

883287 - 329 3194136. Lamon, Fonzaso, Arsiè,<br />

Sovramonte: 329 3194142. Agordo e valle<br />

Agordina: 0437 645111.<br />

I due membri delle Bretelle lasche hanno partecipato a uno stage di Teatri Possibili<br />

Laboratori d’attore a Numana<br />

L’esperienza dei bellunesi Bertolissi e Portunato<br />

NUMANA. I bellunesi Cecilia<br />

Bertolissi e Francesco Portunato,<br />

componenti del gruppo<br />

teatrale “Le bretelle lasche”,<br />

hanno partecipato a<br />

Numana a un seminario <strong>nazionale</strong><br />

di teatro per attori<br />

professionisti e dilettanti curato<br />

da Teatri Possibili, un’organizzazione<br />

con sedi a Milano,<br />

Roma e Lugano, riconosciuta<br />

dal ministero dei beni<br />

e delle attività culturali.<br />

I due bellunesi, assieme a<br />

una settantina di colleghi, in<br />

otto giorni intensi hanno preparato<br />

uno spettacolo su Amleto<br />

guidati da attori e registi<br />

del calibro di Corrado D’Elia,<br />

Luca Spadaro, Tenerezza Fat-<br />

I grandi spumanti<br />

alla cena del Dolada<br />

PLOIS. Domani cena e degustazione al ristorante<br />

Dolada per una serata di profumi e aromi.<br />

Il tutto innaffiato con cinque spumanti italiani:<br />

Bellei, Bellenda, Fladerburg, Majolini,<br />

Costa Ripa. Dopo l’aperitivo, insalata tiepida<br />

di fegato grasso d’oca, lumache con burro di<br />

casa ed erbe aromatiche di montagna. Come<br />

primi, ravioli di melanzane e gelatina calda al<br />

caprino, minestra di zucchine, porcini e fiori<br />

di zucca. Come secondi, costolette di agnello<br />

dorate, selezione di formaggio con nuone interpretazioni<br />

del frico, zuppetta di granoturco.<br />

Per finire, dessert fantasia. Il costo della<br />

serata è di 75 euro a persona. (ma.a)<br />

Belluno, sede di Colophon. «La gioia delle rose<br />

e del cielo». Dedicata ad Arnaldo Pomodoro.<br />

15.30-19.30. Fino al 10 ottobre.<br />

Belluno, bar San Martino. Mostra del pittore<br />

longaronese Paolo D’Incà. Una sua opera farà<br />

parte del premio per la 24 ore di San Martino.<br />

Fino al 31 ottobre.<br />

Belluno, Col di Roanza. La pittrice castionese<br />

Silvana Bristot espone al rifugio Col di Roanza<br />

fino al 10 ottobre.<br />

Belluno, scuole Catullo. Nella galleria Quattro<br />

Archi mostra antologica di Francesco Pollesel<br />

(1921-1964). Fino al 29 settembre. Aperta ore<br />

10.30-12.30, 15-18.30.<br />

Belluno, bar Conte. Opere di Rossella Padovani.<br />

Sappada, hotel Bladen. Mostra permanente<br />

sul carnevale sappadino, in borgata Bach, ingresso<br />

libero.<br />

Padola, Sport Hotel. «Baiol, il naif ladino». Fino<br />

al 30 settembre.<br />

Comelico Superiore, Candide. Al civico 29 di<br />

Sega Digon, sculture lignee sui ladini.<br />

Santa Giustina, ristorante Il Lauro. Marco Bellotto,<br />

Giovanni Biroli, Silvano Brancher,<br />

Francesco Guerra, Santorossi, Germano Bernardi,<br />

Walter Bernardi, Beppino Lorenzet, Renato<br />

Scarton, Gianni Stiletto, Franco Verge-<br />

a ARIETE<br />

21/3 20/4<br />

b TORO<br />

21/4 20/5<br />

c GEMELLI<br />

Sarà una giornata piacevole e<br />

movimentata, nel corso della<br />

quale vi appassionerete a molte<br />

cose. Avrete l’occasione di fare<br />

conoscenze interessanti e anche<br />

utili.<br />

L’atmosfera è piatta e senza<br />

grandi stimoli. Forse dipende<br />

dal fatto che siete stanchi e faticate<br />

ad occuparvi di questioni<br />

che normalmente vi interessano<br />

moltissimo.<br />

21/5 20/6<br />

Cercate di non lasciarvi turbare<br />

da questioni secondarie. Vi trovate<br />

in una fase di cambiamenti<br />

molto positivi, che naturalmente<br />

costano anche molto sforzo. Rilassatevi.<br />

tore, Gaetano Sansone e Maria<br />

Pia Paglierecci.<br />

Bertolissi ha lavorato proprio<br />

con D’Elia, attore emergente<br />

che in provincia ha già<br />

presentato uno spettacolo su<br />

Cirano ed è il fondatore della<br />

comunità artistica Teatri Possibili.<br />

«E’ stata un’esperienza<br />

intensa e forte», ha confidato<br />

Cecilia, «dal punto di vista fisico<br />

e psicofisico. Io e Francesco<br />

abbiamo partecipato a<br />

questo stage per acquisire<br />

una preparazione diversa,<br />

per capire cosa ci attende se<br />

in futuro, con le Bretelle lasche,<br />

proveremo a recitare<br />

un dramma. Ho apprezzato il<br />

lavoro di D’Elia, un regista<br />

FARMACIE BELLUNO<br />

Orario feriale: mattino<br />

8.45-12.30, pomeriggio<br />

16-19.30. Chiuso sabato pomeriggio.<br />

Baratto via Travazzoi 5, tel.<br />

0437 948416, fax 949705; Chiereghin<br />

via Rialto 10, tel. 0437<br />

25211; Schiavinotto via Matteotti<br />

58, tel. 0437 941891; Chimenti<br />

via Trois 58, tel. 0437<br />

930184; Coran via Vittorio<br />

Veneto 59, tel. 0437 34107,<br />

fax 34331; Perale piazza Vittorio<br />

Emanuele II, tel. 0437<br />

25271; Piccirilli via Mezzaterra<br />

37, tel. 0437 940165; Riva<br />

giovane, emergente. Il livello<br />

della preparazione che abbiamo<br />

svolto in questi giorni<br />

non è diverso né inferiore a<br />

quelli che propone il nostro<br />

Paolo Dego».<br />

Soddisfatto dell’esperienza<br />

fatta con Amleto e Teatri Possibili<br />

anche Francesco Portunato:<br />

«Per chi fa teatro e anche<br />

per chi non lo fa, quella<br />

di Numana è un’esperienza<br />

che vale la pena provare.<br />

L’impegno richiesto è stato<br />

notevole, ma ha permesso a<br />

ciascuno di noi di crescere e<br />

di guardarsi dentro come abitualmente<br />

nessuno riesce più<br />

a fare visti i ritmi della vita<br />

di tutti i giorni». (rob.) L’attore e regista Francesco Portunato<br />

Al corso Ais di scena Lombardia e Trentino<br />

Sommeliers a lezione per la qualificazione professionale<br />

BELLUNO. Per il secondo<br />

corso di qualificazione professionale<br />

per sommeliers la terza<br />

e quarta lezione sono previste<br />

per domani e giovedì all’Istituto<br />

alberghiero di Cortina<br />

dalla 15.30 alle 18 e all’Istituto<br />

alberghiero di Longarone dalle<br />

20.30 alle 23.<br />

«Il corso», dice il delegato<br />

provinciale Roberto Ferro, «è<br />

iniziato nei migliori dei modi.<br />

I corsisti sono molto interessati<br />

e partecipi. L’Ais è atten-<br />

MOSTRE<br />

rio. Fino al 26 settembre.<br />

Mel, Castello di Zumelle. «Due pittori bellunesi<br />

a Milano», opere di Aldo Cortina e Matteo<br />

Dal Farra. Fino al 30 settembre.<br />

Lamon, bar Lamon. Paolo Rech e Diego Zandomeneghi<br />

espongono fino al 7 ottobre.<br />

Giornate contemporanee a Feltre. «Heart»,<br />

cuore, racchiude «art», arte. Con questo titolo<br />

si presenta la prima rassegna di arte contemporanea<br />

a Feltre.<br />

Alla Uniseven di Rasai di Seren del Grappa:<br />

Kico Mion, Silvano Tessarollo, i fotografi berlinesi<br />

Oliver Scholten e Jurgen Baumann,<br />

Marco Righes. Il compositore Paki Zennaro<br />

proietterà il video dello spettacolo di danza<br />

presentato all’ultima Biennale; atelier di Ampelio<br />

Zappalorto. Alla galleria De Faveri Arte:<br />

«Peep Show» di Antonio Riello.<br />

Traversate con Manzotti. Azibul festeggia un<br />

anno di attività a Milano, in corso Garibaldi, e<br />

per l’occasione annuncia una mostra, «Traversate<br />

fotografiche 2004», che verrà inaugurata<br />

il 5 ottobre alle 18 e sarà visitabile dal 6 al 22<br />

ottobre, ad ingresso libero. La rassegna presenta<br />

opere di nove fotografi, tra cui il bellunese<br />

Roberto Manzotti. Azibul è un archivio virtuale,<br />

ideato e organizzato da Cristina De Vecchi<br />

per promuovere autori contemporanei e<br />

diffonderne la produzione.<br />

d CANCRO<br />

21/6 22/7<br />

e LEONE<br />

23/7 22/8<br />

f VERGINE<br />

Nel vostro lavoro sono in arrivo<br />

sviluppi interessanti: le vostre<br />

preoccupazioni sono ingiustificate.<br />

Momenti di grande serenità<br />

e appagamento accanto a<br />

chi amate.<br />

Avete delle ottime possibilità di<br />

successo. Non rimanete nell’ombra,<br />

azzardate qualche passo<br />

nella direzione desiderata: non<br />

ve ne pentirete. Serata in casa<br />

assieme agli amici.<br />

23/8 22/9<br />

Sarete armati di forte volontà e<br />

di energia, quindi dateci dentro.<br />

La situazione economica merita<br />

di essere sorvegliata di continuo.<br />

Nessun peccato di gola: in<br />

dieta.<br />

ta ai processi evolutivi del<br />

mondo della formazione nel<br />

settore enogastronomico, per<br />

aggiornare e migliorare i percorsi<br />

formativi adeguandoli<br />

alle richieste del mercato, in<br />

modo da rendere la professione<br />

del sommelier un’opportunità<br />

importante, specialmente<br />

per i giovani. L’associazione<br />

sta vivendo un momento<br />

di grande crescita e per questo<br />

è fondamentale che la sua<br />

immagine venga più vaorizza-<br />

g BILANCIA<br />

23/9 22/10<br />

h SCORPIONE<br />

23/10 21/11<br />

i SAGITTARIO<br />

Se vorrete mantenere con i vostri<br />

colleghi un rapporto disinvolto<br />

e piacevole, dovrete essere<br />

disposti a scendere a qualche<br />

piccolo compromesso. Attenti<br />

alla linea.<br />

Oggi dovreste sentirvi decisamente<br />

meglio, siete armati di<br />

maggiore slancio e ottimismo.<br />

Sul piano affettivo qualche cosa<br />

tende a risolversi. Trascorrete<br />

più tempo in famiglia.<br />

22/11 21/12<br />

Avrete l’opportunità di approfondire<br />

un campo nuovo, grazie ad<br />

una conoscenza recente. Siete<br />

molto curiosi ed interessati a<br />

cambiare. Un invito vi gratificherà.<br />

Castion via 1º Maggio 16, tel.<br />

0437 925145, fax 925619; Venturelli<br />

piazza Santo Stefano<br />

10, tel. 0437 941913.<br />

DI TURNO 24 ORE SU 24<br />

ta».<br />

Domani in passerella la<br />

Lombardia e il Trentino Alto<br />

Adige. La lezione sarà tenuta<br />

da Amadei.<br />

Giovedì di scena il Veneto e<br />

Friuli e la Venezia Giulia. Relatore<br />

il consigliere <strong>nazionale</strong><br />

Dino Marchi.<br />

Verranno presentate le regioni,<br />

le principali zone vitivinicole,<br />

vitigni e vini, cenni di<br />

gastronomia, degustazione di<br />

tre vini. (ma.a.)<br />

«Alloro olimpico»<br />

offerta delle Poste<br />

BELLUNO. Fino al 16 ottobre, con un investimento<br />

minimo di 1.500 euro, negli uffici<br />

postali bellunesi si può sottoscrivere «Alloro<br />

Olimpico», un prodotto di Poste Vita,<br />

la compagnia assicurativa di Poste Italiane.<br />

Si tratta di una polizza vita della durata<br />

di sette anni, che restituisce a scadenza<br />

un capitale indicizzato all’andamento di<br />

sei indici azionari. E’ garantita la restituzione<br />

del capitale investito e un rendimento<br />

minimo certo, indipendente dall’andamento<br />

degli indici di riferimento. Inoltre,<br />

Alloro Olimpico prevede il reinvestimento<br />

della somma maturata nella gestione separata<br />

di Poste Vita, qualora al 5º o al 6º anno<br />

di vita del contratto gli indici non registrino<br />

variazioni inferiori al 10 per cento rispetto<br />

al valore iniziale.<br />

La formula di Alloro Olimpico è semplice.<br />

Viene rilevato il valore iniziale degli indici<br />

di riferimento, al 5º anno sarà liquidato<br />

il premio investito più un rendimento<br />

del 30 per cento, se gli indici di riferimento<br />

non registrano una variazione inferiore al<br />

10 per cento rispetto al valore iniziale. Se<br />

questa condizione non si verifica sarà liquidato<br />

il premio investito più un rendimento<br />

del 40 per cento.<br />

j CAPRICORNO<br />

22/12 20/1<br />

k ACQUARIO<br />

21/1 19/2<br />

l PESCI<br />

La vostra visione dell’esistenza<br />

non vi fa dimenticare di vivere<br />

in mezzo agli altri e vi aiuta a riconoscere<br />

il vostro ruolo. Un<br />

po’ di stanchezza in serata: riposate<br />

il più possibile.<br />

Alcune questioni pesano ancora<br />

un poco, ma ve ne state liberando.<br />

Nell’insieme potete sempre<br />

avere molto successo personale<br />

e vivere situazioni invoglianti.<br />

20/2 20/3<br />

I buoni risultati che otterrete nel<br />

corso della giornata vi costeranno<br />

meno fatica del solito. Fatene<br />

un merito alla favorevole<br />

congiuntura astrale. Tempo per<br />

chi amate.<br />

BELLUNO Schiavinotto via<br />

Matteotti 43, tel. 0437 941891;<br />

Ponte nelle Alpi via Roma<br />

121, tel. 0437 99232; Puos d’Alpago<br />

via Verdi 15, tel. 0437<br />

454331.<br />

CORTINA S. Giorgio Corso<br />

Italia 25, tel. 0436 2609; Santo<br />

Stefano di Cadore via Udi-<br />

ne, tel. 0435 62266; Domegge<br />

di Cadore Piazza 5, tel. 0435<br />

72179; Borca di Cadore via Roma,<br />

tel. 0435 482018.<br />

AGORDO Comunale via Insurrezione,<br />

tel. 0437 62564;<br />

Falcade via Pineta 3 (località<br />

Caviola), 0437 590106.<br />

FELTRE Ricci Largo Castaldi<br />

4, tel. 0439 2005;San Gregorio<br />

via Caduti del Lavoro 5,<br />

tel. 0437 800033; Lamon via<br />

Roma 8, tel. 0439 9004; Lentiai<br />

via Piave 48, tel. 0437<br />

750581.<br />

Bel.Teatro, lezioni<br />

per aspiranti comici<br />

BELLUNO. All’interno dei percorsi formativi<br />

co-finanziati dalla Regione, l’associazione<br />

Bel.Teatro propone un corso di perfezionamento<br />

per attori sul teatro comico. Il corso è gratuito<br />

(salvo una quota assicurativa), ha una durata<br />

di 200 ore e si svolgerà dal 30 settembre, per<br />

concludersi con un saggio pubblico a dicembre.<br />

Requisiti: aver compiuto 18 anni, possedere<br />

un diploma di scuola superiore e una minima<br />

esperienza nel settore. Le domande di iscrizione,<br />

correlate da curriculum e foto, dovranno<br />

pervenire entro venerdì 24 settembre a<br />

Bel.Teatro, corso Garibaldi, 41-35122 Padova,<br />

tel 049 655356, fax 049 8761831, e-mail infobelteatro.it.<br />

Le lezioni si svolgeranno a Treviso.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 Corriere delle Alpi 11<br />

DAL VIVO<br />

SOS EMERGENZA<br />

BELLUNO<br />

Mr Brown, apertura da martedì<br />

a domenica, dalle 18 alle<br />

4. Info: 0437 32258 e<br />

www.mrbrown.it.<br />

PALUDI<br />

Stiffelio, venerdì, ore 22. Ripartono<br />

i venerdì con dj Dema<br />

e la birra a volontà.<br />

SEDICO<br />

Discoteca Paradiso, venerdì.<br />

Apertura della stagione<br />

2004-2005 con il liscio dell’orchestra<br />

di Mauro Rizzi. In discoteca<br />

(ingresso omaggio),<br />

serata latina con dj Fabio e<br />

Karin.<br />

AGORDO<br />

Cortomaltese, sabato, ore<br />

22. La brasserie riprende il<br />

programma live ospitando<br />

The Wizzar.<br />

CHIES<br />

Ex rifugio Alpago (a Mont),<br />

sabato. «Omaggio a Fabrizio<br />

De André», serata musicale a<br />

cura di Miki Inverno e Francesco<br />

Vettore.<br />

BELLUNO<br />

Bar da Isaia (Visome), domenica,<br />

ore 16.13. Wongole in<br />

concerto con «porqueta y fasoi<br />

a josa».<br />

TEATRO<br />

AURONZO<br />

Cinema Kursaal, 2 ottobre,<br />

ore 21. Le Bretelle lasche tornano<br />

in scena con la commedia<br />

giallo-rosa «008 Donne. Licenza<br />

di ucciderlo».<br />

PROIEZIONI<br />

CALALZO<br />

Albergo Calalzo, venerdì,<br />

ore 20.30. «Il Re Leone» di R.<br />

Allers e B. Minkoff (1994),<br />

commento di Rina Barnabò.<br />

CLASSICA<br />

PIEVE DI CADORE<br />

Chiesa arcidiaconale, venerdì,<br />

ore 20.30. L’ensemble<br />

strumentale Pro musica antiqua<br />

(Belluno-Feltre) propone<br />

il concerto di musiche sacre<br />

«Im Paradies», con brani di<br />

Carissimi, Zelenka, Bach. Sa-<br />

POLIZIA DI STATO 113<br />

CARABINIERI 112<br />

VIGILI DEL FUOCO 115<br />

ANTINCENDIO BOSCHI 1515<br />

GUARDIA DI FINANZA 117<br />

SOCCORSO ACI 116<br />

POLSTRADA 0437 215511<br />

POLFER 0437 945518<br />

VIGILI BELLUNO 0437 913520<br />

CANILE COM. 0437 940183<br />

GUASTI LUCE 0437 913610<br />

GUASTI ACQUED. 800 757678<br />

GUASTI GAS 800 757677<br />

ENEL GUASTI 800 900 800<br />

TELEFONO AZZURRO 196.96<br />

bato, sempre dalle 20.30, appuntamentonell’arcidiaconale<br />

di Agordo. Domenica<br />

20.30), nella chiesa di Santo<br />

Stefano a Belluno.<br />

INIZIATIVE<br />

BELLUNO<br />

Multisala Lumière Il 30 settembre,<br />

giorno dell’anteprima<br />

del film «King Arthur», ingresso<br />

gratuito (e pizza + birra<br />

gratis all’Excalibur) per i<br />

primi 30 spettatori che si presenteranno<br />

alla biglietteria<br />

in abito medievale.<br />

BELLUNO<br />

Excalibur A ottobre partirà<br />

«La corrida», per i «dilettanti»<br />

che vogliono cimentarsi<br />

con canti, balli e numeri di<br />

spettacolo. Provini a settembre.<br />

Info: 348 8210699 (Mosé).<br />

CORSI<br />

L’EVENTO<br />

SERVIZI E ISTITUZIONI<br />

COMUNE 0437 913111<br />

SPORTELLO DEL CITTADINO 0437 913222<br />

INFORMAGIOVANI 0437 913255<br />

INFORMAIMMIGRATI 0437 942894<br />

CIMITERO URBANO 0437 940160<br />

PISCINA COMUNALE 0437 940488<br />

SPAZIO GIOVANI 0437 30905<br />

MOBEL 0437 950750<br />

DISCARICA 0437 917298<br />

CASA DI RIPOSO 0437 913700<br />

BIBLIOTECA CIVICA 0437 25727<br />

MUSEO CIVICO 0437 944836<br />

PROVINCIA 0437 959111<br />

UFF. ACCESSIBILITA’ 0437 959310<br />

VIGILANZA PROV. 0437 959266<br />

DIFENSORE CIVICO 0437 959330<br />

Un coro con centinaia di voci<br />

Da Padova a Calalzo il «Treno dei 1000 cantori»<br />

di Vittore Doro<br />

CALALZO. La possente voce del coro formato<br />

dalle centinaia di cantori dell’Associazione<br />

Corale Altopadovana si sentiva fino<br />

in paese. La splendida giornata ha fatto<br />

da cornice ai coristi padovani che col “Treno<br />

dei 1000 cantori” sono arrivati ieri mattina<br />

a Calalzo per una giornata di festa.<br />

Ad accoglierli alla stazione<br />

di Calalzo, c’era il sindaco<br />

Piermario Fop, che nonostante<br />

il treno fosse arrivato con<br />

mezz’ora di anticipo sull’orario,<br />

era già pronto insieme<br />

agli assessori Letizia Lonzi e<br />

Lionello Bertagnin. Dopo un<br />

breve saluto, insieme al sindaco<br />

di Camposampiero Marcello<br />

Volpato, ed al presidente<br />

della Comunità Montana del<br />

Centro Cadore, Flaminio Da<br />

Deppo, si è posto alla testa<br />

del lunghissimo corteo che in<br />

meno di mezz’ora ha portato<br />

gli ospiti fino al verdissimo<br />

prato della Colonia di Padova,<br />

in via San Giovanni, dove<br />

il gruppo Ana di Calalzo ha<br />

montato il capannone e lo<br />

spiedo gigante. «Non potevate<br />

accoglierci meglio», ha affermato<br />

entusiasta Mario To-<br />

Il corteo<br />

con i<br />

sindaci<br />

dalla<br />

stazione<br />

di Calalzo<br />

A destra<br />

prove<br />

generali<br />

del coro<br />

sato, che insieme alla moglie<br />

e a una nipotina è venuto in<br />

Cadore per la prima volta dopo<br />

oltre 20 anni. «Ci siamo alzati<br />

ancora prima delle cinque<br />

perché non volevamo perdere<br />

l’occasione, ha spiegato<br />

Adele Pavarin, di Camposampiero.<br />

Ma della levataccia ci<br />

siamo dimenticati quando il<br />

treno è sbucato dall’ultima<br />

galleria e abbiamo visto il pa-<br />

BELLUNO<br />

Sede del Faro (Cavarzano),<br />

Corso di balli latino americani<br />

con Anika e Spencer. Info:<br />

349 4563628 (Annalisa) e 347<br />

3012649 (Paco). Il 21 (sempre<br />

nella sede del Faro) Natanghe<br />

ha in programma l’assemblea<br />

straordinaria.<br />

BELLUNO<br />

Nova Cantica L’associazione<br />

culturale con sede in via Mur<br />

di Cadola ha aperto le iscrizioni<br />

ai corsi 2004-05 rivolti ai<br />

bambini di materna, elementare,<br />

media e superiore. In<br />

programma, corsi di canto e<br />

formazione musicale (dal livello<br />

base 4-5 anni al livello 5<br />

10-11 anni); teoria e solfeggio;<br />

pianoforte (indirizzo classico);<br />

pianoforte moderno (per<br />

lo studio degli stili e generi<br />

della musica leggera); chitarra;<br />

flauto traverso; flautissimo<br />

- musica d’insieme per<br />

flauti dolci; violino; cantincoro<br />

piccoli; Coro Voci bianche;<br />

Coro giovanile. Sono in programma<br />

concerti, rassegne,<br />

concorsi, repertori musicali<br />

dal classico ai generi della<br />

musica moderna, leggera,<br />

etnica, jazz. Per informazioni:<br />

tel e fax 0437 932251.<br />

AGORDO<br />

Biois band Il gruppo bandi-<br />

norama con il lago». «Facciamo<br />

parte dell’AS.Co, l’associazione<br />

che raggruppa i cori<br />

parrocchiali dell’Alta Padovana»,<br />

ha spiegato Luca Veronese,<br />

35 anni, impegnato a spingere<br />

una carrozzella con un<br />

bambino. «Abbiamo scelto Calalzo<br />

perché da tempo esistono<br />

legami con questo paese.<br />

La nostra associazione coordina<br />

l’attività dei cori parroc-<br />

stico dell’Agordino propone<br />

da ottobre corsi di chitarra<br />

(rock, blues, jazz e classica),<br />

piano, violino, tastiera elettronica,<br />

basso elettrico, flauto<br />

traverso, clarinetto, sassofono,<br />

tromba, trombone, fisarmonica,<br />

batteria (funky, rock,<br />

latin, jazz), canto moderno<br />

e classico e propedeutica<br />

musicale (per bambini dai 3<br />

anni, armonia, musica d’insieme,<br />

guida all’ascolto. In 7 sedi:<br />

Agordo, Falcade, Canale,<br />

Cencenighe, Alleghe, Selva di<br />

Cadore, Sedico. Info (segreteria<br />

International music institute):<br />

0437 83693 e 338 2367932.<br />

SEDICO<br />

Planet fitness center, dal 4<br />

ottobre. Corso di aerobica.<br />

Corsi di balli latino americani<br />

(livelli base intermedio e<br />

avanzato). Incontri alle 21. Info:<br />

0437 838230, 338 3324494.<br />

PREVENDITE<br />

BELLUNO<br />

Teatro Comunale Stagione<br />

di prosa 2004-2005. Rinnovo<br />

dei vecchi abbonamenti con<br />

diritto di prelazione fino al 25<br />

settembre, ore 10.30-13,<br />

17-19.30. Acquisto nuovi abbonamenti<br />

dal 2 al 23 ottobre,<br />

ore 10.30-13, 17-19.30. Prezzi:<br />

platea e prima galleria centrale:<br />

160 euro (ridotto 150 euro);<br />

prima galleria laterale: 130 euro<br />

(ridotto 120 euro). Abbonamenti<br />

ridotti: prelazione, studenti<br />

fino a 24 anni e over 65.<br />

Info: 0437 940349. Prenotazioni<br />

telefoniche: 0437 943303<br />

(lun-ven 10.30-12.30,<br />

15.30-17.30). Fuori abbonamento<br />

il 1º spettacolo, dal 12<br />

al 18 ottobre, «Polvere».<br />

BELLUNO<br />

Oltre le Vette, allo Sportello<br />

del cittadino (in piazza Duomo)<br />

sono in vendita gli abbonamenti<br />

agli spettacoli dell’8ª<br />

rassegna «Oltre le vette».<br />

Prezzi: 20 euro abbonamenti<br />

interi, 15 euro i ridotti (soci<br />

Cai con tessera, minorenni,<br />

studenti e over 65). Per le serate<br />

a pagamento, biglietti a 5<br />

euro (ridotti a 4 euro), in vendita<br />

dalle 16 del 25 settembre.<br />

Info: 0437 913283, www.oltrelevette.it.<br />

INPS 0437 2181<br />

INAIL 0437 951411<br />

ARCHIVIO DI STATO 0437 940061<br />

PARCO DOLOMITI BELL. 0439 3328<br />

ATER 0437 935911<br />

ARPAV 0437 935511<br />

PREFETTURA 0437 952499<br />

REGIONE 0437 946111<br />

UFF. REG. INFORMAZ. 0437 946262<br />

POSTE CENTRALI 0437 953211<br />

SIAE-ENPALS 0437 931167<br />

ASSOCIAZIONI/SOCIETA’ CIVILE<br />

AMICI DEL CANE 0437 932451<br />

CAI 0437 931655<br />

CTG BELLUNO 0437 940367<br />

ASS. NAZ. ALPINI 0437 27645<br />

chiali dell’ Altopadovano, e<br />

questa volta ha fatto le cose<br />

in grande: a tutti i coristi è<br />

stato fornito un foulard rosso<br />

ed una borsa che serviranno<br />

quale ricordo della giornata.<br />

Sul treno c’erano quasi 1100<br />

persone, perché oltre ai cantori<br />

si sono aggregati anche<br />

molti parenti e simpatizzanti».<br />

L’organizzazione si è dimostrata<br />

ottima. Basti pensare<br />

che per l’occasione oltre alle<br />

borse e il foulard, sono state<br />

stampate anche le tovaglie<br />

con il marchio della manifestazione.<br />

Mentre gli ospiti si<br />

rifocillavano dal lungo viaggio<br />

e dalla fatica della salita<br />

dalla stazione alla zona del raduno,<br />

sul lato sinistro del<br />

grande prato si è disposto il<br />

coro che avrebbe poi cantano<br />

BELLUNO<br />

ITALIA Spider-Man 2<br />

via Garibaldi 8 con T. Maguire<br />

tel. 0437/943164 Ore: 17.15, 19.45 e 22.15<br />

PETITE LUMIÈRE Le chiavi di casa<br />

Veneggia di G. Amelio<br />

tel. 0437/359505 Ore: 17.55, 20.10 e 22.25<br />

SALA 2 Fahrenheit 9/11<br />

di M. Moore<br />

Ore: 17.30, 20 e 22.30<br />

SALA 3 Mucche alla riscossa<br />

Ore: 17, 18.40<br />

Dirty Dancing 2<br />

Ore: 20.20 e 22.20<br />

CORTINA<br />

EDEN<br />

tel. 0436/2967 Chiuso<br />

SANTO STEFANO<br />

PIAVE Fahrenheit 9/11<br />

Venezia 19 di M. Moore<br />

tel.0435/62274 Ore: 21.15<br />

AURONZO<br />

KURSAAL The Terminal<br />

via Roma di S. Spielberg<br />

tel. 0435/400702 Ore: 21.15<br />

TAI DI CADORE<br />

EDEN Fahrenheit 9/11<br />

tel. 0435/32184 di M. Moore - Ore: 21.15<br />

FELTRE<br />

ASTRA Spider-Man 2<br />

p.zza Cambruzzi con T. Maguire<br />

Tel. 0439/2364 Ore: 21<br />

VITTORIO VENETO<br />

MULTISALA VERDI Spider-Man 2<br />

tel. 0438/551699 con T. Maguire<br />

SALA 1 Ore: 17.20, 19.50 e 22.15<br />

SALA 2 L’amore ritrovato<br />

Ore: 17.50, 20 e 22.15<br />

SALA 3 Le chiavi di casa<br />

Ore: 17.40, 20 e 22.15<br />

SALA 4 Mucche alla riscossa<br />

Ore: 16.40 e 18.10<br />

Man on fire<br />

Ore: 19.40 e 22.20<br />

BASSANO<br />

ASTRA Spider-Man 2<br />

tel. 0424/523907 con T. Maguire<br />

Ore: 20 e 22.30<br />

GROTTAZZURRA Le chiavi di casa<br />

tel. 0424/523907 di Gianni Amelio<br />

Ore: 20 e 22.15<br />

CASTELLO TESINO<br />

NUOVO CINEMA TEATRO<br />

Via Venezia 18 Chiuso per riposo<br />

durante la celebrazione liturgica.<br />

Disposti su ben 6 file, i<br />

coristi sin dalla prima prova<br />

hanno dimostrato quale potenza<br />

riuscissero ad esprimere.<br />

Non ne sono servite molte<br />

perché la direzione del complesso<br />

è stata brava trovare<br />

subito la disposizione giusta.<br />

Poi la messa cantata e il pranzo.<br />

Nel pomeriggio, grazie alla<br />

navetta messa a disposizione<br />

dalla Pro loco, molti hanno<br />

voluto visitare Rizzios e le<br />

altre località che contornano<br />

Calalzo. Non è mancata la visita<br />

a Lagole, dove le sorgenti<br />

sono state quasi prese d’assalto<br />

da chi voleva portare a casa<br />

un po’ di acqua sanante<br />

delle sue sorgenti. Poi, all’imbrunire,<br />

stanchi ma felici,<br />

nuovamente tutti sul treno<br />

per il rientro a casa.<br />

BELLUNESI NEL MONDO 0437 941160<br />

ISBREC 0437 944929<br />

FONDAZIONE ANGELINI 0437 948446<br />

CENTRO CREPADONA 0437 940217<br />

CEIS 0437 213972<br />

INSIEME SI PUO’ 0437 291298<br />

COMITATO D’INTESA 0437 25775<br />

INVALIDI CIVILI 0437 944439<br />

INVALIDI DEL LAVORO 0437 944794<br />

TELEFONO AZZURRO 199 151515<br />

TRASPORTI<br />

TAXI STAZIONE 0437 943312<br />

TAXI P. VITT. EMANUELE 0437 940336<br />

INF. AUTOBUS 0437 941237<br />

AEROPORTO VENEZIA 041 2609260<br />

INVALIDI E ANZIANI 0437 950374<br />

LE TRAME<br />

BREVI<br />

AUGURI<br />

I compleanni<br />

dei soci Abvs<br />

Oggi: Fulvia Bristot, Martino<br />

Cargnel, Romeo Cordella,<br />

Niki Da Rold, Claudio De<br />

Pra, Rosanna De Toni, Massimo<br />

Fontanive, Giovanni Lassola,<br />

Vito Matten, Roberto Orzes,<br />

Sergio Peterle, Adelina<br />

Pezze, Ennio Saviane, Tomas<br />

Venturin. Domani: Giovanni<br />

Bortoluzzi Chinol, Nicola<br />

Casanova De Marco, Lorena<br />

Casol, Antonella Da Canal,<br />

Luigi Da Rif, Nadia David,<br />

Graziano De Toni, Paolo<br />

«Dordi» De Vido, Denis Della<br />

Giacoma, Franco Fiamoi, Federico<br />

Fiorini, Franco Gaio,<br />

Manlio Mazzucco, Carlo Ongaro,<br />

Roberto Petrucci, Marco<br />

Toller. Mercoledì: Felice<br />

Barattin, Alessandro Bortoluzzi,<br />

Christian Canton, Ivo<br />

Canton, Maria Canedese,<br />

Christian Chinol, Marco Dal<br />

Mot, Angelo Dal Paos, Loris<br />

De Battista, Luisa Buff De Lorenzo,<br />

Ida Carla De March,<br />

Ennio De Martin Topranin,<br />

Decima Paolo, Michela Formaglio,<br />

Fabio Luciani, Gian<br />

Alberto Molinari, Eddy Monestier,<br />

Claudio Nart, Lorenzo<br />

Nenci, Paolo Nolli, Paolo<br />

Pomaré, Giuseppe Sechi, Matteo<br />

Serafini, Catia Tamburlin,<br />

Claudia Toscani.<br />

MUCCHE ALLA RISCOSSA<br />

Quando arriva l’avviso di sfratto della fattoria<br />

in cui vivono, tre mucche, si mettono a capo<br />

degli animali: sono disposte a tutto per trovare<br />

una soluzione. Disegni originali, una trama<br />

avvincente, allietata da una divertente colonna<br />

sonora che conquisterà tutti.<br />

THE TERMINAL<br />

Viktor Navorski, proveniente dall’Europa dell’Est,<br />

si ritrova bloccato all’aeroporto JFK di<br />

New York perché, a causa della guerra, il suo<br />

Paese d’origine è scomparso. Ciò significa che<br />

il passaporto dell’uomo non è più valido.<br />

FAHRENHEIT 9/11<br />

Moore si sofferma sul dopo 11 settembre e mette<br />

in luce lo storico legame tra la famiglia Bush<br />

e quella di Osama Bin Laden. Il regista cerca<br />

di spiegare perché gli Usa sono finiti nel mirino<br />

del terrorismo e come il Presidente americano<br />

avrebbe strumentalizzato la tragedia.<br />

Una scena del film «Dirty Dancing 2»<br />

DIRTY DANCING 2<br />

Una ragazza americana ed i suoi genitori arrivano<br />

a Cuba poco prima che scoppi la rivoluzione.<br />

Qui fa amicizia con Javier, un ragazzo<br />

del posto, che la nota per la sua abilità di ballerina.<br />

Ma le forze di Castro stanno costringendo<br />

gli americani ad abbandonare subito il paese.<br />

SPIDER-MAN 2<br />

Sono passati due anni da quando Peter ha rinunciato<br />

alla ragazza che ama da sempre, per<br />

essere Spider-Man. Ma quando crede di poter<br />

tornare ad una vita normale, un nuovo nemico,<br />

il Doctor Octopus, minaccia la città.<br />

LE CHIAVI DI CASA<br />

Paolo, 15 anni, è handicappato a causa di complicazioni<br />

sopravvenute durante il parto, costato<br />

la vita alla madre. E’ stato cresciuto dagli<br />

zii, perché Gianni, il padre, l’ha abbandonato.<br />

Ma quando Paolo deve andare a Berlino<br />

per una visita medica, lo accompagna Gianni.


La 15ª edizione<br />

va in archivio<br />

di Nicola Filippi<br />

LAMON. Non ci sono più parole.<br />

Si sprecano solo i complimenti<br />

sull’Altipiano. La<br />

15ª edizione di «A tavola nel<br />

Feltrino: il fagiolo» è stata un<br />

successo. 60 quintali di prodotto<br />

fresco venduto, alla gastronomia<br />

7 quintali di fresco,<br />

3 di secco.<br />

«E’ filato tutto liscio», racconta<br />

Stefano Coldebella, presidente<br />

della Pro Loco di Lamon,<br />

al primo hanno coinvolto<br />

appieno nella manifestazione,<br />

«abbiamo avuto una partecipazione<br />

incredibile. Tantissima<br />

gente, per tutto il giorno.<br />

C’è solo un neo da rilevare<br />

in queste tre giornate: il<br />

prodotto fresco è finito quasi<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004<br />

12<br />

San Gregorio ha festeggiato ieri i cinquant’anni del gruppo alpini «generale Nasci». Apprezzata la mostra fotografica<br />

Quando la solidarietà è la parola d’ordine<br />

Fiore all’occhiello la squadra di protezione civile sempre in prima linea<br />

di Pamela D’Incà<br />

SAN GREGORIO. Cinquant’anni all’insegna del servizio,<br />

della solidarietà e dello spirito alpino. San Gregorio ha festeggiato<br />

le nozze d’oro del gruppo alpini “generale Nasci”.<br />

E’ passato mezzo secolo da quando Bruno Bissacot, Vittorino<br />

Mares, Privato Cassol, Orfeo Lallo e Wilmo Tonet lo hanno<br />

formato. Da allora le penne nere si sono messe al servizio<br />

del prossimo, in diversi campi della solidarietà.<br />

E i numerosi gagliardetti<br />

dei gruppi della sezione di Feltre<br />

e le tante autorità che hanno<br />

partecipato alla cerimonia<br />

dimostrano che i sangregoriesi<br />

si sono fatti apprezzare anche<br />

oltre il territorio comunale.<br />

«Voglio ringraziare a nome<br />

della comunità i nostri alpini»,<br />

ha detto il sindaco di<br />

San Gregorio, Ermes Vieceli,<br />

«la loro è una storia di cinquant’anni<br />

di vero e proprio<br />

servizio».<br />

«Bisogna essere uniti se si<br />

vuole superare le difficoltà»,<br />

ha sottolineato il consigliere<br />

provinciale Luciano Dal Molin,<br />

«le penne nere sangregoriesi<br />

sono un esempio. E’ un<br />

gruppo giovane, che crede<br />

nei giovani dando loro dei<br />

ruoli di responsabilità». Contrariamente<br />

alla maggioranza<br />

dei gruppi del Feltrino, infatti,<br />

quello di San Gregorio è<br />

in costante crescita. Su 116 soci,<br />

21 hanno meno di trent’anni.<br />

Lo stesso capogruppo, Robby<br />

Dal Castel è un “bocia”.<br />

Il fiore all’occhiello del<br />

gruppo è la squadra di protezione<br />

civile che dal 1993 veglia<br />

e agisce sul territorio.<br />

Ma gli alpini sangregoriesi<br />

opera a tutto campo. Sempre<br />

in prima linea nei momenti<br />

di bisogno, hanno costruito<br />

anche una sede al campo<br />

sportivo. Oltre a promuovere<br />

Oltre mille partenti<br />

alla «Pedalafeltre»<br />

colorati di giallo<br />

FELTRE. Mille ciclisti in tenuta<br />

gialla hanno attraversato<br />

ieri mattina la città. Nulla a<br />

che vedere con il Tour de France.<br />

La carovana, ben più scanzonata<br />

e chiassosa, era quella<br />

della «Pedalafeltre», la passeggiata<br />

su due ruote, giunta ormai<br />

alla ventunesima edizione,<br />

organizzata dai comuni di<br />

Feltre e Pedavena, dalla Regione<br />

Veneto e dal Centro sportivo<br />

italiano. Anche quest’anno<br />

il giro cicloturistico non ha tradito<br />

le attese.<br />

Un nutrito gruppo di volenterosi<br />

atleti si è radunato alla<br />

partenza, situata in via Campo<br />

Giorgio, sfidando coraggiosamente<br />

il sonno ancora palpabile<br />

alle 9 del mattino. Un’ora<br />

più tardi, dopo le prime pedalate<br />

in direzione di Borgo Ruga,<br />

il lungo serpente si è snodato<br />

attraverso i 21 km di tracciato<br />

attraverso Vellai, Villabruna,<br />

Record di visitatori per la festa del fagiolo di Lamon<br />

Il legume fresco è andato quasi subito esaurito. Organizzatori soddisfatti<br />

subito». E’ vero. I coltivatori<br />

del «mitico» legume fresco<br />

non sono riusciti a soddisfare<br />

le richieste delle migliaia di<br />

persone, salite anche da Bologna<br />

per accaparrarsi una por-<br />

numerose manifestazioni in<br />

collaborazione con le altre associazioni,<br />

sono impegnati<br />

nell’assistenza degli anziani e<br />

nella promozione di attività<br />

per bambini.<br />

E proprio i bambini della<br />

scuola materna hanno donato<br />

una targa di riconoscimento<br />

e un disegno agli alpini<br />

«che hanno sempre le mani<br />

protese verso l’altro».<br />

La storia di mezzo secolo di<br />

vita è stata celebrata anche<br />

con una mostra di «ricordi e<br />

cimeli di emozioni e sacrifici»,<br />

come l’ha definita l’onorevole<br />

Maurizio Paniz. Nell’esposizione,<br />

curata e allestita<br />

dall’attivissimo Espedito Pagnussat<br />

e da Stefano Cassol,<br />

oltre alle foto si possono trovare<br />

reperti storici dalla prima<br />

guerra mondiale in poi,<br />

racimolati dal giovane appassionato<br />

Fabio Minella.<br />

La mostra ha raccolto gli<br />

elogi di tutti i visitatori e rimarrà<br />

aperta fino a domenica<br />

prossima.<br />

Dopo l’immancabile e doveroso<br />

ricordo dei Caduti e dei<br />

soci “andati avanti” e il saluto<br />

delle autorità, sono state<br />

consegnate delle borse di studio<br />

in memoria di Gianluigi<br />

De Col. Da una graduatoria<br />

fatta tenendo conto dei meriti<br />

scolastici e della situazione<br />

economica, i migliori sono ri-<br />

Bancarella<br />

di fagioli<br />

presa<br />

d’assalto<br />

Numerosi gagliardetti<br />

da tutta la provincia<br />

Consegnate le borse<br />

di studio «De Col»<br />

sultati Michele Bales, Claudia<br />

Tonet e Mauro Lise. Il capogruppo<br />

Robby Dal Castel e<br />

il suo vice Stefano Cassol hanno<br />

poi consegnato un piatto<br />

ricordo con l’effigie dei cinquant’anni<br />

a tutti i soci, e sono<br />

davvero tanti, che hanno<br />

lasciato un segno nella gloriosa<br />

storia del gruppo.<br />

Sono stati premiati anche il<br />

socio più giovane, Omar Giazzon,<br />

e quello più vecchio, Cesare<br />

Balest. «Ringrazio tutto<br />

il mio gruppo e tutti quelli<br />

che hanno condiviso con noi<br />

la gioia del nostro compleanno»,<br />

conclude il capogruppo<br />

Dal Castel, «sono orgoglioso<br />

di ricoprire il mio incarico».<br />

zione del pregiato fagiolo.<br />

Visitatori buongustai, che<br />

hanno approfittato delle tre<br />

belle giornate (l’evento è iniziato<br />

venerdì sera) per salire<br />

sull’Altipiano e visitare i vari<br />

stand. Anche qui un grande<br />

successo: le varie bancarelle<br />

e le cucine hanno valorizzato<br />

— quasi ce ne fosse ancora bisogno<br />

— la cultura gastronomica<br />

legata alle proteine del<br />

fagiolo. «Non sappiamo più<br />

come fare per soddisfare le richieste»,<br />

dice Gianpaolo Sommariva<br />

del consorzio tutela.<br />

«Lavoriamo sodo per non snaturare<br />

le peculiarità organolettiche<br />

del prodotto. Ma siamo<br />

molto soddisfatti di come<br />

è andata».<br />

Grande lavoro per le deci-<br />

La sfilata per il 50º delle penne nere di San Gregorio<br />

Accurato controllo dei carabinieri ieri pomeriggio. Colpa di un sensore staccatosi dal vetro<br />

Allarme alle Poste, ma era solo un guasto<br />

FELTRE. Allarme in funzione ieri pomeriggio<br />

nella sede ristrutturata dell’ufficio postale<br />

cittadino. Verso le due e mezza, la sirena esterna<br />

ha cominciato a suonare, in maniera insistente.<br />

I residenti della zona, infastiditi da tanto<br />

chiasso, hanno avvertito la centrale operativa<br />

dei carabinieri, collegata «in diretta» con<br />

la struttura.<br />

In pochi minuti è arrivato sul posto un equipaggio<br />

del nucleo radiomobile, che ha passato<br />

al setaccio porte e finestre delle poste. Ma l’allarme<br />

non la voleva smettere. I responsabili<br />

Sopra, i partecipanti. A destra, il gruppo «Hard ciok Cafè» in officina<br />

Murle e Pedavena, colorando<br />

d’allegria l’atmosfera. Dopo<br />

aver percorso alcuni chilometri<br />

in gruppo, la grande macchia<br />

gialla, composta da famiglie<br />

numerose, giovani coppie,<br />

comitive di amici e soprattutto<br />

tanti bambini perfettamente<br />

equipaggiati con caschetti protettivi,<br />

si è via via disunita lungo<br />

il percorso per poi ricompattarsi<br />

al traguardo, collocato davanti<br />

al campo sportivo Zugni<br />

Tauro, attorno alle 11.30.<br />

In mezzo a tanto entusiasmo<br />

qualche imprevisto ha vivacizzato<br />

la manifestazione, come<br />

ad esempio alcuni errori di percorso<br />

che hanno portato più di<br />

un ciclista a tagliare il traguardo<br />

dal senso sbagliato tra le imprecazioni.<br />

Oppure ancora come<br />

l’incidente occorso alla<br />

squadra dei ragazzi dell’«Hard<br />

ciok café», presentatasi al via a<br />

cavallo di una specie di pedalò<br />

a quattro ruote. Il mezzo, ben<br />

zavorrato con ceste di lattine<br />

ne di volontari, come pure<br />

quelli della protezione civile,<br />

che hanno assicurato gli accessi<br />

ai parcheggi, presi d’assalto<br />

fin dalle prime ore del<br />

mattino. «Siamo soddisfatti,<br />

perché non ci sono stati intoppi»,<br />

commenta ancora Coldebella,<br />

«le serate di musica sono<br />

andate bene, gli artisti di<br />

strada hanno fatto la loro bella<br />

figura. Le mostre sono state<br />

visitate e hanno raccolto<br />

tanti consensi». Molto ammirata<br />

la chiesa di San Daniele,<br />

rimessa a nuovo dopo il restauro.<br />

Anche la nuova illuminazione<br />

ha contribuito a<br />

creare maggior fascino al centro<br />

storico di Lamon. Chiusi i<br />

battenti, è già ora di pensare<br />

alla prossima edizione.<br />

locali dell’ufficio postale sono stati contattati<br />

più tardi. E hanno raggiunto i carabinieri sul<br />

posto. Assieme, hanno effettuato un accurato<br />

controllo di tutto il sistema d’allarme. Finché<br />

è stato possibile individuare la sorgente dell’avvio<br />

dell’allarme.<br />

Una cuffia del sistema d’allarme, sistemata<br />

su una finestra dell’ufficio postale, si era staccata,<br />

facendo scattare l’allarme. Trovato l’«inghippo»,<br />

i carabinieri hanno potuto riprendere<br />

il normale servizio di controllo del territorio.<br />

FELTRE. Arruolati due<br />

nuovi nonni vigile. Ora il<br />

gruppo è al completo e da<br />

oggi riprenderà servizio.<br />

Durante l’estate la polizia<br />

municipale aveva lanciato<br />

una campagna di reclutamento<br />

per dare nuova linfa<br />

alla «truppa» dei volontari<br />

Auser che sorvegliano i<br />

bambini all’entrata e all’uscita<br />

da scuola. Per motivi<br />

anagrafici — alcuni iniziano<br />

a sentire gli acciacchi<br />

dell’età, o per motivi personali<br />

— alcuni “nonni vigile”<br />

a giugno si erano ritirati<br />

mettendo a rischio l’importante<br />

servizio.<br />

La campagna di reclutamento<br />

ha dato i suoi frutti.<br />

«Grazie ai nuovi volontari<br />

che hanno aderito all’iniziativa<br />

siamo riusciti a formare<br />

l’organico richiestoci dal<br />

Comune», spiega il responsabile<br />

Valerio Garbini, «ora<br />

siamo in 10 pronti a prendere<br />

servizio». In questi giorni,<br />

infatti, l’Auser ha rinnovato<br />

la convenzione con il<br />

Comune che, in cambio del<br />

prezioso servizio, dà ai volontari<br />

un rimborso spese e<br />

l’assicurazione. Da oggi<br />

quindi davanti alla scuola<br />

elementare Vittorino da<br />

Feltre e a quelle di Foen e<br />

Boscariz, negli orari di entrata<br />

e uscita, si potranno<br />

incontrare questi simpatici<br />

anziani che regolano il traffico<br />

con tanto di paletta e divisa.<br />

Grazie alla campagna<br />

di reclutamento i “nonni vigile”<br />

garantiranno lo stesso<br />

servizio degli anni scorsi,<br />

sollevando da questo incarico<br />

i vigili urbani. (pdi)<br />

In centro un fiume di bici<br />

Bel tempo e tanta goliardia alla 21ª cicloturistica<br />

di birra e dotato di uno stereo<br />

dal quale uscivano a ripetizione<br />

le note dell’Inno di Mameli,<br />

si è arreso dopo il primo chilometro<br />

per una ruota bucata.<br />

Pronto, a quel punto, è arriva-<br />

to l’intervento dell’ammiraglia<br />

e gli atleti hanno potuto così<br />

procedere, nonostante i preziosi<br />

secondi persi, all’inseguimento<br />

dei fuggitivi.<br />

All’arrivo i ciclisti hanno in-<br />

Dieci volontari Auser<br />

Nonni vigili<br />

un servizio<br />

prezioso<br />

fine avuto modo di rifocillarsi<br />

grazie ad un abbondante rinfresco<br />

a base di té e soppressa,<br />

prima di procedere alla premiazione<br />

della lotteria riservata<br />

agli iscritti. (s.c.)


