Edizione nazionale completa - Kataweb
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OGGI INIZIA LA SCUOLA<br />
Ritornano tra i banchi<br />
quasi 25.000 studenti<br />
A PAGINA 7<br />
MOSTRA DI POMODORO<br />
Trent’anni di arte<br />
alla galleria Colophon<br />
A PAGINA 7<br />
FAGIOLI DA RECORD<br />
Lamon: la festa è stata<br />
l’ennesimo successo<br />
FILIPPI A PAGINA 12<br />
La manifestazione regionale in Cansiglio per il primo giorno di caccia. Un forte appello al presidente Sergio Reolon<br />
«Troppi cacciatori a Belluno»<br />
Protesta ambientalista: tremila doppiette sono un’infinità<br />
Miss Italia è piemontese<br />
Cristina Chiabotto conquista lo scettro<br />
SALSOMAGGIORE. Cristina Chiabotto<br />
- piemontese - è la nuova Miss<br />
Italia. Lo scettro è passato dalle mani<br />
di Francesca Chillemi - siciliana -<br />
a lei. Il concorso che si è sviluppato<br />
in quattro interminabili serate televisive<br />
che sono andate in onda su<br />
RaiUno è stato presentato da Carlo<br />
Conti. «Sono emozionate, così giovani...<br />
così mi imbarazzo anch’ io»:<br />
SALSOMAGGIORE<br />
quasi da non crederci, Giorgio Panariello<br />
lo ha detto e ridetto alle ragazze<br />
in gara a Miss Italia, che ha visto<br />
sfilare alla presidenza della giuria<br />
della finalissima. Accanto a lui Ambra<br />
da una parte, Edwige Fenech<br />
presidente della commissione tecnica<br />
dall’ altra. Poco più in là molti altri<br />
giurati, da Yuri Chechi a Luca<br />
Giurato, da Somma alla Vergara.<br />
Furiosi per il “legno” di Kabine e due rigori non concessi<br />
Kappaò gialloblù<br />
Trasferta di rabbia: vince il Sassuolo<br />
SASSUOLO. Tante arrabbiature, una beffa,<br />
0 punti. Sotto Sassuolo. Scavi nella partita dello<br />
stadio Ricci e scopri che i modenesi hanno<br />
trovato una pepita d’oro e guidano la classifica<br />
grazie a uno dei rari tiri di Vianello. Mentre<br />
lo sconfitto Belluno ha preso un legno con<br />
Kabine e stavolta si incavola, perché è sicuro<br />
che un pallone di Basso abbia sconfinato oltre<br />
la riga di porta. Due delle tante opportunità di<br />
un primo tempo da indigestione. Quanto hanno<br />
mangiato i gialloblù... In confronto, nel ristorante<br />
di Reggio Emilia avevano digiunato.<br />
Meno brillanti dopo il riposo, bisognerà capire<br />
se per frustrazione o per il caldo della capitale<br />
delle ceramiche. Sicuramente il più esperto<br />
Sassuolo ha saputo addormentare la partita<br />
e nella sua area non si è visto più molto.<br />
NELLO SPORT ALLE PAGINE 17, 18 E 19<br />
Strabelluno: più di mille alla partenza<br />
Come da pronostico primo posto di Dam, quasi subito solo in testa<br />
BELLUNO. Alla diciottesima<br />
edizione della Strabelluno<br />
è andato tutto come da pronostico.<br />
Diego Dam - ha conquistato<br />
il primo posto - e<br />
commenta così la sua vittoria:<br />
«E’ stata davvero una bella<br />
gara, mi sono ritrovato<br />
quasi subito da solo in testa.<br />
Ho provato a guardarmi dietro<br />
per vedere se potevo fare<br />
la gara con qualcuno. Non vedendo<br />
nessuno ho deciso di fare<br />
la gara da solo. Questo è<br />
un buon tracciato e mi serve<br />
per il prossimo impegno che<br />
avrò in programma che è la<br />
maratona di Venezia. Per me<br />
si tratta di un valido allenamento<br />
perché offre un percorso<br />
vario». Nella mezza-maratona<br />
secondo Ennio De Bona.<br />
USAI ALLE PAGINE 32 E 33<br />
Attacco alla Regione<br />
sulla politica venatoria<br />
«Si deve cambiare!»<br />
CANSIGLIO. «Sono decisamente<br />
troppi tremila cacciatori<br />
in provincia di Belluno. Bisogna<br />
tagliare, sfoltire. Bisogna<br />
intervenire al più presto.<br />
E poi è necessario chiudere<br />
nel Bellunese con la caccia al<br />
fagiano di monte, alla pernice<br />
bianca, alla lepre bianca. Sono<br />
specie che vanno tutelate.<br />
Da subito». E’ questo l’appello<br />
che dai 1700 metri del monte<br />
Pizzoc, sopra l’altopiano<br />
del Cansiglio, animalisti ed<br />
ambientalisti del Veneto hanno<br />
rivolto al presidente della<br />
Provincia, Sergio Reolon, e a<br />
tutti i cacciatori delle Dolomiti,<br />
durante una manifestazione<br />
di protesta che si è svolta<br />
in concomitanza con l’apertura<br />
della caccia.<br />
DAL MAS A PAGINA 8<br />
LA MIA DOMENICA<br />
IL FENOMENO<br />
È ADRIANO<br />
di Giorgio Lago<br />
Questo ragazzo grande<br />
e grosso di Rio de<br />
Janeiro ha la stessa<br />
età dell’ultimo Mondiale<br />
vinto dall’Italia, anno di<br />
grazia 1982. Ha un fisico<br />
che neanche il tedesco Jancker,<br />
però é stato svezzato<br />
al Flamengo che già nel nome<br />
sussurra la vocazione<br />
SEGUE A PAGINA 13<br />
L’INCIDENTE<br />
Migliorano<br />
le condizioni<br />
di Francesco<br />
BELLUNO. Stanno migliorando<br />
le condizioni di<br />
Francesco Pezzè (nella foto),<br />
24 anni di Rocca Pietore,<br />
il giovane rimasto ferito<br />
nella notte fra venerdì e<br />
sabato in un drammatico<br />
incidente stradale ad Alleghe<br />
- lungo la statale Agordina<br />
- nel quale ha perso<br />
la vita un suo compaesano,<br />
Marco Sorarù, 22 anni.<br />
Pezzè è cosciente e non è<br />
più intubato. I medici del<br />
reparto di rianimazione<br />
potrebbero sciogliere la<br />
prognosi già nelle prossime<br />
ore e trasferirlo in un<br />
altro reparto. Molto probabilmente<br />
in ortopedia.<br />
A PAGINA 9<br />
SALVATAGGIO<br />
Volo in parete<br />
di 15 metri<br />
AGORDO. Due feriti uno<br />
serio ed uno lieve. È il bilancio<br />
di un incidente avvenuto<br />
nel ieri sulla Pala<br />
della Gigia nel gruppo della<br />
Moiazza. Nell’incidente<br />
sono stati coinvolti tre alpinisti<br />
della provincia di<br />
Ferrara, che avevano deciso<br />
di attaccare la via Benvegnù<br />
per scalare la Pala<br />
della Gigia. All’improvviso<br />
il capo-cordata è scivolato<br />
ed ha fatto un volo di<br />
una quindicina di metri,<br />
piombando sull’alpinista<br />
che lo stava seguendo.<br />
A PAGINA 9
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 24 ORE NEL MONDO<br />
Corriere delle Alpi 2<br />
Frase del giorno<br />
“Il vicepresidente del Consiglio<br />
Fini si tolga l’elmetto e la<br />
smetta di provocare i pacifisti<br />
e di criminalizzare i centri<br />
sociali”<br />
Paolo Cento<br />
coordinatore politico Verdi<br />
EX PRESIDENTE DEL PERU’<br />
FUJIMORI ACCUSATO<br />
DI TRUFFA IN GIAPPONE<br />
L’ex presidente peruviano Alberto<br />
Fujimori, dal 2000 in esilio<br />
in Giappone, sarebbe in gravi<br />
difficoltà con la giustizia perchè<br />
coinvolto in una truffa ai<br />
danni di risparmiatori con la<br />
vendita di monete d’oro.<br />
Bossi saluta dal balcone di casa a Gemonio<br />
Libera uscita da moglie e figli per il suo 63º compleanno, poi in clinica<br />
GEMONIO (VARESE). Ha<br />
sorriso e salutato, Umberto<br />
Bossi, nel momento di lasciare<br />
la sua casa di Gemonio per tornare<br />
alle cure dei medici della<br />
clinica Hildebrand di Brissago,<br />
in Svizzera, per proseguire la<br />
riabilitazione dopo la malattia<br />
che l’ha colpito l’11 marzo scorso.<br />
Nel riprendere la via della<br />
Svizzera, a bordo dell Volvo<br />
verde bottiglia guidata dallo<br />
storico autista e factotum Aurelio,<br />
ha anche rivolto un cenno<br />
di saluto ai giornalisti che<br />
stazionavano lungo la strada.<br />
Il giorno del suo 63º compleanno,<br />
il leader del Carroccio l’ha<br />
passato con la moglie Manuela,<br />
i figli, il fratello Franco e la<br />
madre Ida, al riparo dal convulso<br />
mondo della politica, mentre<br />
il ristretto gruppo di Guardie<br />
Padane, la maggior parte<br />
Estremisti islamici in Algeria<br />
«Mezzo marito<br />
molto meglio<br />
che zitella»<br />
ALGERI. «Per una donna è<br />
meglio avere mezzo marito<br />
che rimanere zitella, gli uomini<br />
che prendono più di una moglie<br />
fanno un favore alle donne».<br />
Parola degli islamisti radicali<br />
contro la revisione - voluta<br />
dal presidente Bouteflika - del<br />
codice di famiglia che le associazioni<br />
femministe chiamano<br />
«il codice dell’infamia». «Anche<br />
l’uguaglianza tra uomo e<br />
donna predicata dall’art. 29 della<br />
Costituzione è una balla, perchè<br />
in contraddizione con<br />
l’art. 2 che riconosce l’Islam come<br />
religione di stato», ha tuonato<br />
Abderrahman Chibane,<br />
presidente degli Ulema scandalizzato<br />
dalla novità che la donna<br />
maggiorenne si sposi senza<br />
il permesso di un ‘tutore’ e che<br />
la poligamia sia sottoposta al<br />
sì di un giudice che raccolga il<br />
consenso delle due mogli e stabilisca<br />
se l’uomo è in grado di<br />
mantenerle. Meglio la poligamia<br />
dell’adulterio, ha detto.<br />
di origini bergamasche, e gli<br />
agenti della Digos della Questura<br />
di Varese provvedevano a<br />
tenere a debita distanza cronisti<br />
e troupe televisive per permettere<br />
a Bossi di concedersi<br />
un’uscita sul balcone per un saluto<br />
agli amici. Non a sufficienza,<br />
però, da impedire a un operatore<br />
del Tgr della Rai, appostato<br />
ad alcune centinaia di metri<br />
di distanza, di riprendere il<br />
leader leghista affacciato al balcone.<br />
Immagini che l’hanno ritratto<br />
in camicia verde, con<br />
una sciarpa dello stesso colore,<br />
utilizzando un bastone per<br />
camminare, fare ampi gesti di<br />
saluto con la mano destra, accanto<br />
al figlio Renzo e agli inseparabili<br />
‘custodi’ padani.<br />
E’ stata un’apparizione fugace,<br />
destinata a un piccolo gruppo<br />
di fans, perchè l’atmosfera<br />
Una scena di caccia alla volpe<br />
Umberto<br />
Bossi<br />
saluta<br />
sul balcone<br />
di casa<br />
a Gemonio<br />
con i figli.<br />
E’ la prima<br />
immagine<br />
fuori<br />
dagli<br />
ospedali<br />
del leader<br />
leghista<br />
che ieri<br />
ha compiuto<br />
63 anni<br />
famigliare è rimasta custodita<br />
gelosamente nella palazzina liberty<br />
la cui ristrutturazione,<br />
anni fa, è stata curata dal parlamentare<br />
varesino Giuseppe<br />
Leoni, architetto, attuale direttore<br />
della Padania. Qualcuno<br />
ha però voluto far giungere all’ex<br />
ministro convalescente segnali<br />
d’affetto. Biglietti che lo<br />
invitano a ‘tegner dur’, tenere<br />
duro, e anche una confezione<br />
di margheritine di Stresa.<br />
Ed è arrivata anche l’ampolla<br />
con l’acqua della sorgente<br />
del Po, da parte dei Giovani Padani.<br />
C’è anche stato qualche<br />
simpatizzante leghista che ha<br />
voluto essere fisicamente vicino<br />
al senatur, nel giorno del<br />
suo compleanno, pur restando<br />
per strada: è il caso di Germana<br />
e Teresa, l’una di Caravaggio,<br />
l’altra di Treviglio.<br />
LE BUONE NOTIZIE/1<br />
Sudafrica e Namibia<br />
salveranno i rinoceronti<br />
JOHANNESBURG. Namibia e Sudafrica vogliono bandire quasi<br />
del tutto la caccia agli ormai rari rinoceronti neri africani, facendo<br />
un passo verso le tesi degli ambientalisti che sostengono che<br />
questa specie si sta appena riprendendo da decenni di uccisioni<br />
selvagge. La popolazione di rinoceronti neri è stata decimata<br />
dalla caccia negli anni ’90, che ne ha ridotto il numero a circa<br />
2400 rispetto ai 65 mila di solo vent’anni prima. I bracconieri sono<br />
interessati solo alle corna - usate come medicine alternative in<br />
estremo Oriente - e lasciano le carcasse ad arrostire al sole.<br />
IL SOTTOSEGRETARIO<br />
BERSELLI: NOTIZIE<br />
POSITIVE DALLA TAC<br />
Notizie positive dalla tac ieri<br />
per il sottosegretario alla difesa<br />
Filippo Berselli, 63 anni, che<br />
sabato aveva accusato un malore<br />
pare per sbalzo di pressione<br />
e non da ischemia come temuto<br />
in un primo momento.<br />
Bassolino: grazie San Gennaro<br />
“Il miracolo è un buon segno, un segno positivo<br />
per la città e per la Campania”. Il presidente<br />
della Regione, Antonio Bassolino, sorride<br />
all’uscita della cattedrale di Napoli dopo<br />
aver assistito per l’11º anno consecutivo<br />
alla liquefazione del sangue di San Gennaro,<br />
patrono della città e della regione.<br />
Bandita la caccia alla volpe<br />
ma il principe Carlo la difende<br />
LONDRA. Continua a scaldare<br />
gli animi il tema della<br />
caccia alla volpe nel Regno<br />
Unito: dopo le violente proteste<br />
degli appassionati di questo<br />
sport contro la proposta<br />
del Governo di metterlo al<br />
bando, è emerso ieri che perfino<br />
il principe Carlo è deciso a<br />
non darla vinta al premier Tony<br />
Blair. L’erede al trono,<br />
scrive The Mail on Sunday,<br />
ha detto no agli appelli di<br />
mamma Elisabetta affinchè<br />
metta da parte questo suo<br />
hobby, rispondendole che<br />
non smetterà finchè non sarà<br />
costretto dalla legge.<br />
La regina, comunque, non<br />
è arrabbiata solo con Carlo,<br />
ma anche con Blair che «non<br />
capisce i temi della campagna,<br />
primo fra tutti la caccia<br />
alla volpe» e ha diviso in due<br />
il Paese. Inoltre sono previste<br />
forme di disobbedienza civile<br />
che obbligheranno a mandare<br />
molti agenti in campagna.<br />
2<br />
Le famiglie numerose<br />
riunite in associazione<br />
BRESCIA. E’ nata l’Associazione famiglie numerose<br />
(almeno 4 figli), e già vi hanno aderito<br />
102 gruppi. Promotore è Mario Sberna, consigliere<br />
comunale per la Margherita, 5 figli, impiegato<br />
all’ufficio missionario della diocesi. Spiega di<br />
aver già ottenuto a Brescia lo sconto del 20% sui<br />
rifiuti e del 25% per i bus per le famiglie con almeno<br />
4 abbonati. Ora chiede il codice fiscale familiare<br />
come esiste in altre nazioni.<br />
A 9 ANNI DALLA MORTE<br />
SAN PATRIGNANO RICORDA<br />
VINCENZO MUCCIOLI<br />
“I’m gonna let it shine” (continuerò<br />
a farlo splendere) è il<br />
blues che ha aperto a San Patrignano<br />
la messa per Vincenzo<br />
Muccioli, fondatore del centro<br />
di recupero dalla droga a 9 anni<br />
dalla scomparsa.<br />
Battezzato il bimbo<br />
che non può dormire<br />
NAPOLI. Maurizio è il più contento di tutti:<br />
gioca, va in braccio a chi lo accarezza, ride spensierato.<br />
Il padre Ciro dice che la solidarietà di<br />
tanti ha inciso nel suo carattere «gioioso e sereno».<br />
Ieri, in un ristorante, grande festa per il battesimo<br />
del piccolo di 23 mesi di Torre del Greco,<br />
affetto dalla rara sindrome di Ondine che lo costringe<br />
a non dormire, se non con speciali macchinari<br />
per evitare di soffocare nel sonno. Maurizio<br />
ha ora una casa nuova (nella precedente<br />
non c’era spazio per i macchinari) e i suoi genitori<br />
hanno potuto aprire un negozio di detersivi<br />
e casalinghi nel centro di Torre del Greco. Alla<br />
festa c’era anche il cantante Mario Merola.<br />
BREVI<br />
IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA<br />
Parrucchiere ucciso per strada<br />
da un killer a colpi di pistola<br />
Un parrucchiere, Giuseppe Commisso, di 29 anni,<br />
è stato ucciso mentre era per strada nella frazione<br />
Marcinà di Grotteria (Reggio Calabria). E’<br />
stata avvicinata da un killer che ha sparato numerosi<br />
colpi di pistola calibro 9 alcuni dei quali<br />
hanno raggiunto Commisso al torace.<br />
IN VIA CONDOTTI<br />
Rubato un quadro dell’Ottocento<br />
nell’antico Caffè Greco a Roma<br />
E’ forse l’unica nota stonata della Notte Bianca<br />
romana. Il furto di un quadro dell’ 800 del valore<br />
di circa 15 mila euro nell’ “Antico Caffè Greco”,<br />
in via Condotti, a pochi passi da piazza di<br />
Spagna. In un momento di confusione, è sparito<br />
dal locale, un dipinto del patriota serbo Gheorghe<br />
Szoldaticz, all’epoca frequentatore assiduo<br />
del bar, che ritrae, da piccolo, Mario Gubbinelli,<br />
componente della famiglia che ha gestito il locale<br />
per tanti anni.<br />
EDDIE ADAMS AVEVA 71 ANNI<br />
Morto l’autore della fotografia<br />
icona della Guerra del Vietnam<br />
L’autore di una foto icona della Guerra del<br />
Vietnam, quella di un vietcong sommariamente<br />
ucciso in una strada di Saigon, è morto a<br />
New York all’età di 71 anni. Eddie Adams aveva<br />
lavorato per mezzo secolo come fotografo,<br />
a lungo per l’Ap. Quell’immagine gli valse il<br />
Pulitzer nel 1969. Con la sua macchina fotografica,<br />
Adams coprì 13 conflitti, politica inter<strong>nazionale</strong>,<br />
moda e spettacolo. Colpito dal morbo<br />
di Lou Gehrig, s’è spento nella sua casa di<br />
Manhattan.<br />
AGGUATO IN COLOMBIA<br />
Genovese che vendeva gioielli<br />
ucciso vicino a Medellin<br />
L’italiano Gian Paolo Riello è stato ucciso a<br />
colpi d’arma da fuoco vicino alla città colombiana<br />
di Medellin da un gruppo di malviventi<br />
che si sono appropriati anche di un quantitativo<br />
di gioielli che la vittima si proponeva di<br />
vendere. L’assassinio, si è appreso, è avvenuto<br />
sabato in una zona rurale di Rionegro (50<br />
km da Medellin). Al momento dell’attacco da<br />
parte del gruppo che aveva manifestato interessi<br />
commerciali, Riello, che era genovese,<br />
aveva con sè gioielli per un valore di quasi<br />
10.000 euro. L’italiano era giunto in Colombia<br />
in febbraio da Genova.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />
Corriere delle Alpi 3<br />
IRAQ<br />
IN FIAMME<br />
La Rete continua ad essere<br />
una sorta di macabro ufficio<br />
stampa per i macellai del terrore<br />
che sgozzano le loro vittime<br />
davanti alla videocamera<br />
in modo che tutti possano vedere<br />
e che la risonanza sia la<br />
più vasta possibile. Anche<br />
perchè nessun particolare,<br />
nemmeno il più agghiacciante<br />
- un corpo che trema negli<br />
spasmi della morte violenta<br />
mentre il sangue scorre sotto<br />
il coltello del boia - viene risparmiato.<br />
Il gruppo che rivendica<br />
l’esecuzione - il Comando<br />
militare dell’Esercito<br />
di Ansar al-Sunna - specifica<br />
in un comunicato sullo stesso<br />
sito che i corpi dei tre giovani,<br />
appartenenti al Partito democratico<br />
del Kurdistan<br />
(Pdk) sono stati abbandonati<br />
come «esempio» sulla strada<br />
che porta a Mossul.<br />
Sempre ieri, nel triangolo<br />
sunnita a nord di Baghdad, alcuni<br />
camionisti turchi sono<br />
stati uccisi e altri rapiti. In totale<br />
una dozzina di uomini<br />
erano a bordo di quattro camion<br />
con targa turca attaccati<br />
e distrutti ieri mattina vicino<br />
a Balad (75 Km a nord della<br />
capitale). La notizia è stata<br />
diffusa dalla polizia irachena<br />
E i volontari<br />
lanciano un appello:<br />
«Liberate la pace»<br />
ROMA. Un video in tre lingue,<br />
italiano, inglese a arabo,<br />
per smuovere i cuori dei sequestratori,<br />
per ricordare chi<br />
sono i quattro operatori umanitari<br />
sequestrati il 7 settembre,<br />
un video che è non solo<br />
un appello per la loro liberazione<br />
ma anche una dichiarazione<br />
d’amore nei confronti<br />
dell’ Iraq. ‘Un ponte per...’,<br />
l’ong che da giorni dedica tutte<br />
le sue energie al tentativo<br />
di sapere dove sono Simona<br />
Torretta, Simona Pari, Mahnaz<br />
Bassam e Raad Ali<br />
Abdulaziz, chi li tiene prigionieri<br />
e come fare per riportarli<br />
a casa, sceglie lo stesso sistema<br />
utilizzato in molti sequestri<br />
in Iraq per lanciare<br />
un messaggio di pace e di speranza.<br />
Quattro minuti di immagini,<br />
rilanciate da Al Jazira<br />
e Al Arabiya, per tracciare<br />
i profili dei quattro volontari<br />
attraverso le loro parole. I<br />
volti si alternano alle immagini<br />
dell’Iraq, dai volti dei malati<br />
a cui vengono distribuiti i<br />
medicinali, fino ai bambini<br />
nelle scuole a cui è stato restituito<br />
il sorriso grazie al lavoro<br />
dell’organizzazione. Le<br />
due italiane e i due iracheni<br />
si presentano e si raccontano.<br />
Raad: «Ho 35 anni, sono di<br />
Baghdad. Lavoro per l’Orga-<br />
Sequestrati dai ribelli 15 militari della Guardia <strong>nazionale</strong> irachena. Ennesima strage a Samarra per un’autobomba<br />
Torna l’orrore: decapitati tre ostaggi curdi<br />
Le immagini su Internet. I killer islamici: aiutavano gli americani<br />
ROMA. La spirale di violenza che avvolge l’Iraq si fa<br />
sempre più stretta. Ieri è stata un’altra giornata di sangue<br />
e di ormai ordinario orrore in tutto il Paese tra rapimenti,<br />
scontri e nuove decapitazioni. Ma è stato il nord<br />
del Paese, verso il confine con la Turchia, ad essere bagnato<br />
dal sangue di stranieri e iracheni caduti sotto i colpi<br />
della resistenza islamica: tre curdi accusati di collaborazionismo<br />
con gli americani sono stati decapitati e il video<br />
della loro esecuzione è stato diffuso su internet.<br />
che ha precisato che «venivano<br />
da Baghdad e andavano a<br />
Mossul. Tutti gli occupanti sono<br />
stati uccisi». Altri tre camion<br />
turchi erano caduti in<br />
un’imboscata sabato sera nella<br />
città di Dujail, 35 Km a<br />
nord di Baghdad. Un autista<br />
era stato ucciso e altri cinque<br />
rapiti.<br />
Sangue anche a Samarra, a<br />
nord di Baghdad, dove nell’esplosione<br />
di un’autobomba sono<br />
morti due iracheni - oltre<br />
al kamikaze - e sono rimaste<br />
ferite sei persone tra le quali<br />
tre militari americani.<br />
E si susseguono gli ‘incidenti’<br />
frutto del nervosismo e dell’impossibilità<br />
di tenere sotto<br />
controllo il territorio. La tensione<br />
è alta a Falluja: tre operai<br />
iracheni sono stati uccisi<br />
da un proiettile sparato da un<br />
blindato americano.<br />
Secondo il comando Usa, il<br />
blindato ha aperto il fuoco su<br />
un gruppo di persone che stavano<br />
apparentemente costruendo<br />
una fortificazione.<br />
Ucciso dagli americani anche<br />
un generale della polizia irachena<br />
che, a bordo della sua<br />
vettura, non si è fermato all’alt<br />
dei militari. L’ufficiale,<br />
Fadhal al-Bakri, è caduto sul-<br />
nizzazione umanitaria Un<br />
ponte per Baghdad. Mi occupo<br />
della distribuzione di acqua<br />
pulita, della manutenzione<br />
degli impianti di depurazione,<br />
della ristrutturazione<br />
delle scuole».<br />
Manhaz: «Ho ventinove anni<br />
e lavoro in alcune scuole<br />
di Baghdad con una organizzazione<br />
umanitaria italiana.<br />
Organizzo attività ricreative<br />
per i ragazzi delle scuole elementari<br />
come corsi di pittura,<br />
scultura, calligrafia».<br />
Simona Torretta: «Mi chiamo<br />
Simona Torretta, sono di<br />
Roma, ho 29 anni. Sono venuta<br />
in Iraq per occuparmi dei<br />
progetti sanitari di Un ponte<br />
per Baghdad, distribuzione di<br />
medicine, assistenza ai bambini<br />
malati iracheni».<br />
Simona Pari: «Sono Simo-<br />
Una raffineria in fiamme<br />
Fassino: «Fini fazioso sul pacifismo»<br />
Il leader Ds replica al vice-premier: punta a dividere<br />
GENOVA. Piero Fassino, dalla Festa<br />
<strong>nazionale</strong> dell’ Unità, ieri ha criticato<br />
Gianfranco Fini per le sue osservazioni<br />
contro il movimento pacifista<br />
definito come un Ponzio Pilato ed ha<br />
accusato il vicepremier di «voler dividere<br />
in un momento in cui bisogna essere<br />
uniti per liberare Simona Pari e<br />
Simona Torretta». «E’ francamente<br />
vergognoso - ha osservato Fassino -<br />
che, mentre tutto il Paese sente la responsabilità<br />
di unirsi, il vicepresidente<br />
del Consiglio non si sottragga alla<br />
faziosità di cui vuole dividere, ignorando<br />
che l’ impegno di solidarietà a<br />
cui si sono dedicate Simona Torretta<br />
e Simona Pari è parte essenziale di<br />
quel movimento per la pace contro<br />
cui l’ onorevole Fini così rozzamente<br />
si scaglia».<br />
Immediata la replica a distanza di<br />
Fini a Fassino. «Proprio il fatto che<br />
siano state colpite delle operatrici di<br />
pace è la riprova che non serve un im-<br />
la strada vicino a Hilla, 100<br />
Km a sud di Baghdad. In un-<br />
’imboscata nei pressi di Baquba<br />
è stato ferito il presidente<br />
del Consiglio della provicia di<br />
Diyala, Hachem Chenada. Ferite<br />
anche quattro guardie<br />
del corpo, mentre l’autista è<br />
rimasto ucciso.<br />
Sul fronte dei sequestri, un<br />
gruppo armato che si definisce<br />
Brigate di Mohamed Ibn<br />
Un fermo<br />
immagine<br />
di Simona<br />
Torretta<br />
na Pari, ho ventinove anni,<br />
sono italiana. Sono da un anno<br />
a Baghdad per seguire il<br />
progetto scolastico Farah di<br />
Un ponte per Baghdad, progetto<br />
che parte dalla ristrutturazione<br />
delle scuole per arrivare<br />
all’ascolto dei bisogni<br />
dei bambini iracheni».<br />
Raad: «Sono un ingegnere<br />
civile, non ho mai voluto abbandonare<br />
il mio paese e soprattutto<br />
ora che la guerra e<br />
l’occupazione lo hanno devastato<br />
c’è bisogno di restare.<br />
Amo la mia patria e cerco di<br />
servirla con quello che so fare.<br />
Questo ho imparato dai<br />
miei genitori e questo è quello<br />
che insegnerò a mio figlio».<br />
Manhaz: «Quasi la metà delle<br />
scuole ha subito gravi danni<br />
per i bombardamenti e i<br />
saccheggi e molte famiglie so-<br />
belle pacifismo - ha detto Fini intervistato<br />
dal Tg2 - ma un’ autentica opera<br />
di pacificazione di cui la nostra missione<br />
in Iraq è parte integrante».<br />
Sulla polemica è intervenuto anche<br />
Marco Rizzo, che guida la delegazione<br />
dei Comunisti Italiani al Parlamento<br />
europeo. «Le parole pronunciate da<br />
Fini alla platea dei giovani di An non<br />
possono essere catalogate come un incidente<br />
già chiuso. Esse sono palesemente<br />
false, perché mai c’ è stata, né<br />
mai potrà esistere connivenza o contiguità<br />
fra pacifismo e terrorismo. Le<br />
sue accuse sono pericolosissime e di<br />
una gravità inaudita proprio per la<br />
posizione dell’ Italia all’ interno dello<br />
scacchiere inter<strong>nazionale</strong> che prevede<br />
la partecipazione alla guerra preventiva<br />
in Iraq voluta dall’ amministrazione<br />
Bush, ed acquistano un significato<br />
ancor più sinistro se si considera<br />
la carica ricoperta da Gianfranco<br />
Fini nel governo Berlusconi». Piero Fassino alla festa dell’Unità<br />