E-mail: sport@corrierealpi.it<br />

CAMPIONATO<br />

La Juventus<br />

unica squadra<br />

a punteggio<br />

pieno<br />

CALCIO C2<br />

Il Belluno<br />

affonda<br />

sul terreno<br />

del Sassuolo<br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

del futebòl da ballo, che respira<br />

l’aria del leggendario stadio<br />

Maracanà e che neanche<br />

accetta tra i pulcini chi non<br />

dimostri a prima vista un piede<br />

come il dio del pallone comanda.<br />

Adriano miscela tutta questa<br />

roba un po’ genetica e un<br />

po’ di scuola con l’aggiunta<br />

di un padre, da poco scomparso<br />

molto giovane, che l’aveva<br />

fatto crescere per farne<br />

un campione, il campione<br />

del gol. Ogni volta che segna,<br />

l’asso dell’Inter e del Brasile<br />

gli alza uno sguardo mansueto<br />

e grato al cielo; alla fine<br />

della partita lascia lo stadio<br />

con due orecchini fitti di brillanti,<br />

forse per dar luce alla<br />

sua faccia olivastra. Alla<br />

“Gazzetta dello sport” raccontò<br />

che Milano valeva per<br />

lui una infantile premonizione.<br />

“Quando ero piccolo, mi<br />

D ON<br />

MOTOCICLISMO<br />

Per Rossi<br />

secondo posto<br />

e mondiale<br />

più vicino<br />

PROMOZIONE<br />

Un Cavarzano<br />

travolgente<br />

si merita<br />

la copertina<br />

capitò di vedere San Siro in<br />

televisione e mi innamorai<br />

subito di questo stadio. Non<br />

è stato facile arrivare qui”.<br />

Non so se avete visto in<br />

azione gli attaccanti di ieri e<br />

i loro gol. Tre del bravissimo<br />

Montella, la punta più vergognosamente<br />

sottovalutata d’Italia.<br />

Due di Trezeguet, il<br />

classico centravanti con il fisico<br />

del ruolo inter<strong>nazionale</strong><br />

per metterla dentro come si<br />

deve. O Miccoli, che in area<br />

mette minimo minimo paura.<br />

O il gelido rigore di Shevchenko,<br />

la ferocia offensiva<br />

fatta classe. Oppure, tanto di<br />

cappello, la eccelsa battuta<br />

al volo di pieno collo destro<br />

eseguita da Emiliano Bonazzoli,<br />

35 anni, ariete della Reggina<br />

non dell’Ajax.<br />

Davvero bravi, ciascuno secondo<br />

stile personale. Ma in<br />

questo momento Adriano fa<br />

a sé, miscela di potenza e tecnica<br />

che capita di rado in giro<br />

per il mondo. Non è un<br />

grande attaccante, è Adriano,<br />

basta la parola, e adesso<br />

come adesso fa da solo l’Inter<br />

come mi ritrovo noiosamente<br />

a ripetere da tempo.<br />

Già stangone quale è, si eleva<br />

di quasi mezzo metro per<br />

colpire di testa. Non calcia<br />

forte; tira violento, il computer<br />

ha misurato in 140 chilometri<br />

orari la velocità del sinistro<br />

sparato da molto lontano<br />

sulla traversa tuttora tre-<br />

mula della porta del bellissimo<br />

Palermo di Guidolin e Toni.<br />

A volte è egoista, ma spesso<br />

si dimostra fin troppo altruista.<br />

E’ un campione che<br />

non molla mai l’osso come<br />

un randagio. Impazzano i<br />

confronti a distanza con Ronaldo,<br />

e il fatto in sé spiega<br />

molto meglio delle mie righe<br />

la qualità di Adriano. Certo,<br />

è un attaccante capace di<br />

creare stupore.<br />

Adriano dà personalità al<br />

campionato. Rivera offriva il<br />

“tocco in più”; il brasiliano il<br />

tutto-gol, anche se l’Inter fa<br />

ancora troppa fatica stargli<br />

dietro. Sicchè parla la classifica,<br />

quattro punti in meno<br />

della Juve dopo appena 180<br />

minuti giocati.<br />

Lunedì<br />

20 SETTEMBRE 2004<br />

LA MIA DOMENICA<br />

LA MIA DOMENICA<br />

Il fenomeno è l’interista Adriano<br />

Nonostante Adriano, l’Inter<br />

prosegue nei lavori in corso.<br />

Juve e Milan stanno facendo<br />

ciò che ci si aspettava.<br />

E questa è la prima differenza.<br />

La sola cosa che non mi<br />

aspettavo è che Fabio Capello,<br />

che ha navigato la vita<br />

più di Ulisse, si infognasse<br />

nella polemica-pettegolezzo<br />

di Totti su fatti e presunti misfatti<br />

del tecnico friulano a<br />

Roma. Ma chi gliel’ha fatto<br />

fare? Lui è oggi della Juve,<br />

stop, chiuso, fine dei ditirambi<br />

su come sfruttare il talento<br />

di Cassano senza subirne<br />

la viziata ottusità.<br />

Alla Roma pensi la polizia,<br />

la Croce rossa, il telefono azzurro,<br />

non più Capello.<br />

Giorgio Lago


ROMA. Solo due partite e c’è già una capolista<br />

solitaria, avanti di due punti. La Juventus<br />

ha già impresso la sua marcia alla<br />

serie A: con una doppietta di Trezeguet<br />

sull’Atalanta i bianconeri volano al comando<br />

a punteggio pieno e con la porta di<br />

Buffon ancora inviolata. Particolare, que-<br />

Intanto torna un lieve sorriso<br />

anche nella Milano calcistica:<br />

se nell’anticipo di sabato<br />

l’Inter si era ancora fermata<br />

sul pareggio, ci ha pensato la<br />

sponda rossonera, il Milan, a<br />

conquistare i primi tre punti<br />

per la capitale morale, salutando<br />

anche il ritorno al gol<br />

di Kakà per il 2-0 al Bologna,<br />

e la squadra di Mazzone resta<br />

ancora a quota zero.<br />

Dopo la settimana nera iniziata<br />

in Champions, la Roma<br />

cade a Messina: l’aeroplanino<br />

Montella vola tre volte sul<br />

campo dei siciliani, che però<br />

la spuntano 4-3. Collina assegna<br />

un rigore ai messinesi<br />

che aprono la goleada con Parisi.<br />

Sullo, Giampà e Zampagna<br />

regalano poi i tre punti<br />

preziosi per la neopromossa<br />

che con quattro punti si piazza<br />

in seconda posizione.<br />

Nella giornata in cui la Toscana<br />

ritrova dopo 55 anni<br />

tre sue squadre in casa, il Livorno<br />

è costretto a cedere al<br />

Chievo davanti agli occhi del<br />

suo primo tifoso, il Presidente<br />

della Repubblica Carlo Azeglio<br />

Ciampi, in cravatta amaranto<br />

sul completo scuro.<br />

Al secondo posto si piazza<br />

anche la Lazio che però all’Olimpico<br />

con la Reggina stenta<br />

e non va oltre l’1-1, e il risultato<br />

alla fine va più stretto alla<br />

Reggina che ha messo in difficoltà<br />

la squadra di casa.<br />

Primo successo in casa per<br />

festeggiare il ritorno in A della<br />

Fiorentina: i viola di Della<br />

Valle fermano il Cagliari di<br />

Zola con un 2-1 che porta la<br />

firma di Miccoli e Dainelli.<br />

Cade ancora la Sampdoria,<br />

stavolta in casa del Siena: per<br />

i toscani sono i primi tre punti,<br />

i doriani invece restano a<br />

quota zero come Brescia e Bologna.<br />

Nel posticipo, infine, Udinese<br />

e Parma danno vita a un<br />

monologo bianconero, con la<br />

truppa gialloblù di Gilardino<br />

allo sbando, soprattutto nella<br />

ripresa, quando i bianconeri<br />

friulani dilagano passando<br />

dall’1 a 0 della prima frazione<br />

al 4 a 0 finale, più eloquente<br />

di qualsiasi commento.<br />

BOLOGNA<br />

MILAN<br />

BOLOGNA: Pagliuca, Nastase, Petruzzi, Torrisi,<br />

Nervo, Zagorakis, Giunti (16’ st Colucci), Amoroso<br />

(31’ st Loviso), Capuano, Bellucci (23’ st Locatelli),<br />

Tare. Allenatore: Mazzone<br />

MILAN: Abbiati, Cafu, Nesta, Maldini, Kaladze (13’<br />

st Pancaro), Gattuso, Pirlo (33’ st Serginho), Seedorf,<br />

Kakà, Shevchenko, Tomasson (15’ st Inzaghi).<br />

Allenatore: Ancelotti<br />

ARBITRO: Messina di Bergamo<br />

RETI: 39’ st Shevchenko (rig.), 46’ st Kakà<br />

NOTE: ammoniti Nervo, Kaladze, Nesta, Pirlo<br />

JUVENTUS<br />

ATALANTA<br />

JUVENTUS: Buffon, Zebina, Thuram, Cannavaro,<br />

Zambrotta, Olivera (1’ st Camoranesi), Tacchinardi<br />

(24’ st Appiah), Emerson, Nedved, Ibrahimovic<br />

(43’ st Zalayeta), Trezeguet. Allenatore: Capello<br />

ATALANTA: Taibi, Rivalta, Gonnella, Natali, Bellini,<br />

D.Zenoni (35’ st Mingazzini), Albertini, Marcolini<br />

(28’ st Pià), Gautieri (28’ st Budan), Pazzini,<br />

Montolivo. Allenatore: Mandorlini<br />

ARBITRO: De Santis di Roma<br />

RETI: 13’ pt e 12’ st Trezeguet<br />

NOTE: ammoniti Gautieri e Nedved<br />

MESSINA<br />

ROMA<br />

MESSINA: Storari, Zoro, Fusco (25’ st Zanchi), Rezaei,<br />

Parisi, Giampà, Donati, Coppola, Sullo, Di<br />

Napoli (13’ st Iliev), Zampagna. Allenatore: Mutti<br />

ROMA: Pelizzoli, Panucci, Mexes, Ferrari, Cufrè,<br />

Mancini, Candela (16’ st Delvecchio), Dacourt,<br />

Perrotta, Montella (27’ st Aquilani), Corvia (16’ st<br />

Mido). Allenatore: Völler<br />

ARBITRO: Collina di Viareggio<br />

RETI: 20’ pt Parisi (rig.), 35’ pt, 19’ st e 22’ st Montella,<br />

1’ st Sullo, 28’ st Giampà, 32’ st Zampagna<br />

NOTE: angoli 5-2 per la Roma<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 14<br />

La Signora è felice di stare da sola<br />

Juve in vetta, unica a 6 punti<br />

La Roma ancora in serie-no<br />

sto, ancor più rilevante perchè la scorsa<br />

stagione era proprio la difesa la rovina dei<br />

bianconeri. Mister Fabio Capello già undici<br />

anni fa, sulla panchina del Milan, aveva<br />

stabilito lo stesso mini-record (primo posto<br />

solitario dopo 2 turni) vincendo poi il<br />

secondo dei suoi tre scudetti rossoneri.<br />

Super Montella (tripletta) non basta<br />

ai giallorossi, battuti dal Messina<br />

Il Milan fa bottino pieno a Bologna<br />

Trezeguet<br />

segna l’1 a 0<br />

A lato<br />

Montella<br />

IL PRESIDENTE-TIFOSO<br />

Ciampi soffre in tribuna ma non porta fortuna al Livorno<br />

LIVORNO. Esulta come un tifoso qualunque, si alza in piedi<br />

e agita le braccia al gol di Protti, il Presidente della Repubblica<br />

Carlo Azeglio Ciampi, ieri in tribuna d’onore nella sua Livorno.<br />

Gioisce e soffre. Scuote la testa e si stizzisce quando il Chievo<br />

segna i gol del pareggio e della vittoria. Forse Ciampi aveva<br />

immaginato il ritorno allo stadio da tifoso: lui mancava da 60<br />

anni, il Livorno non giocava in A da 55 e sperava, il presidente,<br />

di vedere la sua squadra fare bella figura. Non è stato così:<br />

il Chievo finisce per fare un dispetto a Ciampi che si presenta<br />

allo stadio con tanto di cravatta amaranto. Non nasconde il<br />

suo cuore che batte per il Livorno, l’inquilino del Quirinale,<br />

l’uomo super partes. Mai un presidente della Repubblica aveva<br />

fatto il tifo in modo scoperto per la sua squadra di club. E la<br />

società lo ringrazia donandogli una maglia amaranto con il numero<br />

1. Quando entra nello stadio parte una standing ovation,<br />

lui saluta con ampi cenni delle mani e applaude. Saluta tutti,<br />

anche la curva dove sono gli ultras. Tifoso composto, ma viscerale,<br />

Ciampi mostra l’entusiasmo di un ragazzino, gesticola e<br />

commenta. Con il patron amaranto parlotta in continuazione,<br />

chiede notizie sui giocatori e legge attentamente le formazioni.<br />

Guarda l’orologio con impazienza e schizza in piedi al gol di<br />

Protti. Il primo tempo del Livorno è discreto, il vantaggio lo<br />

rende felice. Così Ciampi si concede a una incursione di Aldo<br />

Montano, livornese e oro nella sciabola ad Atene, che gli offre<br />

il microfono per conto di “Quelli che il calcio”: «stadio stupendo,<br />

grande emozione», dice Ciampi. Le sofferenze devono ancora<br />

venire. E’ nel secondo tempo che il Chievo rovina al presidente<br />

il ritorno allo stadio. Ciampi torna al Quirinale con la<br />

sconfitta degli amaranto negli occhi. Ma è sereno: «Abbiamo<br />

fatto qualche errore, ma ci sono 36 partite per rimediare».<br />

MARCATORI<br />

E l’aeroplanino<br />

vola fino in cima<br />

Classifica marcatori:<br />

4 reti: Montella (Roma);<br />

3 reti: Trezeguet (Juventus), Bojinov<br />

(Lecce);<br />

2 reti: Semioli (Chievo), Adriano (Inter),<br />

Giacomazzi (Lecce), Lucarelli (1 rigore<br />

- Livorno), Seedorf (Milan), Toni<br />

(Palermo);<br />

1 rete: Pazzini e Albertini (Atalanta);<br />

Caracciolo (Brescia); Esposito e Suazo<br />

(Cagliari); Cossato e Pellissier (Chievo);<br />

Miccoli e Dainelli (Fiorentina); Stankovic<br />

(Inter); Nedved e Ibrahimovic (Juventus);<br />

S. Inzaghi (1) e Di Canio (1)<br />

(Lazio); Bjelanovic (Lecce); Protti (Livorno);<br />

Parisi (1), Sullo, Giampà e Zampagno<br />

(Messina); Shevchenko (1) e Kakà<br />

(Milan); Bonazzoli (Reggina); Flachi<br />

(Sampdoria); Vergassola e Portanova<br />

(Siena); Jankulovski (1), Di Natale, Di<br />

Michele e Fava (Udinese).<br />

LA A IN CIFRE CLASSIFICA<br />

0<br />

2<br />

2<br />

0<br />

4<br />

3<br />

FIORENTINA<br />

CAGLIARI<br />

FIORENTINA: Lupatelli, Ariatti, Dainelli, Ujfalusi,<br />

Savini (37’ st Delli Carri), Jorgensen, Obodo, Piangerelli,<br />

Chiellini, Portillo (1’ st Fantini), Miccoli<br />

(20’ st Nakata). Allenatore: Mondonico<br />

CAGLIARI: Katergiannakis, Lopez, Maltagliati, Bega,<br />

Agostini, Abeijon (22’ st Conti), Brambilla,<br />

Gobbi (41’ st Langella), Esposito, Zola (9’ st Suazo),<br />

Bianchi. Allenatore: Arrigoni<br />

ARBITRO: Racalbuto di Gallarate<br />

RETI: 15’ pt Miccoli, 45’ st Dainelli, 47’ st Suazo<br />

NOTE: ammoniti Lopez e Ujfalusi<br />

LAZIO<br />

REGGINA<br />

LAZIO: Peruzzi (41’ pt Sereni), Oddo, Siviglia (6’<br />

st Negro), Couto, Zauri, A. Filippini, Giannichedda,<br />

Liverani, Seric, S. Inzaghi, Di Canio (23’ st Rocchi).<br />

Allenatore: Caso<br />

REGGINA: Pavarini, Cannarsa, De Rosa, Zamboni,<br />

Mesto, Colucci (45’ st Paredes), Tedesco, Mozart,<br />

Balestri, Nakamura (43’ st Ganci), Bonazzoli<br />

(23’ st Borriello). Allenatore: Mazzarri<br />

ARBITRO: Trefoloni di Siena<br />

RETI: 32’ pt Inzaghi (rig.), 35’ pt Bonazzoli<br />

NOTE: angoli 9-3 per la Reggina<br />

SIENA<br />

SAMPDORIA<br />

SIENA: Manninger, Nicola, Mignani, Portanova,<br />

Falsini, Pecchia, Di Donato (19’ st Graffiedi), Vergassola,<br />

Camorani, Chiesa (25’ st Menegazzo),<br />

Carparelli (18’ st Flo). Allenatore: Simoni<br />

SAMPDORIA: Turci, Castellini, Falcone, Carrozzieri,<br />

Pisano (23’ st Palombo), Zenoni, Volpi, Donadel<br />

(30’ st Kutuzov), Tonetto, Flachi, Bazzani (11’<br />

st Sacchetti). Allenatore: Novellino<br />

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta<br />

RETI: al 5’ pt Flachi, al 9’ pt Vergassola, al 27’ st<br />

Portanova<br />

2<br />

1<br />

1<br />

1<br />

2<br />

1<br />

Il presidente Ciampi ieri allo stadio di Livorno<br />

LIVORNO<br />

CHIEVO<br />

LIVORNO: Amelia, Grandoni, Vargas, A. Lucarelli,<br />

Pfertzel (21’ st Cordova), Vigiani, Passoni, Vidigal,<br />

Evangelisti (18’ st Gambadori), C. Lucarelli, Protti<br />

(33’ st Colombo). Allenatore: Colomba<br />

CHIEVO: Marchegiani, Cesar (1’ st Malagò), Mandelli,<br />

D’Anna, Lanna, Semioli, Brighi, Baronio,<br />

Franceschini, Cossato (42’ st Allegretti), Pellissier<br />

(14’ st Amauri). Allenatore: Beretta<br />

ARBITRO: Dattilo di Locri<br />

RETI: 14’ pt Protti, 4’ st Cossato, 12’ st Semioli<br />

NOTE: angoli 4 a 4; recuperi 2’ e 5’<br />

UDINESE<br />

PARMA<br />

UDINESE: De Sanctis, Jankulovski, Kroldrup (35’<br />

pt Felipe), Cribari, Bertotto, Muntari, Pizarro, Pinzi,<br />

Di Natale (17’ st Pazienza), Di Michele (40’ st<br />

Fava), Iaquinta. Allenatore: Spalletti<br />

PARMA: Frey, Potenza (7’ st Ferronetti), Cannavaro,<br />

Bovo, Bonera, Grella, Bolano (31’ pt Camara),<br />

Marchionni, Bresciano, Maccarone (9’ st Zicu), Gilardino.<br />

Allenatore: Baldini<br />

ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno<br />

RETI: 15’ pt Di Natale, 29’ st Jankulovski (r), 31’ st<br />

Di Michele, 46 st Fava<br />

1<br />

2<br />

4<br />

0<br />

Serie B<br />

RISULTATI<br />

*ALBINOLEFFE - MODENA 2 - 0<br />

TORINO - *ASCOLI 3 - 0<br />

*BARI - PERUGIA 1 - 1<br />

*CATANIA - VICENZA 1 - 0<br />

CESENA - *CROTONE 1 - 0<br />

*GENOA - PESCARA 2 - 0<br />

*PIACENZA - VENEZIA 2 - 1<br />

*TERNANA - SALERNITANA 1 - 1<br />

AREZZO - *TREVISO 4 - 1<br />

*TRIESTINA - CATANZARO 1 - 0<br />

EMPOLI - *VERONA 1 - 0<br />

CLASSIFICA:<br />

AREZZO 6<br />

TORINO 6<br />

ALBINOLEFFE 6<br />

PIACENZA 6<br />

EMPOLI 6<br />

CESENA 6<br />

GENOA 4<br />

PERUGIA 4<br />

TRIESTINA 3<br />

VICENZA 3<br />

CATANIA 3<br />

SALERNITANA 2<br />

BARI 1<br />

TERNANA 1<br />

TREVISO 1<br />

CROTONE 0<br />

PESCARA 0<br />

VENEZIA 0<br />

VERONA 0<br />

ASCOLI 0<br />

CATANZARO - 2<br />

MODENA - 3<br />

PROSSIMO TURNO: AREZZO -<br />

ASCOLI; CATANZARO - CATANIA;<br />

CESENA - BARI; EMPOLI - TERNA-<br />

NA; MODENA - PIACENZA; PERU-<br />

GIA - TREVISO; PESCARA - ALBI-<br />

NOLEFFE; SALERNITANA - TRIE-<br />

STINA; TORINO - GENOA; VENEZIA<br />

- VERONA; VICENZA - CROTONE.<br />

CLASSIFICA P G V N P RF RS MI<br />

JUVENTUS 6 2 2 0 0 5 0 + 2<br />

UDINESE 4 2 1 1 0 4 0 -<br />

LECCE 4 2 1 1 0 6 3 -<br />

MILAN 4 2 1 1 0 4 2 -<br />

CHIEVO 4 2 1 1 0 4 3 -<br />

MESSINA 4 2 1 1 0 4 3 -<br />

LAZIO 4 2 1 1 0 2 1 -<br />

PALERMO 4 2 1 1 0 2 1 -<br />

ROMA 3 2 1 0 1 4 4 - 1<br />

CAGLIARI 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />

FIORENTINA 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />

SIENA 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />

INTER 2 2 0 2 0 3 3 - 2<br />

REGGINA 2 2 0 2 0 1 1 - 2<br />

LIVORNO 1 2 0 1 1 3 4 - 3<br />

ATALANTA 1 2 0 1 1 2 4 - 3<br />

PARMA 1 2 0 1 1 0 4 - 3<br />

SAMPDORIA 0 2 0 0 2 1 3 - 4<br />

BOLOGNA 0 2 0 0 2 0 3 - 4<br />

BRESCIA 0 2 0 0 2 1 7 - 4<br />

I RISULTATI<br />

MILAN - *BOLOGNA 2 - 0<br />

*FIORENTINA - CAGLIARI 2 - 1<br />

*INTER - PALERMO 1 - 1<br />

*JUVENTUS - ATALANTA 2 - 0<br />

*LAZIO - REGGINA 1 - 1<br />

*LECCE - BRESCIA 4 - 1<br />

CHIEVO - *LIVORNO 2 - 1<br />

*MESSINA - ROMA 4 - 3<br />

*SIENA - SAMPDORIA 2 - 1<br />

*UDINESE - PARMA 4 - 0<br />

PROSSIMO TURNO<br />

ATALANTA - INTER; BRESCIA - LAZIO; CAGLIARI - SIE-<br />

NA; CHIEVO - UDINESE; MILAN - MESSINA; PALERMO -<br />

FIORENTINA; PARMA - BOLOGNA; REGGINA - LIVORNO;<br />

ROMA - LECCE; SAMPDORIA - JUVENTUS.


MOTEGI (Giappone). Ventisette anni, in pole a Motegi dopo<br />

la “prima” all’Estoril, italiano d’adozione perchè residente<br />

in provincia di Siena, simpatico e anche pilota di<br />

razza. E’ il profilo di Makoto Tamada, che salva l’onore<br />

della Honda portandosi a casa il Gp del Giappone, dodicesima<br />

gara del motomondiale della Moto Gp. Alla festa, però,<br />

partecipa anche Valentino Rossi, per una volta tanto<br />

E’ in pratica la prima curva<br />

del tracciato nipponico a<br />

decidere la classe regina del<br />

motomondiale. E il perché è<br />

presto detto: Capirossi, dalla<br />

terza fila, apre il gas per una<br />

partenza davvero coi fiocchi<br />

ma va a scontrarsi con Hopkins,<br />

che stringe parecchio<br />

la traiettoria. E mentre i due<br />

vanno su Max Biaggi, Valentino<br />

Rossi approfitta della bagarre<br />

per cominciare la corsa<br />

da leader, con Tamada sornione<br />

che lo sorpassa al sesto giro.<br />

Il Dottore della Yamaha<br />

ha il merito di restare al fianco<br />

del giapponese della Honda,<br />

che davanti ai propri tifosi<br />

vuole onorare anche il ricordo<br />

dello sfortunato Kato.<br />

Ha una marcia in più, il<br />

bravo Tamada, Rossi se ne accorge<br />

e non forza la mano, anche<br />

perché Sete Gibernau, dato<br />

in crisi proprio dal fuoriclasse<br />

marchigiano, non riesce<br />

ad uscire dal guscio,<br />

“schiacciato” prima dai soli<br />

Melandri e Nakano e poi anche<br />

da Bayliss e Barros. C’è<br />

euforia nel box della Kawasaki<br />

perché Nakano, a cinque giri<br />

dalla conclusione, rimonta<br />

Melandri e chiude, in pratica,<br />

la lotta per il podio. Morale<br />

della storia: niente e nessuno<br />

toglie a Tamada il successo al<br />

Gp del Giappone, Rossi si “accontenta”<br />

di un secondo posto<br />

che gli permette di allungare<br />

con ancor più veemenza<br />

in classifica generale, Nakano<br />

si piazza terzo davanti a<br />

CICLISMO<br />

Oggi convocazioni<br />

per il mondiale<br />

PRATO. Quanto meno Gilberto<br />

Simoni è riuscito a mettere<br />

in difficoltà il ct della <strong>nazionale</strong><br />

azzurra Franco Ballerini.<br />

Che dopo il Gran Premio<br />

di Prato vinto dal giovane<br />

campioncino belga Nick<br />

Nuyens scherza su Bettini, arrivato<br />

ultimo, («lo terrei a casa»),<br />

diventa serio e un po’ cupo<br />

parlando dei possibili avversari<br />

al mondiale di Verona<br />

(«Valverde fa paura, Freire<br />

di più»), sfiora la filosofia<br />

quando spiega come prende<br />

le decisioni («rifletto molto<br />

su quello che faccio, quando<br />

decido sono fermo»), e invoca<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 15<br />

Il dottor Rossi secondo e felice<br />

Vince Tamada, Biaggi fuori, Gibernau sesto: «Il mondiale? Ci siamo»<br />

Pedrosa domina nelle 250, mentre nelle 125 il podio è tutto italiano<br />

Barros, Melandri, Gibernau e<br />

Checa. Alla fine Rossi è comunque<br />

soddisfatto: «Con Tamada<br />

ho provato a lottare, fin<br />

quando le mie gomme hanno<br />

tenuto potevo starci. Eravamo<br />

veloci, il problema è stato<br />

che dopo qualche giro Tamada<br />

continuava ad andare come<br />

se fosse il primo giro, invece<br />

la mia Yamaha ha iniziato<br />

a scivolare». A quattro gare<br />

autore di una corsa “tattica”: la sua Yamaha continua ad<br />

avere qualche problema di gomme e il pesarese preferisce<br />

non rischiare pur di conquistare una piazza d’onore che<br />

gli permette quasi di archiviare il discorso Mondiale,<br />

complice anche una giornata no di Sete Gibernau. Finisce<br />

invece al pronti e via la prova di Max Biaggi, finito nella<br />

sabbia dopo un contatto tra Capirossi ed Hopkins.<br />

Valentino Rossi impegnato sul circuito di Motegi: il “Dottore” ha chiuso la gara al secondo posto<br />

dalla conclusione la classifica<br />

sorride sempre più a Rossi:<br />

«Se temo Gibernau? Naturalmente,<br />

continua ad essere il<br />

mio principale antagonista.<br />

Però 39 punti sono più di 29,<br />

dieci in più e c’è una gara in<br />

meno: è un buon vantaggio! Il<br />

titolo? Mi tocco... Però ormai<br />

ci siamo».<br />

E’ invece tutta una sfida<br />

tra spagnoli la gara riservata<br />

alle 250. E, alla fine, a sorridere<br />

è la Honda di Daniel Pedrosa,<br />

il centauro che mette altri<br />

punti pesantissimi nella sua<br />

leadership in graduatoria: l’iberico,<br />

pur non dominando,<br />

riesce a far mangiare un po’<br />

di polvere al con<strong>nazionale</strong> e<br />

compagno di scuderia Toni<br />

Elias, con il quale battaglia sino<br />

alla bandiera a scacchi.<br />

Perfeziona il podio un’altra<br />

il consiglio dell’ultima notte<br />

per <strong>completa</strong>re l’elenco degli<br />

“assaltatori” del mondiale di<br />

Verona del 3 ottobre.<br />

Ballerini a Prato però tutto<br />

sembra, meno uno che non<br />

ha già deciso. E, infatti, è prodigo<br />

di apprezzamenti per il<br />

gruppo che sta tenendo d’occhio<br />

per affiancarlo a Bettini<br />

e Cunego ribadendo che a lui<br />

interessa il rendimento regolare<br />

e non i picchi, evidentemente<br />

parlando per chi credeva,<br />

all’ultima fermata, di poter<br />

realizzare una buona prestazione<br />

per prenotare la maglia<br />

azzurra. Nardello? «Una<br />

LE CLASSIFICHE DEL GP DEL GIAPPONE<br />

CLASSE MOTO GP<br />

1. Makoto Tamada (Gia/Honda Rc 211 V) 43:43.220 (media<br />

158,128 km/h.). 2. Valentino Rossi (Ita/Yamaha Yzr M 1) a 6.168.<br />

3. Shinya Nakano (Gia/Kawasaki Zx Rr) a 13.396. 4. Alex Barros<br />

(Bra/Honda Rc 211 V) a 15.435. 5. Marco Melandri (Ita/Yamaha<br />

Yzr M 1) a 23.577. 6. Sete Gibernau (Spa/Movistar Honda Rc 211<br />

V) a 27.378.<br />

Mondiale: 1. Valentino Rossi (Ita) 229 punti. 2. Sete Gibernau<br />

(Spa) 190. 3. Max Biaggi (Ita) 158. 4. Alex Barros (Bra) 115. 5. Makoto<br />

Tamada (Gia) 114. 6. Colin Edwards (Usa) 111. 7. Carlos<br />

Checa (Spa) 102. 8. Loris Capirossi (Ita) 84. 9. Nicky Hayden<br />

(Usa) 83. 10. Marco Melandri (Ita) 75.<br />

CLASSE 250<br />

1. Daniel Pedrosa (Spa/Movistar Honda) 43:36.789 (media<br />

151,911 km/h.). 2. Toni Elias (Spa/Honda) a 3.174. 3. Hiroshi<br />

Aoyama (Gia/Movistar Honda) a 15.991. 4. Sebastian Porto<br />

(Arg/Aprilia) a 20.075. 5. Yuki Takahashi (Gia/Honda) a 25.450. 6.<br />

Alex de Angelis (Sma/Aprilia) a 33.451.<br />

Mondiale: 1. Daniel Pedrosa (Spa) 234 punti. 2. Randy de Puniet<br />

(Fra) 187. 3. Sebastian Porto (Arg) 186. 4. Toni Elias (Spa) 142. 5.<br />

Alex de Angelis (Sma) 114. 6. Hiroshi Aoyama (Gia) 103. 7. Fonsi<br />

G. Nieto (Spa) 94. 8. Roberto Rolfo (Ita) 92. 9. Anthony West<br />

(Aus) 88. 10. Manuel Poggiali (Sma) 79.<br />

CLASSE 125<br />

1. Andrea Dovizioso (Ita/Honda) 25:52.175 (media 144,756<br />

km/h.). 2. Fabrizio Lai (Ita/Gilera) a 11.082. 3. Simone Corsi<br />

(Ita/Honda) a 11.101. 4. Mirko Giansanti (Ita/Aprilia)a 11.341. 5.<br />

Steve Jenkner (Ger/Aprilia) a 11.519. 6. Marco Simoncelli<br />

(Ita/Aprilia) a 14.491.<br />

Mondiale: 1. Andrea Dovizioso (Ita) 208 punti. 2. Hector Barberà<br />

(Spa) 163. 3. Roberto Locatelli (Ita) 156. 4. Jorge Lorenzo (Spa)<br />

134. 5. Pablo Nieto (Spa) 114. 6. Casey Stoner (Aus) 104. 7. Steve<br />

Jenkner (Ger) 94. 8. Mirko Giansanti (Ita) 92. 9. Marco Simoncelli<br />

(Ita) 79. 10. Alvaro Bautista (Spa) 74.<br />

Honda, quella del giapponese<br />

Hiroshy Aoyama, che sfila il<br />

bronzo all’Aprilia dell’argentino<br />

Sebastian Porto. Sesto il<br />

sanmarinese Alex De Angelis<br />

su Aprilia, Roberto Rolfo, settimo<br />

con la Honda, è il migliore<br />

degli italiani.<br />

E’ un vero e proprio assolo<br />

quello che regala al pubblico<br />

giapponese Andrea Dovizioso,<br />

che sfrutta la pole per vin-<br />

garanzia per lealtà e rendimento».<br />

Simeoni? «Sta facendo<br />

il suo anno più bello». Cioni?<br />

«Ha dimostrato di stare<br />

bene». Dai ragazzi impegnati<br />

alla Vuelta «ottime indicazioni».<br />

Cunego «sta facendo forse<br />

il migliore avvicinamento<br />

al mondiale». Quando si parla<br />

di Simoni, però, il ct usa<br />

un linguaggio meno netto e lineare.<br />

E’ fuori?, lo incalzano i<br />

giornalisti ai quali il corridore<br />

ha confidato il desiderio di<br />

essere a Verona. «Non lo so»,<br />

risponde inizialmente. Poi,<br />

dopo aver spiegato che «vuole<br />

sfruttare ogni secondo pri-<br />

cere la gara delle 125 in tutta<br />

tranquillità. Il forlivese della<br />

Honda, che ha ipotecato la<br />

classifica iridata, fa corsa a<br />

sé, precedendo di poco più di<br />

11 secondi altri due piloti italiani,<br />

Fabrizio Lai (Gilera) e<br />

Simone Corsi (Honda). Sfortunato<br />

Locatelli: il bergamasco<br />

resta a lungo in fuga con Dovizioso,<br />

prima di cadere e ripartire<br />

in retroguardia.<br />

Simoni mette in difficoltà Ballerini<br />

Il ct: «Gilberto è tra i tre dai quale uscirà l’ultimo azzurro»<br />

La volata<br />

del Giro<br />

del Lazio<br />

di sabato<br />

Sul traguardo<br />

lo spagnolo<br />

Flecha<br />

beffa Gilberto<br />

Simoni<br />

Adesso<br />

il trentino<br />

spera nella<br />

convocazione<br />

di Ballerini<br />

MTB / COPPA DEL MONDO A LIVIGNO<br />

Vincono Dahle e Paulissen, italiani dietro<br />

di Maurizio Di Giangiacomo<br />

LIVIGNO. La mountain bike azzurra lascia<br />

la scena della Coppa del Mondo con le<br />

ossa un po’ rotte, tanti dubbi e pochissime<br />

certezze. L’unica nota positiva è il terzo posto<br />

nella classifica generale femminile del-<br />

Gli altri il podio l’hanno visto<br />

con il binocolo: non è una<br />

grossa novità, ma il dato, messo<br />

vicino al flop olimpico-iridato<br />

di Paola Pezzo ed alle<br />

conseguenti polemiche scoppiate<br />

fra la campionessa veronese<br />

ed il ct azzurro Alfonso<br />

Morelli, fornisce l’immagine<br />

di un movimento in crisi, che<br />

ha bisogno di cambiare rotta.<br />

Perché il materiale umano su<br />

cui lavorare c’è, forse basterebbe<br />

farlo seriamente.<br />

L’hanno dimostrato anche<br />

le gare di ieri. In campo femminile,<br />

dietro alle veterane<br />

Stropparo e Giacomuzzi, ha<br />

sfoderato un bel 20esimo posto<br />

l’altoatesina Eva Lechner,<br />

già vicecampionessa<br />

mondiale junior: la diciannovenne<br />

di Appiano ha finito<br />

con un bell’acuto la stagione<br />

più difficile della sua carriera,<br />

quella del passaggio alla<br />

massima categoria; ha davanti<br />

il tempo per crescere anco-<br />

ra e le occasioni per centrare<br />

risultati importanti.<br />

In campo maschile, detto<br />

dell’exploit del 30enne Pirazzoli,<br />

non possiamo certo far<br />

festa per il 17esimo posto di<br />

Marco Bui (mestrin-trentino),<br />

il 18esimo di Johann Pallhuber<br />

(altoatesino) ed il<br />

32esimo di Fruet (trentin-trentino...).<br />

Ma Marco e<br />

Martino (sì, anche Martino,<br />

checché ne dica il ct) quest’anno<br />

hanno fornito comunque<br />

indicazioni importanti<br />

per il futuro: decimo alle<br />

Olimpiadi il primo, nono ai<br />

Mondiali il secondo, del loro<br />

talento non possiamo fare a<br />

meno. Eppoi, analogamente<br />

alla Lechner o quasi, c’è il talentino<br />

del Primiero Tony<br />

Longo (41esimo). Insomma,<br />

servirebbero programmi di rilancio,<br />

risorse, ma soprattutto<br />

la voglia di lavorare seriamente.<br />

La corsa alla successione<br />

di Morelli è già partita:<br />

la vicentina Annabella Stropparo che ieri,<br />

nella finale livignasca vinta dalla solita<br />

norvegese Dahle è riuscita a difendere un<br />

posto sul podio dagli attacchi di un’agguerritissima<br />

concorrenza. Hanno fatto bene<br />

anche la trentina Elena Giacomuzzi e l’emiliano<br />

Mirko Pirazzoli, noni.<br />

c’è chi si candida senza che<br />

gli sia stato chiesto e chi, su<br />

espressa richiesta, purtroppo<br />

ha già capito che è meglio evitare<br />

brutte figure. Il tutto inserito<br />

nelle logiche delle prossime<br />

elezioni della Federciclismo.<br />

A proposito: quando si<br />

terranno? A gennaio? O addirittura<br />

in aprile?<br />

A Livigno l’unico regionale<br />

che ha festeggiato veramente<br />

è stato Markus Rainer, il pusterese<br />

che assieme al pilota<br />

di Formula 1 Alexander<br />

Wurz qualche anno fa ha fondato<br />

la Rainer-Wurz oggi Siemens<br />

Mobile Cannondale di<br />

Roel Paulissen (che ha vinto<br />

la finale maschile) e Christoph<br />

Sauser (che ha vinto la<br />

Coppa ancora sub sudice per<br />

il “caso Meirhaege”).<br />

Le classifiche: Country femminile:<br />

1. Gunn Rita Dahle (Nor)<br />

1h47’46”; 2. Marie Helene Premont<br />

(Can) 1h’48’58”; 3. Maja<br />

Wloszczowska (Pol) 1h50’51”; 9.<br />

Eva Lechner in gara a Livigno, dove ha disputato una buona gara<br />

Elena Giacomuzzi (Ita)<br />

1h54’32”; 13. Annabella Stropparo<br />

1h58’55”; 20. Eva Lechner<br />

(Ita) 2h01’47”; 28. Evelyn Staffler<br />

(Ita) 2h03’29; 33. Barbara<br />

Oberdorfer (Ita) 2h05’39”. Classifica<br />

finale di Coppa del Mondo:<br />

1. Gunn Rita Dahle (Nor) 1500<br />

punti; 2. Marie Helene Premont<br />

(Can) 920; 3. Annabella Stropparo<br />

(Ita) 843; 13. Elena Giacomuzzi<br />

(Ita) 357;25 Paola Pezzo (Ita)<br />

225; 32. Evelyn Staffler (Ita) 197;<br />

56. Barbara Oberdorfer (Ita)<br />

124; 60. Eva Lechner (Ita) 110.<br />

Country maschile: 1. Roel Pau-<br />

lissen (Bel) 2h02’17; 2. Christoph<br />

Sauser (Sui) 2h03’10; 3. Inaki<br />

Lejarreta Errasti (Esp) 2h03’45;<br />

9. Mirko Pirazzoli (Ita) 2h05’43;<br />

17. Marco Bui (Ita) 2h09’25; 18.<br />

Johann Pallhuber (Ita) 2h09’25;<br />

32. Martino Fruet (Ita) 2h13’05;<br />

41. Tony Longo (Ita) 2h15’15.<br />

Coppa del Mondo: 1. Christoph<br />

Sauser (Sui) punti 1265; 2. Roel<br />

Paulissen (Bel) 1215; 3. Filip<br />

Meirhaeghe (Bel) 1165; 49. Yader<br />

Zoli (Ita) 153; 50. Marco Bui<br />

(Ita) 152; 53. Mirko Pirazzoli (Ita)<br />

137; 72. Johann Pallhuber (Ita)<br />

90; 88. Martino Fruet (Ita) 77.<br />

ma dell’ufficializzazione della<br />

lista», ricordato il «valore della<br />

maglia azzurra» e precisato<br />

che del dualismo con Cunego<br />

a lui «non importa niente»,<br />

annuncia che Gibo è tra i<br />

tre nei quali pescherà l’ultimo<br />

nome buono da inserire<br />

nella squadra per Verona.<br />

Ordine d’arrivo Gran Premio<br />

Industria e Commercio<br />

di Prato: 1) Nick Nuyens<br />

(Bel) 2) Francesco Bellotti (Ita)<br />

3) Mirko Celestino (Ita) 4) Daniele<br />

Nardello (Ita) 5) Bo Hamburger<br />

(Den) 6) Sergio Barbero<br />

(Ita) 7) Filippo Simeoni (Ita) tutti<br />

con lo stesso tempo.<br />

BREVI<br />

VUELTA<br />

Perez fa il bis,<br />

Heras resiste<br />

Santiago Perez non si<br />

ferma più. In soli due giorni<br />

sale sino al terzo posto<br />

della classifica generale e<br />

vince due tappe. Il ventisettenne<br />

della Phonak si<br />

aggiudica la cronoscalata<br />

di 29,6 chilometri con arrivo<br />

a Sierra Nevada. Secondo<br />

Valverde a 1’07”, Heras<br />

è terzo a 1’51”. Cunego arriva<br />

a più di sei minuti. In<br />

classifica generale Heras<br />

conserva cinque secondi<br />

su Valverde.<br />

TENNIS<br />

A Pechino Safin<br />

torna alla vittoria<br />

Dopo quasi due anni di digiuno<br />

(Parigi-Bercy del novembre<br />

2002), Marat Safin<br />

è tornato al successo. Il<br />

tennista russo, testa di serie<br />

numero cinque, si è imposto<br />

a Pechino (500.000<br />

dollari, cemento), battendo<br />

per 7-6 7-5 il con<strong>nazionale</strong><br />

Mikhail Youzhny.


I GIOCHI<br />

PARAOLIMPICI<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 16<br />

Sospetto il lancio dell’iraniano Nourafshan. Italia, Grecia e Repubblica Ceca chiedono una verifica dell’invalidità<br />

Il disco di Bernardi si ferma al 5º posto<br />

La prova dell’atleta zumellese condizionata dai problemi al gomito<br />

di Francesco Saltini<br />

ATENE. L’obiettivo era la finale e l’ha conquistata grazie<br />

a un ottimo primo lancio di 35 metri e 46 centimetri.<br />

Una misura che ha permesso a Germano Bernardi di conquistare<br />

un più che onorevole quinto posto olimpico, alle<br />

spalle di atleti più o meno conosciuti, che hanno scagliato<br />

il disco a misure in questo momento proibitive per l’atleta<br />

zumellese. Già, perché Bernardi si è presentato a questa<br />

edizione delle Paralimpiadi di Atene in condizioni tutt’altro<br />

che ottimali.<br />

Colpa di alcune calcificazioni<br />

al gomito sinistro che non<br />

gli hanno permesso di rendere<br />

al massimo.<br />

La gara. L’oro è andato all’iraniano<br />

Nourafshan, capace<br />

con il suo ultimo tentativo di<br />

polverizzare il freschissimo<br />

record olimpico fatto registrare<br />

dal cinese Fan (30.68 contro<br />

il 28.93 dell’atleta orientale).<br />

Proprio Fan ha fatto sua<br />

la medaglia d’argento davanti<br />

al beniamino locale Kalaras,<br />

un ventottenne greco proveniente<br />

dal settore del sollevamento<br />

pesi, alla sua prima<br />

apparizione in campo mondiale<br />

nel lancio del disco. Quarto<br />

posto, a pochi centimetri per<br />

il Ceco Purg, che precedeva il<br />

nostro Bernardi. Al termine<br />

della gara, insospettiti dall’incredibile<br />

ultimo lancio dell’atleta<br />

iraniano, i comitati di<br />

Grecia, Repubblica Ceca, Slovenia<br />

e Italia hanno chiesto<br />

alla giuria di valutare l’effettiva<br />

condizione fisica del vincitore.<br />

Non è da escludere che<br />

Nourafshan sia in realtà un<br />

atleta di categoria superiore.<br />

Applausi per tutti. Paraplegici,<br />

tetraplegici, amputati,<br />

Elisa Capraro<br />

«Il miglior risultato<br />

che potevo attendermi<br />

viste le condizioni»<br />

Domani in gara<br />

il tiratore cadorino<br />

Daniele De Michiel<br />

Oscar De Pellegrin<br />

in pedana sabato<br />

ipovedenti accompagnati dalle<br />

proprie guide, tutti uniti in<br />

questo inno allo sport che risponde<br />

al nome di Paralimpiadi.<br />

Una manifestazione<br />

unica, che col passare del<br />

tempo conquista sempre più<br />

spazio nel panorama sportivo<br />

mondiale. Lo testimoniano i<br />

ventimila spettatori presenti<br />

ieri sulle tribune dello stadio<br />

olimpico di Atene. Ventimila<br />

spettatori conquistati dall’incredibile<br />

energia sprigionati<br />

da questi simboli dello sport.<br />

Ventimila spettatori che han-<br />

ATLETICA - CAMPIONATI REGIONALI RAGAZZI A TREVISO<br />

Quattro podi femminili, due maschili, Belluno si fa largo<br />

TREVISO.Nessun successo,<br />

ma sei podi e altri buoni piazzamenti.<br />

I campionati regionali<br />

individuali della categoria<br />

ragazzi sono stati un successo<br />

per i bellunesi: quattro<br />

medaglie per le ragazze, due<br />

per i ragazzi<br />

Ragazze. La migliore è stata<br />

Elisa Capraro del Quantin,<br />

che ha corso i 60 piani in<br />

8.4 e ha conquistato il secondo<br />

posto finale. Tre le medaglie<br />

di bronzo: di Alessandra<br />

Bertoni dell’Ana Feltre<br />

Germano Bernardi ad Atene Bernardi con i tifosi arrivati da Mel<br />

no tributato scroscianti applausi<br />

a tutti gli atleti e che<br />

hanno coronato una magnifica<br />

serata con un’interminabile<br />

ola.<br />

Arriva la tecnologia. La sedia<br />

a rotelle al titanio, caschetti<br />

aerodinamici, podi da<br />

fare invidia agli eredi di Carl<br />

Lewis: la tecnologia è sbarcata<br />

anche alla Paralimpiadi.<br />

Gli altri bellunesi. Domani è<br />

il grande giorno per Daniele<br />

De Michiel. Il bravo tiratore<br />

cadorino imbraccia la propria<br />

carabina alle 11 nella ga-<br />

MONDIALI DI PESCA ALLA TROTA IN PRIMIERO<br />

A Cappellin sfugge l’iride<br />

Chiude quinto dietro l’altro bellunese Poloniato (3º)<br />

Il feltrino Marino Poloniato, campione del mondo a squadre di pesca alla trota<br />

PRIMIERO. Una giornataccia<br />

è costata il titolo mondiale<br />

di pesca alla trota in torrente<br />

al bellunese Simone Cappellin.<br />

Grande gioia invece<br />

per l’altro bellunese Marino<br />

Poloniato, che con un’ottima<br />

rimonta si è aggiudicato la<br />

medaglia di bronzo.<br />

Cappellin, tra l’altro iridato<br />

in carica, dopo un’ottima<br />

giornata di sabato, chiusa al<br />

primo posto con 17 catture, è<br />

incappato in una giornata no,<br />

che lo ha costretto a fermarsi<br />

a 11 catture, che lo hanno relegatoal<br />

quinto posto finale.<br />

Sono state invece 20 le prede<br />

di Poloniato, autore di una<br />

prova esaltante che gli ha per-<br />

messo di festeggiare la terza<br />

piazza.<br />

L’Italia a squadre si è aggiudicata<br />

il titolo mondiale avendo<br />

piazzato cinque atleti ai<br />

primi cinque posti, e si tratta<br />

del dodicesimo titolo iridato<br />

consecutivo, che dimostra la<br />

forza dell’equipe italiana che<br />

ha visto salire sul gradino<br />

più alto del podio Piergiuseppe<br />

Perucca di Fossano, davanti<br />

a Davide Poletti.<br />

«Le acque del Cismon più<br />

fredde - commenta l’allenatore<br />

della <strong>nazionale</strong> Flavio<br />

Proietti - hanno costretto i nostri<br />

a una gara d’attesa, con<br />

un pesce poco invogliato ad<br />

andare sull’esca. Ma ciò ha<br />

permesso ai miei ragazzi di<br />

mettere in mostra la loro capacità<br />

di ricerca del pesce in<br />

acqua, ed è stato un vero<br />

trionfo».<br />

Infine, nota di merito agli<br />

organizzatori trentini, che si<br />

apprestano a chiedere la candidatura<br />

per il mondiale 2007<br />

di pesca a mosca.<br />

Classifiche finali - Squadre:<br />

1. Italia 155 catture; 2.<br />

Francia 100; 3. Svizzera 86; 4.<br />

Bulgaria 63; 5. Slovacchia 40.<br />

Individuali: 1. Piergiuseppe<br />

Perucca 34 catture; 2. Davide<br />

Poletti 33; 3. Marino Poloniato<br />

31; 4. Angelo Della Marianna<br />

29; 5. Simome Cappellin<br />

28. (r.f.)<br />

10.1 nei 60 ostacoli, di Irene<br />

De Pellegrini nel peso con<br />

la misura di 10.1 (suo nuovo<br />

personale) e di Giulia Battistin<br />

del Longarone, terza nei<br />

60 piani in 8.6. Per quanto riguarda<br />

i piazzamenti, ottimo<br />

il quinto posto nel peso di Natalie<br />

Zdjelar del Longarone<br />

con la misura di 9.69, ancora<br />

il quinto di Elisa Bernard del<br />

La Piave che ha corso i 60 piani<br />

in 8.9 e il sesto nella stessa<br />

gara di Sharon Del Vesco del<br />

Longarone in 9 netti. Quinta<br />

ra “Rl 50 metri”. L’atleta di<br />

Lorenzago sarà di nuovo in<br />

campo al Marco Polo domani<br />

e giovedì con fondate speranze<br />

di salire sul podio. Altri<br />

cinque giorni per Oscar De<br />

Pellegrin, che solo sabato potrà<br />

andare all’assalto dell’ennesima<br />

medaglia olimpica,<br />

proprio nell’arena che in agosto<br />

ha fatto da cornice al<br />

trionfo olimpico del padovano<br />

Marco Galiazzo.<br />

Comunque soddisfatto Germano<br />

Bernardi al termine della<br />

prova: «E’ il risultato mi-<br />

anche Stefania Zambon dei<br />

Caprioli, che ha corso i 1000<br />

metri in 3.21.4, più indietro<br />

nella stessa gara Veronica<br />

Stalliviere, che ha chiuso in<br />

3.40.9. Infine sesto posto, nel<br />

lungo per Tania Nikolic del<br />

Longarone con 3.91 e, in prospettiva,<br />

da segnalare l’1.36<br />

nell’alto della giovanissima<br />

dell’Ana Feltre Chiara Zaetta,<br />

ottava con il personale migliorato<br />

di 5 centimetri.<br />

Ragazzi. Manuel Bratti<br />

del Longarone e Luca Cano-<br />

gliore che potevo aspettarmi,<br />

viste le condizioni fisiche. Potrebbe<br />

essere migliore se verranno<br />

accolti i reclami nei<br />

confronti dell’iraniano il cui<br />

ultimo lancio è stato significativo.<br />

Non si è agganciato all’asta<br />

per darsi lo slancio». Venerdì<br />

c’è la gara del peso per<br />

la quale però Bernardi non<br />

nutre speranze: «Non mi faccio<br />

illusioni, sono presenti i<br />

migliori atleti del mondo, mi<br />

basterebbe accedere alla finale.<br />

Conquistare una medaglia<br />

è solo un sogno».<br />

La “Rollissima del Cimone” al campione sappadino<br />

Piller Cottrer batte tutti<br />

sul traguardo di Sestola<br />

SESTOLA. Pietro Piller Cottrer firma la terza edizione<br />

della «Rollissima del Cimone» e sbaraglia la concorrenza<br />

degli specialisti dello skiroll. Un nome di prestigio per la<br />

manifestazione disputata ieri e valida quale finale della<br />

coppa del mondo della specialità. Il campione sappadino<br />

di sci nordico ha battuto tutti a cominciare dal siciliano<br />

Alfio Di Gregorio, alla fine secondo a venti secondi.<br />

Il duello tra i due è durato<br />

per circa sei dei dodici chilometri<br />

con un attacco iniziale<br />

del forestale cui il carabiniere<br />

sappadino ha prontamente<br />

risposto. Al giro di boa, Di<br />

Gregorio accusava una leggera<br />

flessione e Piller Cottrer<br />

ne approfittava immediatamente<br />

per guadagnare quella<br />

manciata di secondi di vantaggio<br />

che gli permetteva di<br />

gestire il primo posto fino al<br />

traguardo di Sestola. Il podio<br />

è <strong>completa</strong>to dal giovane veronese<br />

Marco Fiorentini, che<br />

dopo una gestione accorta delle<br />

energie, usciva alla distanza<br />

e strappava un eccellente<br />

terzo posto.<br />

«Sono soddisfatto e anche<br />

un po’ sorpreso per com’è andata<br />

la gara — ha dichiarato<br />

Piller Cottrer — anche perché<br />

sono reduce da una settimana<br />

di lavoro in ghiacciaio<br />

a Ramsau e quindi questa prova<br />

era un’incognita. Alfio è<br />

uno specialista dello skiroll e<br />

con lui abbiamo acceso la gara<br />

fin dalle prime battute e ci<br />

siamo proprio divertiti». La<br />

gara femminile se l’è aggiudicata<br />

la russa Elena Veedeneva<br />

con Cristina Paluselli,<br />

quinta al traguardo, prima<br />

delle azzurre in lizza. Ecco le<br />

classifichedella Rollissima e<br />

della coppa del mondo.<br />

3ª Rollissima del Cimone<br />

12 km a tecnica libera<br />

Senior m.: 1. Pietro Piller<br />

Cottrer (Ita) 30’10”, 2. Alfio Di<br />

Gregorio (Ita) 30’31”, 3. Marco<br />

Fiorentini (Ita) 31’13”, 4. Simone<br />

Paredi (Ita) 32’13”, 5. Alberto<br />

Pertile (Ita) 32’22”, 6. Rikard<br />

Grip (Swe) 32’28”, 7. Valerio<br />

Theodule (Ita) 32’30”.<br />

Senior f.: 1. Elena Veedeneva<br />

(Rus) 37’45”, 2. Vita Yakymchyk<br />

(Ukr) 37’47”, 3. Lada<br />

Nesterenko (Ukr) 37’57”, 4.<br />

Elena Rodina (Rus) 38’21”, 5.<br />

Cristina Paluselli (Ita) 38’42”.<br />

Junior m.: 1. Eugenio Bianchi<br />

(Ita) 31’59”.<br />

Junior f.: 1. Natalia Myakotina<br />

(Rus) 44’49”.<br />

Giovani m.: 1. Muhammed<br />

Kyzilarsian (Tur) 32’07”.<br />

Giovani f.: 1. Nathalie Rissema<br />

(Ola) 45’06”.<br />

Coppa del Mondo skiroll<br />

Senior m.: 1. Alfio Di Gregorio<br />

(Ita) 384, 2. Igor Glouchkov<br />

(Rus) 306, 3. Simone Paredi<br />

(Ita) 246.<br />

Senior f.: 1. Elena Veedeneva<br />

(Rus) 410, 2. Vita Yakymchyk<br />

(Ukr) 249, 3. Viviana<br />

Druidi (Ita) 241. (r.c.)<br />

va dell’Ana Feltre hanno tenuto<br />

alto l’onore dei bellunesi.<br />

Il primo, nella marcia, ha<br />

ottenuto un grande secondo<br />

posto in 12.11.8 (personale migliorato<br />

di oltre mezzo minuto),<br />

il feltrino Canova ha saltato<br />

4.73 nel lungo, con Lorenzo<br />

Ciet del La Piave ottimo<br />

quarto con 4.67. Nei 1000<br />

metri, Filippo Gris ed Enrico<br />

Quagliotto dell’Ana hanno<br />

corso entrambi in 3.30, nel peso<br />

Robin Toigo ha lanciato<br />

9.60. (r.f.)<br />

Europei di sci nautico<br />

Due argenti<br />

e un bronzo<br />

per la Mosti<br />

di Marco Lottaroli<br />

RECETTO (NO). Non ci<br />

sono più aggettivi per definire<br />

un’atleta come Marina<br />

Mosti. Anche ieri, nell’ultima<br />

giornata degli Europei<br />

assoluti al Parco<br />

Nautico del Sesia, la regina<br />

dello sci nautico azzurro<br />

- discipline classiche -<br />

ha lasciato il segno. Alle<br />

due medaglie conquistate<br />

sabato nel salto (argento)<br />

e nelle figure (bronzo) la<br />

Mosti ha aggiunto un altro<br />

argento ottenuto con<br />

grande caparbietà nella finale<br />

della combinata donne.<br />

Con tre medaglie personali<br />

Marina ha contribuito<br />

in modo determinante<br />

all’ottima prova di tutta la<br />

squadra azzurra che ha<br />

chiuso la competizione<br />

continentale con un totale<br />

di sette medaglie: 1 oro, 3<br />

argenti e 3 bronzi. Comprensibilmente<br />

raggiante<br />

l’atleta cortinese al termine<br />

della prova: «Devo dire<br />

che il bilancio per me e<br />

per tutta la squadra è stato<br />

più che positivo. Alla vigilia<br />

temevo di non riuscire<br />

ad esprimermi al meglio.<br />

Avevo poche gare nelle<br />

gambe e solo tanto allenamento.<br />

Poi provavo ancora<br />

dolore per i postumi<br />

di un infortunio. Piano piano<br />

ho invece cominciato a<br />

migliorare. Gli Assoluti<br />

(dove ha vinto 3 titoli italiani)<br />

mi hanno ridato fiducia<br />

e in questi Europei ho<br />

sciato meglio che in allenamento».<br />

Nella finale di slalom è<br />

arrivata quarta, a pari merito<br />

con la francese Geraldine<br />

Jamin, a sole due boe<br />

da un possibile bronzo.<br />

Con quella vinta ieri le medaglie<br />

targate Marina Mosti<br />

a livello continentale<br />

sono salite a sedici. E’ la<br />

nostra atleta in attività<br />

più medagliata, richiestissima<br />

a tutte le manifestazioni<br />

a inviti e premiata<br />

nel 2003 come atleta dell’anno.<br />

E adesso? In attesa degli<br />

Us Open posticipati a fine<br />

novembre a causa degli<br />

uragani che si stanno abbattendo<br />

sulla costa orientale<br />

degli Stati Uniti, Marina<br />

ha deciso di trascorrere<br />

qualche giorno di riposo<br />

nella sua Cortina. Dopo<br />

tanta fatica, lei è combinatista<br />

e partecipa a molte<br />

più gare rispetto agli specialisti,<br />

ha quindi bisogno<br />

di staccare. Tra i suoi monti<br />

si ricaricherà prima di<br />

tornare agli allenamenti e<br />

nuovamente in gara ai primi<br />

di ottobre, a Ravenna.<br />

Salterà invece la terza tappa<br />

della Coppa del Mondo<br />

in Cina. A seguirla a Recetto,<br />

c’era la mamma. Quando<br />

può cerca di essere presente<br />

alle gare della figlia.<br />

E’ sempre lei la prima a<br />

congratularsi con Marina<br />

e anche ieri è stato così.<br />

Risultati: Slalom donne<br />

(finale): 1. Amade (Fra) 2 a<br />

10,75; 2. Gatty Saunt (Gbr)<br />

0,50 a 10,75; 3. Reinstaller<br />

5,50 a 11,25; 4 Mosti 3,50 a<br />

11,25.<br />

Combinata donne (finale):<br />

1. Lucine (Fra) 2711,10;<br />

2. Mosti 2597,61; 3. Amade<br />

(Fra) 2480,59.


LA SECONDA<br />

GIORNATA<br />

Nella prima frazione<br />

è la squadra di Seno<br />

a far gioco, ma davanti<br />

non c’è chi trasformi<br />

le opportunità in gol<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 17<br />

Andrea Basso al sorteggio del campo<br />

Trasferta piena di rabbia per i gialloblù: oltre al legno di Kabine e a due penalty non concessi, c’è una palla di Basso vista al di là della riga<br />

Tante arrabbiature, una beffa, 0 punti<br />

Il Belluno va ko su uno dei rari tiri del Sassuolo e si spegne nel finale<br />

di Gigi Sosso<br />

SASSUOLO. Sotto Sassuolo. Scavi nella partita dello stadio<br />

Ricci e scopri che i modenesi hanno trovato una pepita<br />

d’oro e guidano la classifica grazie a uno dei rari tiri di<br />

Vianello. Mentre lo sconfitto Belluno ha preso un legno<br />

con Kabine e stavolta si incavola, perché è sicuro che un<br />

pallone di Basso abbia sconfinato oltre la riga di porta.<br />

Due delle tante opportunità di un primo tempo da indigestione.<br />

Quanto hanno mangiato i gialloblù... In confronto,<br />

nel ristorante di Reggio Emilia avevano digiunato.<br />

SASSUOLO<br />

BELLUNO<br />

SASSUOLO (4-3-2-1): Pomini, Consolini, Benetti, Baresi, Girelli,<br />

Anselmi, Vianello (75’ Sforzini), Pagani, Federici (85’ Lo Pinto),<br />

Gilioli (59’ Malpeli), Pensalfini. A disposizione Giaroli, Grimaldi,<br />

Ardenghi, Santunione.<br />

Allenatore Brucato.<br />

BELLUNO CAFFE’ BRISTOT (4-4-2): Tomasig, De Bortoli (74’ Carnelossi),<br />

Basso, Tosato, Rigo, De Mattia, Barbisan (55’ Sessolo),<br />

Lonzar, De Paula (61’ Veronese), Roverato, Kabine. A disposizione<br />

Bee, Sandri, Lazzaretti, Pisacane.<br />

Allenatore Seno.<br />

ARBITRO: Spadaccini di Vasto (assistenti Buoso, Caiasanti).<br />

RETE: 12’ Vianello.<br />

NOTE: Giornata di sole, terreno buono. Spettatori 500 circa con<br />

rappresentanza bellunese. Angoli 4-3 per il Belluno. Ammoniti<br />

Anselmi, Pagani, Rigo, Kabine. Minuti di recupero: 1 e 5.<br />

Meno brillanti dopo il riposo,<br />

bisognerà capire se per<br />

frustrazione o per il caldo della<br />

capitale delle ceramiche. Sicuramente<br />

il più esperto Sassuolo<br />

ha saputo addormentare<br />

la partita e nella sua area<br />

non si è visto più molto.<br />

C’è palo e palo. Pieno quello<br />

veneto, interno con gol l’emiliano.<br />

Il Belluno scatta dai<br />

blocchi con la stessa voglia di<br />

vincere dell’incontro di un anno<br />

fa. Solo che allora aveva<br />

segnato presto con Ballarin,<br />

questa volta ci sono soltanto<br />

dei buoni presupposti. La<br />

squadra è la stessa del pareggio<br />

con la Pro Sesto e, in poco<br />

più di dieci minuti, va alla<br />

conclusione in tre circostanze.<br />

Quella più fotogenica capita<br />

a Kabine, che riceve una<br />

passaggio in verticale da De<br />

Il marocchino Mehdi Kabine<br />

1<br />

0<br />

Paula, salta Consolini e calcia<br />

con il destro dal limite,<br />

centrando il montante. Il Sassuolo<br />

ha fuori il portiere titolare<br />

Giaroli per l’incidente<br />

della settimana scorsa (rigioca<br />

Pomini) e va avanti poco<br />

dopo: Roverato buca un pallone<br />

in uscita e dalla destra Federici<br />

può servire Vianello,<br />

che taglia in due la difesa e segna<br />

con un destro sul paletto<br />

interno e, quindi, in porta. Il<br />

4-3-2-1 di Brucato non aveva<br />

fatto molto, per meritarsi la<br />

rete, ma non si può dire che<br />

gli manchi la concretezza.<br />

Supermoviola, grazie. Qualcuno<br />

chiami Biscardi, per rivedere<br />

il momento del pareggio<br />

non certificato del Belluno:<br />

Roverato batte corto un<br />

angolo, Kabine effettua un<br />

traversone molto teso e sul<br />

Il centrocampista Nicola Lonzar prova a farsi spazio a centrocampo<br />

tocco di Andrea Basso sembra<br />

che Pomini vada un po’<br />

troppo indietro con le braccia.<br />

Vinti schei, precisa un tifoso<br />

in tribuna. Venti centimetri.<br />

Il capitano bellunese<br />

va anche per terra, nel contatto<br />

con il difensore avversario,<br />

ma non ha nessuna soddisfazione.<br />

Spadaccini non gli<br />

dà né il gol né il rigore (un altro<br />

verrà negato a Lonzar,<br />

«Se non era gol, era rigore»<br />

Il capitano e l’azione che ha cambiato il match<br />

SASSUOLO. Il morale? Basso.<br />

Il capitano del Belluno<br />

quasi non ci crede. Il Sassuolo<br />

è primo, dopo una prestazione<br />

da prenderne tre o addirittura<br />

quattro. Andrea Basso<br />

è arrabbiato soprattutto<br />

per il gol che Spadaccini non<br />

ha visto. Era disposto anche<br />

a dare un’alternativa al fischietto<br />

di Vasto, ma non<br />

può accontentarsi di niente:<br />

«Sono convinto che il pallone<br />

fosse dentro, sulla mia deviazione.<br />

Pomini l’ha tirato<br />

fuori, quando era già oltre la<br />

riga. Ma se non vuoi darmi il<br />

gol, almeno concedimi il rigore...<br />

Ero davanti ala porta e<br />

non avevo nessun motivo di<br />

andare a terra. E’ stato il<br />

mio avversario a farmi cadere.<br />

Ci stava una delle due cose<br />

e, invece, l’arbitro ha fatto<br />

proseguire».<br />

per mano in barriera di Consolini).<br />

C’è solo il Belluno, il<br />

suo problema è che De Paula,<br />

Lonzar e ancora Kabine non<br />

segnano. Il Sassuolo torna in<br />

spogliatoio con la sensazione<br />

di aver rubacchiato.<br />

Seno le prova tutte. Il tecnico<br />

bellunese è il più incredulo,<br />

ma non ne vuole sapere di<br />

perdere. Entra Sessolo al posto<br />

di un Barbisan poco incisi-<br />

Da graduato avrà chiesto<br />

spiegazioni al direttore di gara:<br />

«Mi ha semplicemente<br />

detto di non aver visto il pallone<br />

al di là della linea. Il suo<br />

assistente l’ha aiutato e il gioco<br />

è continuato, come se<br />

niente fosse accaduto. Purtroppo<br />

questo è un episodio<br />

che pesa tantissimo sul risultato<br />

della partita».<br />

Mai visto un Belluno così<br />

pericoloso, tra preparazione,<br />

Coppa Italia e prime gare di<br />

campionato: «Ci sono state<br />

sei o sette occasioni da gol<br />

nel primo tempo e qualcuna<br />

l’abbiamo costruita anche<br />

nel secondo. Purtroppo non<br />

c’è stato verso di concretizzare.<br />

Il mio gol non concesso, il<br />

palo di Kabine, i tiri in area<br />

di Lonzar o di Sessolo. Siamo<br />

qui a commentare una sconfitta<br />

immeritata».<br />

vo; va dentro anche Veronese<br />

per De Paula, con la conseguenza<br />

che Roverato trasloca<br />

a destra e Sessolo in avanti<br />

con Kabine e infine c’è spazio<br />

per Carnelossi da trequartista.<br />

Fuori De Bortoli. Ma quello<br />

che manca è lo spirito della<br />

prima frazione. La nuova<br />

squadra non si fa più vedere<br />

molto in area, se non con un<br />

tiro fuori di nuovo di Kabine.<br />

Da evitare una rete come<br />

quella segnata da Vianello.<br />

Una palla stracciata in un<br />

momento delicato: «E’ un vero<br />

peccato, anche per questo<br />

motivo. Abbiamo perso il pallone<br />

in uscita e non c’è un<br />

momento più rischioso per<br />

sbagliare qualcosa. Siamo<br />

stati prontamente castigati,<br />

in una delle poche situazioni<br />

a favore del Sassuolo».<br />

Un punto su sei. Presto per<br />

dire qualsiasi cosa, ma non<br />

una grande partenza: «Non è<br />

una media invidiabile, però<br />

preferisco guardare il lato positivo:<br />

abbiamo infilato due<br />

buone prestazioni e siamo solo<br />

alla seconda partita. Ci<br />

mancherebbe che ci preoccupassimo<br />

adesso. Il campionato<br />

è molto lungo e presto vedremo<br />

senz’altro delle cose<br />

positive». (g.s.)<br />

IL FILM<br />

PRIMO TEMPO<br />

4’: Angolo di Roverato e<br />

sul secondo palo destro<br />

sul fondo di De Bortoli.<br />

10’ Strozzato il destro dal<br />

limite di Kabine e nessun<br />

pericolo per Pomini.<br />

11’ Il brasiliano De Paula<br />

serve in verticale lo stesso<br />

Kabine, che salta secco<br />

Consolini, ma il suo sinistro<br />

va sul palo.<br />

12’ Dalla fascia destra Federici<br />

serve Vianello, che<br />

trova un buco centrale e<br />

con il destro scarica sul palo<br />

interno e in gol.<br />

20’ Botta dai sedici metri<br />

di Kabine e deviazione in<br />

calcio d’angolo di Pomini.<br />

21’ Traversone teso da sinistra<br />

ancora dell’attaccante<br />

marocchino, tocco<br />

sottoporta di Basso e forse<br />

il salvataggio modenese è<br />

al di là della linea bianca.<br />

28’ Lonzar allarga sulla<br />

destra dell’area per De<br />

Paula, che calcia troppo facile<br />

sul palo vicino.<br />

36’ Sulla punizione di Lonzar,<br />

Consolini colpisce con<br />

un braccio in barriera:<br />

l’arbitro non vede niente<br />

di punibile.<br />

SECONDO TEMPO<br />

10’ Lancio di Anselmi e<br />

il solissimo Vianello controlla<br />

per poi scagliare fuori<br />

di destro.<br />

32’ Sforzini ruba la palla a<br />

Tosato, ma poi conclude<br />

debolmente. Parata facile.<br />

40’ Tiro di Federici, Tomasig<br />

tocca con il guanto<br />

aperto e poi Rigo salva in<br />

scivolata su Sforzini.<br />

42’ Kabine si prepara bene<br />

il destro in area, ma<br />

conclude largo con un tiro<br />

quasi parallelo alla linea<br />

di porta. (g.s.)<br />

IL MAROCCHINO E’ STATO TRA I MIGLIORI<br />

Kabine: «E’ la “cattiveria” che ci manca»<br />

I rimpianti oscurano la gioia per la prova personale: «Gara buttata»<br />

SASSUOLO. Ka... bene. Un<br />

partitone per Mehdi Kabine.<br />

L’attaccante marocchino è<br />

stato una continua preoccupazione<br />

per i difensori modenesi.<br />

I quattro neroverdi non<br />

l’hanno mai visto e il portiere<br />

Pomini è ancora lì che doma i<br />

brividi. Ma il Belluno non ha<br />

vinto e nemmeno pareggiato,<br />

ecco perché l’ex San Polo è<br />

triste: «C’è stata un po’ di<br />

sfortuna. Ma detto questo, bisogna<br />

assolutamente essere<br />

più cattivi. Non possiamo permetterci<br />

di buttare tutte que-<br />

ste opportunità. Non siamo<br />

riusciti a segnare, mentre loro<br />

hanno sfruttato una delle<br />

poche situazioni favorevoli».<br />

Anche il palo alla destra<br />

del portiere ha avuto la tremarella.<br />

Raccontiamo l’azione<br />

forse più bella: «Mi ero liberato<br />

bene, purtroppo la palla<br />

è finita contro il palo. E anche<br />

alla fine ho avuto una<br />

possibilità, senza però prendere<br />

la porta per una questione<br />

di centimetri. Non dimentichiamo<br />

poi che probabilmente<br />

quella deviazione di Basso<br />

era vincente e l’arbitro ha deciso<br />

di non darci il gol».<br />

Kabine sarebbe andato al riposo<br />

con un vantaggio molto<br />

rassicurante e, invece, si è ritrovato<br />

a discutere con il mister<br />

Seno su quel gol preso:<br />

«Se il primo tempo fosse<br />

finito sul 3-0 per noi, non ci<br />

sarebbe stato niente da dire.<br />

Io posso anche essere contento<br />

della mia prova, ma la sostanza<br />

è che abbiamo perso la<br />

partita. Siamo usciti dal campo<br />

senza nemmeno un punto<br />

e allora tanto vale».<br />

Avesse segnato, è probabile<br />

che sarebbe andato a salutare<br />

i suoi parenti più stretti in<br />

gradinata. Magari scavalcando<br />

la recinzione: «E’ vero<br />

che c’era tuta la mia famiglia:<br />

mia madre, gli zii, i fratelli.<br />

Non so cosa sarebbe successo<br />

se ce l’avessi fatta a segnare.<br />

Loro sono contenti di come<br />

ho giocato, però questo non è<br />

servito a portare via almeno<br />

un punto. Ripeto che dobbiamo<br />

essere più cattivi, se vogliamo<br />

vincere partite come<br />

questa». (g.s.)


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 18<br />

BIELLESE<br />

PORTOSUMMAGA<br />

BIELLESE: Varaldi, Verdi, Merlin, Mazzia, Berger,<br />

Calvi (57’ Colombo), Gusmini (72’ Gilardi), Brognoli,<br />

Biagi, Lunardon (83’ Torri), Altinier. Allenatore<br />

Chierico.<br />

PORTOSUMMAGA: Visentin, Volpi (79’ Chittaro),<br />

Nichele, Stocco, Artusi, Mattielig, Favret, Gardin,<br />

Pastrello (73’ Cester), Moro Ma. (64’ Meteos), Volpato.<br />

Allenatore Fonti.<br />

ARBITRO: Alderuccio di Milano.<br />

RETI: 3’ Volpato, 22’ Altinier (r), 24’ Moro (r), 60’<br />

Altinier (r).<br />

Giornata di scarsa vena per Gabriele Barbisan<br />

Sottotono solo in tre: Barbisan, De Paula e Roverato; quest’ultimo autore dell’errore che ha dato il gol al Sassuolo<br />

Basso e Kabine, è una domenica super<br />

Nonostante tutto, a livello individuale il Belluno non ha sfigurato<br />

TOMASIG 6 Una parata su<br />

Federici, prima che Rigo salvi<br />

su Sforzini. Il tiro di Vianello<br />

è molto angolato e davanti<br />

a lui c’è una voragine. Un po’<br />

meglio con i piedi.<br />

DE BORTOLI 6,5 C’è Pensalfini<br />

dalla dua parte, cioè l’uomo<br />

da tre punti contro il Portogruaro.<br />

Il giocatore arrivato<br />

dal Monza non ha spazio,<br />

in compenso «Pane» se ne<br />

guadagna in area modenese.<br />

BASSO 7 Sulla sinistra, non<br />

passa Pagani. Quanto al capitano,<br />

spinge quanto può e re-<br />

clama un gol non concesso.<br />

Nelle prime due partite, è stato<br />

tra i più positivi.<br />

TOSATO 6 Vianello trova il<br />

corridoio, tra lui e Rigo, nell’azione<br />

del gol. Per il resto,<br />

non ci sono errori e, comunque,<br />

quello decisivo parte da<br />

Roverato e non certo da lui.<br />

RIGO 6 Fino a un certo punto,<br />

vale il discorso fatto per<br />

Tosato. Salva il raddoppio<br />

quasi sicuro su Sforzini, dopo<br />

la parata di Tomasig su Federici.<br />

Rischia l’infortunio.<br />

DE MATTIA 6,5 Si batte be-<br />

Il brasiliano Bruno Carnelossi, entrato nella ripresa<br />

OLBIA<br />

CASALE<br />

OLBIA: Manis, Mugnaini (34’ st Rassu), Ottolina,<br />

Labriola, Prosperi, Manca (22’ st Muzzoni), De<br />

Cecco, Granozi, Sotgia, Bonvissuto, Sanguinetti<br />

(19’ st Maranzano).<br />

Allenatore Pergolizzi.<br />

CASALE: Castagnone, Lazzeri, Coletto, Grancitelli,<br />

Capecchi, Friso, Melchiori, Ettori, Rinino (27’ st<br />

Panzanaro), Iuliano (24’ st Genocchio), Soragna.<br />

Allenatore Jacolino.<br />

ARBITRO: Balsamo di Tivoli.<br />

RETE: al 19’ pt Soragna.<br />

PRO VERCELLI<br />

SANREMESE<br />

PRO VERCELLI: Mandelli, Gobba, Pelati, Ludi, Crisopulli,<br />

Longo (41’ st Gorlani), Rondinelli, Balacchi<br />

(22’ st Dalla Bona), Anderson (17’ st Munari),<br />

Egbedi, Bernardi. All.: Viassi<br />

SANREMESE: Rutoli, Sconziano, Addona, Cassaro<br />

(5’ st Lodi), Venuti, Liberoti (12’ st Lurieri), Padoin,<br />

Papa, Benincasa, Pelatti, Iannoco (35’ st Covelli).<br />

Allenatore Soda<br />

ARBITRO: Burdin di Cormons.<br />

RETE: al 41’ pt Egbedi.<br />

SPIGOLATURE<br />

Brucato, contro i gialloblù<br />

filotto di tre vittorie su tre<br />

SASSUOLO. Brucato mangia il Belluno.<br />

Il nuovo allenatore del Sassuolo comincia<br />

ad avere una serie positiva: due partite<br />

con la Biellese, una con i modenesi e tre vittorie.<br />

Una vera bestia neroverde.<br />

Il velo in tribuna. Su un gradone del Ricci,<br />

tutta la famiglia di Medhi Kabine. Le<br />

donne con il chador islamico. Non è facile<br />

vederne negli stadi che tifano in arabo, ma<br />

ormai la famiglia dell’attaccante marocchino<br />

è pienamente integrata in Italia.<br />

La schedina di Seno. Senza volerlo, il mister<br />

del Belluno ha azzeccato il pronostico.<br />

Sul giornalino dei tifosi ha fatto intendere<br />

un 1X. Il primo segno si è verificato, il secondo<br />

è quello che avrebbe meritato. (g.s.)<br />

0<br />

1<br />

1<br />

0<br />

PIZZIGHETTONE<br />

CARPENEDOLO<br />

ne a centrocampo, distribuendo<br />

anche qualche buon pallone.<br />

Al momento, «Ciaci» da<br />

Santo Stefano è una delle certezze<br />

del Belluno.<br />

BARBISAN 5,5 Non è ancora<br />

entrato in campionato. Sulla<br />

fascia destra, non salta mai<br />

l’uomo e la superiorità numerica<br />

è sempre un’illusione.<br />

LONZAR 6 Non è ancora al<br />

massimo, ma un po’ di filtro<br />

lo fa. Batte una punizione,<br />

per un possibile rigore.<br />

DE PAULA 5,5 Una conclusione<br />

facile per Pomini e qual-<br />

2<br />

2<br />

che salto alla ricerca del pallone<br />

alto. Poco anche per Seno,<br />

che lo toglie dopo un quarto<br />

d’ora del secondo tempo.<br />

ROVERATO 5,5 Parte a sinistra<br />

e si sposta a destra, quando<br />

entra Veronese. Commette<br />

l’errore più tremendo, consegnando<br />

il vantaggio al Sassuolo.<br />

Meno ispirato del solito.<br />

KABINE 7 E’ in grande giornata,<br />

tra il palo e qualche altro<br />

tiro. Ogni tanto tende a<br />

portare troppo il pallone.<br />

SESSOLO 6 Fa uscire Barbisan,<br />

passando dalla destra al-<br />

l’attacco. Gioca qualche pallone,<br />

anche se non riesce a essere<br />

troppo pericoloso.<br />

VERONESE 6 Qualcosa di<br />

buono sulla sinistra. Almeno<br />

mette un buon pallone.<br />

CARNELOSSI s.v. Un quarto<br />

d’ora da mezzapunta, senza<br />

farsi sentire.<br />

SASSUOLO: Pomini 6.5, Consolini<br />

6, Benetti 6, Baresi 6,<br />

Girelli 5.5, Anselmi 6.5, Vianello<br />

7 (Sforzini 6), Pagani 6,<br />

Federici 5.5 (Lo Pinto sv), Gilioli<br />

5.5 (Malpeli sv), Pensalfini<br />

6. Arbitro 5,5. (g.s.)<br />

«Troppi errori nel primo tempo»<br />

Il tecnico Seno moderatamente soddisfatto della squadra<br />

«L’arbitro? Non ne ho mai parlato, non lo farò stavolta»<br />

SASSUOLO. L’allenatore<br />

del Belluno non è per nulla<br />

contento di come è andato a finire<br />

il pomeriggio. Maurizio<br />

Seno ha visto una grande Belluno<br />

per tutto il primo tempo,<br />

salvo un calo nella ripresa.<br />

«Lasciamo stare il caldo,<br />

perché c’era anche per i giocatori<br />

del Sassuolo. Noi non vogliamo<br />

crearci degli alibi, diciamo<br />

piuttosto che abbiamo<br />

sbagliato troppe reti nel corso<br />

della prima frazione. Fossimo<br />

stati un po’ più precisi, a quest’ora<br />

staremmo festeggiando<br />

una vittoria e non certo una<br />

sconfitta».<br />

Ma allora bisogna spiegare<br />

che cosa è successo nel corso<br />

di questo secondo periodo.<br />

PIZZIGHETTONE: Arcari, Porrini, Colicchio, Marcucci,<br />

Rizzi, Fumasoli (23’ st Deinite), Tacchinardi,<br />

Pascali, Melotti (13’ st Parmesani), Coralli,<br />

Gay (38’ st Guglieri).<br />

Allenatore Venturato.<br />

CARPENEDOLO: Ardigò, Pialorsi, Abeni, Radice,<br />

Donà, Iori (4’ st Fulcini), Corti, Brambilla (9’ st Bottazzi),<br />

Sgrò, Paoli (28’ pt Belluomini), Zubin.<br />

Allenatore Franzoni.<br />

ARBITRO: Branciforte di Nuoro.<br />

RETI: 18’ pt Rizzi, 25’ pt Fumasoli.<br />

VALENZANA<br />

PALAZZOLO<br />

VALENZANA: Grillo, Antonellini, Pazzi, Mercuri,<br />

Barone, Giuliodori, Setaro (45’ st Scapini), Ferronato,<br />

Foglia, Roncarati (22’ st Malatesta), Lauria<br />

(32’ st Sinagra).<br />

Allenatore Bollini.<br />

PALAZZOLO: Gritti, Lanati, Pedrocchi, Ischia (42’<br />

st Scanu), Pedretti, Cusini, Longhi, Melosi (36’ st<br />

Luperini), Manzini (18’ st Brembilla), Putelli, Barbieri.<br />

Allenatore Maccoppi.<br />

ARBITRO: Meli di Parma.<br />

RETE: al 3’ pt Lauria (rigore).<br />

2<br />

0<br />

1<br />

0<br />

«Dobbiamo dire che abbiamo<br />

una squadra molto giovane. I<br />

ragazzi sono calati sul piano<br />

psicologico nel momento in<br />

cui hanno visto che non ce la<br />

facevano proprio a mettere<br />

dentro il pallone. E’ stato proprio<br />

in questo frangente che la<br />

nostra spinta è stata più sterile<br />

e meno precisa. A parte questo,<br />

devo elogiare lo stesso i<br />

miei ragazzi, per quello che<br />

mi hanno dimostrato nel corso<br />

del primi 45’. Non sarebbe<br />

stato strano se fossimo andati<br />

al riposo con qualche gol di<br />

vantaggio. Il discorso è che la<br />

nostra gioventù è uno dei dazi<br />

che dobbiamo pagare».<br />

Un punto su sei disponibili<br />

non è certo una grande media,<br />

MONZA<br />

LEGNANO<br />

tanto per cominciare il campionato.<br />

«Non siamo partiti<br />

molto bene, però sono fiducioso.<br />

Tutto sommato ho visto<br />

una buona squadra; almeno<br />

in questa circostanza abbiamo<br />

calciato molte volte verso la<br />

porta avversaria».<br />

E cosa dire dei due episodi<br />

che hanno condizionato la partita?<br />

«Non parlo mai dell’operato<br />

dell’arbitro e, dunque,<br />

non lo faccio nemmeno qui.<br />

Evidentemente il signor Spadaccini<br />

ha visto quello che si è<br />

verificato e s’è regolato di conseguenza.<br />

Non voglio tornare<br />

sui due episodi, piuttosto, dovremo<br />

essere un po’ più concreti<br />

di quanto non siamo stati».<br />

(g.s.)<br />

MONZA: Righi, Melani, Zaffaroni, Campi (32’ st<br />

Giaretta), Barjie, Grossi, Piovanelli, Robbiati, Pontarollo<br />

(25’ st Espinal), Karasavvidis (22’ st Ferrari),<br />

Basilico. Allenatore Trainini.<br />

LEGNANO: Malatesta, Bacci, Chiti, Schenone,<br />

Maggioni, Catenacci (37’ pt Sarli), Toma, D’Ainzaghi<br />

(44’ st Sala), Zanardo, Nordi (41’ st Andorno),<br />

Shala. Allenatore Di Chiara.<br />

ARBITRO: Fugante di Macerata.<br />

NOTE: espulso Chiti (46’ pt) per doppia ammonizione.<br />

PRO SESTO<br />

IVREA<br />

PRO SESTO: Monguzzi, Cattaneo (36’ st Marchesi),<br />

Beccegato, Rota, Dossi, Salvi, Preti (16’ st Ruffini),<br />

Zinnari, Turetta, Maiolo, Riolo (20’ st Assane).<br />

Allenatore: Motta<br />

IVREA: Mordenti, De Pascale, Vianello, Mantelli,<br />

Conficconi, Abate (25’ st Siumar), Monetta (36’ st<br />

Tolotti), Rosso, Zucco, Andreini (9’ st Rondinella),<br />

Artico. Allenatore: Gaudenzi<br />

ARBITRO: Barletta di Bernalda<br />

RETI: al 5’ Beccegato, al 12’ Abate, al 25’ Andreini.<br />

MONTICHIARI<br />

ALTO ADIGE<br />

MONTICHIARI: Rosin, Calandrelli, Ramundo, Bendoricchio,<br />

Quaresmini, Facchinetti, Fiorentini,<br />

Quadri (28’ st Nichesola), Versi, Cossato (35’ st<br />

Belleri), Petrascu (40’ st Fusari). Allenatore Bonometti.<br />

ALTO ADIGE: Servili, Mallus, Guerra, Buscaroli,<br />

Ramsbach, Merzek, Corradi (36’ st Sorti), Cardillo,<br />

Mancini 6 (44’ st Scavona), Stefanelli, Le Noci<br />

(30’ st Benvenuto). Allenatore Terzulli.<br />

ARBITRO: Saveri di Viterbo.<br />

RETI: 5’ st Facchinetti, 17’ st Mancini.<br />

0<br />

0<br />

1<br />

2<br />

1<br />

1<br />

Il difensore recrimina<br />

Rigo non sa<br />

darsi pace<br />

«Potevamo<br />

vincere»<br />

SASSUOLO. C’è mancato<br />

poco che Enrico Rigo<br />

si facesse male, nell’azione<br />

del mancato raddoppio<br />

del Sassuolo. Ma il vicecapitano<br />

gialloblù è più addolorato<br />

per la mancanza dei<br />

un risultato positivo, a<br />

suo giudizio più che meritato.<br />

Il difensore centrale<br />

era stato tra i protagonisti<br />

di quel Belluno che, solo<br />

pochi mesi fa, aveva vinto<br />

al Riggi. «E’ vero che per<br />

poco non mi sono infortunato,<br />

nel momento in cui<br />

ho certato di chiudere su<br />

Sforzini. L’attaccante modenese<br />

ha cercato di ribadire<br />

in porta, dopo la respinta<br />

da parte di Tomasig,<br />

e io ho dovuto intervenire<br />

in qualche maniera:<br />

lui mi ha toccato sul tendine<br />

e ho dovuto rimanere a<br />

terra per qualche secondo.<br />

Tutto sommato, comunque,<br />

non è nulla di<br />

grave, tanto è vero che ho<br />

potuto riprendere regolarmente.<br />

In effetti, mi fa molta<br />

più rabbia questa mancata<br />

vittoria. Avremmo potuto<br />

addirittura vincere,<br />

con tutte le occasioni che<br />

ci sono capitate, in particolare<br />

nel corso del primo<br />

tempo». Rigo e la difesa<br />

hanno dovuto fare ben poco<br />

per arginare le iniziative<br />

della squadra di Brucato:<br />

«Devo dire che per tutta<br />

la prima frazione di gioco<br />

è stato il Belluno ad avere<br />

le migliori possibilità<br />

per passare in vantaggio.<br />

Quanto al Sassuolo, ha<br />

sfruttato soltanto una delle<br />

proprie opportunità da<br />

gol che gli sono capitate.<br />

Non ricordo che gli emiliani<br />

abbiano costruito un altro<br />

pericolo, al di là della<br />

percussione centrale, che<br />

c’è costata lo svantaggio.<br />

Purtroppo, nel corso del<br />

secondo periodo di gara,<br />

siamo calati e non c’è stato<br />

più verso di recuperare<br />

lo svantaggio. Ad ogni modo,<br />

la squadra mi è piaciuta:<br />

con un po’ più di fortuna,<br />

avremmo senz’altro potuto<br />

mettere via la prima<br />

vittoria della stagione. Pazienza,<br />

sarà per il prossimo<br />

incontro, quello in casa<br />

contro il Pizzighettone.<br />

Lì dovremo per forza cercare<br />

di vincere per la prima<br />

volta, pena il rimanere<br />

un po’ attardati nei confronti<br />

delle altre squadre<br />

che lotteranno per la salvezza».<br />

(g.s.)<br />

C2 / GIRONE A<br />

I RISULTATI<br />

*BIELLESE - PORTOSUMMAGA 2 - 2<br />

*MONTICHIARI - ALTO ADIGE 1 - 1<br />

*MONZA - LEGNANO 0 - 0<br />

CASALE - *OLBIA 1 - 0<br />

*PIZZIGHETTONE - CARPENEDOLO 2 - 0<br />

IVREA - *PRO SESTO 2 - 1<br />

*PRO VERCELLI - SANREMESE 1 - 0<br />

*SASSUOLO - BELLUNO 1 - 0<br />

*VALENZANA - PALAZZOLO 1 - 0<br />

CLASSIFICA P G V N P GF GS<br />

IVREA 6 2 2 0 0 4 2<br />

VALENZANA 6 2 2 0 0 3 1<br />

SASSUOLO 6 2 2 0 0 2 0<br />

ALTO ADIGE 4 2 1 1 0 6 2<br />

PIZZIGHETTONE 4 2 1 1 0 3 1<br />

MONTICHIARI 4 2 1 1 0 2 1<br />

CASALE 3 2 1 0 1 2 2<br />

PRO VERCELLI 3 2 1 0 1 2 5<br />

BIELLESE 2 2 0 2 0 2 2<br />

MONZA 2 2 0 2 0 0 0<br />

PORTOSUMMA-<br />

GA 1 2 0 1 1 2 3<br />

PRO SESTO 1 2 0 1 1 1 2<br />

SANREMESE 1 2 0 1 1 1 2<br />

BELLUNO 1 2 0 1 1 0 1<br />

LEGNANO 1 2 0 1 1 0 1<br />

PALAZZOLO 1 2 0 1 1 0 1<br />

CARPENEDOLO 1 2 0 1 1 0 2<br />

OLBIA 0 2 0 0 2 1 3<br />

PROSSIMO TURNO<br />

BELLUNO - PIZZIGHETTONE; CARPENEDOLO - VALENZA-<br />

NA; CASALE - MONTICHIARI; IVREA - BIELLESE; LEGNANO -<br />

PRO SESTO; PALAZZOLO - SASSUOLO; PORTOSUMMAGA -<br />

PRO VERCELLI; SANREMESE - MONZA; ALTO ADIGE - OL-<br />

BIA.


«Non so se la palla<br />

calciata da Basso<br />

fosse entrata o no<br />

ma a questo punto<br />

fa poca differenza»<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 19<br />

Delusione per i tifosi arrivati a Sassuolo<br />

SPIGOLATURE<br />

La bandiera di Marinella<br />

Brava la guardalinee donna, un po’ meno il collega<br />

SASSUOLO. Pochi, ma rumorosi.<br />

Qualche tifoso del<br />

Belluno è arrivato fino a Sassuolo.<br />

Si sono visti gli striscioni<br />

della Lions Force e della<br />

Vecchia Guardia. Presente,<br />

anche senza stendardi, il<br />

1. Club Belluno 1905. I leoni<br />

ce l’hanno sempre con i carabinieri,<br />

ma per il resto tutto<br />

in ordine. Nessun gemellaggio<br />

con gli avversari. C’è chi<br />

si era depresso parecchio,<br />

quando aveva letto che la società<br />

non aveva dovuto ri-<br />

chiedere nessun biglietto al<br />

segretario modenese.<br />

Caramelle in tribuna. Belle<br />

le hostess del Ricci e simpatica<br />

l’iniziativa di distribuire<br />

delle caramelle in tribuna<br />

centrale, tra il primo e il secondo<br />

tempo. Addolcire il palato<br />

dei sostenitori è da applausi.<br />

Al Polisportivo?<br />

Izabine chi? Nella formazione<br />

del Belluno, uno strano<br />

numero 11. Superata la<br />

sorpresa, ci si è accorti che<br />

era Mehdi Kabine. Che peral-<br />

tro si sarebbe fatto riconoscere<br />

dopo pochissimi minuti.<br />

La bandiera di Marinella. I<br />

sostenitori dell’una e dell’altra<br />

squadra hanno potuto apprezzare<br />

anche una guardalinee<br />

donna. Marinella Caiasanti<br />

ha dato una buona mano<br />

al vastese Spadaccini,<br />

sbandierando sempre a tono.<br />

E’ il collega Marco Buoso a<br />

non aver visto in porta il pallone<br />

di Basso e a non aver<br />

suggerito il gol al direttore di<br />

gara. (g.s.)<br />

De Mattia: «Meritavamo di più, ma è andata così»<br />

Il giovane centrocampista di Santo Stefano ha la coscienza a posto<br />

«Inutile prendersela con l’arbitro se poi non la buttiamo dentro»<br />

SASSUOLO. Comelico, terra mitica. Continua<br />

a sorprendere Igor De Mattia, il diciannovenne<br />

centrocampista di Santo Stefano.<br />

Anche ieri ha fatto la sua partita, di fronte<br />

ad avversari molto più importanti. Anche<br />

Non è che potrai sempre organizzare<br />

sei o sette occasioni<br />

da gol e non buttare dentro<br />

nemmeno un pallone. Sarebbe<br />

troppo triste, anche perché<br />

questa squadra così giovane<br />

e simpatica merita delle<br />

soddisfazioni: «Il guaio è proprio<br />

questo. Le occasioni per<br />

segnare ci sono state, ma non<br />

c’è stato verso di concretizzarne<br />

nemmeno una. Francamente<br />

non so se quella palla<br />

di Basso sia entrata o meno,<br />

ma alla fine fa poca differenza.<br />

La realtà è che l’arbitro<br />

ha fatto continuare e non ci<br />

ha concesso nemmeno l’eventuale<br />

rigore. Credo che<br />

avremmo meritato qualcosa<br />

di più, questo è indubbio, ma<br />

il punteggio ci condanna e<br />

La sua squadra<br />

gioca male ma è<br />

prima in classifica<br />

SASSUOLO. Mister onestà.<br />

Giuseppe Brucato sa di aver<br />

raccolto più del dovuto contro<br />

il Belluno. Il mister del<br />

Sassuolo ha gridato parecchio<br />

dalla panchina, invitando<br />

a volte i suoi a metterci gli<br />

attributi, senza peraltro avere<br />

molto ascolto. Il termine<br />

anatomico preciso sarebbe<br />

un altro, ma non è molto giornalistico.<br />

Ci siamo capiti: «Sono<br />

stati tre punti sofferti. Alla<br />

vigilia di questo incontro,<br />

avevo detto che il Belluno era<br />

una squadra giovane, ma<br />

combattiva ed evidentemente<br />

non mi sbagliavo. I veneti ci<br />

hanno messo in notevole difficoltà<br />

in più di un caso e ci siamo<br />

salvati in qualche maniera.<br />

Non nego che il risultato<br />

di Gigi Sosso<br />

non c’è più niente da fare».<br />

Insomma, il Belluno deve<br />

piangere soprattutto per la<br />

sua incapacità di concretizzare<br />

il giusto. Non gli si chiedeva<br />

di vincere cinque a zero,<br />

probabilmente sarebbe bastato<br />

un gol, per portare sul pullman<br />

i tre punti. Chi ne ha<br />

sei, dopo due incontri merita<br />

Maurizio Seno è perplesso<br />

sia un po’ largo per noi, ma ripeto<br />

che mi aspettavo una<br />

partita difficile. Sapevo che<br />

non sarebbe stato un pomeriggio<br />

spensierato. I bellunesi sono<br />

cambiati molto da come<br />

me li ricordavo la scorsa stagione,<br />

quando io ero alla guida<br />

della Biellese, ma non<br />

mancano certo di qualità».<br />

lui non può che essere preoccupato per la<br />

sconfitta e anche per la seconda domenica<br />

senza gol della squadra (segna Roverato,<br />

ma in Coppa), ma la coscienza non morde<br />

e verranno tempi più fruttuosi.<br />

il massimo del rispetto, però<br />

è tremendo perdere partite<br />

del genere: «La verità è che<br />

abbiamo sbagliato troppo e alla<br />

fine può capitare di prenderle,<br />

magari nell’unica occasione<br />

costruita degli avversari.<br />

E’ proprio quello che è successo<br />

qui. Inutile prendersela<br />

con l’arbitro, meglio lavora-<br />

Brucato aveva detto più o<br />

meno le stesse cose dopo la<br />

partita di Portogruaro. Non<br />

può negare che al suo Sassuolo<br />

sta andando abbastanza di<br />

lusso: «Finché giochi male e<br />

vinci lo stesso, puoi essere<br />

soddisfatto. Naturale che dovremo<br />

cercare di migliorare<br />

sul piano del gioco, ma è an-<br />

re, per fare in modo di non recriminare<br />

più».<br />

Personalmente, non è sorpreso<br />

per queste due prestazioni<br />

da giocatori di categoria.<br />

Aveva detto che la stagione<br />

da titolare, a Santa Lucia,<br />

l’aveva migliorato e non si<br />

sbagliava. Forse non si aspettava<br />

di ritrovarsi con un punto<br />

dopo due incontri: «La consolazione<br />

sta nel fatto di aver<br />

giocato alla pari della Pro Sesto<br />

e meglio del Sassuolo. Siamo<br />

appena alle prime battute<br />

e non è certo il caso di drammatizzare.<br />

Ovvio che dovremo<br />

cominciare a vincere qualche<br />

partita al più presto, se<br />

vogliamo centrare la salvezza.<br />

Finora non è andata troppo<br />

bene, ma sono sicuro che<br />

cambierà e ci metteremo presto<br />

a fare punti. Per quanto<br />

moi riguarda, avrei preferito<br />

che la squadra facesse un risultato<br />

positivo. La prova del<br />

singolo non m’interessa, se<br />

non è accompagnata da un<br />

punteggio confortante».<br />

Brucato, mister... onestà<br />

Non lo dice ma lo fa intendere: risultato ingiusto<br />

che vero che siamo solamente<br />

all’inizio della stagione e il<br />

tempo non ci manca. Intanto,<br />

non c’è dubbio che sia molto<br />

bello ritrovarsi al primo posto,<br />

a pieni giri, dopo un paio<br />

di giornate di campionato».<br />

Inutile cercare di capire cosa<br />

pensa il tecnico dei due episodi<br />

molto discussi. Il rischio<br />

è di vedersi rispondere frasi<br />

di circostanza: ero troppo lontano<br />

dall’azione, oppure non<br />

commento mai quello che decide<br />

l’arbitro, perché lui è<br />

piazzato sicuramente meglio<br />

di me. Meglio farlo entrare in<br />

spogliatoio a festeggiare il<br />

successo con i suoi. Nessuno<br />

si aspettava di poter stare insieme<br />

alle favorite alla promozione.<br />

(g.s.)<br />

Uno stacco aereo di Marcos De Paula<br />

Nessuna amichevole in settimana per i gialloblù<br />

Intrabartolo diventa papà<br />

E’ nato il piccolo Mattia<br />

SASSUOLO. Papà Intrabartolo. Nel cortile del Ricci, è arrivata<br />

la notizia della paternità di Andrea Intrabartolo. E’<br />

nato Mattia, il primogenito del bomber ex Belluno e ora alla<br />

Sambonifacese. A «Intra» e Michela gli auguri del Belluno<br />

e anche della redazione sportiva del Corriere delle Alpi.<br />

Indiscrezioni reaccontano già che il piccolo calcia già sia di<br />

destro che di sinistro. Un campioncino in miniatura.<br />

Solo allenamento. Il Belluno non ha intenzione di fare<br />

partitelle in settimana. Se ne potrebbe riparlare la prossima<br />

contro l’Alpago, la squadra che sta ospitando di gialloblù,<br />

al campo sportivo di Pieve d’Alpago. (g.s.)<br />

C1 GIRONE A C1 GIRONE B C2 GIRONE B C2 GIRONE C D GIRONE C D GIRONE D<br />

2ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

Grosseto-Sangiovannese0-0<br />

Lucchese-Acireale 1-1<br />

Lumezzane-Novara 0-2<br />

Mantova-Pisa 1-0<br />

Pavia-Andria 1-0<br />

Pistoiese-Prato 3-0<br />

Pro Patria-Frosinone 0-0<br />

Spezia-Cremonese 2-4<br />

Vittoria-Como 2-0<br />

LA CLASSIFICA<br />

Cremonese e Pavia 6;<br />

Novara, Vittoria, Lucchese,<br />

Grosseto e Mantova 4;<br />

Spezia, Pistoiese e Andria<br />

3; Sangiovannese 2; Frosinone,<br />

Acireale, Pisa, Pro<br />

Patria e Lumezzane 1; Torres,<br />

Como e Prato 0.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Acireale-Torres; Como-Spezia;Andria-Lucchese;<br />

Cremonese-Mantova;<br />

Frosinone-Pavia; Novara-Pro<br />

Patria; Pisa-Vittoria;<br />

Pistoiese-Grosseto;<br />

Sangiovannese-Lumezzane.<br />

Riposa: Prato<br />

2ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

Cittadella-Reggiana 0-0<br />

Fermana-Napoli rinviata<br />

Foggia-Samb 0-1<br />

Giulianova-Avellino 2-3<br />

Lanciano-Benevento 2-1<br />

Martina-Padova 1-0<br />

Rimini-Spal 3-2<br />

Sora-Chieti 1-0<br />

Vis Pesaro-Teramo 1-2<br />

CLASSIFICA<br />

Avellino 6; Rimini e<br />

Samb 4; Benevento, Fermana,<br />

Chieti, Spal, Martina,<br />

Sora, Teramo e Lanciano<br />

3; Reggiana 2; Foggia,<br />

Giulianova, Padova e Cittadella<br />

1; Napoli e Vis Pesaro<br />

0. Napoli due gare in<br />

meno; Vis Pesaro e Fermana<br />

una gara in meno.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Avellino-Pesaro; Benevento-Foggia;Chieti-Fermana;<br />

Padova-Lanciano;<br />

Reggiana-Giulianova;<br />

Samb-Rimini; Spal-Martina;<br />

Teramo-Sora.<br />

2ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

C.S.Pietro-Carrarese 1-1<br />

Cisco-Sansovino 5-1<br />

Fano-Aglianese 3-0<br />

Gualdo-Gubbio 1-0<br />

Massese-Imolese 1-0<br />

Montevarchi-Bellaria 0-0<br />

Ravenna-Castelnuovo 1-3<br />

Tolentino-San Marino 1-0<br />

CLASSIFICA<br />

Massese, Tolentino, Cisco<br />

e Castelnuovo 6; Fano<br />

4; Gualdo, Forlì e Cappiano<br />

3; Montevarchi 2; Bellaria,<br />

Carrarese, Gubbio,<br />

C.S.Pietro, Ravenna, Sansovino<br />

e Aglianese 1; Ancona,<br />

Viterbo, Imolese e San<br />

Marino 0.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Ancona-Cappiano; Bellaria-Gubbio;Carrarese-Massese;Castelnuovo-Tolentino;<br />

Cisco-C.S.<br />

Pietro; Fano-Viterbo; Imolese-Gualdo;Ravenna-Forlì;<br />

San Marino-Montevarchi;<br />

Sansovino-Aglianese.<br />

2ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

Castel di Sangro-Taranto3-1<br />

Gela-Potenza 3-1<br />

Juve Stabia-Melfi 2-2<br />

Latina-Igea 1-1<br />

Morro D’Oro-Giugliano 2-2<br />

Nocerina-Pro Vasto 3-1<br />

Ragusa-Manfredonia 0-3<br />

Rosetana-Rende 0-0<br />

Vigor Lamezia-Cavese 1-2<br />

CLASSIFICA<br />

Cavese, Manfredonia e<br />

Gela 6; Castel di Sangro e<br />

Juve Stabia 4; Potenza, Lamezia<br />

e Nocerina 3; Melfi,<br />

Latina e Rende 2; Rosetana,<br />

Igea, Giugliano e Morro<br />

D’Oro 1; Taranto, Ragusa<br />

e Pro Vasto 0.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Cavese-Castel di Sangro;<br />

Pro Vasto-Juve Stabia;<br />

Giugliano-Latina; Igea-Rosetana;<br />

Manfredonia-Gela;<br />

Melfi-Vigor Lamezia; Potenza-Nocerina;Rende-Morro<br />

D’Oro; Taranto-Ragusa.<br />

3ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

Bassano-Tamai 1-1<br />

S.Lucia-Sambonifacese 0-1<br />

Chioggia-Jesolo 1-0<br />

Cologna-Conegliano 2-1<br />

Montecchio-Montebelluna 3-3<br />

Pro Romans-Cordignano2-1<br />

S.Polo-Rovigo 2-2<br />

Sacilese-Sanvitese 0-1<br />

Vigontina-Itala 2-3<br />

CLASSIFICA<br />

Itala 9; Sambonifacese, Rovigo<br />

7; P.Romans 6; Montebelluna,<br />

Montecchio, Tamai<br />

5; Jesolo, Cordignano,<br />

Cologna 4, Chioggia 4;<br />

S.Polo, Sanvitese 3; Sacilese,<br />

Bassano 2; S.Lucia 1;<br />

Conegliano, Vigontina 0.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Conegliano-S.Polo; M.belluna-Romans;Jesolo-Montecchio;Cordignano-Cologna;<br />

Itala-Chioggia; Rovigo-Sacilese;Sambonifacese-Bassano;Sanvitese-S.Lucia;Tamai-Vigontina.<br />

3ª GIORNATA<br />

I RISULTATI<br />

Arco-Mezzocorona 3-3<br />

Bolzano-Salò 0-1<br />

Carpi-Bergamo 1-1<br />

Centese-Fiorenzuola 2-0<br />

Crevalcore-Castelfranco3-1<br />

Pergocrema-Albano 1-1<br />

Rodengo-Boca 2-0<br />

Trentino-Chiari 4-1<br />

Uso Calcio-Reno Centese3-0<br />

CLASSIFICA<br />

Centese 9; Uso Calcio, Salò,<br />

Carpi, Rodengo 7; Trentino,<br />

Bolzano, Chiari 6;<br />

Crevalcore 5; Pergocrema<br />

4; Nuova Albano, Mezzocorona,<br />

Arco 2; Bergamo, Boca,<br />

Reno Centese 1; Castelfranco,<br />

Fiorenzuola 0.<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Bergamo-Trentino; Boca-Pergocrema;Chiari-Crevalcore;Fiorenzuola-Rodengo;Mezzocorona-Bolzano;<br />

Albano-Carpi;<br />

Reno Centese-Centese; Salò-Uso<br />

Calcio; Castelfranco-Arco.


LA PRIMA<br />

GIORNATA<br />

Le parate di Zilio<br />

hanno evitato il tracollo<br />

Secondo tempo giocato<br />

a porta unica<br />

Bomber ancora a secco<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 20<br />

L’attaccante della Feltrese Omar Moschetta (Foto Obiettivo)<br />

Mister Susic ammette<br />

la superiorità locale<br />

FELTRE. Non vola una mosca nello spogliatoio del Ponzano<br />

perché al di là del risultato c’è poco da salvare e l’allenatore<br />

ospite Massimo Susic lo fa capire fin dalle prime battute:<br />

«Inutile negare, la Feltrese avrebbe meritato qualcosa<br />

in più. Soprattutto nel secondo tempo siamo stati costretti<br />

alle barricate e la mia squadra non mi è piaciuta. A Ponzano<br />

abbiamo tre santi patroni, credo che stavolta si siano<br />

messi tutti assieme per darci una mano. Abbiamo sofferto<br />

più del previsto anche se non imputerei le difficoltà a fattori<br />

fisici quanto a problemi di testa. La mia squadra è scesa<br />

in campo nervosa, forse ha sentito il debutto più del lecito.<br />

Certo è che abbiamo denotato un nervosismo che ci ha portati<br />

a sbagliare anche passaggi piuttosto semplici. Poi va aggiunto<br />

che la velocità degli attaccanti della Feltre mal si<br />

concilia con le caratteristiche dei nostri difensori, ma resto<br />

convinto che se avessimo giocato con serenità saremmo riusciti<br />

a contenere meglio la Feltrese.<br />

Ha visto la Feltrese che si aspettava?<br />

«E’ senz’altro una buona squadra. Anche l’anno scorso<br />

ha cominciato con qualche difficoltà, ma l’organico non si<br />

discute e poi in panchina c’è il mio ex compagno di squadra<br />

Tollardo. Non posso che fargli i migliori auguri. Da parte<br />

nostra — conclude il tecnico del Ponzano — l’obiettivo è<br />

sempre il solito, raggiungere la salvezza il prima possibile e<br />

poi cercare di togliersi qualche soddisfazione. (r.c.)<br />

Davanti al proprio pubblico, il debutto dei granata si risolve in un «misero» pari a reti bianche, nonostante la squadra «tutta avanti» e veloce<br />

Alla Feltrese manca ancora la mira<br />

Contro il Ponzano i ragazzi di Tollardo hanno sprecato troppe occasioni<br />

di Roberto Curto<br />

FELTRE. Troppe palle gol sciupate dalla Feltrese, il Ponzano<br />

ringrazia e porta a casa un punto insperato. Comincia<br />

con un mezzo passo falso il cammino della Feltrese nel campionato<br />

di Eccellenza: 90’ senza gol per la “prima” contro un<br />

Ponzano messo spesso alle corde, ma capace di uscire indenne<br />

a dispetto delle numerose occasioni create dalla squadra<br />

allenata da Dario Tollardo. Più che una partita di calcio è<br />

stato un tiro a segno con la Feltrese che ha sbagliato tutto lo<br />

sbagliabile esaltando nelle altre occasioni il portiere ospite<br />

Zilio risultato determinante in almeno tre occasioni.<br />

FELTRESE<br />

PONZANO<br />

FELTRESE GG GARBIN (4-4-2): Sgrò, Polesana, Gorza, D’Incà,<br />

Amtoniol, Gottardo, Fregona, Scopel (63’ Bidese), Argenta, Maset,<br />

Moschetta.<br />

All. Tollardo. A disposizione: De Bastiani, Stefanon, Strappazzon,<br />

Bergamo, D’Alberto, Fontana.<br />

PONZANO (4-4-2): Zilio, L. Visentin, Marcuzzo, S. Visentin, Bertocco,<br />

Fava, Orlandi (53’ Baseggio), Gagno (69’ Spahija), Mazzer<br />

(75’ Benincà), Mattiazzo, Sovegni. All. Susic. A disposizione:Izzo,<br />

Gasparetto, Girotto, Cardin.<br />

ARBITRO: Frigo di Bassano (Bozzolan e Brotto di Bassano).<br />

NOTE: ammoniti Marcuzzo, Antoniol, S. Visentin, Mochetta, Maset,<br />

Fregona. Calci d’angolo 13-2 per la Feltrese. Recuperi 2’ e<br />

4’. Spettatori 250 circa. Terreno in buone condizioni, pomeriggio<br />

caldo.<br />

Certo che non vincere partite<br />

come quella di ieri lascia<br />

l’amaro in bocca perché raramente<br />

si vede una differenza<br />

così netta tra le squadre in<br />

campo. E allo «Zugni Tauro»,<br />

in pratica c’è stata in campo<br />

solo la Feltrese con il Ponzano<br />

a tappare le falle dove possibile,<br />

affidandosi poi alla bravura<br />

del proprio portiere, alla<br />

buona sorte e all’imprecisione<br />

degli avanti di casa.<br />

Si punta sulla velocità. Maset,<br />

D’Incà, Moschetta e Argenta:<br />

questo il quadrilatero<br />

offensivo su cui scommette<br />

Tollardo per scardinare il fortino<br />

del Ponzano. In mezzo<br />

Fregona e Scopel dettano i<br />

0<br />

0<br />

tempi della manovra, mentre<br />

la linea difensiva è composta<br />

dagli esterni Antoniol e Gorza<br />

con Polesana e Gottardo<br />

coppia centrale. Le premesse<br />

sono buone perché già al secondo<br />

Moschetta ha sul destro<br />

un pallone invitante servitogli<br />

un verticale da Fregona,<br />

ma il portiere devia.<br />

L’una tantum del Ponzano.<br />

Gli ospiti vanno presto in difficoltà,<br />

ma al 16’ hanno un<br />

guizzo con una botta di Mazzer<br />

su punizione che chiama<br />

Sgrò all’unica parata dei 90’.<br />

Molti lanci lunghi. Visto l’intasamento<br />

del centrocampo la<br />

Feltrese deve affidarsi spesso<br />

ai lanci lunghi. Una tattica<br />

Andrea Fregona contrasta un avversario a centrocampo<br />

che provoca comunque scompensi<br />

nella retroguardia ospite<br />

che soffre la spinta sulle fasce<br />

di D’Incà e soprattutto<br />

Maset, ben sostenuti anche<br />

da Antoniol e Gorza che da<br />

dietro offrono un sostanzioso<br />

sostegno. In mezzo brilla più<br />

Fregona di Scopel ed in ogni<br />

caso l’attesa per il gol si fa<br />

sempre più stringente.<br />

Secondo tempo a porta unica.<br />

Superato indenne il primo<br />

tempo, il Ponzano torna<br />

in campo e ci si aspetta che il<br />

tecnico Susic abbia potuto aggiustare<br />

le cose. Invece le cose<br />

vanno peggio di prima e le<br />

occasioni per la Feltrese fioccano.<br />

Il guaio per i padroni di<br />

casa è che al momento decisivo<br />

la porta diventa piccola<br />

piccola. Argenta si fa apprezzare<br />

con un sinistro dalla distanza,<br />

ma poi, nel giro di cinque<br />

minuti fallisce due occasioni<br />

colossali che fanno venire<br />

i sudori freddi agli ospiti e<br />

montare la rabbia tra i padroni<br />

di casa. Quando anche Moschetta<br />

fallisce il pallonetto<br />

al 71’ a tu per tu con il portiere<br />

cresce la sensazione che lo<br />

0-0 possa diventare realtà.<br />

Forze fresche a centrocampo.<br />

Tollardo gioca la carta Bidese<br />

che entra al 63’ al posto<br />

di Scopel. Più dinamismo e<br />

maggiore fisicità a centrocampo<br />

nel momento in cui occor-<br />

Difesa e centrocampo già «muscolose». Argenta sbaglia due palle gol nitide. Moschetta si beve il «suo» pallonetto<br />

Partita da «sette» di Fregona e Maset<br />

Per Sgrò ordinaria amministrazione con qualche uscita azzardata<br />

SGRO’ 6 Una sola parata in<br />

novanta minuti. Per il resto<br />

solo ordinaria amministrazione<br />

in cui il portiere inserisce<br />

un paio di uscite dall’area un<br />

po’ azzardate.<br />

POLESANA 6,5 Gioca con sicurezza<br />

e senza sbavature.<br />

Controlla le rare incursioni<br />

ospiti senza mai farsi saltare.<br />

Debutto in campionato positivo.<br />

GORZA 6,5 Qualche fallo gratuito<br />

all’inizio, ma appena aggiusta<br />

il tiro diventa un centrocampista<br />

aggiunto. Prezioso<br />

negli inserimenti a sinistra,<br />

pericoloso sui calci da<br />

fermo.<br />

D’INCA 6,5 Tollardo spera<br />

in uno dei suoi guizzi per risolvere<br />

un match intricato.<br />

Sulla sinistra fa la propria<br />

parte e quando può arriva anche<br />

alla conclusione.<br />

ANTONIOL 6,5 Meno esuberante<br />

di Gorza, ma altrettanto<br />

efficace. Guarda maggiormente<br />

alla fase di contenimento,<br />

ma quando può puntella<br />

l’azione offensiva.<br />

GOTTARDO 6 Se la cava con<br />

l’esperienza che non gli manca.<br />

Qualche brivido per il contatto<br />

in area al 36’ con Gagno.<br />

FREGONA 7 E’ la sua partita.<br />

Dove occorre conquistare<br />

palloni e spingere a tutto vapore<br />

Fregona c’è e dai suoi<br />

piedi partono un’infinità di<br />

palloni per i compagni compresi<br />

un paio di assist che<br />

avrebbero meritato miglior finalizzazione.<br />

SCOPEL 6 Fatica a dare geometrie<br />

al gioco granata che<br />

propende soprattutto per i<br />

lanci lunghi, ma proprio poco<br />

prima di essere sostituito si<br />

fa notare per un paio di belle<br />

iniziative.<br />

BIDESE 6 Da registra arretrato<br />

fatica ad esprimersi, ma<br />

quel colpo di testa salvato miracolosamente<br />

dal portiere a<br />

due minuti dalla fine lo fa entrare<br />

di diritto tra i protagonisti<br />

di giornata.<br />

ARGENTA 5,5 Alterna cose<br />

buone e meno buone. Soprat-<br />

re sbloccare il risultato con le<br />

buone o con le cattive. Il tempo<br />

ci sarebbe ancora e anche<br />

a fiato la Feltrese mostra di<br />

stare molto meglio degli avversari.<br />

Il finale è un vero assedio<br />

con due conclusioni a<br />

botta sicura di Gorza (sinistro<br />

su punizione) e Bidese<br />

(di testa) che esaltano la reattività<br />

di Zilio. Il Ponzano<br />

stringe i denti e dopo una serie<br />

di cambi lascia davanti il<br />

solo Benincà a disturbare la<br />

retroguardia, praticamente<br />

mai messa in difficoltà. Ormai<br />

non c’è più tempo per segnare.<br />

In compenso ne resta<br />

moltissimo per meditare sui<br />

due punti lasciati per strada.<br />

tutto fallisce le due più nitide<br />

palle gol capitate alla Feltrese<br />

nei novanta minuti e per<br />

un attaccante non è il miglior<br />

biglietto da visita.<br />

MASET 7 Fa impazzire Marcuzzo<br />

che non lo vede quasi<br />

mai ed è costretto sovente al<br />

fallo. Sulla destra crea spazi e<br />

presupposti per il gol. Un<br />

paio di volte ci prova anche<br />

personalmente, ma senza fortuna.<br />

MOSCHETTA 5,5 Chiama<br />

più volte Zilio alla parata e<br />

purtroppo sbaglia per conto<br />

proprio l’opportunità più nitida<br />

con un pallonetto che il miglior<br />

Moschetta non sbaglia<br />

mai. (r.c.) Una percussione di Stefano Maset<br />

IL FILM<br />

2’: Fregona in verticale<br />

per Moschetta, piatto destro<br />

deviato da Zilio.<br />

16’: sventola su punizione<br />

di Mazzer, Sgrò respinge<br />

sulla sua destra.<br />

36’: contrasto dubbio in<br />

area tra Gottardo e Gagno<br />

con il giocatore trevigiano<br />

che finisce a terra, l’arbitro<br />

lascia proseguire.<br />

39’: Argenta per D’Incà<br />

che si defila e calcia di sinistro<br />

da distanza ravvicinata,<br />

Zilio respinge di piede.<br />

45’: punizione alta di Gorza.<br />

53’: Maset per Fregona,<br />

cross dal fondo, Zilio respinge<br />

in qualche modo,<br />

Scopel manca il tocco sul<br />

secondo palo.<br />

54’: gran sinistro dalla distanza<br />

di Argenta, Zilio<br />

mette in angolo.<br />

56’: Fregona per Moschetta,<br />

destro da appena dentro<br />

l’area respinto da Zilio.<br />

Sul prosieguo Moschetta<br />

gira ancora verso la porta<br />

e il portiere respinge.<br />

60’: Moschetta ruba palla<br />

a Lucio Visentin, va sul<br />

fondo e mette in mezzo<br />

per l’accorrente Argenta<br />

che testa mette fuori praticamente<br />

a porta vuota.<br />

62: lancio perfetto in verticale<br />

per Argenta che brucia<br />

il difensore, ma sbaglia<br />

il controllo in corsa.<br />

71’: Fregona mette in verticale<br />

per Moschetta che<br />

controlla e sull’uscita del<br />

portiere mette alto.<br />

87’: punizione di Gorza, Zilio<br />

alza in angolo. Sulla<br />

battuta di D’Incà, Bidese<br />

colpisce di testa da distanza<br />

ravvicinata e il portiere<br />

respinge d’istinto. (r.c.)