Soldati americani mentre ispezionano il luogo di un attentato a Baghdad<br />
Abdallah ha dichiarato di<br />
aver sequestrato 15 soldati<br />
della Guardia <strong>nazionale</strong> irachena,<br />
minacciando di ucciderli<br />
entro 48 ore se la polizia<br />
irachena non rilascerà Hazem<br />
Al Araghi, membro dell’<br />
ufficio del leader radicale sciita<br />
Moqtada Al Sadr. Lo ha<br />
detto la tv del Qatar Al Jazira,<br />
mostrando le immagini<br />
dei 15 sequestrati e di alcuni<br />
no in difficoltà perchè non<br />
hanno lavoro. I bambini sono<br />
coloro che maggiormente soffrono.<br />
Per questo voglio aiutarli<br />
a sorridere e a superare<br />
le loro paure».<br />
Simona Torretta: «Ci sono<br />
moltissimi bambini che hanno<br />
malattie gravi e malformazioni,<br />
affezioni gastrointestinali<br />
dovute anche alla mancanza<br />
di acqua ed elettricità.<br />
Distribuire farmaci e stare vicino<br />
a questa gente, lo sento<br />
come un dovere nei loro confronti.<br />
Io amo l’Iraq».<br />
Simona Pari: «Questi bambini<br />
hanno vissuto cose più<br />
grandi di loro, la scuola deve<br />
essere un luogo protetto e sicuro,<br />
che garantisce il diritto<br />
allo studio e al futuro. Il mio<br />
desiderio è di poter essere utile<br />
per aiutare questi bambini<br />
a vivere e studiare in un ambiente<br />
migliore».<br />
Nel video si aggiunge poi<br />
che i 4 volontari sono stati rapiti<br />
mentre lavoravano. «Hanno<br />
curato 70mila bambini, ristrutturato<br />
25 scuole, portato<br />
acqua potabile a 250mila persone,<br />
medicinali, ossigeno e<br />
acqua agli ospedali, dato un<br />
contributo alla salvaguardia<br />
del patrimonio storico della<br />
Mesopotamia». Infine l’appello:<br />
«Liberate la pace».<br />
sequestratori. Ieri mattina il<br />
dirigente sciita era stato arrestato<br />
proprio dalla Guardia<br />
<strong>nazionale</strong> nel quartiere di Kazimiya,<br />
nella parte nord-occidentale<br />
di Baghdad.<br />
E’ stato invece liberato dalla<br />
polizia e dalla Guardia <strong>nazionale</strong><br />
irachena, vicino a<br />
Nassiriya il giordano Alaa<br />
Thabet Lazim, 35 anni, sequestrato<br />
un mese fa.<br />
Non ci sono notizie dei dieci<br />
impiegati di una società<br />
turco-americana dei quali sabato<br />
un gruppo islamico aveva<br />
rivendicato il rapimento<br />
in un video trasmesso dalla<br />
Tv Al Jazira. Il gruppo, le Brigate<br />
Abu Bakr al Seddiq, ha<br />
dato alla compagnia tre giorni<br />
di tempo per lasciare l’Iraq,<br />
altrimenti i dieci ostaggi<br />
saranno uccisi.<br />
Le due Simone in onda sulle tv arabe<br />
Le ragazze rapite si raccontano in un video di ‘Un ponte per’<br />
LA DENUNCIA<br />
Nuovo accorato appello del Santo Padre contro il terrorismo<br />
Castel Gandolfo, sofferto messaggio all’Angelus<br />
Il Papa: «Sconvolgente<br />
il dilagare del terrore»<br />
CITTA’ DEL VATICANO. Il<br />
Papa nota con angoscia come<br />
agli inizi del nuovo millennio,<br />
che sarebbero ricchi<br />
di «tante potenzialità, l’umanità<br />
è segnata dallo sconvolgente<br />
dilagare del terrorismo».<br />
E mentre denuncia<br />
«il susseguirsi di atroci attentati<br />
alla vita umana», immagina<br />
l’ uomo «afflitto e<br />
sconcertato», mentre chiede<br />
a Dio ragione di tanto male.<br />
Dopo l’appello per Iraq e<br />
Terrasanta lanciato sabato<br />
alla comunità inter<strong>nazionale</strong>,<br />
avendo ancora presenti<br />
le atrocità della strage di<br />
bimbi a Beslan e i sequestri<br />
e assassini quotidiani in<br />
Iraq, ieri Giovanni Paolo II<br />
ha collegato il terrorismo al<br />
problema del male che, ha<br />
detto, «suscita nei credenti<br />
la sofferta domanda che ricorre<br />
nei salmi: ‘perchè, Signore,<br />
fino a quando?». Le<br />
sue parole, pronunciate a fatica<br />
a causa della ormai consueta<br />
difficoltà a articolare<br />
il linguaggio, sono suonate<br />
angosciate nel cortile del palazzo<br />
apostolico di Castel<br />
Gandolfo, dove un migliaio<br />
di persone si erano radunate<br />
per la recita dell’Angelus.<br />
Papa Wojtyla ha spiegato<br />
che «Dio ha risposto a<br />
questo angoscioso interrogativo<br />
che si sprigiona dallo<br />
scandalo del male non con<br />
una spiegazione di principio,<br />
quasi a volersi giustificare,<br />
ma con il sacrificio del<br />
proprio Figlio sulla croce».<br />
«Nella morte di Gesù - ha<br />
ricordato il Papa - s’ incontrano<br />
l’apparente trionfo<br />
del male e la vittoria definitiva<br />
del bene». Il Papa non<br />
ha fatto nomi, abbracciando<br />
in un solo sguardo il dramma<br />
del terrorismo che colpisce<br />
l’umanità dell’inizio del<br />
Duemila. E’ noto che Giovanni<br />
Paolo II, che fece di<br />
tutto per scongiurare la<br />
guerra in Iraq, segue con<br />
particolare preoccupazione<br />
la deriva irachena e l’inasprirsi<br />
di una situazione<br />
che appare ingovernabile.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />
Corriere delle Alpi 4<br />
IL CASO<br />
DI CHIAVARI<br />
Fecondazione assistita, il bimbo è down<br />
Dopo cinque anni una coppia ligure denuncia un centro di Bologna<br />
La madre: «Dovevano<br />
impiantare<br />
un embrione sano»<br />
GENOVA. L’ho fatto perché altre donne non passino<br />
quello che ho passato io, perché le informazioni vengano<br />
date in maniera corretta, perché è un dovere civico nei<br />
confronti di tutti». Così Simonetta Guerra, la donna che<br />
ha denunciato ieri su Repubblica di aver avuto un bimbo<br />
down dopo un intervento di fecondazione assistita al Sismer<br />
di Bologna, motiva la sua decisione di rendere pubblico<br />
il suo dramma a cinque anni dalla nascita del suo<br />
bambino. Simonetta Guerra e il marito, Sandro Pezzo,<br />
ingegnere dell’Oto Melara della Spezia, abitano da qualche<br />
tempo a Chiavari, nel levante genovese.<br />
La scelta dell’abitazione è<br />
per essere più vicino all’Istituto<br />
Pediatrico Gaslini dove il<br />
loro bimbo è in cura, ma hanno<br />
vissuto a lungo a Sarzana,<br />
nello spezzino. Dopo tre gravidanze<br />
interrotte, Simonetta<br />
Guerra, su consiglio del suo<br />
medico, si rivolse sei anni fa<br />
alla Società Italiana Studi della<br />
Medicina della Riproduzione<br />
di Bologna, diretta da Luca<br />
Gianaroli. «Data la mia<br />
età - spiega la donna - si correva<br />
il rischio di avere un bambino<br />
malformato. Io non avevo<br />
bisogno di una tecnica che<br />
aiutasse la fecondazione, ma<br />
che potesse impiantare embrioni<br />
sani». Invece, nove me-<br />
ROMA. Abrogazione della<br />
legge sulla procreazione assistita:<br />
al tavolo radicale di<br />
Bologna ha sottoscritto i referendum<br />
il Nobel per la Letteratura<br />
Dario Fo.<br />
E Francesco Rutelli torna<br />
a sottolineare che sulla nuova<br />
legge per la fecondazione<br />
assistita ci sono «posizioni<br />
critiche nel nostro partito».<br />
Per i leader della Margherita<br />
è «una cosa assurda leggere<br />
che è in ballo il diritto alla<br />
maternità e alla paternità.<br />
Sono realtà molto complesse».<br />
Secondo Francesco Rutelli<br />
ci sono varie discussioni<br />
che investono «la scienza, i limiti,<br />
i confini e le opportunità<br />
della scienza, ma ci sono<br />
si più tardi, nacque Leonardo,<br />
down. «Per me - racconta<br />
- è stato uno sforzo enorme<br />
dover fare questa denuncia<br />
pubblica; in un certo senso<br />
mi ha quasi ripugnato, ma<br />
l’ho dovuto fare perché non è<br />
giusto che un professionista<br />
si vanti di far nascere bambini<br />
sani mentre a me, con la<br />
stessa tecnica del preimpianto,<br />
è nato un bambino down».<br />
Simonetta Guerra spiega<br />
poi di aver chiesto al Centro,<br />
durante la gravidanza, se era<br />
necessario sottoporsi ad amniocentesi.<br />
«Loro - dice - mi risposero<br />
che per la sindrome<br />
di down non era necessaria<br />
perché l’avevano già vista,<br />
Francesco Rutelli<br />
anche discussioni che riguardano<br />
la responsabilità individuale<br />
e fin dove si può muovere<br />
il legislatore».<br />
«Penso che prima o poi -<br />
Nuove polemiche sulle tecniche di fecondazione assistita<br />
ma se avessi voluto sottopormi<br />
all’esame per tutte le altre<br />
patologie che loro non erano<br />
riusciti a vedere ero libera di<br />
scegliere». L’amniocentesi,<br />
così, non fu fatta, «perché alla<br />
mia età la sindrome più a<br />
rischio era proprio quella down<br />
e dunque da quel punto di<br />
vista ero tranquilla». Ora Simonetta<br />
e Sandro, che nel<br />
frattempo hanno fatto causa<br />
al centro di Bologna, hanno<br />
avuto un secondo bambino,<br />
sanissimo. «Bisogna dire -<br />
conclude la donna - che la tecnica<br />
del reimpianto non è attendibile<br />
al 100 per 100, che<br />
c’è un margine di errore, che<br />
l’amniocentesi va comunque<br />
ha aggiunto - dovremo avere<br />
la forza di eleggere il Parlamento<br />
bioetico che abbia la<br />
capacità di mettersi costantemente<br />
in discussione».<br />
Il vescovo di Prato monsignor<br />
Gastone Simoni: «La<br />
propaganda del pensiero<br />
(quasi) unico dimentica il diritto<br />
alla vita e la natura<br />
umana dell’embrione, mescolando<br />
legittime aspirazioni a<br />
menzogne di vario genere».<br />
ELEZIONI IN SASSONIA E BRANDEBURGO<br />
I neonazisti in Parlamento<br />
Battuti i partiti di governo, bene i post comunisti<br />
BERLINO. Gli elettori alle regionali ieri<br />
in Brandeburgo e Sassonia hanno parlato<br />
chiaro: puniti i partiti di governo a Potsdam<br />
e Dresda, socialdemocratici e cristiano<br />
democratici, premiati quelli di protesta,<br />
neonazisti e post-comunisti, e avvertito<br />
anche il cancelliere Gerhard Schroe-<br />
Il voto era per questo considerato<br />
un test importante per<br />
il governo rosso-verde a Berlino.<br />
Il verdetto è stato un chiaro<br />
voto di protesta che ha premiato<br />
i partiti estremisti e penalizzato<br />
quelli di governo.<br />
Nel Brandeburgo, il Land<br />
che circonda la capitale federale,<br />
nonostante perdite per<br />
entrambi, i due partiti di governo<br />
della grande coalizione<br />
potranno continuare a governare.<br />
Stando alle ultime proiezioni,<br />
la Spd del premier Matthias<br />
Platzeck scende al<br />
32,2% dal 39,3% conquistato<br />
nel’99. La Cdu del vice-premier<br />
Joerg Schoenbohm passa<br />
dal 26,6% al 19,4% (entrambi<br />
i partiti perdono circa sette<br />
punti) e deve cedere il secondo<br />
posto ai post-comunisti.<br />
La Pds della avvenente capolista<br />
Dagmar Enkelmann (48<br />
anni), ex Miss Bundestag,<br />
schizza dal 23,3% al 27,8% e<br />
conquista il secondo posto. In<br />
teoria per Plazeck sarebbe<br />
possibile anche una coalizione<br />
rosso-rossa con la Pds, ma<br />
è molto improbabile. Scontata<br />
una riedizione Spd-Cdu.<br />
Anche i neonazi della Dvu<br />
(Deutsche Volksunion, unione<br />
del popolo tedesca) migliorano<br />
il loro risultato dal 5,3%<br />
al 6,2%, ma segnano un primato:<br />
è la prima volta che un<br />
partito neonazi ce la fa per<br />
due legislature di seguito a rimanere<br />
in un parlamento regionale:<br />
in genere il pessimo<br />
lavoro svolto dai suoi parla-<br />
fatta. Tutte cose che a me non<br />
furono dette». «Nessun errore<br />
o scambio di provetta, ma<br />
semplicemente una inefficacia<br />
della tecnica, lo screening<br />
preimpianto, a “leggere” e<br />
quindi garantire al 100% ma<br />
solo al 95%, che non ci siano<br />
anomalie genetiche e quindi<br />
l’embrione da impiantare sia<br />
sano». Si difende così Luca<br />
Gianaroli, direttore scientifico<br />
della Sismer. Gianaroli<br />
punta il dito sul fatto che la<br />
donna si rifiutò, per paura di<br />
un aborto dopo una gravidanza<br />
da molto tempo desiderata,<br />
di fare una amniocentesi<br />
per verificare se il feto aveva<br />
dei problemi genetici.<br />
«Il caso del bimbo di cinque<br />
anni di una coppia di<br />
Chiavari, nato down nonostante<br />
la diagnosi e la selezione<br />
embrionaria preimpianto<br />
effettuate nell’ambito di un<br />
intervento di procreazione<br />
medicalmente assistita, è emblematico<br />
e illuminante».<br />
Lo afferma il senatore Riccardo<br />
Pedrizzi di Alleanza<br />
Nazionale.<br />
Questo caso, secondo Pe-<br />
IL SEGRETARIO DS A GENOVA<br />
Fassino: una buona legge<br />
per coppie, nascituri e donne<br />
GENOVA. «L’unico obiettivo<br />
che ci ha mosso e ci muove,<br />
è ottenere una buona legge<br />
in grado di soddisfare la<br />
aspirazione di tante coppie<br />
ad avere un figlio, di tutelare<br />
i diritti del nascituro, di<br />
preservare la dignità morale<br />
e fisica della donna».<br />
Piero Fassino, a chiusura<br />
della Festa <strong>nazionale</strong> dell’Unità<br />
parla della contestata<br />
legge sulla fecondazione assistita<br />
e assicura che il suo<br />
partito è ancora impegnato<br />
alla ricerca di un buon testo<br />
di legge sottolineando però<br />
che se non si riesce a far<br />
questo i Ds si impegneranno<br />
nel referendum su cui<br />
stanno raccogliendo le firme.<br />
«Ci siamo battuti in Parlamento<br />
cercando ogni possibile<br />
convergenza», ricorda<br />
il segretario dei Ds che accusa<br />
il centrodestra di aver<br />
«bocciato ogni proposta blindandosi<br />
in un’arrogante<br />
chiusura».<br />
«Per questo - sostiene Fas-<br />
Nella Margherita? Posizioni critiche<br />
Rutelli interviene sul referendum per la procreazione<br />
der a Berlino: le riforme del lavoro, a est,<br />
proprio non vanno giù. Circa 5,6 milioni<br />
di aventi diritto, un terzo degli elettori nei<br />
Laender della ex Ddr, erano chiamati al<br />
voto in quelle che erano le prime elezioni<br />
a est dall’inizio delle proteste contro le riforme<br />
del mercato del lavoro.<br />
Holger Apfel Gerhard Schroeder<br />
mentari bocciava lo stoppava<br />
alle elezioni successive.<br />
Restano invece, nonostante<br />
i sondaggi della vigilia, sotto<br />
lo sbarramento del 5% sia<br />
verdi che liberali (Fdp): 3,5%<br />
e 3,4%.<br />
In Sassonia la Cdu del premier<br />
Georg Milbradt, finora<br />
da sola alla guida del Land in<br />
un governo monocolore, ha<br />
perso la maggioranza assoluta<br />
conquistata dal popolare<br />
predecessore Kurt Biedenkopf<br />
nel ’99 e precipita di 14 punti<br />
dal 56,9% al 41,2%.<br />
Non potrà più governare<br />
da sola e dovrà trovarsi un alleato.<br />
Per fortuna di Milbradt,<br />
i liberali si presentano in<br />
forma di zattera di salvataggio<br />
essendo riusciti a superare<br />
lo scoglio del 5% (5,9%) e a<br />
rientrare così in parlamento<br />
dopo dieci anni.<br />
Probabile dunque la formazione<br />
di una coalizione<br />
Cdu-Fdp. La Spd peggiora ancora<br />
il suo record negativo<br />
del ’99 scendendo dal 10,7% al<br />
9,8%. La Pds resta il secondo<br />
partito nel Land migliorando<br />
dal 22,2% al 23,4%. Vicini allo<br />
scoglio del 5% i verdi dati proprio<br />
al 5%. Veri vincitori, in<br />
termini assoluti, dell’elezione<br />
in Sassonia sono i neonazi dell’Npd(Nationaldemocratische<br />
Partei Deutschlands,<br />
partito nazionaldemocratico<br />
tedesco) che dall’1,4% guadagnano<br />
di colpo otti punti arrivando<br />
al 9,3%. Anche in questo<br />
Land i neonazi segnano<br />
un primato: per la prima volta<br />
in 36 anni infatti la Npd riesce<br />
a entrare in un parlamento<br />
regionale.<br />
Alla frontiera del Cile<br />
Narcotrafficante<br />
arrestato<br />
con l’avvocatessa<br />
SANTIAGO DEL CILE. Un<br />
narcotrafficante italiano, da<br />
un paio d’anni impegnato in<br />
una rovente love story con<br />
l’avvocatessa d’ufficio assegnatagli<br />
dalla Procura di Santiago<br />
del Cile, è stato bloccato<br />
al confine mentre cercava di<br />
trasferirsi con falsa identità<br />
in Argentina.<br />
Nell’agosto 2002 Massimiliano<br />
Pascucci, 31 anni, era finito<br />
in gattabuia nell’ambito<br />
dell’operazione denominata<br />
‘Senza frontiere’, organizzata<br />
dalla polizia cilena in collaborazione<br />
con la Dea statunitense<br />
per disarticolare una banda<br />
di trafficanti attivi fra la<br />
Colombia e gli Usa, via il Cile.<br />
Alto, capelli neri, una certa<br />
somiglianza con l’attore<br />
statunitense Nicolas Cage, l’italiano<br />
era caduto in trappola<br />
mentre riceveva da un corriere<br />
ecuadoriano, sotto la discreta<br />
sorveglianza degli<br />
agenti, nove chili di cocaina<br />
da inviare successivamente a<br />
New York.<br />
Sugli sviluppi di questa operazione,<br />
i Ros di Roma arrestarono<br />
all’inizio del 2003 cinque<br />
persone legate a questa<br />
banda, e guidate dal pregiudicato<br />
romano Giancarlo Massidda.<br />
Colto con le mani nel<br />
sacco, Pascucci fu processato<br />
e condannato per direttissima<br />
dal 16/o Tribunale penale<br />
della capitale cilena, un evento<br />
però destinato a cambiare<br />
la sua vita per l’entrata in scena<br />
dell’avvocatessa Claudia<br />
Flores, 29 anni, che senza voler<br />
conoscere i particolari della<br />
sua storia, accettò di difenderlo.<br />
Fu un colpo di fulmine fra<br />
Pascucci e la giovane avvocatessa<br />
che ora però non potrà<br />
difenderlo.<br />
drizzi, «dimostra che la diagnosi<br />
e la selezione embrionaria<br />
preimpianto hanno un<br />
elevato margine di errore,<br />
tra il 5 e il 10%. Senza contare<br />
che le malattie genetiche<br />
conosciute sono diecimila,<br />
mentre quelle diagnosticabili<br />
molto poche».<br />
Daniele Capezzone, segretario<br />
dei Radicali italiani attacca<br />
il presidente della Margherita:<br />
«Francesco Rutelli<br />
sino - si ricorre oggi al referendum,<br />
non perché si vuole<br />
lacerare il Paese, nè perché<br />
si voglia drammatizzare<br />
un tema così sensibile. Raccogliamo<br />
le firme perché fino<br />
ad oggi questo si è rivelato<br />
l’unico modo per rimediare<br />
ai guasti profondi di una<br />
brutta legge che offende le<br />
coppie e umilia le donne».<br />
Fassino nel ribadire la posizione<br />
del suo partito nella<br />
fecondazione ricorda la vicenda<br />
di quel bambino di<br />
cinque anni, Luca, affetto<br />
da una grave forma di talassemia<br />
e guarito grazie all’impiego<br />
di cellule staminali<br />
estratte dal cordone ombelicale<br />
dei due gemelli partoriti<br />
dalla stessa mamma.<br />
«La mamma di Luca - ricorda<br />
Piero Fassino - è dovuta<br />
andare a Istanbul, in Turchia,<br />
perché la nuova legge<br />
italiana sulla fecondazione<br />
vieta esattamente quella<br />
procedura che ha salvato la<br />
vita di Luca. E che potrebbe<br />
salvare molte altre vite».<br />
parla di un “Parlamento bioetico<br />
che dovrebbe costantemente<br />
mettersi in discussione”,<br />
di “posizioni critiche nel<br />
partito”...<br />
Stiamo passando dal “latinorum”<br />
al “rutellorum”: parole<br />
arcane e incomprensibili<br />
per nascondere la verità<br />
lampante di una posizione retriva,<br />
che lo porta ad avere<br />
per compagni di strada un<br />
Pedrizzi o un Carlo Casini...».<br />
Oltre duecento detenuti<br />
delle Vallette di Torino hanno<br />
firmato aderendo alla richiesta<br />
dei radicali per proporre<br />
i referendum abrogativi<br />
della legge sulla fecondazione<br />
assistita.<br />
Svolta storica per la Cina, nuova potenza mondiale<br />
Zemin esce di scena<br />
Il potere a Hu Jintao<br />
PECHINO. Per la Cina, e per il mondo, l’era Hu Jintao comincia<br />
adesso. A conclusione della riunione del comitato<br />
centrale comunista in corso da giovedì a Pechino, l’ex-presidente<br />
Jiang Zemin ha lasciato anche l’ultima carica che<br />
ricopriva, quella di capo dell’esercito, e Hu Jintao è da ieri<br />
il leader incontrastato della Cina avviata diventare<br />
una potenza mondiale.<br />
Confermando le indiscrezioni<br />
circolate nei giorni scorsi,<br />
l’agenzia di stampa Nuova Cina<br />
ha affermato che «il comitato<br />
centrale ha accettato le<br />
dimissioni» di Jiang e che Hu<br />
è stato scelto per sostituirlo<br />
alla testa della Commissione<br />
Militare Centrale (Cmc), l’organismo<br />
di controllo politico<br />
dell’esercito.<br />
La transizione dei poteri alla<br />
quarta generazione comunista,<br />
la prima pacifica nella<br />
storia della Cina comunista,<br />
è così <strong>completa</strong>ta.<br />
Il processo era iniziato nel<br />
2002 e porta il segno, forse l’<br />
ultimo, del grande vecchio<br />
Deng Xiaoping, l’uomo che<br />
ha voluto la modernizzazione<br />
del paese ma anche la feroce<br />
repressione con nella quale,<br />
nel giugno del 1989, l’Esercito<br />
di Liberazione Popolare mise<br />
fine al movimento democratico<br />
degli studenti.<br />
Sia Jiang che Hu sono stati<br />
infatti scelti da Deng oltre dieci<br />
anni fa (Deng è morto nel<br />
1996).<br />
Nel rispetto delle decisioni<br />
del vecchio leader, Hu era stato<br />
eletto segretario dal 16esimo<br />
Congresso del Partito (novembre<br />
del 2002). Poi, nel<br />
marzo del 2003, Jiang gli aveva<br />
ceduto anche la carica di<br />
presidente della Repubblica.<br />
Il fatto che - sempre seguendo<br />
l’esempio di Deng - avesse<br />
conservato la presidenza della<br />
Cmc ed il controllo dell’<br />
esercito aveva dato il via ad<br />
Jiang Zemin<br />
un pericoloso dualismo e ad<br />
una sotterranea lotta di potere,<br />
che ora si è risolta a favore<br />
di Hu e dei “giovani” sessantenni<br />
dei quali è il leader.<br />
La vittoria di Hu sembra<br />
<strong>completa</strong>: alla vicepresidenza<br />
della Cmc infatti è stato eletto<br />
Xu Caihou - che ha la stessa<br />
età di Hu, 61 anni - e non,<br />
come si pensava, il vicepresidente<br />
della Repubblica Zeng<br />
Qinghong, braccio destro di<br />
Jiang Zemin.<br />
Jiang mantiene un forte<br />
prestigio ed una notevole influenza<br />
- numerosi dirigenti<br />
che occupano posti-chiave sono<br />
suoi fedeli - ma non ha il<br />
carisma di Deng.<br />
Nel suo breve comunicato,<br />
la Nuova Cina non fornisce<br />
motivazioni per le dimissioni<br />
di Jiang.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 ATTUALITA’<br />
Corriere delle Alpi 5<br />
Il titolare del ‘Tempio Antico’ non aveva nemici. Nella tenuta era in corso un banchetto di nozze<br />
Viticoltore ucciso da un killer<br />
Rimini, Vittorio Galli freddato davanti ai figli sull’aia<br />
RIMINI. Ucciso davanti a casa, senza un apparente perchè,<br />
da un killer che gli ha sparato un colpo di pistola in pieno<br />
volto davanti ai figli e a pochi passi da un pranzo di matrimonio<br />
con molti invitati ospitato nella sua tenuta, aperta a<br />
banchetti e ricevimenti. E’ morto così, verso le 12.30, un imprenditore<br />
romagnolo di 54 anni, Vittorio Galli, noto anche<br />
per i vini del ‘Tempio Antico’ prodotti nei suoi terreni a San<br />
Giovanni in Marignano, nell’entroterra riminese, a pochi<br />
chilometri dal mare e dal confine tra Romagna e Marche.<br />
E’ presto per parlare di un<br />
possibile regolamento di conti,<br />
anche se le modalità dell’esecuzione<br />
farebbero propendere<br />
per questa ipotesi.<br />
I carabinieri, che conducono<br />
le indagini coordinate dal<br />
Pm di Rimini Marino Cerioni,<br />
si trovano davanti ad un<br />
vero e proprio giallo: Galli<br />
non aveva problemi con la<br />
giustizia, con la famiglia portava<br />
avanti l’azienda vinicola<br />
nel cuore della Valconca - ristrutturata<br />
nel 1997 - con vendita<br />
diretta nella vasta cantina<br />
e l’ospitalità per i banchetti,<br />
era ‘un nome’ tra gli enologi<br />
e gli operatori turistici.<br />
La moglie, Valentina, sotto<br />
choc, con gli inquirenti ha fatto<br />
cenno solo a normali gelosie<br />
per le fortune fatte da un<br />
commerciante “al quale la<br />
gente, quando iniziammo questa<br />
avventura, dava del pazzo”.<br />
“Ma mai nessuna minaccia,<br />
di nessun tipo”, ha ribadi-<br />
LIVORNO. E’ cominciata con<br />
una visita in ospedale alla zia<br />
Milla, di 94 anni, la giornata livornese<br />
del presidente della<br />
Repubblica Carlo Azeglio<br />
Ciampi. Dopo aver incontrato<br />
la congiunta, il presidente e la<br />
signora Franca hanno partecipato<br />
alla messa nella chiesa di<br />
Santa Maria del Soccorso, quella<br />
che frequentava da ragazzo<br />
e dove è stato battezzato.<br />
Il presidente si è poi comunicato.<br />
Il parroco, Ezio Morosi,<br />
to. E poi: “Vittorio stava sempre<br />
in ufficio, fosse stato lì anche<br />
oggi forse sarebbe vivo”.<br />
Il killer, sui 35-40 anni, probabilmente<br />
italiano, è arrivato<br />
alla tenuta con un complice<br />
a bordo di un’utilitaria, forse<br />
una Cinquecento o una vecchia<br />
‘126’.<br />
“Sei Vittorio Galli?”, avrebbe<br />
urlato l’assassino prima di<br />
fare fuoco alla vittima designata,<br />
che stava verniciando<br />
una panchina in attesa del<br />
pranzo con i familiari.<br />
Poi, un colpo a bruciapelo,<br />
che lo ha centrato al volto ed<br />
è fuoriuscito dalla nuca. Subito<br />
dopo la vettura è ripartita<br />
a tutta velocità.<br />
Testimoni oculari dell’agguato<br />
sono stati il figlio e la figlia<br />
dell’uomo, quest’ ultima<br />
appena ricomparsa sull’aia di<br />
casa dove aveva portato salsicce<br />
cucinate.<br />
Il primo a cercare di prestargli<br />
soccorso è stato il fi-<br />
Vittorio Galli e il cadavere nell’aia della tenuta<br />
glio, che ha attraversato l’aia<br />
di corsa ed è stato costretto a<br />
gettarsi dietro un ulivo quando<br />
ha avuto la sensazione che<br />
il killer gli stesse puntando la<br />
pistola addosso.<br />
Ha sorretto la testa del padre<br />
tra le braccia, gli ha tenuto<br />
la lingua per permettergli<br />
di respirare. Tutto inutile. I figli,<br />
che hanno visto in faccia i<br />
due sconosciuti, sono stati<br />
ascoltati a lungo dagli investigatori.<br />
L’assassino avrebbe fatto<br />
fuoco con una pistola armata<br />
Ciampi a Livorno va a trovare<br />
la sua zia Milla di 94 anni<br />
al termine della celebrazione<br />
eucaristica, ha pubblicamente<br />
ringraziato Ciampi dicendo:<br />
“le siamo grati per la sua testimonianza<br />
di fede e preghiamo<br />
per la sua missione”.<br />
Terminata la liturgia Ciampi<br />