LA PRIMA<br />

GIORNATA<br />

«Faremo valutazioni<br />

sulla prova di tutti<br />

ma la Feltrese<br />

non ha l’assillo<br />

di fare acquisti»<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 21<br />

Una delle occasioni capitate ieri alla Feltrese<br />

Il tecnico non fa appunti alla squadra: «Ci sono delle partite che nascono in un certo modo, difficile farle girare»<br />

Ma Tollardo non rimpiange Bavaresco<br />

«Le occasioni le abbiamo avute, prima o poi i gol arriveranno»<br />

L’attaccante ha svolto l’intera<br />

preparazione precampionato<br />

e più volte il contratto<br />

sembrava sul punto di essere<br />

firmato. Problemi sull’accordo<br />

economico si sono poi mescolati<br />

ad un rendimento che<br />

forse non ha entusiasmato allenatore<br />

e dirigenza, fino al<br />

dietrofront della Feltrese di<br />

qualche giorno fa che ha sancito<br />

la fine della collaborazione.<br />

Dopo lo 0-0 con il Ponzano<br />

ovvio chiedere all’allenatore<br />

granata se lui chiederà un altro<br />

attaccante alla dirigenza:<br />

«Non credo che la presenza di<br />

un giocatore piuttosto di un<br />

altro avrebbe modificato la<br />

partita con il Ponzano — af-<br />

di Roberto Curto<br />

FELTRE. «Perché Bavaresco non è più alla Feltrese? Una<br />

scelta collegiale, presa dal sottoscritto d’accordo con la<br />

società». La Feltrese non ha segnato ed è ovvio che un tema<br />

caldo da affrontare con Tollardo sia la decisione di<br />

non tesserare più Federico Bavaresco.<br />

Il difensore Stefano Antoniol<br />

SAN PAOLO<br />

ASOLOFONTE<br />

1<br />

4<br />

SAN PAOLO: Belloni, Finesso,<br />

Marzola, Filippi, Bianco,<br />

Ciato (30’ s.t. Boldrin), Friso,<br />

Cavazzana, Bertorelle (1’<br />

s.t. Clementi), Marotti, Quadrelli.<br />

Allenatore: Martino.<br />

ASOLOFONTE: Piva, Renaldini,<br />

Zanatta, Simonetti, Rostirolla,<br />

Gazzola, Antonello,<br />

Carli, Dartora, De Mozzi (23’<br />

s.t. Salvador), Cesca (15’ s.t.<br />

Lazzaro).<br />

Allenatore Andreucci.<br />

ARBITRO: Bertasi di Verona<br />

(Tissi e Vullo).<br />

RETI: nel primo tempo, 3’ De<br />

Mozzi, 8’ Renaldini; nel secondo<br />

tempo, 15’ Clementi,<br />

25’ (rigore) e 40’ Carli.<br />

ferma Tollardo — perché più<br />

semplicemente questa era<br />

una gara da vincere sempre e<br />

comunque vista la mole di occasioni<br />

create. Naturalmente<br />

saranno fatte delle valutazioni<br />

di mercato assieme alla dirigenza,<br />

ma senza l’assillo dell’acquisto<br />

a tutti i costi. D’altra<br />

parte se la squadra crea<br />

palle gol in quantità basterà<br />

avere un po’ di pazienza e le<br />

vittorie arriveranno. Queste<br />

sono partite che nascono in<br />

un certo modo e non c’è verso<br />

di farle mutare. Mi dispiace<br />

tantissimo per i ragazzi che<br />

hanno offerto una prova convincente<br />

sotto tutti i punti di<br />

vista, ma non hanno avuto la<br />

NUOVA PIOVESE<br />

ROMANO<br />

1<br />

0<br />

NUOVA PIOVESE: Pagnin,<br />

Boscolo, Ghezzo, Veggian,<br />

Nordio, Zoccarato, Munaro<br />

(27’ st Marcolongo), Fiorin,<br />

Bisso, Corradin (43’ st Ballarin),<br />

Lomazzi (23’ st Simonetto).<br />

All. Crescenzio.<br />

ROMANO D’EZZELINO: Brunello,<br />

Marconato, Cantele,<br />

Bertacco, Zarpellon, Cacciotti<br />

(37’ st Cherubin), Balis (28’<br />

st Bortoli), Moresco, Cortese<br />

(38’ st Brotto), Dal Pozzo, Bosaglia.<br />

All. Cunico.<br />

RETE: 40’ pt Lomazzi.<br />

NOTE: giornata di sole, terreno<br />

di gioco in ottime condizioni.<br />

Espulso al 25’ della ripresa<br />

Boscolo (Piovese) per<br />

doppia ammonizione.<br />

capacità e la fortuna di concretizzare<br />

la loro superiorità.<br />

Sinceramente non mi sento<br />

di muovere loro alcun rimprovero.<br />

Spero solo mantengano<br />

questa concentrazione e questi<br />

ritmi anche nelle prossime<br />

partite».<br />

Quel cambio nella ripresa<br />

con Bidese al posto di<br />

Scopel?<br />

«La partita è vissuta molto<br />

su palloni lunghi e palle alte<br />

che poco si addicono alle caratteristiche<br />

di Scopel. Così<br />

ho inserito Bidese che ha più<br />

peso sul piano fisico ed è forte<br />

di testa. Mi chiedo ancora<br />

come abbiamo fatto a non vincere».<br />

E quelle due uscite di<br />

Sgrò fuori area?<br />

«Si sa che Enrico gioca piuttosto<br />

alto. Forse non ha letto<br />

al meglio un paio di situazioni,<br />

ma anche i difensori devono<br />

capire che quando esce bisogna<br />

lasciargli spazio (r.c.)<br />

Il centrocampista Daniele Bidese<br />

ANCHE POLESANA RECRIMINA<br />

E Argenta mastica amaro<br />

«Quelle due palle erano buone, peccato aver sbagliato»<br />

FELTRE. Prestazioni diverse, stesso stato<br />

d’animo. Antonio Argenta e Michele Polesana<br />

sono i due giovani che Tollardo ha deciso di<br />

schierare contro il Ponzano. Alla fine entrambi<br />

sono delusi per il pareggio senza gol, ma ovviamente<br />

è l’attaccante ad essere più pensieroso:<br />

«Quelle due occasioni — dice Argenta —<br />

erano proprio buone. Nella prima Moschetta<br />

ha messo in area un pallone perfetto, forse mi<br />

ha disturbato il sole contro, resta il fatto che<br />

non ho inquadrato la porta. Sul pallone in verticale<br />

invece è tutta colpa mia perché ho sbagliato<br />

a controllare il pallone. Mi dispiace tanto<br />

perché abbiamo fatto una bella partita,<br />

creato tante occasioni, eppure abbiamo gli<br />

stessi punti del Ponzano che ha passato tre<br />

volte la metà campo. Né io né Moschetta abbiamo<br />

trovato il colpo vincente, eppure ci siamo<br />

mossi bene tutti e due, abbiamo combinato<br />

bene in campo. Sono proprio dispiaciuto.<br />

LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE<br />

MARTELLAGO<br />

EUROCALCIO<br />

0<br />

3<br />

MARTELLAGO: Visentin, Pistellato,<br />

Rinaldini, Linieri,<br />

Danesin, Gadio, Manente,<br />

Baroni (46’ Fontebasso),<br />

Mazzuccato, Fantin, Casarin<br />

(24’ Zoggia).<br />

Allenatore Lucano.<br />

EUROCALCIO: Poles, Pellizzari,<br />

Tagliapietre, Cesca, Peruzzo,<br />

Granzotto, Beggiato<br />

(58’ Miotti), Zanon, Mundar<br />

(46’ Dissegna), Meneghini<br />

(88’ Zanatta), Scalco.<br />

All. Artuso.<br />

ARBITRO: Caliari di Legnago.<br />

RETI: 13’ Meneghini, 86’ e<br />

90’ Scalco.<br />

NOTE: ammoniti Gadio, Zogggia,<br />

Scalco.<br />

ROSSANO<br />

SANDONA’<br />

Adesso devo mettermi a lavorare ancora più<br />

duramente in allenamento per migliorare perché<br />

quello che resta è un pareggio che ci lascia<br />

a pari punti con il Ponzano».<br />

Abbacchiato anche Michele Polesana, che<br />

pure ha fornito una buona prestazione: «Oggi<br />

non voleva proprio saperne di entrare. Siamo<br />

stati superiori al Ponzano, ma bisogna buttarla<br />

dentro. Sicuramente dobbiamo migliorare<br />

ancora in tutti i reparti e quando saranno a<br />

posto anche gli attaccanti potranno segnare<br />

quei gol che stavolta ci sono mancati».<br />

Il difensore commenta la sua prestazione:<br />

«Sono abbastanza soddisfatto. Nei primi venti<br />

minuti ho fatto fatica ad entrare in partita,<br />

poi è andata meglio. Il Ponzano non ci ha messi<br />

molto in difficoltà e sia gli attaccanti che i<br />

centrocampisti hanno lavorato molto impedendo<br />

ai nostri avversari di affacciarsi nella<br />

nostra zona». (r.c.)<br />

1<br />

1<br />

ROSSANO VENETO: Buin,<br />

Pierobon, Freda, Tonellotto<br />

(20’ st Torresin), Bertapelle,<br />

Zanella (34’ Guarise), Bertoncello<br />

(30’ st Poiana), Scotton,<br />

Fietta, Baggio, Dos Santos.<br />

All. Belardinelli.<br />

SANDONA’: Cecchinato, Fantinello,<br />

De Carli, Scacco,<br />

Strioli, Davanzo, Ferlin, Ballarin<br />

(13’ st Pallach), Bisiol,<br />

Tommaselli (18’ st Fontana),<br />

Crestani, (39’ st Casonato).<br />

All. Colella.<br />

ARBITRO: Mondin di Treviso.<br />

RETI: 2’ Crestani, 90’ Fietta.<br />

NOTE: giornata di sole, ammoniti:<br />

Bertapelle, Dos Santos<br />

e Fietta.<br />

SAGITTARIA<br />

CORNUDA<br />

1<br />

0<br />

SAGITTARIA JULIA: Bertoni,<br />

Celanti, Gabatel, Bompan<br />

(33’ st Bianco), Bergamo,<br />

Pettovello, Cella, Franzin,<br />

Cominotto (5’ st D’Antonio),<br />

Doratiotto (40’ st Della Bianca),<br />

Pittana. All. Barel.<br />

CORNUDA CROCETTA: Bertoncello,<br />

Ferraro, Tormena,<br />

Lazzarotto, Manera, Zandonà<br />

(12’ st Bellini), Galbano,<br />

Zen, Sagrillo, Zanvettor<br />

(30’ st Moretto), Vastola (5’<br />

st Collet). All. Tomasi.<br />

ARBITRO: Spiallare di<br />

Schio.<br />

RETI: 46’ Doratiotto.<br />

NOTE: ammoniti Zanvettor,<br />

Zen, Ferraro, Celanti, Gabatel<br />

e Franzin.<br />

Il prossimo avversario<br />

La Pievigina<br />

mette<br />

le pastoie<br />

all’Edo<br />

MESTRE EDO<br />

PIEVIGINA<br />

1<br />

1<br />

MESTRE EDO: Morello, Zanon,<br />

Brunetta (34’pt Giacobe),<br />

Minio (36’st Ortler), Da<br />

Riol, Masiero, Corazza, Onnivello,<br />

Cominotto, Salamone,<br />

Nassivera. All. Vio.<br />

PIEVIGINA: Saltarel, Damato,<br />

Gobbo (25’st Fornasier),<br />

Novello, Ghiotti, Bolletta,<br />

Scapol (26’st Terminelli),<br />

Sampaoli, Luque (46’st Deola),<br />

Furlan, Petraz. All. Andreazza.<br />

RETI: 22’pt Furlan, 13’st Salamone<br />

(rig.).<br />

ARBITRO: Caporello di Padova.<br />

NOTE: giornata tiepida e soleggiata,<br />

terreno in buone<br />

condizioni, spettatori 500 circa.<br />

Angoli: 2 a 1 per il Mestre<br />

Edo. Ammoniti: Sampaoli<br />

e Patraz della Pievigina.<br />

MESTRE. Non incanta il<br />

Mestre Edo nel suo esordio<br />

in campionato. La<br />

squadra di Gianni Vio fatica<br />

contro la neoretrocessa<br />

Pievigina, squadra di<br />

buon livello, che ha nel veneziano<br />

Pippo Novello e<br />

nell’argentino Luque due<br />

irrinunciabili e preziosi<br />

punti di riferimento. La<br />

Pievigina, schierata con<br />

un tre-cinque-uno molto simile<br />

a quello dei locali, ha<br />

creato spesso una barriera<br />

difficile da scardinare,<br />

rendendosi anche pericolosa<br />

con rapide ripartenze<br />

condotte magistralmente<br />

dal solito Luque, affiancato<br />

da Furlan e Petraz. In<br />

questo contesto, da una<br />

parte si può aggiungere<br />

che l’assenza di un giocatore<br />

come Nicola Marangon,<br />

che ha «divorziato» dal<br />

Mestre Edo, inevitabilmente<br />

si fa sentire. Dall’altro,<br />

bisogna sottolineare come<br />

gli arancioneri stiano ancora<br />

assimilando gli schemi<br />

di Gianni Vio, i quali<br />

servono per trovare con<br />

più facilità la via del gol. I<br />

margini di miglioramento<br />

della squadra sono notevoli.<br />

La cronaca dell’incontro.<br />

Al 13’ potente punizione<br />

di Salamone che sfiora<br />

il montante. Al 22’, ospiti<br />

in vantaggio. Furlan parte<br />

a sinistra, brucia in velocità<br />

il pur rapido Zanon e<br />

con uno splendido diagonale<br />

batte Morello alla propria<br />

sinistra. Un minuto<br />

dopo Cominotto non arriva<br />

d’un soffio su un traversone<br />

da destra di Corazza.<br />

Al 43’ grande performance<br />

di Minio che da centrocampo<br />

libera a sinistra Giacobe;<br />

cross basso facile preda<br />

del portiere. Al 46’ esce<br />

di poco una botta di Petraz.<br />

Nella ripresa, al 9’ Salamone<br />

lancia in profondità,<br />

Giacobe anticipa Bolletta<br />

ma nel contrasto cade<br />

a terra. Rigore che lo<br />

stesso Salamone trasforma.<br />

Al 27’ fuori di poco un<br />

calcio piazzato di Sampaoli.<br />

Al 32’ ci prova Cominotto<br />

ma la sua conclusione<br />

viene respinta da Saltarel.<br />

QUINTO<br />

VALDOSPORT<br />

1<br />

1<br />

VALDOSPORT: Zanella, Lira,<br />

I.Feltrin, Forner (36’ st<br />

Dall’Anese) Rizzardo, Sanvito<br />

(20’ st Bernardi) Martignago,<br />

Gobbato, Fruscalzo, Bertazzon,<br />

Minute (32’ st Groppo).<br />

All. Nicola Stocco.<br />

UNION QUINTO: Tamai, Stangherlin,<br />

Flaitello, Gasparin,<br />

Dotto, Niero, S. Stocco, Damiani,<br />

Del Sorbo (43’ st Capellazzo)<br />

De Silvestro, Lorenzetto.<br />

All. Marco Marchetti.<br />

ARBITRO: De Fanti di Lugo.<br />

RETI: 4’ pt Bertazzon, 38’ pt<br />

De Silvestro.<br />

NOTE: ammoniti: Sanvito,<br />

Damiani, Flaitello e Bertazzon.


Trevigiani in partita<br />

solo la prima mezzora<br />

poi i padroni di casa<br />

prendono le misure e<br />

danno lezioni di calcio<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 22<br />

Cavarzano vola sulle ali di De Bon<br />

Con due reti del fantasista i giallorossi superano l’Ormelle<br />

CAVARZANO<br />

ORMELLE<br />

CAVANRZANO: Tamburlin, Casanova, Guglielmo, De Battista,<br />

De Min, Mores, Gardin, Costa (46’ Zandanel), Cervo (85’ Casagrande),<br />

De Bon, F. Arrigo (46’ D. Arrigo). Allenatore Meneghin.<br />

ORMELLE: Minuzzo, Zoggia, Chies, Dalla Santacasa (36’ Celotto),<br />

Bonaldo, Trentin, Casonato (46’ Liessi), Zabotto, Moro, Bressan<br />

(75’ Visentin), Doratiotto. Allenatore Andreuzza.<br />

ARBITRO: Rasia di Bassano.<br />

RETI: 33’ e 60’ De Bon, 89’ De Battista.<br />

AMMONITO: 67’ Trentin.<br />

NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni, spettatori<br />

150 circa, recupero pt 1’, st 4’; angoli 6-3 per l’Ormelle.<br />

di Stefano Campolo<br />

BELLUNO. “La gallina vecchia fa buon brodo”. Il proverbio<br />

è valido al cento per cento a Cavarzano dove l’inossidabile<br />

Mauro De Bon, 40 anni suonati da un pezzo, trascina<br />

i giallorossi a un esordio vittorioso e convincente contro<br />

il quotato Ormelle. Due gol - uno di rapina e l’altro<br />

con la freddezza del campione - diverse giocate di pregio e<br />

ancora tanta voglia di correre dietro al pallone, anche a<br />

tempo scaduto e risultato ormai al sicuro. Ce n’è abbastanza<br />

per far sorridere il tecnico Ezio Meneghin.<br />

Eppure il pomeriggio del<br />

mister giallorosso era cominciato<br />

con qualche apprensione.<br />

Spesso impacciati, con un<br />

centrocampo che perdeva più<br />

palloni di quanti ne recuperasse,<br />

gli uomini di Meneghin<br />

facevano correre qualche<br />

brivido di troppo ai propri<br />

tifosi anche in fase difensiva.<br />

Zoggia all’8’ non sfrutta<br />

l’apertura di Moro e spedisce<br />

sul fondo da buona posizione<br />

e Doratiotto al 24’ preferisce<br />

appoggiare indietro il cross<br />

di Moro, anziché girarsi e infilare<br />

Tamburlin da pochi metri.<br />

La retroguardia di casa è<br />

brutta ma fortunata in questa<br />

occasione. Sembra bloccata<br />

da macigni di piombo, ma<br />

la stoccata di Casonato, che<br />

ha lo specchio della porta libero,<br />

è fuori bersaglio. Che ci<br />

sia qualcosa da registrare lo<br />

si capisce definitivamente al<br />

La terza rete messa<br />

a segno da Michele<br />

De Battista lanciato<br />

impeccabilmente da<br />

Giovanni Gardin<br />

3<br />

0<br />

31’, quando Doratiotto sguscia<br />

tra Guglielmo (per il resto<br />

impeccabile) e Mores e si<br />

presenta solo davanti a Tamburlin<br />

che però non si lascia<br />

incantare dal pallonetto dell’attaccante<br />

trevigiano. Ancora<br />

Chies, un minuto più tardi,<br />

viene fermato da Mores al<br />

momento del tiro dopo essersi<br />

fatto inseguire da tutta la<br />

difesa giallorossa. E’ l’ultima<br />

fiammata dell’Ormelle che capitola<br />

sul retropassaggio cor-<br />

Il tocco sotto per il 2-0 di Mauro De Bon (Foto Obiettivo)<br />

to di Trentin verso il proprio<br />

portiere. De Bon è un falco,<br />

intercetta il pallone mette a<br />

sedere Minuzzo e insacca da<br />

posizione molto decentrata.<br />

Il Cavarzano prende coraggio,<br />

guadagna metri e comincia<br />

a far vedere trame interessanti.<br />

Cresce, con un sinistro<br />

rabbioso di Cervo a fil di palo<br />

e con un triangolo perfetto<br />

tra Gardin e De Bon che il numero<br />

7 spreca sul portiere.<br />

Sarà il tema della ripresa.<br />

«Serve maggiore equilibrio»<br />

Il tecnico Meneghin soddisfatto a metà dalla partita<br />

BELLUNO. «Siamo partiti bene, sono abbastanza<br />

soddisfatto». Il volto finalmente<br />

rilassato, Ezio Meneghin al termine della<br />

gara con l’Ormelle può tirare un sospiro<br />

di sollievo. In più di un’occasione si è alzato<br />

dalla panchina per rimproverare i propri<br />

giocatori. I tanti palloni persi a metà<br />

Nicola Tamburlin<br />

Il 3-0 di Michele De Battista<br />

A tratti si è addirittura indispettito<br />

per l’atteggiamento<br />

della squadra: «E’ vero, però<br />

quando si è in fase offensiva<br />

in due contro uno e si cerca<br />

la soluzione più difficile...»,<br />

scuote la testa. Il riferimento<br />

è a un’azione della ripresa<br />

quando Cervo in posizione<br />

centrale, ma contrastato, ha<br />

voluto provare il tiro dai 18<br />

metri, anziché servire De<br />

Bon libero alla sua sinistra.<br />

Meneghin è ancora alla ricerca<br />

«del giusto equilibrio tra il<br />

fraseggio e la profondità. Io<br />

sarei per far girare molto la<br />

palla, ma vedo che i ragazzi<br />

spesso cercano il lancio lungo.<br />

Credo che sia dovuto al<br />

campo che è molto stretto, su<br />

questo aspetto dovremo lavo-<br />

campo e i trenta minuti iniziali non lo hanno<br />

lasciato tranquillo. Adesso, con i tre<br />

punti in tasca e dopo aver visto un’ora di<br />

buon calcio, il tecnico giallorosso riesce a<br />

essere più sereno. «Vorrei che tutto andasse<br />

sempre per il verso giusto, ma mi rendo<br />

conto che non è umanamente possibile».<br />

rare ancora».<br />

Episodi a parte, sono più<br />

gli elogi che le critiche nei<br />

confronti della squadra: «I<br />

giovani si sono comportati<br />

molto bene, in particolare Casanova,<br />

ma anche Luca Zandanel».<br />

Sulla fascia destra la<br />

spinta di Casanova, che spesso<br />

è riuscito a far alzare la<br />

squadra, ha ridotto al minimo<br />

le insidie di Chies e Bressan.<br />

Poi c’è una menzione particolare<br />

per Alain Mores,<br />

«messo per la prima volta in<br />

posizione centrale, anche se<br />

non è il suo ruolo, per contrastare<br />

un attaccante di statura<br />

come Moro». Ha avuto qualche<br />

difficoltà, come tutto il reparto<br />

arretrato, nella prima<br />

mezzora, per poi prendere le<br />

IL PROTAGONISTA<br />

«Avversari piuttosto temibili<br />

Li abbiamo presi in velocità»<br />

BELLUNO. «Forse erano<br />

un po’ imballati dietro e noi<br />

li abbiamo presi in velocità».<br />

Mauro De Bon, mattatore<br />

in questa prima giornata del<br />

campionato di Promozione,<br />

sintetizza così la gara contro<br />

l’Ormelle, senza per altro<br />

sminuire il valore dell’avversario:<br />

«Anzi, loro sono una<br />

bella squadra e nella prima<br />

mezzora ci hanno messo in<br />

difficoltà. Eravamo contratti,<br />

tra noi ci sono molti giovani<br />

che forse sentivano l’emozione<br />

di questo esordio in casa.<br />

Ma nel complesso devo di-<br />

L’involuzione della squadra<br />

ospite lascia ampi spazi al Cavarzano<br />

che trova l’arma migliore<br />

proprio nelle triangolazioni<br />

strette. Gardin, abile in<br />

fase di impostazione della manovra<br />

(almeno fin quando ha<br />

gambe) si trova tre volte solo<br />

davanti a Minuzzo ma non<br />

riesce a finalizzare. Al 50’ viene<br />

chiuso da Bonaldo, al 75’<br />

spara sul portiere e allo scadere<br />

si fa anticipare dal portiere.<br />

Non sbagliano invece<br />

L’1-0 segnato da Mauro De Bon<br />

re che i ragazzi hanno giocato<br />

tutti bene e questo ci conforta,<br />

eprché in questo campionato<br />

la differenza la faranno<br />

anche loro». Con l’obbligo<br />

di schierare due fuori<br />

quota sarà infatti determinante<br />

il valore dei più giovani.<br />

Però le cose migliori le<br />

hanno fatte vedere i veterani<br />

e forse non è un caso: «Noi<br />

con un po’ di esperienza in<br />

più», dice De Bon, «cerchiamo<br />

di dare una mano, certo<br />

che le cose si sono messe bene<br />

dopo il 2-0, quando loro si<br />

sono sfaldati». (s.cam.)<br />

misure all’avversario. Molto<br />

positive anche le prove dell’altro<br />

difensore centrale Andrea<br />

De Min e Marco “Mane” Guglielmo<br />

che sulla fascia sinistra<br />

non ha avuto rivali. Chi<br />

forse ha deluso un po’ è Gardin<br />

che, messo in quattro occasioni<br />

solo davanti al portiere,<br />

non ha mai centrato il ber-<br />

De Bon al 60’ che chiude in rete<br />

un fraseggio con Cervo al<br />

limite dell’area e De Battista<br />

all’89’ lanciato da Daniele Arrigo.<br />

L’Ormelle della ripresa<br />

è tutto in una punizione dal limite<br />

di Chies deviata in angolo<br />

da Tamburlin all’56’ e in<br />

una gomitata a Cervo che costa<br />

l’ammonizione a Trentin.<br />

Per il Cavarzano al contrario<br />

è un esordio positivo che<br />

però andrà confermato domenica<br />

a Favaro.<br />

saglio: «Diciamo che è sempre<br />

stato lì e questo già non è<br />

poco. Deve solo aggiustare la<br />

mira, bisogna dargli un po’ di<br />

tempo». Domenica a Favaro<br />

per il Cavarzano ci sarà la<br />

controprova: «Ci sono diverse<br />

squadre attrezzate, ma è<br />

chiaro che noi ce la giochiamo».<br />

(s.cam.)<br />

L’esultanza di De Bon e Guglielmo<br />

LE PAGELLE<br />

La difesa<br />

al sicuro<br />

con De Min<br />

Tamburlin 7. Perfetto nelle<br />

uscite, anche sul pallonetto<br />

al veleno di Doratiotto,<br />

è sempre piazzato bene,<br />

come sul tiro al volo di<br />

Bressan al 45’ e sulla punizione<br />

di Chies in avvio ripresa.<br />

Casanova 7. Ara la fascia<br />

sinistra e si prende<br />

molte responsabilità con<br />

l’autorevolezza di un veterano.<br />

Guglielmo 7. Si lascia<br />

sfuggire Doratiotto e potrebbero<br />

essere dolori, ma<br />

è l’unico sbavatura di una<br />

gara grintosa.<br />

De Battista 7. Un gol<br />

con la freddezza dell’attaccante<br />

puro e poi chilometri<br />

tra la propria tre quarti<br />

e l’area avversaria.<br />

Mores 6. Non è il suo<br />

ruolo e nel primo tempo si<br />

vede. Poi però chi non vede<br />

più nulla è Moro.<br />

Gardin 6. Sbaglia quattro<br />

volte davanti a Minuzzo,<br />

ma ha il merito di essere<br />

sempre lì. Suo l’assist<br />

per De Battista sul 3-0.<br />

Costa 6. Tanto lavoro di<br />

interdizione nella fase più<br />

delicata della gara. Sostituito<br />

al 46’ da Zandanel 6.<br />

Spinge in avanti la squadra<br />

quando è il momento<br />

di consolidare il vantaggio.<br />

Cervo 6.5. Gli manca solo<br />

il gol, ma è bravissimo a<br />

creare lo spazio per De<br />

Bon e Arrigo. Il fraseggio<br />

con De Bon che porta al<br />

2-0 è da manuale. Sostituito<br />

all’85’ da Casagrande<br />

sv. Un paio di spunti verso<br />

la porta di Minuzzo<br />

quando l’Ormelle non vede<br />

l’ora di finire sotto la<br />

doccia.<br />

De Bon 8. Se non ci fosse<br />

la carta d’identità gli daresti<br />

trent’anni. Corre e<br />

lotta come un forsennato<br />

per novanta minuti. Ma<br />

che non sia solo volitivo, il<br />

numero 10 lo dimostra con<br />

due gol d’autore e con una<br />

serie di passaggi che mettono<br />

sempre i compagni in<br />

condizioni di nuocere agli<br />

avversari.<br />

F. Arrigo 5.5. Buone le<br />

idee ma qualche errore di<br />

troppo in fase di conclusione.<br />

Sostituito al 46’ dal fratello<br />

D. Arrigo 6.5. Mette<br />

ordine a metà campo e<br />

consente alla squadra di<br />

alzare il proprio baricentro.<br />

(s.cam.)


Per una buona ora<br />

il pubblico di casa<br />

ha comunque visto<br />

una formazione<br />

che può crescere<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 23<br />

Una condizione ancora approssimativa e un paio di disattenzioni in difesa portano ad una sconfitta imprevista<br />

Limana, alla prima è già una «stecca»<br />

Va in vantaggio ma poi si fa rimontare dal Neroverde Venezia<br />

LIMANA. Il Limana vede neroverde.<br />

Comincia male l’avventura in<br />

Promozione per i gialloblù di Charlie<br />

Pierobon, sconfitti a domicilio<br />

per 2-1 dal Neroverde Venezia.<br />

Per un’ora abbondante comunque<br />

il non numerosissimo<br />

pubblico ha potuto vedere<br />

un Limana ben disposto in<br />

campo, anche se non ancora<br />

brillante in fase offensiva;<br />

poi, una volta essere passati<br />

in vantaggio su rigore con De<br />

Min, i ragazzi della Sinistra<br />

Piave hanno avuto il torto di<br />

chiudersi troppo presto in<br />

area. La stanchezza poi ha fatto<br />

il resto. I padroni di casa si<br />

presentano in campo privi<br />

dello squalificato Segat e con<br />

Gheller che siede in panchina<br />

a causa di un leggero problema<br />

al piede: così a fare coppia<br />

in attacco con Venturi viene<br />

schierato inizialmente il<br />

fuoriquota Basei. Tatticamente<br />

Bianchet e compagni sono<br />

già a buon punto, ma la fase<br />

offensiva si limita a lanci lunghi<br />

per le due punte, puntualmente<br />

anticipate dai difensori.<br />

Nemmeno gli avversari<br />

fanno intravvedere particolari<br />

magie in attacco, e così il<br />

primo tempo scorre senza<br />

grosse emozioni, se si escludono<br />

due occasioni per parte:<br />

Denis Vianello al 20’ non riesce<br />

a centrare la porta da po-<br />

AURORA TV DUE<br />

FAVARO 1948<br />

1<br />

1<br />

AURORA TV DUE: R. Cecconi,<br />

Sant (15’ s.t. Essiya Zuhayr),<br />

Dotto, Nogara, Gavagnin,<br />

Benetton, Socal, Del<br />

Giudice, Ballarin, Vecchiato,<br />

Schiavon (35’ s.t. Pillon).<br />

Allenatore Viale.<br />

FAVARO 1948: Potz, Tondato,<br />

Mozzato, Toutà, Camposeo,<br />

Tressoldi, Pasquali,<br />

Quintavalle, Comin, Pilutti,<br />

Pradolin.<br />

ARBITRO: Lago di Vicenza.<br />

RETI: 30’ Nogara, 20’ s.t. Pradolin.<br />

NOTE: giornata di sole, campo<br />

in buone condizioni, pubblico<br />

abbastanza numeroso.<br />

Angoli 5-9. Recupero 3 minuti<br />

+ 2 minuti.<br />

ANCHE IL PRESIDENTE ERA AL DEBUTTO<br />

Viel incassa con serenità la sconfitta<br />

Nero invece il ds Perenzin: «Ci siamo chiusi in difesa troppo presto»<br />

LIMANA. Esordio amaro. A<br />

La Cal di Limana non è andata<br />

in scena solamente la prima,<br />

storica partita del Limana<br />

in Promozione. E’ stata la<br />

volta anche della prima uscita<br />

da presidente del sodalizio<br />

gialloblù di Fabio Viel, che<br />

in estate è subentrato al dimissionario<br />

Giancarlo Deola.<br />

E anche se la gara si è<br />

chiusa con una sconfitta, il<br />

massimo dirigente limanese<br />

incassa con serenità: «E’ stato<br />

un vero peccato perdere<br />

di Moreno Gioli<br />

LIMANA<br />

Una sconfitta figlia di una condizione<br />

fisica per forza di cose non<br />

ancora ottimale, ma soprattutto di<br />

un paio di distrazioni difensive di<br />

troppo.<br />

NEROVERDE VENEZIA<br />

LIMANA: De Giuliani, Gasparo, Bianchet, Serino,<br />

Busana, Beggio (57’ Gheller), Vedana, De<br />

Min, Venturi, Bertagno (87’ Funes), Basei (57’<br />

Casanova). A disp: Jerman, Dal Mut, Fusco,<br />

Triches. All: Carlo Pierobon.<br />

NEROVERDE VENEZIA:Longo, Pesci, Scarso,<br />

D. Vianello, Storelli, Molin, Piliego (67’ Botta),<br />

Collauto, Sambo (87’ Dei Rossi), A. Peron, Dalio.<br />

A disp: Cucco, F. Peron, N. Vianello, M. Vianello.<br />

All: Claudio Damiani.<br />

ARBITRO: Loro di Bassano (assistenti Panziera,<br />

Salmaso)<br />

RETI: 55’ De Min (R), 68’ A. Peron, 80’ Sambo.<br />

NOTE: ammoniti Beggio, De Min, Gheller (L);<br />

Pesci, Botta (N)<br />

chi passi, imitato 4’ più tardi<br />

da Venturi, che spreca di testa,<br />

solissimo, un bell’assist<br />

di Gasparo.<br />

Di tutt’altro tenore la ripresa:<br />

la stanchezza comincia a<br />

farsi sentire, le due squadre<br />

si allungano e così cominciano<br />

a fiorire le occasioni. Il Limana<br />

colpisce al 10’, grazie<br />

ad un rigore accordato dal direttore<br />

di gara per una malde-<br />

GRUARO<br />

NERVESA<br />

così una gara che potevamo<br />

condurre in porto, visto che<br />

non ho notato una grossa differenza<br />

tra le due squadre.<br />

Comunque per un’ora abbondante<br />

i ragazzi mi sono piaciuti».<br />

Di umore più nero il diesse<br />

Maurizio Perenzin, che di<br />

gare ne ha viste ormai veramente<br />

tante, e non si capacita<br />

del calo dei suoi ragazzi<br />

«Non sono per niente soddisfatto»,<br />

dice il dirigente gialloblù,<br />

«perché non riesco a<br />

1<br />

2<br />

stra uscita di Longo su Venturi:<br />

De min non si fa prendere<br />

dall’emozione e trasforma<br />

con freddezza. A questo punto<br />

inizia un’altra gara, con il<br />

Limana che si chiude a riccio<br />

e il Neroverde Venezia che si<br />

getta all’attacco. Un bel tiro<br />

di Collauto viene alzato in<br />

corner da De Giuliani, che<br />

viene poi salvato da Bertagno,<br />

appostato sulla riga, sul<br />

capire il calo che abbiamo subito<br />

dopo il nostro vantaggio.<br />

Ci siamo chiusi in difesa troppo<br />

presto, aspettando l’avversario<br />

invece di cercare di colpirlo<br />

di nuovo. E la condizione<br />

fisica c’entra solo in parte.<br />

Non posso credere che dopo<br />

un’ora eravamo già cotti,<br />

sarebbe preoccupante. No,<br />

sono sicuro che il problema<br />

sia stato di carattere mentale.<br />

Ci siamo rilassati, e in<br />

queste categorie queste cose<br />

si pagano». (m.g.) Enrico Serino<br />

Una delle formazioni schierate dal Limana in pre campionato<br />

tiro a botta sicura di Storelli.<br />

E’ il preludio alla rete del pareggio,<br />

che giunge al 22’, al<br />

termine di una serie di colpi<br />

di testa in area gialloblù: alla<br />

fine è Andrea Peron il più lesto<br />

a scavalcare De Giuliani.<br />

I padroni di casa accusano la<br />

fatica e perdono il controllo<br />

del centrocampo. Scarso impegna<br />

severamente De Giuliani<br />

da fuori area un paio di vol-<br />

te, e al 35’, ancora su palla<br />

inattiva, è Sambo ad appoggire<br />

in rete da pochi passi dopo<br />

una serie di colpi di testa, sui<br />

quali la difesa limanese appare<br />

imbambolata. Il Limana<br />

cerca con le ultime energie il<br />

pareggio, ma Gheller spreca<br />

una buona occasione. I sogni<br />

gialloblù si spengono al 42’,<br />

con la punizione di De Min<br />

che sfiora la traversa.<br />

«Per un’ora non è andata male...»<br />

Il tecnico Pierobon sottolinea gli errori commessi dai suoi<br />

L’allenatore<br />

del Limana<br />

Carlo<br />

Pierobon<br />

Per la<br />

sua squadra<br />

è stata<br />

una<br />

pessima<br />

prima<br />

giornata<br />

di campionato<br />

2<br />

1<br />

GRUARO: Pauletto, Mazzon<br />

(1’st Badanai), Falcomer, Girardi,<br />

Toffolo, Moretto, Nicodemo<br />

Oscar, Zocchi, Oliva<br />

(35’st. Grego), Camarotto,<br />

Sette (1’ st. Nicodemo Federico).<br />

All. Tossani.<br />

NERVESA: Favaro, Stangherlin,<br />

Alessi, Mognon, Rizzardo,<br />

Pastro (20’ pt. Fassina),<br />

Favero, Bobbato (20’ st. De<br />

Martin), Giovanelli (20’st. Pastore),<br />

Sagrillo, Franceschi.<br />

All. Franco Enrico.<br />

ARBITRO: Aversano (Tv).<br />

RETI: 12’st. Camarotto, 36’<br />

st. Grego, 37’ st. Rizzardo.<br />

NOTE: ammoniti Moretto e<br />

Camarotto per il Gruaro, Mognon<br />

per il Nervesa.<br />

LIMANA. La voce del mister.<br />

L’allenatore gialloblù,<br />

“Charlie” Pierobon, non si<br />

sottrae ad una approfondita<br />

disamina della gara, mettendo<br />

in risalto le cose positive e<br />

quelle negative viste sul campo<br />

di gioco: «Per circa un’ora<br />

ho visto una bella squadra,<br />

quadrata ed organizzata», sono<br />

le parole dell’allenatore,<br />

«mentre nell’ultima mezz’ora<br />

ho visto molti errori, soprattutto<br />

sulle situazioni di palla<br />

inattiva, nelle quali abbiamo<br />

preso due gol e abbiamo ri-<br />

schiato troppo. Certo, avevamo<br />

molti ragazzi in ritardo di<br />

condizione fisica, ma certi regali<br />

in Promozione non puoi<br />

farli. I ragazzi l’hanno capito<br />

sulla loro pelle. Ma, ripeto,<br />

per settanta minuti la squadra<br />

mi è piaciuta: siamo partiti<br />

bene, siamo stati ordinati<br />

ed attenti. Per il futuro sono<br />

fiducioso: non dimentichiamo<br />

che siamo solo all’inizio<br />

della stagione».<br />

Ovviamente soddisfatto anche<br />

Claudio Damiani, giovane<br />

allenatore della compagi-<br />

LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE<br />

LIBERTAS CEGGIA<br />

LIVENTINA<br />

2<br />

3<br />

CEGGIA: Guiotto, Casagrande,<br />

Moro, Zambon (28’ st<br />

Brunzin), Carrer, De Rossi<br />

(1’ st Pasian), Trevisan (1’ st<br />

Carraro), Tonetto, Gabatel,<br />

Pasqualini, Milanese. All. Neri.<br />

LIVENTINA: Ferrati, De Nadai,<br />

Cester, Cavezzan, Guerra,<br />

Zozzolotto, Venco (18’ st<br />

Andreetta), Drusian (41’ st<br />

Rossetto), Sopradassi (26’ st<br />

Crosariol), Favero, Paro.<br />

ARBITRO: Ceccato di Bassano<br />

del Grappa.<br />

RETI: 18’ Drusian, 26’ Casagrande,<br />

32’ Moro (aut.), 41’<br />

Sopradassi, 19’ st Gabatel.<br />

NOTE: espulso De Nadai al<br />

17’ st doppia ammonizione.<br />

SAN MARTINO<br />

BREDA<br />

1<br />

4<br />

SANMARTINO: Bolzan, Tonon,<br />

Dal Col (34 s.t.Frempong),<br />

Gava L., Casagrande,<br />

Giavon, Santin, Simeoni (8’<br />

s.t. Casonato), Amadio, Gava<br />

S. (8’.s.t. Ros), Vitale.<br />

BREDA: LAzer, Gheller, Maccari,<br />

Modolo (36’ st Stocco),<br />

Silvestri, Cocchetto, Silboni,<br />

Modellato (1’ st Cardin),<br />

Schiavon (34’ st Marchi),<br />

Gambarotto, Svraka.<br />

ARBITRO: Zoia di Treviso.<br />

RETI: 16’ Vitale, 29’ Schiavon,<br />

47’ p.t. Modolo, 8’ s.t.<br />

Schiavon, 27’s.t. Silboni.<br />

NOTE: ammoniti: Vitale, Gava<br />

S., Giavon, Dal Col, Modolo,<br />

Schiavon, Cocchetto.<br />

Espulsi: Casagrande 21 s.t.<br />

ne veneziana: «Innanzitutto,<br />

complimenti al Limana. Non<br />

è facile vedere squadre neopromosse<br />

che a questo punto<br />

della stagione sono già così<br />

ben organizzate. Non credo<br />

avranno problemi a salvarsi.<br />

Per quanto riguarda la gara, i<br />

miei ragazzi sono stati bravi<br />

a reagire immediatamente al<br />

gol subìto. Sono soddisfatto<br />

soprattutto della bravura dimostrata<br />

sui calci piazzati, situazioni<br />

di gioco sulle quali<br />

ci applichiamo parecchio, in<br />

allenamento». (m.g.)<br />

VILLORBA<br />

OPITERGINA<br />

3<br />

3<br />

VILLORBA: Dall’Arche, Favretto<br />

31’ (st Tronchin), De<br />

Nardi, Battistel, Manzato,<br />

Piovesan, Beni, Biasetto (5’<br />

st Gambarotto), De Bernard,<br />

M. Zanatta, Furlan (27’ st Parin).<br />

Allenatore Biasi.<br />

OPITERGINA: Conte, Perin<br />

(39’st Furlanetto), De Vivo,<br />

Della Bella, Mantesso, Perissinotto,<br />

Bressaglia, Martin,,<br />

Coan, Tomè, Chiara.<br />

Allenatore Piovanelli.<br />

ARBITRO: Vidotto di Belluno.<br />

RETI: pt 5’ De Bernard, 16’<br />

Chiara, 39’ Martin, st 36’<br />

Chiara, 43’ Battistel, 44’ M.<br />

Zanatta.<br />

LE PAGELLE<br />

In troppi<br />

in giornata<br />

negativa<br />

DE GIULIANI 5 Alterna<br />

buoni interventi tra i pali<br />

a pericolose amnesie nelle<br />

uscite. In entrambi i gol<br />

subiti, non appare esente<br />

da colpe. Ma saprà rifarsi.<br />

GASPARO 6In estate doveva<br />

andarsene, ed invece<br />

si ritrova titolare nell’esordio<br />

in campionato. Ripaga<br />

la fiducia con una prestazione<br />

diligente.<br />

BIANCHET 5.5 Il capitano<br />

non appare ancora al<br />

cento per cento. Incappa<br />

in alcune incertezze non<br />

da lui, ma si salva comunque<br />

con mestiere.<br />

SERINO 6.5 Lo «sceriffo»<br />

invece è già in forma campionato.<br />

Senza Cecchet al<br />

fianco, il compito di fare<br />

filtro a centrocampo ricade<br />

quasi solo sulle sue<br />

spalle. Ma non si tira indietro<br />

e corre per due.<br />

BUSANA 5.5 Preciso e sicuro<br />

negli interventi palla<br />

a terra, ma sulle palle alte<br />

non dovrebbe quasi avere<br />

rivali. Invece anche lui va<br />

in difficoltà sugli schemi<br />

dei veneziani.<br />

BEGGIO 6 Corre senza risparmio<br />

per un’ora, svolgendo<br />

il proprio compito<br />

con impegno.<br />

GHELLER 6 Non è in perfette<br />

condizioni, ma il suo<br />

ingresso si fa sentire: dà<br />

vivacità alla fase d’attacco<br />

del Limana. Sulla sua coscienza<br />

però pesa l’occasione<br />

fallita a 5’ dalla fine.<br />

VEDANA 6 Il ragazzo<br />

non si lascia intimorire dagli<br />

avversari e si getta nella<br />

mischia con ardore.<br />

DE MIN 6 Il solito piede<br />

prensile sui calci da fermo,<br />

ma ancora troppa lentezza<br />

nel fare scorrere l’azione.<br />

Ma siamo solo alla<br />

prima giornata.<br />

VENTURI 5 Di sicuro non<br />

viene aiutato dai compagni,<br />

che lo cercano solo<br />

con i lanci e non lo supportano<br />

in attacco, ma la punta<br />

appare ancora un corpo<br />

estraneo alla manovra.<br />

BERTAGNO 5.5 Il neosposo<br />

è in ritardo di condizione<br />

e si vede: qualche buona<br />

idea frenata dalle gambe<br />

che ancora non girano<br />

a dovere.<br />

FUNES s.v. Pochi minuti<br />

per il ragazzo della juniores,<br />

che annusa così l’aria<br />

di Promozione.<br />

BASEI 5.5 Vale in gran<br />

parte il discorso fatto per<br />

Venturi: cercato poco e<br />

male dai compagni, non<br />

riesce a trovare il bandolo<br />

CASANOVA 6 Entra nel<br />

momento peggiore, quando<br />

ormai le energie non ci<br />

sono più. (m.g.)<br />

VITTORIO<br />

CODOGNE’<br />

2<br />

1<br />

VITTORIO VENETO: Perencin,<br />

De Nadai, Da Ros, Fantuzzi,<br />

Toschi, Cason, Tonel,<br />

Chies (20’st Tormen), Zanardo<br />

(9’st Pasquali), Possamai,<br />

Moz (37’st Buffon). All.<br />

Fattorel.<br />

CODOGNE’: Piccinin, Fornasier,<br />

Moras, Santarossa, Lorenzon,<br />

Casagrande (44’st<br />

Zanette D.), Bonutto, Giust<br />

(23’st Zanette W.), Vacilotto,<br />

Da Dalt, Ros. All. Zanon.<br />

ARBITRO: Conzada (Bl).<br />

RETI: 19’pt Possamai (r),<br />

30’st Lorenzon, 34’st Pasquali.<br />

NOTE: ammoniti Toschi, Vacilotto,<br />

Da Ros, Fantuzzi,<br />

Ros; espulso Vacilotto.


SOTTOCASTELLO. Il primo derby bellunese<br />

di prima categoria arride al Lentiai che<br />

per 1-3 batte la neo promossa Cadore al termine<br />

di una partita tutt’altro che divertente.<br />

Nonostante passino in vantaggio pro-<br />

Un Trizio in veste inedita<br />

di punta, quindi. Quattro gol<br />

che hanno vivacizzato la gara,<br />

ma non resa molto bella.<br />

E’ solo la prima di campionato<br />

e si vede in campo.<br />

Un primo tempo che praticamente<br />

non fa registrare alcuna<br />

occasione di spessore.<br />

Le premesse per i secondi<br />

quaranta minuti di gara sembrano<br />

davvero poco incoraggianti<br />

invece la partita già al<br />

47’ di gara si sblocca. Dal primo<br />

calcio d’angolo della partita<br />

e a favore del Cadore arriva<br />

anche il vantaggio momentaneo<br />

dei padroni di casa.<br />

Corner battuto da Martinig<br />

in mezzo all’area, si avventa<br />

Staunovo che trova la deviazione<br />

di Corrent.<br />

E’ il buon momento del Cadore<br />

e il Lentiai è costretto a<br />

stringere i denti: De Martin<br />

ci prova, ma per troppa foga<br />

travolge Tormen. Come spesso<br />

capita nel calcio nel mi-<br />

I padroni di casa<br />

riescono ad arginare<br />

il pressing ospite<br />

PONTE ALPI. Prima giornata<br />

di campionato con divisione<br />

della posta casalinga per<br />

un Ponte Alpi dalla età media<br />

molto verde. All’Umberto Orzes<br />

comunque non è stato un<br />

risultato ad occhiali che ha<br />

fatto annoiare i tifosi presenti<br />

sugli spalti.<br />

Ponte e Vitt infatti hanno<br />

avuto la possibilità di rientrare<br />

definitivamente negli spogliatoi<br />

con la vittoria. I padroni<br />

di casa diretti dalla panchina<br />

da Guido Magistro infatti<br />

hanno fallito dal dischetto<br />

con Dino Da Rold la più ghiotta<br />

opportunità di sbloccare il<br />

risultato, mentre gli ospiti<br />

hanno legittimato una sorta<br />

di predominio territoriale,<br />

colpendo ben tre volte la traversa<br />

(una anche per il Ponte<br />

Alpi direttamente dalla bandierina<br />

del calcio d’angolo al<br />

55’ con Dino Da Rold), un incrocio<br />

e vedendosi una sfera<br />

respinta sulla linea, oltre a<br />

dover fare i conti con un portiere<br />

di casa Peterle sempre<br />

attento.<br />

La cronaca. La prima parata<br />

dei due estremi difensori si<br />

registra all’8’ quando una pu-<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 24<br />

Avvio lento della prima di campionato. I locali vanno in vantaggio ma poi si fanno superare<br />