è stato circondato dai parroc-<br />
chiani, ha stretto mani, salutato<br />
ed ha scambiato alcune parole<br />
con il presidente della Provincia<br />
di Livorno Giorgio Kutufà.<br />
Ad alcune suore che gli<br />
chiedevano come stava la zia,<br />
il presidente ha risposto: “l’ho<br />
trovata bene”.<br />
I sensi protagonisti nel 2005<br />
Successo a Modena, Sassuolo e Carpi per il Festival filosofia<br />
MODENA. Sarà ‘Sensi’ la parola<br />
chiave della quinta edizione<br />
del Festival filosofia,<br />
che si terrà a Modena, Carpi<br />
e Sassuolo dal 16 al 18 settembre<br />
2005.<br />
La quarta edizione si è conclusa<br />
ieri sera e dalle prime<br />
stime gli organizzatori ritengono<br />
di poter calcolare 100 mila<br />
presenze complessive in<br />
tre giorni ai 152 appuntamenti<br />
in programma.<br />
Risultano poi circa un milione<br />
le pagine del sito web<br />
del festival consultate in due<br />
mesi e mezzo da oltre 40 mila<br />
visitatori.<br />
ROMA. Roma è la solita<br />
città ma nella “notte bianca”,<br />
per molti romani è stato<br />
come scoprirla un’altra volta.<br />
“Oggi Roma è vestita a festa”<br />
ha detto una signora che<br />
abita all’Eur, alle 2, guardando<br />
la gente che sciamava a<br />
piazza Venezia.<br />
Molti dei due milioni che<br />
giravano per le strade della<br />
città, sabato notte, si sono<br />
portati anche la macchina fotografica.<br />
E di cose particolari,<br />
in questa nottata scampata<br />
per un pelo alla pioggia (e<br />
al blackout <strong>nazionale</strong> dell’anno<br />
scorso), ce ne sono state<br />
tante, in particolare nell’area<br />
centrale pedonalizzata<br />
sotto il controllo di 400 vigili<br />
urbani: dagli acrobati del<br />
“teatro estremo”, che, a piazza<br />
san Giovanni, danzavano<br />
in una torre di metallo che<br />
sembrava sospesa nel vuoto,<br />
al capolinea degli autobus di<br />
piazza san Silvestro che, per<br />
una notte, è diventato una<br />
specie di parco tropicale.<br />
Con il passare delle ore, la<br />
città è rimasta progressivamente<br />
in mano soprattutto ai<br />
giovani, ma la festa è proseguita<br />
fino all’alba.<br />
Tra i luoghi più frequentati<br />
Piazza del Campidoglio,<br />
via del Corso, piazza di Spagna<br />
e la Galleria Colonna.<br />
C’è stata tanta folla, in Campidoglio,<br />
pronta a commuo-<br />
Come è ormai tradizione,<br />
l’annuncio ufficiale del nuovo<br />
tema è stato dato da Roberto<br />
Franchini, presidente del<br />
comitato promotore del Festival<br />
e della Fondazione Collegio<br />
San Carlo (che coordina il<br />
programma della manifestazione),<br />
in occasione dell’ultima<br />
giornata del festival.<br />
Dopo felicità, bellezza, vita<br />
e mondo, quindi, il festival<br />
2005 affronterà un tema pure<br />
molto ampio e sfaccettato: i<br />
sensi come porta della conoscenza,<br />
ma anche il senso delle<br />
cose e della vita, il loro valore,<br />
le loro peculiarità.<br />
versi con la mamma e la sorella<br />
di Simona Torretta, già<br />
per il primo concerto diretto<br />
da Ennio Morricone. Ancora<br />
più gente al concerto successivo<br />
perchè la maggior parte<br />
dei romani è uscita di casa<br />
dopo le 20.<br />
In questa “riscoperta” di<br />
Roma sono stati molti quelli<br />
che hanno privilegiato i luo-<br />
Il Festival filosofia (organizzato<br />
dai tre Comuni, dalla<br />
Provincia di Modena, dalla<br />
Regione Emilia Romagna, dalla<br />
Fondazione San Carlo e dalla<br />
Fondazione Cassa di risparmio<br />
di Modena, con il sostegno<br />
di vari sponsor, fra cui<br />
l’Unione industriali) ha confermato<br />
il successo della sua<br />
formula, che declina un tema<br />
attraverso lezioni magistrali<br />
e iniziative collaterali, dalla<br />
musica all’arte, dai laboratori<br />
per bambini alle “panchine<br />
narranti”.<br />
“C’è un’Italia bella che ha<br />
ancora voglia di ascoltare, di<br />
ghi classici come il Colosseo,<br />
i Mercati di Traiano, i Fori<br />
Imperiali... ma c’è stato anche<br />
chi non s’è fatto scappare<br />
l’occasione di conoscere<br />
meglio il ghetto.<br />
“Era una vera meraviglia -<br />
hanno raccontato due coniugi<br />
di mezz’età - la sinagoga<br />
piena di gente, il museo<br />
ebraico aperto, tanta gente<br />
con proiettili 9x21.<br />
Due le circostanze che hanno<br />
coperto l’azione dei killer:<br />
gli spari scambiati per colpi<br />
esplosi dai cacciatori in azione<br />
dalla prima mattinata nei<br />
campi adiacenti la tenuta, e il<br />
matrimonio nell’area ricevimenti,<br />
dove tra canti e brindisi<br />
gli sposi e gli invitati non<br />
sono stati avvertiti dell’omicidio<br />
e sotto il caldo sole settembrino<br />
hanno scattato nel pomeriggio,<br />
a pochi metri di distanza,<br />
le foto di rito, ignari<br />
di tutto.<br />
Poi Ciampi è tornato nell’abitazione<br />
della cognata Tamara<br />
poco dopo le 10. Nel pomeriggio,<br />
Ciampi è andato allo stadio<br />
Picchi per la partita Livorno-Chievo,<br />
dove ha consegnato<br />
una medaglia d’oro al presidente<br />
della consulta degli stranieri<br />
di Livorno alla memoria di<br />
Cheikh Sarr il senegalese annegato<br />
il 14 agosto a Marina di<br />
Castagneto Carducci (Livorno)<br />
per salvare un bagnante in difficoltà.<br />
Il filosofo Emanuele Severino con il pubblico a Carpi<br />
Ma Renato Soru minaccia querele: lavori regolari<br />
Il presidente della Sardegna<br />
accusato da Forza Italia<br />
per la sua villa sulla costa<br />
CAGLIARI. Berlusconi ha<br />
violato le leggi per lavori nella<br />
sua villa in Sardegna, salvandosi<br />
con la deroga per motivi<br />
di sicurezza del premier.<br />
E i sardi, con gli ambientalisti,<br />
si chiedono cosa farà dei lavori<br />
in cemento una volta che<br />
non sarà più premier. E allora<br />
ecco Forza Italia attaccare il<br />
presidente della Regione Renato<br />
Soru, il fondatore di Tiscali<br />
che ha portato il centrosinistra<br />
alla vittoria nelle regionali<br />
di giugno. Già contestato dal<br />
centrodestra per voler salvare<br />
la costa, con una fascia di rispetto<br />
di 300 metri, 200 più della<br />
legge <strong>nazionale</strong>.<br />
A dare la stura a una polemica<br />
destinata a uscire dall’aula<br />
consiliare per finire in<br />
quella del Tribunale è stato<br />
un dettagliato atto d’accusa rivolto<br />
a Soru da Mauro Pili<br />
(Fi) e altri esponenti del centrodestra.<br />
Dietro le “pubbliche<br />
virtù” (difesa dell’ambiente<br />
e decreto contro nuove colate<br />
di cemento sulle coste) si nascondono<br />
- secondo Pili - i “vizi<br />
privati” (la realizzazione, in<br />
violazione della legge, di una<br />
serie di interventi nella villa<br />
al mare a Villasimius del presidente<br />
della Regione).<br />
Illustrando un’interpellanza<br />
sull’argomento gli esponenti<br />
dell’opposizione hanno spiegato<br />
di aver fatto “calare la<br />
maschera” su quanto sta realmente<br />
avvenendo in Sardegna<br />
in questi primi mesi di attività<br />
della giunta guidata da Renato<br />
Soru.<br />
“Il caso della villa al mare<br />
del ‘signor Nessuno’, come si<br />
è autoproclamato il presidente<br />
della Regione - ha spiegato<br />
Pili - assume aspetti che hanno<br />
dell’incredibile. Da un lato,<br />
infatti, si sono fatti proclami<br />
contro gli abusi sulla costa,<br />
contro i distruttori di foreste,<br />
Roma viva tutta la notte<br />
La mamma e la sorella di Simona Torretta<br />
si sono affacciate al balcone del Canpidoglio<br />
La marea<br />
umana<br />
in via<br />
del Corso<br />
durante<br />
la notte<br />
bianca<br />
e Roma<br />
stupenda<br />
illuminata<br />
a giorno<br />
per la strada, i negozi aperti<br />
dove si poteva trovare qualsiasi<br />
cosa”. Dopo la mezzanotte<br />
piazza Venezia e via<br />
del Corso erano come un fiume<br />
in piena. E’ stato anche il<br />
trionfo della Galleria Sordi<br />
dove, nelle prime ore, è stato<br />
un via-vai continuo nei negozi<br />
tutti aperti. Poi è diventato<br />
prevalentemente il luogo del<br />
jazz e dei giovani che lo ascoltavano,<br />
per lo più seduti oppure<br />
anche sdraiati.<br />
Da piazza di Spagna invece,<br />
dove già dalle 21 c’era<br />
una grande aspettativa per<br />
l’esibizione degli artisti del<br />
Cirque du soleil, un gruppo<br />
di giovani è arrivato un pò<br />
deluso, “troppa calca - hanno<br />
detto - non siamo riusciti a<br />
Renato Soru<br />
dall’altro le millantate pubbliche<br />
virtù stridevano con i vizi<br />
privati”. E ha illustrato, con<br />
una serie di documenti, la violazione<br />
da parte di Soru di tutta<br />
una serie di norme regionali<br />
e non.<br />
Pronta la replica del presidente<br />
della Regione con l’annuncio<br />
di aver incaricato i<br />
suoi legali di denunciare per<br />
diffamazione e per i danni conseguenti<br />
i consiglieri regionali<br />
del centrodestra, ma anche<br />
con un invito a giornalisti,<br />
consiglieri regionali e semplici<br />
cittadini: recarsi nella sua<br />
villa per verificare (”anche<br />
con l’ausilio di tecnici professionisti<br />
e di tutte le strumentazioni<br />
necessarie”) la regolarità<br />
delle opere eseguite, delle<br />
autorizzazioni e dei nullaosta.<br />
Pronta, sul filo dell’ironia<br />
(ma non solo) la controreplica<br />
di Pili: “Il presidente della Regione<br />
ha scelto un modo originale<br />
per trasmettere alla Procura<br />
della Repubblica gli incartamenti<br />
sugli abusi, inequivocabili,<br />
commessi dal ‘signor<br />
Nessuno’.<br />
Gli organizzatori<br />
parlano di centomila<br />
presenti nei tre giorni<br />
fare domande, di discutere -<br />
ha commentato Roberto Franchini<br />
-. Un’Italia che riscopre<br />
il piacere delle lezioni e dei<br />
racconti, il gusto di ritrovarsi<br />
in una piazza a prendere appunti<br />
e a fare festa senza per<br />
forza assecondare rituali<br />
scontati o atteggiamenti<br />
snob. Anche per questo il festival<br />
si configura non solo<br />
come appuntamento culturale,<br />
ma come autentico esercizio<br />
di passione civile”.<br />
Sabato grande successo per<br />
il filosofo Emanuele Severino<br />
a Carpi, ieri il gran finale con<br />
il regista Greenaway.<br />
vedere niente, proveremo da<br />
un’altra parte”. Lunghe code<br />
anche per chi voleva visitare<br />
i musei, aperti nella notte.<br />
In piazza dei Cinquecento<br />
impazzava la festa di musica<br />
“house”, con tanti giovani<br />
che ballavano. Poi la stazione<br />
Termini ha cominciato a<br />
riempirsi di ragazzi addormentati,<br />
le linee A e B della<br />
metropolitana e gli autobus<br />
in circolazione sono stati presi<br />
d’assalto da chi voleva tornare<br />
a casa.<br />
Tutti soddisfatti, compreso<br />
il prefetto Achille Serra: “Roma<br />
si è meritata una notte così<br />
bella”. Euforico il sindaco<br />
Veltroni: “In termini di presenze,<br />
con 2 milioni di persone<br />
a seguire 300 eventi, e anche<br />
in termini culturali, la<br />
Notte Bianca di Roma rappresenta<br />
il più grande evento<br />
che si sia consumato in Italia”.<br />
“E’ stato - ha osservato -<br />
uno dei più grandi eventi in<br />
termini di presenze nella storia<br />
della città. Simili numeri<br />
si sono registrati per manifestazioni<br />
di tipo politico o sindacale.<br />
La città ha mostrato<br />
grandissima sensibilità e intelligenza:<br />
ha usato i mezzi<br />
pubblici, lasciando l’auto;<br />
scelto tutti i luoghi dell’offerta<br />
culturale con allegria,<br />
gioia senza alcun problema.<br />
Senza nessun danno, lasciando<br />
la città come era prima”.
L’ANA<br />
L’Altopiano<br />
si prepara già<br />
BELLUNO. Si terrà ad Asiago<br />
l’adunata <strong>nazionale</strong> delle<br />
penne nere nel 2006. Il consiglio<br />
direttivo <strong>nazionale</strong> degli<br />
alpini dopo un serrato ballottaggio<br />
con Latina ha premiato<br />
la candidatura presentata<br />
nel febbraio di quest’anno<br />
dalla sezione «Monte Ortigara».<br />
Eliminate in volata anche<br />
le città di Cuneo e Bergamo.<br />
Soddisfatto il presidente<br />
dell’Ana di Asiago, Massimo<br />
Bonomo. «L’idea di chiedere<br />
l’adunata qui — racconta il<br />
responsabile della Monte Ortigara<br />
— era nata qualche anno<br />
fa». Proprio parlando con<br />
l’allora presidente <strong>nazionale</strong><br />
La Brigata Cadore alla sfilata <strong>nazionale</strong><br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004<br />
7<br />
Il consiglio direttivo ha deciso: le penne nere sui luoghi della Grande Guerra<br />
Alpini, adunata ad Asiago<br />
La sfilata <strong>nazionale</strong> torna nel Veneto nel 2006<br />
dell’Ana Beppe Parazzini. Visto<br />
che nel 2006 sarebbe caduto<br />
l’ultimo anno di arruolamento<br />
di alpini di leva, si<br />
pensava fosse opportuno radunarli<br />
tutti nei luoghi dove,<br />
nel 1920, si erano incontrati<br />
per la prima volta, dopo la<br />
grande guerra, per chiudere<br />
idealmente un ciclo e far scattare<br />
un’approfondita riflessione<br />
sul nostro futuro. Naturalmente<br />
dopo aver ricordato<br />
tutti i caduti “per non dimenticare”».<br />
Accanto alla motivazione<br />
morale anche la voglia di riportare<br />
gli alpini nel loro ambiente<br />
più consono, la monta-<br />
gna, dopo le ultime adunate<br />
a Catania, Trieste e la prossima<br />
a Parma. L’adunata <strong>nazionale</strong><br />
torna dunque nel Veneto<br />
dopo otto anni, nel 1998<br />
fu ospitata a Padova mentre<br />
nel Vicentino, dopo la prima<br />
del 1920 in Ortigara, ci fu nel<br />
1948 Bassano del Grappa e<br />
nel 1991 Vicenza. Da tempo<br />
anche a Belluno c’è chi ci sta<br />
pensando, ma problemi logistici<br />
e organizzativi hanno<br />
sempre allontanato questa<br />
prospettiva.<br />
Asiago andrà incontro a<br />
un impegno organizzativo ed<br />
economico senza precedenti,<br />
che però non spaventa il neo<br />
Gli insegnanti quest’anno sono 2.400, gli alunni per classe sono 18,94 leggermente meno della media regionale<br />
Tornano a scuola quasi 25 mila studenti<br />
In crescita i ragazzi stranieri, sono 1.082 pari al 4,5 per cento<br />
BELLUNO. Oggi il suono della campanella darà il via ufficiale<br />
al nuovo anno scolastico. In provincia di Belluno<br />
saranno ben 24.538 gli studenti che affolleranno le aule e<br />
che torneranno tra i banchi di scuola, sotto la stretta sorveglianza<br />
di 2394 insegnanti (un’invidievole media: un insegnante<br />
ogni dieci studenti e mezzo). Alcune scuole hanno<br />
tuttavia iniziato nei giorni scorsi.<br />
Dunque è l’ora della verità<br />
dopo mesi scanditi a livello<br />
<strong>nazionale</strong> da cortei e proteste<br />
contro la riforma Moratti e<br />
un agosto infuocato, al lavoro<br />
sotto il peso di graduatorie<br />
tutte da rifare e la rabbia di<br />
migliaia di insegnanti precari<br />
inferociti perché penalizzati<br />
dai nuovi criteri.<br />
La nuova sfida del futuro è<br />
l’integrazione. Il numero degli<br />
studenti stranieri è in costante<br />
crescita: in provincia<br />
quest’anno ce ne saranno<br />
1.082 ossia il 4,5 per cento degli<br />
studenti, al di sotto, comunque,<br />
della media regionale<br />
che si fissa al 6 per cento<br />
ma il di sopra del 3 per cento<br />
della media <strong>nazionale</strong>.<br />
Nel Veneto sono 10.169 gli<br />
alunni portatori di handicap:<br />
il 2,55 per cento in più dell’anno<br />
scorso. Saranno seguiti da<br />
4.440 insegnanti di sostegno:<br />
uno ogni 2,28 studenti. Una<br />
media leggermente superiore<br />
a quella della provincia di<br />
Belluno dove gli insegnanti<br />
di sostegno sono complessivamente<br />
210 per una media di<br />
uno ogni 2,23 studenti con<br />
problemi d’handicap. A livel-<br />
LA VERNICE<br />
Resterà aperta<br />
fino al 10 ottobre<br />
di Michela Fregona<br />
BELLUNO. Un viaggio lungo<br />
trent’anni di arte; un percorso<br />
dentro la ricerca, mai<br />
arresa, di un artista: nel suo<br />
linguaggio, nei suoi materiali,<br />
nei segni, nella duplice ispirazione<br />
natura-cultura. Così<br />
la mostra di Arnaldo Pomodoro,<br />
ospite nella galleria Colophonarte,<br />
in via Torricelle,<br />
che ieri mattina ha aperto i<br />
suoi battenti alla presenza<br />
dell’artista e del critico Ermanno<br />
Krumm, e che resterà<br />
visitabile fino al prossimo 10<br />
ottobre dalle 15.30 alle 19.30.<br />
Pubblico da grandi occasioni<br />
per una occasione veramente<br />
speciale: «Il primo artista<br />
con cui abbiamo lavorato<br />
è stato Emilio Vedova; la prima<br />
mostra dei libri della Colophon<br />
è stata al Moma di New<br />
York; il primo poeta che<br />
verrà ospitato in questi spazi<br />
sarà Mario Luzi e il primo artista<br />
è Arnaldo Pomodoro»,<br />
ha detto Egidio Fiorin, padrone<br />
di casa nonché fautore dell’appuntamento,<br />
«se la mega-<br />
lo regionale il numero dei docenti<br />
di sostegno è aumentato<br />
del 4,58 per cento.<br />
Vuoi per la ripresa demografica,<br />
vuoi per l’arrivo di<br />
nuovi residenti extracomunitari,<br />
nel Veneto il numero degli<br />
studenti è in crescita: sono<br />
539.531, ben 9719 in più di un<br />
anno fa (più 1,9 per cento).<br />
Più studenti e un po’ più stretti.<br />
Nell’ultimo anno, infatti, il<br />
numero degli istituti scolastici<br />
statali è sceso da 749 a 734,<br />
col risultato che la media degli<br />
alunni per classe è salita a<br />
20,95 ragazzi per aula. In provincia<br />
di Belluno, invece, dove<br />
le classi sono complessivamente<br />
1359, la media è di<br />
18,94 alunni per classe. Una<br />
curiosità legata ad un’indagine<br />
sui neo-diplomati in Veneto:<br />
a farsi bocciare o ad agguantare<br />
d’un soffio la promozione<br />
sono più i maschi delle<br />
femmine. La proporzione si<br />
inverte a mano a mano che<br />
crescono i punteggi: per tutti<br />
i voti dall’ottanta al cento, le<br />
ragazze superano del quindici<br />
per cento i colleghi. Una<br />
tendenza confermata anche<br />
in provincia di Belluno.<br />
lomania è un reato, qui siete<br />
tra rei confessi». E che la Colophon<br />
punti il suo mirino in<br />
alto non è, del resto, una notizia:<br />
se il piccolo gioiello allestito<br />
nelle sale del centro storico<br />
fa respirare, per un mattina,<br />
un’aria un po’ meno periferica<br />
ai sonni bellunesi, lo<br />
spessore dei pezzi in mostra e<br />
il programma che la Colophon<br />
si propone di qui a veni-<br />
re sono di quelli che lasciano<br />
il segno.<br />
Un accenno particolare meritano<br />
i libri d’artista esposti<br />
nelle bacheche di via Torricelle:<br />
«Nel lavoro di Arnaldo Pomodoro»,<br />
ha affermato Ermanno<br />
Krumm, nella sua introduzione,<br />
generosa di spunti<br />
e profondità, «c’è sia la consistenza<br />
dell’aspetto e della<br />
materia, sia il ritmo che è del<br />
DA OGGI<br />
Bilancio, al via<br />
gli incontri<br />
BELLUNO. Iniziano gli incontri<br />
sul bilancio partecipato.<br />
Il sindaco, accompagnato<br />
da assessori e dirigenti comunali,<br />
sarà alla scuola media<br />
di Castion alle 18.30. Le frazioni<br />
interessate da questo primo<br />
appuntamento sono Castion,<br />
Cavessago, S. Cipriano,<br />
Pedecastello, Anconetta, Modolo,<br />
Caleipo, Sossai e Nevegal.<br />
Alle 20.30 sarà la volta<br />
dell’elementare di Badilet, dove<br />
Ermano De Col incontrerà<br />
i cittadini di Cirvoi, Faverga,<br />
Madeago e Pitanzelle.<br />
Domani altro giro di giunta<br />
e dirigenti per discutere con<br />
la popolazione di bilancio partecipato.<br />
Alle 18.30 la sede<br />
sarà l’osteria Al Monte e gli<br />
invitati gli abitanti di Tassei,<br />
Piandelmonte e Ronce, mentre<br />
alle 20.30, nella parrocchia<br />
di Visome, toccherà a<br />
quelli delle frazioni di Visome,<br />
Rivamaor, Castoi e Cet.<br />
Questi primi incontri daranno<br />
anche un segnale su come<br />
la popolazione accoglierà<br />
la novità e su come funzionerà<br />
questo primo esperimento.<br />
Gli incontri proseguiranno<br />
per tutta la settimana.<br />
sindaco Andrea Gios: «Sarà<br />
un evento dai risvolti molto<br />
positivi, sia sul versante della<br />
promozione turistica, ma<br />
soprattutto del riconoscimento<br />
ai nostri alpini, al territorio».<br />
Serviranno un milione<br />
e 600 mila euro. E’ prevalsa<br />
la logica di tornare alle origini,<br />
nell’anno in cui non ci<br />
sarà più la leva e l’adunata<br />
assumerà un significato particolare<br />
anche di riflessione<br />
e monito a favore della pace.<br />
Occorrerà reperire alberghi,<br />
aree di sosta per i camper e<br />
per attrezzare i campi tenda<br />
per 2-300 mila alpini. Sarà l’adunata<br />
di tutto il Veneto.<br />
BREVI<br />
MARMOLADA<br />
Trentino ferito<br />
serimente<br />
Un trentino di 53 anni,<br />
L.T., è rimasto ferito in<br />
modo non grave mentre<br />
percorreva ieri pomeriggio<br />
la via normale della<br />
Marmolada in prossimità<br />
del ghiacciaio sotto Punta<br />
Penia. L’escursionista è inciampato<br />
sulle roccette<br />
procurandosi qualche<br />
trauma. Sul posto è intervenuto<br />
l’elicottero dell’Aiut<br />
Alpin Dolomites<br />
che ha provveduto a trasportare<br />
il ferito all’ospedale<br />
di Cavalese.<br />
CORTINA<br />
Crisi diabetica<br />
in alta quota<br />
L’elicottero del 118 è intervenuto<br />
ieri sulla via Costantini,<br />
sopra Cortina,<br />
per recuperare un’alpinista<br />
colta da crisi ipoglicemica.<br />
La donna R.T., 33 anni<br />
di Udine, è stata portata<br />
all’ospedale di Cortina.<br />
ALLEGHE<br />
Tre giovani salvate<br />
dall’elicottero<br />
Tre ragazze sono rimaste<br />
incrodate in un sentiero<br />
sopra Alleghe. È stato<br />
necessario l’intervento dell’elicottero<br />
di Treviso per<br />
riportarle a valle.<br />
Viaggio in trent’anni di arte<br />
Colophon, mostra dedicata a Arnaldo Pomodoro<br />
Due<br />
momenti<br />
dell’<br />
incontro<br />
di ieri<br />
mattina<br />
nella sede<br />
di Colophon<br />
in via<br />
Torreselle<br />
discorsivo, del respiro, della<br />
musica. La poesia non è per<br />
Pomodoro solo un ricciolo frivolo:<br />
ma è il risultato della<br />
scrittura di reiterazione di un<br />
alfabeto impossibile. Quello<br />
che è importante per un artista<br />
è nascere con un linguaggio,<br />
muoversi dentro questo<br />
linguaggio e poi romperlo. Pomodoro<br />
ha fatto parte del<br />
Gruppo 63, è stato segnato<br />
dall’avanguardia. Ma è andato<br />
oltre: è un interprete dell’avanguardia<br />
che si è messo a<br />
parlare con le cose».<br />
Proprio alla materia - alla<br />
terra, in particolare - lo stesso<br />
Arnaldo Pomodoro ha dedicato<br />
il suo intervento, ripercorrendo<br />
velocemente le tappe<br />
della sua carriera: «Non<br />
ho fatto studi accademici», ha<br />
detto, «e poi durante la guer-<br />
ra eravamo come imbottigliati.<br />
E’ stata una visita alla Peggy<br />
Guggenheim di Venezia a<br />
darmi la libertà. Sin dall’inizio<br />
io ho lavorato con la terra<br />
che prendevo sul greto del fiume,<br />
a Montefeltro, dove abitavo.<br />
La terra mi sembrava un<br />
tramite giusto per il bisogno<br />
che sentivo di realizzare i<br />
miei sogni e le mie visioni a<br />
tre dimensioni. Ma la svolta è<br />
stata un’altra: senza l’aiuto<br />
della lettura, non avrei mai<br />
avuto la possibilità di realizzare<br />
delle immagini. E la grafica<br />
è stata fondamentale. Ho<br />
accettato tardi, solo negli anni<br />
’70, il mio lavoro applicato<br />
alla grafica. Oggi invece penso<br />
che è proprio nella carta<br />
(anche se ingiallirà, appassirà,<br />
cambierà magari colore)<br />
che il mio lavoro resterà».<br />
Tra segni, scritture, ispirazioni<br />
sumeriche e i versi di<br />
Attilio Bertolucci, letti in forma<br />
di congedo da Ermanno<br />
Krumm, il primo spettacolo<br />
d’arte della galleria Colophon<br />
si è concluso sulle note dell’arpa<br />
di Antonella Ferrigato.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 CRONACA DI BELLUNO<br />
Corriere delle Alpi 8<br />
NB03<br />
LA PROTESTA<br />
SUL PIZZOC<br />
Manifestazione<br />
regionale<br />
in Cansiglio<br />
per il primo<br />
giorno di caccia<br />
Due immagini della<br />
manifestazione contro<br />
la caccia che si è svolta<br />
ieri sul Pizzoc<br />
«Troppi i cacciatori in provincia»<br />
Sono tremila, gli ambientalisti chiedono la riduzione<br />
CANSIGLIO. «Sono decisamente troppi<br />
tremila cacciatori in provincia di Belluno.<br />
Bisogna tagliare, sfoltire. E poi è necessario<br />
chiudere nel Bellunese con la caccia al<br />
fagiano di monte, alla pernice bianca, alla<br />
lepre bianca. Sono specie che vanno tutelate».<br />
E’ questo l’appello che dai 1700 metri<br />
Primo giorno di caccia, ma<br />
sul Pizzoc non si sono visti.<br />
Invece sono rotolate a valle,<br />
sospinte dai manifestanti che<br />
hanno protestato contro la<br />
caccia in deroga alle specie<br />
protette ed il prossimo piano<br />
faunistico, polemiche molto<br />
dure: contro i partiti della caccia<br />
ed i cacciatori politici presenti<br />
in numerose forze politiche.<br />
«Alle prossime elezioni,<br />
non votiamo An, che di più si<br />
è battuto per le deroghe alla<br />
caccia e con più forza vuole il<br />
nuovo piano faunistico», ha<br />
invitato, meglio sarebbe dire<br />
ammonito Adriano Zanoni,<br />
Valle, a causa dei freni<br />
Macchina<br />
contro<br />
le rocce<br />
VALLE DI CADORE. Incidente<br />
ieri mattina, poco<br />
prima di mezzogiorno, sulla<br />
strada che scende da località<br />
Talrega, nella frazione<br />
di Vallesina. Un’auto è<br />
finita fuori strada, andando<br />
a sbattere contro una<br />
roccia. Seri danni alla<br />
macchina, un’Alfa 33, ed<br />
autista quasi illeso. Secondo<br />
quanto ha riferito l’autista,<br />
l’incidente sarebbe stato<br />
provocato dalla rottura<br />
dei freni. Sul posto sono<br />
immediatamente intervenuti<br />
i vigili del fuoco del<br />
distaccamento di Pieve di<br />
Cadore.<br />
Nel pomeriggio, altro intervento<br />
dei vigili del fuoco,<br />
stavolta quelli del distaccamento<br />
di Cortina,<br />
per alcuni massi finiti sulla<br />
sede stradale della statale<br />
dell’Alemagna. Il fatto è<br />
avvenuto in località Fiammes.<br />
Fortunatamente si è<br />
trattato soltanto di qualche<br />
sasso che non ha provocato<br />
danni agli autoveicoli<br />
in transito e nmemmeno<br />
rallentamenti al traffico,<br />
ieri piuttosto intenso<br />
nell’Ampezzano.<br />
di Francesco Dal Mas<br />
portavoce del “Coordinamento<br />
protezionista veneto”, 15<br />
associazioni aderenti. «Capisco,<br />
ma in An come nella maggioranza<br />
c’è chi non vuole<br />
questo tipo di caccia», sottolinea<br />
Michele Boato, dell’Ecoistituto<br />
veneto, «quindi l’imperativo<br />
dovrebbe essere di non<br />
votare i candidati cacciatori<br />
che si presenteranno in numerosi<br />
partiti, anche del Centrosinistra».<br />
Gianfranco Bettin,<br />
consigliere regionale dei<br />
Verdi, si dice sicuro che, in<br />
ogni caso, «An farà di tutto<br />
per lanciare il nuovo piano<br />
faunistico, per presentarsi co-<br />
È mancata all’affetto dei suoi cari<br />
MARIA MARIA CADORIN<br />
CADORIN<br />
ved ved. ved . COLLE<br />
COLLE<br />
di anni 84<br />
Lo annunciano con dolore il figlio,<br />
la figlia, il genero, la nuora,<br />
i nipoti, le cognate, i nipoti e<br />
parenti tutti.<br />
Dussano - Meano, 19 settembre 2004.<br />
I funerali avranno luogo martedì<br />
21 settembre alle ore 16.00<br />
partendo dalla Chiesa Parrocchiale<br />
di Meano.<br />
I familiari ringraziano fin d’ora quanti parteciperanno alla mesta cerimonia.<br />
I.O.F. DALLE GRAVE - MEANO S.GIUSTINA - Tel.0437/86006<br />
del monte Pizzoc, sopra l’altopiano del<br />
Cansiglio, animalisti ed ambientalisti del<br />
Veneto hanno rivolto al presidente della<br />
Provincia, Sergio Reolon, e a tutti i cacciatori<br />
delle Dolomiti, durante una manifestazione<br />
di protesta che si è svolta in concomitanza<br />
con l’apertura della caccia.<br />
me paladina dei cacciatori,<br />
quindi dobbiamo essere molto<br />
vigili». Il confronto si è<br />
svolto a 1600 metri, vicino al<br />
roccolo della Provincia di Treviso,<br />
che da ottobre a dicembre<br />
sarà pienamente in funzione,<br />
catturando — a sentire<br />
i protagonisti della manifestazione<br />
— anche specie oggi<br />
protette dalla Comunità europea.<br />
Sotto un cielo che non poteva<br />
essere più terso, con lo<br />
sguardo che spaziava dalle cime<br />
innevate della Marmolada<br />
ai campanili di Venezia, fino<br />
alle coste dell’Istria slovena,<br />
oltre 200 animalisti ed am-<br />
NB04<br />
Duro attacco alla Regione<br />
per la politica venatoria<br />
Appello al presidente Reolon<br />
bientalisti di Lac, Lav, Lipu,<br />
Verdi, Wwf ed altre associazioni<br />
hanno marciato sul roccolo<br />
partendo dl Pizzoc. Le<br />
bandiere associative erano<br />
mischiate agli arcobaleni della<br />
pace (il Pizzoc, d’altra parte,<br />
è stato sede di un’importante<br />
base militare durante la<br />
guerra fredda). “Qui muore il<br />
popolo migratore”, recitavano<br />
due grandi striscioni. Sacchi<br />
di cartucce già sparate,<br />
gabbie vuote, piccole casse da<br />
morto, decine di cartelli appesi<br />
al collo. Il corteo si è sviluppato<br />
nel modo più pacifico.<br />
Nessun assalto neppure al<br />
roccolo. Ma da più parti sono<br />
arrivate minacce di disturbo<br />
ai cacciatori, nel prosieguo<br />
della stagione. «Il torto più<br />
grave», ha sottolineato Zanoni,<br />
appollaiatosi su un’altura,<br />
davanti al popolo animalista<br />
(numerosi i cani al guinzaglio),<br />
«la Regione ce l’ha fatto<br />
quando lo scorso 6 agosto ha<br />
L’Uncem oggi dal governo<br />
«Non tradite la montagna»<br />
BELLUNO. L’Uncem è più che mai decisa: «Ci sono degli<br />
impegni da onorare. Chiederemo al governo di rispettare<br />
gli impegni che si è ripetutamente assunto nei confronti<br />
delle Comunità montane attraverso autorevoli esponenti<br />
di tutti i partiti che compongono la Casa delle Libertà e<br />
che vanno nella direzione di inserire le Comunità montane<br />
nella Costituzione».<br />
Queste le parole del presidente<br />
dell’Uncem Enrico Borghi<br />
alla vigilia del confronto,<br />
previsto per le 19 di oggi a Palazzo<br />
Chigi, tra i ministri La<br />
Loggia e Calderoli, il sottosegretario<br />
agli Interni D’Alì e i<br />
rappresentanti di Regioni,<br />
Province, Comuni e Comunità<br />
montane.<br />
Dopo la mancata costituzionalizzazione<br />
delle Comunità<br />
montane nel rinnovato Titolo<br />
V, l’Unione dei Comuni e delle<br />
Comunità montane ha più<br />
volte registrato la volontà da<br />
parte del governo di ricucire<br />
lo strappo mediante l’inserimento<br />
delle Comunità montane<br />
nella riformulazione del<br />
118 della Costituzione, all’interno<br />
del quadro delle forme<br />
associative dei Comuni. Non<br />
ultimo, nel corso dell’incontro<br />
dello scorso agosto con il<br />
ministro Calderoli, nel corso<br />
del quale è stata più volte sottolineata<br />
la necessità di pieno<br />
riconoscimento istituzionale<br />
della specificità montana nel<br />
quadro della riforma, al fine<br />
di assicurare al territorio<br />
montano italiano la presenza<br />
di forme di governo costituzionalmente<br />
garantite e in<br />
grado di consentire l’eserci-<br />
zio dei diritti fondamentali da<br />
parte dei cittadini che risiedono<br />
in montagna. Gli emendamenti<br />
governativi sembrano<br />
invece andare nel segno opposto.<br />
Non solo non vi è alcuna<br />
traccia delle Comunità montane,<br />
ma i piccoli Comuni e i<br />
comuni di montagna vengono<br />
di fatto sottoposti alla competenza<br />
delle Regioni.<br />
«Per il momento osserviamo<br />
un comportamento opposto<br />
rispetto alle affermazioni<br />
fatte», commenta Borghi. «La<br />
proposta di subordinare i piccoli<br />
Comuni e i comuni di<br />
montagna agli Statuti regionali<br />
lede il principio di sussidiarietà<br />
e rischia di creare Comuni<br />
di serie A, B e C, facendo<br />
saltare il principio di<br />
equiordinazione dei poteri<br />
del nostro Paese, e configura<br />
una situazione in cui i territori<br />
più forti diventeranno ancora<br />
più forti e quelli più marginali<br />
ancora più marginali».<br />
Il presidente Borghi porterà<br />
all’attenzione del Governo<br />
il documento varato all’unanimità<br />
da tutte le componenti<br />
politiche della giunta<br />
dell’Uncem nel corso del seminario<br />
di giugno.<br />
E’ mancato ai suoi cari<br />
ANTONIO ANTONIO DA DA ROLD ROLD<br />
ROLD<br />
di anni 72<br />
Addolorati lo annunciano i figli<br />
Giovanni e Roberto, la nuora, le<br />
nipoti Elena e Nella, i cognati, le<br />
cognate, i nipoti, Maria e i parenti<br />
tutti.<br />
Belluno via Col di Piana n° 137, 19 settembre<br />
2004.<br />
I funerali avranno luogo martedì<br />
21 settembre alle ore 16.00<br />
nella Chiesa Parrocchiale di San<br />
Gervasio in Belluno. La salma<br />
proseguirà per il cimitero Urbano<br />
di Prade, ove verrà tumulata.<br />
DE DEA on. funebri BELLUNO - Longarone - Mel - tel. 0437.950521<br />
Alla giornata<br />
in Cansiglio<br />
c’era<br />
anche<br />
Bettin<br />
introdotto la deroga per 7 specie<br />
protette, per cui adesso la<br />
caccia è consentita nel Veneto<br />
a ben 50 specie di volatili (e<br />
non solo)». I tordi bottacci e i<br />
tordi sasselli, il merlo e la cesena<br />
proprio no, hanno risposto<br />
in molti. Ma così accade.<br />
«Succederà di peggio a gennaio,<br />
quando in vista delle elezioni»,<br />
prevede Bettin, «An<br />
farà di tutto per far passare il<br />
piano faunistico, strumento<br />
elettorale di primaria importanza.<br />
Dovremo stare molto<br />
vigili per non far passare<br />
niente di quanto chiederanno».<br />
Michele Boato è fiducio-<br />
NB01<br />
Amorevolmente assistito dai suoi<br />
cari è mancato al loro affetto<br />
EUGENIO EUGENIO ROLANDO<br />
ROLANDO<br />
NAR NART NAR<br />
di anni 70<br />
Addolorati lo annunciano la moglie,<br />
la mamma, la figlia, i figli, il<br />
genero, le nuore, il fratello, la<br />
cognata, il cognato, i nipoti e<br />
parenti tutti.<br />
Vignole Belluno, 18 settembre 2004.<br />
I funerali avranno luogo a Orzes, lunedì 20 settembre alle ore<br />
14.45 partendo dalla Chiesa Parrocchiale.<br />
Si ringraziano fin d’ora tutti coloro che vorranno onorarne la memoria.<br />
NB02<br />
O.F. GANZ Sedico - Mas - Sospirolo - Belluno Tel. 0437 852088<br />
Dopo una vita laboriosa e cristiana,<br />
accolta con spirito di fede ed<br />
esemplare dignità umana la prova<br />
di una dura malattia, questa<br />
mattina, al suono dell’Ave Maria,<br />
ci ha lasciati<br />
NICOLO’ NICOLO’ PELLEGRINI<br />
PELLEGRINI<br />
Cavaliere dell’Ordine “Al<br />
Merito della Repubblica<br />
Italiana” Medaglia per Meriti<br />
del Lavoro del Comune di<br />
Zoldo Alto<br />
di anni 77<br />
Con animo profondamente commosso, ma retto dalla speranza<br />
cristiana, ne danno il mesto annuncio la moglie Antonia, i<br />
figli Apollonia, Don Floriano, Orazio, Mariapia, Fausto e i parenti<br />
tutti.<br />
Coi di Zoldo Alto, 19 settembre 2004.<br />
so, perché, puntualizza, «né<br />
in An, tanto meno negli altri<br />
partiti della maggioranza sono<br />
tutti d’accordo nel garantire<br />
il grilletto facile ai cacciatori».<br />
Intanto è il roccolo a far<br />
problema. Animalisti ed ambientalisti<br />
ne chiedono la rimozione,<br />
«non fosse altro perché<br />
insisti in un’area “Sic”,<br />
ovvero in un “Sito di importanza<br />
comunitaria” e in una<br />
zona “Zps”, di massima protezione<br />
della fauna selvatica e<br />
dei volatili». Ma la Provincia<br />
di Treviso ha già fatto sapere<br />
di non avere alcuna intenzione<br />
di rinunciarvi.<br />
La Messa funebre sarà celebrata martedì 21 settembre, alle<br />
ore 14.30, nella Chiesa di San Nicolò di Fusine, partendo dall’abitazione<br />
dell’estinto alle ore 14.00.<br />
Si ringrazia fin d’ora quanti vorranno onorare la memoria del caro estinto.<br />
DE DEA on. funebri LONGARONE - Belluno - Mel - tel. 0437.950521
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 CRONACA DI BELLUNO<br />
Corriere delle Alpi 9<br />
IL DRAMMA<br />
Un salvataggio<br />
in alta quota<br />
AGORDO. Due feriti, uno serio<br />
ed uno lieve, ed un illeso.<br />
È il bilancio di un incidente<br />
alpinistico avvenuto nel primo<br />
pomeriggio di ieri sulla<br />
Pala della Gigia nel gruppo<br />
della Moiazza, in prossimità<br />
del passo Duran. Nell’incidente<br />
sono stati coinvolti tre alpinisti<br />
della provincia di Ferrara<br />
che avevano deciso di attaccare<br />
la via Benvegnù per<br />
scalare la Pala della Gigia. All’improvviso<br />
il capo-cordata è<br />
scivolato ed ha fatto un volo<br />
di una quindicina di metri,<br />
piombando sull’alpinista che<br />
lo stava seguendo. Entrambi<br />
L’incidente è avvenuto alle 13.20 sulla Pala della Gigia: ferito leggermente anche un altro giovane<br />
Vola giù dalla parete per 15 metri<br />
Un alpinista ferrarese è stato ricoverato in rianimazione<br />
Due alpinisti<br />
ferraresi<br />
sono<br />
rimasti<br />
feriti<br />
ieri<br />
pomeriggio<br />
mentre<br />
scalavano<br />
la via<br />
Benvegnù<br />
sulla Pala<br />
della Gigia<br />
sono rimasti feriti ed al terzo<br />
componente della cordata<br />
non è rimasto altro da fare<br />
che dare immediatamente<br />
l’allarme al 118.<br />
I due feriti, uno dei quali in<br />
serie condizioni, sono stati<br />
trasportati in elicottero all’ospedale<br />
di Belluno: uno, quello<br />
più serio, M.N., 39 anni, è<br />
ricoverato in osservazione<br />
nel reparto di rianimazione,<br />
l’altro, A.T., 21 anni, è stato<br />
dimesso.<br />
La chiamata agli operatori<br />
della centrale di soccorso di<br />
Pieve di Cadore è arrivata alle<br />
13.20. Sul posto sono stati<br />
inviati l’elicottero ed una<br />
squadra del soccorso alpino<br />
di Agordo. Le operazioni di<br />
salvataggio dei feriti sono state<br />
piuttosto complicate. In<br />
ogni caso i soccorritori hanno<br />
potuto constatare che le<br />
condizioni dei feriti non erano<br />
così gravi come in un primo<br />
momento si pensava.<br />
Stando a quanto si è appreso,<br />
è stato il capo-cordata a<br />
scivolare per una quindicina<br />
di metri finendo addosso al secondo<br />
componente della cordata.<br />
Entrambi sono stati soccorsi<br />
dall’elicottero e trasportati<br />
al pronto soccorso del<br />
La tragedia di Alleghe. Nel frattempo il magistrato Raffaele Massaro ha aperto un fascicolo: nel mirino la velocità<br />
Migliorano le condizioni del giovane ferito<br />
Francesco Pezzè potrebbe lasciare a giorni il reparto di rianimazione<br />
Marco Sorarù, la vittima Francesco Pezzè, il ferito<br />
BELLUNO. Stanno migliorando le condizioni di Francesco<br />
Pezzè, 24 anni di Rocca Pietore, il giovane rimasto seriamente<br />
ferito nella notte fra venerdì e sabato in un<br />
drammatico incidente stradale ad Alleghe lungo la statale<br />
Agordina dove ha perso la vita un suo compaesano,<br />
Marco Sorarù, 22 anni. Pezzè è cosciente e non è più intubato.<br />
I medici del reparto di rianimazione potrebbero<br />
sciogliere la prognosi già nelle prossime ore e trasferirlo<br />
in un altro reparto. Con ogni probabilità in ortopedia dal<br />
momento che dovrà guarire da alcune brutte fratture alla<br />
gambe.<br />
Nel frattempo la magistratura<br />
ha avviato accertamenti<br />
sul drammatico incidente di<br />
tre notti fa. L’incidente è avvenuto<br />
alle 2,10 della notte<br />
tra venerdì e sabato. Alla guida<br />
di una Volkswagen Golf diretta<br />
verso nord c’era Pezzè,<br />
accanto a lui sedeva Sorarù.<br />
Mancavano tre chilometri ad<br />
Alleghe, ma in prossimità di<br />
una curva Pezzè ha perso il<br />
controllo dell’auto, uscendo<br />
poco prima delle spallette in<br />
metallo del ponte sul Rio Caldiera,<br />
in località La Sala. Un<br />
IL CASO<br />
Dopo le medaglie<br />
si ritrova sola<br />
La sua vicenda<br />
è esemplare<br />
di quanto accade<br />
a molti atleti<br />
tragico schianto contro la<br />
scarpata sottostante. La scena<br />
che si è presentata ai soccorritori<br />
era agghiacciante:<br />
l’auto capottata, con le ruote<br />
per aria. Pezzè era incastrato<br />
nel posto di guida e Sorarù semicatapultato<br />
fuori dell’abitacolo.<br />
Per quest’ultimo non c’era<br />
più nulla da fare: il giovane,<br />
cuoco nel ristorante di famiglia<br />
La Rocca di Rocca Pietore,<br />
è morto sul colpo. Francesco<br />
Pezzè, dipendente Luxottica,<br />
ha invece riportato<br />
gravi ferite e, dopo essere sta-<br />
to estratto dalle lamiere dell’auto,<br />
è stato trasportato<br />
d’urgenza all’ospedale “San<br />
Martino” di Belluno. Ora è ricoverato<br />
nel reparto di rianimazione<br />
ma, come detto, sta<br />
migliorando.<br />
Il sostituto procuratore della<br />
Repubblica Raffaele Massaro<br />
ha aperto un fascicolo sul<br />
caso disponendo una visita<br />
esterna al cadavere di Sorarù<br />
ma per il momento non ha ancora<br />
concesso il nulla osta<br />
per la sepoltura. È probabile<br />
che soltanto nella giornata di<br />
A sinistra Agnese Possamai; qui sopra, un meeting di atletica<br />
La Volkswagen Golf di Francesco Pezzè, ridotta ad un ammasso di lamiere e rottami<br />
oggi venga decisa la data dei<br />
funerali. La magistratura ha<br />
inoltre disposto degli accertamenti<br />
tecnici. Pare indubbio<br />
che la velocità fosse elevata<br />
anche perché la macchina,<br />
mentre finiva fuori strada, ha<br />
trascinato con sé alcuni metri<br />
di guard-rail. Ma per ora<br />
non ci sono nomi iscritti nel<br />
registro degli indagati con l’ipotesi<br />
di accusa di omicidio<br />
colposo.<br />
Nel paese di Rocca Pietore<br />
ha destato molto scalpore la<br />
scomparsa di Sorarù. Un gio-<br />
vane molto conosciuto in paese,<br />
dove lavorava nel ristorante<br />
di famiglia “La Rocca”. Un<br />
giovane stimato e ben voluto<br />
da molti suoi compaesani. Al<br />
torneo di calcio a cinque di<br />
San Tomaso Agordino la<br />
squadra del Sottoguda, dove<br />
militava Sorarù, si è ritirata.<br />
Sorarù aveva trascorso le<br />
ore precedenti alla tragedia<br />
assieme a Pezzè e ad altri amici.<br />
Poi, nella notte, il rientro<br />
a casa. Un rientro finito anticipatamente<br />
in una scarpata.<br />
Una notte tragica.<br />
“San Martino”.<br />
Il ferito più lieve è stato soltanto<br />
medicato e dimesso nella<br />
serata di ieri. L’altro, quello<br />
in condizioni più serie, è<br />
stato ricoverato in osservazione<br />
nel reparto di rianimazione<br />
del “San Martino”. Il ferito<br />
ha riportato un politrauma<br />
ma non è in pericolo di vita.<br />
Il terzo componente della cordata,<br />
quello che è rimasto illeso,<br />
è stato accompagnato a<br />
valle dagli uomini del soccorso<br />
alpino di Agordo. Per lui<br />
un rientro anticipato dalle vacanze<br />
nelle dolomiti bellunesi.<br />
Trasporto scolari<br />
Scuolabus<br />
gli orari<br />
a Zoldo Alto<br />
ZOLDO ALTO. L’amministrazione<br />
comunale ha predisposto<br />
gli orari per il trasporto<br />
degli alunni e scolari.<br />
Elementari Fusine: fermata<br />
a Costa alle 7.20,Brusadaz<br />
7.23, Coi 7.28, Pecol<br />
7.35, Mareson 7.40, Pianaz<br />
7.43, Scuole Fusine 7.50,<br />
Soramaè 7.53, Rutorbol<br />
7.57, Scuole Fusine 7.59.<br />
Ritorno: Scuole Fusine<br />
13, Rutorbol 13.02, Soramaè<br />
13.05,Pianaz 13.10, Mareson<br />
13.13, Pecol 13.15,<br />
Coi 13.22, Brusadaz 13.29,<br />
Costa 13.31.<br />
Scuole medie: Costa 7,<br />
Soramaè 7.10, Fusine 7.15.<br />
Ritorno: Soramaè 13.45,<br />
Costa 13.55, Fusine 13.40.<br />
Tempo prolungato. Da<br />
Forno si riparte alle 17, Fusine<br />
17.30.<br />
Scuola materna statale<br />
Dont (quest’anno è stata<br />
chiusa la scuola materna<br />
di Fusine). Andata: Costa<br />
8.08, Brusadaz 8.10, Coi<br />
8.13, Pecol 8.19, Mareson<br />
8.22, Dont 8.30.<br />
Ritorno: Dont 16, Costa<br />
16.16, Brusadaz 16.14, Coi<br />
16.28, Pecol 16.35, Mareson<br />
16.40.<br />
Scuola elementare e<br />
medie dalle Valle di Goima<br />
(elementari a Fusine e<br />
medie a Forno). Andata:<br />
Molin 7.24, Gavaz 7.27, Cordelle<br />
7.30, Dont 7.40. Da<br />
qui gli alunni delle medie<br />
vengono condotti a Forno<br />
e gli scolari alle elementari<br />
a Fusine. Ritorno: Fusine<br />
13, Dont 13.15, Cordelle<br />
13.20, Gavaz 13.22, Molin<br />
13.25. (ma.a.)<br />
Possamai, un passato<br />
che pare non valere nulla<br />
LENTIAI. L’attacco di Agnese<br />
Possamai arriva dalla patinata<br />
rivista «Correre» ed è un<br />
attacco composto, ma secco e<br />
deciso come un gancio alla<br />
mascella. Oltre 260 pagine<br />
per un periodico a tiratura <strong>nazionale</strong>,<br />
quattro delle quali interamente<br />
dedicate alla più<br />
nota atleta di Lentiai. Si tratta<br />
di un attacco fuori dalle piste<br />
perchè ad Agnese proprio<br />
non va giù come è stata trattata<br />
in questi anni. Dopo tre ori<br />
europei, venticinque titoli italiani,<br />
sessanta presenze in <strong>nazionale</strong><br />
e gli indimenticabili<br />
titoli continentali sui 3000 metri,<br />
Agnese si ritrova con un<br />
passato di atleta che pare proprio<br />
non valere nulla ai fini<br />
pensionistici. A Lentiai qualche<br />
mese fa l’hanno festeggiata:<br />
il paese non si è dimenticato<br />
di lei e grande merito va a<br />
Johnny Schievenin per aver<br />
saputo organizzare e realizzare<br />
la festa che infatti ha avuto<br />
il successo sperato.<br />
Riconoscimenti a parte, oggi<br />
com’è noto Agnese lavora<br />
in fabbrica come «carellista»:<br />
un impiego dignitoso che le<br />
permette di mandar avanti la<br />
famiglia e che, come confessa<br />
lei stessa «ho preso al volo,<br />
perchè nessuno mi ha proposto<br />
alternative quando sono<br />
uscita dal giro». Allo sport<br />
Possamai ha dedicato 14 anni<br />
di carriera, un ginocchio “andato”<br />
per il quale sarebbe necessaria<br />
una protesi e quattro<br />
interventi chirurgici, poi<br />
ha troncato di netto sentendo<br />
dentro un sottile ma inequivocabile<br />
disinteresse che l’ha<br />
portata lontano dal mondo<br />
dell’atletica. Nella lunga intervista<br />
la lentiaiese non si<br />
piange addosso e soprattutto<br />
non rinnega il passato, ma la<br />
denuncia è chiara e deve valere<br />
anche per altri atleti che<br />
dopo qualche anno dal ritiro<br />
si ritrovano senza un riconoscimento<br />
contributivo, senza<br />
un premio assicurativo che<br />
compensi i traumi fisici che<br />
magari li hanno costretti ad<br />
abbandonare le gare e ad accettare<br />
il primo lavoro che capita.<br />
«Ero iscritta a una società -<br />
dice la Possamai - avevo un-<br />
’assicurazione, ma ero anche<br />
tutta presa dalla mia volontà<br />
di guarire, non riuscivo a pensare<br />
che quell’infortunio potesse<br />
significare chiudere la<br />
carriera. Nessuno, in quel momento,<br />
mi indicò una strada,<br />
o la maniera di muovermi. La<br />
luce si è spenta di colpo. Oggi<br />
faccio riabilitazione e mi pago<br />
da sola le cure».<br />
Dopo un primo interessamento<br />
della Federazione ed<br />
una lettera (che mai ha avuto<br />
risposta) al Presidente della<br />
Repubblica, sembrava che<br />
qualcosa si muovesse; poi, di<br />
nuovo il silenzio.<br />
L’atletica è fra gli sport minori,<br />
ma per vincere occorre<br />
un impegno maggiore di qualsiasi<br />
lavoro in ufficio o in fabbrica<br />
e quando questo impegno<br />
finisce, l’atleta deve ricostruirsi<br />
un’altra vita. In passato<br />
è mancata l’organizzazione<br />
per garantire non solo un<br />
lavoro, ma almeno la contribuzione<br />
pensionistica per gli<br />
anni di sport. Massimo Bordin
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 Corriere delle Alpi 10<br />
IN CASO DI BISOGNO<br />
SUEM EMERGENZE 118<br />
OSP. BELLUNO 0437 216111<br />
OSP. FELTRE 0439 8831<br />
OSP. AGORDO 0437 645111<br />
OSP. CORTINA 0436 883111<br />
OSP. PIEVE 0435 3411<br />
AIDO 0437 949084<br />
ABVS 0437 25150<br />
SERT 0437 931375<br />
SPISAL 0437 216926<br />
SERV. VETER. 0437 216901<br />
PREN. VISITE USL 800 890 500<br />
P. SOCC. PED. 0437 216390<br />
CSV 0437 950374<br />
ASSIST. DOMIC. 0437 216758<br />
URP USL 0437 216797/98<br />
SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA: 118<br />
Orari: nei giorni feriali dalle 20 alle 8, nei<br />
giorni prefestivi dalle 10 alle 20, nei giorni festivi<br />
dalle 8 alle 20. Per tutta la provincia<br />
chiamare per urgenze il 118. Per gli abitanti<br />
di Belluno, Limana, Ponte, Soverzene: chiamare<br />
l’ospedale 0437 216111. Per gli abitanti<br />
dell’Alpago il numero da chiamare è 0437<br />
46258. Per gli abitanti di Longarone: 0437<br />
771747. Per gli abitanti di Zoldo: 0437<br />
787526-78115. Mel, Sedico, Trichiana: 0437<br />
753131. Alano, Cesiomaggiore, Feltre, Lentiai,<br />
Pedavena, Sospirolo, Quero, San Gregorio,<br />
Santa Giustina, Seren, Vas: 0439<br />
883287 - 329 3194136. Lamon, Fonzaso, Arsiè,<br />
Sovramonte: 329 3194142. Agordo e valle<br />
Agordina: 0437 645111.<br />
I due membri delle Bretelle lasche hanno partecipato a uno stage di Teatri Possibili<br />
Laboratori d’attore a Numana<br />
L’esperienza dei bellunesi Bertolissi e Portunato<br />
NUMANA. I bellunesi Cecilia<br />
Bertolissi e Francesco Portunato,<br />
componenti del gruppo<br />
teatrale “Le bretelle lasche”,<br />
hanno partecipato a<br />
Numana a un seminario <strong>nazionale</strong><br />
di teatro per attori<br />
professionisti e dilettanti curato<br />
da Teatri Possibili, un’organizzazione<br />
con sedi a Milano,<br />
Roma e Lugano, riconosciuta<br />
dal ministero dei beni<br />
e delle attività culturali.<br />
I due bellunesi, assieme a<br />
una settantina di colleghi, in<br />
otto giorni intensi hanno preparato<br />
uno spettacolo su Amleto<br />
guidati da attori e registi<br />
del calibro di Corrado D’Elia,<br />
Luca Spadaro, Tenerezza Fat-<br />
I grandi spumanti<br />
alla cena del Dolada<br />
PLOIS. Domani cena e degustazione al ristorante<br />
Dolada per una serata di profumi e aromi.<br />
Il tutto innaffiato con cinque spumanti italiani:<br />
Bellei, Bellenda, Fladerburg, Majolini,<br />
Costa Ripa. Dopo l’aperitivo, insalata tiepida<br />
di fegato grasso d’oca, lumache con burro di<br />
casa ed erbe aromatiche di montagna. Come<br />
primi, ravioli di melanzane e gelatina calda al<br />
caprino, minestra di zucchine, porcini e fiori<br />
di zucca. Come secondi, costolette di agnello<br />
dorate, selezione di formaggio con nuone interpretazioni<br />
del frico, zuppetta di granoturco.<br />
Per finire, dessert fantasia. Il costo della<br />
serata è di 75 euro a persona. (ma.a)<br />
Belluno, sede di Colophon. «La gioia delle rose<br />
e del cielo». Dedicata ad Arnaldo Pomodoro.<br />
15.30-19.30. Fino al 10 ottobre.<br />
Belluno, bar San Martino. Mostra del pittore<br />
longaronese Paolo D’Incà. Una sua opera farà<br />
parte del premio per la 24 ore di San Martino.<br />
Fino al 31 ottobre.<br />
Belluno, Col di Roanza. La pittrice castionese<br />
Silvana Bristot espone al rifugio Col di Roanza<br />
fino al 10 ottobre.<br />
Belluno, scuole Catullo. Nella galleria Quattro<br />
Archi mostra antologica di Francesco Pollesel<br />
(1921-1964). Fino al 29 settembre. Aperta ore<br />
10.30-12.30, 15-18.30.<br />
Belluno, bar Conte. Opere di Rossella Padovani.<br />
Sappada, hotel Bladen. Mostra permanente<br />
sul carnevale sappadino, in borgata Bach, ingresso<br />
libero.<br />
Padola, Sport Hotel. «Baiol, il naif ladino». Fino<br />
al 30 settembre.<br />
Comelico Superiore, Candide. Al civico 29 di<br />
Sega Digon, sculture lignee sui ladini.<br />
Santa Giustina, ristorante Il Lauro. Marco Bellotto,<br />
Giovanni Biroli, Silvano Brancher,<br />
Francesco Guerra, Santorossi, Germano Bernardi,<br />
Walter Bernardi, Beppino Lorenzet, Renato<br />
Scarton, Gianni Stiletto, Franco Verge-<br />
a ARIETE<br />
21/3 20/4<br />
b TORO<br />
21/4 20/5<br />
c GEMELLI<br />
Sarà una giornata piacevole e<br />
movimentata, nel corso della<br />
quale vi appassionerete a molte<br />
cose. Avrete l’occasione di fare<br />
conoscenze interessanti e anche<br />
utili.<br />
L’atmosfera è piatta e senza<br />
grandi stimoli. Forse dipende<br />
dal fatto che siete stanchi e faticate<br />