Trizio goleador trascina Lentiai<br />

La doppietta dell’inedita punta affonda il Cadore<br />

CADORE<br />

LENTIAI<br />

di Elena Usai<br />

glior momento del Cadore arriva<br />

il pareggio degli ospiti:<br />

solo otto minuti più tardi un<br />

lancio dalla propria metà<br />

campo cade in area dove stanno<br />

Trizio e Deon: ci arriva il<br />

secondo, ristabilendo una parità<br />

che fa riscaldare la parti-<br />

prio di padroni di casa, grazie ad un autogol,<br />

i ragazzi neroverdi reagiscono e riescono<br />

a pareggiare in maniera un po’ fortunosa<br />

e poi anche a vincere, grazie ad<br />

una doppietta di Trizio.<br />

CADORE: Maddalin 5.5, De Podestà 6, Frassinelli 5.5, Iannacone<br />

5.5, Staunovo 6, G. Da Rin 6, M. De Martin 6 (69’ Giacomelli sv), Fedon<br />

6, Collavino 5.5, Martinig 6 (61’ A. Larcher sv), Cruzzola 5.5 (46’<br />

Chighine 6).<br />

Allenatore: Cassol.<br />

LENTIAI: Tormen 6.5, Corrent 6, Comel 6, Corso 6, De Boni 6, Zanella<br />

6, Sommacal 6 (80’ Zanolla sv), Deon 6, Candeago 6 (64’ Gelisio<br />

sv; 83’ Cavacece sv), Trizio 6.5, Beggio 6.<br />

Allenatore: Isotton.<br />

ARBITRO: Pellegrina di Conegliano (Tv)<br />

RETI: Corrent (aut.) 47’, Deon 55’; Trizio (R) 77’, Trizio 83’.<br />

NOTE: ammoniti: 34’ G. Da Rin, 35’ Corso, 66’ Comel, 71’ Sommacal,<br />

80’ Gelisio.<br />

Nicola Bozzolla<br />

nizione di Foltran costringe<br />

Peterle al salvataggio in corner.<br />

Quattro minuti più tardi<br />

è ancora il numero undici trevigiano<br />

che mette i brividi ad<br />

una difesa granata che viene<br />

salvata dal pronto recupero<br />

di Mascolo. Al 18’ i locali costruiscono<br />

la prima azione degna<br />

di nota: Bozzolla scende<br />

fino sulla linea di fondo e scodella<br />

un cross delizioso per la<br />

In quel di Fontanelle il campionato inizia in salita<br />

Il Ripa viene subito stoppato<br />

e De Giacometti non basta<br />

FONTANELLE<br />

RIPA 2000<br />

FONTANELLE: Colautti, Berton, Calderan, Grassato, Saran, Rosson,<br />

Ostanello, Dalla Nora, Tonon (60’ Franceschin), Cescon (75’<br />

Campion), Della Pietra (78’ Nardin).<br />

Allenatore Mazzon.<br />

RIPA 2000: Cossalter, Barp, Fuss (43’ Bazzocco), Pilotti (75’ De<br />

Bortoli), Pozzi, Calcagno, Guadagnin, Kovacs, De Min (45’ Zanella),<br />

Vasiù, De Giacometti.<br />

Allenatore Tormen.<br />

ARBITRO: Nube di Mestre.<br />

RETI: 4’ De Giacometti, 56’ Ostanello, 70’ rig. Della Pietra.<br />

NOTE: espulso Vasiù per somma d’ammonizioni.<br />

FONTANELLE. Il campionato del Ripa inizia<br />

con la battuta d’arresto di Fontanelle, in un<br />

match che è servito per capire che i trevigiani<br />

di Mazzon sono tra le grandi favorite della stagione.<br />

Eppure le cose si erano messe bene per<br />

i gialloneri, in vantaggio dopo pochi minuti<br />

grazie a Maurizio De Giacometti.<br />

Tormen, però, in chiusura di primo tempo<br />

ha dovuto rinunciare a Michele De Min, bloccato<br />

da un risentimento muscolare e ha ovviato<br />

schierando De Giacometti unica punta, con<br />

il supporto di Vasiù e Guadagnin.<br />

Il Fontanelle cambia marcia a inizio ripresa<br />

e pareggia con Ostanello, abile a sfruttare un<br />

brutto errore del Ripa. Al 70’ l’arbitro assegna<br />

un dubbissimo rigore ai padroni di casa e dal<br />

dischetto Della Pietra non sbaglia. Nel finale<br />

espulsione immeritata per Vasiù. (gi.pe.)<br />

Marco<br />

Barp<br />

2<br />

1<br />

1<br />

3<br />

ta. Fa buona guardia Tormen<br />

alla sua porta, dimostrandosi<br />

sicuro negli interventi e infondendo<br />

sicurezza ai difensori.<br />

Al contrario, la difesa del<br />

Cadore pare poco sicura e<br />

non molto bilanciata. La svolta<br />

della partita alla mezz’ora:<br />

testa di De Conti che però in<br />

diagonale si rende colpevole<br />

di un errore di mira. Al 25’ ed<br />

al 26’ si registrano la prima<br />

traversa e l’incrocio dei pali<br />

colpiti dagli ospiti rispettivamente<br />

con Foltran e Peruch.<br />

In chiusura del tempo (43’)<br />

il portiere ospite Sottana, in<br />

collaborazione con Russolo,<br />

viene chiamato per la prima<br />

volta in causa sulla punizio-<br />

Daniele Collavino, brutta gara<br />

Staunovo “frana” su Trizio in<br />

area di rigore, contatto non<br />

intenzionale, ma il fischietto<br />

applica il regolamento e concede<br />

il calcio dagli undici metri.<br />

E’ lo stesso Trizio che va<br />

a batterlo e non sbaglia. Dall’1-0<br />

si passa al 1-2 e il Cadore<br />

ne di Dino Da Rold. Si va così<br />

alla ripresa, con il Vitt 66 che<br />

accentua la pressione offensiva<br />

con l’intento di ritornare<br />

oltre il Fadalto con tutti e tre<br />

i punti in palio. Anche se è il<br />

Ponte Alpi che al 49’ fallisce<br />

l’opportunità più agevole per<br />

rompere la parità. Un’azione<br />

caparbia sulla destra di Dino<br />

Da Rold viene interrotta bruscamente<br />

appena dentro l’a-<br />

psicologicamente cede. Collavino,<br />

poco presente nel corso<br />

della partita, tenta di trovare<br />

qualche varco che non arriva.<br />

Cassol apporta qualche<br />

cambio per creare qualche<br />

idea, ma cambia poco. Al contrario<br />

arriva la terza rete che<br />

spegne le speranze di recupero<br />

dei cadorini. E’ sempre Trizio,<br />

il più pericoloso dei suoi,<br />

che riceve un passaggio perfettamente<br />

allineato ai difensori<br />

del Cadore e scatta più<br />

veloce di loro. Salta anche<br />

Maddalin e va direttamente<br />

in porta per insaccare la rete<br />

della sicurezza. Virtualmente<br />

è proprio il terzo gol a spegnere<br />

le speranze del Cadore, anche<br />

se arriva un’ultima occasione<br />

casalinga dal tiro di G.<br />

Da Rin che tira da fuori area<br />

prendendo la schiena di Giacomelli.<br />

La palla si impenna,<br />

ma Tormen ancora una volta<br />

ci arriva e mette in angolo. Il<br />

direttore di gara, dopo 4 minuti<br />

di recupero, dice che può<br />

bastare e archivia la gara che<br />

regala i primi tre punti del<br />

campionato al Lentiai del tecnico<br />

Franco Isotton, mentre<br />

rimanda il Cadore alla prossima<br />

partita.<br />

rea sul contatto di Fiorin, ma<br />

la conclusione dello stesso numero<br />

dieci risulta debole e<br />

centrale. Da questo momento<br />

e fino al triplice fischio di<br />

chiusura si registra unitamente<br />

lo sfortunato e di fatto<br />

inutile assedio del Vitt 66, rotto<br />

soltanto al 58’ da una punizione<br />

di Galli bloccata da Sottana.<br />

Peterle è pronto all’appuntamento<br />

con la sfera al<br />

Trizio modesto<br />

«Mi hanno<br />

salvato<br />

i due gol»<br />

SOTTOCASTELLO. Saverio<br />

Trizio, match winner<br />

dell’incontro: «Non ho giocato<br />

molto bene. Se non<br />

fosse stato per i due gol segnati<br />

direi che ero sotto la<br />

sufficienza. Una partita<br />

piuttosto scialba. Loro sono<br />

passati in vantaggio in<br />

modo piuttosto fortunoso,<br />

hanno preso coraggio e<br />

poi è successa la medesima<br />

cosa a noi. Siamo riusciti<br />

a pareggiare con un<br />

po’ di fortuna e poi abbiamo<br />

sfruttato le nostre occasioni».<br />

Il rigore? «Da regolamento<br />

c’era, ma bisogna<br />

dire che è stato più che altro<br />

un intervento scomposto».<br />

Soddisfatto Franco<br />

Isotton, tecnico del Lentiai:<br />

«E’ importante iniziare<br />

bene. Il gioco arriverà.<br />

Il Cadore l’ho visto abbastanza<br />

bene a centro campo,<br />

mentre in difesa non<br />

tanto». Bruno Zanellato,<br />

presidente Cadore: «Non è<br />

un bel debutto, una partita<br />

brutta che ci ha visto<br />

perdere. Il risultato è un<br />

po’ bugiardo, un pari poteva<br />

essere giusto». (e.u.)<br />

Il «giovane» Ponte accarezza la vittoria<br />

Pari col Vitt e tanti episodi persi: fallito anche un calcio dal dischetto<br />

PONTE ALPI<br />

VITT 66<br />

PONTE ALPI: Peterle 6, Tolotti 5.5, Tormen 5<br />

(46’ Uberti 6.5), Tonet 5.5, Galli 6.5, Mascolo 6,<br />

Fedon 5.5 (73’ Fontanive 6), Bozzolla 6, Christian<br />

Da Rold 5.5 (73’ Sacchet 6), Dino Da Rold<br />

6.5 e De Conti 7.<br />

All.: Magistro.<br />

VITT 66: Sottana, Dal Col, Fiorin, Peruch, Campodallorto,<br />

Massimo Bolzan (78’ De Coppi),<br />

Laurenti, Russolo (78’ Perin), Zoppè, Tomasella<br />

e Foltran. All.: Fornasier.<br />

ARBITRO: Pozzato di Bassano.<br />

NOTE: espulso al 92’ Perin (gomitata su De<br />

Conti). Ammoniti: Peruch, Massimo Bolzan, Tolotti,<br />

Foltran e Dino Da Rold. Calci d’angolo:<br />

9-8 per il Vitt 66.<br />

Rimonta sicura contro una Vazzolese pericolosa<br />

L’Alpago avanti senza paura<br />

con i gol di Mognol e Salvador<br />

VAZZOLESE<br />

ALPAGO<br />

VAZZOLESE: Marchetto, Salomon, Carnelos, Cal, Bettetti, Altiner,<br />

Pozzobon, Coppola, Mazzer, Vanzella, Fragasso.<br />

Allenatore Arnosti<br />

ALPAGO: Barattin, Kirsten, D. Bortoluzzi, Mognol, Zampieri, A.<br />

Soccal, L. Bortoluzzi (77’ Saviane), D’Incà, Tormen, D. Salvador<br />

(77’ A. Barattin), Meneghin (70’ P. Zampieri).<br />

Allenatore I. Salvador.<br />

ARBITRO: Schiavon di Mestre.<br />

RETI: 25’ Fragasso, 35’ D. Salvador, 81’ Mognol.<br />

NOTE: pomeriggio di sole, con temperatura elevata.<br />

VAZZOLA. L’Alpago inizia con il piede giusto<br />

il campionato che lo attende tra le protagoniste.<br />

Nonostante il caldo infernale di Vazzola,<br />

gli uomini di Imerio Salvador hanno disputato<br />

una “signora” partita, rimontando l’iniziale<br />

vantaggio firmato da Fragasso.<br />

Al culmine di un grande primo tempo, l’Alpago<br />

pareggia con la maligna punizione di Davide<br />

Salvador, da posizione defilata, l’unica<br />

opportunità trasformata in gol, dopo le occasioni<br />

capitate sui piedi di Luca Bortoluzzi,<br />

Paolo Tormen e un paio di salvataggi sulla linea.<br />

Nella seconda frazione cala un po’ il ritmo<br />

dell’Alpago, che trova comunque il modo di incamerare<br />

i primi tre punti del campionato all’81’,<br />

quando Mognol con un bel colpo di testa<br />

firma il sorpasso. (gi.pe.)<br />

0<br />

0<br />

SPOGLIATOI<br />

Mister Magistro non nega la fortuna<br />

«Ma i miei ragazzi sono stati bravi»<br />

PONTE ALPI. Un punto d’oro, utile<br />

a smuovere subito la classifica.<br />

Questo è stato il pensiero dell’allenatore<br />

del Ponte Alpi Guido Magistro:<br />

«Direi che abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />

prefissato. Quest’oggi eravamo<br />

privi di due importanti giocatori,<br />

in difesa Faso ed in attacco De<br />

Pra e, con una rosa a disposizione<br />

molto giovane, abbiamo quasi rischiato<br />

di passare in vantaggio.<br />

Poi, non lo nego, siamo stati an-<br />

Fabio<br />

Kirsten<br />

1<br />

2<br />

che fortunati. Avevamo di fronte<br />

una compagine esperta con ben altre<br />

ambizioni di classifica e quindi<br />

il pareggio mi soddisfa in pieno. Un<br />

elogio a tutti i miei ragazzi che si sono<br />

impegnati e che si sono dovuti cimentare<br />

in un modulo di gioco provato<br />

soltanto un paio di giorni prima<br />

dell’esordio stagionale. Complice<br />

le ripetute disavventure occorse<br />

ad un organico già ridotto all’osso,<br />

tra i quali molti giovani». (d.g.)<br />

53’ sul colpo di testa sul secondo<br />

palo di Peruch. Al 60’ Mascolo<br />

salva sulla linea di porta<br />

un colpo di testa di Foltran,<br />

al 63’ il tiro dello stesso<br />

numero undici ospite colpisce<br />

per la terza volta la traversa<br />

ed infine al 78’ Russolo,<br />

ancora da lontano, porta a<br />

quota quattro la quota dei legni<br />

colpiti.<br />

Dario Giotto<br />

L’ultimo uomo del Cappella infallibile pure dai 9 metri<br />

La Ztll cede al campo stregato<br />

e al portiere di casa «tuttofare»<br />

CAPPELLA MAGGIORE<br />

ZTLL<br />

CAPPELLA MAGGIORE: Azzalini, Moscon, Ferrigno, Mazzer,<br />

Cortecchia, Casanova, Biscotto (Sovilla), Cecchet, Sartor (Bizzol),<br />

Battiston (De Longhi), Murador.<br />

Allenatore Del Puppo.<br />

ZTLL: Funes, Imbolito, Canton, Bernard (40’ Brustolon), Perera,<br />

Comiotto (80’ Tamburlin), Criscuolo, Roncalli (75’ Tonon), Franzin,<br />

De Dea, Latti.<br />

Allenatore Schiocchet.<br />

ARBITRO: Gisiato di Mestre.<br />

RETI: 22’ Biscotto, 40’ Murador, 48’ De Dea, 90’ rig. Azzalini.<br />

CAPPELLA MAGGIORE. La Ztll cede per 3-1<br />

nei confronti del Cappella Maggiore, ma alla<br />

fine il risultato è fin troppo penalizzante. Gli<br />

uomini di Schiocchet hanno pagato un brutto<br />

primo tempo, caratterizzato da un atteggiamento<br />

remissivo e fin troppo impaurito.<br />

Il Cappella Maggiore ha approfittato della situazione,<br />

andando in gol con Biscotto e Murador,<br />

su calcio di punizione.<br />

Altra musica nella ripresa, quando De Dea<br />

al 3’ ha accorciato le distanze. La Ztll ha avuto<br />

le opportunità per pareggiare, ma Brustolon,<br />

Roncalli e Criscuolo non sono riusciti a superare<br />

Azzalini. Nel finale i padroni di casa hanno<br />

usufruito di un rigore, assegnato per atterramento<br />

di Murador da parte di Perera. Dal dischetto<br />

la trasformazione vincente è stata di<br />

Azzalini. (gi.pe.)<br />

Simone<br />

Imbolito<br />

3<br />

1


SEREN. Inizia bene il campionato del Seren.<br />

Vittoria sofferta quella contro l’Altivolese,<br />

ma giusta, che arriva nei minuti finali<br />

grazie ad una bella rete di Fabrizio<br />

Fortuna. Minuti finali nei quali si è vista<br />

I verde azzurri avevano<br />

trovato l’iniziale vantaggio<br />

nei primi minuti della gara,<br />

grazie ad una rete caparbia<br />

di Francesco Vieceli Dalla<br />

Sega.<br />

Partono forti i padroni di<br />

casa. Al quarto minuto<br />

cross di Oppio che pesca bene<br />

Vieceli Dalla Sega, che<br />

conclude di testa a lato. Il<br />

centrocampista fonzasino si<br />

riscatta quattro minuti dopo<br />

portando in vantaggio i<br />

suoi. Lungo lancio dalla difesa,<br />

Vieceli è bravo a crederci<br />

e mette sotto pressione i<br />

difensori avversari soffiando<br />

loro la palla e depositando<br />

in rete, dopo una prima<br />

ribattuta di Marchetti.<br />

La partita prosegue senza<br />

grandi sussulti. Al 20’ una<br />

punizione di Bettamin, indirizzata<br />

sul palo più lontano,<br />

mette i brividi a Boscariol,<br />

ma nessun giocatore trevigiano<br />

è pronto alla deviazio-<br />

Il primo pareggio<br />

degli uomini di Galli<br />

è merito di Garlet<br />

SANTA GIUSTINA. Vittoria<br />

rimandata per la Plavis di Piero<br />

Galli, che nel debutto di<br />

campionato davanti al pubblico<br />

di casa pareggia per 2 a 2<br />

contro i trevigiani del Pederobba.<br />

Punto comunque guadagnato<br />

quello della compagine<br />

santagiustinese, se si considera<br />

il fatto che i ragazzi<br />

del presidente Dal Castel hanno<br />

per ben due volte rimontato<br />

lo svantaggio sugli avversari,<br />

prima con una potente e<br />

precisa punizione di Federico<br />

Garlet e poi con il rigore trasformato<br />

da Nicola Giazzon<br />

negli ultimi minuti di gioco.<br />

Il Pederobba non è parso<br />

squadra trascendentale, ma<br />

ha saputo sfruttare al meglio<br />

le occasioni presentatesi, grazie<br />

anche alla scaltrezza della<br />

sua punta Cattarin, autore<br />

della doppietta ospite, e agli<br />

svarioni difensivi dei padroni<br />

di casa.<br />

La partita nel complesso è<br />

stata giocata su ritmi sostenuti,<br />

in particolare la ripresa,<br />

che ha visto le due compagini<br />

fronteggiarsi a viso aperto.<br />

La cronaca della prima mezz’ora<br />

non è ricca di occasioni.<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 25<br />

Al gol di Vieceli Dalla Sega, l’Altivolese aveva replicato con Bortolon prima del rosso a Cason<br />

La grinta del Seren vale tre punti<br />

Pur in 10, i feltrini pescano la vittoria grazie a Fortuna<br />

di Emanuel Oppio<br />

SEREN<br />

ALTIVOLESE<br />

ne in rete.<br />

Intorno alla mezz’ora si rivede<br />

il Seren: lungo lancio<br />

di Oppio che trova bene Andrea<br />

Rech, il quale calcia<br />

prontamente sfiorando il palo<br />

alla destra di Marchetti.<br />

Al 40’ nuova bella azione del<br />

la reazione giusta dei serenesi, prima al<br />

pareggio dell’Altivolese e poi all’espulsione<br />

di capitan Cason, che ha li ha costretti<br />

a rincorrere la vittoria in inferiorità numerica.<br />

SEREN: Boscariol 6.5, E. Rech 6, Dal Zotto 6, N. Rech 6 (62’ Dal<br />

Cortivo 7), Oppio 7, Fin 6.5, A. Rech 6, Cason 6, F. Fortuna 7, Veser<br />

6 (69’ L. Fortuna 6.5), Vieceli Dalla Sega 6.5 (59’ Baster 6). A<br />

disp: Ferula, Perer, Turrin. All. Corso.<br />

ALTIVOLESE: Marchetti, Prenot, Bettamin (55’ Bordin), F. Bressan,<br />

Giacobbo, Merlo, Biasibetti (68’ Canel), Fantinato, M. Bressan<br />

(58’ Visentin), Fedato, Bortolon. A disp: Lorenzato, Scardellato.<br />

All. Panazzolo.<br />

ARBITRO: Costantin di Conegliano.<br />

RETI: 8’ Vieceli Dalla Sega, 64’ Bortolon, 83’ F. Fortuna.<br />

NOTE: ammoniti E. Rech, Oppio, F. Fortuna, F. Bressan, Fedato.<br />

Espulso al 72’ Cason e al 77’ l’allenatore dell’Altivolese Panazzolo.<br />

Angoli 6 a 2 per il Seren. Spettatori 100 circa.<br />

Federico Garlet<br />

Al 37’ è Dal Molin che scende<br />

sulla sinistra, si invola verso<br />

la porta e serve al centro per<br />

Marsango che si allunga troppo<br />

la palla, intercettata dal<br />

bravo Codemo che respinge.<br />

L’azione prosegue con Francesco<br />

Giazzon che non inquadra<br />

lo specchio della porta e<br />

spara alto sopra la traversa.<br />

A pochi secondi dal duplice fischio<br />

del direttore di gara, il<br />

Espugnato il campo dell’ambizioso Mussolente<br />

Sospinta da Michele Pauletti<br />

la Juventina parte benissimo<br />

MUSSOLENTE<br />

JUVENTINA<br />

MUSSOLENTE: Dissegna, Franchetta, Donanzan, A. Scotton,<br />

Boesso, Zaborra, M. Scotton, P. Scotton, Bordignon, Operti, Carli.<br />

Sono entrati: Favero, Pavan. Allenatore Guidolin.<br />

JUVENTINA MUGNAI: De Cia, Lusa, Tognon, Monastier, Pagnussat,<br />

Curto, Pauletti (85’ Cremonese), Pradel, Zuglian (65’ Ferroni),<br />

Mezzomo (46’ Boz), Zatta.<br />

Allenatore Manfroi.<br />

ARBITRO: Sartori di Conegliano.<br />

RETI: 52’ Pauletti.<br />

NOTE: espulso al 90’ Manfroi per proteste, ammoniti Pauletti,<br />

Monastier e Tognon.<br />

MUSSOLENTE. Importante vittoria della Juventina,<br />

che inzia nel migliore dei modi il campionato<br />

espugnando il campo del Mussolente,<br />

compagine di ottimo spessore.<br />

Nel primo tempo la partita è equilibrata,<br />

Pradel va vicino al gol dopo 5’ e i vicentini rispondono<br />

con un’incornata che scheggia il palo.<br />

Nella ripresa arriva al 7’ la rete di Michele<br />

Pauletti, che porta in vantaggio la squadra di<br />

Mugnai. L’arbitro Sartori non azzecca un paio<br />

di decisioni, a discapito della Juventina e nel<br />

finale il Mussolente attacca a pieno organico.<br />

Tognon e compagni gestiscono, però, gli ultimi<br />

minuti con saggezza e De Cia deve compiere<br />

solamente un intervento importante.<br />

Da segnalare l’espulsione comminata a Marco<br />

Manfroi nel recupero. (gi.pe.)<br />

Ronnie<br />

Pagnussat<br />

0<br />

1<br />

2<br />

1<br />

Seren: Nicola Rech serve bene<br />

il fratello Andrea, che<br />

mette al centro un buon pallone<br />

sul quale è pronto al tiro<br />

Vieceli Dalla Sega. La palla<br />

giunge però debole tra le<br />

braccia dell’estremo difensore<br />

trevigiano, che non ha dif-<br />

Pederobba va in vantaggio<br />

aiutato in buona parte da un<br />

errore della difesa di casa.<br />

Carretta da metà campo serve<br />

Cattarin, che, smarcato,<br />

supera con un bel destro Capraro.<br />

La palla è respinta dal<br />

palo, ma l’attaccante è ancora<br />

pronto e insacca.<br />

L’inizio della ripresa è per<br />

la Plavis tanto fausto quanto<br />

avversa era stata la conclusio-<br />

Francesco Dalla Sega Vieceli<br />

ficoltà a neutralizzare.<br />

Nel finale di tempo, i padroni<br />

di casa devono soffrire<br />

ed è bravo due volte Boscariol<br />

su due tiri dalla distanza<br />

dei trevigiani, il primo<br />

è scoccato da Fedato e<br />

poi a provarci è Fantinato.<br />

ne del primo tempo. Al 49’ Nicola<br />

Giazzon si procura una<br />

punizione dal limite dell’area,<br />

Garlet calcia di potenza e<br />

centrale, ma Codemo non<br />

blocca e la palla va dritta in<br />

rete per il pareggio della Plavis.<br />

Gli ospiti non demordono e<br />

in più occasioni si presentano<br />

dalle parti di Capraro con<br />

De Valier e Toso. Al 73’ è an-<br />

L’inizio di ripresa non è<br />

però confortante per il Seren,<br />

con i trevigiani che provano<br />

in tutti i modi a raggiungere<br />

il pareggio. Al 60’<br />

Boscariol si supera deviando<br />

in angolo un tiro da due<br />

passi di Bortolon.<br />

Il pareggio arriva quattro<br />

minuti dopo con lo stesso<br />

Bortolon, che sfrutta un lungo<br />

lancio superando Boscariol<br />

in uscita e depositando<br />

in rete a porta praticamente<br />

sguarnita.<br />

Il Seren si riporterebbe subito<br />

in vantaggio, ma l’arbitro<br />

annulla la rete di Andrea<br />

Rech per un dubbio fuorigioco.<br />

A complicare le cose<br />

per i verde azzurri, arriva<br />

l’espulsione di Cason per<br />

un fallo giudicato da ultimo<br />

uomo su Visentin.<br />

Il Seren, però trova la reazione<br />

giusta. Cross dalla destra<br />

di Dal Cortivo, Fabrizio<br />

Fortuna è ben appostato al<br />

centro dell’area e con un tiro<br />

preciso batte Marchetti.<br />

E’ la rete che consente al Seren<br />

di cominciare il campionato<br />

dei migliore dei modi,<br />

cioè con vittoria e tre punti<br />

per aprire alla grande la<br />

classifica.<br />

cora un errore difensivo che<br />

porta in vantaggio gli ospiti.<br />

La Plavis perde palla e Cattarin<br />

come un falco si avventa<br />

in porta infilando per la seconda<br />

volta Capraro in uscita.<br />

I padroni di casa non si<br />

perdono d’animo e si sbilanciano<br />

in avanti in cerca del<br />

pareggio. Al 91’, sugli sviluppi<br />

di una punizione a favore<br />

della Plavis dalla destra, l’e-<br />

Il tecnico Gino Corso<br />

«Un anno fa<br />

match così<br />

li perdevamo»<br />

SEREN. Al termine della<br />

partita, l’allenatore del Seren<br />

Gino Corso è soddisfatto<br />

della vittoria dei suoi ragazzi:<br />

“E’ stato un successo<br />

sofferto, ma tutto sommato<br />

meritato. Lo scorso<br />

anno con una prova del genere<br />

non saremmo riusciti<br />

a vincere. Nel primo<br />

quarto d’ora della ripresa<br />

non siamo stati brillanti e<br />

abbiamo subito l’Altivolese,<br />

che è riuscita a pareggiare.<br />

Poi c’è stata l’espulsione<br />

di Cason che ha complicato<br />

le cose”.<br />

La squadra però ha<br />

reagito molto bene.<br />

“In dieci siamo stati<br />

esemplari, sia sul piano caratteriale<br />

che su quello<br />

della voglia di vincere.<br />

Questo ci ha permesso di<br />

portare a casa i tre punti.<br />

Ora spero di poter recuperare<br />

al più presto i giocatori<br />

indisponibili, soprattutto<br />

in difesa, per avere la<br />

rosa <strong>completa</strong> a disposizione.<br />

Questo è importante<br />

per continuare a far ben<br />

sia in coppa che in campionato.<br />

Credo molto in questa<br />

squadra”. (e.o)<br />

Un rigore di Giazzon salva la Plavis al 91’<br />

Raggiunto in extremis il Pederobba, avanti 2 volte con bomber Cattarin<br />

PLAVIS<br />

PEDEROBBA<br />

PLAVIS: Capraro 5.5, Tonet 6, D. Da Lan 6, Garlet<br />

6, Bortolin 6, E. Da Lan 5.5, Da Rold 6, F.<br />

Giazzon 5.5, Dal Molin 6, N. Giazzon 6, Marsango<br />

5 (62’ Minella sv). All. Galli.<br />

PEDEROBBA: Codemo, Marin, Sacco, Pederiva,<br />

Miotto (83’ Codemo), Rossi, De Valier, Callegari,<br />

Cattarin, Carretta (75’ Prosdocimo), De<br />

Zen (62’ Toso). All. Martignon.<br />

ARBITRO: Pasquale di Bassano.<br />

RETI: 45’ Cattarin, 49’ Garlet, 73’ Cattarin, 91’<br />

Nicola Giazzon (rig.)<br />

NOTE: ammoniti Marsango, Miotto, Garlet. Recupero<br />

1’ e 5’.<br />

Bombassei causa il rigore che premia il Francenigo<br />

La sfortuna colpisce l’Auronzo<br />

a un passo da un ottimo pari<br />

FRANCENIGO<br />

AURONZO<br />

FRANCENIGO: Gobbato, Tomasella, Buoro, Bravin, Da Ros, Celotto,<br />

Dorigo, Dario, Ghirardo, Vidotto, Vollaro. Sono entrati Ortolan<br />

e Zaccariotto. Allenatore De Martin.<br />

AURONZO: Da Rin, De Diana, Bombassei, Plaickner, Corte,<br />

Cian, Salamino, Da Deppo, Pomarè, Stoppa, Da Vinchie. Sono<br />

entrati: Pinazza, Del Favero e S. De Filippo. Allenatore Ben.<br />

ARBITRO: Fin di Belluno.<br />

RETI: 90’ rig. Ortolan.<br />

NOTE: espulso all’85’ Corte.<br />

FRANCENIGO. Uno sfortunato episodio condanna<br />

l’Auronzo a Francenigo e lo priva di un<br />

meritatissimo punto. Al 90’ Bombassei è scivolato<br />

in area di rigore e ha toccato il pallone<br />

con la mano. L’arbitro Fin ha assegnato ai trevigiani<br />

padroni di casa la massima punizione<br />

e dal dischetto Dario Ortolan ha regalato ai<br />

suoi il successo.<br />

Per il resto, la partita era stata assolutamente<br />

equilibrata, con poche opportunità da rete.<br />

Lo 0-0 avrebbe premiato equamente le due formazioni.<br />

L’Auronzo ha giocato un buon match,<br />

sempre attento, senza sbavature divensive.<br />

Da segnalare che nel primo tempo i cadorini<br />

sono anche andati in gol con Da Vinchie,<br />

ma il direttore di gara ha annullato la rete dell’attaccante<br />

dell’Auronzo. Nel finale è stato<br />

espulso Corte. (gi.pe.)<br />

2<br />

2<br />

IL DOPO PARTITA<br />

Cassol è un mix di rabbia e ottimismo<br />

«Due punti persi, ma s’era messa male»<br />

SANTA GIUSTINA. Al termine dell’incontro,<br />

il clima in casa Plavis<br />

non è dei più felici nonostante il<br />

punto guadagnato. A parlare è il vicepresidente<br />

Gabriele Cassol, comunque<br />

contento della prova dei ragazzi:<br />

“Sono due punti gettati alle ortiche,<br />

poichè il Pederobba è squadra<br />

molto abbordabile e non ha dimostrato<br />

di essere così superiore a noi.<br />

Comunque, devo fare un plauso a<br />

tutti i ragazzi che hanno saputo re-<br />

Enrico Zandegiacomo<br />

1<br />

0<br />

cuperare lo svantaggio per ben due<br />

volte. Per quanto riguarda la prosecuzione<br />

del campionato, credo che<br />

la squadra possa far bene. Puntiamo<br />

prima di tutto alla slavezza e tutto<br />

quello che verrà in più sarà bene<br />

accetto. Stiamo aspettando Christian<br />

Sacchet e Paolo Dal Molin, i<br />

due ex-Lentiai, che certamente aiuteranno<br />

la società in questa stagione<br />

che si annuncia molto impegnativa”.<br />

(va.da)<br />

stremo difensore ospite atterra<br />

in area Bortolin e il fischietto<br />

Pasquale di Bassano<br />

assegna il penalty.<br />

Nicola Giazzon dagli undici<br />

metri non sbaglia e trafigge<br />

Codemo cogliendo oltre al gol<br />

anche il primo punto, per<br />

una stagione che si annuncia<br />

per la Plavis ricca di soddisfazioni.<br />

Valentina Damin<br />

In 9 contro 11 viene raggiunto dalla Gorghense<br />

Si dissolve in pieno recupero<br />

l’impresa del Longarone<br />

GORGHENSE<br />

LONGARONE<br />

GORGHENSE: Tuis, Manfrè, Dazen, Gris, Panighel, Berto, Bolzon<br />

(87’ Radessi), Canaku, De Marchi, R. Favero, L. Favero (63’<br />

Miotto).<br />

Allenatore Eros Furlan.<br />

LONGARONE: De Vettor, A. Uberti, Meli, Fontanella, D. Bez (84’<br />

Vendramini), Bridda, D. Uberti, Lista (75’ Lucchini), De Cesero,<br />

Caneve, I. Bez (46’ Zoldan).<br />

Allenatore Eros Prest.<br />

RETI: 70’ De Cesero, 94’ De Marchi.<br />

NOTE: pomeriggio di sole, temperatura elevata. Espulsi al 42’<br />

Meli e al 93’ D. Uberti.<br />

GORGO AL MONTICANO. Sfuma al 94’ e 30”<br />

la prima vittoria in campionato del Longarone.<br />

In nove uomini contro undici, per le espulsioni<br />

di Meli al 42’ del primo tempo e di Daniel<br />

Uberti al 93’, la formazioni ospite è stata raggiunta<br />

da una rete in mischia di De Marchi.<br />

Peccato, perché l’undici di Eros Prest ha disputato<br />

un’ottima gara, soffrendo nel primo<br />

tempo, ma giocando sempre con grande attenzione<br />

e volontà. Paradossalmente, in dieci<br />

uomini il Longarone ha saputo esprimersi meglio,<br />

centrando un palo con Daniel Uberti e<br />

sfiorando il gol con De Cesero. La rete del vantaggio<br />

è giunta al 79’, quando Lucchini ha visto<br />

la propria conclusione respinta dal portiere,<br />

ma sulla palla vagante il più lesto è stato<br />

De Cesero. Il rammarico sta tutto nel lungo recupero.<br />

(gi.pe.)<br />

Gabriele<br />

Lucchini<br />

1<br />

1


SEDICO. Buona la prima<br />

per il Sedico, che supera senza<br />

grandi sofferenze il Piave<br />

Tegorzo, sfruttandone le numerose<br />

ingenuità. Errori che<br />

sono stati commessi anche<br />

dal direttore di gara, Francesca<br />

Bontorin, che al 64’ ha ammonito<br />

per la seconda volta<br />

Faccinetto, senza però mostrare<br />

il cartellino rosso all’indirizzo<br />

del centrocampista<br />

di Bazzocco. Qualche minuto<br />

più tardi ha preso la via<br />

degli spogliatoi Santin, anch’egli<br />

ammonito per la seconda<br />

volta, a causa di un intervento<br />

falloso ai danni di<br />

Spezia. E al 69’ l’arbitro della<br />

sezione di Bassano ci è ricascata,<br />

ammonendo per la seconda<br />

volta Roier. Ci si attendeva<br />

il cartellino rosso, invece<br />

Bontorin è apparsa intenzionata<br />

a far riprendere il gioco,<br />

finché le proteste di Albanese<br />

e compagni l’hanno fatta<br />

tornare sui propri passi,<br />

controllare il taccuino ed<br />

espellere Roier. A quel punto,<br />

Bazzacco ha capito che, nel<br />

caso di un altro più attento<br />

controllo degli ammoniti, c’era<br />

il rischio di perdere anche<br />

Faccinetto e allora l’ha sostituito.<br />

Il mediano, a conti fatti, è rimasto<br />

in campo 7’ di troppo,<br />

ma soprattutto ha permesso<br />

al Piave Tegorzo di giocare 3’<br />

I gol di Puntil e Buzzo<br />

avevano lanciato<br />

la squadra bellunese<br />

LOZZO. Per vedere il verde<br />

di un campo di calcio, il Comelico<br />

deve emigrare a Lozzo<br />

e il nuovo campo porta bene<br />

alla squadra allenata da Tiziano<br />

Pulié, che inizia il campionato<br />

con un brillante 3-2 ottenuto<br />

alla fine di una combattuta<br />

partita, che ha visto il<br />

Pro Refrontolo inseguire, raggiungere<br />

il pareggio e poi tentare<br />

fino all’ultimo di recuperare<br />

il risultato.<br />

Il Comelico è ancora in fase<br />

di preparazione, tenta gli<br />

equilibri tra giocatori di esperienza,<br />

come Gasperina e Stefano<br />

De Mario, e nuovi ingressi,<br />

come i diciassettenni Puntil<br />

e Bettina.<br />

La partita ha visto un inizio<br />

all’attacco della squadra<br />

comeliana, in divisa blu con<br />

risvolti gialli, con i bianchi<br />

del Pro Refrontolo ritirati in<br />

difesa. I frutti della strategia<br />

aggressiva si vedono subito.<br />

Al 7’ minuto, su perfetto<br />

cross da destra di Festini, entra<br />

con decisione di testa Puntil<br />

e la palla finisce nell’angolo<br />

opposto. Gran bella rete,<br />

che galvanizza i ragazzi di Pulié<br />

e li porta ancora nell’area<br />

avversaria. La mischia produce<br />

un calcio d’angolo, che vie-<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 26<br />

In un incontro segnato dagli svarioni difensivi, l’arbitro Francesca Bontorin non espelle Faccinetto ammonito due volte<br />

Il Piave Tegorzo apre la porta al Sedico<br />

Le ingenuità ospiti regalano a Merlin e Facchin le chance decisive<br />

SEDICO<br />

PIAVE TEGORZO<br />

2<br />

1<br />

SEDICO: D. Facchin 6, Cian<br />

6, Scarton 6.5, Albanese 6.5,<br />

Santin 5.5, Brancher 7, Tamburlin<br />

6.5,, Perot 6 (72’ Pongan<br />

6), R. Facchin 6.5 (86’ De<br />

Min s.v.), Franzogna 7, Merlin<br />

7 (70’ Dall’Omo).<br />

Allenatore Marian.<br />

PIAVE TEGORZO: Secci 6,<br />

De Col 5.5 (30’ Spezia 6.5),<br />

Guadagnin 6, Gallina 5.5, De<br />

Girardi 6 (45’ Roier 5.5), Rizzotto<br />

6, Faccinetto 6.5 (71’<br />

Codello s.v.), Scopel 6, Polloni<br />

6, Poloniato 6.5, Agostinetto<br />

5.5. Allenatore Bazzocco.<br />

ARBITRO: Bontorin.<br />

RETI: 26’ Merlin, 79’ R. Facchin,<br />

94’ Spezia.<br />

NOTE: espulsi 67’ Santin e<br />

69’ Roier.<br />

in superiorità e il resto della<br />

gara a parità di uomini.<br />

Il Sedico ha faticato in avvio<br />

di gara e il primo tiro verso<br />

la porta di Secci arriva solamente<br />

al 17’ con Tamburlin<br />

che lascia partire un destro<br />

troppo centrale. E’ ancora<br />

l’attaccante al 23’ a rendersi<br />

pericoloso, con una punizione<br />

che sfila vicinissima al palo.<br />

Stefano De Mario<br />

ne calciato sul primo palo da<br />

Christian De Mario. Con abilità<br />

si inserisce Buzzo che riesce<br />

a infilare per la seconda<br />

volta la porta di Sanavio. Ma<br />

il Pro Refrontolo non ci sta a<br />

subire una goleada e inizia a<br />

recuperare terreno, avanzando<br />

e mantenendo un buon<br />

possesso di palla. Però è ancora<br />

il Comelico ed essere pericoloso<br />

con una punizione dal<br />

Roberto Facchin<br />

La supremazia dei padroni<br />

di casa si concretizza al 26’,<br />

grazie a due enormi errori<br />

del Piave Tegorzo. De Col e<br />

Gallina si fanno rubar palla<br />

da Franzogna, che viene atterrato<br />

al limite. Senza alcuna<br />

copertura del pallone, l’ex<br />

centrocampista del Limana<br />

batte subito la punizione all’indirizzo<br />

di Brancher, sul<br />

cui sinistro Secci si allunga e<br />

limite di Gasperina, parata in<br />

due tempi da Sanavio.<br />

Le avvisaglie del gol refrontoliano<br />

si hanno alla mezz’ora<br />

su incursione del numero<br />

10 Tonin, vera spina nel fianco<br />

della difesa comeliana. Ed<br />

è proprio Tonin, con una bella<br />

girata al volo dal limite dell’area,<br />

a ridurre le distanze al<br />

38’ del primo tempo.<br />

Alla ripresa del gioco il Pro<br />

DOPO GARA - SEDICO<br />

Cazzaro invita alla calma<br />

«C’è ancora da lavorare»<br />

SEDICO. Soddisfazione in casa Sedico<br />

per l’esordio vincente. Il direttore sportivo<br />

Roberto Cazzaro, però, avvisa i suoi. Pochi<br />

voli pindarici, perché c’è ancora da lavorare:<br />

«L’esordio è stato positivo, ma alla fine<br />

abbiamo un po’ mollato. Abbiamo fatto<br />

una partita abbastanza buona, potevamo<br />

fare qualche gol in più perché abbiamo<br />

avuto le occasioni per mettere la partita al<br />

sicuro. Dobbiamo lavorare ancora molto e<br />

migliorare, perché otto undicesimi sono<br />

nuovi».<br />

Marian ha schierato una squadra a trazione<br />

anteriore, con le tre punte, un atteggiamento<br />

tattico coraggioso: «Per supportare<br />

i tre attaccanti la squadra deve crescere.<br />

In ogni caso il gruppo è buono, puntiamo<br />

a un bel campionato». (gi.pe.)<br />

devia, Merlin è ben appostato<br />

e scaraventa in rete da due<br />

passi il pallone dell’1-0.<br />

Roberto Facchin potrebbe<br />

raddoppiare al 42’, liberato<br />

da un altro buco difensivo,<br />

ma la sua girata di prima intenzione,<br />

con Secci fuori causa,<br />

si schianta sul palo.<br />

Grandi brividi per Secci dopo<br />

30” della ripresa, quando<br />

liscia un rinvio e recupera il<br />

Refrontolo dimostra la sua decisione<br />

di non voler uscire<br />

sconfitto, avanzando la squadra<br />

e tenendo salde le redini<br />

del gioco. Comelico in affanno<br />

e pareggio raggiunto al 12’<br />

in una convulsa azione dentro<br />

l’area, abilmente sfruttata<br />

con un tiro ravvicianto da Tonin,<br />

che segna la sua doppietta.<br />

Pulié corre ai ripari, inse-<br />

pallone a pochi passi dalla linea<br />

di porta.<br />

Finalmente si vede anche il<br />

Piave Tegorzo, per effetto di<br />

una grande giocata di Poloniato,<br />

che chiama Demis Facchin<br />

alla prima parata del<br />

suo campionato. Gli ospiti<br />

provano a spingere, ma si scoprono,<br />

rischiando di capitolare<br />

al 12’, al 13’ e al 17’. Nelle<br />

prime due occasioni sono de-<br />

rendo forze fresche, Festini<br />

per Topran, Puntil per Bettina,<br />

e Matias De Martin per Severino<br />

De Mario. La partita<br />

prende una svolta positiva<br />

per il Comelico, che riesce a<br />

riportarsi in vantaggio con<br />

un gol di astuzia, al volo di<br />

Stefano De Mario su punizione<br />

battuta dal fratello Cristian.<br />

Il finale è un assalto all’a-<br />

PIAVE TEGORZO<br />

Vercesi: «I nostri errori<br />

li hanno caricati molto»<br />

SEDICO. Un esordio da incubo per Giancarlo<br />

Bazzacco e il suo Piave Tegorzo. La<br />

sconfitta fa male per le clamorose disattenzione<br />

che l’hanno causata, ma sul conto salato<br />

del Comunale di via Ricolt c’è da metterci<br />

anche l’espulsione di Roier e l’infortunio<br />

al ginocchio destro di De Girardi.<br />

A fine gara parla l’ex portiere e attuale<br />

dirigente Emiliano Vercesi: «Siamo partiti<br />

bene, eravamo messi bene in campo, perché<br />

la partita era stata preparata nel migliore<br />

dei modi. Putroppo abbiamo dovuto<br />

operare due cambi per infortuni e abbiamo<br />

subito il gol a causa di una nostra grande<br />

ingenuità. A quel punto loro si sono caricati<br />

e da lì in avanti c’è stato poco da fare.<br />

Nella ripresa siamo calati e alla fine il loro<br />

successo è meritato». (gi.pe.)<br />

cisive le chiusure di Roier e<br />

Rizzotto, quindi Facchin non<br />

trova la porta da due passi.<br />

Il Sedico chiude la partita<br />

al 34’ e lo fa per merito di Roberto<br />

Facchin. Gli ultimi minuti<br />

regalano ancora occasioni<br />

da rete per i biancoazzurri<br />

e il gol di Spezia, qualche secondo<br />

prima del triplice fischio<br />

finale. Giovanni Pelosio<br />

L’astuzia di De Mario fa felice il Comelico<br />

Il bomber sigilla una partita che il Pro Refrontolo voleva congelare sul 2-2<br />

COMELICO<br />

PRO REFRONTOLO<br />

COMELICO: Bergagnin, Mas. De Martin, Mat.<br />

De Martin, Piller, Carbogno, Cr. De Mario, Festini,<br />

Gasperina, Ste. De Mario, Buzzo, Puntil.<br />

In panchina: Modolo, Sicilia, Holzer, Bettina,<br />

Topran, Sev. De Mario, Somià. All. Pulié.<br />

PRO REFRONTOLO: Sanavio, Callegher, Rosolen,<br />

Ambrogiani, Casagrande, Fioretti, Bressan,<br />

Dalla Cia, M. Tonin, N. Tonin, Zanchetta.<br />

In panchina: Rebuli, Battaglini, Bertazzolo, Fastuca,<br />

De Marchi, Faoro. All. Falliero.<br />

ARBITRO: Coana di Belluno<br />

RETI 7’ Puntil, 10’ Buzzo, 38’ e 57’ N. Tonin, 70’<br />

Ste. De Mario.<br />

NOTE: ammoniti Festini, Mat. De Martin, Puntil,<br />

Dalla Cia, N. Tonin.<br />

Al Cortina non basta la determinazione<br />

Il Godega la fa da padrone ed esce con un 3-1 dal campo di Fiames<br />

CORTINA<br />

GODEGA<br />

1<br />

3<br />

CORTINA: Martini, Gaspari,<br />

Fattor, Colussi, Franzin,<br />

Pompanin, Battistella, Garavetta,<br />

Boldrin, Lodeserto,<br />

Zambelli. In panchina Finco,<br />

Colli, Sposato, Mian, Baldassa,<br />

Talamini, D’Andrea.<br />

All. Michielli<br />

GODEGA: Bazzo, Felpuppo,<br />

Furlan, Poletto, Tomasella,<br />

Pin, Battistuzzi, A. Peruch,<br />

T. Gava, Segat. In panchina:<br />

Bertagna, Gava, Zambon,<br />

De Martin, N. Peruch, Botteon,<br />

Dal Bianco.<br />

All. Zanardo.<br />

ARBITRO: Simonetti<br />

RETI: 13’ e 33’ Gava, 83’ Lodeserto,<br />

91’ Pin (rigore)<br />

CORTINA. Duecento tifosi<br />

arrivati dal Trevigiano hanno<br />

applaudito al campo “Antonella<br />

De Rigo” di Fiames il<br />

Godega che con merito ha vinto<br />

la prima di campionato.<br />

Il Cortina inizia la sua avventura<br />

con un ko frutto anche<br />

di alcune assenze e di<br />

una condizione che manca.<br />

Nel primo tempo, la squadra<br />

di casa è assente e quando gioca<br />

non riesce a costruire nulla<br />

di buono. La difesa dei<br />

bianco-celesti lascia ampi spazi<br />

all’attacco del Godega, che<br />

al 13’, su una respinta corta<br />

del portiere insacca il primo<br />

gol. Gava, tra i migliori in<br />

campo, è lesto e preciso e porta<br />

in vantaggio la squadra<br />

ospite.<br />

L’incontro è monotono e a<br />

tratti bloccato a centrocampo,<br />

dove i passaggi corti e precisi<br />

dei giocatori del Godega<br />

fanno innervosire il Cortina,<br />

che troppo spesso si abbandona<br />

a falli. L’azione al 33’ si sviluppa<br />

proprio da metà campo<br />

tra Zambon e Segat, che con<br />

disinvoltura portano la palla<br />

verso la porta del Cortina. Tiro<br />

da limite area di Gava, il<br />

portiere devia la palla sul palo<br />

e ancora Gava, con quel<br />

suo guizzo rapinoso, approfitta<br />

e porta a due le reti del Godega.<br />

Il primo tempo si chiude<br />

senza altre emozioni. Il secondo<br />

inizia con la squadra ospite<br />

nuovamente all’attacco,<br />

ma il Cortina dopo il riposo è<br />

3<br />

2<br />

più agguerrito e convinto. Michielli<br />

all’8’ fa la prima e unica<br />

sostituzione dell’incontro<br />

e fa entrare Mian al posto di<br />

Zambelli, leggermente infortunato<br />

a una gamba. Gli sforzi<br />

del Cortina a centrocampo<br />

sono notevoli, ma raramente<br />

hanno la meglio sugli avversari.<br />

Palle alte e poco gioco a<br />

terra innervosiscono l’allenatore<br />

ampezzano che capisce<br />

sempre più le difficoltà di giocare<br />

contro una formazione<br />

IL MISTER NEL DOPO GARA<br />

Pulié: «All’entusiasmo dei giovani<br />

uniamo l’esperienza di alcuni “vecchi”»<br />

LOZZO. Tiziano Pulié assapora il<br />

gusto della prima vittoria in campionato.<br />

“Lo scorso anno”, dice, “abbiamo<br />

iniziato male, con una sconfitta,<br />

mentre questo campionato parte<br />

con il buon viatico dei tre punti”.<br />

In più ottenuti contro una squadra<br />

valida e mai doma.<br />

“Il Pro Refrontolo si è molto rinforzato”,<br />

prosegue il mister, “e lo ha<br />

dimostrato oggi”.<br />

Il Comelico sembra ancora in<br />

rodaggio, con qualche giocatore<br />

in forma approssimativa.<br />

Martini (Cortina)<br />

L’ANALISI DEL TECNICO MICHIELLI<br />

«Nel primo tempo non abbiamo giocato»<br />

CORTINA. “Siamo stati troppo frenetici e<br />

giocare palle alte cercando il compagno troppo<br />

distante con una squadra così forte è inutile”,<br />

dice mister Michielli (Cortina), “Passaggi<br />

lunghi e poco gioco di squadra ci hanno<br />

impedito di giocare il primo tempo. Nel<br />

secondo, i ragazzi mi sono piaciuti e per un<br />

attimo, dopo il gol, ho creduto di poter pareggiare.<br />

Loro sono forti. Sono comunque contento<br />

delle conferme e delle novità in squadra.<br />

Pompanin, classe ’87, mi è piaciuto molto<br />

e Colussi, arrivato dalla Val Boite, mi ha<br />

entusiasmato. I ragazzi devono capire l’avversario<br />

e giocare come sanno”. (a.g)<br />

“Siamo ancora indietro nella preparazione,<br />

qualche giocatore è reduce<br />

da infortuni e qualche altro non<br />

ha ancora raggiunto la forma. Mi attendo<br />

molto da Gasperina, dalla sua<br />

esperienza, ma è reduce da un malanno<br />

alla caviglia e si può dire che<br />

ha giocato con una gamba sola. Faccio<br />

anche grande affidamento sulla<br />

abilità ed il fiuto del gol di Stefano<br />

De Mario. E voglio lanciare i più giovani,<br />

che già nella partita inaugurale<br />

hanno dimostrato la loro bravura<br />

e la loro determinazione”. (lec)<br />

rea comeliana da parte del<br />

Pro Refrontolo. E’ bravo il<br />

portiere Bergagnin a sventare<br />

con un colpo di reni un tiro<br />

sotto la traversa ed è bravo<br />

Massimo De Martin a respingere<br />

di testa sulla linea<br />

un colpo di testa su calcio<br />

d’angolo, nel primo dei quattro<br />

minuti di recupero concessi<br />

dall’arbitro Coana.<br />

Lucio Eicher Clere<br />

Il tonfo ampezzano<br />

è addolcito solo<br />

dal centro di Lodeserto<br />

tecnicamente superiore. Intorno<br />

al 20’ la grinta dei locali<br />

riesce a portarli vicino al gol.<br />

Lodeserto ce la mette tutta,<br />

ma dall’altra parte il capitano<br />

Furlan è super attivo e<br />

blocca tutto e tutti. Al 38’ arriva<br />

la tanto sospirata rete dei<br />

cortinesi. Su una palla che<br />

sembra destinata a uscire sul<br />

fondo, alla destra di Bazzo,<br />

Lodeserto intelligentemente<br />

ci mette tutta la sua esperienza,<br />

non molla la presa e segna<br />

da non più di un metro. Simonetti,<br />

l’arbitro dell’incontro,<br />

fa il suo mestiere, peccato<br />

che in più occasioni sia troppo<br />

distante dal gioco e non veda<br />

su ambedue i fronti i tanti<br />

falli che caratterizzano il finale.<br />

Al 46’, comunque, non può<br />

non fischiare un fallo di Franzin<br />

su Bertagna in area. Il rigore<br />

viene segnato da Pin ed<br />

è il 3 a 1. Risultato finale giusto<br />

ed equo anche nel punteggio,<br />

vista la supremazia della<br />

squadra del Godega.<br />

Andrea Gris


Il derby del Fant<br />

non offre adrenalina<br />

Solo nella ripresa<br />

gli uomini di Perinon<br />

pressano alla grande<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 27<br />

Il nuovo San Giorgio di Gigi Perinon L’Arsiè al gran completo ieri a Libano<br />

Per Arsiè e S. Giorgio un pari al rallentatore<br />

Primo tiro al 42’ e ospiti in vantaggio. Poi Roccon insacca da «manuale»<br />

di Roberto Bona<br />

LIBANO. Un San Giorgio in<br />

versione sbiadita e un Arsiè<br />

capace di capitalizzare l’unico<br />

tiro effettuato nello specchio<br />

della porta avversaria<br />

hanno spartito la posta nel<br />

derby bellunese del “Fant”.<br />

E’ stata una partita abbastanza<br />

strana, nella quale ci<br />

sono voluti 19’ minuti per annotare<br />

la prima azione in profondità<br />

degna di tal nome (errore<br />

in disimpegno di R. Battistel,<br />

fuga sulla destra di De<br />

Michieli, servizio in mezzo<br />

non raccolto né da Rosso né<br />

da Povia) e ben 42’ per assistere<br />

al primo tiro della sfida.<br />

Proprio tre minuti prima<br />

del riposo l’Arsiè, pericoloso<br />

sulla sinistra con Bassani,<br />

ma poco mobile con i due attaccanti<br />

Faoro e E. Mores,<br />

guadagnava una punizione<br />

dai 25 metri, in posizione leggermente<br />

defilata sulla sinistra.<br />

Il tiro di Bassani, forte ma<br />

centrale, coglieva di sorpresa<br />

De Lazzer, probabilmente colto<br />

in contropiede mentre stava<br />

spostandosi sulla propria<br />

destra. Il tentativo di respinta<br />

di piede non aveva esito e<br />

per gli ospiti valeva l’inatteso<br />

vantaggio. Una doccia gelata<br />

per i padroni di casa, fin a<br />

quel momento piuttosto macchinosi<br />

nel costruire la manovra<br />

ed assolutamente inconcludenti<br />

negli ultimi sedici<br />

metri, ma mai in difficoltà a<br />

controllare le puntate avversarie.<br />

FARRA<br />

Difesa locale<br />

impenetrabile<br />

di Marina Pavanello<br />

FARRA D’ALPAGO. A distanza<br />

di due settimane è ancora<br />

Fulgor Farra - Schiara e il copione<br />

si ripete: 3-0 per la squadra<br />

di casa, che inizia nel migliore<br />

dei modi. Cibien e Dal<br />

Paos i marcatori nel primo<br />

tempo, giocato con autorità dagli<br />

uomini di Canal. Ad arrotondare<br />

il risultato arriva la rete<br />

di Mattiuzzi allo scadere dei<br />

90’, dopo un secondo tempo più<br />

equilibrato, con occasioni per<br />

entrambe.<br />

Fin dai primi minuti di gioco<br />

si capisce che per lo Schiara<br />

non sarà facile penetrare nelle<br />

maglie strette della difesa Fulgor.<br />

Gli ospiti vengono puniti<br />

alla prima ingenuità difensiva.<br />

E’ il 6’ quando Broi inventa la<br />

giocata del vantaggio biancorosso:<br />

discesa-dribbling in mezzo<br />

al campo e passaggio milli-<br />

E dire che la difesa ospite,<br />

dove giganteggiava l’esperto<br />

Fiorese, applicava una tattica<br />

del fuorigioco molto spinta<br />

che almeno tre volte chiamava<br />

all’uscita fuori area, di testa<br />

o di piede, l’attento Zatta,<br />

estremo difensore che assieme<br />

al capitano Fiorese ha tenuto<br />

in piedi la baracca.<br />

Al riposo il vantaggio arsedese,<br />

pur maturato da quella<br />

che resterà l’unica conclusione<br />

vera verso De Lazzer, si<br />

giustificava con la maggior<br />

tranquillità di gioco proposta<br />

dagli uomini di Matteotti, più<br />

precisi a far girare la palla.<br />

Alessandro Piccin<br />

metrico per l’accorrente Cibien<br />

che spedisce la palla in rete.<br />

Ferma la difesa ospite, che<br />

non azzecca la tattica del fuorigioco.<br />

La squadra di Albano<br />

non si perde d’animo e prova a<br />

Marco Barp con il «Cobra» William Viezzer<br />

Nella ripresa si ripresentava<br />

un San Giorgio decisamente<br />

più aggressivo. La squadra<br />

di Gigi Perinon riusciva a<br />

comprimere l’Arsiè nella propria<br />

trequarti. Al 56’, su punizione<br />

di Faoro dalla sinistra,<br />

l’inzuccata di Rosso terminava<br />

alta. Al 60’ De Michieli si<br />

involava centralmente da<br />

metà campo, una volta in<br />

area calciava rasoterra, ma<br />

Zatta era bravo ad allungarsi<br />

a terra. L’Arsiè faticava ad<br />

uscire dalla propria metà<br />

campo, ma continuava a lasciare<br />

praterie alle scorribande<br />

dei padroni di casa che pe-<br />

rò non erano precisi.<br />

Al 66’ Rosso veniva steso<br />

ad un passo dall’area. La punizione<br />

ideale per Roccon con<br />

una palombella imprendibile<br />

ristabiliva l’equilibrio. Gli<br />

ospiti, a questo punto, riuscivano<br />

a rendersi minacciosi,<br />

ma al 70’ Dall’Agnol metteva<br />

sul fondo dopo aver rubato<br />

palla a Faoro. Ci riprovava<br />

la squadra di casa, ma la giornata<br />

non era delle migliori e<br />

due ghiotte opportunità in<br />

contropiede, favorite dalla altissima<br />

difesa avversaria,<br />

non venivano sfruttate come<br />

avrebbero dovuto.<br />

ROCCON<br />

«Quella<br />

punizione<br />

da “rigore”»<br />

LIBANO.Piero Roccon,<br />

l’inossidabile, è stato l’uomo<br />

della provvidenza per<br />

il San Giorgio. Sua la punizione<br />

dal limite che ha permesso<br />

ai biancorossi di recuperare.<br />

Una punizione<br />

dal limite, con Roccon in<br />

campo è quasi un rigore?<br />

«Queste sono le mie punizioni<br />

preferite. Ormai so<br />

fare solo quelle...».<br />

Come giudichi l’esordio<br />

in campionato?<br />

«Abbiamo buttato via il<br />

primo tempo e anche nella<br />

ripresa, pur giocando meglio,<br />

abbiamo fallito tre,<br />

quattro palle gol nitide,<br />

due dopo aver raggiunto il<br />

pari. Quando non sfrutti<br />

le occasioni rischi anche<br />

di perderle certe partite.<br />

Per fortuna l’abbiamo rimessa<br />

in piedi. Loro han<br />

fatto un solo tiro in porta<br />

e han segnato, ma per noi<br />

la partita si stava mettendo<br />

male, perché rischi di<br />

perdere la calma. Oggi ci<br />

mancavano anche due elementi<br />

importanti come<br />

Rocchi e Pierdonà». (rob)<br />

MATTEOTTI<br />

«Una buona<br />

partita<br />

dei ragazzi»<br />

LIBANO. Michele Matteotti,<br />

tecnico dell’Arsiè,<br />

è molto soddisfatto per il<br />

punto conquistato dai suoi<br />

sul munito rettangolo del<br />

Fant. Prima della partita<br />

dirigenti arsedesi avevano<br />

commentato con un velo<br />

di preoccupazione i 70 punti<br />

conquistati dai sedicensi<br />

nella passata stagione.<br />

«La mia squadra ha giocato<br />

bene nella prima frazione,<br />

mentre nella seconda<br />

ha sofferto un po’. Il pareggio<br />

è il risultato che rispecchia<br />

meglio le occasioni<br />

avute. Per me che vengo<br />

dal Trentino, si tratta<br />

di imparare le differenze<br />

che ci sono nella Seconda<br />

categoria del Veneto. Credo<br />

ci siano maggior tecnica<br />

e velocità. Un punto in<br />

trasferta alla 1ª giornata,<br />

sul campo di una compagine<br />

di valore come S.Giorgio,<br />

è risultato che ci soddisfa<br />

appieno e che ci permette<br />

di iniziare col piede<br />

giusto la nuova stagione.<br />

Non abbiamo sicuramente<br />

demeritato». (rob)<br />

Fulgor travolge lo Schiara senza pietà<br />

Cibien, Dal Paos e Mattiuzzi segnano contro i bellunesi poco pungenti<br />

FULGOR FARRA<br />

SCHIARA<br />

rendersi pericolosa, ma Piccin<br />

prima para un tiro insidioso di<br />

Bogo dalla bandierina e poi respinge<br />

con i pugni la conclusione<br />

dalla distanza di A. Da<br />

Rold.<br />

«Così non va: la squadra non m’è piaciuta»<br />

Canal (Fulgor) sprona i suoi nonostante la vittoria casalinga<br />

FARRA D’ALPAGO. Il mister<br />

della Fulgor, Canal, è soddisfatto<br />

in parte: «Abbiamo<br />

cominciato bene trovando subito<br />

il gol. Un primo tempo discreto<br />

con diverse occasioni<br />

da rete, malissimo la ripresa:<br />

la squadra non mi è piaciuta.<br />

Il risultato era già acquisito e<br />

mi aspettavo un gioco più<br />

sciolto, ma ci siamo complicati<br />

la vita in modo precipitoso<br />

SAN GIORGIO<br />

ARSIE’<br />

1<br />

1<br />

SAN GIORGIO: De Lazzer sv,<br />

Brino 6, De Bona 6, Faoro 5.5,<br />

Roccon 7, Fontana 6, De Michieli<br />

6.5, Coran 6 (76’ Esposito<br />

sv), De Conti 6 (57’ De Toffoli<br />

6), Rosso 6, Ovia 6 (65’ Barp<br />

6). Allenatore Perinon.<br />

ARSIE’: Zatta 7, R. Battistel 6,<br />

M. Battistel 5.5, G. Mores 6.5,<br />

Dalla Costa 5.5, Fiorese 7, R.<br />

Mores 6, Bassani 6.5, Faoro 6<br />

(61’ Dall’Agnol 6), Maddalon<br />

6, E. Mores 6 (78’ Strappazzon<br />

6).<br />

Allenatore Matteotti.<br />

ARBITRO: Barbolan di Bassano<br />

del Grappa.<br />

RETI: 42’ Bassani, 66’ Roccon.<br />

NOTE: calci d’angolo 7 a 5 per<br />

il San Giorgio. Ammoniti: Faoro<br />

e Roccon.<br />

e con un gioco frenetico. Non<br />

abbiamo sofferto, ma abbiamo<br />

permesso agli ospiti di crederci<br />

ancora. Sul 2-0 bisogna<br />

mostrare tranquillità, giocare<br />

di più la palla in modo ordinato<br />

e trovare facilmente il<br />

gol. Portiamo a casa la vittoria<br />

e guardiamo al futuro, ma<br />

dobbiamo migliorare ancora.<br />

Prima di tutto la condizione<br />

atletica, perché nelle prime<br />

FULGOR FARRA: Piccin 6, Gava 6, Dal Borgo 6, De March 6, Mattiuzzi<br />

6,5, Zoppè 6, Rossi 6, Broi 6,5 (88’ Tomasella s.v.), Cibien<br />

7, Gallonetto 6,5 (71’ Bogo 6), Dal Paos 7 (89’ Zampieri s.v.).<br />

All. Sergio Canal<br />

SCHIARA: Casagrande 5,5, Collostide 5,5, Tormen 5,5 (79’ I. Giozet<br />

s.v.), De Vettor 6 (65’ Carrera 5,5), I. Da Rold 6, M. Da Rold 6,<br />

L.Giozet 6, Cavallet 6, A. Da Rold 6, Bogo6, Viel 5,5. All. Albano<br />

ARBITRO: Mario De Nardin di Belluno (Bruno Viel di Belluno e<br />

Gino Cibien di Farra d’Alpago).<br />

RETI: 6’ Cibien, 28’ Dal Paos, 88’ Mattiuzzi.<br />

NOTE: Ammoniti: 3’ I. Da Rold (S), 10’ Collostide (S), 17’ De March<br />

(F), 32’ De Vettor (S), 52’ Dal Paos (F), 84’ Dal Borgo (F), 88’<br />

Bogo (F). Rec pt 3’, st 4’. Spettatori: un centinaio circa.<br />

giornate non è possibile essere<br />

al massimo, poi è necessario<br />

trovare più calma per giocare<br />

le partite fino alla fine.<br />

Più possesso palla, concretizzare<br />

meglio le azioni e chiudere<br />

prima il risultato». Il centrocampista<br />

Marco Rossi è<br />

d’accordo: «Nel primo tempo<br />

abbiamo giocato e trovato i<br />

due gol, mentre nel secondo<br />

siamo calati di tono». (m.p.)<br />

3<br />

0<br />

Il capitano della Fulgor, Zoppè,<br />

incita i compagni a fare movimento<br />

e a dare profondità al<br />

gioco. Lo schema tattico viene<br />

seguito alla perfezione quando<br />

al 23’ Gallonetto lancia in area<br />

lo smarcato Mattiuzzi, il cui tiro<br />

centrale trova Casagrande<br />

ben piazzato. Il raddoppio non<br />

si fa attendere: al 28’ Cibien<br />

sorprende la retroguardia dello<br />

Schiara con un assist in profondità<br />

per il liberissimo Dal<br />

Paos, che approfitta dell’uscita<br />

fuori tempo di Casagrande per<br />

insaccare la palla alle sue spalle.<br />

La squadra di Albano appare<br />

rinunciataria e per frenare<br />

il pressing avversario tenta di<br />

mettere in fuorigioco gli attaccanti<br />

alpagoti.<br />

Nella ripresa la Fulgor non è<br />

più quella di prima, la gara è<br />

a tratti nervosa: l’arbitro è all’altezza<br />

e sul suo taccuino finiscono<br />

in molti.<br />

Al 56’ Dal Paos spreca un’occasione<br />

da rete a due passi da<br />

Casagrande dopo uno-due micidiale<br />

con Gallonetto. In panchina<br />

Canal si agita e urla ai suoi<br />

di mantenere la calma e di co-<br />

struire azioni di gioco ragionate.<br />

Lo Schiara intuisce che è<br />

un buon momento per cercare<br />

di riaprire la partita. Al 60’ Bogo<br />

prova a sorprendere Piccin<br />

battendo una punizione che finisce<br />

a lato di un soffio. Passano<br />

pochi minuti e Collostide è<br />

abile a girarsi in area e a lasciare<br />

partire un tiro al volo che<br />

Piccin intercetta. Canal inserisce<br />

forze fresche ma gli attaccanti<br />

sciupano palloni.<br />

Al 77’ e all’80’ Mattiuzzi potrebbe<br />

chiudere la gara, ma i<br />

suoi tiri non trovano lo specchio<br />

della porta di Casagrande.<br />

Poco importa: allo scadere del<br />

tempo regolamentare lo stesso<br />

Mattiuzzi si fa perdonare le<br />

precedenti incertezze fissando<br />

il 3-0. Cibien vede il compagno<br />

pronto a ricevere al limite dell’area,<br />

lo serve e il 5 di Canal insacca<br />

alla destra di Casagrande.<br />

«Tutti e tre i gol regalati per l’inesperienza»<br />

Mister Albano non si fascia la testa: «Domenica i primi rientri»<br />

FARRA D’ALPAGO. «L’inesperienza<br />

dei ragazzi in difesa<br />

non ci ha aiutati. Abbiamo<br />

regalato tutti i tre i gol agli avversari.<br />

Il portiere è un ragazzo<br />

giovane, che sostituisce l’estremo<br />

difensore titolare<br />

squalificato per una giornata».<br />

Così a caldo mister Albano,<br />

Schiara. Nonostante la<br />

sconfitta, dimostra di non dare<br />

troppo peso al risultato:<br />

«Noi stiamo provando a giocare<br />

a zona per tenere la squadra<br />

alta, il fine è di allontanare<br />

dalla porta gli attaccanti<br />

avversari eliminando i pericoli<br />

che si creano davanti all’area<br />

di rigore. Questa è una fase<br />

sperimentale. La squadra<br />

è giovane e la società ha come<br />

obiettivo l’inserimento<br />

dei giovani nella prima squadra.<br />

Dobbiamo lavorare anco-<br />

ra molto e migliorare il gioco,<br />

evitando i rinvii lunghi che ci<br />

han procurato molti problemi».<br />

Un mister fiducioso per<br />

il cammino in campionato:<br />

«Devono rientrare il portiere<br />

e Fabio Corona, giocatore d’esperienza<br />

che da domenica<br />

prossima sarà in campo e potrà<br />

prendere per mano la<br />

squadra, aiutando i giovani a<br />

inserirsi velocemente». (m.p.)