ad occuparvi di questioni<br />
che normalmente vi interessano<br />
moltissimo.<br />
21/5 20/6<br />
Cercate di non lasciarvi turbare<br />
da questioni secondarie. Vi trovate<br />
in una fase di cambiamenti<br />
molto positivi, che naturalmente<br />
costano anche molto sforzo. Rilassatevi.<br />
tore, Gaetano Sansone e Maria<br />
Pia Paglierecci.<br />
Bertolissi ha lavorato proprio<br />
con D’Elia, attore emergente<br />
che in provincia ha già<br />
presentato uno spettacolo su<br />
Cirano ed è il fondatore della<br />
comunità artistica Teatri Possibili.<br />
«E’ stata un’esperienza<br />
intensa e forte», ha confidato<br />
Cecilia, «dal punto di vista fisico<br />
e psicofisico. Io e Francesco<br />
abbiamo partecipato a<br />
questo stage per acquisire<br />
una preparazione diversa,<br />
per capire cosa ci attende se<br />
in futuro, con le Bretelle lasche,<br />
proveremo a recitare<br />
un dramma. Ho apprezzato il<br />
lavoro di D’Elia, un regista<br />
FARMACIE BELLUNO<br />
Orario feriale: mattino<br />
8.45-12.30, pomeriggio<br />
16-19.30. Chiuso sabato pomeriggio.<br />
Baratto via Travazzoi 5, tel.<br />
0437 948416, fax 949705; Chiereghin<br />
via Rialto 10, tel. 0437<br />
25211; Schiavinotto via Matteotti<br />
58, tel. 0437 941891; Chimenti<br />
via Trois 58, tel. 0437<br />
930184; Coran via Vittorio<br />
Veneto 59, tel. 0437 34107,<br />
fax 34331; Perale piazza Vittorio<br />
Emanuele II, tel. 0437<br />
25271; Piccirilli via Mezzaterra<br />
37, tel. 0437 940165; Riva<br />
giovane, emergente. Il livello<br />
della preparazione che abbiamo<br />
svolto in questi giorni<br />
non è diverso né inferiore a<br />
quelli che propone il nostro<br />
Paolo Dego».<br />
Soddisfatto dell’esperienza<br />
fatta con Amleto e Teatri Possibili<br />
anche Francesco Portunato:<br />
«Per chi fa teatro e anche<br />
per chi non lo fa, quella<br />
di Numana è un’esperienza<br />
che vale la pena provare.<br />
L’impegno richiesto è stato<br />
notevole, ma ha permesso a<br />
ciascuno di noi di crescere e<br />
di guardarsi dentro come abitualmente<br />
nessuno riesce più<br />
a fare visti i ritmi della vita<br />
di tutti i giorni». (rob.) L’attore e regista Francesco Portunato<br />
Al corso Ais di scena Lombardia e Trentino<br />
Sommeliers a lezione per la qualificazione professionale<br />
BELLUNO. Per il secondo<br />
corso di qualificazione professionale<br />
per sommeliers la terza<br />
e quarta lezione sono previste<br />
per domani e giovedì all’Istituto<br />
alberghiero di Cortina<br />
dalla 15.30 alle 18 e all’Istituto<br />
alberghiero di Longarone dalle<br />
20.30 alle 23.<br />
«Il corso», dice il delegato<br />
provinciale Roberto Ferro, «è<br />
iniziato nei migliori dei modi.<br />
I corsisti sono molto interessati<br />
e partecipi. L’Ais è atten-<br />
MOSTRE<br />
rio. Fino al 26 settembre.<br />
Mel, Castello di Zumelle. «Due pittori bellunesi<br />
a Milano», opere di Aldo Cortina e Matteo<br />
Dal Farra. Fino al 30 settembre.<br />
Lamon, bar Lamon. Paolo Rech e Diego Zandomeneghi<br />
espongono fino al 7 ottobre.<br />
Giornate contemporanee a Feltre. «Heart»,<br />
cuore, racchiude «art», arte. Con questo titolo<br />
si presenta la prima rassegna di arte contemporanea<br />
a Feltre.<br />
Alla Uniseven di Rasai di Seren del Grappa:<br />
Kico Mion, Silvano Tessarollo, i fotografi berlinesi<br />
Oliver Scholten e Jurgen Baumann,<br />
Marco Righes. Il compositore Paki Zennaro<br />
proietterà il video dello spettacolo di danza<br />
presentato all’ultima Biennale; atelier di Ampelio<br />
Zappalorto. Alla galleria De Faveri Arte:<br />
«Peep Show» di Antonio Riello.<br />
Traversate con Manzotti. Azibul festeggia un<br />
anno di attività a Milano, in corso Garibaldi, e<br />
per l’occasione annuncia una mostra, «Traversate<br />
fotografiche 2004», che verrà inaugurata<br />
il 5 ottobre alle 18 e sarà visitabile dal 6 al 22<br />
ottobre, ad ingresso libero. La rassegna presenta<br />
opere di nove fotografi, tra cui il bellunese<br />
Roberto Manzotti. Azibul è un archivio virtuale,<br />
ideato e organizzato da Cristina De Vecchi<br />
per promuovere autori contemporanei e<br />
diffonderne la produzione.<br />
d CANCRO<br />
21/6 22/7<br />
e LEONE<br />
23/7 22/8<br />
f VERGINE<br />
Nel vostro lavoro sono in arrivo<br />
sviluppi interessanti: le vostre<br />
preoccupazioni sono ingiustificate.<br />
Momenti di grande serenità<br />
e appagamento accanto a<br />
chi amate.<br />
Avete delle ottime possibilità di<br />
successo. Non rimanete nell’ombra,<br />
azzardate qualche passo<br />
nella direzione desiderata: non<br />
ve ne pentirete. Serata in casa<br />
assieme agli amici.<br />
23/8 22/9<br />
Sarete armati di forte volontà e<br />
di energia, quindi dateci dentro.<br />
La situazione economica merita<br />
di essere sorvegliata di continuo.<br />
Nessun peccato di gola: in<br />
dieta.<br />
ta ai processi evolutivi del<br />
mondo della formazione nel<br />
settore enogastronomico, per<br />
aggiornare e migliorare i percorsi<br />
formativi adeguandoli<br />
alle richieste del mercato, in<br />
modo da rendere la professione<br />
del sommelier un’opportunità<br />
importante, specialmente<br />
per i giovani. L’associazione<br />
sta vivendo un momento<br />
di grande crescita e per questo<br />
è fondamentale che la sua<br />
immagine venga più vaorizza-<br />
g BILANCIA<br />
23/9 22/10<br />
h SCORPIONE<br />
23/10 21/11<br />
i SAGITTARIO<br />
Se vorrete mantenere con i vostri<br />
colleghi un rapporto disinvolto<br />
e piacevole, dovrete essere<br />
disposti a scendere a qualche<br />
piccolo compromesso. Attenti<br />
alla linea.<br />
Oggi dovreste sentirvi decisamente<br />
meglio, siete armati di<br />
maggiore slancio e ottimismo.<br />
Sul piano affettivo qualche cosa<br />
tende a risolversi. Trascorrete<br />
più tempo in famiglia.<br />
22/11 21/12<br />
Avrete l’opportunità di approfondire<br />
un campo nuovo, grazie ad<br />
una conoscenza recente. Siete<br />
molto curiosi ed interessati a<br />
cambiare. Un invito vi gratificherà.<br />
Castion via 1º Maggio 16, tel.<br />
0437 925145, fax 925619; Venturelli<br />
piazza Santo Stefano<br />
10, tel. 0437 941913.<br />
DI TURNO 24 ORE SU 24<br />
ta».<br />
Domani in passerella la<br />
Lombardia e il Trentino Alto<br />
Adige. La lezione sarà tenuta<br />
da Amadei.<br />
Giovedì di scena il Veneto e<br />
Friuli e la Venezia Giulia. Relatore<br />
il consigliere <strong>nazionale</strong><br />
Dino Marchi.<br />
Verranno presentate le regioni,<br />
le principali zone vitivinicole,<br />
vitigni e vini, cenni di<br />
gastronomia, degustazione di<br />
tre vini. (ma.a.)<br />
«Alloro olimpico»<br />
offerta delle Poste<br />
BELLUNO. Fino al 16 ottobre, con un investimento<br />
minimo di 1.500 euro, negli uffici<br />
postali bellunesi si può sottoscrivere «Alloro<br />
Olimpico», un prodotto di Poste Vita,<br />
la compagnia assicurativa di Poste Italiane.<br />
Si tratta di una polizza vita della durata<br />
di sette anni, che restituisce a scadenza<br />
un capitale indicizzato all’andamento di<br />
sei indici azionari. E’ garantita la restituzione<br />
del capitale investito e un rendimento<br />
minimo certo, indipendente dall’andamento<br />
degli indici di riferimento. Inoltre,<br />
Alloro Olimpico prevede il reinvestimento<br />
della somma maturata nella gestione separata<br />
di Poste Vita, qualora al 5º o al 6º anno<br />
di vita del contratto gli indici non registrino<br />
variazioni inferiori al 10 per cento rispetto<br />
al valore iniziale.<br />
La formula di Alloro Olimpico è semplice.<br />
Viene rilevato il valore iniziale degli indici<br />
di riferimento, al 5º anno sarà liquidato<br />
il premio investito più un rendimento<br />
del 30 per cento, se gli indici di riferimento<br />
non registrano una variazione inferiore al<br />
10 per cento rispetto al valore iniziale. Se<br />
questa condizione non si verifica sarà liquidato<br />
il premio investito più un rendimento<br />
del 40 per cento.<br />
j CAPRICORNO<br />
22/12 20/1<br />
k ACQUARIO<br />
21/1 19/2<br />
l PESCI<br />
La vostra visione dell’esistenza<br />
non vi fa dimenticare di vivere<br />
in mezzo agli altri e vi aiuta a riconoscere<br />
il vostro ruolo. Un<br />
po’ di stanchezza in serata: riposate<br />
il più possibile.<br />
Alcune questioni pesano ancora<br />
un poco, ma ve ne state liberando.<br />
Nell’insieme potete sempre<br />
avere molto successo personale<br />
e vivere situazioni invoglianti.<br />
20/2 20/3<br />
I buoni risultati che otterrete nel<br />
corso della giornata vi costeranno<br />
meno fatica del solito. Fatene<br />
un merito alla favorevole<br />
congiuntura astrale. Tempo per<br />
chi amate.<br />
BELLUNO Schiavinotto via<br />
Matteotti 43, tel. 0437 941891;<br />
Ponte nelle Alpi via Roma<br />
121, tel. 0437 99232; Puos d’Alpago<br />
via Verdi 15, tel. 0437<br />
454331.<br />
CORTINA S. Giorgio Corso<br />
Italia 25, tel. 0436 2609; Santo<br />
Stefano di Cadore via Udi-<br />
ne, tel. 0435 62266; Domegge<br />
di Cadore Piazza 5, tel. 0435<br />
72179; Borca di Cadore via Roma,<br />
tel. 0435 482018.<br />
AGORDO Comunale via Insurrezione,<br />
tel. 0437 62564;<br />
Falcade via Pineta 3 (località<br />
Caviola), 0437 590106.<br />
FELTRE Ricci Largo Castaldi<br />
4, tel. 0439 2005;San Gregorio<br />
via Caduti del Lavoro 5,<br />
tel. 0437 800033; Lamon via<br />
Roma 8, tel. 0439 9004; Lentiai<br />
via Piave 48, tel. 0437<br />
750581.<br />
Bel.Teatro, lezioni<br />
per aspiranti comici<br />
BELLUNO. All’interno dei percorsi formativi<br />
co-finanziati dalla Regione, l’associazione<br />
Bel.Teatro propone un corso di perfezionamento<br />
per attori sul teatro comico. Il corso è gratuito<br />
(salvo una quota assicurativa), ha una durata<br />
di 200 ore e si svolgerà dal 30 settembre, per<br />
concludersi con un saggio pubblico a dicembre.<br />
Requisiti: aver compiuto 18 anni, possedere<br />
un diploma di scuola superiore e una minima<br />
esperienza nel settore. Le domande di iscrizione,<br />
correlate da curriculum e foto, dovranno<br />
pervenire entro venerdì 24 settembre a<br />
Bel.Teatro, corso Garibaldi, 41-35122 Padova,<br />
tel 049 655356, fax 049 8761831, e-mail infobelteatro.it.<br />
Le lezioni si svolgeranno a Treviso.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 Corriere delle Alpi 11<br />
DAL VIVO<br />
SOS EMERGENZA<br />
BELLUNO<br />
Mr Brown, apertura da martedì<br />
a domenica, dalle 18 alle<br />
4. Info: 0437 32258 e<br />
www.mrbrown.it.<br />
PALUDI<br />
Stiffelio, venerdì, ore 22. Ripartono<br />
i venerdì con dj Dema<br />
e la birra a volontà.<br />
SEDICO<br />
Discoteca Paradiso, venerdì.<br />
Apertura della stagione<br />
2004-2005 con il liscio dell’orchestra<br />
di Mauro Rizzi. In discoteca<br />
(ingresso omaggio),<br />
serata latina con dj Fabio e<br />
Karin.<br />
AGORDO<br />
Cortomaltese, sabato, ore<br />
22. La brasserie riprende il<br />
programma live ospitando<br />
The Wizzar.<br />
CHIES<br />
Ex rifugio Alpago (a Mont),<br />
sabato. «Omaggio a Fabrizio<br />
De André», serata musicale a<br />
cura di Miki Inverno e Francesco<br />
Vettore.<br />
BELLUNO<br />
Bar da Isaia (Visome), domenica,<br />
ore 16.13. Wongole in<br />
concerto con «porqueta y fasoi<br />
a josa».<br />
TEATRO<br />
AURONZO<br />
Cinema Kursaal, 2 ottobre,<br />
ore 21. Le Bretelle lasche tornano<br />
in scena con la commedia<br />
giallo-rosa «008 Donne. Licenza<br />
di ucciderlo».<br />
PROIEZIONI<br />
CALALZO<br />
Albergo Calalzo, venerdì,<br />
ore 20.30. «Il Re Leone» di R.<br />
Allers e B. Minkoff (1994),<br />
commento di Rina Barnabò.<br />
CLASSICA<br />
PIEVE DI CADORE<br />
Chiesa arcidiaconale, venerdì,<br />
ore 20.30. L’ensemble<br />
strumentale Pro musica antiqua<br />
(Belluno-Feltre) propone<br />
il concerto di musiche sacre<br />
«Im Paradies», con brani di<br />
Carissimi, Zelenka, Bach. Sa-<br />
POLIZIA DI STATO 113<br />
CARABINIERI 112<br />
VIGILI DEL FUOCO 115<br />
ANTINCENDIO BOSCHI 1515<br />
GUARDIA DI FINANZA 117<br />
SOCCORSO ACI 116<br />
POLSTRADA 0437 215511<br />
POLFER 0437 945518<br />
VIGILI BELLUNO 0437 913520<br />
CANILE COM. 0437 940183<br />
GUASTI LUCE 0437 913610<br />
GUASTI ACQUED. 800 757678<br />
GUASTI GAS 800 757677<br />
ENEL GUASTI 800 900 800<br />
TELEFONO AZZURRO 196.96<br />
bato, sempre dalle 20.30, appuntamentonell’arcidiaconale<br />
di Agordo. Domenica<br />
20.30), nella chiesa di Santo<br />
Stefano a Belluno.<br />
INIZIATIVE<br />
BELLUNO<br />
Multisala Lumière Il 30 settembre,<br />
giorno dell’anteprima<br />
del film «King Arthur», ingresso<br />
gratuito (e pizza + birra<br />
gratis all’Excalibur) per i<br />
primi 30 spettatori che si presenteranno<br />
alla biglietteria<br />
in abito medievale.<br />
BELLUNO<br />
Excalibur A ottobre partirà<br />
«La corrida», per i «dilettanti»<br />
che vogliono cimentarsi<br />
con canti, balli e numeri di<br />
spettacolo. Provini a settembre.<br />
Info: 348 8210699 (Mosé).<br />
CORSI<br />
L’EVENTO<br />
SERVIZI E ISTITUZIONI<br />
COMUNE 0437 913111<br />
SPORTELLO DEL CITTADINO 0437 913222<br />
INFORMAGIOVANI 0437 913255<br />
INFORMAIMMIGRATI 0437 942894<br />
CIMITERO URBANO 0437 940160<br />
PISCINA COMUNALE 0437 940488<br />
SPAZIO GIOVANI 0437 30905<br />
MOBEL 0437 950750<br />
DISCARICA 0437 917298<br />
CASA DI RIPOSO 0437 913700<br />
BIBLIOTECA CIVICA 0437 25727<br />
MUSEO CIVICO 0437 944836<br />
PROVINCIA 0437 959111<br />
UFF. ACCESSIBILITA’ 0437 959310<br />
VIGILANZA PROV. 0437 959266<br />
DIFENSORE CIVICO 0437 959330<br />
Un coro con centinaia di voci<br />
Da Padova a Calalzo il «Treno dei 1000 cantori»<br />
di Vittore Doro<br />
CALALZO. La possente voce del coro formato<br />
dalle centinaia di cantori dell’Associazione<br />
Corale Altopadovana si sentiva fino<br />
in paese. La splendida giornata ha fatto<br />
da cornice ai coristi padovani che col “Treno<br />
dei 1000 cantori” sono arrivati ieri mattina<br />
a Calalzo per una giornata di festa.<br />
Ad accoglierli alla stazione<br />
di Calalzo, c’era il sindaco<br />
Piermario Fop, che nonostante<br />
il treno fosse arrivato con<br />
mezz’ora di anticipo sull’orario,<br />
era già pronto insieme<br />
agli assessori Letizia Lonzi e<br />
Lionello Bertagnin. Dopo un<br />
breve saluto, insieme al sindaco<br />
di Camposampiero Marcello<br />
Volpato, ed al presidente<br />
della Comunità Montana del<br />
Centro Cadore, Flaminio Da<br />
Deppo, si è posto alla testa<br />
del lunghissimo corteo che in<br />
meno di mezz’ora ha portato<br />
gli ospiti fino al verdissimo<br />
prato della Colonia di Padova,<br />
in via San Giovanni, dove<br />
il gruppo Ana di Calalzo ha<br />
montato il capannone e lo<br />
spiedo gigante. «Non potevate<br />
accoglierci meglio», ha affermato<br />
entusiasta Mario To-<br />
Il corteo<br />
con i<br />
sindaci<br />
dalla<br />
stazione<br />
di Calalzo<br />
A destra<br />
prove<br />
generali<br />
del coro<br />
sato, che insieme alla moglie<br />
e a una nipotina è venuto in<br />
Cadore per la prima volta dopo<br />
oltre 20 anni. «Ci siamo alzati<br />
ancora prima delle cinque<br />
perché non volevamo perdere<br />
l’occasione, ha spiegato<br />
Adele Pavarin, di Camposampiero.<br />
Ma della levataccia ci<br />
siamo dimenticati quando il<br />
treno è sbucato dall’ultima<br />
galleria e abbiamo visto il pa-<br />
BELLUNO<br />
Sede del Faro (Cavarzano),<br />
Corso di balli latino americani<br />
con Anika e Spencer. Info:<br />
349 4563628 (Annalisa) e 347<br />
3012649 (Paco). Il 21 (sempre<br />
nella sede del Faro) Natanghe<br />
ha in programma l’assemblea<br />
straordinaria.<br />
BELLUNO<br />
Nova Cantica L’associazione<br />
culturale con sede in via Mur<br />
di Cadola ha aperto le iscrizioni<br />
ai corsi 2004-05 rivolti ai<br />
bambini di materna, elementare,<br />
media e superiore. In<br />
programma, corsi di canto e<br />
formazione musicale (dal livello<br />
base 4-5 anni al livello 5<br />
10-11 anni); teoria e solfeggio;<br />
pianoforte (indirizzo classico);<br />
pianoforte moderno (per<br />
lo studio degli stili e generi<br />
della musica leggera); chitarra;<br />
flauto traverso; flautissimo<br />
- musica d’insieme per<br />
flauti dolci; violino; cantincoro<br />
piccoli; Coro Voci bianche;<br />
Coro giovanile. Sono in programma<br />
concerti, rassegne,<br />
concorsi, repertori musicali<br />
dal classico ai generi della<br />
musica moderna, leggera,<br />
etnica, jazz. Per informazioni:<br />
tel e fax 0437 932251.<br />
AGORDO<br />
Biois band Il gruppo bandi-<br />
norama con il lago». «Facciamo<br />
parte dell’AS.Co, l’associazione<br />
che raggruppa i cori<br />
parrocchiali dell’Alta Padovana»,<br />
ha spiegato Luca Veronese,<br />
35 anni, impegnato a spingere<br />
una carrozzella con un<br />
bambino. «Abbiamo scelto Calalzo<br />
perché da tempo esistono<br />
legami con questo paese.<br />
La nostra associazione coordina<br />
l’attività dei cori parroc-<br />
stico dell’Agordino propone<br />
da ottobre corsi di chitarra<br />
(rock, blues, jazz e classica),<br />
piano, violino, tastiera elettronica,<br />
basso elettrico, flauto<br />
traverso, clarinetto, sassofono,<br />
tromba, trombone, fisarmonica,<br />
batteria (funky, rock,<br />
latin, jazz), canto moderno<br />
e classico e propedeutica<br />
musicale (per bambini dai 3<br />
anni, armonia, musica d’insieme,<br />
guida all’ascolto. In 7 sedi:<br />
Agordo, Falcade, Canale,<br />
Cencenighe, Alleghe, Selva di<br />
Cadore, Sedico. Info (segreteria<br />
International music institute):<br />
0437 83693 e 338 2367932.<br />
SEDICO<br />
Planet fitness center, dal 4<br />
ottobre. Corso di aerobica.<br />
Corsi di balli latino americani<br />
(livelli base intermedio e<br />
avanzato). Incontri alle 21. Info:<br />
0437 838230, 338 3324494.<br />
PREVENDITE<br />
BELLUNO<br />
Teatro Comunale Stagione<br />
di prosa 2004-2005. Rinnovo<br />
dei vecchi abbonamenti con<br />
diritto di prelazione fino al 25<br />
settembre, ore 10.30-13,<br />
17-19.30. Acquisto nuovi abbonamenti<br />
dal 2 al 23 ottobre,<br />
ore 10.30-13, 17-19.30. Prezzi:<br />
platea e prima galleria centrale:<br />
160 euro (ridotto 150 euro);<br />
prima galleria laterale: 130 euro<br />
(ridotto 120 euro). Abbonamenti<br />
ridotti: prelazione, studenti<br />
fino a 24 anni e over 65.<br />
Info: 0437 940349. Prenotazioni<br />
telefoniche: 0437 943303<br />
(lun-ven 10.30-12.30,<br />
15.30-17.30). Fuori abbonamento<br />
il 1º spettacolo, dal 12<br />
al 18 ottobre, «Polvere».<br />
BELLUNO<br />
Oltre le Vette, allo Sportello<br />
del cittadino (in piazza Duomo)<br />
sono in vendita gli abbonamenti<br />
agli spettacoli dell’8ª<br />
rassegna «Oltre le vette».<br />
Prezzi: 20 euro abbonamenti<br />
interi, 15 euro i ridotti (soci<br />
Cai con tessera, minorenni,<br />
studenti e over 65). Per le serate<br />
a pagamento, biglietti a 5<br />
euro (ridotti a 4 euro), in vendita<br />
dalle 16 del 25 settembre.<br />
Info: 0437 913283, www.oltrelevette.it.<br />
INPS 0437 2181<br />
INAIL 0437 951411<br />
ARCHIVIO DI STATO 0437 940061<br />
PARCO DOLOMITI BELL. 0439 3328<br />
ATER 0437 935911<br />
ARPAV 0437 935511<br />
PREFETTURA 0437 952499<br />
REGIONE 0437 946111<br />
UFF. REG. INFORMAZ. 0437 946262<br />
POSTE CENTRALI 0437 953211<br />
SIAE-ENPALS 0437 931167<br />
ASSOCIAZIONI/SOCIETA’ CIVILE<br />
AMICI DEL CANE 0437 932451<br />
CAI 0437 931655<br />
CTG BELLUNO 0437 940367<br />
ASS. NAZ. ALPINI 0437 27645<br />
chiali dell’ Altopadovano, e<br />
questa volta ha fatto le cose<br />
in grande: a tutti i coristi è<br />
stato fornito un foulard rosso<br />
ed una borsa che serviranno<br />
quale ricordo della giornata.<br />
Sul treno c’erano quasi 1100<br />
persone, perché oltre ai cantori<br />
si sono aggregati anche<br />
molti parenti e simpatizzanti».<br />
L’organizzazione si è dimostrata<br />
ottima. Basti pensare<br />
che per l’occasione oltre alle<br />
borse e il foulard, sono state<br />
stampate anche le tovaglie<br />
con il marchio della manifestazione.<br />
Mentre gli ospiti si<br />
rifocillavano dal lungo viaggio<br />
e dalla fatica della salita<br />
dalla stazione alla zona del raduno,<br />
sul lato sinistro del<br />
grande prato si è disposto il<br />
coro che avrebbe poi cantano<br />
BELLUNO<br />
ITALIA Spider-Man 2<br />
via Garibaldi 8 con T. Maguire<br />
tel. 0437/943164 Ore: 17.15, 19.45 e 22.15<br />
PETITE LUMIÈRE Le chiavi di casa<br />
Veneggia di G. Amelio<br />
tel. 0437/359505 Ore: 17.55, 20.10 e 22.25<br />
SALA 2 Fahrenheit 9/11<br />
di M. Moore<br />
Ore: 17.30, 20 e 22.30<br />
SALA 3 Mucche alla riscossa<br />
Ore: 17, 18.40<br />
Dirty Dancing 2<br />
Ore: 20.20 e 22.20<br />
CORTINA<br />
EDEN<br />
tel. 0436/2967 Chiuso<br />
SANTO STEFANO<br />
PIAVE Fahrenheit 9/11<br />
Venezia 19 di M. Moore<br />
tel.0435/62274 Ore: 21.15<br />
AURONZO<br />
KURSAAL The Terminal<br />
via Roma di S. Spielberg<br />
tel. 0435/400702 Ore: 21.15<br />
TAI DI CADORE<br />
EDEN Fahrenheit 9/11<br />
tel. 0435/32184 di M. Moore - Ore: 21.15<br />
FELTRE<br />
ASTRA Spider-Man 2<br />
p.zza Cambruzzi con T. Maguire<br />
Tel. 0439/2364 Ore: 21<br />
VITTORIO VENETO<br />
MULTISALA VERDI Spider-Man 2<br />
tel. 0438/551699 con T. Maguire<br />
SALA 1 Ore: 17.20, 19.50 e 22.15<br />
SALA 2 L’amore ritrovato<br />
Ore: 17.50, 20 e 22.15<br />
SALA 3 Le chiavi di casa<br />
Ore: 17.40, 20 e 22.15<br />
SALA 4 Mucche alla riscossa<br />
Ore: 16.40 e 18.10<br />
Man on fire<br />
Ore: 19.40 e 22.20<br />
BASSANO<br />
ASTRA Spider-Man 2<br />
tel. 0424/523907 con T. Maguire<br />
Ore: 20 e 22.30<br />
GROTTAZZURRA Le chiavi di casa<br />
tel. 0424/523907 di Gianni Amelio<br />
Ore: 20 e 22.15<br />
CASTELLO TESINO<br />
NUOVO CINEMA TEATRO<br />
Via Venezia 18 Chiuso per riposo<br />
durante la celebrazione liturgica.<br />
Disposti su ben 6 file, i<br />
coristi sin dalla prima prova<br />
hanno dimostrato quale potenza<br />
riuscissero ad esprimere.<br />
Non ne sono servite molte<br />
perché la direzione del complesso<br />
è stata brava trovare<br />
subito la disposizione giusta.<br />
Poi la messa cantata e il pranzo.<br />
Nel pomeriggio, grazie alla<br />
navetta messa a disposizione<br />
dalla Pro loco, molti hanno<br />
voluto visitare Rizzios e le<br />
altre località che contornano<br />
Calalzo. Non è mancata la visita<br />
a Lagole, dove le sorgenti<br />
sono state quasi prese d’assalto<br />
da chi voleva portare a casa<br />
un po’ di acqua sanante<br />
delle sue sorgenti. Poi, all’imbrunire,<br />
stanchi ma felici,<br />
nuovamente tutti sul treno<br />
per il rientro a casa.<br />
BELLUNESI NEL MONDO 0437 941160<br />
ISBREC 0437 944929<br />
FONDAZIONE ANGELINI 0437 948446<br />
CENTRO CREPADONA 0437 940217<br />
CEIS 0437 213972<br />
INSIEME SI PUO’ 0437 291298<br />
COMITATO D’INTESA 0437 25775<br />
INVALIDI CIVILI 0437 944439<br />
INVALIDI DEL LAVORO 0437 944794<br />
TELEFONO AZZURRO 199 151515<br />
TRASPORTI<br />
TAXI STAZIONE 0437 943312<br />
TAXI P. VITT. EMANUELE 0437 940336<br />
INF. AUTOBUS 0437 941237<br />
AEROPORTO VENEZIA 041 2609260<br />
INVALIDI E ANZIANI 0437 950374<br />
LE TRAME<br />
BREVI<br />
AUGURI<br />
I compleanni<br />
dei soci Abvs<br />
Oggi: Fulvia Bristot, Martino<br />
Cargnel, Romeo Cordella,<br />
Niki Da Rold, Claudio De<br />
Pra, Rosanna De Toni, Massimo<br />
Fontanive, Giovanni Lassola,<br />
Vito Matten, Roberto Orzes,<br />
Sergio Peterle, Adelina<br />
Pezze, Ennio Saviane, Tomas<br />
Venturin. Domani: Giovanni<br />
Bortoluzzi Chinol, Nicola<br />
Casanova De Marco, Lorena<br />
Casol, Antonella Da Canal,<br />
Luigi Da Rif, Nadia David,<br />
Graziano De Toni, Paolo<br />
«Dordi» De Vido, Denis Della<br />
Giacoma, Franco Fiamoi, Federico<br />
Fiorini, Franco Gaio,<br />
Manlio Mazzucco, Carlo Ongaro,<br />
Roberto Petrucci, Marco<br />
Toller. Mercoledì: Felice<br />
Barattin, Alessandro Bortoluzzi,<br />
Christian Canton, Ivo<br />
Canton, Maria Canedese,<br />
Christian Chinol, Marco Dal<br />
Mot, Angelo Dal Paos, Loris<br />
De Battista, Luisa Buff De Lorenzo,<br />
Ida Carla De March,<br />
Ennio De Martin Topranin,<br />
Decima Paolo, Michela Formaglio,<br />
Fabio Luciani, Gian<br />
Alberto Molinari, Eddy Monestier,<br />
Claudio Nart, Lorenzo<br />
Nenci, Paolo Nolli, Paolo<br />
Pomaré, Giuseppe Sechi, Matteo<br />
Serafini, Catia Tamburlin,<br />
Claudia Toscani.<br />
MUCCHE ALLA RISCOSSA<br />
Quando arriva l’avviso di sfratto della fattoria<br />
in cui vivono, tre mucche, si mettono a capo<br />
degli animali: sono disposte a tutto per trovare<br />
una soluzione. Disegni originali, una trama<br />
avvincente, allietata da una divertente colonna<br />
sonora che conquisterà tutti.<br />
THE TERMINAL<br />
Viktor Navorski, proveniente dall’Europa dell’Est,<br />
si ritrova bloccato all’aeroporto JFK di<br />
New York perché, a causa della guerra, il suo<br />
Paese d’origine è scomparso. Ciò significa che<br />
il passaporto dell’uomo non è più valido.<br />
FAHRENHEIT 9/11<br />
Moore si sofferma sul dopo 11 settembre e mette<br />
in luce lo storico legame tra la famiglia Bush<br />
e quella di Osama Bin Laden. Il regista cerca<br />
di spiegare perché gli Usa sono finiti nel mirino<br />
del terrorismo e come il Presidente americano<br />
avrebbe strumentalizzato la tragedia.<br />
Una scena del film «Dirty Dancing 2»<br />
DIRTY DANCING 2<br />
Una ragazza americana ed i suoi genitori arrivano<br />
a Cuba poco prima che scoppi la rivoluzione.<br />
Qui fa amicizia con Javier, un ragazzo<br />
del posto, che la nota per la sua abilità di ballerina.<br />
Ma le forze di Castro stanno costringendo<br />
gli americani ad abbandonare subito il paese.<br />
SPIDER-MAN 2<br />
Sono passati due anni da quando Peter ha rinunciato<br />
alla ragazza che ama da sempre, per<br />
essere Spider-Man. Ma quando crede di poter<br />
tornare ad una vita normale, un nuovo nemico,<br />
il Doctor Octopus, minaccia la città.<br />
LE CHIAVI DI CASA<br />
Paolo, 15 anni, è handicappato a causa di complicazioni<br />
sopravvenute durante il parto, costato<br />
la vita alla madre. E’ stato cresciuto dagli<br />
zii, perché Gianni, il padre, l’ha abbandonato.<br />
Ma quando Paolo deve andare a Berlino<br />
per una visita medica, lo accompagna Gianni.
La 15ª edizione<br />
va in archivio<br />
di Nicola Filippi<br />
LAMON. Non ci sono più parole.<br />
Si sprecano solo i complimenti<br />
sull’Altipiano. La<br />
15ª edizione di «A tavola nel<br />
Feltrino: il fagiolo» è stata un<br />
successo. 60 quintali di prodotto<br />
fresco venduto, alla gastronomia<br />
7 quintali di fresco,<br />
3 di secco.<br />
«E’ filato tutto liscio», racconta<br />
Stefano Coldebella, presidente<br />
della Pro Loco di Lamon,<br />
al primo hanno coinvolto<br />
appieno nella manifestazione,<br />
«abbiamo avuto una partecipazione<br />
incredibile. Tantissima<br />
gente, per tutto il giorno.<br />
C’è solo un neo da rilevare<br />
in queste tre giornate: il<br />
prodotto fresco è finito quasi<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004<br />
12<br />
San Gregorio ha festeggiato ieri i cinquant’anni del gruppo alpini «generale Nasci». Apprezzata la mostra fotografica<br />
Quando la solidarietà è la parola d’ordine<br />
Fiore all’occhiello la squadra di protezione civile sempre in prima linea<br />
di Pamela D’Incà<br />
SAN GREGORIO. Cinquant’anni all’insegna del servizio,<br />
della solidarietà e dello spirito alpino. San Gregorio ha festeggiato<br />
le nozze d’oro del gruppo alpini “generale Nasci”.<br />
E’ passato mezzo secolo da quando Bruno Bissacot, Vittorino<br />
Mares, Privato Cassol, Orfeo Lallo e Wilmo Tonet lo hanno<br />
formato. Da allora le penne nere si sono messe al servizio<br />
del prossimo, in diversi campi della solidarietà.<br />
E i numerosi gagliardetti<br />
dei gruppi della sezione di Feltre<br />
e le tante autorità che hanno<br />
partecipato alla cerimonia<br />
dimostrano che i sangregoriesi<br />
si sono fatti apprezzare anche<br />
oltre il territorio comunale.<br />
«Voglio ringraziare a nome<br />
della comunità i nostri alpini»,<br />
ha detto il sindaco di<br />
San Gregorio, Ermes Vieceli,<br />
«la loro è una storia di cinquant’anni<br />
di vero e proprio<br />
servizio».<br />
«Bisogna essere uniti se si<br />
vuole superare le difficoltà»,<br />
ha sottolineato il consigliere<br />
provinciale Luciano Dal Molin,<br />
«le penne nere sangregoriesi<br />
sono un esempio. E’ un<br />
gruppo giovane, che crede<br />
nei giovani dando loro dei<br />
ruoli di responsabilità». Contrariamente<br />
alla maggioranza<br />
dei gruppi del Feltrino, infatti,<br />
quello di San Gregorio è<br />
in costante crescita. Su 116 soci,<br />
21 hanno meno di trent’anni.<br />
Lo stesso capogruppo, Robby<br />
Dal Castel è un “bocia”.<br />
Il fiore all’occhiello del<br />
gruppo è la squadra di protezione<br />
civile che dal 1993 veglia<br />
e agisce sul territorio.<br />
Ma gli alpini sangregoriesi<br />
opera a tutto campo. Sempre<br />
in prima linea nei momenti<br />
di bisogno, hanno costruito<br />
anche una sede al campo<br />
sportivo. Oltre a promuovere<br />
Oltre mille partenti<br />
alla «Pedalafeltre»<br />
colorati di giallo<br />
FELTRE. Mille ciclisti in tenuta<br />
gialla hanno attraversato<br />
ieri mattina la città. Nulla a<br />
che vedere con il Tour de France.<br />
La carovana, ben più scanzonata<br />
e chiassosa, era quella<br />
della «Pedalafeltre», la passeggiata<br />
su due ruote, giunta ormai<br />
alla ventunesima edizione,<br />
organizzata dai comuni di<br />
Feltre e Pedavena, dalla Regione<br />
Veneto e dal Centro sportivo<br />
italiano. Anche quest’anno<br />
il giro cicloturistico non ha tradito<br />
le attese.<br />
Un nutrito gruppo di volenterosi<br />
atleti si è radunato alla<br />
partenza, situata in via Campo<br />
Giorgio, sfidando coraggiosamente<br />
il sonno ancora palpabile<br />
alle 9 del mattino. Un’ora<br />
più tardi, dopo le prime pedalate<br />
in direzione di Borgo Ruga,<br />
il lungo serpente si è snodato<br />
attraverso i 21 km di tracciato<br />
attraverso Vellai, Villabruna,<br />
Record di visitatori per la festa del fagiolo di Lamon<br />
Il legume fresco è andato quasi subito esaurito. Organizzatori soddisfatti<br />
subito». E’ vero. I coltivatori<br />
del «mitico» legume fresco<br />
non sono riusciti a soddisfare<br />
le richieste delle migliaia di<br />
persone, salite anche da Bologna<br />
per accaparrarsi una por-<br />
numerose manifestazioni in<br />
collaborazione con le altre associazioni,<br />
sono impegnati<br />
nell’assistenza degli anziani e<br />
nella promozione di attività<br />
per bambini.<br />
E proprio i bambini della<br />
scuola materna hanno donato<br />
una targa di riconoscimento<br />
e un disegno agli alpini<br />
«che hanno sempre le mani<br />
protese verso l’altro».<br />
La storia di mezzo secolo di<br />
vita è stata celebrata anche<br />
con una mostra di «ricordi e<br />
cimeli di emozioni e sacrifici»,<br />
come l’ha definita l’onorevole<br />
Maurizio Paniz. Nell’esposizione,<br />
curata e allestita<br />
dall’attivissimo Espedito Pagnussat<br />
e da Stefano Cassol,<br />
oltre alle foto si possono trovare<br />
reperti storici dalla prima<br />
guerra mondiale in poi,<br />
racimolati dal giovane appassionato<br />
Fabio Minella.<br />
La mostra ha raccolto gli<br />
elogi di tutti i visitatori e rimarrà<br />
aperta fino a domenica<br />
prossima.<br />
Dopo l’immancabile e doveroso<br />
ricordo dei Caduti e dei<br />
soci “andati avanti” e il saluto<br />
delle autorità, sono state<br />
consegnate delle borse di studio<br />
in memoria di Gianluigi<br />
De Col. Da una graduatoria<br />
fatta tenendo conto dei meriti<br />
scolastici e della situazione<br />
economica, i migliori sono ri-<br />
Bancarella<br />
di fagioli<br />
presa<br />
d’assalto<br />
Numerosi gagliardetti<br />
da tutta la provincia<br />
Consegnate le borse<br />
di studio «De Col»<br />
sultati Michele Bales, Claudia<br />
Tonet e Mauro Lise. Il capogruppo<br />
Robby Dal Castel e<br />
il suo vice Stefano Cassol hanno<br />
poi consegnato un piatto<br />
ricordo con l’effigie dei cinquant’anni<br />
a tutti i soci, e sono<br />
davvero tanti, che hanno<br />
lasciato un segno nella gloriosa<br />
storia del gruppo.<br />
Sono stati premiati anche il<br />
socio più giovane, Omar Giazzon,<br />
e quello più vecchio, Cesare<br />
Balest. «Ringrazio tutto<br />
il mio gruppo e tutti quelli<br />
che hanno condiviso con noi<br />
la gioia del nostro compleanno»,<br />
conclude il capogruppo<br />
Dal Castel, «sono orgoglioso<br />
di ricoprire il mio incarico».<br />
zione del pregiato fagiolo.<br />
Visitatori buongustai, che<br />
hanno approfittato delle tre<br />
belle giornate (l’evento è iniziato<br />
venerdì sera) per salire<br />
sull’Altipiano e visitare i vari<br />
stand. Anche qui un grande<br />
successo: le varie bancarelle<br />
e le cucine hanno valorizzato<br />
— quasi ce ne fosse ancora bisogno<br />
— la cultura gastronomica<br />
legata alle proteine del<br />
fagiolo. «Non sappiamo più<br />
come fare per soddisfare le richieste»,<br />
dice Gianpaolo Sommariva<br />
del consorzio tutela.<br />
«Lavoriamo sodo per non snaturare<br />
le peculiarità organolettiche<br />
del prodotto. Ma siamo<br />
molto soddisfatti di come<br />
è andata».<br />
Grande lavoro per le deci-<br />
La sfilata per il 50º delle penne nere di San Gregorio<br />
Accurato controllo dei carabinieri ieri pomeriggio. Colpa di un sensore staccatosi dal vetro<br />
Allarme alle Poste, ma era solo un guasto<br />
FELTRE. Allarme in funzione ieri pomeriggio<br />
nella sede ristrutturata dell’ufficio postale<br />
cittadino. Verso le due e mezza, la sirena esterna<br />
ha cominciato a suonare, in maniera insistente.<br />
I residenti della zona, infastiditi da tanto<br />
chiasso, hanno avvertito la centrale operativa<br />
dei carabinieri, collegata «in diretta» con<br />
la struttura.<br />
In pochi minuti è arrivato sul posto un equipaggio<br />
del nucleo radiomobile, che ha passato<br />
al setaccio porte e finestre delle poste. Ma l’allarme<br />
non la voleva smettere. I responsabili<br />
Sopra, i partecipanti. A destra, il gruppo «Hard ciok Cafè» in officina<br />
Murle e Pedavena, colorando<br />
d’allegria l’atmosfera. Dopo<br />
aver percorso alcuni chilometri<br />
in gruppo, la grande macchia<br />
gialla, composta da famiglie<br />
numerose, giovani coppie,<br />
comitive di amici e soprattutto<br />
tanti bambini perfettamente<br />
equipaggiati con caschetti protettivi,<br />
si è via via disunita lungo<br />
il percorso per poi ricompattarsi<br />
al traguardo, collocato davanti<br />
al campo sportivo Zugni<br />
Tauro, attorno alle 11.30.<br />
In mezzo a tanto entusiasmo<br />
qualche imprevisto ha vivacizzato<br />
la manifestazione, come<br />
ad esempio alcuni errori di percorso<br />
che hanno portato più di<br />
un ciclista a tagliare il traguardo<br />
dal senso sbagliato tra le imprecazioni.<br />
Oppure ancora come<br />
l’incidente occorso alla<br />
squadra dei ragazzi dell’«Hard<br />
ciok café», presentatasi al via a<br />
cavallo di una specie di pedalò<br />
a quattro ruote. Il mezzo, ben<br />
zavorrato con ceste di lattine<br />
ne di volontari, come pure<br />
quelli della protezione civile,<br />
che hanno assicurato gli accessi<br />
ai parcheggi, presi d’assalto<br />
fin dalle prime ore del<br />
mattino. «Siamo soddisfatti,<br />
perché non ci sono stati intoppi»,<br />
commenta ancora Coldebella,<br />
«le serate di musica sono<br />
andate bene, gli artisti di<br />
strada hanno fatto la loro bella<br />
figura. Le mostre sono state<br />
visitate e hanno raccolto<br />
tanti consensi». Molto ammirata<br />
la chiesa di San Daniele,<br />
rimessa a nuovo dopo il restauro.<br />
Anche la nuova illuminazione<br />
ha contribuito a<br />
creare maggior fascino al centro<br />
storico di Lamon. Chiusi i<br />
battenti, è già ora di pensare<br />
alla prossima edizione.<br />
locali dell’ufficio postale sono stati contattati<br />
più tardi. E hanno raggiunto i carabinieri sul<br />
posto. Assieme, hanno effettuato un accurato<br />
controllo di tutto il sistema d’allarme. Finché<br />
è stato possibile individuare la sorgente dell’avvio<br />
dell’allarme.<br />
Una cuffia del sistema d’allarme, sistemata<br />
su una finestra dell’ufficio postale, si era staccata,<br />
facendo scattare l’allarme. Trovato l’«inghippo»,<br />
i carabinieri hanno potuto riprendere<br />
il normale servizio di controllo del territorio.<br />
FELTRE. Arruolati due<br />
nuovi nonni vigile. Ora il<br />
gruppo è al completo e da<br />
oggi riprenderà servizio.<br />
Durante l’estate la polizia<br />
municipale aveva lanciato<br />
una campagna di reclutamento<br />
per dare nuova linfa<br />
alla «truppa» dei volontari<br />
Auser che sorvegliano i<br />
bambini all’entrata e all’uscita<br />
da scuola. Per motivi<br />
anagrafici — alcuni iniziano<br />
a sentire gli acciacchi<br />
dell’età, o per motivi personali<br />
— alcuni “nonni vigile”<br />
a giugno si erano ritirati<br />
mettendo a rischio l’importante<br />
servizio.<br />
La campagna di reclutamento<br />
ha dato i suoi frutti.<br />
«Grazie ai nuovi volontari<br />
che hanno aderito all’iniziativa<br />
siamo riusciti a formare<br />
l’organico richiestoci dal<br />
Comune», spiega il responsabile<br />
Valerio Garbini, «ora<br />
siamo in 10 pronti a prendere<br />
servizio». In questi giorni,<br />
infatti, l’Auser ha rinnovato<br />
la convenzione con il<br />
Comune che, in cambio del<br />
prezioso servizio, dà ai volontari<br />
un rimborso spese e<br />
l’assicurazione. Da oggi<br />
quindi davanti alla scuola<br />
elementare Vittorino da<br />
Feltre e a quelle di Foen e<br />
Boscariz, negli orari di entrata<br />
e uscita, si potranno<br />
incontrare questi simpatici<br />
anziani che regolano il traffico<br />
con tanto di paletta e divisa.<br />
Grazie alla campagna<br />
di reclutamento i “nonni vigile”<br />
garantiranno lo stesso<br />
servizio degli anni scorsi,<br />
sollevando da questo incarico<br />
i vigili urbani. (pdi)<br />
In centro un fiume di bici<br />
Bel tempo e tanta goliardia alla 21ª cicloturistica<br />
di birra e dotato di uno stereo<br />
dal quale uscivano a ripetizione<br />
le note dell’Inno di Mameli,<br />
si è arreso dopo il primo chilometro<br />
per una ruota bucata.<br />
Pronto, a quel punto, è arriva-<br />
to l’intervento dell’ammiraglia<br />
e gli atleti hanno potuto così<br />
procedere, nonostante i preziosi<br />
secondi persi, all’inseguimento<br />
dei fuggitivi.<br />
All’arrivo i ciclisti hanno in-<br />
Dieci volontari Auser<br />
Nonni vigili<br />
un servizio<br />
prezioso<br />
fine avuto modo di rifocillarsi<br />
grazie ad un abbondante rinfresco<br />
a base di té e soppressa,<br />
prima di procedere alla premiazione<br />
della lotteria riservata<br />
agli iscritti. (s.c.)
E-mail: sport@corrierealpi.it<br />
CAMPIONATO<br />
La Juventus<br />
unica squadra<br />
a punteggio<br />
pieno<br />
CALCIO C2<br />
Il Belluno<br />
affonda<br />
sul terreno<br />
del Sassuolo<br />
SEGUE DALLA PRIMA<br />
del futebòl da ballo, che respira<br />
l’aria del leggendario stadio<br />
Maracanà e che neanche<br />
accetta tra i pulcini chi non<br />
dimostri a prima vista un piede<br />
come il dio del pallone comanda.<br />
Adriano miscela tutta questa<br />
roba un po’ genetica e un<br />
po’ di scuola con l’aggiunta<br />
di un padre, da poco scomparso<br />
molto giovane, che l’aveva<br />
fatto crescere per farne<br />
un campione, il campione<br />
del gol. Ogni volta che segna,<br />
l’asso dell’Inter e del Brasile<br />
gli alza uno sguardo mansueto<br />
e grato al cielo; alla fine<br />
della partita lascia lo stadio<br />
con due orecchini fitti di brillanti,<br />
forse per dar luce alla<br />
sua faccia olivastra. Alla<br />
“Gazzetta dello sport” raccontò<br />
che Milano valeva per<br />
lui una infantile premonizione.<br />
“Quando ero piccolo, mi<br />
D ON<br />
MOTOCICLISMO<br />
Per Rossi<br />
secondo posto<br />
e mondiale<br />
più vicino<br />
PROMOZIONE<br />
Un Cavarzano<br />
travolgente<br />
si merita<br />
la copertina<br />
capitò di vedere San Siro in<br />
televisione e mi innamorai<br />
subito di questo stadio. Non<br />
è stato facile arrivare qui”.<br />
Non so se avete visto in<br />
azione gli attaccanti di ieri e<br />
i loro gol. Tre del bravissimo<br />
Montella, la punta più vergognosamente<br />
sottovalutata d’Italia.<br />
Due di Trezeguet, il<br />
classico centravanti con il fisico<br />
del ruolo inter<strong>nazionale</strong><br />
per metterla dentro come si<br />
deve. O Miccoli, che in area<br />
mette minimo minimo paura.<br />
O il gelido rigore di Shevchenko,<br />
la ferocia offensiva<br />
fatta classe. Oppure, tanto di<br />
cappello, la eccelsa battuta<br />
al volo di pieno collo destro<br />
eseguita da Emiliano Bonazzoli,<br />
35 anni, ariete della Reggina<br />
non dell’Ajax.<br />
Davvero bravi, ciascuno secondo<br />
stile personale. Ma in<br />
questo momento Adriano fa<br />
a sé, miscela di potenza e tecnica<br />
che capita di rado in giro<br />
per il mondo. Non è un<br />
grande attaccante, è Adriano,<br />
basta la parola, e adesso<br />
come adesso fa da solo l’Inter<br />
come mi ritrovo noiosamente<br />
a ripetere da tempo.<br />
Già stangone quale è, si eleva<br />
di quasi mezzo metro per<br />
colpire di testa. Non calcia<br />
forte; tira violento, il computer<br />
ha misurato in 140 chilometri<br />
orari la velocità del sinistro<br />
sparato da molto lontano<br />
sulla traversa tuttora tre-<br />
mula della porta del bellissimo<br />
Palermo di Guidolin e Toni.<br />
A volte è egoista, ma spesso<br />
si dimostra fin troppo altruista.<br />
E’ un campione che<br />
non molla mai l’osso come<br />
un randagio. Impazzano i<br />
confronti a distanza con Ronaldo,<br />
e il fatto in sé spiega<br />
molto meglio delle mie righe<br />
la qualità di Adriano. Certo,<br />
è un attaccante capace di<br />
creare stupore.<br />
Adriano dà personalità al<br />
campionato. Rivera offriva il<br />
“tocco in più”; il brasiliano il<br />
tutto-gol, anche se l’Inter fa<br />
ancora troppa fatica stargli<br />
dietro. Sicchè parla la classifica,<br />
quattro punti in meno<br />
della Juve dopo appena 180<br />
minuti giocati.<br />
Lunedì<br />
20 SETTEMBRE 2004<br />
LA MIA DOMENICA<br />
LA MIA DOMENICA<br />
Il fenomeno è l’interista Adriano<br />
Nonostante Adriano, l’Inter<br />
prosegue nei lavori in corso.<br />
Juve e Milan stanno facendo<br />
ciò che ci si aspettava.<br />
E questa è la prima differenza.<br />
La sola cosa che non mi<br />
aspettavo è che Fabio Capello,<br />
che ha navigato la vita<br />
più di Ulisse, si infognasse<br />
nella polemica-pettegolezzo<br />
di Totti su fatti e presunti misfatti<br />
del tecnico friulano a<br />
Roma. Ma chi gliel’ha fatto<br />
fare? Lui è oggi della Juve,<br />
stop, chiuso, fine dei ditirambi<br />
su come sfruttare il talento<br />
di Cassano senza subirne<br />
la viziata ottusità.<br />
Alla Roma pensi la polizia,<br />
la Croce rossa, il telefono azzurro,<br />
non più Capello.<br />
Giorgio Lago
ROMA. Solo due partite e c’è già una capolista<br />
solitaria, avanti di due punti. La Juventus<br />
ha già impresso la sua marcia alla<br />
serie A: con una doppietta di Trezeguet<br />
sull’Atalanta i bianconeri volano al comando<br />
a punteggio pieno e con la porta di<br />
Buffon ancora inviolata. Particolare, que-<br />
Intanto torna un lieve sorriso<br />
anche nella Milano calcistica:<br />
se nell’anticipo di sabato<br />
l’Inter si era ancora fermata<br />
sul pareggio, ci ha pensato la<br />
sponda rossonera, il Milan, a<br />
conquistare i primi tre punti<br />
per la capitale morale, salutando<br />
anche il ritorno al gol<br />
di Kakà per il 2-0 al Bologna,<br />
e la squadra di Mazzone resta<br />
ancora a quota zero.<br />
Dopo la settimana nera iniziata<br />
in Champions, la Roma<br />
cade a Messina: l’aeroplanino<br />
Montella vola tre volte sul<br />
campo dei siciliani, che però<br />
la spuntano 4-3. Collina assegna<br />
un rigore ai messinesi<br />
che aprono la goleada con Parisi.<br />
Sullo, Giampà e Zampagna<br />
regalano poi i tre punti<br />
preziosi per la neopromossa<br />
che con quattro punti si piazza<br />
in seconda posizione.<br />
Nella giornata in cui la Toscana<br />
ritrova dopo 55 anni<br />
tre sue squadre in casa, il Livorno<br />
è costretto a cedere al<br />
Chievo davanti agli occhi del<br />
suo primo tifoso, il Presidente<br />
della Repubblica Carlo Azeglio<br />
Ciampi, in cravatta amaranto<br />
sul completo scuro.<br />
Al secondo posto si piazza<br />
anche la Lazio che però all’Olimpico<br />
con la Reggina stenta<br />
e non va oltre l’1-1, e il risultato<br />
alla fine va più stretto alla<br />
Reggina che ha messo in difficoltà<br />
la squadra di casa.<br />
Primo successo in casa per<br />
festeggiare il ritorno in A della<br />
Fiorentina: i viola di Della<br />
Valle fermano il Cagliari di<br />
Zola con un 2-1 che porta la<br />
firma di Miccoli e Dainelli.<br />
Cade ancora la Sampdoria,<br />
stavolta in casa del Siena: per<br />
i toscani sono i primi tre punti,<br />
i doriani invece restano a<br />
quota zero come Brescia e Bologna.<br />
Nel posticipo, infine, Udinese<br />
e Parma danno vita a un<br />
monologo bianconero, con la<br />
truppa gialloblù di Gilardino<br />
allo sbando, soprattutto nella<br />
ripresa, quando i bianconeri<br />
friulani dilagano passando<br />
dall’1 a 0 della prima frazione<br />
al 4 a 0 finale, più eloquente<br />
di qualsiasi commento.<br />
BOLOGNA<br />
MILAN<br />
BOLOGNA: Pagliuca, Nastase, Petruzzi, Torrisi,<br />
Nervo, Zagorakis, Giunti (16’ st Colucci), Amoroso<br />
(31’ st Loviso), Capuano, Bellucci (23’ st Locatelli),<br />
Tare. Allenatore: Mazzone<br />
MILAN: Abbiati, Cafu, Nesta, Maldini, Kaladze (13’<br />
st Pancaro), Gattuso, Pirlo (33’ st Serginho), Seedorf,<br />
Kakà, Shevchenko, Tomasson (15’ st Inzaghi).<br />
Allenatore: Ancelotti<br />
ARBITRO: Messina di Bergamo<br />
RETI: 39’ st Shevchenko (rig.), 46’ st Kakà<br />
NOTE: ammoniti Nervo, Kaladze, Nesta, Pirlo<br />
JUVENTUS<br />
ATALANTA<br />
JUVENTUS: Buffon, Zebina, Thuram, Cannavaro,<br />
Zambrotta, Olivera (1’ st Camoranesi), Tacchinardi<br />
(24’ st Appiah), Emerson, Nedved, Ibrahimovic<br />
(43’ st Zalayeta), Trezeguet. Allenatore: Capello<br />
ATALANTA: Taibi, Rivalta, Gonnella, Natali, Bellini,<br />
D.Zenoni (35’ st Mingazzini), Albertini, Marcolini<br />
(28’ st Pià), Gautieri (28’ st Budan), Pazzini,<br />
Montolivo. Allenatore: Mandorlini<br />
ARBITRO: De Santis di Roma<br />
RETI: 13’ pt e 12’ st Trezeguet<br />
NOTE: ammoniti Gautieri e Nedved<br />
MESSINA<br />
ROMA<br />
MESSINA: Storari, Zoro, Fusco (25’ st Zanchi), Rezaei,<br />
Parisi, Giampà, Donati, Coppola, Sullo, Di<br />
Napoli (13’ st Iliev), Zampagna. Allenatore: Mutti<br />
ROMA: Pelizzoli, Panucci, Mexes, Ferrari, Cufrè,<br />
Mancini, Candela (16’ st Delvecchio), Dacourt,<br />
Perrotta, Montella (27’ st Aquilani), Corvia (16’ st<br />
Mido). Allenatore: Völler<br />
ARBITRO: Collina di Viareggio<br />
RETI: 20’ pt Parisi (rig.), 35’ pt, 19’ st e 22’ st Montella,<br />
1’ st Sullo, 28’ st Giampà, 32’ st Zampagna<br />
NOTE: angoli 5-2 per la Roma<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 14<br />
La Signora è felice di stare da sola<br />
Juve in vetta, unica a 6 punti<br />
La Roma ancora in serie-no<br />
sto, ancor più rilevante perchè la scorsa<br />
stagione era proprio la difesa la rovina dei<br />
bianconeri. Mister Fabio Capello già undici<br />
anni fa, sulla panchina del Milan, aveva<br />
stabilito lo stesso mini-record (primo posto<br />
solitario dopo 2 turni) vincendo poi il<br />
secondo dei suoi tre scudetti rossoneri.<br />
Super Montella (tripletta) non basta<br />
ai giallorossi, battuti dal Messina<br />
Il Milan fa bottino pieno a Bologna<br />
Trezeguet<br />
segna l’1 a 0<br />
A lato<br />
Montella<br />
IL PRESIDENTE-TIFOSO<br />
Ciampi soffre in tribuna ma non porta fortuna al Livorno<br />
LIVORNO. Esulta come un tifoso qualunque, si alza in piedi<br />
e agita le braccia al gol di Protti, il Presidente della Repubblica<br />
Carlo Azeglio Ciampi, ieri in tribuna d’onore nella sua Livorno.<br />
Gioisce e soffre. Scuote la testa e si stizzisce quando il Chievo<br />
segna i gol del pareggio e della vittoria. Forse Ciampi aveva<br />
immaginato il ritorno allo stadio da tifoso: lui mancava da 60<br />
anni, il Livorno non giocava in A da 55 e sperava, il presidente,<br />
di vedere la sua squadra fare bella figura. Non è stato così:<br />
il Chievo finisce per fare un dispetto a Ciampi che si presenta<br />
allo stadio con tanto di cravatta amaranto. Non nasconde il<br />
suo cuore che batte per il Livorno, l’inquilino del Quirinale,<br />
l’uomo super partes. Mai un presidente della Repubblica aveva<br />
fatto il tifo in modo scoperto per la sua squadra di club. E la<br />