La formazione del Cornei che ha giocato per la prima volta in Seconda<br />

CORNEI. Due ingenuità difensive costano<br />

care al Cornei. La Cisonese ringrazia e<br />

porta via tre punti sui quali non avrebbe<br />

scommesso alla fine del primo tempo. La<br />

Rinascente aveva iniziato bene, infatti, la<br />

La formazione di casa in avvio<br />

mette un po’ paura ai più<br />

quotati trevigiani. Pressa su<br />

ogni pallone e cerca subito la<br />

via del gol. Munaro al 6’ scarica<br />

il sinistro al volo dal limite,<br />

ma De Conto arriva sul<br />

diagonale e mette in angolo.<br />

Casagrande, costretto<br />

dietro la recinzione per una<br />

squalifica rimediata in coppa<br />

Veneto, incita i suoi all’attacco.<br />

Al 13’, però, arriva la prima<br />

disattenzione che vale il<br />

gol ospite. D’Agostin calcia<br />

una punizione che spiove in<br />

area, Binotto è libero e tocca<br />

verso il palo opposto, Piero-<br />

Juniores Reg. - G<br />

RISULTATI<br />

*Asolo - Giorgione 2 - 1<br />

*Cornuda - Vittorio Veneto 4 - 3<br />

Cavarzano - *Fiori Barp S. 2 - 1<br />

*Fulgor Trevignano - Vedelago 4 - 1<br />

Limana - *Nervesa 3 - 1<br />

Feltrese - *Pievigina 1 - 0<br />

*Quinto - San Martino 4 - 3<br />

*Cadore - Ponzano 3 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Cavarzano - Asolo<br />

Feltrese - Ponzano<br />

Giorgione - Cadore<br />

Limana - Quinto<br />

Pievigina - Fulgor Trevignano<br />

San Martino - Fiori Barp S.<br />

Vedelago - Cornuda<br />

Vittorio Veneto - Nervesa<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Cavarzano 2 2 0 0 5 2 6<br />

Cornuda 2 2 0 0 8 6 6<br />

Cadore 2 2 0 0 4 1 6<br />

Feltrese 2 1 0 1 1 1 3<br />

Giorgione 2 1 0 1 7 3 3<br />

Vittorio Veneto 2 1 0 1 8 6 3<br />

San Martino 2 1 0 1 6 4 3<br />

Limana 2 1 0 1 6 5 3<br />

Fulgor Trevignano 2 1 0 1 6 6 3<br />

Asolo 2 1 0 1 4 4 3<br />

Quinto 2 1 0 1 5 6 3<br />

Ponzano 2 1 0 1 4 5 3<br />

Vedelago 2 1 0 1 2 4 3<br />

Pievigina 2 0 0 2 0 2 0<br />

Nervesa 2 0 0 2 1 6 0<br />

Fiori Barp S. 2 0 0 2 2 8 0<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 28<br />

Cornei, debutto molto sfortunato<br />

La formazione alpagota lavora bene nel primo tempo ma poi<br />

paga due ingenuità difensive di cui approfitta al volo la Cisonese<br />

di Enrico Costa<br />

bon, colto in controtempo,<br />

non riesce a rimediare e la Cisonese<br />

passa alla prima occasione.<br />

Gli ospiti vanno vicini<br />

al raddoppio al 15’, quando<br />

Nadir salta in velocità un difensore<br />

e appena in area cerca<br />

il diagonale vincente, ma<br />

trova solo l’esterno della rete.<br />

E’ Zanon a riportare il risultato<br />

sul pari appena due<br />

minuti dopo. L’attaccante del<br />

Cornei supera due avversari<br />

in dribbling, ma il secondo lo<br />

stende al limite. Lo stesso<br />

Zanon s’incarica della battuta<br />

e col sinistro manda la palla<br />

sopra la barriera e sotto la<br />

Eccellenza<br />

RISULTATI<br />

Asolo - *San Paolo 4 - 1<br />

*Feltrese - Ponzano 0 - 0<br />

*Piovese - Romano Ezzelino 1 - 0<br />

Eurocalcio - *Martellago 3 - 0<br />

*Edo Mestre - Pievigina 1 - 1<br />

*Rossano - Sandonà 1 - 1<br />

*Sagittaria Julia - Cornuda Crocetta 1 - 0<br />

*Valdosport - Quinto 1 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Asolo - Valdosport<br />

Cornuda Crocetta - Martellago<br />

Eurocalcio - Edo Mestre<br />

Pievigina - Feltrese<br />

Ponzano - Rossano<br />

Romano Ezzelino - Sagittaria Julia<br />

Sandonà - San Paolo<br />

Quinto - Piovese<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Asolo 1 1 0 0 4 1 3<br />

Eurocalcio 1 1 0 0 3 0 3<br />

Piovese 1 1 0 0 1 0 3<br />

Sagittaria Julia 1 1 0 0 1 0 3<br />

Pievigina 1 0 1 0 1 1 1<br />

Quinto 1 0 1 0 1 1 1<br />

Sandonà 1 0 1 0 1 1 1<br />

Ponzano 1 0 1 0 0 0 1<br />

Edo Mestre 1 0 1 0 1 1 1<br />

Rossano 1 0 1 0 1 1 1<br />

Valdosport 1 0 1 0 1 1 1<br />

Feltrese 1 0 1 0 0 0 1<br />

Cornuda Crocetta 1 0 0 1 0 1 0<br />

Romano Ezzelino 1 0 0 1 0 1 0<br />

San Paolo 1 0 0 1 1 4 0<br />

Martellago 1 0 0 1 0 3 0<br />

C femminile<br />

RISULTATI<br />

Carianese - *Hellas Oppeano 8 - 0<br />

Belluno - *Keralpen 6 - 0<br />

Atheste - *La Malcontenta 2 - 0<br />

Marostica - *La Torre 4 - 0<br />

*Lido Venezia - Musano 4 - 3<br />

*Scledum - Arqua Petrarca 3 - 3<br />

*Zianigo - San Martino 1 - 1<br />

Riposa: Mestre<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Arqua Petrarca - Mestre<br />

Atheste - Hellas Oppeano<br />

Belluno - Zianigo<br />

Carianese - Scledum<br />

La Torre - Keralpen<br />

Musano - Marostica<br />

San Martino - La Malcontenta<br />

Riposa: Lido Venezia<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Carianese 1 1 0 0 8 0 3<br />

Belluno 1 1 0 0 6 0 3<br />

Marostica 1 1 0 0 4 0 3<br />

Atheste 1 1 0 0 2 0 3<br />

Lido Venezia 1 1 0 0 4 3 3<br />

Arqua Petrarca 1 0 1 0 3 3 1<br />

San Martino 1 0 1 0 1 1 1<br />

Scledum 1 0 1 0 3 3 1<br />

Zianigo 1 0 1 0 1 1 1<br />

Mestre 0 0 0 0 0 0 0<br />

Musano 1 0 0 1 3 4 0<br />

La Malcontenta 1 0 0 1 0 2 0<br />

La Torre 1 0 0 1 0 4 0<br />

Keralpen 1 0 0 1 0 6 0<br />

Hellas Oppeano 1 0 0 1 0 8 0<br />

propria avventura nel campionato regionale,<br />

con pressing e gioco. Nella ripresa<br />

energie e lucidità sono calate e gli ospiti,<br />

su rigore, hanno potuto fissare sul tabellino<br />

un 2 a 1 in trasferta.<br />

traversa: niente da fare per<br />

De Conto. Il Cornei va ancora<br />

vicino al gol con Munaro<br />

al 29’. Collazuol batte una punizione<br />

da centrocampo che<br />

spiove non lontano dal palo.<br />

Zanon tenta la deviazione in<br />

tuffo, ma il pallone finisce la<br />

sua corsa sul fondo.<br />

Munaro si rende ancora pericoloso<br />

poco dopo con un destro<br />

che impegna De Conto in<br />

una difficile deviazione. Dopo<br />

queste azioni, La Cisonese<br />

risponde ancora su calcio di<br />

punizione, ma i tentativi di<br />

D’Agostin non finiscono tra i<br />

pali di Pierobon. La Rina-<br />

Promozione<br />

RISULTATI<br />

*Aurora Treviso - Favaro 1 - 1<br />

*Cavarzano - Ormelle 3 - 0<br />

*Gruaro - Nervesa 2 - 1<br />

Liventina - *Ceggia 3 - 2<br />

Nero Verde VE - *Limana 2 - 1<br />

Breda - *San Martino 4 - 1<br />

*Villorba - Opitergina 3 - 3<br />

*Vittorio Veneto - Codognè 2 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Breda - Gruaro<br />

Codognè - Ceggia<br />

Favaro - Cavarzano<br />

Liventina - Villorba<br />

Nero Verde VE - San Martino<br />

Nervesa - Vittorio Veneto<br />

Opitergina - Aurora Treviso<br />

Ormelle - Limana<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Breda 1 1 0 0 4 1 3<br />

Liventina 1 1 0 0 3 2 3<br />

Nero Verde VE 1 1 0 0 2 1 3<br />

Cavarzano 1 1 0 0 3 0 3<br />

Gruaro 1 1 0 0 2 1 3<br />

Vittorio Veneto 1 1 0 0 2 1 3<br />

Opitergina 1 0 1 0 3 3 1<br />

Favaro 1 0 1 0 1 1 1<br />

Villorba 1 0 1 0 3 3 1<br />

Aurora Treviso 1 0 1 0 1 1 1<br />

Codognè 1 0 0 1 1 2 0<br />

Nervesa 1 0 0 1 1 2 0<br />

Ormelle 1 0 0 1 0 3 0<br />

Ceggia 1 0 0 1 2 3 0<br />

Limana 1 0 0 1 1 2 0<br />

San Martino 1 0 0 1 1 4 0<br />

Allievi reg. - E<br />

RISULTATI<br />

Feltrese - *Bassano 2 - 1<br />

*Montebelluna - Aurora Treviso 3 - 0<br />

*Pool Piave Sandonà - Alvisiana 2 - 0<br />

*Cornuda - San Stino 3 - 0<br />

Ponzano - *Ceggia 2 - 1<br />

*Marosticense - Careni Piave 3 - 2<br />

*Ztll Sx Piave - Cavarzano 2 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Alvisiana - Cornuda<br />

Aurora Treviso - Ztll Sx Piave<br />

San Stino - Montebelluna<br />

Careni Piave - Ceggia<br />

Cavarzano - Marosticense<br />

Feltrese - Pool Piave Sandonà<br />

Ponzano - Bassano<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Feltrese 1 1 0 0 2 1 3<br />

Ponzano 1 1 0 0 2 1 3<br />

Cornuda 1 1 0 0 3 0 3<br />

Montebelluna 1 1 0 0 3 0 3<br />

Pool Piave Sandonà 1 1 0 0 2 0 3<br />

Marosticense 1 1 0 0 3 2 3<br />

Ztll Sx Piave 1 1 0 0 2 1 3<br />

Careni Piave 1 0 0 1 2 3 0<br />

Cavarzano 1 0 0 1 1 2 0<br />

Alvisiana 1 0 0 1 0 2 0<br />

Aurora Treviso 1 0 0 1 0 3 0<br />

San Stino 1 0 0 1 0 3 0<br />

Bassano 1 0 0 1 1 2 0<br />

Ceggia 1 0 0 1 1 2 0<br />

CORNEI<br />

CISONESE<br />

1<br />

2<br />

CORNEI: Pierobon 5.5, Fagherazzi<br />

5, Roffarè 6, Collazuol<br />

6.5, Mambretti 5.5 (83’ Sovilla),<br />

Segat 6, Collarini 5.5 (De<br />

Pra 6), De Col 6.5, Munaro 6,<br />

Zanon 6.5, Dal Farra 5.5 (63’<br />

De Nadai 6). All. Casagrande<br />

CISONESE: M. De Conto 6.5,<br />

Mazzero 6, Gallini 6, Fabris<br />

6.5, Piovesana 5.5, Meneghin<br />

6, Coly Ben 5.5 (78’ Gallonetto<br />

5.5), Boschetto 5.5 (85’ A. De<br />

Conto), Binotto 6.5 (69’ Diedhon<br />

5), D’Agostin 6.5, Nadir<br />

6.5. All. Costantino<br />

ARBITRO: Reato di Belluno<br />

RETI: 13’ Binotto, 17’ Zanon,<br />

55’ D’Agostin su rigore<br />

NOTE: ammoniti Mambretti,<br />

Munaro, Diedhou, De Col, Nadir,<br />

Gallonetto.<br />

scente della ripresa non ha<br />

più la capacità di mettere in<br />

difficoltà gli ospiti come nei<br />

primi 45 minuti. Al 10’ viene<br />

colta in contropiede e Fagherazzi<br />

è costretto al fallo<br />

da rigore su Nadir, più veloce<br />

del marcatore alpagoto. D’Agostin<br />

questa volta non sbaglia<br />

e dal dischetto spiazza<br />

Pierobon. Il Cornei accusa<br />

il colpo e soffre. Nadir va vicino<br />

al gol di testa, Binotto al<br />

17’ tocca alto da ottima posizione.<br />

Si rifà vedere in avanti<br />

la neopromossa alpagota<br />

nei minuti finali, quando cerca<br />

ripetutamente la rete su<br />

calcio di punizione (ci provano<br />

Zanon, Segat e Collazuol).<br />

Curiosa la gaffe dell’esperto<br />

Pierobon che raccoglie con<br />

le mani un retropassaggio da<br />

fallo laterale. Il calcio di punizione<br />

seguente finisce sulla<br />

barriera.<br />

Prima categoria<br />

RISULTATI<br />

*Cappella Maggiore - Ztll Sin.Piave 3 - 1<br />

*Fontanelle - Ripa 2000 2 - 1<br />

Alpago - *Vazzolese 2 - 1<br />

*Ponte Alpi - Vittsangiacomo 0 - 0<br />

*S.Vendemiano - La Marenese 1 - 1<br />

Portomansue - *Sanfiorese 2 - 1<br />

*Virtus Csm - Segusino 1 - 1<br />

Lentiai - *Cadore 3 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Alpago - Cadore<br />

Vittsangiacomo - Cappella Maggiore<br />

La Marenese - Ponte Alpi<br />

Lentiai - Fontanelle<br />

Portomansue - Virtus Csm<br />

Ripa 2000 - S.Vendemiano<br />

Segusino - Vazzolese<br />

Ztll Sin.Piave - Sanfiorese<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Lentiai 1 1 0 0 3 1 3<br />

Alpago 1 1 0 0 2 1 3<br />

Portomansue 1 1 0 0 2 1 3<br />

Cappella Maggiore 1 1 0 0 3 1 3<br />

Fontanelle 1 1 0 0 2 1 3<br />

Vittsangiacomo 1 0 1 0 0 0 1<br />

La Marenese 1 0 1 0 1 1 1<br />

Segusino 1 0 1 0 1 1 1<br />

S.Vendemiano 1 0 1 0 1 1 1<br />

Virtus Csm 1 0 1 0 1 1 1<br />

Ponte Alpi 1 0 1 0 0 0 1<br />

Ripa 2000 1 0 0 1 1 2 0<br />

Ztll Sin.Piave 1 0 0 1 1 3 0<br />

Sanfiorese 1 0 0 1 1 2 0<br />

Vazzolese 1 0 0 1 1 2 0<br />

Cadore 1 0 0 1 1 3 0<br />

Allievi reg. - F<br />

RISULTATI<br />

*Conegliano - San Donà 2 - 0<br />

*Cordignano - Casier Dosson 2 - 1<br />

*Martellago - Liventina rinv.<br />

*Nero Verde VE - Pramaggiore 9 - 1<br />

*Portogruaro - Jesolo 3 - 0<br />

Belluno - *Sga Pederobba 2 - 1<br />

Villanova - *Cadore 3 - 0<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Belluno - Martellago<br />

Casier Dosson - Nero Verde VE<br />

Jesolo - Sga Pederobba<br />

Liventina - Cordignano<br />

Pramaggiore - Conegliano<br />

San Donà - Cadore<br />

Villanova - Portogruaro<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Villanova 1 1 0 0 3 0 3<br />

Belluno 1 1 0 0 2 1 3<br />

Nero Verde VE 1 1 0 0 9 1 3<br />

Portogruaro 1 1 0 0 3 0 3<br />

Conegliano 1 1 0 0 2 0 3<br />

Cordignano 1 1 0 0 2 1 3<br />

Liventina 0 0 0 0 0 0 0<br />

Martellago 0 0 0 0 0 0 0<br />

Casier Dosson 1 0 0 1 1 2 0<br />

San Donà 1 0 0 1 0 2 0<br />

Jesolo 1 0 0 1 0 3 0<br />

Pramaggiore 1 0 0 1 1 9 0<br />

Sga Pederobba 1 0 0 1 1 2 0<br />

Cadore 1 0 0 1 0 3 0<br />

IL MISTER<br />

«Siamo stati<br />

penalizzati<br />

dall’arbitro»<br />

CORNEI. Negli spogliatoi<br />

del Cornei l’amarezza<br />

si taglia col coltello. C’è<br />

chi se la prende con l’arbitro,<br />

chi con i propri errori.<br />

Rimane l’inattesa consapevolezza<br />

di aver avuto la<br />

possibilità di iniziare il<br />

campionato almeno con<br />

un punto.<br />

«Penalizzati dall’arbitro»,<br />

è il commento del mister<br />

Casagrande, secondo<br />

il quale l’arbitro «doveva<br />

avere il coraggio di dare<br />

un rigore anche al Cornei»<br />

per un fallo di mano<br />

in area di un difensore.<br />

«La Cisonese si è resa pericolosa<br />

solo con le punizioni»,<br />

continua, «comunque<br />

siamo migliorati rispetto<br />

alle gare di coppa e meritavamo<br />

il pari. Dopo il loro<br />

secondo gol, però, siamo<br />

andati un po’ in crisi».<br />

«La sperimentazione è finita<br />

e abbiamo iniziato bene,<br />

con testa e voglia», afferma<br />

Paolo Collarini,<br />

«peccato per le occasioni<br />

sbagliate». Christian De<br />

Pra ammette che «c’è stato<br />

un calo fisico nella ripresa»<br />

e che «serviva concretizzare<br />

di più». «Ci manca<br />

qualche giocatore», ricorda<br />

Angelo Pierobon,<br />

«comunque abbiamo dimostrato<br />

di avere un buon<br />

centrocampo». (e.c.)<br />

2ª categoria - Q<br />

RISULTATI<br />

*Seren - Altivolese 2 - 1<br />

*Ardita - Riese 1 - 1<br />

Vidor - *Follinese 3 - 1<br />

Juve Mugnai - *Mussolente 1 - 0<br />

*Plavis - Pederobba 2 - 2<br />

*Arsie’ - S.Giorgio 1 - 1<br />

*Sedico - Piave Tegorzo 2 - 1<br />

*Union Maser - Fiori Barp S. 3 - 3<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Arsie’ - Altivolese<br />

Fiori Barp S. - Ardita<br />

Juve Mugnai - Sedico<br />

Pederobba - Follinese<br />

Piave Tegorzo - Union Maser<br />

Riese - Plavis<br />

Seren - Mussolente<br />

Vidor - S.Giorgio<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Vidor 1 1 0 0 3 1 3<br />

Juve Mugnai 1 1 0 0 1 0 3<br />

Sedico 1 1 0 0 2 1 3<br />

Seren 1 1 0 0 2 1 3<br />

Fiori Barp S. 1 0 1 0 3 3 1<br />

Pederobba 1 0 1 0 2 2 1<br />

Riese 1 0 1 0 1 1 1<br />

S.Giorgio 1 0 1 0 1 1 1<br />

Union Maser 1 0 1 0 3 3 1<br />

Plavis 1 0 1 0 2 2 1<br />

Ardita 1 0 1 0 1 1 1<br />

Arsie’ 1 0 1 0 1 1 1<br />

Altivolese 1 0 0 1 1 2 0<br />

Piave Tegorzo 1 0 0 1 1 2 0<br />

Mussolente 1 0 0 1 0 1 0<br />

Follinese 1 0 0 1 1 3 0<br />

Giov. reg. - F<br />

RISULTATI<br />

*Alvisiana - Alpago 5 - 1<br />

*Aurora Treviso - Godega 2 - 1<br />

Belluno - *Pool Piave Sandonà 2 - 1<br />

Giorgione - *Cavarzano 4 - 2<br />

Portogruaro - *Jesolo 1 - 0<br />

*Sga Pederobba - Feltrese mercoledì<br />

*Gazzera - Olmi Callalta 1 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Alpago - Feltrese<br />

Belluno - Alvisiana<br />

Giorgione - Aurora Treviso<br />

Godega - Pool Piave Sandonà<br />

Olmi Callalta - Cavarzano<br />

Portogruaro - Gazzera<br />

Sga Pederobba - Jesolo<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Giorgione 1 1 0 0 4 2 3<br />

Belluno 1 1 0 0 2 1 3<br />

Portogruaro 1 1 0 0 1 0 3<br />

Alvisiana 1 1 0 0 5 1 3<br />

Aurora Treviso 1 1 0 0 2 1 3<br />

Olmi Callalta 1 0 1 0 1 1 1<br />

Gazzera 1 0 1 0 1 1 1<br />

Feltrese 0 0 0 0 0 0 0<br />

Sga Pederobba 0 0 0 0 0 0 0<br />

Godega 1 0 0 1 1 2 0<br />

Alpago 1 0 0 1 1 5 0<br />

Pool Piave Sandonà 1 0 0 1 1 2 0<br />

Jesolo 1 0 0 1 0 1 0<br />

Cavarzano 1 0 0 1 2 4 0<br />

Seconda categoria<br />

Pareggia<br />

all’esordio<br />

il Fiori Barp<br />

UNION MASER<br />

FIORI BARP<br />

3<br />

3<br />

UNION MASER: Silvestri, Nardi<br />

(78’ C. Vettoretto), Favretto,<br />

Panciera, Mo. Bittante, Vettor,<br />

Palestrin, Gallina (65’ Bastasin),<br />

N. Vettoretto, Mares (51’<br />

Rossetto), Ma. Bittante. Allenatore<br />

Silvestri.<br />

FIORI BARP SOSPIROLO: Balcon<br />

(69’ Ganz), Dal Mas, Fratta,<br />

De Nard, Longo, Brini (74’<br />

Alchini), Vedana, Triches, Signoretto,<br />

Da Pos, Levis (60’ Argenta).<br />

Allenatore Capraro.<br />

ARBITRO: Caneva di Bassano<br />

del Grappa.<br />

RETI: 2’, 6’ Longo, 9’ Nardi,<br />

59’ Ma. Bittante, 70’ su rigore<br />

Vettor, 74’ Longo.<br />

NOTE: Ammoniti: Dal Mas,<br />

Fratta e Levis, Palestrin, N.<br />

Vettoretto e Mares.<br />

MASER. Un Fiori Barp Sospirolo<br />

bello, ma sciupone all’inverosimile,<br />

ha regalato un<br />

punto all’Union Maser nella<br />

gara d’esordio del campionato<br />

di Seconda categoria. Gli<br />

arancioverdi hanno iniziato a<br />

spron battuto la gara e dopo<br />

6’ erano avanti di 2 reti grazie<br />

ad un colpo di testa e a un tocco<br />

di piatto di Longo, dopo<br />

uno scambio con Da Pos.<br />

Una respinta maldestra di<br />

Balcon ha permesso a Nardi<br />

di accorciare subito, ma prima<br />

del riposo il Fiori Barp ha<br />

avuto altre opportunità per<br />

passare. In 11 minuti della ripresa,<br />

fra il 59’ e il 70’ i ragazzi<br />

di Capraro hanno rischiato<br />

la brutta figura trovandosi<br />

sotto di un gol. “San Longo”<br />

ha fissato il 3-3 e prima dell’epilogo<br />

la traversa ha detto no<br />

ad una conclusione di Signoretto.<br />

(rob)<br />

2ª categoria - R<br />

RISULTATI<br />

*Sarmede - Fregona 0 - 0<br />

*Comelico - Pro Refrontolo 3 - 2<br />

*Godega - Cortina 3 - 1<br />

*Francenigo - Auronzo 1 - 0<br />

*Fulgor Farra - Schiara 3 - 0<br />

*Gorghense - Longarone 1 - 1<br />

*Orsago - Careni Pieve 1 - 1<br />

Cisonese - *Cornei 2 - 1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Auronzo - Cortina<br />

Careni Pieve - Gorghense<br />

Cisonese - Sarmede<br />

Fregona - Francenigo<br />

Godega - Comelico<br />

Longarone - Fulgor Farra<br />

Pro Refrontolo - Orsago<br />

Schiara - Cornei<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Cisonese 1 1 0 0 2 1 3<br />

Fulgor Farra 1 1 0 0 3 0 3<br />

Godega 1 1 0 0 3 1 3<br />

Comelico 1 1 0 0 3 2 3<br />

Francenigo 1 1 0 0 1 0 3<br />

Careni Pieve 1 0 1 0 1 1 1<br />

Longarone 1 0 1 0 1 1 1<br />

Fregona 1 0 1 0 0 0 1<br />

Gorghense 1 0 1 0 1 1 1<br />

Orsago 1 0 1 0 1 1 1<br />

Sarmede 1 0 1 0 0 0 1<br />

Pro Refrontolo 1 0 0 1 2 3 0<br />

Auronzo 1 0 0 1 0 1 0<br />

Cortina 1 0 0 1 1 3 0<br />

Schiara 1 0 0 1 0 3 0<br />

Cornei 1 0 0 1 1 2 0<br />

Giov. sperimentali<br />

RISULTATI<br />

*Conegliano - Bassano 2 - 2<br />

Romano Ezzelino - *Montebelluna 2 - 1<br />

Chievo - *Cittadella 3 - 0<br />

*Verona - Padova Spa n.g.<br />

*Liventina - San Donà 2 - 2<br />

Vicenza - *Portogruaro 2 - 0<br />

*Treviso - Feltrese 2 - 0<br />

*Venezia - Belluno 4 - 0<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Bassano - Treviso<br />

Belluno - Cittadella<br />

Chievo - Liventina<br />

Feltrese - Portogruaro<br />

Padova Spa - Montebelluna<br />

Romano Ezzelino - Conegliano<br />

San Donà - Verona<br />

Vicenza - Venezia<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Chievo 1 1 0 0 3 0 3<br />

Vicenza 1 1 0 0 2 0 3<br />

Romano Ezzelino 1 1 0 0 2 1 3<br />

Venezia 1 1 0 0 4 0 3<br />

Treviso 1 1 0 0 2 0 3<br />

Bassano 1 0 1 0 2 2 1<br />

San Donà 1 0 1 0 2 2 1<br />

Conegliano 1 0 1 0 2 2 1<br />

Liventina 1 0 1 0 2 2 1<br />

Padova Spa 0 0 0 0 0 0 0<br />

Verona 0 0 0 0 0 0 0<br />

Feltrese 1 0 0 1 0 2 0<br />

Belluno 1 0 0 1 0 4 0<br />

Montebelluna 1 0 0 1 1 2 0<br />

Portogruaro 1 0 0 1 0 2 0<br />

Cittadella 1 0 0 1 0 3 0


Volentorose ma quasi<br />

inesistenti in attacco<br />

le padrone di casa sono<br />

però un bel gruppo<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 29<br />

Il terzo gol del Belluno La seconda marcatura delle ragazze del Belluno a Mel<br />

Sbanca il Belluno nel derby contro il Keralpen<br />

Serie C. Alle inarrestabili Bortoluzzi e Somma assegnata la palma delle migliori<br />

di Antonio Gasperin<br />

MEL. Non c’è storia contro<br />

il Belluno rosa che, ieri pomeriggio,<br />

nel match di esordio,<br />

ha messo ko 6-0 le trichianesi<br />

del Keralpen.<br />

Punteggio tennistico e pronostico<br />

rispettato nel derby<br />

che apre la stagione e conferma<br />

da un lato le ambizioni di<br />

promozione del Belluno, dall’altro<br />

il ridimensionamento<br />

delle trichianesi, destinate ad<br />

occupare in classifica le posizioni<br />

di rincalzo.<br />

Pur avendo rinnovato la<br />

squadra e rinunciando ad alcuni<br />

punti di forza, il Keralpen<br />

è sembrato comunque un<br />

buon gruppo in grado di lavorare<br />

per il futuro e attorno al<br />

quale gravitano molte giovani<br />

promesse.<br />

In avvio, è subito assedio alla<br />

porta di Sacchet. A questo<br />

punto Maria Somma cerca subito<br />

di dare un dispiacere alle<br />

ex compagne, colpendo prima<br />

il palo con un destro a<br />

rientrare, poi la traversa deviando<br />

sottomisura in scivolata<br />

un bel traversone della<br />

Guarrotto.<br />

Rocambolesco è, però, il gol<br />

del vantaggio, nato da un lancio<br />

lungo da metacampo sul<br />

quale esce di piede il portiere<br />

gialloverde, il cui rinvio colpisce<br />

però Caldart e resta tra i<br />

piedi di Bortoluzzi, che può<br />

accompagnare, a questo punto,<br />

servita su un piatto d’argento,<br />

la sfera sino in porta.<br />

Volenterose certo, ma quasi<br />

inesistenti in attacco, le pa-<br />

KERALPEN<br />

BELLUNO<br />

0<br />

6<br />

KERALPEN: Sacchet; Sbardella;<br />

Da Pont Roberta; Da Pont<br />

M. Luisa; Guardiera; Caldart;<br />

Serafini (84 Troian); Balcon;<br />

Moret; Dal Borgo; Xais (87 Feltrin).<br />

All. Dall’Anese.<br />

BELLUNO: Bardin; Botton;<br />

Bellotto (66 Sogne); Rizzetto;<br />

Scot; Agostinetto (61 Gasperin);<br />

Guarrotto (46 Pillon); De<br />

Toni; Bortoluzzi; Viezzer (73<br />

Grigoletto); Somma (70 Foltran).<br />

All. Meneghello.<br />

ARBITRO: Cal di Conegliano.<br />

RETI: 19 e 92 Bortoluzzi; 31 e<br />

67 Somma; 36 Agostinetto; 90<br />

Foltran.<br />

NOTE: ammonite Da Pont Roberta<br />

e Rizzetto.<br />

drone di casa trichianesi cercano<br />

il tiro a sorpresa da posizione<br />

molto angolata, ma la<br />

parabola di Roberta Da Pont<br />

sfiora solo l’incrocio.<br />

Dalla fascia destra giungono<br />

invitanti palloni per le<br />

punte gialloblu ed alla mezz’ora<br />

Somma riesce a sbloccarsi,<br />

deviando di testa un perfetto<br />

cross della Guarrotto.<br />

Pochi minuti ed un colpo di<br />

testa all’indietro di Balcon su<br />

palla proveniente da centrocampo<br />

serve involontariamente<br />

Agostinetto libera all’altezza<br />

del rigore: controllo<br />

e tiro imparabile.<br />

L’esultanza di Monica Bortoluzzi (Foto Obiettivo)<br />

Durante l’intervallo il mister<br />

Dall’Anese decide di spostare<br />

alcune pedine per dare<br />

incisività all’attacco, ma il<br />

Belluno resta padrone del<br />

campo e, pur senza forzare,<br />

inanella altre occasioni da rete.<br />

Al 19’ uno spiovente dalla<br />

bandierina attraversa l’area<br />

e giunge alla Scot che batte a<br />

colpo sicuro, esaltando i riflessi<br />

della Sacchet che respinge<br />

con una gamba.<br />

A questo punto, vedendo il<br />

forte vantaggio, cresce l’affiatamento<br />

della coppia d’attacco<br />

bellunese: Bortoluzzi al<br />

cross dalla destra e Somma lesta<br />

a controllare e insaccare<br />

da centroarea.<br />

A punteggio acquisito, il Keralpen<br />

riesce a portare, anche<br />

se a malapena, alcuni affondi<br />

per ridurre il passivo,<br />

ma viene ancora punito nel finale<br />

quando Bortoluzzi da sinistra<br />

trova in area Foltran,<br />

entrata al posto della Somma,<br />

e questa scarica sotto la traversa<br />

una botta imparabile.<br />

Infine, quando la difesa<br />

gialloverde ha ormai alzato<br />

bandiera bianca, arriva anche<br />

la deviazione della Bortoluzzi<br />

per il cappotto finale.<br />

All’Uzzzai Italia 1 la 12 ore di S. Tomaso<br />

Calcetto. La vittoria in finale al golden gol contro la Polisportiva di Canale<br />

La squadra vincitrice degli Uzzzzai Italia 1 Secondo posto per il Canale<br />

di Daniele Pollazzon<br />

SAN TOMASO. La formazione<br />

degli Uzzzzai Italia 1 vince<br />

la 12 ore di calcetto di San Tomaso<br />

grazie alla vittoria per<br />

4-3 nella finale, al golden gol,<br />

contro la Polisportiva Canale.<br />

Bella la manifestazione, anche<br />

se la notizia della scomparsa di<br />

Marco Sorarù ha calato un alone<br />

di tristezza sul torneo. Il Sottoguda<br />

si è ritirato e il giovane<br />

è stato ricordato con un minuto<br />

di raccoglimento.<br />

Nel girone A, con il ritiro del<br />

Sottoguda, basta una vittoria<br />

per accedere alle semifinali e il<br />

Bar Impianti Sportivi San Tomaso<br />

ne approfitta, battendo<br />

3-1 i Lastei con la doppietta di<br />

Francesco Chenet e la rete di<br />

Tiziano Manfroi. San Tomaso<br />

che cede però il passo agli Uz-<br />

zzzai Italia 1 che passano per<br />

4-1 con la doppietta di Davide<br />

Rossi e le reti di Loris De Val e<br />

Manuel Nicolao. La formazione<br />

di Christian De Biasio vince<br />

poi il girone grazie al pareggio<br />

per 2-2 con i Lastei eliminati.<br />

Nel girone B la Polisportiva<br />

Canale parte bene e liquida<br />

gli Straca Piaze per 2-1 in rimonta.<br />

Michele Venialetti per<br />

il vantaggio illusorio con il Canale<br />

in rete con Marco De Luca<br />

e Andrea Tavernaro. Il 4-0<br />

sui Luky Boys firmato Mirko<br />

Tancon, Ivan Cagnati, Andrea<br />

Battain e Andrea Tavernaro significa<br />

primo posto grazie ad<br />

una buona differenza reti, nonostante<br />

la sconfitta per 2-1<br />

con la Taverna Gambero Rosso<br />

in rete con Mauro Da Zanche<br />

e Sven Chenet di fronte alla<br />

rete di Mirko Tancon. Taver-<br />

na Gambero Rosso che perde<br />

1-0 con i Straca Piaze causa la<br />

rete di Francesco Zoldan ma<br />

supera i Luky Boys per 4-1 grazie<br />

alle reti di Daniel Da Costa,<br />

Sven Chenet, Simone Marcon<br />

e Ivano Canali.<br />

Girone B con 4 squadre a 3<br />

punti, Luky Boys eliminato e<br />

Canale primo. Straca Piaze e<br />

Taverna pari. Vittoria alla monetina<br />

per i Straca Piaze e semifinale<br />

in vista. Uzzzzai Italia<br />

1 a cui serve il golden gol di Loris<br />

De Val per battere 3-2 appunto<br />

i Straca Piaze. Seconda<br />

semifinale che si decide ai rigori<br />

con Canale e Bar Impianti<br />

Sportivi sul 2-2 grazie alla doppietta<br />

di Marco Rudatis e alle<br />

reti di Mirko Tancon e Sedrik<br />

Adami. Dal dischetto in rete<br />

Ivan Cagnati, Marco De Luca e<br />

Andrea Battain. Non bastano<br />

al Bar Impianti Sportivi i 2 rigori<br />

messi a segno da Chenet e<br />

Pollazzon. 5-4 finale e Bar Impianti<br />

Sportivi che supera nella<br />

finalina per il terzo posto i<br />

Straca Piaze per 3-1 grazie alla<br />

doppietta di Daniele Pollazzon<br />

e alla rete di Tiziano Manfroi.<br />

Finalissima avvincente, con<br />

tripletta del capocannoniere<br />

del torneo Davide Rossi per Italia<br />

1 mentre Canale in rete con<br />

la doppietta di Marco De Luca<br />

e Ivan Cagnati. Nei supplementari<br />

decide il golden gol di Eddy<br />

Fontanive.<br />

Classifica finale: 1. Uzzzzai<br />

Italia 1, 2. Polisportiva Canale,<br />

3. Bar Impianti Sportivi San<br />

Tomaso, 4. Straca Piaze, 5. Taverna<br />

Gambero Rosso, 6. I Lastei,<br />

7. Luky Boys by 1082.<br />

Capocannoniere: Davide<br />

Rossi (Uzzzzai Italia 1) 7 reti.<br />

LE GIALLOBLU<br />

«E’ stata<br />

una partenza<br />

alla grande»<br />

MEL. Scontata la soddisfazione<br />

della presidentessa<br />

gialloblu, Manuela Boito,<br />

che conta di riportare<br />

il calcio femminile della<br />

nostra provincia agli antichi<br />

fasti.<br />

«L’anno scorso puntavamo<br />

alla promozione- dice -<br />

ma il Barcon ha fatto più<br />

punti di noi, quest’anno ci<br />

riproviamo. Siamo partite<br />

più che bene ed i gol segnati<br />

dalla Somma e dalla<br />

Agostinetto dimostrano<br />

che i nuovi acquisti sono<br />

validi e già inseriti nel gioco<br />

della squadra. Gli avversari<br />

odierni non sono<br />

all’altezza della passata<br />

stagione, tuttavia anche<br />

noi qualche anno fa abbiamo<br />

vissuto una situazione<br />

analoga e siamo riusciti a<br />

ripartire creando un bel<br />

gruppo di giovani. Il calcio<br />

femminile finora attrae le<br />

ragazze solo grazie al passaparola<br />

nelle scuole e tra<br />

amiche, mentre le risorse<br />

economiche provengono<br />

unicamente dagli sponsor».<br />

(a.g.)<br />

Terzo il Bar Impianti Sportivi San Tomaso<br />

Quarti gli Straca Piaze<br />

LE SCONFITTE<br />

«Non faremo<br />

certo fatica<br />

a salvarci»<br />

MEL. La società di S. Antonio<br />

del Tortal archivia il<br />

pesante risultato convinta<br />

di poter fare molto meglio<br />

con le altre del girone.<br />

«A prescindere dal punteggio,<br />

sicuramente ingiusto<br />

per le proporzioni assunte,<br />

ho visto un bel<br />

gruppo che non dovrebbe<br />

far fatica a salvarsi - afferma<br />

l’allenatore Claudio<br />

Dall’Anese - Siamo in fase<br />

di ricostruzione, ci servirebbero<br />

rinforzi a centrocampo,<br />

ma se ne parlerà<br />

più avanti. Il futuro è assicurato<br />

dalle giovanissime<br />

che cominciano ora ad allenarsi,<br />

attratte dalle amiche<br />

che hanno formato un<br />

gruppo molto affiatato.<br />

Peccato che non ci sia un<br />

settore giovanile da cui attingere».<br />

«Per l’immediato futuro<br />

- conclude il coach -pensiamo<br />

al recupero delle atlete<br />

infortunate e all’inserimento<br />

delle nuove arrivate,<br />

che dovrebbero abbassare<br />

l’età media della squadra».<br />

(a.g.)


GIOVANISSIMI<br />

REGIONALI Gianni Pajer<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 30<br />

CAVARZANO<br />

GIORGIONE<br />

CAVARZANO: Sommavilla, Da Re (18’ Chiot),<br />

Dal Pont (35’ Corona), Fullin, Fiortini, Perale,<br />

Paniz, Meneghin, Filippin, Canton, De Vecchi<br />

(35’ Colbertaldo). Allenatore: Pajer.<br />

GIORGIONE: Giacobbi (32’ De Marchi), Episcopo,<br />

Colonna (45’ Ferlin), Cavinato, Squizzato,<br />

Dalla Costa (40’ Zilio), Didoné (30’ Magnabosco),<br />

Stocco, Meneghetti (36’ Cigana), Marangon,<br />

Peruzzi. Allenatore: Battaglia<br />

ARBITRO: Baratto di Belluno.<br />

RETI: 3’ Didoné, 11’ Peruzzi, 23’ Filippin, 28’<br />

31’ Meneghetti, 48’ Chiot (r).<br />

NOTE: ammoniti: Magnabosco (35’), Episcopo<br />

(42’), Colbertaldo (43’), Peruzzi (57’); recupero:<br />

1+3.<br />

Cavarzano, amaro battesimo<br />

Il Giorgione maramaldeggia<br />

di Marco Triches<br />

CAVARZANO.Il primo acuto del Giorgione<br />

è un 4-2 sul Cavarzano. I giovanissimi<br />

trevigiani aprono il campionato regionale<br />

con una vittoria sui giallorossi che porta<br />

il nome di Peruzzi, Meneghetti e Didonè.<br />

Meneghin sbaglia il disimpegno<br />

e regala la palla a Peruzzi,<br />

che allarga per Didonè<br />

appostato a pochi metri<br />

dalla linea di porta.<br />

L’esterno ospite si deve allargare<br />

per intercettare la<br />

corsa del pallone ed il tiro<br />

che ne esce risulta debole e<br />

impreciso.<br />

Passano però solo due minuti<br />

ed il Giorgione passa in<br />

vantaggio.<br />

Sommavilla deve uscire<br />

per rinviare una palla che<br />

ballonzola al limite dell’area,<br />

incespica sul pallone e<br />

si scontra con Didonè.<br />

Il numero sette entra più<br />

deciso nel contrasto e vince<br />

il confronto per poi insaccare<br />

nella porta lasciata sguarnita<br />

dalla rocambolesca uscita<br />

dell’estremo difensore di<br />

casa. Tanti errori dei padroni<br />

di casa viziano la prima<br />

mezz’ora di gioco e gli ospiti<br />

ne approfittano con cinismo<br />

per mettere in cassaforte il<br />

primo risultato utile.<br />

All’undicesimo infatti è<br />

già confezionato il raddoppio.<br />

Il calcio di punizione<br />

battuto da Marangon è preciso<br />

per Peruzzi, che aggira la<br />

linea difensiva e, con un tocco<br />

d’esterno, lascia immobile<br />

Sommavilla che vede la<br />

sfera solo voltandosi verso<br />

il sacco.<br />

Niente da fare invece per la formazione di<br />

Pajer, che saluta il pubblico di casa con<br />

una sconfitta e “bagna” la nuova stagione<br />

con uno stop casalingo che fa riflettere.<br />

Con il fischio di Baratto ha il via il primo<br />

incontro stagionale, ed è subito più incisiva<br />

la formazione ospite.<br />

Un raddoppio che in qualche<br />

modo mette già fine alla<br />

partita. Una risposta, forse<br />

inattesa, del Cavarzano arriva<br />

però a sette minuti dal<br />

termine della prima frazione.<br />

Il neo entrato Chiot pesca<br />

al limite dell’area Filippin,<br />

abile a sfruttare un’incertezza<br />

del diretto marcatore<br />

e a trafiggere Giacobbi<br />

con un bel pallonetto che<br />

sembra preludere a una ripresa<br />

all’arma bianca in cerca<br />

del riscatto. L’orgoglio<br />

che ridà fiducia ai padroni<br />

di casa però non permette alla<br />

formazione di Pajer di evitare<br />

il tris del Giorgione.<br />

Questa volta è Meneghetti a<br />

Alpago, lo scotto del noviziato<br />

In casa di un’Alvisiana forte fisicamente, arriva un secco ko<br />

ma il punteggio è certamente troppo pesante per gli ospiti<br />

MURANO.Secca sconfitta<br />

per l’Alpago. I ragazzini di De<br />

Bona si sono arresi per 5-1 a<br />

un’Alvisiana fisicamente forte,<br />

anche se il risultato è fin<br />

troppo pesante. Pronti, via e<br />

veneziani subito in gol al 1’.<br />

Buona però la reazione gialloverde<br />

con Fullin che va vicino<br />

al pareggio. Poi due ingenuità<br />

costano care agli ospiti<br />

che beccano due gol in due<br />

minuti con difesa schierata.<br />

Allo scadere del primo tempo<br />

Barattin è atterrato in area,<br />

Campo Dall’Orto realizza il rigore.<br />

Nella ripresa gli alpagoti<br />

con qualche cambio provano<br />

a tornare nel match, ma in<br />

contropiede al 39’ giunge il<br />

4-1 dei locali che di fatto chiude<br />

la partita. Solo per la cronaca<br />

il rigore del 5-1 e un gol<br />

annullato all’Alpago. Pagato<br />

lo scotto dell’esordio, domeni-<br />

ALVISIANA<br />

ALPAGO<br />

5<br />

1<br />

ALVISIANA: Cucco, Listuzzi,<br />

Battain, Luciani, Denti, Guccia,<br />

Caporal, Belgioioso, Tagliapietra,<br />

Cavalli, Baldin.<br />

Allenatore: Cecchi.<br />

ALPAGO: Facchin, Fullin, Saviane,<br />

Dazzi, Saviane, De<br />

Prà, Pierobon, Zanon, Barattin,<br />

Campo Dall’Orto, Fullin.<br />

Sono entrati: Saviane, Autelitano,<br />

Bortoluzzi, Peterle.<br />

ARBITRO: Gastaldi di Venezia.<br />

RETI: 1’ Tagliapietra; 22’ Baldin;<br />

24’ Tagliapietra; 28’<br />

Campo Dall’Orto (rig.); 39’<br />

Cavalli; 42’ Caporal (rig.).<br />

ca andrà meglio. (r.f.) Gianni De Bona (allenatore)<br />

GIOVANISSIMI SPERIMENTALI<br />

Il Belluno incassa un poker a Venezia<br />

Jacopo Cagnola<br />

VENEZIA. Il Belluno torna<br />

da Venezia con una prevedibile<br />

sconfitta. 4-0 il finale di un<br />

match che i gialloblù hanno<br />

comunque affrontato onorevolmente.<br />

Anzi, in avvio e nei<br />

primi venti minuti di gioco, i<br />

ragazzi di Prest sono anche<br />

riusciti a rendersi pericolosi,<br />

forse sorprendendo un po’ i<br />

VENEZIA<br />

BELLUNO<br />

VENEZIA: Niero, Moretto, Prete, Rocchi, Bortolozzo, Ropelli, Dal<br />

Compare, Rossi, Silotto, Malagò, Pilon. Sono entrati: Penzo, Boscolo,<br />

Spresian, Squicciarini, Bortolini, Ferro, Toppan.<br />

Allenatore: Bianconi.<br />

BELLUNO: Cosma, Brancaleone, Dalle Grave, Buffello, Cignola,<br />

Moretti, Brancher, Vedana, De Bon, Scagnet, Mares. Sono entrati:<br />

Frezzato, Vabba, Frescura, Gauro, Bortot, Piol, Collazuol.<br />

Allenatore: Prest.<br />

RETI: 16’ e 19’ Silotto; 24’ Malagò; 39’ Ferro.<br />

veneziani. I padroni di casa<br />

però non ci hanno messo molto<br />

a prendere le misure e con<br />

tre gol in otto minuti hanno<br />

di fatto messo al sicuro il risultato<br />

già nella prima frazione.<br />

Davvero buona la squadra<br />

veneziana che ha mostrato<br />

delle ottime individualità<br />

in un gioco di squadra collau-<br />

4<br />

0<br />

dato. Il Belluno ci ha messo<br />

impegno e voglia di fare, ben<br />

sapendo che solo giocando potrà<br />

crescere in esperienza e<br />

trovare i giusti meccanismi;<br />

anche perchè rispetto alla<br />

squadra esordienti dell’anno<br />

scorso ci sono state parecchie<br />

variazioni. L’importante è<br />

non mollare. (r.f.)<br />

2<br />

4<br />

realizzare ed il gap tra le<br />

due squadre torna di nuovo<br />

ad allargarsi prima che le<br />

due squadre vadano negli<br />

spogliatoi per l’intervallo.<br />

Nei secondi trenta minuti è<br />

di nuovo l’imprecisione dei<br />

giallorossi a rendere difficile<br />

la rimonta.<br />

I complicati disimpegni, la<br />

scarsa lucidità dei centrocampisti<br />

e il pressing ospite<br />

rendono tutto più difficile<br />

agli undici ragazzi di casa, e<br />

il risultato cambia ancora<br />

con il poker di Meneghetti<br />

dopo una giocata con cui l’attaccante<br />

fa fuori in un colpo<br />

solo difensore e portiere. A<br />

questo punto il progetto di<br />

rimonta sembra ormai definitivamente<br />

stroncato e solo<br />

un rigore di Chiot (battuto<br />

due volte causa l’ingresso<br />

anticipato di alcuni giocatori<br />

in area) dà un po’ di colore<br />

alla grigia domenica dell’Oltrardo.<br />

Feltrese, Treviso è fuori portata<br />

Sperimentali. Biancazzurri troppo smaliziati per i granata<br />

Le reti vengono realizzate al secondo minuto di ciascuna frazione<br />

TREVISO. Maledetto due.<br />

La Feltrese perde a Treviso<br />

per 2-0, subendo il primo gol<br />

al 2’ del primo tempo e l’altro<br />

al 2’ della ripresa. I granata si<br />

sono trovati di fronte un avversario<br />

più smaliziato che<br />

ha fatto girare bene la palla;<br />

ma è anche vero che i ragazzi<br />

di Pavan hanno reso meno<br />

del previsto, soffrendo più<br />

del dovuto l’esordio in campionato.<br />

Al 2’ Baldrocco porta<br />

avanti i trevigiani i quali<br />

schierano anche il figlio di Zigoni.<br />

Il pallino è in mano ai locali,<br />

la Feltrese si porta dalle<br />

parti di Ferretton ma non<br />

punge. In avvio di ripresa<br />

giunge il 2-0 che di fatto chiude<br />

l’incontro. Un paio di conclusioni<br />

dei granata ma niente<br />

più e soprattutto poco movimento<br />

senza palla. Da segnalare<br />

l’ottima prova del<br />

TREVISO<br />

FELTRESE<br />

RETI: 2’ Baldrocco; 32’ Giromel.<br />

portiere Battorti. (r.f.) Roberto Pavan<br />

2<br />

0<br />

TREVISO: Ferretton, Balzan,<br />

Busà, Panziera, De Stefani,<br />

Bressan, Morellato, Madiotto,<br />

Baldrocco, Zigoni, Giromel.<br />

Sono entrati: Zanetti,<br />

Sari, Salzano, Fardin, Faloppa,<br />

Casagrande.<br />

Allenatore: Puppolin.<br />

FELTRESE: Battorti, Forno,<br />

D’Alberto, Mastellotto, Polloni,<br />

Fin, Pontin, Bellot, Stefani,<br />

Vasiù, Taufer. Sono entrati:<br />

Tollardo, Cassol, D’Incà,<br />

Casanova, Albano.<br />

Allenatore: Pavan.<br />

IL 20º TORNEO DE BATTISTI<br />

Il Belluno fa il pieno, nessuno lo “tiene”<br />

IL POSTICIPO<br />

La Feltrese<br />

mercoledì<br />

a Onigo<br />

FELTRE. Posticipo a<br />

campi invertiti. La Feltrese<br />

di Vittorio De Cet non è<br />

scesa in campo ieri nel match<br />

contro il Settore giovanile<br />

associato che avrebbe<br />

dovuto disputare sul proprio<br />

campo. Le due soceità<br />

si sono accordate per recuprare<br />

l’incontro mercoledì<br />

alle 17.30 a Onigo e non a<br />

Feltre come richiedeva il<br />

calendario. Un esordio rimandato<br />

di pochi giorni.<br />

(r.f.)<br />

SOMMACAL SBAGLIA UN RIGORE<br />

Il Belluno c’è già<br />

Batte con autorità il Pool Piave<br />

Elia Mezzacasa Paolo Gei<br />

SAN DONA’. Il Belluno<br />

c’è. I gialloblù s’impongono<br />

con autorità contro il Pool<br />

Piave, una squadra che dovrebbe<br />

lottare al vertice di<br />

questo torneo. Il risultato di<br />

2-1 non deve trarre in inganno<br />

in quanto i bellunesi hanno<br />

dominato fin dai primi<br />

minuti. Ottimo il possesso<br />

palla degli ospiti e molto<br />

buone anche parecchie giocate<br />

in una partita che<br />

avrebbe dovuto chiudersi<br />

con un vantaggio ben più<br />

ampio. Al 30’ ospiti già in<br />

vantaggio con Mezzacasa,<br />

poi altre occasioni da rete e<br />

un rigore sbagliato da Sommacal<br />

che ha colpito traversa,<br />

schiena e fondoschiena<br />

del portiere senza poi entrare.<br />

Nella ripresa però Fontana<br />

ha raddoppiato e solo nel<br />

recupero i sandonatesi hanno<br />

trovato la rete del 2-1 con<br />

Perissinotto. (r.f.)<br />

TRICHIANA. Sono gli esordienti<br />

del Belluno ad aggiudicarsi<br />

il 20º torneo «De Battisti».<br />

I gialloblù sono usciti<br />

vincitori da tutti gli incontri<br />

disputati e nessuno ha tenuto<br />

il loro passo, nonostante gran<br />

parte delle partite siano state<br />

equilibrate e combattute.<br />

Dietro al Belluno, buono il<br />

comportamento dell’Alpago e<br />

della Ztll, ma come sempre<br />

l’importante è stato per i mini-atleti<br />

divertirsi e correre<br />

per l’intera giornata. A fine<br />

torneo, alla presenza di numerosi<br />

appassionati, si sono<br />

svoltem le premiazioni.<br />

Il premio come capocannoniere<br />

è andato a Feton Krasnici<br />

della Ztll che ha chiuso il<br />

torneo con cinque reti. La<br />

coppa disciplina è stata consegnat<br />

al Castion mentre la medaglia<br />

d’oro «dottor Piergiorgio<br />

Sbardella», quale miglior<br />

giocatore del torneo, scelto<br />

dai dirigenti delle squadre<br />

POOL PIAVE<br />

BELLUNO<br />

1<br />

2<br />

POOL PIAVE: Mion, Carlin,<br />

Zamuner, Madotto, Valerio,<br />

Bozzato, Merli, Falasco, Bresciani,<br />

Cescon, Basso. Sono<br />

entrati: Guiotto, Perissinotto,<br />

Orler.<br />

Allenatore: Rizzo.<br />

BELLUNO: Gei, Bello, Mezzacasa,<br />

De Naro, Da Gioz,<br />

Sperti, Sommacal, Scarton,<br />

Sovilla, Tomasi, Riva. Sono<br />

entrati: Fontana, De Bon.<br />

Allenatore: Raschi.<br />

RETI: 3’ Mezzacasa; 42’ Fontana;<br />

61’ Perissinotto.<br />

partecipanti, è stata assegnata<br />

ad Athos Raimondi dell’Agordina.<br />

Risultati 1ª fase - Girone<br />

A: Belluno Giov. Pizzocco 1-0;<br />

Castion - Giov. Pizzocco 0-3;<br />

Castion - Belluno 0-2.<br />

Girone B: Alpago Agordina<br />

0-1; Ztll - Agordina 1-12;<br />

Ztll - Alpago 0-0.<br />

Risultati Seconda fase.<br />

Girone 1: Belluno - Giov. Pizzocco<br />

3-0; Giov. Pizzocco - Alpago<br />

0-1; Belluno - Alpago 1-0.<br />

Girone 2: Agordina - Ztll<br />

0-3; Agordina - Castion 0-2;<br />

Ztll - Castion 4-0.<br />

Girone finale 4º-6º posto:<br />

Giov. Pizzocco - Agordina 1-0;<br />

Castion - Agordina 4-3 (rig.);<br />

Castion - Giov. Pizzocco 0-1.<br />

Girone finale 1º-3º posto:<br />

Belluno - Ztll 2-0; Alpago - Ztll<br />

5-4 (rig.); Alpago - Belluno 0-1.<br />

Classiica finale: 1. Belluno;<br />

2. Alpago; 3. Ztll Sinistra<br />

Piave; 4. Giovanile Pizzocco;<br />

5. Castion; 6. Agordina. (r.f.)


ALLIEVI<br />

REGIONALI Nicola Isotton<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 31<br />