società lo ringrazia donandogli una maglia amaranto con il numero<br />
1. Quando entra nello stadio parte una standing ovation,<br />
lui saluta con ampi cenni delle mani e applaude. Saluta tutti,<br />
anche la curva dove sono gli ultras. Tifoso composto, ma viscerale,<br />
Ciampi mostra l’entusiasmo di un ragazzino, gesticola e<br />
commenta. Con il patron amaranto parlotta in continuazione,<br />
chiede notizie sui giocatori e legge attentamente le formazioni.<br />
Guarda l’orologio con impazienza e schizza in piedi al gol di<br />
Protti. Il primo tempo del Livorno è discreto, il vantaggio lo<br />
rende felice. Così Ciampi si concede a una incursione di Aldo<br />
Montano, livornese e oro nella sciabola ad Atene, che gli offre<br />
il microfono per conto di “Quelli che il calcio”: «stadio stupendo,<br />
grande emozione», dice Ciampi. Le sofferenze devono ancora<br />
venire. E’ nel secondo tempo che il Chievo rovina al presidente<br />
il ritorno allo stadio. Ciampi torna al Quirinale con la<br />
sconfitta degli amaranto negli occhi. Ma è sereno: «Abbiamo<br />
fatto qualche errore, ma ci sono 36 partite per rimediare».<br />
MARCATORI<br />
E l’aeroplanino<br />
vola fino in cima<br />
Classifica marcatori:<br />
4 reti: Montella (Roma);<br />
3 reti: Trezeguet (Juventus), Bojinov<br />
(Lecce);<br />
2 reti: Semioli (Chievo), Adriano (Inter),<br />
Giacomazzi (Lecce), Lucarelli (1 rigore<br />
- Livorno), Seedorf (Milan), Toni<br />
(Palermo);<br />
1 rete: Pazzini e Albertini (Atalanta);<br />
Caracciolo (Brescia); Esposito e Suazo<br />
(Cagliari); Cossato e Pellissier (Chievo);<br />
Miccoli e Dainelli (Fiorentina); Stankovic<br />
(Inter); Nedved e Ibrahimovic (Juventus);<br />
S. Inzaghi (1) e Di Canio (1)<br />
(Lazio); Bjelanovic (Lecce); Protti (Livorno);<br />
Parisi (1), Sullo, Giampà e Zampagno<br />
(Messina); Shevchenko (1) e Kakà<br />
(Milan); Bonazzoli (Reggina); Flachi<br />
(Sampdoria); Vergassola e Portanova<br />
(Siena); Jankulovski (1), Di Natale, Di<br />
Michele e Fava (Udinese).<br />
LA A IN CIFRE CLASSIFICA<br />
0<br />
2<br />
2<br />
0<br />
4<br />
3<br />
FIORENTINA<br />
CAGLIARI<br />
FIORENTINA: Lupatelli, Ariatti, Dainelli, Ujfalusi,<br />
Savini (37’ st Delli Carri), Jorgensen, Obodo, Piangerelli,<br />
Chiellini, Portillo (1’ st Fantini), Miccoli<br />
(20’ st Nakata). Allenatore: Mondonico<br />
CAGLIARI: Katergiannakis, Lopez, Maltagliati, Bega,<br />
Agostini, Abeijon (22’ st Conti), Brambilla,<br />
Gobbi (41’ st Langella), Esposito, Zola (9’ st Suazo),<br />
Bianchi. Allenatore: Arrigoni<br />
ARBITRO: Racalbuto di Gallarate<br />
RETI: 15’ pt Miccoli, 45’ st Dainelli, 47’ st Suazo<br />
NOTE: ammoniti Lopez e Ujfalusi<br />
LAZIO<br />
REGGINA<br />
LAZIO: Peruzzi (41’ pt Sereni), Oddo, Siviglia (6’<br />
st Negro), Couto, Zauri, A. Filippini, Giannichedda,<br />
Liverani, Seric, S. Inzaghi, Di Canio (23’ st Rocchi).<br />
Allenatore: Caso<br />
REGGINA: Pavarini, Cannarsa, De Rosa, Zamboni,<br />
Mesto, Colucci (45’ st Paredes), Tedesco, Mozart,<br />
Balestri, Nakamura (43’ st Ganci), Bonazzoli<br />
(23’ st Borriello). Allenatore: Mazzarri<br />
ARBITRO: Trefoloni di Siena<br />
RETI: 32’ pt Inzaghi (rig.), 35’ pt Bonazzoli<br />
NOTE: angoli 9-3 per la Reggina<br />
SIENA<br />
SAMPDORIA<br />
SIENA: Manninger, Nicola, Mignani, Portanova,<br />
Falsini, Pecchia, Di Donato (19’ st Graffiedi), Vergassola,<br />
Camorani, Chiesa (25’ st Menegazzo),<br />
Carparelli (18’ st Flo). Allenatore: Simoni<br />
SAMPDORIA: Turci, Castellini, Falcone, Carrozzieri,<br />
Pisano (23’ st Palombo), Zenoni, Volpi, Donadel<br />
(30’ st Kutuzov), Tonetto, Flachi, Bazzani (11’<br />
st Sacchetti). Allenatore: Novellino<br />
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta<br />
RETI: al 5’ pt Flachi, al 9’ pt Vergassola, al 27’ st<br />
Portanova<br />
2<br />
1<br />
1<br />
1<br />
2<br />
1<br />
Il presidente Ciampi ieri allo stadio di Livorno<br />
LIVORNO<br />
CHIEVO<br />
LIVORNO: Amelia, Grandoni, Vargas, A. Lucarelli,<br />
Pfertzel (21’ st Cordova), Vigiani, Passoni, Vidigal,<br />
Evangelisti (18’ st Gambadori), C. Lucarelli, Protti<br />
(33’ st Colombo). Allenatore: Colomba<br />
CHIEVO: Marchegiani, Cesar (1’ st Malagò), Mandelli,<br />
D’Anna, Lanna, Semioli, Brighi, Baronio,<br />
Franceschini, Cossato (42’ st Allegretti), Pellissier<br />
(14’ st Amauri). Allenatore: Beretta<br />
ARBITRO: Dattilo di Locri<br />
RETI: 14’ pt Protti, 4’ st Cossato, 12’ st Semioli<br />
NOTE: angoli 4 a 4; recuperi 2’ e 5’<br />
UDINESE<br />
PARMA<br />
UDINESE: De Sanctis, Jankulovski, Kroldrup (35’<br />
pt Felipe), Cribari, Bertotto, Muntari, Pizarro, Pinzi,<br />
Di Natale (17’ st Pazienza), Di Michele (40’ st<br />
Fava), Iaquinta. Allenatore: Spalletti<br />
PARMA: Frey, Potenza (7’ st Ferronetti), Cannavaro,<br />
Bovo, Bonera, Grella, Bolano (31’ pt Camara),<br />
Marchionni, Bresciano, Maccarone (9’ st Zicu), Gilardino.<br />
Allenatore: Baldini<br />
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno<br />
RETI: 15’ pt Di Natale, 29’ st Jankulovski (r), 31’ st<br />
Di Michele, 46 st Fava<br />
1<br />
2<br />
4<br />
0<br />
Serie B<br />
RISULTATI<br />
*ALBINOLEFFE - MODENA 2 - 0<br />
TORINO - *ASCOLI 3 - 0<br />
*BARI - PERUGIA 1 - 1<br />
*CATANIA - VICENZA 1 - 0<br />
CESENA - *CROTONE 1 - 0<br />
*GENOA - PESCARA 2 - 0<br />
*PIACENZA - VENEZIA 2 - 1<br />
*TERNANA - SALERNITANA 1 - 1<br />
AREZZO - *TREVISO 4 - 1<br />
*TRIESTINA - CATANZARO 1 - 0<br />
EMPOLI - *VERONA 1 - 0<br />
CLASSIFICA:<br />
AREZZO 6<br />
TORINO 6<br />
ALBINOLEFFE 6<br />
PIACENZA 6<br />
EMPOLI 6<br />
CESENA 6<br />
GENOA 4<br />
PERUGIA 4<br />
TRIESTINA 3<br />
VICENZA 3<br />
CATANIA 3<br />
SALERNITANA 2<br />
BARI 1<br />
TERNANA 1<br />
TREVISO 1<br />
CROTONE 0<br />
PESCARA 0<br />
VENEZIA 0<br />
VERONA 0<br />
ASCOLI 0<br />
CATANZARO - 2<br />
MODENA - 3<br />
PROSSIMO TURNO: AREZZO -<br />
ASCOLI; CATANZARO - CATANIA;<br />
CESENA - BARI; EMPOLI - TERNA-<br />
NA; MODENA - PIACENZA; PERU-<br />
GIA - TREVISO; PESCARA - ALBI-<br />
NOLEFFE; SALERNITANA - TRIE-<br />
STINA; TORINO - GENOA; VENEZIA<br />
- VERONA; VICENZA - CROTONE.<br />
CLASSIFICA P G V N P RF RS MI<br />
JUVENTUS 6 2 2 0 0 5 0 + 2<br />
UDINESE 4 2 1 1 0 4 0 -<br />
LECCE 4 2 1 1 0 6 3 -<br />
MILAN 4 2 1 1 0 4 2 -<br />
CHIEVO 4 2 1 1 0 4 3 -<br />
MESSINA 4 2 1 1 0 4 3 -<br />
LAZIO 4 2 1 1 0 2 1 -<br />
PALERMO 4 2 1 1 0 2 1 -<br />
ROMA 3 2 1 0 1 4 4 - 1<br />
CAGLIARI 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />
FIORENTINA 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />
SIENA 3 2 1 0 1 2 2 - 1<br />
INTER 2 2 0 2 0 3 3 - 2<br />
REGGINA 2 2 0 2 0 1 1 - 2<br />
LIVORNO 1 2 0 1 1 3 4 - 3<br />
ATALANTA 1 2 0 1 1 2 4 - 3<br />
PARMA 1 2 0 1 1 0 4 - 3<br />
SAMPDORIA 0 2 0 0 2 1 3 - 4<br />
BOLOGNA 0 2 0 0 2 0 3 - 4<br />
BRESCIA 0 2 0 0 2 1 7 - 4<br />
I RISULTATI<br />
MILAN - *BOLOGNA 2 - 0<br />
*FIORENTINA - CAGLIARI 2 - 1<br />
*INTER - PALERMO 1 - 1<br />
*JUVENTUS - ATALANTA 2 - 0<br />
*LAZIO - REGGINA 1 - 1<br />
*LECCE - BRESCIA 4 - 1<br />
CHIEVO - *LIVORNO 2 - 1<br />
*MESSINA - ROMA 4 - 3<br />
*SIENA - SAMPDORIA 2 - 1<br />
*UDINESE - PARMA 4 - 0<br />
PROSSIMO TURNO<br />
ATALANTA - INTER; BRESCIA - LAZIO; CAGLIARI - SIE-<br />
NA; CHIEVO - UDINESE; MILAN - MESSINA; PALERMO -<br />
FIORENTINA; PARMA - BOLOGNA; REGGINA - LIVORNO;<br />
ROMA - LECCE; SAMPDORIA - JUVENTUS.
MOTEGI (Giappone). Ventisette anni, in pole a Motegi dopo<br />
la “prima” all’Estoril, italiano d’adozione perchè residente<br />
in provincia di Siena, simpatico e anche pilota di<br />
razza. E’ il profilo di Makoto Tamada, che salva l’onore<br />
della Honda portandosi a casa il Gp del Giappone, dodicesima<br />
gara del motomondiale della Moto Gp. Alla festa, però,<br />
partecipa anche Valentino Rossi, per una volta tanto<br />
E’ in pratica la prima curva<br />
del tracciato nipponico a<br />
decidere la classe regina del<br />
motomondiale. E il perché è<br />
presto detto: Capirossi, dalla<br />
terza fila, apre il gas per una<br />
partenza davvero coi fiocchi<br />
ma va a scontrarsi con Hopkins,<br />
che stringe parecchio<br />
la traiettoria. E mentre i due<br />
vanno su Max Biaggi, Valentino<br />
Rossi approfitta della bagarre<br />
per cominciare la corsa<br />
da leader, con Tamada sornione<br />
che lo sorpassa al sesto giro.<br />
Il Dottore della Yamaha<br />
ha il merito di restare al fianco<br />
del giapponese della Honda,<br />
che davanti ai propri tifosi<br />
vuole onorare anche il ricordo<br />
dello sfortunato Kato.<br />
Ha una marcia in più, il<br />
bravo Tamada, Rossi se ne accorge<br />
e non forza la mano, anche<br />
perché Sete Gibernau, dato<br />
in crisi proprio dal fuoriclasse<br />
marchigiano, non riesce<br />
ad uscire dal guscio,<br />
“schiacciato” prima dai soli<br />
Melandri e Nakano e poi anche<br />
da Bayliss e Barros. C’è<br />
euforia nel box della Kawasaki<br />
perché Nakano, a cinque giri<br />
dalla conclusione, rimonta<br />
Melandri e chiude, in pratica,<br />
la lotta per il podio. Morale<br />
della storia: niente e nessuno<br />
toglie a Tamada il successo al<br />
Gp del Giappone, Rossi si “accontenta”<br />
di un secondo posto<br />
che gli permette di allungare<br />
con ancor più veemenza<br />
in classifica generale, Nakano<br />
si piazza terzo davanti a<br />
CICLISMO<br />
Oggi convocazioni<br />
per il mondiale<br />
PRATO. Quanto meno Gilberto<br />
Simoni è riuscito a mettere<br />
in difficoltà il ct della <strong>nazionale</strong><br />
azzurra Franco Ballerini.<br />
Che dopo il Gran Premio<br />
di Prato vinto dal giovane<br />
campioncino belga Nick<br />
Nuyens scherza su Bettini, arrivato<br />
ultimo, («lo terrei a casa»),<br />
diventa serio e un po’ cupo<br />
parlando dei possibili avversari<br />
al mondiale di Verona<br />
(«Valverde fa paura, Freire<br />
di più»), sfiora la filosofia<br />
quando spiega come prende<br />
le decisioni («rifletto molto<br />
su quello che faccio, quando<br />
decido sono fermo»), e invoca<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 15<br />
Il dottor Rossi secondo e felice<br />
Vince Tamada, Biaggi fuori, Gibernau sesto: «Il mondiale? Ci siamo»<br />
Pedrosa domina nelle 250, mentre nelle 125 il podio è tutto italiano<br />
Barros, Melandri, Gibernau e<br />
Checa. Alla fine Rossi è comunque<br />
soddisfatto: «Con Tamada<br />
ho provato a lottare, fin<br />
quando le mie gomme hanno<br />
tenuto potevo starci. Eravamo<br />
veloci, il problema è stato<br />
che dopo qualche giro Tamada<br />
continuava ad andare come<br />
se fosse il primo giro, invece<br />
la mia Yamaha ha iniziato<br />
a scivolare». A quattro gare<br />
autore di una corsa “tattica”: la sua Yamaha continua ad<br />
avere qualche problema di gomme e il pesarese preferisce<br />
non rischiare pur di conquistare una piazza d’onore che<br />
gli permette quasi di archiviare il discorso Mondiale,<br />
complice anche una giornata no di Sete Gibernau. Finisce<br />
invece al pronti e via la prova di Max Biaggi, finito nella<br />
sabbia dopo un contatto tra Capirossi ed Hopkins.<br />
Valentino Rossi impegnato sul circuito di Motegi: il “Dottore” ha chiuso la gara al secondo posto<br />
dalla conclusione la classifica<br />
sorride sempre più a Rossi:<br />
«Se temo Gibernau? Naturalmente,<br />
continua ad essere il<br />
mio principale antagonista.<br />
Però 39 punti sono più di 29,<br />
dieci in più e c’è una gara in<br />
meno: è un buon vantaggio! Il<br />
titolo? Mi tocco... Però ormai<br />
ci siamo».<br />
E’ invece tutta una sfida<br />
tra spagnoli la gara riservata<br />
alle 250. E, alla fine, a sorridere<br />
è la Honda di Daniel Pedrosa,<br />
il centauro che mette altri<br />
punti pesantissimi nella sua<br />
leadership in graduatoria: l’iberico,<br />
pur non dominando,<br />
riesce a far mangiare un po’<br />
di polvere al con<strong>nazionale</strong> e<br />
compagno di scuderia Toni<br />
Elias, con il quale battaglia sino<br />
alla bandiera a scacchi.<br />
Perfeziona il podio un’altra<br />
il consiglio dell’ultima notte<br />
per <strong>completa</strong>re l’elenco degli<br />
“assaltatori” del mondiale di<br />
Verona del 3 ottobre.<br />
Ballerini a Prato però tutto<br />
sembra, meno uno che non<br />
ha già deciso. E, infatti, è prodigo<br />
di apprezzamenti per il<br />
gruppo che sta tenendo d’occhio<br />
per affiancarlo a Bettini<br />
e Cunego ribadendo che a lui<br />
interessa il rendimento regolare<br />
e non i picchi, evidentemente<br />
parlando per chi credeva,<br />
all’ultima fermata, di poter<br />
realizzare una buona prestazione<br />
per prenotare la maglia<br />
azzurra. Nardello? «Una<br />
LE CLASSIFICHE DEL GP DEL GIAPPONE<br />
CLASSE MOTO GP<br />
1. Makoto Tamada (Gia/Honda Rc 211 V) 43:43.220 (media<br />
158,128 km/h.). 2. Valentino Rossi (Ita/Yamaha Yzr M 1) a 6.168.<br />
3. Shinya Nakano (Gia/Kawasaki Zx Rr) a 13.396. 4. Alex Barros<br />
(Bra/Honda Rc 211 V) a 15.435. 5. Marco Melandri (Ita/Yamaha<br />
Yzr M 1) a 23.577. 6. Sete Gibernau (Spa/Movistar Honda Rc 211<br />
V) a 27.378.<br />
Mondiale: 1. Valentino Rossi (Ita) 229 punti. 2. Sete Gibernau<br />
(Spa) 190. 3. Max Biaggi (Ita) 158. 4. Alex Barros (Bra) 115. 5. Makoto<br />
Tamada (Gia) 114. 6. Colin Edwards (Usa) 111. 7. Carlos<br />
Checa (Spa) 102. 8. Loris Capirossi (Ita) 84. 9. Nicky Hayden<br />
(Usa) 83. 10. Marco Melandri (Ita) 75.<br />
CLASSE 250<br />
1. Daniel Pedrosa (Spa/Movistar Honda) 43:36.789 (media<br />
151,911 km/h.). 2. Toni Elias (Spa/Honda) a 3.174. 3. Hiroshi<br />
Aoyama (Gia/Movistar Honda) a 15.991. 4. Sebastian Porto<br />
(Arg/Aprilia) a 20.075. 5. Yuki Takahashi (Gia/Honda) a 25.450. 6.<br />
Alex de Angelis (Sma/Aprilia) a 33.451.<br />
Mondiale: 1. Daniel Pedrosa (Spa) 234 punti. 2. Randy de Puniet<br />
(Fra) 187. 3. Sebastian Porto (Arg) 186. 4. Toni Elias (Spa) 142. 5.<br />
Alex de Angelis (Sma) 114. 6. Hiroshi Aoyama (Gia) 103. 7. Fonsi<br />
G. Nieto (Spa) 94. 8. Roberto Rolfo (Ita) 92. 9. Anthony West<br />
(Aus) 88. 10. Manuel Poggiali (Sma) 79.<br />
CLASSE 125<br />
1. Andrea Dovizioso (Ita/Honda) 25:52.175 (media 144,756<br />
km/h.). 2. Fabrizio Lai (Ita/Gilera) a 11.082. 3. Simone Corsi<br />
(Ita/Honda) a 11.101. 4. Mirko Giansanti (Ita/Aprilia)a 11.341. 5.<br />
Steve Jenkner (Ger/Aprilia) a 11.519. 6. Marco Simoncelli<br />
(Ita/Aprilia) a 14.491.<br />
Mondiale: 1. Andrea Dovizioso (Ita) 208 punti. 2. Hector Barberà<br />
(Spa) 163. 3. Roberto Locatelli (Ita) 156. 4. Jorge Lorenzo (Spa)<br />
134. 5. Pablo Nieto (Spa) 114. 6. Casey Stoner (Aus) 104. 7. Steve<br />
Jenkner (Ger) 94. 8. Mirko Giansanti (Ita) 92. 9. Marco Simoncelli<br />
(Ita) 79. 10. Alvaro Bautista (Spa) 74.<br />
Honda, quella del giapponese<br />
Hiroshy Aoyama, che sfila il<br />
bronzo all’Aprilia dell’argentino<br />
Sebastian Porto. Sesto il<br />
sanmarinese Alex De Angelis<br />
su Aprilia, Roberto Rolfo, settimo<br />
con la Honda, è il migliore<br />
degli italiani.<br />
E’ un vero e proprio assolo<br />
quello che regala al pubblico<br />
giapponese Andrea Dovizioso,<br />
che sfrutta la pole per vin-<br />
garanzia per lealtà e rendimento».<br />
Simeoni? «Sta facendo<br />
il suo anno più bello». Cioni?<br />
«Ha dimostrato di stare<br />
bene». Dai ragazzi impegnati<br />
alla Vuelta «ottime indicazioni».<br />
Cunego «sta facendo forse<br />
il migliore avvicinamento<br />
al mondiale». Quando si parla<br />
di Simoni, però, il ct usa<br />
un linguaggio meno netto e lineare.<br />
E’ fuori?, lo incalzano i<br />
giornalisti ai quali il corridore<br />
ha confidato il desiderio di<br />
essere a Verona. «Non lo so»,<br />
risponde inizialmente. Poi,<br />
dopo aver spiegato che «vuole<br />
sfruttare ogni secondo pri-<br />
cere la gara delle 125 in tutta<br />
tranquillità. Il forlivese della<br />
Honda, che ha ipotecato la<br />
classifica iridata, fa corsa a<br />
sé, precedendo di poco più di<br />
11 secondi altri due piloti italiani,<br />
Fabrizio Lai (Gilera) e<br />
Simone Corsi (Honda). Sfortunato<br />
Locatelli: il bergamasco<br />
resta a lungo in fuga con Dovizioso,<br />
prima di cadere e ripartire<br />
in retroguardia.<br />
Simoni mette in difficoltà Ballerini<br />
Il ct: «Gilberto è tra i tre dai quale uscirà l’ultimo azzurro»<br />
La volata<br />
del Giro<br />
del Lazio<br />
di sabato<br />
Sul traguardo<br />
lo spagnolo<br />
Flecha<br />
beffa Gilberto<br />
Simoni<br />
Adesso<br />
il trentino<br />
spera nella<br />
convocazione<br />
di Ballerini<br />
MTB / COPPA DEL MONDO A LIVIGNO<br />
Vincono Dahle e Paulissen, italiani dietro<br />
di Maurizio Di Giangiacomo<br />
LIVIGNO. La mountain bike azzurra lascia<br />
la scena della Coppa del Mondo con le<br />
ossa un po’ rotte, tanti dubbi e pochissime<br />
certezze. L’unica nota positiva è il terzo posto<br />
nella classifica generale femminile del-<br />
Gli altri il podio l’hanno visto<br />
con il binocolo: non è una<br />
grossa novità, ma il dato, messo<br />
vicino al flop olimpico-iridato<br />
di Paola Pezzo ed alle<br />
conseguenti polemiche scoppiate<br />
fra la campionessa veronese<br />
ed il ct azzurro Alfonso<br />
Morelli, fornisce l’immagine<br />
di un movimento in crisi, che<br />
ha bisogno di cambiare rotta.<br />
Perché il materiale umano su<br />
cui lavorare c’è, forse basterebbe<br />
farlo seriamente.<br />
L’hanno dimostrato anche<br />
le gare di ieri. In campo femminile,<br />
dietro alle veterane<br />
Stropparo e Giacomuzzi, ha<br />
sfoderato un bel 20esimo posto<br />
l’altoatesina Eva Lechner,<br />
già vicecampionessa<br />
mondiale junior: la diciannovenne<br />
di Appiano ha finito<br />
con un bell’acuto la stagione<br />
più difficile della sua carriera,<br />
quella del passaggio alla<br />
massima categoria; ha davanti<br />
il tempo per crescere anco-<br />
ra e le occasioni per centrare<br />
risultati importanti.<br />
In campo maschile, detto<br />
dell’exploit del 30enne Pirazzoli,<br />
non possiamo certo far<br />
festa per il 17esimo posto di<br />
Marco Bui (mestrin-trentino),<br />
il 18esimo di Johann Pallhuber<br />
(altoatesino) ed il<br />
32esimo di Fruet (trentin-trentino...).<br />
Ma Marco e<br />
Martino (sì, anche Martino,<br />
checché ne dica il ct) quest’anno<br />
hanno fornito comunque<br />
indicazioni importanti<br />
per il futuro: decimo alle<br />
Olimpiadi il primo, nono ai<br />
Mondiali il secondo, del loro<br />
talento non possiamo fare a<br />
meno. Eppoi, analogamente<br />
alla Lechner o quasi, c’è il talentino<br />
del Primiero Tony<br />
Longo (41esimo). Insomma,<br />
servirebbero programmi di rilancio,<br />
risorse, ma soprattutto<br />
la voglia di lavorare seriamente.<br />
La corsa alla successione<br />
di Morelli è già partita:<br />
la vicentina Annabella Stropparo che ieri,<br />
nella finale livignasca vinta dalla solita<br />
norvegese Dahle è riuscita a difendere un<br />
posto sul podio dagli attacchi di un’agguerritissima<br />
concorrenza. Hanno fatto bene<br />
anche la trentina Elena Giacomuzzi e l’emiliano<br />
Mirko Pirazzoli, noni.<br />
c’è chi si candida senza che<br />
gli sia stato chiesto e chi, su<br />
espressa richiesta, purtroppo<br />
ha già capito che è meglio evitare<br />
brutte figure. Il tutto inserito<br />
nelle logiche delle prossime<br />
elezioni della Federciclismo.<br />
A proposito: quando si<br />
terranno? A gennaio? O addirittura<br />
in aprile?<br />
A Livigno l’unico regionale<br />
che ha festeggiato veramente<br />
è stato Markus Rainer, il pusterese<br />
che assieme al pilota<br />
di Formula 1 Alexander<br />
Wurz qualche anno fa ha fondato<br />
la Rainer-Wurz oggi Siemens<br />
Mobile Cannondale di<br />
Roel Paulissen (che ha vinto<br />
la finale maschile) e Christoph<br />
Sauser (che ha vinto la<br />
Coppa ancora sub sudice per<br />
il “caso Meirhaege”).<br />
Le classifiche: Country femminile:<br />
1. Gunn Rita Dahle (Nor)<br />
1h47’46”; 2. Marie Helene Premont<br />
(Can) 1h’48’58”; 3. Maja<br />
Wloszczowska (Pol) 1h50’51”; 9.<br />
Eva Lechner in gara a Livigno, dove ha disputato una buona gara<br />
Elena Giacomuzzi (Ita)<br />
1h54’32”; 13. Annabella Stropparo<br />
1h58’55”; 20. Eva Lechner<br />
(Ita) 2h01’47”; 28. Evelyn Staffler<br />
(Ita) 2h03’29; 33. Barbara<br />
Oberdorfer (Ita) 2h05’39”. Classifica<br />
finale di Coppa del Mondo:<br />
1. Gunn Rita Dahle (Nor) 1500<br />
punti; 2. Marie Helene Premont<br />
(Can) 920; 3. Annabella Stropparo<br />
(Ita) 843; 13. Elena Giacomuzzi<br />
(Ita) 357;25 Paola Pezzo (Ita)<br />
225; 32. Evelyn Staffler (Ita) 197;<br />
56. Barbara Oberdorfer (Ita)<br />
124; 60. Eva Lechner (Ita) 110.<br />
Country maschile: 1. Roel Pau-<br />
lissen (Bel) 2h02’17; 2. Christoph<br />
Sauser (Sui) 2h03’10; 3. Inaki<br />
Lejarreta Errasti (Esp) 2h03’45;<br />
9. Mirko Pirazzoli (Ita) 2h05’43;<br />
17. Marco Bui (Ita) 2h09’25; 18.<br />
Johann Pallhuber (Ita) 2h09’25;<br />
32. Martino Fruet (Ita) 2h13’05;<br />
41. Tony Longo (Ita) 2h15’15.<br />
Coppa del Mondo: 1. Christoph<br />
Sauser (Sui) punti 1265; 2. Roel<br />
Paulissen (Bel) 1215; 3. Filip<br />
Meirhaeghe (Bel) 1165; 49. Yader<br />
Zoli (Ita) 153; 50. Marco Bui<br />
(Ita) 152; 53. Mirko Pirazzoli (Ita)<br />
137; 72. Johann Pallhuber (Ita)<br />
90; 88. Martino Fruet (Ita) 77.<br />
ma dell’ufficializzazione della<br />
lista», ricordato il «valore della<br />
maglia azzurra» e precisato<br />
che del dualismo con Cunego<br />
a lui «non importa niente»,<br />
annuncia che Gibo è tra i<br />
tre nei quali pescherà l’ultimo<br />
nome buono da inserire<br />
nella squadra per Verona.<br />
Ordine d’arrivo Gran Premio<br />
Industria e Commercio<br />
di Prato: 1) Nick Nuyens<br />
(Bel) 2) Francesco Bellotti (Ita)<br />
3) Mirko Celestino (Ita) 4) Daniele<br />
Nardello (Ita) 5) Bo Hamburger<br />
(Den) 6) Sergio Barbero<br />
(Ita) 7) Filippo Simeoni (Ita) tutti<br />
con lo stesso tempo.<br />
BREVI<br />
VUELTA<br />
Perez fa il bis,<br />
Heras resiste<br />
Santiago Perez non si<br />
ferma più. In soli due giorni<br />
sale sino al terzo posto<br />
della classifica generale e<br />
vince due tappe. Il ventisettenne<br />
della Phonak si<br />
aggiudica la cronoscalata<br />
di 29,6 chilometri con arrivo<br />
a Sierra Nevada. Secondo<br />
Valverde a 1’07”, Heras<br />
è terzo a 1’51”. Cunego arriva<br />
a più di sei minuti. In<br />
classifica generale Heras<br />
conserva cinque secondi<br />
su Valverde.<br />
TENNIS<br />
A Pechino Safin<br />
torna alla vittoria<br />
Dopo quasi due anni di digiuno<br />
(Parigi-Bercy del novembre<br />
2002), Marat Safin<br />
è tornato al successo. Il<br />
tennista russo, testa di serie<br />
numero cinque, si è imposto<br />
a Pechino (500.000<br />
dollari, cemento), battendo<br />
per 7-6 7-5 il con<strong>nazionale</strong><br />
Mikhail Youzhny.