Gara di inizio stagione, con poche azioni; alla fine a decidere sono stati i calci da fermo<br />

Ztll subito concreta e vincente<br />

Un Cavarzano poco incisivo costretto ad arrendersi<br />

LENTIAI. Buona la prima per la Sinistra<br />

Piave che si aggiudica meritatamente il<br />

derby contro un Cavarzano poco incisivo<br />

in avanti ed ancora incapace di esprimere<br />

le proprie potenzialità. Come spesso succe-<br />

Nenad Markovic<br />

di Antonio Gasperin<br />

Le cose si mettono subito<br />

bene per la ZTLL, in vantaggio<br />

dopo appena due minuti<br />

grazie ad un lancio verticale<br />

di Gamba per Di Biasio che si<br />

presenta in area in posizione<br />

quasi centrale calciando sul<br />

portiere in uscita ed avventandosi<br />

sulla respinta corta<br />

di De Rigo. Il Cavarzano cerca<br />

di reagire sfruttando soprattutto<br />

la fascia destra dove<br />

la buona vena di Gidoni<br />

crea qualche grattacapo alla<br />

retroguardia avversaria.<br />

Il portiere trichianese è impegnato<br />

seriamente soltanto<br />

in un occasione, quando con<br />

la punta delle dita devia contro<br />

la traversa una botta di<br />

ZTLL<br />

CAVARZANO<br />

ZTLL: Mazzero; Vergerio (Comiotto); Isotton;<br />

De Battisti; Tarasco; Capitani; Gamba; Toigo;<br />

Dal Magro (Rosson); De Paris (Ben); De Biasio.<br />

All. De Conto.<br />

CAVARZANO: De Rigo; De Pizzol; Mezzomo<br />

(Bortot); Sacco Zirio; Peterle; Da Riz; Gidoni;<br />

Gareggio (Markovic); Zampieri (Cibien); Baratto;<br />

Soldano. All. Lauria.<br />

ARBITRO: Menegat.<br />

de in avvio di stagione, le due compagini<br />

hanno dimostrato poca lucidità nel possesso<br />

di palla e quindi poche azioni in linea,<br />

dando vita ad un incontro povero di conclusioni<br />

a rete e deciso dai calci da fermo.<br />

Zampieri su punizione. I padroni<br />

di casa presidiano bene<br />

tutta la fascia mediana del<br />

campo. La ripresa inizia allo<br />

stesso modo del primo tempo,<br />

con la rete del raddoppio segnata<br />

in apertura grazie ad<br />

una punizione di Isotton dai<br />

23 metri non molto angolata<br />

ma abbastanza potente da piegare<br />

le mani a De Rigo.<br />

La ZTLL adesso cerca maggiormente<br />

gli esterni mentre<br />

i giallorossi, pur chiamati all’arrembaggio<br />

per cercare di<br />

raddrizzare il punteggio, raramente<br />

hanno la meglio nella<br />

tre quarti avversaria, offrendo<br />

anzi il fianco al contropiede.<br />

Il guizzante De Biasio sfio-<br />

Feltrese, c’è subito un’impresa<br />

Successo più netto di quanto non dica il punteggio risicato<br />

sul terreno di un Bassano che ha comunque lottato bene<br />

BASSANO. La Feltrese del<br />

nuovo coach Dalla Rosa parte<br />

con il piede giusto ed espugna<br />

il difficile campo del Bassano.<br />

2-1 il finale di un match<br />

che i feltrini hanno condotto<br />

benissimo nei primi quindici<br />

minuti di gioco, nei quali sono<br />

riusciti a costruire almeno<br />

quattro nitide palle gol, la più<br />

grossa capitata a De March<br />

che si è visto respingere due<br />

volte le proprie conclusioni.<br />

Al 35’ giunge il gol dei granata<br />

con Dalla Valle ben lanciato<br />

da Capozzi. In avvio di ripresa<br />

il Bassano trova il pareggio<br />

con Rubbo che approfitta<br />

di una disattenzione della<br />

difesa e al 55’ i vicentini<br />

vanno vicini al vantaggio ancora<br />

con Rubbo, ma stavolta<br />

Marin para. Al 60’ la Feltrese<br />

torna in vantaggio con Dalla<br />

Valle e poi non accade più<br />

BASSANO<br />

FELTRESE<br />

1<br />

2<br />

BASSANO: Guglielmin, Zandonà,<br />

Sancolodi, Berton, Fabian,<br />

Fiorese, Beraldin, Zardo,<br />

Boscardin, Vigo, Tretto.<br />

Sono entrati: Loria e Rubbo.<br />

Allenatore: Dona.<br />

BASSANO: Marin, Zatta, Casanova,<br />

Doro, De March,<br />

Cassol, Marin, Pellegrino,<br />

Capozzi, Andrighetti, Dalla<br />

Valle. Soo entrati: Pilotti, perotto,<br />

Favaro, Bush.<br />

Allenatore: Dalla Rosa.<br />

ARBITRO: Barolo di Bassano.<br />

RETI: 35’ Dalla Valle 43’ Rubbo;<br />

60’ Dalla Valle.<br />

nulla di rilevante. (r.f.) Diego Dalla Valle<br />

Il presidente Mariani<br />

parla dei progetti<br />

e prevede imminente<br />

un paio di ingaggi<br />

di Elena Usai<br />

SOSPIROLO. La Dolomia si<br />

tinge di nuovo e lo fa con il<br />

neo tecnico Alessandro Sorrenti<br />

ed il secondo Massimo<br />

Tabacchi. Il presidente della<br />

società, Angelo Mariani, ha<br />

spiegato come si è arrivati a<br />

questa decisione ed anche i<br />

progetti futuri.<br />

«Avevamo bisogno di un<br />

nuovo tecnico, vista la fine dell’avventura<br />

con Daniele De<br />

Gasperin. Quest’anno non siamo<br />

riusciti a ritrovare l’accordo<br />

con lui; a noi serviva maggiore<br />

disponibilità di tempo e<br />

l’accordo non si è trovato. Gli<br />

faccio i migliori auguri per il<br />

suo futuro e ribadisco la mia<br />

stima nei suoi confronti. Sul<br />

nuovo tecnico, Alessandro<br />

Angelo Mariani<br />

Sorrenti, posso dire che viene<br />

da un’esperienza friulana in<br />

serie C l’anno scorso, ma proviene<br />

da Roma, dove si è formato,<br />

in particolare alla scuola<br />

di Simonetta Valle, una delle<br />

migliori nel settore, ed ha<br />

accumulato negli anni tante<br />

esperienze in serie B1 e B2 nella<br />

Cus Roma per fare il nome<br />

di una società romana. Quest’anno<br />

era libero e ho deciso<br />

di contattarlo; lui ha accettato<br />

condividendo il progetto».<br />

Parliamo della squadra vista<br />

in Coppa: non è quella<br />

che vedremo in campionato?<br />

«La squadra ha ben pochi allenamenti<br />

nelle gambe e nella<br />

gara contro il Bolzano molte<br />

giocatrici erano fuori ruolo. In<br />

campionato rientrerà la Sbardella<br />

e poi spero di riuscire a<br />

concludere in breve per due altre<br />

ragazze, per il ruolo di banda,<br />

visto che siamo scoperti.<br />

La squadra ha bisogno di crescere<br />

e questo è il primo obiettivo<br />

che mi sono posto. Dobbia-<br />

RETI: 2’ De Biasio; 42’ Isotton; 75’ rigore Markovic.<br />

NOTE: ammoniti De Biasio e Dal Magro; espulso<br />

al 60 Da Riz.<br />

PALLAVOLO<br />

2<br />

1<br />

ra in due occasioni la doppietta<br />

impegnando De Rigo prima<br />

di testa su cross di Rosson,<br />

poi di piede su azione di<br />

rimessa, ma quando i tempi<br />

sembrano maturi per il tre a<br />

zero arriva a sorpresa la rete<br />

che rianima un match virtualmente<br />

chiuso: l’ex di turno<br />

Sacco Zirio trova una breccia<br />

nella retroguardia biancoverde,<br />

irrompe in area e viene<br />

strattonato da Capitani. Dal<br />

dischetto il nuovo entrato<br />

Markovic realizza con un rasoterra.<br />

Il due a uno sembra<br />

rianimare un Cavarzano che<br />

in attacco non aveva prodotto<br />

granchè, tuttavia l’inferiorità<br />

numerica dovuta all’espulsione<br />

di Da Riz a metà ripresa<br />

per proteste e la determinazione<br />

dei ragazzi di De Conto,<br />

bravi nel mantenere la calma<br />

negli ultimi minuti, consentono<br />

alla Sinistra Piave di cominciare<br />

il torneo con i tre<br />

punti.<br />

Calalzo sciupa tutto in 3 minuti<br />

All’inizio della ripresa, dopo avere avuto la palla buona,<br />

i cadorini si fanno sorprendere ben tre volte dal Villanova<br />

CALALZO. Tre gol in tre minuti<br />

e la sconfitta è servita. Il<br />

Cadore si fa sorprendere dai<br />

veneziani del Villanova, formazione<br />

più esperta rispetto<br />

ai cadorini, che possono contare<br />

su una lunga schiera di<br />

giocatori classe 1989 ancora<br />

giovani per la categoria. A<br />

parte questo, i ragazzi di Fiori<br />

hanno disputato un discreto<br />

match, soffrendo a tratti<br />

ma non lasciando spazi agli<br />

avversari che in tutto il primo<br />

tempo non hanno impensierito<br />

Oliva. Tutto si è deciso<br />

nella ripresa. In avvio Leone<br />

manca il gol con un pallonetto<br />

che finisce a lato e che<br />

avrebbe potuto cambiare l’incontro.<br />

La rete la segnano invece<br />

i veneziani al 16’ con Alghini;<br />

un minuto dopo, su punizione,<br />

raddoppio di Bortolussi;<br />

un minuto più tardi Bel-<br />

A PEDEROBBA<br />

Belluno corsaro<br />

Carattere e furbizia: Sga battuto<br />

Mattia Faggin Alberto Vanz<br />

PEDEROBBA. Con carattere<br />

e furbizia il Belluno riesce<br />

a superare uno scorbutico<br />

Sga. Alla fine i gialloblù<br />

s’impongono per 2-1 dopo<br />

aver sofferto il gioco fisico<br />

degli avversari. Nel primo<br />

tempo i padroni di casa insistono<br />

molto con palle lunghe<br />

verso gli attaccanti,<br />

sfruttando la stazza fisica; il<br />

Belluno fatica a uscire dalla<br />

propria metà campo, ma tutto<br />

sommato controlla e riesce<br />

anche a farsi pericoloso<br />

in avanti. In avvio di ripresa<br />

l’Sga va in vantaggio dopo<br />

una corta respinta di Donadel.<br />

A questo punto i gialloblù<br />

tirano fuori il carattere<br />

e giocano in velocità. Faggin<br />

su rigore ristabilisce la<br />

parità e Vanz al 65’ realizza<br />

il 2-1. L’Sga non crea più pericoli<br />

a Donadel e i bellunesi<br />

chiudono vincenti il loro<br />

esordio tra gli allievi. (r.f.)<br />

CADORE<br />

VILLANOVA<br />

0<br />

3<br />

CADORE: Oliva, Leonetti,<br />

Hirschstein, Giacomelli, Papa,<br />

Corea, Romdhani, Aiello,<br />

Leone, Boccinger, Di Stefano.<br />

Sono entrati: Volpe,<br />

Marchioni, De Col, Valmassoi.<br />

Allenatore: Fiori.<br />

VILLANOVA: Zoccolan, Massarutto,<br />

Lorenzetto, Turchetto,<br />

Nonis, Martino, Borin, Masutti,<br />

Bortolussi, Bellotto,<br />

Vaccari. Sono entrati. Alghini,<br />

Pitis, Piasentin.<br />

SOCCER GA<br />

BELLUNO<br />

ARBITRO: Giovanni Unterberger.<br />

RETI: 56’ Alghini; 57’ Bortolussi;<br />

58’ Bellotto.<br />

lotto chiude i conti. (r.f.) Niccolò Boccinger<br />

mo forzare un po’ e per ogni<br />

atleta studiare un allenamento<br />

personalizzato. Vorrei inoltre<br />

far crescere anche il settore<br />

giovanile per creare le possibilità<br />

di un futuro con tante<br />

bellunesi valide in campo.<br />

Quest’anno faremo l’under 19<br />

e qualche ragazza che giocherà<br />

in quella squadra farà<br />

dell’esperienza anche aggregandosi<br />

in prima squadra; infine<br />

creeremo una scuola di mini<br />

volley a Sospirolo. Il tutto<br />

verrà curato nella parte tecnica<br />

da Sorrenti».<br />

Ha assistito alla gara, dagli<br />

spalti Karinne Sbardella,<br />

operata ad un dente e fuori<br />

presumibilmente anche nel<br />

derby. «Posso dire poco sulla<br />

nuova squadra. Ho fatto pochi<br />

allenamenti e conosco solo le<br />

ragazze dell’anno scorso. Spero<br />

arrivi almeno un rinforzo,<br />

una banda, perché altrimenti<br />

in campionato sarà davvero<br />

dura. Non voglio togliere nulla<br />

alle ragazze che ci sono, si<br />

impegnano molto. Ma qualche<br />

giocatrice di esperienza serve<br />

proprio per far crescere anche<br />

le più giovani».<br />

Cosa ne pensi del nuovo<br />

tecnico?<br />

«Mi ha fatto un’ottima impressione.<br />

Ci fa lavorare tanto,<br />

ma va bene così».<br />

Alessandro Sorrenti alla<br />

fine commenta anche lui questi<br />

primi giorni a Belluno:<br />

«Partiamo da un fatto, la squadra<br />

non è <strong>completa</strong>, al gruppo<br />

serve almeno una banda. Detto<br />

questo, posso dire che il materiale<br />

umano e atletico che<br />

1<br />

2<br />

SOCCER GA: Tognon, Codemo,<br />

Franceschin, Adami, Raduano,<br />

Mondin, Grigoletto,<br />

Bittante, Corona, De Biasio,<br />

Zanandrea. Sono entrati:<br />

Trevisiol, Finotti, Denato, Follador,<br />

Desuò.<br />

Allenatore: Rumiz.<br />

BELLUNO: Donadel, Bettio,<br />

De Col, Squaiera, Nogarè,<br />

Merli Sala, Dalla Torre, Balest,<br />

Vanz, Faggin, Scorrano.<br />

Sono entrati: Da Boit, Filippi,<br />

De Nardin, De Villa.<br />

Allenatore: Cassarino.<br />

ARBITRO: Nicola Bellaio.<br />

RETI: 45’ Raduano; 46’ Faggin<br />

(rig.); 65’ Vanz.<br />

La Dolomia ricomincia da Sorrenti<br />

Il nuovo coach è già al lavoro, ma la squadra non è al completo<br />

ho a disposizione mi sembra<br />

buono e che di certo potrà crescere.<br />

Le ragazze hanno tanta<br />

voglia di lavorare e questo è<br />

importante».<br />

La scelta di Belluno come<br />

è arrivata?<br />

«Io sono cresciuto e ho lavorato<br />

tanto nel Lazio e in Toscana.<br />

Ho allenato squadre di B1<br />

e B2, ma anche categorie giovanili<br />

fino alle finali nazionali.<br />

Per motivi personali mi sono<br />

trasferito l’anno scorso in<br />

Friuli, dove ho allenato una<br />

squadra di serie C femminile.<br />

Non sono rimasto particolarmente<br />

soddisfatto dell’esperienza,<br />

così ho aspettato di<br />

avere un’altra possibilità. Mi<br />

è stato proposto il progetto di<br />

allenare la Dolomia e ho accettato.<br />

E’ una nuova sfida».


STRABELLUNO<br />

NUMERO 18<br />

Commenti entusiasti<br />

fra i partecipanti<br />

e c’è chi ha sofferto<br />

Manuela Moro: «Sono<br />

davvero distrutta»<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 32<br />

Due mini biker pronti a farsi valere I più piccoli sgomitano alla partenza<br />

Gara da «solitario»: «E ora Venezia mi aspetta»<br />

Dam, il trionfatore, soddisfatto della sua prova: «Buon tracciato per l’impegno della maratona»<br />

De Bona non tornava dal 1987, «Ho confermato la seconda posizione di allora ed è importante»<br />

BELLUNO. Come da pronostico il primo<br />

posto di Diego Dam che non si smentisce<br />

neanche nei commenti: «Bella gara, mi sono<br />

ritrovato quasi subito da solo in testa.<br />

Ho provato a guardarmi dietro per vedere<br />

«E’ un valido allenamento»<br />

conclude Dam, «perché offre<br />

un percorso vario».<br />

Nella mezza-maratona secondo<br />

Ennio De Bona, reduce<br />

dalla vittoria di sette giorni<br />

fa nella 31ª edizione del Giro<br />

delle Casere: «L’ultima volta<br />

che ho partecipato alla Strabelluno,<br />

nell ’87’, avevo ottenuto<br />

il secondo posto. Ho confermato<br />

la posizione e questo<br />

è importante. Contro Diego<br />

Dam non potevo fare nulla.<br />

E’ partito molto forte ed è stato<br />

impossibile prenderlo. E’<br />

una gara che non si addice alle<br />

mie caratteristiche, ma sono<br />

convinto che alla Strabelluno<br />

sia giusto parteciparvi.<br />

Parteciperò anche alla 24 di<br />

San Martino». Anche tra le<br />

donne è stato rispettato il pronostico:<br />

Manuela Moro (vittoriosa<br />

nel Giro delle Mura) prima,<br />

Serena Pollazzon seconda.<br />

Quest’ultima visibilmente<br />

provata ha commentato la gara<br />

all’arrivo: «Sono distrutta.<br />

Non è la mia tipologia di percorso<br />

e ho fatto fatica. Non è<br />

la mia disciplina, ma ho voluto<br />

provare lo stesso per vede-<br />

di Elena Usai<br />

re com’era. Avevo già partecipato<br />

alla Strabelluno, nei percorsi<br />

più brevi». Nella gara<br />

dei 13 km ci si aspettava Simone<br />

Zanella all’arrivo e così è<br />

stato: «E’ stato un buon test,<br />

arrivato in un momento facile.<br />

Non ho fatto grande fatica<br />

e ho potuto apprezzare a pieno<br />

il percorso. Avevo partecipato<br />

quattro anni fa e trovo<br />

se potevo fare la gara con qualcuno. Non<br />

vedendo nessuno ho deciso di fare la gara<br />

da solo. Questo è un buon tracciato e mi<br />

serve per il prossimo impegno che avrò: la<br />

maratona di Venezia».<br />

Diego Dam Serena Pollazzon L’arrivo di Manuela Moro Un gadget per tutti all’arrivo<br />

Ennio De Bona Grazia Tison Simone Zanella<br />

che l’organizzazione è migliorata<br />

davvero molto».<br />

Tra le donne la prima all’arrivo<br />

Grazia Tison: «E’ andata<br />

bene. Il percorso e la giornata<br />

erano perfetti e di più non ci<br />

si poteva attendere. Mi sono<br />

sentita bene da subito, ma è<br />

stato al sesto chilometro che<br />

ho capito che potevo staccare<br />

le altre. Sabato avevo fatto an-<br />

ATLETICA-NAZIONALI CADETTI<br />

Molfetta e Dallo volano nelle staffette svedesi<br />

e trascinano il Veneto al secondo posto finale<br />

ABANO TERME. Luca Molfetta<br />

e Francesca Dallo chiudono<br />

alla grande i campionati<br />

nazionali cadetti per regioni<br />

trascinando il Veneto, nelle<br />

staffette svedesi, rispettivamente<br />

al terzo e secondo posto.<br />

Nella classifica finale il<br />

Veneto non è riuscito a superare<br />

la Lombardia e si è dovuto<br />

accontentare di un’ottima<br />

seconda posizione finale, a 33<br />

punti dai lombardi. Tornando<br />

ai due bellunesi, Molfetta<br />

ha corso gli 800 e si è comportato<br />

bene, rimanendo sempre<br />

nelle prime posizioni e portando<br />

il Veneto al terzo posto<br />

a soli due secondi scarsi dalla<br />

Lombardia e a uno dal Piemonte.<br />

E’ andata ancora meglio a<br />

Francesca Dallo che nella<br />

stessa staffetta svedese è sta-<br />

ta schierata nei 400 metri (la<br />

seconda prova) e l’atleta dell’Ana<br />

ha dato tutto, disputando<br />

una gara di alto livello e facendo<br />

rimanere il Veneto ai<br />

vertici della competizione,<br />

poi chiusa al 2º posto. In conclusione<br />

la due giorni dei nostri<br />

due atleti è stata positiva<br />

a coronamento di un’annata<br />

che li sta vedendo protagonisti<br />

ai massimi livelli. (r.f.)<br />

che una gara in Alpago, ma<br />

non ne ho risentito».<br />

Nella 5 chilometri, all’arrivo<br />

primo Denis Reolon: «Sono<br />

contento di aver vinto, sono<br />

riuscito a staccare subito<br />

il gruppo e ho tenuto poi agevolmente<br />

la mia andatura.<br />

Preferisco le gare veloci e<br />

questa è buona. Ho trovato il<br />

percorso poco indicato: io lo<br />

conoscevo già e quindi non<br />

ho avuto difficoltà, ma per gli<br />

altri poteva crearsi qualche<br />

problema». Soddisfatto per la<br />

sua gara anche Moreno De<br />

Zorzi, secondo: «La Strabelluno<br />

è una bella gara, adatta alle<br />

mie caratteristiche, essendo<br />

su strada, percorso che<br />

prediligo. Il secondo posto mi<br />

va benissimo, Denis Reolon è<br />

scappato, così ho fatto la gara<br />

con Nessenzia e sono riuscito<br />

a fare l’allungo giusto».Anche<br />

Luigino Nessenzia, terzo,<br />

è soddisfatto: «Di solito non<br />

faccio gare di corsa, il mio<br />

sport è la mountain bike, anche<br />

se all’inizio sono partito<br />

dalla corsa. Ho fatto questa<br />

gara perché stanno finendo le<br />

gare di ciclismo».


STRABELLUNO<br />

NUMERO 18<br />

Pongan sbaglia<br />

incredibilmente<br />

il percorso e si piazza<br />

al sesto posto<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 33<br />

La partenza della gara di 13 chilometri (Fotoobiettivo) Una fase della gimcana<br />

Diego Dam, trevigiano, «signore» della strada<br />

Fa il vuoto dietro di sè e stacca due rivali come De Bona e Ballis<br />

Tra le donne, lo scettro della mezza maratona va a Manuela Moro<br />

di Giacomo De Col<br />

BELLUNO. E’ nuovamente<br />

trevigiano il signore di Belluno.<br />

Diego Dam torna sulle strade<br />

della Strabelluno ed è di<br />

nuovo lui il vincitore della mezza<br />

maratona. Un successo maturato<br />

a Cavarzano dopo che<br />

la lunga fuga a tre iniziale aveva<br />

già perso per strada Patrick<br />

Ballis. E’ stato lì che il forte<br />

atleta trevigiano ha incrementato<br />

il ritmo staccando anche<br />

Ennio De Bona, per una vittoria<br />

a quel punto diventata agevole.<br />

Secondo posto per De Bona<br />

e alla fine terzo per Ballis,<br />

superato a Cavarzano da Giuseppe<br />

Pongan, poi però involontario<br />

protagonista di un incredibile<br />

sbaglio di percorso<br />

che l’ha relegato in 6ª piazza.<br />

Manuela Moro e Serena<br />

Pollazzon: è stato questo il<br />

duello di tutta la prima parte<br />

della mezza femminile ma alla<br />

lunga la giovane atleta agordina<br />

ha pagato la distanza e l’altimetria<br />

troppo poco impegnativa<br />

per lei, finendo con il dover<br />

difendere il secondo posto dal<br />

ritorno di Elisa Antoniol.<br />

Simone e gli altri. Zanella<br />

ha cercato fin dall’avvio un<br />

compagno di avventura e non<br />

trovandolo si è involato vincendo<br />

la 13 km con distacchi abissali.<br />

Gran bagarre per le piazze<br />

d’onore con Roberto Toffoli<br />

alla fine secondo di un... niente<br />

su Dario De Zordo. Da una vittoria<br />

da subito sicura ad un<br />

Stremati all’arrivo Molte mamme con i figli alla Strabelluno Una strana bicicletta in gara<br />

successo in piena rimonta: il<br />

terzo posto di una Grazia Tison<br />

guardinga, avendo corso<br />

anche il sabato si è via via tramutato<br />

in primo quando a Cusighe,<br />

anche una Paola Serafini<br />

con problemi fisici ha dovuto<br />

alzare bandiera bianca davanti<br />

al ritno della rivale. Seconda<br />

piazza al traguardo per<br />

Barbara Strapazzon davanti<br />

ad una Claudia Moro convinta<br />

di dover fare anche il giro di pista<br />

e quindi staccata senza opporre<br />

la giusta resistenza. Per<br />

Grazia Tison si tratta dell’ennesima<br />

vittoria al Polisportivo,<br />

un numero di successi talmente<br />

elevato e iniziato talmente<br />

tanto tempo fa, che neanche la<br />

diretta interessata è riuscita<br />

<strong>completa</strong>mente a quantificare.<br />

Denis Reolon era indicato come<br />

grande favorito della 5 km<br />

ed alla fine come da pronostico<br />

è stato lui ad imporsi. Molto<br />

ampio il distacco sugli avversari<br />

di giornata con Moreno De<br />

Zorzi secondo, davanti di poco<br />

su Luigino Nessenzia. Tra le<br />

donne secondo successo consecutivo<br />

per la giovanissima Michela<br />

Caiada. Una vittoria che<br />

sembrava sfumata nell’ultima<br />

salita ma che alla fine è arrivata<br />

davanti a Gigliola De Biasi e<br />

a Marilena Belletti.<br />

21 Km (Uomini): 1. Diego<br />

Dam 1.13.33; 2. Ennio De Bona<br />

1.15.32; 3. Patrick Ballis 1.16.00;<br />

4. Carlo De Negri 1.18.45; 5. Armando<br />

De Biasi 1.19.02; 6. Giuseppe<br />

Pongan 1.19.08; 7. Andrea<br />

Da Col 1.19.59; 8. Nicola<br />

De Lorenzo 1.19.59; 9. Eugenio<br />

De Michiel 1.20.14; 10. Enrico<br />

Bondavalli 1.20.24; 11. Fabio Padovan<br />

1.20.35; 12. Marco Dal<br />

Magro 1.20.46; 13. Dario D’incal<br />

1.21.20; 14. Renato Piccinin<br />

1.21.23; 15. Lino Doriguzzi<br />

1.21.26.<br />

21 Km (Donne): 1. Manuela<br />

Moro 1.24.52; 2. Serena Pollazzon<br />

1.31.11’’; 3. Elisa Antoniol<br />

1.31.15’; 4. Lucia Pol 1.32.01; 5.<br />

Lara Comiotto 1.34.04’.<br />

GARA BIKE E GYMCANA<br />

Sui pedali si corre con papà e mamma<br />

Gare senza classifiche ufficiali, ma la Cicli Agordina piazza il terzetto<br />

BELLUNO. Nella Strabelluno<br />

bike l’imperativo è divertirsi<br />

senza eccedere nella<br />

competitività. Così al termine<br />

della gara non ci sono classifiche<br />

per quei primi che hanno<br />

invece deciso di prendere la<br />

gara un po’ più sul serio. Un<br />

terzetto della Cicli Agordina,<br />

si è piazzato comunque al 2º,<br />

3º e 4º posto: sono in ordine<br />

Alessandro Dal Din, Matteo<br />

Deon e Mario Guadagnino.<br />

Matteo Deon ha commentato<br />

la gara: «Una bella manifestazione<br />

con una giornata stupenda.<br />

Il tracciato è molto piacevole<br />

e mi è sembrato adatto<br />

a famiglie e atleti. Il percorso<br />

però non sempre è stato segnato<br />

perfettamente. Per chi<br />

va piano è adatto, ma chi è<br />

più veloce ha trovato qualche<br />

difficoltà in più».<br />

Concorda Raimondo Papa,<br />

5º: «Tutto bene, bello anche il<br />

percorso nuovo, ma per noi<br />

che abbiamo corso maggiormente<br />

ci sono stati un po’ di<br />

problemi. Nessuna critica,<br />

più un suggerimento per il<br />

prossimo anno. La scelta del<br />

tracciato è stata al contrario<br />

molto positiva. Tante pianure<br />

alternate a salite con tanti<br />

«strappettini» che danno velocità<br />

e variano l’andatura.<br />

Alcuni bikers prima del via<br />

Qualche anno fa avevo scelto<br />

il percorso di mountain bike<br />

più duro, ma confrontandoli,<br />

preferisco questo. Ci sono meno<br />

rischi, specie per i bambini<br />

che possono divertirsi. Un<br />

consiglio agli organizzatori:<br />

si dovrebbero riproporre le<br />

classifiche anche in questa gara<br />

e magari mettere qualche<br />

premio come nei tre percorsi<br />

classici. Anche solo premiando<br />

il più giovane o il più anziano,<br />

se si vuole tenere l’idea<br />

della non competitività».<br />

E questi suggerimenti non<br />

cadranno di certo nel vuoto<br />

come ha ammesso lo stesso<br />

Stefano De Barba, organizzatore<br />

della Strabelluno Bike:<br />

«Sono soddisfatto per la riuscita<br />

della gara e di certo terremo<br />

conto di questi consigli<br />

e di altri che ci potranno pervenire.<br />

Per risolvere il problema<br />

ed indicare tempestivamente<br />

la strada ai ciclisti metteremo<br />

due moto apripista:<br />

una più veloce per seguire<br />

quelli che hanno un andatura<br />

superiore. Sui premi, anche<br />

in questa categoria ci penseremo<br />

e l’idea di premiare il più<br />

giovane e il più anziano è da<br />

tenere in considerazione. Vorrei<br />

sottolineare però che i<br />

bambini che hanno partecipato,<br />

all’arrivo hanno comunque<br />

ricevuto ognuno un ricordo<br />

della giornata».<br />

E la GimKana?: «Le iscrizioni,<br />

tutte in mattinata, sono<br />

numerose e tanti iscritti sono<br />

piccolissimi, di 4 o 5 anni. Anche<br />

quest’anno è riuscita benissimo,<br />

un po’ perché i genitori<br />

ogni anno di più si fidano<br />

a lasciare i ragazzini a fare<br />

questa gara e un po’ grazie alla<br />

giornata di sole che è il nostro<br />

sponsor principale».<br />

Le classifiche. Gymcana (4<br />

anni): 1. Laura Dal Farra, 2.<br />

Petra Viel, 3.Nicolò Bez.<br />

Gymcana (5-6): 1.Riccardo<br />

Sparano, 2.Alberto Buzzatti,<br />

3.Nicola De Benedetto. Gymcana<br />

(7): 1.Marco Rossetto,<br />

2.Lorenzo Moretti, 3.Luca<br />

Fontana. Gymcana (8): 1.<br />

Marco Enrico Cirillo, 2.Davide<br />

Dal Farra, 3.Sebastiano<br />

Fiabane. Gymcana (9): 1.Simone<br />

De Bona, 2.Andrea Lotto,<br />

3.Fabio Da Rin. Gymcana<br />

(10): 1.Andrea Sirena, 2.Nicola<br />

Bernardi, 3.Lorenzo Da<br />

Rold. Gymcana (11-12): 1.<br />

Manuel Damico, 2.Ermanno<br />

Soffiantini, 3.Ivan Damico.<br />

Elena Usai<br />

13 Km (Uomini): 1. Simone<br />

Zanella 44.52; 2. Roberto Toffoli<br />

47.35; 3. Dario De Zordo 47.35;<br />

4. Luigi Pedrocco 47.47; 5. Fabrizio<br />

Pradetto 47.51; 6. Abdullah<br />

Bamoussa 49.00; 7. Arcangelo<br />

Larese Filon 51.22; 8. Daniel<br />

Polli 51.26; 9. Pasquale Rota<br />

52.14; 10. Massimo Garzotto<br />

52.16; 11. Federico Mares 52.40;<br />

12. Ivo Bee 52.54; 13. Daniele<br />

Dal Pan 53.00; 14. Andrea Faganello<br />

53.51; 15. Giacomo Paolin<br />

54.01.<br />

13 Km (Donne): 1. Grazia Tison<br />

58.56’; 2. Barbara Strapazzon<br />

1.01.43; 3. Claudia Moro<br />

1.01.52; 4. Paola Serafini<br />

1.02.37; 5. Marta Zanon 1.02.57.<br />

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14.29; 2. Moreno De Zorzi<br />

15.25; 3. Luigino Nessenzia<br />

15.28; 4. Giovanni Tolot 15.44; 5.<br />

Alberto Mares 15.48; 6. Ivan Petris<br />

16.20; 7. Giuliano De Biasi<br />

16.23; 8. Roberto Vincenzi<br />

16.44; 9. Luca Deola 16.51; 10.<br />

Michele De Paris 16.58; 11. Antonio<br />

Filippin 17.03; 12. Roberto<br />

Livan 17.09; 13. Stefano Comis<br />

17.16; 14. Alessandro Santin<br />

17.29; 15. Daniele Santin<br />

17.45.<br />

5 Km (Donne): 1. Michela<br />

Caiada 18.54; 2. Gigliola De Biasi<br />

18.56; 3 Marilena Belletti<br />

19.36; 4 Duana Reolon 19.39; 5<br />

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LE FINALI<br />

UDACE<br />

Il sodalizio<br />

del presidente<br />

Melis porta a casa<br />

anche il titolo<br />

nella fascia B<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 34<br />

I campioni provinciali su strada Udace che si sono aggiudicati la classifica generale del Trofeo «Loma Gioielli»<br />

E’ d’oro il quartetto del Gs Due Ruote Sport<br />

Casagrande, D’Incà, Ferrante e Valmassoni: è andato a loro anche il titolo provinciale<br />

con il miglior tempo sui 29,7 chilometri. Sono state ben ventisei le formazioni in gara<br />

di Roberto Curto<br />

LENTIAI. Il quartetto d’oro del Gs Due Ruote Sport porta<br />

a casa anche l’ultimo successo stagionale. Il campionato<br />

provinciale quadrette di ciclismo Udace saluta il trionfo<br />

di Stefano Casagrande, Luciano D’Incà, Francesco Ferrante<br />

e Andrea Valmassoni. E’ loro il miglior tempo sui 29,7<br />

chilometri che hanno visto confrontarsi ventisei formazioni<br />

grazie all’organizzazione dell’Uc Valbelluna.<br />

Netto anche il vantaggio<br />

sul Gc Aliplast, autore del secondo<br />

tempo assoluto. Un bello<br />

spettacolo quello offerto<br />

nell’ultimo appuntamento stagionale<br />

del calendario Udace<br />

nella nostra provincia grazie<br />

all’organizzazione del Gc Valbelluna<br />

e alla qualità delle<br />

formazioni in campo. In palio<br />

c’erano i titoli provinciali di<br />

specialità ed il quartetto del<br />

Due Ruote Sport si è naturalmente<br />

aggiudicato il titolo<br />

nella fascia B. Il sodalizio del<br />

presidente Efisio Melis porta<br />

a casa anche il titolo nella fascia<br />

C grazie al terzo posto alle<br />

spalle di Gs De Luca e Gs<br />

De Nardi. Nella fascia A, il titolo<br />

va invece al Gc Belluno,<br />

secondo dietro il quartetto<br />

del Gc Aliplast. Tra le donne<br />

la squadra dell’Uc Valbelluna<br />

la spunta sulle eterne rivali<br />

del Due Sport. Bello il tracciato<br />

di gara, chiuso interamente<br />

al traffico per tutta la dura-<br />

ta della competizione così da<br />

garantire la massima sicurezza<br />

ai partecipanti. Ecco le<br />

classifiche.<br />

Campionato Prov. Quadrette<br />

Fascia A - 29,7 km: 1. Gc Aliplast<br />

(Zanetti, Bottaro, Casotto,<br />

Simeoni) 37’48”2, 2. Gc Belluno<br />

(Lucio Libanora, Fabrizio<br />

Bortot, Daniele Feltrin,<br />

Enzo Caviola) 40’16”3, 3. Due<br />

Ruote Sport (Dario Andreazza,<br />

Maurizio D’Incà, Diego Eicher<br />

Clere, Filippo Lion)<br />

40’23”6, 4. Uc Pedale Feltrino<br />

(Ernesto De Martini, Tiziano<br />

Perenzin, Andrea Bona, marco<br />

Pari) 42’47”0, 5. Uc Pedale<br />

Feltrino (Ivo Turchet, Massimiliano<br />

Testa, Claudio mattiello,<br />

Dario D’Alberto)<br />

44’02”9.<br />

Fascia B - 29,7 km: 1. Due<br />

Ruote Sport (Stefano Casagrande,<br />

Luciano D’Incà, Francesco<br />

Ferrante, Andrea Valmassoni)<br />

36’58”0, 2. Mista<br />

(Ivan Favotti, Claudio Puppo,<br />

Le ragazze dell’Uc Valbelluna La quadretta del Due Ruote Sport prima in fascia B<br />

Maurizio Vidoni, Alfred Zanier)<br />

39’00”2, 3. Uc Valbelluna<br />

(David Mione, Alberto Perera,<br />

Paolo Bortot, Umberto<br />

Losego) 39’05”3, 4. Vc Feltre<br />

(Alido Rech, Daniele Zandomeneghi,<br />

Elvi Rech, Franco<br />

Zortea) 39’36”4.<br />

Fascia C - 29,7 km: 1. Gs De<br />

Luca (Maurizio Gaiotti, Mariano<br />

Magagnin, Paolo Simon,<br />

Aldo Zanatta) 38’00”0, 2.<br />

Gs De Nardi (Tiziano marzaro,<br />

Giuseppe Bolzan, Luciano<br />

Guidolin, Giancarlo Da Riva)<br />

39’30”8, 3. Due Ruote Sport<br />

(Alcide Dall’O, Dario De Bona,<br />

Fausto Segato, Giuseppe<br />

Tegner) 40’52”0, 4. Uc Bribano<br />

(Arduino Malacarne, Vittorino<br />

Sasset, Adriano De lazzer,<br />

Roberto Ongaro) 40’54”5,<br />

5. Pedale Feltrino (Walter<br />

Rodà, Luciano Trevisan, Al-<br />

La quadretta del Gc Belluno campionessa nella fascia A La quadretta del Gs De Luca Le ragazze del Due Ruote Sport<br />

Alle scuole elementari<br />

Consegnate<br />

le maglie<br />

ai campioni<br />

«quadrette»<br />

LENTIAI. Campioni con<br />

maglia. Pranzo e premiazioni<br />

nel dopo gara del<br />

campionato quadrette con<br />

atleti e dirigenti presenti<br />

nella palestra delle scuole<br />

elementari di Villapiana<br />

dov’è l’Uc Valbelluna ha<br />

organizzato il cerimoniale<br />

conclusivo nel corso del<br />

quale, oltre ai titoli provinciali<br />

della specialità quadrette<br />

sono state consegnate<br />

le maglie ai vincitori<br />

delle varie categorie del<br />

trofeo «Loma Gioielli».<br />

L’occasione giusta per veder<br />

riconosciuto l’impegno<br />

profuso per un’estate<br />

intera.<br />

Il Gs Due Ruote Sport<br />

Tratoria I Novembre non<br />

ha smentito il suo ruolo di<br />

squadra pigliatutto conquistando<br />

sette delle otto<br />

maglie a disposizione con<br />

la sola eccezione del titolo<br />

dei Supergentlemen B,<br />

conquistato da Giovanni<br />

Da Pont del Gc Belluno.<br />

Per il resto, i titoli li hanno<br />

conquistati gli esponenti<br />

del Due Ruote Sport con<br />

Maurizio D’Incà (Debuttanti/Cadetti),<br />

Dario Andreazza<br />

(Junior), Stefano<br />

Casagrande (Senior), Luciano<br />

D’Incà (Veterani),<br />

Giuseppe Tegner (Gentlemen),<br />

Gaetano Fioraso<br />

(Supergentlemen A) e Gabriella<br />

D’Inca (Donne). Risultati<br />

che si riflettono nella<br />

classifica per società dove<br />

il Due Ruote si è aggiudicato<br />

la vittoria con 858<br />

punti davanti a Gc Belluno<br />

e Vc Feltre.<br />

Assegnati anche i titoli<br />

del settore cicloturismo,<br />

quello dedicato alle gare<br />

non agonistiche dove i<br />

punteggi sono rapportati<br />

al numero di partecipanti.<br />

Anche qui affermazione<br />

del Gs Due Ruote Sport<br />

che ha superato con un<br />

buon margine di vantaggio<br />

la concorrenza dell’Uc<br />

Valbelluna, del Pedale Feltrino,<br />

dell’Uc Limana e Gs<br />

Sanvido. (r.c.)<br />

berto Barp, Giovanni Zanella)<br />

42’23”1.<br />

Donne: 1. Uc Valbelluna<br />

(Laura Chiea, Ornella Mortagna,<br />

Saba Sommacal) 48’00”2,<br />

2. Due Ruote Sport (Gabriella<br />

D’Incà, Gloria D’Incà, Cristina<br />

Trojan) 51’42”4.<br />

Titolo provinciale quadrette al Due Ruote Sport anche in fascia C Da Pont e Serbatti del Gc Belluno Malacarne e De Lazzer dell’Uc Bribano Giorik De Boni dell’Uc Pedale Feltrino


TENNIS<br />

A SQUADRE<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT BELLUNESE Corriere delle Alpi 35<br />

TENNIS - TORNEO DI SEDICO<br />

Il bergamasco Bortolot si è aggiudicato l’importante gara<br />

BELLUNO. Il portacolori<br />

del Vavassori Bergamo, il<br />

3/5 Bortolot, si è imposto nel<br />

torneo di terza categoria maschile<br />

di Sedico. Nell’atto<br />

conclusivo questo tennista<br />

che si allena allo Sporting<br />

Club 2001 di Vittorio Veneto<br />

ha rifilato un cappotto al 3/5<br />

della Società Tennis Bassano<br />

Fabrizio. Il giocatore vicentino<br />

si è qualificato per la<br />

finale approfittando del ritiro<br />

nei quarti di finale del<br />

grande favorito, il 3/1 dello<br />

Sporting Club 2001 di Vittorio<br />

Veneto Tolot.<br />

Per quanto riguarda i colori<br />

bellunesi da segnalare la<br />

semifinale raggiunta dal 3/3<br />

del Cortina Mainardi (6-0 6-1<br />

contro Bortolot) ed i tre giochi<br />

conquistati (6-2 6-1) dal<br />

4/4 del Belluno Barluzzi, nel<br />

secondo match giocato contro<br />

il futuro vincitore. Impressionante<br />

è stato il percorso<br />

agonistico di Bortolot<br />

che, prima dei già citati punteggi<br />

contro Fabrizio e Mai-<br />

nardi, infatti aveva vinto anche<br />

per 6-0 6-0 contro il 4/4<br />

del Sedico Dell’Olivo e per<br />

6-0 6-1 contro il 3/3 dello Sporting<br />

Club 2001 di Vittorio Veneto<br />

Silvestrin.<br />

Sul fronte degli appuntamenti<br />

agonistici della settimana<br />

che è appena cominciata<br />

si registra l’iscrizione del<br />

4/2 Sossai del Sedico, dell’enneci<br />

Alberioli del Norcen e<br />

della 3/3 del Villorba Erika<br />

Fusaro ai tornei di terza categoria<br />

maschile e femminile<br />

di Vacil, di Sossai e del 4/4<br />

del Belluno Mansi al torneo<br />

di quarta categoria di Paese<br />

ed infine delle gemelle Gallicchio<br />

(Under 14 femminile) e<br />

dei 4/5 del Belluno Longi ed<br />

Alonge all’ultima tappa eliminatoria<br />

del circuito Garda<br />

Camp alla Cittadelladellosport.<br />

Master conclusivo al<br />

quale hanno la possibilità di<br />

entrare Lisa e Nicole Gallicchio,<br />

essendo già ben piazzate<br />

nella graduatoria generale<br />

del circuito.(d.g.)<br />

Buone prestazioni per il Circolo Belluno<br />

Negativi i risultati per le regionali maschili e femminili e dell’Under 14 femminile<br />

In due casi su tre i team del presidente Pais hanno ceduto solo al doppio spareggio<br />

BELLUNO. Domenica totalmente negativa<br />

sul piano dei risultati, ma non su quello<br />

delle prestazioni, per le formazioni del<br />

Circolo Tennis Belluno che ieri hanno concluso<br />

la propria avventura nel tabellone<br />

promozione della serie D2 regionale maschile<br />

e femminile e nel tabellone naziona-<br />

Il dettaglio.<br />

Serie D2 femminile. Per<br />

espugnare Fisterre le vicentine<br />

hanno dovuto presentarsi<br />

in campo con una giocatrice<br />

straniera di classifica 2/3 che<br />

alla distanza ha fatto la differenza.<br />

Dopo il prevedibile cappotto<br />

d’apertura inflittto dalla<br />

Kovacevic alla 4/5 Viel infatti<br />

la non classificata Laura<br />

Rossi concedeva solo due giochi<br />

(6-2 6-0) alla 3/5 maestra<br />

Costalonga. Il salto di categoria<br />

veniva così deciso dall’esito<br />

di un doppio di spareggio<br />

in cui la stessa Laura Rossi<br />

in coppia con la sorella Nadia<br />

(anch’essa enneci) partiva<br />

con il piede giusto (6-2), salvo<br />

poi calare vistosamente alla<br />

distanza dal punto di vista fisico,<br />

subendo un 6-4 (rimontando<br />

da 2-5 a 4-5) 6-3 che po-<br />

Andrea Zinato<br />

di Dario Giotto<br />

neva fine ai sogni di gloria.<br />

Tabellone <strong>nazionale</strong> Under<br />

14 femminile. Nell’altro<br />

incontro casalingo le gemelle<br />

Gallicchio (entrambe 4/4) hanno<br />

messo paura alle senesi<br />

del Poggibonsi. Le vicecampionesse<br />

venete (riserva la<br />

più giovane De Col) infatti sono<br />

andate molto vicine a costringere<br />

le rivali al terzo set<br />

del doppio di spareggio. Avanti<br />

per 5-3 e nel tie break prima<br />

per 3-1 e poi per 4-3, il Belluno<br />

ha ceduto al set decisivo,<br />

dopo aver perduto il parziale<br />

iniziale per 6-2. In precedenza<br />

la 4/1 Frazzitta aveva liquidato<br />

per 6-0 6-1 Lisa Gallicchio,<br />

mentre Nicole Gallicchio<br />

aveva rimontato un set<br />

(4-6 6-4 6-3) alla 4/3 Calvani.<br />

Serie D2 maschile. Cappotto<br />

per i maschi nella trasferta<br />

le dell’Under 14 femminile. In due casi (le<br />

gare femminili) su tre infatti le squadre<br />

del presidente Pais sono uscite dal campo<br />

con l’onore delle armi, avendo ceduto solamente<br />

al doppio di spareggio, mentre in<br />

quella maschile hanno dovuto fare i conti<br />

anche con uno sfortunato sorteggio.<br />

Per espugnare Fisterre<br />

il Sandrigo è sceso<br />

in campo con un’atleta<br />

straniera che ha fatto<br />

la differenza nel doppio<br />

di Padova al termine di una<br />

contesa che avrebbe potuto<br />

avere miglior epilogo, se solo<br />

fossero stati invertiti gli avversari<br />

tra il maestro Savarese<br />

(7-5 6-4 contro il 3/5 Gherdevic)<br />

e Bortolini (6-3 2-6 6-3 contro<br />

il 3/5 Palumbo). Senza storia<br />

(6-3 6-0) invece il singolare<br />

in cui il 4/3 De Col ha giocato<br />

contro il pari graduatoria Baldon.<br />

(d.g.)<br />

Il Belluno Under 14 femminile<br />

BASKET - PRIMA DIVISIONE<br />

Mancato ripescaggio per la Libertas<br />

Saltato il derby provinciale, le formazioni si sono iscritte nei termini<br />

BELLUNO. Ripescaggio<br />

mancato. Non ci sarà quindi<br />

nessun derby provinciale nel<br />

campionato cestistico di Promozione<br />

maschile, in quanto<br />

tutte e sedici le squadre aventi<br />

diritto a scendere in campo<br />

in questa categoria (oltre alla<br />

Feltrese, anche le trevigiane<br />

Carbonera, Carità, Casier,<br />

Cornuda, Giorgione, Globus<br />

Conegliano, Nervesa, Paese,<br />

Quinto, Resana, Trevignano,<br />

Valdobbiadene, Vedelago, Villorba<br />

e Zero Branco) risultano<br />

regolarmente iscritte alla<br />

scadenza dei termini. Per la<br />

retrocessa Libertas Belluno<br />

(alla ricerca di sponsor) si<br />

prospetta quindi un’annata<br />

in Prima divisione. Per la<br />

compagine del presidente Fiorini<br />

e del vice Pocchiesa e del<br />

dirigente responsabile Spe-<br />

ranza le partite casalinghe<br />

della prima squadra si giocheranno<br />

la domenica al palazzetto<br />

cittadino.<br />

Quello a disposizione dell’allenatore<br />

Andrea Gaggioli<br />

sarà un organico a disposizione<br />

molto rinnovato e ringiovanito.<br />

Rispetto al campionato<br />

2003 e 2004 infatti non vestiranno<br />

più la casacca di questa<br />

società Monego, Meneghel<br />

che sono andati ad un<br />

Dolomiti Sedico (dal quale<br />

proviene Stradelli) di serie D<br />

al quale rientra dal prestito<br />

Ferroni. Dolomiti Sedico dove<br />

troveranno un vecchio allenatore:<br />

Fent. Della Libera<br />

ha deciso di appendere le<br />

scarpe al chiodo, così come<br />

Buzzatti per questioni di studio<br />

ed infine Zampieri, via<br />

Vittorio Veneto, passa alla<br />

Globus Conegliano.<br />

Agli esperti Zinato, Roni,<br />

De Nardin, Dal Zotto, Cibien,<br />

De Col e Voltolini, si andranno<br />

quindi ad aggiungere una<br />

serie di innesti caratterizzati<br />

da una linea verde. Svaluto,<br />

Pante, Casanova e Cont provengono<br />

infatti dall’Under 20,<br />

Fedon, Correnti, Stefano Rispoli,<br />

Lin e Bridda dalla formazione<br />

cadetti ed infine<br />

Lombardi rientra dal prestito<br />

dal Dolomiti Sedico. Fedon,<br />

Correnti, Rispoli, Lin e Bridda<br />

dovevano giocare nella Juniores<br />

del Dolomiti Sedico,<br />

ma si è deciso di non fare questa<br />

categoria.<br />

Sul resto del fronte poche<br />

le novità. La nuova squadra<br />

cadetti (classi 1989 e 1990), affidata<br />

alle cure dell’accoppiata<br />

Zinato - De Nardin si alle-<br />

PALLAMANO- LE NOVITA’<br />

A sorpresa, ritorna un campionato dei «seniores»<br />

BELLUNO. Dopo la pausa estiva, in questi giorni riprende<br />

l’attività di una Pallamano Belluno che quest’anno<br />

schiererà tre formazioni. Oltre all’Under 15 e 18, le due<br />

nuove categorie federali giovanili con in campo sostanzialmente<br />

gli stessi giocatori dell’anno scorso, la novità<br />

della stagione agonistica che sta per iniziare è rappresentata<br />

dal ritorno in un campionato seniores.<br />

Si tratterà del torneo interregionale<br />

di serie C, dopo<br />

aver raccolto in primavera la<br />

disponibilità di numerosi ex<br />

giocatori tra i più esperti che<br />

nel passato avevano già giocato<br />

con la divisa sociale dell’Handball<br />

Club Belluno, ai<br />

quali si sono aggiunti quelli<br />

più giovani che erano stati costretti<br />

ad emigrare nella vicina<br />

Marca ed in particolare a<br />

Conegliano ed a San Fior per<br />

la mancanza di una prima<br />

squadra.<br />

La serie C è stata affidata<br />

Sotto i riflettori<br />

il torneo interregionale<br />

di serie C che raccoglie<br />

alcuni ex giocatori<br />

all’allenatore giocatore Massimo<br />

De Francesco che potrà<br />

avvalersi dei seguenti giocatori:<br />

Beniamino Barattin, Mattia<br />

Bogo, Tommaso Boranga,<br />

Davide Caloprisco, Davide<br />

Carrari, Francesco Cecchetto,<br />

Luca Cherubin, Omar<br />

D’Ambros, Manuel De Bona,<br />

Nicolas De Min, Gianluca Di<br />

Tommaso, Danilo Francescon,<br />

Manrico Gentile, Alan<br />

Mondin, Francesco Sangiovanni,<br />

Giuseppe Scarton e<br />

Andrea Viel.<br />

La rosa Under 18 (squadra<br />

che deve registrare l’importante<br />

forfait dell’ala Luca<br />

Buzzatti) a disposizione del tecnico<br />

Omar D’Ambros invece<br />

è composta da Alberto Bianchet,<br />

Davide Da Rold, Igor<br />

Dal Pont, Alessandro De Salvador,<br />

Alessio Francescon,<br />

Marco Mezzavilla, Mattia<br />

Piol, Marco Randich, Francesco<br />

Sossai, Marco e Daniele<br />

Sponga, Giovanni Valletta ed<br />

Andrea Zovi.<br />

Ancora vacante è infine la<br />

panchina dell’Under 15 che<br />

potrà alternare in campo Giovanni<br />

Canton, Daniele Casagrande,<br />

Daniele Dal Farra,<br />

Carlo e Giovanni De Francesco,<br />

Alessandro Salvador, Manuel<br />

D’Incà, Luca Franchin,<br />

Enrico Gris, Tommaso Marini,<br />

Bruno Selvestrel, Mattia<br />

Sovilla, Alessandro Zortea,<br />

Giuseppe e Tommaso Zovi.<br />

Per tutte e due le formazioni<br />

giovanili è aperto il reclutamento,<br />

anche con un mese di<br />

prova gratuito, nelle palestre<br />

che in questa nuova stagione<br />

agonistica saranno la sede degli<br />

allenamenti settimanali: il<br />

palazzetto cittadino, il palasport<br />

di Limana, la palestra<br />

dei Vigili del Fuoco a Mussoi<br />

ed infine la palestra delle<br />

scuole Medie di Castion.<br />

Dario Giotto<br />

nerà il lunedi ed il giovedi al<br />

Calvi ed il mercoledi al «De<br />

Mas», sempre dalle 18 alle<br />

19.30. Il Bam (classi 1991 e<br />

1992) dei tecnici Carcò - Bovolenta<br />

si allenerà il lunedi al<br />

«De Mas» ed il mercoledi ed il<br />

giovedi al Liceo Galilei, sempre<br />

dalle 18 alle 19.30. Ed infine<br />

la formazione allievi, per<br />

la quale non è stato ancora<br />

trovato la persona che li dirigerà<br />

dalla panchina, gli allenamenti<br />

sono previsti il martedi<br />

al Calvi ed il venerdi al<br />

Tiziano, sempre dalle 18 alle<br />

19.30. I cadetti ed i bam giocheranno<br />

al palazzetto cittadino<br />

il sabato pomeriggio, mentre<br />

gli allievi, sempre al «De<br />

Mas», la domenica mattina.<br />

Per tutti e tre questi gruppi<br />

del settore giovanile si ricercano<br />

nuovi giocatori.(d.g.)<br />

Il presidente Sergio Carrari<br />

Tennis. Under 14<br />

A Perugia<br />

la Fusaro<br />

supera un<br />

solo turno<br />

Erika Fusaro<br />

BELLUNO. Oltre al torneo<br />

di Sedico, la scorsa<br />

settimana i tennisti bellunesi<br />

sono stati impegnati<br />

in altri tre tornei. Per gli<br />

adulti c’è stata l’onorevole<br />

sconfitta al primo turno<br />

del 4/5 Vanni Fusaro nel<br />

torneo di terza categoria<br />

maschile di Pieve di Soligo.<br />

Per il portacolori del<br />

Norcen il carnefice è stato<br />

il 4/2 del Visnadello Sansonetto<br />

che, dopo aver perduto<br />

il primo set per 6-4,<br />

ha rifilato ad un avversario<br />

molto provato dal punto<br />

di vista atletico un doppio<br />

6-0. A livello giovanile<br />

l’appuntamento agonistico<br />

più importante era il<br />

campionato italiano Under<br />

14 femminile allo Junior<br />

Perugia dove è scesa<br />

in campo la campionessa<br />

veneta, la 3/3 Erika Fusaro.<br />

Per la giocatrice del<br />

Villorba è stata una tre<br />

giorni sostanzialmente positiva,<br />

nonostante il solo<br />

turno superato. Dopo aver<br />

battuto per 6-2 6-4 la 4/2<br />

dell’Abruzzo Folchi, la Fusaro<br />

ha conquistato un solo<br />

gioco (6-0 6-1) al cospetto<br />

della decima testa di serie,<br />

la 4/1 del Lazio Meccico.<br />

Un’antagonista apparsa<br />

molto migliore sul piano<br />

del ritmo di gioco. Si è<br />

trattato comunque di un<br />

punteggio che va oltre gli<br />

effettivi demeriti in quanto<br />

nel secondo set la tennista<br />

bellunese è riuscita sei<br />

volte su sette giochi ad arrivare<br />

ai vantaggi. Allo<br />

Sporting Club di Mestre<br />

infine nel tabellone Under<br />

14 erano inseriti tre esponenti<br />

del Belluno. Nella gara<br />

maschile sia il 4/5 Alonge<br />

che il 4/5 Longi hanno<br />

superato un turno, rispettivamente<br />

per 3-6 6-3 6-2<br />

contro il pari graduatoria<br />

Borchia, prima di venire<br />

messo ko per 6-3 7-6 dal 4/5<br />

Valerio, e per 6-4 7-6 contro<br />

Bortolato, venendo successivamente<br />

battuto per<br />

6-2 6-1 dal 4/5 De Paolis.<br />

Nella parallela competizione<br />

femminile sconfitta all’esordio<br />

per 6-1 6-0 per la<br />

non classificata del Belluno<br />

Suk Phon al cospetto<br />

della 4/4 della Scuccato.<br />

(d.g.)


di Marco Triches<br />

BELLUNO. L’epilogo del torneo dei bar di rugby touch è<br />

tutto nel nome e nei colori del Titton. Ieri ha preso corpo<br />

la fase finale del torneo, con gli scontri ad eliminazione<br />

diretta e, all’ultimo turno, è toccato al Dolomiti piegarsi<br />

agli uomini in nero che sbrigano la pratica con un sudato<br />

3-2, chiudendo da vincitori la tre giorni di villa Montalban.<br />

Dietro le due finaliste, si piazzano la compagine del<br />

Bivio e la spumeggiante Locanda, che hanno animato la<br />

seconda finale, quella per il terzo posto, dopo essresi piegate<br />

nel penultimo turno allo strapotere delle prime due<br />

classificate.<br />

A preparare il terreno per<br />

le finali, ci hanno pensato le<br />

formazioni che si sono giocate<br />

il 5º e il 7º posto, andati rispettivamente<br />

al Guerrin’s<br />

bar e agli Oddon’s.<br />

Non sono mancati momenti<br />

particolari nel corso della<br />

giornata con il pubblico e gli<br />

atleti mescolati a bordo campo<br />

e attorno al chiosco poco<br />

distante dal rettangolo di gioco.<br />

Lo spetttacolo più interessante<br />

è stato quello regalato<br />

dagli uomini del Dolomiti e<br />

dalla loro “aka”. L’idea dei<br />

giocatori è stata quella di<br />

emulare lo show pre-gara degli<br />

All Blacks con la variante<br />

delle parole riviste in italiano.<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 36<br />

Rugby touch. Pubblico e giocatori in festa. E c’è chi ha tradotto in italiano le parole propiziatorie degli All Blacks<br />

Titton in trionfo a villa Montalban<br />

Il Dolomiti cede 3-2 in finale. Terzo il Bivio davanti alla Locanda<br />

E’ già tutto pronto<br />

per la tre giorni del 2005<br />

con il rugby Belluno<br />

in prima linea<br />

nell’organizzazione<br />

Calate le luci sulla manifestazione,<br />

per gli organizzatori<br />

è tempo di riflettere su quanto<br />

è stato fatto quest’anno e<br />

come potrà evolversi la competizione<br />

negli anni prossimi.<br />

Per Alessio Reolon, “il successo<br />

è dovuto soprattutto alla<br />

squadra che ha lavorato al-<br />

le spalle della manifestazione.<br />

Si è creato un gruppo affiatato<br />

che potrà offrire lo<br />

stesso servizio anche l’anno<br />

prossimo. E di questo<br />

sono contento e orgoglioso”.<br />

Tutto sarà dunque riproposto<br />

l’anno prossimo, quando<br />

avrà luogo la seconda edizio-<br />

HOCKEY SU GHIACCIO - ÈLITE WOMEN LEAGUE<br />

L’Agordo fa 1-1 a Vienna<br />

Sconfitto dal Sabres, riesce poi a superare le Flyers<br />

BELLUNO. Primo fine settimana<br />

dedicato all’Elite Woman<br />

Hockey League e bilancio<br />

in parità per l’Agordo femminile.<br />

La formazione bellunese<br />

ha archiviato il doppio<br />

appuntamento agonistico a<br />

Vienna con una sconfitta e<br />

una vittoria. Sabato le discatrici<br />

allenate da Angelo Ramazzina<br />

sono state battute<br />

11-5 (i parziali sono stati di<br />

5-1, 3-2 3-2) in casa del Sabres<br />

(in gol cinque volte con Kantor,<br />

due a testa per Altmann<br />

e Streer ed infine una ciascuna<br />

per Hydler e Ladeckova).<br />

Nei venti minuti d’apertura<br />

l’Agordo ha dovuto fare i conti<br />

con la lunghezza della trasferta<br />

e i pochi allenamenti<br />

sulle spalle. Dal secondo drittel<br />

in poi, le cose sono decisamente<br />

migliorate, con le bellunesi<br />

comunque che non sono<br />

riuscite a vincere alcun<br />

parziale. In questa prima partita,<br />

per l’Agordo sono andate<br />

a segno con una doppietta la<br />

Da Rold, Heidi Caldart, Vallazza<br />

e Viel.<br />

La mattinata successiva l’Agordo<br />

è sceso nuovamente<br />

sul ghiaccio per affrontare le<br />

Flyers, ritornando a casa con<br />

Angelo Ramazzina<br />

un successo mai in discussione<br />

siglato dal risultato di 5-4<br />

(1-0, 1-2 e 3-2) alla sirena conclusiva<br />

di una prestazione sicuramente<br />

positiva, comunque<br />

al cospetto di un avversario<br />

non all’altezza dal punto<br />

di vista tecnico, rispetto a<br />

quello affrontato in precedenza.<br />

Flyers che non hanno sa-<br />

Una azione alla mano del torneo Una delle molte mete segnate a Villa Montalban<br />

puto approfittare alla distanza<br />

di un evidente calo fisico<br />

delle bellunesi.<br />

Per l’Agordo a segno in questa<br />

seconda circostanza con<br />

una doppietta De Nardin, Da<br />

Rold, Heidi Caldart e Da Rugna.<br />

Assenti De Rocco, Zandegiacomo<br />

e Gnech, ecco le altre<br />

giocatrici presenti in questo<br />

viaggio autriaco: Grones,<br />

Lam Kim Ngoc, Friz, Nicole<br />

Caldart, Tabacchi, Croce,<br />

Scussel, Dai Prà e Purin. Nell’altro<br />

incontro della prima<br />

giornata in cui era protagonista<br />

una formazione italiana<br />

da segnalare l’affermazione<br />

per 5-2 del Bolzano sul campo<br />

delle Ravens Salzburg. E nel<br />

prossimo turno il programma<br />

prevede proprio la riedizione<br />

delle ultime sfide valide<br />

per l’assegnazione del tricolore,<br />

con l’Agordo che sabato<br />

prossimo infatti dovrà esibirsi<br />

al domicilio del Bolzano. Si<br />

giocheranno lo stesso giorno<br />

anche Ravens Salzburg -<br />

Flyers Vienna e Marilyn Budapest<br />

- Terme Maribor. Ventiquattr’ore<br />

più tardi spazio<br />

infine per Dragons Klagenfurt<br />

- Sabres Vienna.<br />

Dario Giotto<br />

CALCIO A 5 - 2ª GIORNATA DELLA COPPA ITALIA DI C1 E C2<br />

Lunedì in trasferta per Seribell e Canottieri<br />

BELLUNO. Non c’è tregua<br />

per i club regionali del calcio<br />

a cinque.<br />

Questa sera si apre, infatti,<br />

la seconda giornata della<br />

prima fase della Coppa Italia<br />

per società di C1 e C2. Alle<br />

21.15, in casa del Fulgor<br />

Team Malo, debutto della Seribell<br />

Sedico che nella prima<br />

giornata ha riposato.<br />

Sempre stasera, alle 21.30, la<br />

Canottieri giocherà in casa<br />

dei veneziani del Mirano Al<br />

Pozzo. Nella prima giornata<br />

la squadra di Fiabane si è<br />

imposta 7-2 sul Milan Guarda.<br />

Il tabellone della seconda<br />

giornata si concluderà fra<br />

domani e mercoledì. Domani,<br />

alle 20.30 il Pedavena<br />

(sconfitto 6-5 dalla Godigese<br />

all’esordio) riceve il Nero<br />

verde Venezia. Alle 21.30 il<br />

Ponte nelle Alpi (impostosi<br />

7-3 sul Nove nella prima<br />

giornata) farà visita al<br />

Lions Chioggia che aveva<br />

esordito perdendo 6-2 in casa<br />

del Sandon.<br />

Mercoledì, alle 21.30, toccherà<br />

alla Nuova Alpes ospitare<br />

il Kemplex Schio. (rob.)<br />

Calcetto C1<br />

RISULTATI<br />

*Alta Marca - Jesolo 4 - 2<br />

*Canottieri BL - Fassina 5 - 1<br />

*Malo Isola - Cuore e Avanzi 4 - 2<br />

*Seribell Sedico - Ambroveneto VI 4 - 4<br />

Castelfranco V. - *Itis Severi 4 - 0<br />

*Ponte Sandon - Schio 5 - 3<br />

*Real Bonavigo - Montebello 6 - 3<br />

*Povegliano - Vis Este 13 - 2<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Alta Marca - Itis Severi<br />

Ambroveneto VI - Vis Este<br />

Cuore e Avanzi - Real Bonavigo<br />

Montebello - Ponte Sandon<br />

Seribell Sedico - Jesolo<br />

Fassina - Povegliano<br />

Schio - Canottieri BL<br />

Castelfranco V. - Malo Isola<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Povegliano 2 2 0 0 18 3 6<br />

Canottieri BL 2 2 0 0 12 2 6<br />

Malo Isola 2 2 0 0 8 3 6<br />

Alta Marca 2 2 0 0 8 5 6<br />

Castelfranco V. 2 1 1 0 7 3 4<br />

Real Bonavigo 2 1 1 0 9 6 4<br />

Fassina 2 1 0 1 9 6 3<br />

Cuore e Avanzi 2 1 0 1 7 4 3<br />

Ponte Sandon 2 1 0 1 6 11 3<br />

Jesolo 2 0 1 1 5 7 1<br />

Seribell Sedico 2 0 1 1 7 8 1<br />

Schio 2 0 1 1 6 8 1<br />

Ambroveneto VI 2 0 1 1 5 9 1<br />

Montebello 2 0 0 2 4 10 0<br />

Itis Severi 2 0 0 2 0 9 0<br />

Vis Este 2 0 0 2 3 20 0<br />

Calcetto C2<br />

RISULTATI<br />

*Condor - Ormelle 4 - 1<br />

*Dibiesse Miane - Mestre 5 - 3<br />

*Flaminia - San Polo 4 - 4<br />

*Villorba - Antares 9 - 2<br />

*Mareno - Pedavena 6 - 2<br />

Serenissima - *Nuova Alpes 5 - 2<br />

Ponte Alpi - *Real Giorgione 6 - 5<br />

Milan Guarda - *Spinea 4 - 3<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Serenissima - Villorba<br />

Antares - Spinea<br />

Dibiesse Miane - Flaminia<br />

Mestre - Ormelle<br />

Milan Guarda - Real Giorgione<br />

Pedavena - Condor<br />

Ponte Alpi - Mareno<br />

San Polo - Nuova Alpes<br />

CLASSIFICA G V N P F S P<br />

Mareno 2 2 0 0 12 5 6<br />

Condor 2 2 0 0 12 6 6<br />

Villorba 2 1 1 0 13 6 4<br />

Flaminia 2 1 1 0 10 6 4<br />

Dibiesse Miane 2 1 1 0 10 8 4<br />

Milan Guarda 2 1 1 0 8 7 4<br />

Ponte Alpi 2 1 0 1 9 12 3<br />

Serenissima 2 1 0 1 7 8 3<br />

Antares 2 1 0 1 12 15 3<br />

Pedavena 2 1 0 1 6 9 3<br />

Spinea 2 1 0 1 10 7 3<br />

San Polo 2 0 2 0 9 9 2<br />

Real Giorgione 2 0 0 2 8 10 0<br />

Mestre 2 0 0 2 8 13 0<br />

Ormelle 2 0 0 2 4 10 0<br />

Nuova Alpes 2 0 0 2 8 15 0<br />

ne del torneo dei bar con la<br />

formula del “rugby touch”,<br />

sempre a villa Montalban e<br />

con il gruppo del rugby Belluno<br />

a farsi promotore della inedita<br />

tre giorni.<br />

I risultati. Quarti di finale:<br />

Locanda - Komombo 3-2;<br />

Bivio - Oddon’s Club<br />

10-5; Guerrin’s bar - Dolomiti<br />

2-4; Club House - Titton 5-9.<br />

Semifinali: Titton - Locanda<br />

5-4; Bivio - Dolomiti 1-2; Oddon’s<br />

- Guerrin’s bar 3-4; Komombo<br />

- Club House 6-8.<br />

Finali: 7º posto: Oddon’s -<br />

Club House (vince Oddon’s a<br />

tavolino); 5º: Guerrin’s bar -<br />

Komombo 5-3; 3º: Locanda -<br />

Bivio 5-7.<br />

Finalissima: Titton - Dolomiti<br />

3-2.<br />

Classifica: 1) Titton, 2) Dolomiti,<br />

3) Bivio, 4) Locanda, 5)<br />

Guerrin’s bar, 6) Komombo,<br />

7) Oddon’s, 8) Club House, 9)<br />

812 / Carletto, 10) Broomball.


LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />

Corriere delle Alpi 37<br />

PALLINETTO<br />

A CALEIPO Elvi De Barba, la signora Ilda e Ilario Doro Tullio Cervo Bruno Bianchet<br />

De Barba, Merlin e Soccal sul podio<br />

La terza prova del provinciale ha assegnato il trofeo «Ilda e Mondo»<br />

CALEIPO. Elvi De Barba, Luigi Merlin e Adriano Soccal,<br />

nelle rispettive categorie si aggiudicano il trofeo «Ilda &<br />

Mondo» valido quale terza prova del campionato provinciale<br />

individuale di pallinetto e organizzato dalla La Castionese<br />

Impresa Edile Dal Farra & C. Nella massima categoria,<br />

ritorno alla vittoria di Elvi De Barba della Calcestruzzi<br />

Frezza che ha staccato di due lunghezze il compagno<br />

Tullio Cervo, più indietro gli altri guidati da Gino De<br />

March.<br />

Nella categoria B duello tra<br />

Luigi Merlin e Ivo Dirollo, il<br />

primo la spunta per una lunghezza.<br />

Grande battaglia nella<br />

categoria C, con Adriano<br />

Soccal che con 14 punti ha la<br />

meglio dei rivali solo dopo<br />

spareggio a tre con Bianchet<br />

e D’Incà.<br />

Classifiche trofeo «Ilda e<br />

Mondo» - Categoria A: 1. Elvi<br />

De Barba (Calcestruzzi<br />

Frezza); 2. Tullio Cervo (Calcestruzzi<br />

Frezza); 3. Gino De<br />

March (Quadrifoglio Salce);<br />

4. Italo Borci (Quadrifoglio<br />

Salce); 5. Paolo Da Rech (R.B.<br />

Costruzioni Meccaniche), Silvio<br />

Bogo (R.B. Costruzioni<br />

Meccaniche).<br />

Categoria B: 1. Luigi Merlin<br />

(R.B. Costruzioni Meccaniche)<br />

19; 2. Ivo Dirollo (R.B. Costruzioni<br />

Meccaniche) 18; 3.<br />

Daniele Da Lan (Revelant<br />

Ediltutto) 17; 4. Renato Trevisson<br />

(Calcestruzzi Frezza) 15;<br />

5. Graziano Zanin (R.B. Co-<br />

struzioni Meccaniche) 15.<br />

Categoria C: 1. Adriano<br />

Soccal (Quadrifoglio Salce)<br />

14; 2. Bruno Bianchet (R.B.<br />

Costruzioni Meccaniche) 14;<br />

3. Ermanno D’Incà (La Castionese)<br />

14; 4. Fabio Dal Farra<br />

(Calcestruzzi Frezza) 13; 5.<br />

Antonio Bertoldi (Sandoni)<br />

13. Classifiche generali dopo<br />

3ª prova - categoria A: 1. Elvi<br />

De Barba (Calcestruzzi<br />

Frezza) 62; 2. Tullio Cervo<br />

(Calcestruzzi Frezza) 60; 3. Ermenegildo<br />

Da Lan (Revelant<br />

Ediltutto) 54; 4. Gino De March<br />

(Quadrifoglio Salce) 53; 5.<br />

Italo Borci (Quadrifoglio Salce)<br />

50; 6. Silvio Bogo (R.B. Costruzioni<br />

Meccaniche) 49; 7.<br />

Daniele Capraro (Calcestruzzi<br />

Frezza) 48.<br />

Categoria B: 1. Luigi Merlin<br />

(R.B. Costruzioni Meccaniche)<br />

48; 2. Ivo Dirollo (R.B. Costruzioni<br />

Meccaniche) 47; 3.<br />

Silvano De Biasi (R.B. Costru-<br />

La premiazione di Adriano Soccal Daniele Da Lan e Ubaldo Sovilla<br />

zioni Meccaniche) 43; 4. Graziano<br />

Zanin (R.B. Costruzioni<br />

Meccanoche) 42; 5. Giuseppe<br />

Nenz (Calcestruzzi Frezza)<br />

40; 6. Daniele Da Lan (Revelant<br />

Ediltutto) 38; 7. Nello<br />

Deon e Remo (Quadrifoglio<br />

Salce).<br />

Categoria C: 1. Paolo Borsato<br />

(La Castionese), Adriano<br />

Soccal (Quadrifoglio Salce)<br />

37; 3. Gino Lusa (Revelant<br />

Ediltutto) 36; 4. Renzo Righes<br />

e Bruno Bianchet (R.B. Costruzioni<br />

Meccanoche) 34; 6.<br />

Moreno Canzian (R.B. Costruzioni<br />

Meccaniche), Valentino<br />

Antole (Quadrifoglio) 30. (r.f.)<br />

Luigi Merlin, la signora Ilda e Ilario Doro<br />

GIOVANILI<br />

La Dolada De Pra ottava agli italiani<br />

Gli Under 14 del Castelnuovo vincono il titolo sui campi di Brugnera<br />

Martin<br />

Dal Farra<br />

Elisa<br />

De Dea<br />

BRUGNERA. Ottavo posto<br />

per la Dolada Fratelli De Pra<br />

nel campionato italiano under<br />

14 a squadre disputato a<br />

Brugnera di Pordenone e che<br />

ha visto alla fine la Castelnuovo<br />

Don Bosco aggiudicarsi il<br />

titolo <strong>nazionale</strong>.<br />

Per i pontalpini, inseriti<br />

nel girone 3 con Savigliano e<br />

Borgonese è stata un’occasione<br />

importante per fare esperienza.<br />

Andrea Carlin si è superato<br />

nell’individuale chiudendo<br />

per 13-4 di fronte a<br />

Martina della Saviglianese e<br />

bene hanno fatto anche Elisa<br />

De Dea e Tomaso Santoro che<br />

hanno bloccato sul pareggio<br />

(10-10) Picco e Fraversa della<br />

Borgonese. Santoro poi ha incontrato<br />

al suo debutto nella<br />

specialità tiro combinato, Davide<br />

Martina e pur perdendo<br />

per 22-13 ha mostrato di avere<br />

ampi margini di miglioramento.<br />

Nelle prove speciali<br />

(tiro progressivo e di precisione)<br />

Martin Dal Farra avrebbe<br />

potuto salire sul podio, alla fine<br />

comunque i ragazzi della<br />

Dolada si sono guadagnati un<br />

onorevole ottavo posto finale.<br />

Meritano una menzione<br />

particolare Luigi Grattapaglia<br />

e Paolo Allora della Ca-<br />

MEMORIAL «GIANNI D’INCA’ E GIUSEPPE ZANATTA»<br />

Martinazzo e Barp battono i compagni<br />

NUOVA ERTO. Martinazzo e<br />

Barp della Bocce Club Evoluzione<br />

si sono aggiudicati il primo<br />

memorial «Gianni D’Incà e<br />

Giuseppe Zanatta», gara provinciale<br />

a coppie di serie C-D<br />

in ricordo dei primi due presidenti<br />

della Nuova Erto.<br />

Nella prima semifinale Martinazzo<br />

e Barp s’impongono<br />

per 11-6 a Del’Agostin e Sommacal<br />

al termine di una sfida<br />

ben giocata da entrambe le<br />

compagini, mentre nell’altra<br />

semifinale Nadio Palman e<br />

Corrado Dal Farra guadagnano<br />

l’ingresso in finale superando<br />

per 11-5 Gurian e Reolon.<br />

Nella finalissima leggera prevalenza<br />

per Barp e Martinazzo<br />

che con il punteggio di 11-7 si<br />

portano a casa il trofeo. Alle<br />

premiazioni erano presenti le<br />

famiglie di D’Incà e Zanatta al<br />

quale è stato dedicato il torneo,<br />

il vice sindaco di Ponte Alpi<br />

Roger De Menech e Gianni<br />

Pastori con il suo staff tecnico.<br />

Un omaggio alle signore Zanatta e D’Incà<br />

Gli onori di casa sono stati fatti<br />

da Sergio Zanatta, attuale<br />

presidente della Nuova Erto e<br />

fratello dello scomparso Giuseppe.<br />

Classifica: 1. Barp - Martinazzo<br />

(Bc Evoluzione); 2. Dal<br />

Farra - Palman (Bc Evoluzio-<br />

ne); 3. Dell’Agostin - Sommacal<br />

(Bc Evoluzione); 4. Gurian -<br />

Reolon (Cavarzano Cuprum);<br />

5. Furmenti - Pierobon (Nuova<br />

Erto); 6. Lucchetti - Svaluto<br />

(Cortina); 7. Da Riz - Facchin<br />

(Sandoni); 8. Padovan - Prest<br />

(Dolada). (r.f.)<br />

stelnuovo Don Bosco che nella<br />

staffetta hanno totalizzato<br />

41 punti su 52 lanci e Nicola<br />

Ziraldo e Zufferli della Moimacco<br />

con 43 punti in 50 lanci,<br />

prestazioni queste degne<br />

di giocatori della massima serie.<br />

Classifica: 1. Castelnuovo<br />

Don Bosco 162; 2. Moimacco<br />

Udine 146; 3. Dondero Piemonte<br />

132; 4. Saviglianese 125; 5.<br />

Borgonese 122; 6. Piobese 112;<br />

7. Florida S.Vendemiano 110;<br />

8. Dolada 105; 9. Isola D’Ischia<br />

87; 10. Cornudese Monterocca<br />

68; 11. Voltese 63; 12. Perfughese<br />

32. (r.f.)<br />

Gara a coppie a Lentiai<br />

De Pellegrin<br />

Franceschet<br />

brindano<br />

al «Sicma»<br />

Francesco Franceschet<br />

LENTIAI. De Pellegrin e<br />

Franceschet del Trichiana<br />

si aggiudicano il trofeo «Sicma»,<br />

gara a coppie per le<br />

categorie C-D organizzata<br />

dalla Gioielleria Pasa.<br />

Nella prima semifinale<br />

Vignaga e Dal Mas della La<br />

Primula s’impongono per<br />

11-9 dopo una bella battaglia<br />

ai pur bravi Recchia e<br />

Feltracco della Pederobba.<br />

Nell’altra semifinale, invece,<br />

la maggior classe di<br />

De Pellegrin e Franceschet<br />

ha avuto la meglio con punteggio<br />

di 11-7 su Mauro e Silvio<br />

Dal Pian della Stella Alpina<br />

Serbosco.<br />

Non c’è stata partita<br />

neanche nella finalissima,<br />

con la coppia trichianese capace<br />

di infliggere un netto<br />

11-5 a Vignaga e Dal Mas.<br />

Classifica: 1. De Pellegrin<br />

- Franceschet (Bc Trichiana);<br />

2. Dal mas - Vignaga<br />

(La Primula); 3. Recchia<br />

- Feltracco (Pederobba); 4.<br />

Dal Pian - Dal Pian (Stella<br />

Alpina Serbosco); 5. Burigo<br />

- Bianchet (Bc Evoluzione);<br />

6. Tormen - Bristot (Sandoni);<br />

7. Dallo - Zuccolotto<br />

(Gioielleria Pasa); 8. Moz -<br />

Frada (Asfalti Merotto).<br />

(r.f.)<br />

Andrea Carlin Tommaso Santoro<br />

Il premio a Barp e Martinazzo Secondi Dal Farra e Palman<br />

Il vice sindaco premia Dell’Agostin e Sommacal Pastori premia Reolon e Gurian


a cura di Bruno Tonidandel<br />

Un piccolo ma vero fuoristrada<br />

Fiat Panda 4x4 oltre ogni limite<br />

Passa all’integrale quando serve<br />

CASTAGNETO CARDUCCI. Questa sbarazzina e impertinente<br />

Panda 4x4 non ha rispetto nemmeno per la letteratura.<br />

E si inerpica facilmente sulle balze rossastre della<br />

Maremma con sullo sfondo «i cipressi che alti e schietti<br />

van da San Guido». Poi scende giù sull’Aurelia e riparte<br />

in picchiata lasciandosi dietro una novoletta di polvere.<br />

Nessuna azione manuale: il giunto viscoso<br />

sposta la coppia dall’anteriore al posteriore<br />

automaticamente. È in vendita da ottobre<br />

Non poteva mancare, a un<br />

anno di distanza dal lancio<br />

della nuova Panda, la versione<br />

4x4. Per rinverdire il successo<br />

del modello precedente,<br />

diffusissimo, specie nelle zone<br />

alpine e dell’Appennino,<br />

dove le strade si inerpicano<br />

verso il cielo e dove neve e<br />

ghiaccio fanno spesso compagnia<br />

ai viaggiatori. Ovviamente<br />

la Panda 4x4 di questi giorni<br />

(in vendita da ottobre) è<br />

cambiata anche tecnicamente<br />

rispetto alla vecchia. È infatti<br />

in grado di passare dalla<br />

trasmissione a due ruote motrici<br />

a quella a quattro in modo<br />

automatico. Non c’è quindi<br />

più bisogno della leva per<br />

inserire la trazione integrale<br />

installata sulla 4x4 precedente.<br />

Normalmente, su strade<br />

normali e asciutte, la coppia<br />

motrice va al 98% sull’assale<br />

anteriore. Ma è sufficiente<br />

che si modifichi l’aderenza<br />

del fondo stradale che, automaticamente<br />

la coppia si sposta<br />

sulle ruote posteriori. In<br />

pratica la vetturetta tira fuori<br />

gli artigli e morde il terreno,<br />

trasformandosi in un piccolo<br />

fuoristrada, divertente<br />

per chi ama guidare nel fango<br />

e docile e sicuro per gli altri.<br />

Questa nuova tecnologia<br />

è basata sull’adozione di due<br />

differenziali dotati di un giun-<br />

to viscoso. Ed è proprio per<br />

merito di quest’ultimo il passaggio<br />

della coppia dall’assale<br />

anteriore al posteriore.<br />

La nuova Panda 4x4 è un-<br />

’automobile dalla doppia anima;<br />

può infatti essere vista e<br />

vissuta come un vero e proprio<br />

fuoristrada oppure come<br />

una vettura sbarazzina capace<br />

di affrontare con disinvoltura<br />

il traffico caotico dei centri<br />

urbani. Gli allestimenti<br />

per l’inizio della commercializzazione<br />

sono due, entrambi<br />

con motore a benzina di 1.2 li-<br />

Ora la Focus si fa adulta<br />

Il nuovo modello previsto per inizio anno<br />

ROMA. Dopo 6 anni di vita e 4 milioni di unità vendute<br />

nel mondo, la Focus si ritira come una delle vetture più<br />

vendute in Europa e continua ad essere un riferimento,<br />

nel suo segmento, per caratteristiche di guida e costi di<br />

esercizio. La nuova Focus, il cui debutto sul mercato dovrebbe<br />

avvenire a inizio del prossimo anno, si prefigge<br />

obiettivi più ambiziosi: maggiore coinvolgimento e intrattenimento<br />

del guidatore e sensibili miglioramenti sotto il<br />

profilo di qualità, abitabilità e raffinatezza.<br />

Sin dal lancio, la nuova media<br />

della Ford comprende versioni<br />

a 3, 5 porte e station wagon<br />

e la gamma include anche<br />

la C-Max, presentata lo<br />

scorso anno. Prodotta a Saarlouis,<br />

in Germania e a Valencia,<br />

in Spagna, Focus è migliorata<br />

per qualità e raffinatezza<br />

degli interni e degli esterni,<br />

offre una vasta scelta di moto-<br />

Inedito Diesel e 1.2<br />

benzina 80 cavalli<br />

ROMA. All’imminente Salone<br />

dell’auto di Parigi (25 settembre-10<br />

ottobre) sarà esposta<br />

in anteprima mondiale la<br />

nuova Opel Astra Gtc (Gran<br />

Turismo Compact), il terzo<br />

modello, dopo la berlina 5 porte<br />

e la station wagon, della<br />

nuova generazione Astra, del<br />

cui linguaggio stilistico è senza<br />

dubbio la più spregiudicata<br />

interpretazione. La linea<br />

sportiva e personale di Astra<br />

Gtc - che è solo un’anticipazione<br />

del potenziale di questa automobile<br />

- è messa fra l’altro<br />

in risalto dall’originale parabrezza<br />

panoramico, che fa anch’esso<br />

la sua prima apparizione<br />

mondiale con questa 3<br />

porte: prosegue sopra ai passeggeri<br />

anteriori fino al secondo<br />

montante del tetto,<br />

creando una nuova sensazione<br />

di spaziosità e dando un<br />

ri e introduce moderne tecnologie,<br />

tra cui il sistema Blue<br />

Tooth per l’uso corretto e sicuro<br />

del telefono a bordo. La<br />

vettura è il risultato di un minuzioso<br />

lavoro sinergico; condividendo<br />

infatti alcuni elementi<br />

della sua architettura<br />

di base con la C-Max, Volvo<br />

S40 e V50 e Mazda 3, la nuova<br />

gamma trae vantaggio da effi-<br />

nuovo senso alla guida. Al<br />

momento della sua introduzione<br />

sul mercato, Opel Astra<br />

Gtc sarà disponibile con cinque<br />

differenti motori a benzina<br />

e tre turbodiesel common<br />

tri da 60 cavalli. La dotazione<br />

di serie della versione base,<br />

che costa 12.200 euro, comprende,<br />

fra l’altro, Abs, servosterzo,<br />

cerchi in lega da 14<br />

pollici con pneumatici «quattro<br />

stagioni» e volante regolabile<br />

in altezza; la più rifinita<br />

Climbing (12.950 euro) aggiunge,<br />

per esempio, interni speciali<br />

e alzacristalli elettrici.<br />

Attesa entro la fine dell’anno,<br />

inoltre, la variante equipaggiata<br />

con il propulsore Multijet<br />

di 1.3 litri da 70 cavalli. Comune<br />

ad entrambi gli allesti-<br />

La nuova<br />

Focus<br />

pronta<br />

per altri<br />

successi<br />

cienze di progettazione mantenendo<br />

però personalità ed<br />

esclusive caratteristiche di<br />

guida. La nuova Focus presenta<br />

il passo più lungo della<br />

categoria, con metri 2,640 e<br />

cioé 25 mm più del modello attuale<br />

per un maggior spazio<br />

interno. Anche la carreggiata<br />

è cresciuta di 40 mm; pure<br />

lunghezza e larghezza, rispet-<br />

rail (tutti omologati Euro 4)<br />

di potenza compresa fra 90 e<br />

200 cavalli. Fra questi ci sono<br />

due turbo benzina di 2 litri e<br />

altrettanti 1.9 Cdti da 120 e<br />

150 cavalli che assicurano<br />

menti, le dimensioni contenute<br />

della vettura (la Climbing<br />

è lunga metri 3,57) e la grande<br />

maneggevolezza, oltre ad<br />

una maggior altezza rispetto<br />

al modello tradizionale: 5 cm<br />

in più. La versione 4x4 inoltre<br />

rafforza l’immagine<br />

off-road con scudi di protezione,<br />

grandi fasce paracolpi e riparo<br />

sottomotore. Capiente il<br />

bagagliaio, uno dei punti di<br />

forza del modello: da 200 a 855<br />

dmcubi. Gli automobilisti<br />

esploratori sono dunque accontentati.<br />

(b.t.)<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004<br />

38<br />

La Fiat<br />

Panda 4x4<br />

è un vero<br />

fuoristrada<br />

in miniatura<br />

instancabile<br />

e forte<br />

Costa dai<br />

12.200<br />

euro a<br />

12.950<br />

Viene<br />

prodotta<br />

in Polonia<br />

Un Diesel<br />

affiancherà<br />

il motore<br />

a benzina<br />

tivamente metri 4,342 e 1,840,<br />

sono aumentate di 17 e 14 cm.<br />

Il bagagliaio è il più capiente<br />

della categoria con i suoi 385<br />

litri, oltre 35 litri più della migliore<br />

concorrenza. Maggiori<br />

dimensioni e uno stile ancora<br />

più dinamico e sportivo danno<br />

l’impressione di maggior<br />

aggressività e robustezza anche<br />

a vettura ferma. Questi<br />

prestazioni entusiasmanti.<br />

Sempre sui motori 1.9 Cdti è<br />

disponibile un sofisticato filtro<br />

del particolato che non richiede<br />

alcun tipo di manutenzione.<br />

Un alto livello di sicu-<br />

La «minuscola esploratrice» è arrivata fino all’Everest<br />

Test di un milione di km<br />

Due Panda 4x4 in un test su un lago ghiacciato della Lapponia<br />

CASTAGNETO CARDUCCI. A Nord, sulle piste ghiacciate<br />

della Lapponia; a Sud, sotto il sole torrido africano,<br />

dove l’Oceano Atlantico si congiunge con l’Oceano Indiano;<br />

a Ovest, lungo le irte salite della Sierra Nevada,<br />

in Spagna; a Est, alle pendici del maestoso Everest.<br />

In questi luoghi suggestivi<br />

e impervi, la Fiat Panda<br />

4x4 ha dimostrato la sua<br />

stoffa di esploratrice affrontando,<br />

senza esitazione, migliaia<br />

e migliaia di chilometri<br />

tra severi test e straordinarie<br />

imprese. Infatti, il piccolo<br />

fuoristrada è stato messo<br />

alla prova ai quattro angoli<br />

della Terra per valutarne<br />

robustezza, carattere e<br />

comportamento, soprattutto<br />

in situazioni stradali e<br />

condizioni climatiche spesso<br />

al limite. In totale, la Panda<br />

4x4 ha percorso un milione<br />

di chilometri nella fase<br />

di sviluppo durante i quali<br />

sono stati verificati quei<br />

particolari sistemi e dispositivi<br />

che caratterizzano la<br />

versione integrale, beneficiando<br />

anche dei test approfonditi<br />

già eseguiti sulla vettura<br />

a due ruote motrici. In<br />

questo senso, quindi, l’impresa<br />

sull’Everest, le dure<br />

prove in Spagna, Sud Africa<br />

e Svezia, mettono in risalto<br />

un tratto distintivo di Fiat:<br />

scommettere sulle nuove te-<br />

elementi diventano parte fondamentale<br />

quando Focus inizia<br />

a muoversi mossa dai 3<br />

motori benzina (1.6 da 100 cavalli,<br />

1.6 da 115 cavalli e 2.0<br />

da 145 cavalli) e dai 2 Diesel<br />

(1.6 da 109 cavalli e 2.0 da 136<br />

cavalli).<br />

La struttura della nuova<br />

Focus offre anche uno dei migliori<br />

sistemi di protezione<br />

cnologie, testarle in modo<br />

approfondito e trovare la soluzione<br />

migliore grazie anche<br />

all’originalità e alla fantasia<br />

squisitamente italiane.<br />

Lo stesso spirito che anima<br />

Panda 4x4, la vettura nata<br />

per affrontare con dinamismo<br />

e libertà qualunque<br />

situazione, anche quelle meno<br />

estreme. Ma ancora prima<br />

di testarla in queste situazioni<br />

off limits, la nuova<br />

supercompatta integrale è<br />

stata messa a dura prova<br />

sui percorsi alpini, sulle<br />

strade che portano in cima<br />

all’Etna, sulle piste prova di<br />

Fiat (a Balocco e alla Mandria)<br />

e, infine, presso le gallerie<br />

aerodinamica e climatica<br />

di Orbassano, presso Torino.<br />

E’ questo, infatti, il luogo<br />

ideale dove, dal 1976, Fiat<br />

Auto conduce le prime fasi<br />

di sviluppo delle sue vetture:<br />

una volta, impiegando attrezzature<br />

e metodologie<br />

sperimentali, oggi utilizzando<br />

le più avanzate tecniche<br />

di calcolo e simulazione numerica.<br />

(b.t.)<br />

È di dimensioni più<br />

grandi e ha moderni<br />

sistemi di sicurezza<br />

dei passeggeri della sua categoria,<br />

lavorando sulla rigidità<br />

attraverso zone di deformazione,<br />

progettate per deviare<br />

l’energia dell’urto dalla zona<br />

degli occupanti e proteggerli<br />

dall’intrusione di oggetti<br />

nella cellula di sopravvivenza.<br />

Offre airbag laterali per il<br />

torace, airbag laterali a tendina<br />

(nella zona tra il montante<br />

anteriore e posteriore), cinture<br />

di sicurezza con pretensionatori<br />

e limitatori di sforzo e<br />

fissaggi per i sedili tipo Isofix<br />

destinati ai bambini. La nuova<br />

pedaliera regolabile elettricamente,<br />

offerta in opzione,<br />

si adatta ai guidatori di tutte<br />

le stature e migliora il comfort<br />

e la sicurezza.<br />

Opel Astra ancora più spregiudicata<br />

Esordio al Salone di Parigi della versione 3 porte Gtc<br />

La nuova<br />

Opel Astra<br />

presenta<br />

una linea<br />

sportiva e<br />

personale<br />

Avrà<br />

cinque<br />

motori<br />

a benzina<br />

e tre<br />

turbodiesel<br />

omologati<br />

Euro 4<br />

rezza attiva e passiva è garantito<br />

dal sistema di protezione<br />

Safetec che, tra le altre cose,<br />

è valso ad assegnare le 5 stelle<br />

di Euro Ncap alla nuova<br />

Astra 5 porte, ovvero a farne<br />

la berlina più sicura della sua<br />

categoria. Lunga metri 4,288,<br />

larga 2,033 e alta 1,413, la nuova<br />

Astra Gtc, prodotta nello<br />

stabilimento di Anversa, in<br />

Belgio, assieme alla station<br />

wagon, ha in pratica la stessa<br />

abitabilità e guidabilità della<br />

berlina 5 porte.<br />

Naturalmente la nuova versione<br />

dell’Astra dispone dell’inedito<br />

1.9 turbodiesel che va<br />

ad arricchire la gamma di motori<br />

a gasolio della Opel. Questo<br />

propulsore, con i suoi 150<br />

cavalli di potenza, si annuncia<br />

come il più potente Diesel<br />

offerto nel segmento delle auto<br />

compatte. Il motore, di ulti-<br />

ma generazione (velocità massima<br />

207 km/h, accelerazione<br />

da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi<br />

e consumi di soli 6,1 litri ogni<br />

100 km) ha un sistema di iniezione<br />

multipla che rappresenta<br />

il principale artefice delle<br />

alte prestazioni e della sua<br />

grande silenziosità di funzionamento.<br />

Ma c’è un’altra novità motoristica<br />

Opel. Fin da ora Agila<br />

e Corsa potranno beneficiare<br />

del nuovo motore a benzina<br />

1.2 Ecotec Twinport da 80<br />

cavalli, vale a dire 5 cavalli in<br />

più rispetto ai propulsori precedenti<br />

di 1.2 litri. L’Opel Agila<br />

con il nuovo 1.2 Twinport<br />

consuma solo litri 6 ogni 100<br />

km (ciclo misto) contro i 6,3<br />

delle versioni precedenti e<br />

raggiunge una velocità massima<br />

di 161 km/h contro i 155<br />

km/h dell’altro modello.


Cultura&Spettacoli C he<br />

di Leandro Barsotti<br />

cosa vuol dire la voglia<br />

di comunicare, di<br />

esprimere la propria<br />

idea, di raccontare qualunque<br />

cosa si desideri liberamente<br />

agli altri...<br />

In pochi anni in Albania sono<br />

nate 39 televisioni private,<br />

17 soltanto nella zona della capitale<br />

Tirana. E’ un numero<br />

enorme per una nazione di<br />

due milioni e mezzo di abitanti<br />

ed economicamente debole.<br />

E sono televisioni che non vivono<br />

abusando di televendite<br />

(come da noi), ma fanno i loro<br />

programmi.<br />

Ci sono anche venti quotidiani<br />

nazionali: e pensare che<br />

il più venduto arriva appena<br />

a 12 mila copie. Ma è veramente<br />

tanta la sete di comunicare,<br />

di trovare un’identità<br />

nuova attraverso le parole e<br />

le immagini. Così le televisioni<br />

private producono un po’<br />

di tutto, in casa: reportage<br />

con pochi soldi (anche perchè<br />

non ce ne sono), molta informazione<br />

locale (quasi tutte le<br />

videogiornaliste sono giovani<br />

e bionde tinte...), tanta politica<br />

(d’altronde fino a 15 anni<br />

fa c’era il regime comunista<br />

ed esprimere un pensiero libero<br />

poteva costare a volte la<br />

pelle). Certo, la deregulation<br />

è assoluta: c’è chi manda in<br />

onda l’ultimo dvd che offre il<br />

mercato del noleggio, ovviamente<br />

senza pagare alcun diritto<br />

d’autore; o c’è chi copia<br />

spudoratamente format italiani<br />

(per esempio c’è una versione<br />

sputata di Striscia la<br />

Notizia). Ci sono programmini<br />

politici in cui si spara a zero<br />

su tutto e tutti. «Con i comunisti<br />

non potevano dire<br />

niente, nè pensare nulla che<br />

fosse contrario al regime»,<br />

racconta Mondi, un albanese<br />

che oggi fa da mediatore tra<br />

Italia e Albania nella realizzazione<br />

di eventi. «Certo, ogni<br />

famiglia aveva diritto alla casa,<br />

casette da 50 metri quadri<br />

l’una in cui si stava anche<br />

con i nonni anziani. Però di<br />

politica non si poteva proprio<br />

parlare».<br />

L’aeroporto. Sono arrivato<br />

a Tirana insieme alla Nazionale<br />

Italiana Cantanti. Obiettivo:<br />

giocare una partita di<br />

calcio solidale e raccogliere<br />

fondi destinati all’ospedale<br />

Madre Teresa di Tirana e ad<br />

una casa di recupero di bambini<br />

abbandonati. In Albania<br />

c’è un numero elevato di ragazzini<br />

lasciati a loro stessi,<br />

dispersi, soli.<br />

Arriviamo in aeroporto a<br />

tarda ora, e anche Tirana si<br />

fa notare per tante piccole luci:<br />

la città di notte. «Dieci anni<br />

fa di luci se ne vedevano<br />

pochissime, le contavi sulle<br />

dita di una mano. Questa<br />

città sta diventando europea,<br />

sta crescendo», mi viene spiegato.<br />

Ma l’aeroporto è piccolo,<br />

non ancora ben organizzato.<br />

Fuori, già un paio di ragazzini<br />

che vendono sigarette<br />

(contrabbando?). La cosa che<br />

più colpisce è il grandissimo<br />

numero di Mercedes in circolazione,<br />

per la verità in gran<br />

parte modelli vecchi.<br />

L’ospedale. Sul marciapiede<br />

una signora vende scarpe.<br />

L a<br />

Nazionale italiana<br />

Cantanti è stata invitata<br />

lo scorso 15 settembre<br />

a Tirana, capitale dell’Albania,<br />

per giocare una partita<br />

di calcio benefica contro i<br />

cantanti e gli artisti albanesi<br />

il cui capitano si chiama Ardit<br />

Gjebrea e in Albania è<br />

una vera e propria star. La<br />

squadra italiana, capitanata<br />

da Gianni Morandi, ha portato<br />

a Tirana artisti conosciuti<br />

oltre i nostri confini (Luca<br />

Barbarossa, Paolo Vallesi,<br />

Paolo Belli, Niccolò Fabi,<br />

Sandro Giacobbe), alcuni giovani<br />

artisti che in Italia stanno<br />

facendo ottime cose (Roberto<br />

Angelini, Max De Angelis,<br />

Max Binario), un mostro<br />

sacro della poesia canzone come<br />

Mogol e due ex calciatori<br />

(Beppe Galderisi, ex Juventus,<br />

Nazionale e Padova, e<br />

Enrico Annoni, ex Torino).<br />

Per la cronaca, gli italiani<br />

Sono tutti numeri unici, scarpe<br />

disposte per terra alla rinfusa,<br />

di tutti i tipi, senza scatole.<br />

Entrando nel cortile dell’ospedale<br />

Madre Teresa di Tirana<br />

ti accorgi che tutti i vialetti<br />

sono sterrati, e sulle<br />

aiuole verdi in molti hanno<br />

piazzato la loro automobile<br />

per dormirci dentro e stare<br />

così vicino ai propri figli ricoverati<br />

e malati. Lo stabile sarebbe<br />

almeno da imbiancare.<br />

Le scale rovinate. I letti nelle<br />

stanze sono stati recuperati<br />

di qua e di là, non esiste un<br />

unico stile di arredamento;<br />

c’è un letto in ottone, uno di<br />

legno, uno piccolo, uno più<br />

grande. Ma i medici sono premurosi,<br />

e c’è fiducia perché<br />

presto arriveranno altri finanziamenti<br />

internazionali.<br />

La mendicante. Pieno centro<br />

di Tirana, sole caldo di<br />

metà settembre. Il traffico è<br />

intenso come sempre; d’altronde<br />

ci sono pochi cartelli<br />

REPORTAGE DALL’ALBANIA<br />

stradali, qualche semaforo,<br />

molti incroci pericolosi gestiti<br />

autonomamente dagli automobilisti.<br />

Pochissime, se non<br />

inesistenti, le strisce pedonali.<br />

Ad un semaforo una mendicante<br />

mette il suo neonato in<br />

mutande sul cofano dell’automobile<br />

su cui stiamo viaggiando.<br />

L’ha mollato là a pancia<br />

in giù. Il bebè ci guardava<br />

con due occhi così. Il nostro<br />

autista, albanese, si è messo a<br />

suonare il clacson a tutta forza,<br />

innervosito dall’episodio.<br />

L’abbiamo supplicato di smettere,<br />

di non spaventare a quel<br />

modo il piccolino. Che però<br />

non sembrava spaventato,<br />

semmai abituato. Allora il nostro<br />

autista ha aperto la portiera<br />

della macchina e ha urlato<br />

una serie di cose incomprensibili<br />

alla mendicante<br />

che si era leggermente allontanata,<br />

e teneva la mano tesa<br />

aspettando l’offerta. Altrimenti<br />

non avrebbe tolto il be-<br />

bè dal cofano. Dopo la sceneggiata,<br />

il povero bambino è tornato<br />

tra le braccia della donna,<br />

che l’ha piazzato su un altro<br />

cofano di un’altra bella<br />

macchina.<br />

Un artista. La caduta del regime<br />

comunista ha cambiato<br />

la cultura di un paese che oggi<br />

vuole assomigliare all’Italia,<br />

all’Occidente. Anche scegliendo<br />

i suoi artisti. Come<br />

Ardit Gjebrea, per esempio:<br />

cantante, presentatore televisivo,<br />

opinionista. Ardit è un<br />

quarantenne con il sorriso<br />

sulle labbra, parla un italiano<br />

perfetto. Durante il regime<br />

comunista era riuscito a<br />

venire in Italia, dove ha stu-<br />

LUNEDÌ<br />

20 SETTEMBRE 2004<br />

39<br />

TIRANA, LA RINASCITA<br />

TRA TV COMMERCIALI<br />

E VOGLIA D’OCCIDENTE<br />

IL PROGETTO SOLIDALE. I centri del Cefa<br />

Quattro gol dei cantanti<br />

per aiutare i bambini<br />

In alto la<br />

Nazionale<br />

Cantanti in<br />

campo a<br />

Tirana. A<br />

sinistra<br />

Morandi<br />

e Barbarossa<br />

cantano<br />

all’ambasciata<br />

italiana e<br />

il più famoso<br />

cantante<br />

albanese:<br />

Ardit<br />

Gjebrea<br />

diato musica a Roma. Quando<br />

il regime è caduto è tornato<br />

a Tirana e ha pubblicato il<br />

suo primo disco, realizzato a<br />

Roma con la supervisione artistica<br />

di Gazebo (ve lo ricordate?<br />

E’ quello di I like Chopin,<br />

uno dei più grandi successi<br />

italiani all’estero di tutti<br />

i tempi). Da quel disco in<br />

poi è stato un succedersi di<br />

trionfi artistici. Oggi Ardit è<br />

assai popolare, è il Morandi<br />

albanese, tutti amano le sue<br />

canzoni, tutti lo salutano per<br />

la strada: se attraversa le vie<br />

del centro le automobili si fermano<br />

e dai finestrini spuntano<br />

mani a fare ciao. E’ amico<br />

d’infanzia del nuovo sindaco<br />

hanno battuto gli albanesi<br />

4-2 grazie ad una doppietta di<br />

Max Binario e a due splendidi<br />

gol di Barbarossa e Galderisi.<br />

Cinquemila gli spettatori<br />

nello stadio di Tirana, inni<br />

nazionali con la banda, partita<br />

ripresa in diretta per la<br />

più importante televisione<br />

commerciale albanese, il tutto<br />

per raccogliere fondi a favore<br />

sia del reparto pediatrico<br />

dell’ospedale Madre Teresa<br />

di Tirana e sia del Cefa (comitato<br />

europeo per la formazione<br />

e l’agricoltura) che tra<br />

i tanti suoi progetti in Albania<br />

ne ha uno dedicato ai mi-<br />

Una veduta del centro<br />

di Tirana. Sotto Leandro<br />

Barsotti e Gianni Morandi<br />

allo «Sky Club»<br />

di Tirana, Edi Rama, un omone<br />

grande e grosso che durante<br />

il regime ha invece vissuto<br />

in Francia, e lì ha studiato arte.<br />

Sono questi i volti nuovi di<br />

una nazione nuova; volti e<br />

menti culturalmente cresciuti<br />

in Europa.<br />

Sky Club. C’è un viale pedonale<br />

che taglia in due il centro;<br />

è la passeggiata della sera.<br />

Ci sono mille occhi giovani,<br />

ragazzi e ragazze che sorridono<br />

e salutano gli amici, la<br />

gente che passa. Musica alta<br />

esce dalle porte dei tanti bar<br />

senza porte. Il palazzo più alto<br />

della città è stato costruito<br />

tre anni fa: sono diciotto piani.<br />

All’ultimo, sulla terrazza,<br />

c’è il ristorante più esclusivo<br />

di Tirana: lo Sky Club. Si<br />

chiama così perchè si mangia<br />

e pare di toccare il cielo. Sulla<br />

grande terrazza arriva un<br />

venticello che rende fresca l’estate<br />

albanese; sotto c’è tutta<br />

la città, i suoi 700 mila abitanti,<br />

le luci delle case e le vetrine<br />

dei negozi. E’ una città orgogliosa<br />

di crescere anno dopo<br />

anno, anche grazie al contributo<br />

dell’Italia, paese particolarmente<br />

amato, a cui è stata<br />

dedicata la piazza che si<br />

apre di fronte al nuovo edificio<br />

universitario. Non abbiamo<br />

la sensazione di essere arrivati<br />

in un paese povero, però<br />

se ti informi bene scopri<br />

che una notte nella stanza del<br />

principale albergo dei turisti<br />

d’affari (lo Sheraton) vale più<br />

di uno stipendio mensile medio;<br />

scopri anche che una cena<br />

di pesce da queste parti, in<br />

un ristorante normale, può<br />

costarti dai cinque agli otto<br />

euro, e insomma capisci che<br />

qui si cerca di vivere come si<br />

può, sorridendo pure alle circostanze,<br />

che è come dire ce<br />

la faremo.<br />

Il dubbio. Tornando a casa,<br />

guardando dal finestrino dell’Albanian,<br />

la compagnia di<br />

bandiera albanese (le hostess<br />

sono vestite con un sacco di<br />

colori, boh...) e quindi osservando<br />

le nuvole a forma di<br />

mare sotto di noi, mi è venuto<br />

un dubbio: perchè a Tirana<br />

non ho mai visto un cane, nè<br />

a vagabondare libero nè, tantomeno,<br />

al guinzaglio?<br />

nori in difficoltà, nella cittadina<br />

di Elbasan. Il Cefa, rappresentato<br />

nell’occasione da<br />

Andrea Tolomelli e Giovanni<br />

Beccari, è impegnato affinchè<br />

i progetti (cofinanziati<br />

dal nostro Paese) siano interamente<br />

gestiti da associazioni<br />

e cooperative albanesi capaci<br />

e in grado di lavorare<br />

per un processo di crescita<br />

del loro Paese.<br />

A Tirana la Nazionale Cantanti<br />

è stata seguita con un<br />

occhio di riguardo dall’ambasciata<br />

italiana, e l’ambasciatore<br />

Iannucci ha organizzato<br />

una cena finale, dopo la partita<br />

di calcio, durante la quale<br />

c’è stato un divertente fuori<br />

programma con Gianni Morandi<br />

e Luca Barbarossa a<br />

cantare, in un insolito duetto,<br />

celebri canzoni della tradizione<br />

napoletana e qualche<br />

indimenticabile hit di Lucio<br />

Battisti. (l.b.)

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