I GIOCHI<br />
PARAOLIMPICI<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 16<br />
Sospetto il lancio dell’iraniano Nourafshan. Italia, Grecia e Repubblica Ceca chiedono una verifica dell’invalidità<br />
Il disco di Bernardi si ferma al 5º posto<br />
La prova dell’atleta zumellese condizionata dai problemi al gomito<br />
di Francesco Saltini<br />
ATENE. L’obiettivo era la finale e l’ha conquistata grazie<br />
a un ottimo primo lancio di 35 metri e 46 centimetri.<br />
Una misura che ha permesso a Germano Bernardi di conquistare<br />
un più che onorevole quinto posto olimpico, alle<br />
spalle di atleti più o meno conosciuti, che hanno scagliato<br />
il disco a misure in questo momento proibitive per l’atleta<br />
zumellese. Già, perché Bernardi si è presentato a questa<br />
edizione delle Paralimpiadi di Atene in condizioni tutt’altro<br />
che ottimali.<br />
Colpa di alcune calcificazioni<br />
al gomito sinistro che non<br />
gli hanno permesso di rendere<br />
al massimo.<br />
La gara. L’oro è andato all’iraniano<br />
Nourafshan, capace<br />
con il suo ultimo tentativo di<br />
polverizzare il freschissimo<br />
record olimpico fatto registrare<br />
dal cinese Fan (30.68 contro<br />
il 28.93 dell’atleta orientale).<br />
Proprio Fan ha fatto sua<br />
la medaglia d’argento davanti<br />
al beniamino locale Kalaras,<br />
un ventottenne greco proveniente<br />
dal settore del sollevamento<br />
pesi, alla sua prima<br />
apparizione in campo mondiale<br />
nel lancio del disco. Quarto<br />
posto, a pochi centimetri per<br />
il Ceco Purg, che precedeva il<br />
nostro Bernardi. Al termine<br />
della gara, insospettiti dall’incredibile<br />
ultimo lancio dell’atleta<br />
iraniano, i comitati di<br />
Grecia, Repubblica Ceca, Slovenia<br />
e Italia hanno chiesto<br />
alla giuria di valutare l’effettiva<br />
condizione fisica del vincitore.<br />
Non è da escludere che<br />
Nourafshan sia in realtà un<br />
atleta di categoria superiore.<br />
Applausi per tutti. Paraplegici,<br />
tetraplegici, amputati,<br />
Elisa Capraro<br />
«Il miglior risultato<br />
che potevo attendermi<br />
viste le condizioni»<br />
Domani in gara<br />
il tiratore cadorino<br />
Daniele De Michiel<br />
Oscar De Pellegrin<br />
in pedana sabato<br />
ipovedenti accompagnati dalle<br />
proprie guide, tutti uniti in<br />
questo inno allo sport che risponde<br />
al nome di Paralimpiadi.<br />
Una manifestazione<br />
unica, che col passare del<br />
tempo conquista sempre più<br />
spazio nel panorama sportivo<br />
mondiale. Lo testimoniano i<br />
ventimila spettatori presenti<br />
ieri sulle tribune dello stadio<br />
olimpico di Atene. Ventimila<br />
spettatori conquistati dall’incredibile<br />
energia sprigionati<br />
da questi simboli dello sport.<br />
Ventimila spettatori che han-<br />
ATLETICA - CAMPIONATI REGIONALI RAGAZZI A TREVISO<br />
Quattro podi femminili, due maschili, Belluno si fa largo<br />
TREVISO.Nessun successo,<br />
ma sei podi e altri buoni piazzamenti.<br />
I campionati regionali<br />
individuali della categoria<br />
ragazzi sono stati un successo<br />
per i bellunesi: quattro<br />
medaglie per le ragazze, due<br />
per i ragazzi<br />
Ragazze. La migliore è stata<br />
Elisa Capraro del Quantin,<br />
che ha corso i 60 piani in<br />
8.4 e ha conquistato il secondo<br />
posto finale. Tre le medaglie<br />
di bronzo: di Alessandra<br />
Bertoni dell’Ana Feltre<br />
Germano Bernardi ad Atene Bernardi con i tifosi arrivati da Mel<br />
no tributato scroscianti applausi<br />
a tutti gli atleti e che<br />
hanno coronato una magnifica<br />
serata con un’interminabile<br />
ola.<br />
Arriva la tecnologia. La sedia<br />
a rotelle al titanio, caschetti<br />
aerodinamici, podi da<br />
fare invidia agli eredi di Carl<br />
Lewis: la tecnologia è sbarcata<br />
anche alla Paralimpiadi.<br />
Gli altri bellunesi. Domani è<br />
il grande giorno per Daniele<br />
De Michiel. Il bravo tiratore<br />
cadorino imbraccia la propria<br />
carabina alle 11 nella ga-<br />
MONDIALI DI PESCA ALLA TROTA IN PRIMIERO<br />
A Cappellin sfugge l’iride<br />
Chiude quinto dietro l’altro bellunese Poloniato (3º)<br />
Il feltrino Marino Poloniato, campione del mondo a squadre di pesca alla trota<br />
PRIMIERO. Una giornataccia<br />
è costata il titolo mondiale<br />
di pesca alla trota in torrente<br />
al bellunese Simone Cappellin.<br />
Grande gioia invece<br />
per l’altro bellunese Marino<br />
Poloniato, che con un’ottima<br />
rimonta si è aggiudicato la<br />
medaglia di bronzo.<br />
Cappellin, tra l’altro iridato<br />
in carica, dopo un’ottima<br />
giornata di sabato, chiusa al<br />
primo posto con 17 catture, è<br />
incappato in una giornata no,<br />
che lo ha costretto a fermarsi<br />
a 11 catture, che lo hanno relegatoal<br />
quinto posto finale.<br />
Sono state invece 20 le prede<br />
di Poloniato, autore di una<br />
prova esaltante che gli ha per-<br />
messo di festeggiare la terza<br />
piazza.<br />
L’Italia a squadre si è aggiudicata<br />
il titolo mondiale avendo<br />
piazzato cinque atleti ai<br />
primi cinque posti, e si tratta<br />
del dodicesimo titolo iridato<br />
consecutivo, che dimostra la<br />
forza dell’equipe italiana che<br />
ha visto salire sul gradino<br />
più alto del podio Piergiuseppe<br />
Perucca di Fossano, davanti<br />
a Davide Poletti.<br />
«Le acque del Cismon più<br />
fredde - commenta l’allenatore<br />
della <strong>nazionale</strong> Flavio<br />
Proietti - hanno costretto i nostri<br />
a una gara d’attesa, con<br />
un pesce poco invogliato ad<br />
andare sull’esca. Ma ciò ha<br />
permesso ai miei ragazzi di<br />
mettere in mostra la loro capacità<br />
di ricerca del pesce in<br />
acqua, ed è stato un vero<br />
trionfo».<br />
Infine, nota di merito agli<br />
organizzatori trentini, che si<br />
apprestano a chiedere la candidatura<br />
per il mondiale 2007<br />
di pesca a mosca.<br />
Classifiche finali - Squadre:<br />
1. Italia 155 catture; 2.<br />
Francia 100; 3. Svizzera 86; 4.<br />
Bulgaria 63; 5. Slovacchia 40.<br />
Individuali: 1. Piergiuseppe<br />
Perucca 34 catture; 2. Davide<br />
Poletti 33; 3. Marino Poloniato<br />
31; 4. Angelo Della Marianna<br />
29; 5. Simome Cappellin<br />
28. (r.f.)<br />
10.1 nei 60 ostacoli, di Irene<br />
De Pellegrini nel peso con<br />
la misura di 10.1 (suo nuovo<br />
personale) e di Giulia Battistin<br />
del Longarone, terza nei<br />
60 piani in 8.6. Per quanto riguarda<br />
i piazzamenti, ottimo<br />
il quinto posto nel peso di Natalie<br />
Zdjelar del Longarone<br />
con la misura di 9.69, ancora<br />
il quinto di Elisa Bernard del<br />
La Piave che ha corso i 60 piani<br />
in 8.9 e il sesto nella stessa<br />
gara di Sharon Del Vesco del<br />
Longarone in 9 netti. Quinta<br />
ra “Rl 50 metri”. L’atleta di<br />
Lorenzago sarà di nuovo in<br />
campo al Marco Polo domani<br />
e giovedì con fondate speranze<br />
di salire sul podio. Altri<br />
cinque giorni per Oscar De<br />
Pellegrin, che solo sabato potrà<br />
andare all’assalto dell’ennesima<br />
medaglia olimpica,<br />
proprio nell’arena che in agosto<br />
ha fatto da cornice al<br />
trionfo olimpico del padovano<br />
Marco Galiazzo.<br />
Comunque soddisfatto Germano<br />
Bernardi al termine della<br />
prova: «E’ il risultato mi-<br />
anche Stefania Zambon dei<br />
Caprioli, che ha corso i 1000<br />
metri in 3.21.4, più indietro<br />
nella stessa gara Veronica<br />
Stalliviere, che ha chiuso in<br />
3.40.9. Infine sesto posto, nel<br />
lungo per Tania Nikolic del<br />
Longarone con 3.91 e, in prospettiva,<br />
da segnalare l’1.36<br />
nell’alto della giovanissima<br />
dell’Ana Feltre Chiara Zaetta,<br />
ottava con il personale migliorato<br />
di 5 centimetri.<br />
Ragazzi. Manuel Bratti<br />
del Longarone e Luca Cano-<br />
gliore che potevo aspettarmi,<br />
viste le condizioni fisiche. Potrebbe<br />
essere migliore se verranno<br />
accolti i reclami nei<br />
confronti dell’iraniano il cui<br />
ultimo lancio è stato significativo.<br />
Non si è agganciato all’asta<br />
per darsi lo slancio». Venerdì<br />
c’è la gara del peso per<br />
la quale però Bernardi non<br />
nutre speranze: «Non mi faccio<br />
illusioni, sono presenti i<br />
migliori atleti del mondo, mi<br />
basterebbe accedere alla finale.<br />
Conquistare una medaglia<br />
è solo un sogno».<br />
La “Rollissima del Cimone” al campione sappadino<br />
Piller Cottrer batte tutti<br />
sul traguardo di Sestola<br />
SESTOLA. Pietro Piller Cottrer firma la terza edizione<br />
della «Rollissima del Cimone» e sbaraglia la concorrenza<br />
degli specialisti dello skiroll. Un nome di prestigio per la<br />
manifestazione disputata ieri e valida quale finale della<br />
coppa del mondo della specialità. Il campione sappadino<br />
di sci nordico ha battuto tutti a cominciare dal siciliano<br />
Alfio Di Gregorio, alla fine secondo a venti secondi.<br />
Il duello tra i due è durato<br />
per circa sei dei dodici chilometri<br />
con un attacco iniziale<br />
del forestale cui il carabiniere<br />
sappadino ha prontamente<br />
risposto. Al giro di boa, Di<br />
Gregorio accusava una leggera<br />
flessione e Piller Cottrer<br />
ne approfittava immediatamente<br />
per guadagnare quella<br />
manciata di secondi di vantaggio<br />
che gli permetteva di<br />
gestire il primo posto fino al<br />
traguardo di Sestola. Il podio<br />
è <strong>completa</strong>to dal giovane veronese<br />
Marco Fiorentini, che<br />
dopo una gestione accorta delle<br />
energie, usciva alla distanza<br />
e strappava un eccellente<br />
terzo posto.<br />
«Sono soddisfatto e anche<br />
un po’ sorpreso per com’è andata<br />
la gara — ha dichiarato<br />
Piller Cottrer — anche perché<br />
sono reduce da una settimana<br />
di lavoro in ghiacciaio<br />
a Ramsau e quindi questa prova<br />
era un’incognita. Alfio è<br />
uno specialista dello skiroll e<br />
con lui abbiamo acceso la gara<br />
fin dalle prime battute e ci<br />
siamo proprio divertiti». La<br />
gara femminile se l’è aggiudicata<br />
la russa Elena Veedeneva<br />
con Cristina Paluselli,<br />
quinta al traguardo, prima<br />
delle azzurre in lizza. Ecco le<br />
classifichedella Rollissima e<br />
della coppa del mondo.<br />
3ª Rollissima del Cimone<br />
12 km a tecnica libera<br />
Senior m.: 1. Pietro Piller<br />
Cottrer (Ita) 30’10”, 2. Alfio Di<br />
Gregorio (Ita) 30’31”, 3. Marco<br />
Fiorentini (Ita) 31’13”, 4. Simone<br />
Paredi (Ita) 32’13”, 5. Alberto<br />
Pertile (Ita) 32’22”, 6. Rikard<br />
Grip (Swe) 32’28”, 7. Valerio<br />
Theodule (Ita) 32’30”.<br />
Senior f.: 1. Elena Veedeneva<br />
(Rus) 37’45”, 2. Vita Yakymchyk<br />
(Ukr) 37’47”, 3. Lada<br />
Nesterenko (Ukr) 37’57”, 4.<br />
Elena Rodina (Rus) 38’21”, 5.<br />
Cristina Paluselli (Ita) 38’42”.<br />
Junior m.: 1. Eugenio Bianchi<br />
(Ita) 31’59”.<br />
Junior f.: 1. Natalia Myakotina<br />
(Rus) 44’49”.<br />
Giovani m.: 1. Muhammed<br />
Kyzilarsian (Tur) 32’07”.<br />
Giovani f.: 1. Nathalie Rissema<br />
(Ola) 45’06”.<br />
Coppa del Mondo skiroll<br />
Senior m.: 1. Alfio Di Gregorio<br />
(Ita) 384, 2. Igor Glouchkov<br />
(Rus) 306, 3. Simone Paredi<br />
(Ita) 246.<br />
Senior f.: 1. Elena Veedeneva<br />
(Rus) 410, 2. Vita Yakymchyk<br />
(Ukr) 249, 3. Viviana<br />
Druidi (Ita) 241. (r.c.)<br />
va dell’Ana Feltre hanno tenuto<br />
alto l’onore dei bellunesi.<br />
Il primo, nella marcia, ha<br />
ottenuto un grande secondo<br />
posto in 12.11.8 (personale migliorato<br />
di oltre mezzo minuto),<br />
il feltrino Canova ha saltato<br />
4.73 nel lungo, con Lorenzo<br />
Ciet del La Piave ottimo<br />
quarto con 4.67. Nei 1000<br />
metri, Filippo Gris ed Enrico<br />
Quagliotto dell’Ana hanno<br />
corso entrambi in 3.30, nel peso<br />
Robin Toigo ha lanciato<br />
9.60. (r.f.)<br />
Europei di sci nautico<br />
Due argenti<br />
e un bronzo<br />
per la Mosti<br />
di Marco Lottaroli<br />
RECETTO (NO). Non ci<br />
sono più aggettivi per definire<br />
un’atleta come Marina<br />
Mosti. Anche ieri, nell’ultima<br />
giornata degli Europei<br />
assoluti al Parco<br />
Nautico del Sesia, la regina<br />
dello sci nautico azzurro<br />
- discipline classiche -<br />
ha lasciato il segno. Alle<br />
due medaglie conquistate<br />
sabato nel salto (argento)<br />
e nelle figure (bronzo) la<br />
Mosti ha aggiunto un altro<br />
argento ottenuto con<br />
grande caparbietà nella finale<br />
della combinata donne.<br />
Con tre medaglie personali<br />
Marina ha contribuito<br />
in modo determinante<br />
all’ottima prova di tutta la<br />
squadra azzurra che ha<br />
chiuso la competizione<br />
continentale con un totale<br />
di sette medaglie: 1 oro, 3<br />
argenti e 3 bronzi. Comprensibilmente<br />
raggiante<br />
l’atleta cortinese al termine<br />
della prova: «Devo dire<br />
che il bilancio per me e<br />
per tutta la squadra è stato<br />
più che positivo. Alla vigilia<br />
temevo di non riuscire<br />
ad esprimermi al meglio.<br />
Avevo poche gare nelle<br />
gambe e solo tanto allenamento.<br />
Poi provavo ancora<br />
dolore per i postumi<br />
di un infortunio. Piano piano<br />
ho invece cominciato a<br />
migliorare. Gli Assoluti<br />
(dove ha vinto 3 titoli italiani)<br />
mi hanno ridato fiducia<br />
e in questi Europei ho<br />
sciato meglio che in allenamento».<br />
Nella finale di slalom è<br />
arrivata quarta, a pari merito<br />
con la francese Geraldine<br />
Jamin, a sole due boe<br />
da un possibile bronzo.<br />
Con quella vinta ieri le medaglie<br />
targate Marina Mosti<br />
a livello continentale<br />
sono salite a sedici. E’ la<br />
nostra atleta in attività<br />
più medagliata, richiestissima<br />
a tutte le manifestazioni<br />
a inviti e premiata<br />
nel 2003 come atleta dell’anno.<br />
E adesso? In attesa degli<br />
Us Open posticipati a fine<br />
novembre a causa degli<br />
uragani che si stanno abbattendo<br />
sulla costa orientale<br />
degli Stati Uniti, Marina<br />
ha deciso di trascorrere<br />
qualche giorno di riposo<br />
nella sua Cortina. Dopo<br />
tanta fatica, lei è combinatista<br />
e partecipa a molte<br />
più gare rispetto agli specialisti,<br />
ha quindi bisogno<br />
di staccare. Tra i suoi monti<br />
si ricaricherà prima di<br />
tornare agli allenamenti e<br />
nuovamente in gara ai primi<br />
di ottobre, a Ravenna.<br />
Salterà invece la terza tappa<br />
della Coppa del Mondo<br />
in Cina. A seguirla a Recetto,<br />
c’era la mamma. Quando<br />
può cerca di essere presente<br />
alle gare della figlia.<br />
E’ sempre lei la prima a<br />
congratularsi con Marina<br />
e anche ieri è stato così.<br />
Risultati: Slalom donne<br />
(finale): 1. Amade (Fra) 2 a<br />
10,75; 2. Gatty Saunt (Gbr)<br />
0,50 a 10,75; 3. Reinstaller<br />
5,50 a 11,25; 4 Mosti 3,50 a<br />
11,25.<br />
Combinata donne (finale):<br />
1. Lucine (Fra) 2711,10;<br />
2. Mosti 2597,61; 3. Amade<br />
(Fra) 2480,59.
LA SECONDA<br />
GIORNATA<br />
Nella prima frazione<br />
è la squadra di Seno<br />
a far gioco, ma davanti<br />
non c’è chi trasformi<br />
le opportunità in gol<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 17<br />
Andrea Basso al sorteggio del campo<br />
Trasferta piena di rabbia per i gialloblù: oltre al legno di Kabine e a due penalty non concessi, c’è una palla di Basso vista al di là della riga<br />
Tante arrabbiature, una beffa, 0 punti<br />
Il Belluno va ko su uno dei rari tiri del Sassuolo e si spegne nel finale<br />
di Gigi Sosso<br />
SASSUOLO. Sotto Sassuolo. Scavi nella partita dello stadio<br />
Ricci e scopri che i modenesi hanno trovato una pepita<br />
d’oro e guidano la classifica grazie a uno dei rari tiri di<br />
Vianello. Mentre lo sconfitto Belluno ha preso un legno<br />
con Kabine e stavolta si incavola, perché è sicuro che un<br />
pallone di Basso abbia sconfinato oltre la riga di porta.<br />
Due delle tante opportunità di un primo tempo da indigestione.<br />
Quanto hanno mangiato i gialloblù... In confronto,<br />
nel ristorante di Reggio Emilia avevano digiunato.<br />
SASSUOLO<br />
BELLUNO<br />
SASSUOLO (4-3-2-1): Pomini, Consolini, Benetti, Baresi, Girelli,<br />
Anselmi, Vianello (75’ Sforzini), Pagani, Federici (85’ Lo Pinto),<br />
Gilioli (59’ Malpeli), Pensalfini. A disposizione Giaroli, Grimaldi,<br />
Ardenghi, Santunione.<br />
Allenatore Brucato.<br />
BELLUNO CAFFE’ BRISTOT (4-4-2): Tomasig, De Bortoli (74’ Carnelossi),<br />
Basso, Tosato, Rigo, De Mattia, Barbisan (55’ Sessolo),<br />
Lonzar, De Paula (61’ Veronese), Roverato, Kabine. A disposizione<br />
Bee, Sandri, Lazzaretti, Pisacane.<br />
Allenatore Seno.<br />
ARBITRO: Spadaccini di Vasto (assistenti Buoso, Caiasanti).<br />
RETE: 12’ Vianello.<br />
NOTE: Giornata di sole, terreno buono. Spettatori 500 circa con<br />
rappresentanza bellunese. Angoli 4-3 per il Belluno. Ammoniti<br />
Anselmi, Pagani, Rigo, Kabine. Minuti di recupero: 1 e 5.<br />
Meno brillanti dopo il riposo,<br />
bisognerà capire se per<br />
frustrazione o per il caldo della<br />
capitale delle ceramiche. Sicuramente<br />
il più esperto Sassuolo<br />
ha saputo addormentare<br />
la partita e nella sua area<br />
non si è visto più molto.<br />
C’è palo e palo. Pieno quello<br />
veneto, interno con gol l’emiliano.<br />
Il Belluno scatta dai<br />
blocchi con la stessa voglia di<br />
vincere dell’incontro di un anno<br />
fa. Solo che allora aveva<br />
segnato presto con Ballarin,<br />
questa volta ci sono soltanto<br />
dei buoni presupposti. La<br />
squadra è la stessa del pareggio<br />
con la Pro Sesto e, in poco<br />
più di dieci minuti, va alla<br />
conclusione in tre circostanze.<br />
Quella più fotogenica capita<br />
a Kabine, che riceve una<br />
passaggio in verticale da De<br />
Il marocchino Mehdi Kabine<br />
1<br />
0<br />
Paula, salta Consolini e calcia<br />
con il destro dal limite,<br />
centrando il montante. Il Sassuolo<br />
ha fuori il portiere titolare<br />
Giaroli per l’incidente<br />
della settimana scorsa (rigioca<br />
Pomini) e va avanti poco<br />
dopo: Roverato buca un pallone<br />
in uscita e dalla destra Federici<br />
può servire Vianello,<br />
che taglia in due la difesa e segna<br />
con un destro sul paletto<br />
interno e, quindi, in porta. Il<br />
4-3-2-1 di Brucato non aveva<br />
fatto molto, per meritarsi la<br />
rete, ma non si può dire che<br />
gli manchi la concretezza.<br />
Supermoviola, grazie. Qualcuno<br />
chiami Biscardi, per rivedere<br />
il momento del pareggio<br />
non certificato del Belluno:<br />
Roverato batte corto un<br />
angolo, Kabine effettua un<br />
traversone molto teso e sul<br />
Il centrocampista Nicola Lonzar prova a farsi spazio a centrocampo<br />
tocco di Andrea Basso sembra<br />
che Pomini vada un po’<br />
troppo indietro con le braccia.<br />
Vinti schei, precisa un tifoso<br />
in tribuna. Venti centimetri.<br />
Il capitano bellunese<br />
va anche per terra, nel contatto<br />
con il difensore avversario,<br />
ma non ha nessuna soddisfazione.<br />
Spadaccini non gli<br />
dà né il gol né il rigore (un altro<br />
verrà negato a Lonzar,<br />
«Se non era gol, era rigore»<br />
Il capitano e l’azione che ha cambiato il match<br />
SASSUOLO. Il morale? Basso.<br />
Il capitano del Belluno<br />
quasi non ci crede. Il Sassuolo<br />
è primo, dopo una prestazione<br />
da prenderne tre o addirittura<br />
quattro. Andrea Basso<br />
è arrabbiato soprattutto<br />
per il gol che Spadaccini non<br />
ha visto. Era disposto anche<br />
a dare un’alternativa al fischietto<br />
di Vasto, ma non<br />
può accontentarsi di niente:<br />
«Sono convinto che il pallone<br />
fosse dentro, sulla mia deviazione.<br />
Pomini l’ha tirato<br />
fuori, quando era già oltre la<br />
riga. Ma se non vuoi darmi il<br />
gol, almeno concedimi il rigore...<br />
Ero davanti ala porta e<br />
non avevo nessun motivo di<br />
andare a terra. E’ stato il<br />
mio avversario a farmi cadere.<br />
Ci stava una delle due cose<br />
e, invece, l’arbitro ha fatto<br />
proseguire».<br />
per mano in barriera di Consolini).<br />
C’è solo il Belluno, il<br />
suo problema è che De Paula,<br />
Lonzar e ancora Kabine non<br />
segnano. Il Sassuolo torna in<br />
spogliatoio con la sensazione<br />
di aver rubacchiato.<br />
Seno le prova tutte. Il tecnico<br />
bellunese è il più incredulo,<br />
ma non ne vuole sapere di<br />
perdere. Entra Sessolo al posto<br />
di un Barbisan poco incisi-<br />
Da graduato avrà chiesto<br />
spiegazioni al direttore di gara:<br />
«Mi ha semplicemente<br />
detto di non aver visto il pallone<br />
al di là della linea. Il suo<br />
assistente l’ha aiutato e il gioco<br />
è continuato, come se<br />
niente fosse accaduto. Purtroppo<br />
questo è un episodio<br />
che pesa tantissimo sul risultato<br />
della partita».<br />
Mai visto un Belluno così<br />
pericoloso, tra preparazione,<br />
Coppa Italia e prime gare di<br />
campionato: «Ci sono state<br />
sei o sette occasioni da gol<br />
nel primo tempo e qualcuna<br />
l’abbiamo costruita anche<br />
nel secondo. Purtroppo non<br />
c’è stato verso di concretizzare.<br />
Il mio gol non concesso, il<br />
palo di Kabine, i tiri in area<br />
di Lonzar o di Sessolo. Siamo<br />
qui a commentare una sconfitta<br />
immeritata».<br />
vo; va dentro anche Veronese<br />
per De Paula, con la conseguenza<br />
che Roverato trasloca<br />
a destra e Sessolo in avanti<br />
con Kabine e infine c’è spazio<br />
per Carnelossi da trequartista.<br />
Fuori De Bortoli. Ma quello<br />
che manca è lo spirito della<br />
prima frazione. La nuova<br />
squadra non si fa più vedere<br />
molto in area, se non con un<br />
tiro fuori di nuovo di Kabine.<br />
Da evitare una rete come<br />
quella segnata da Vianello.<br />
Una palla stracciata in un<br />
momento delicato: «E’ un vero<br />
peccato, anche per questo<br />
motivo. Abbiamo perso il pallone<br />
in uscita e non c’è un<br />
momento più rischioso per<br />
sbagliare qualcosa. Siamo<br />
stati prontamente castigati,<br />
in una delle poche situazioni<br />
a favore del Sassuolo».<br />
Un punto su sei. Presto per<br />
dire qualsiasi cosa, ma non<br />
una grande partenza: «Non è<br />
una media invidiabile, però<br />
preferisco guardare il lato positivo:<br />
abbiamo infilato due<br />
buone prestazioni e siamo solo<br />
alla seconda partita. Ci<br />
mancherebbe che ci preoccupassimo<br />
adesso. Il campionato<br />
è molto lungo e presto vedremo<br />
senz’altro delle cose<br />
positive». (g.s.)<br />
IL FILM<br />
PRIMO TEMPO<br />
4’: Angolo di Roverato e<br />
sul secondo palo destro<br />
sul fondo di De Bortoli.<br />
10’ Strozzato il destro dal<br />
limite di Kabine e nessun<br />
pericolo per Pomini.<br />
11’ Il brasiliano De Paula<br />
serve in verticale lo stesso<br />
Kabine, che salta secco<br />
Consolini, ma il suo sinistro<br />
va sul palo.<br />
12’ Dalla fascia destra Federici<br />
serve Vianello, che<br />
trova un buco centrale e<br />
con il destro scarica sul palo<br />
interno e in gol.<br />
20’ Botta dai sedici metri<br />
di Kabine e deviazione in<br />
calcio d’angolo di Pomini.<br />
21’ Traversone teso da sinistra<br />
ancora dell’attaccante<br />
marocchino, tocco<br />
sottoporta di Basso e forse<br />
il salvataggio modenese è<br />
al di là della linea bianca.<br />
28’ Lonzar allarga sulla<br />
destra dell’area per De<br />
Paula, che calcia troppo facile<br />
sul palo vicino.<br />
36’ Sulla punizione di Lonzar,<br />
Consolini colpisce con<br />
un braccio in barriera:<br />
l’arbitro non vede niente<br />
di punibile.<br />
SECONDO TEMPO<br />
10’ Lancio di Anselmi e<br />
il solissimo Vianello controlla<br />
per poi scagliare fuori<br />
di destro.<br />
32’ Sforzini ruba la palla a<br />
Tosato, ma poi conclude<br />
debolmente. Parata facile.<br />
40’ Tiro di Federici, Tomasig<br />
tocca con il guanto<br />
aperto e poi Rigo salva in<br />
scivolata su Sforzini.<br />
42’ Kabine si prepara bene<br />
il destro in area, ma<br />
conclude largo con un tiro<br />
quasi parallelo alla linea<br />
di porta. (g.s.)<br />
IL MAROCCHINO E’ STATO TRA I MIGLIORI<br />
Kabine: «E’ la “cattiveria” che ci manca»<br />
I rimpianti oscurano la gioia per la prova personale: «Gara buttata»<br />
SASSUOLO. Ka... bene. Un<br />
partitone per Mehdi Kabine.<br />
L’attaccante marocchino è<br />
stato una continua preoccupazione<br />
per i difensori modenesi.<br />
I quattro neroverdi non<br />
l’hanno mai visto e il portiere<br />
Pomini è ancora lì che doma i<br />
brividi. Ma il Belluno non ha<br />
vinto e nemmeno pareggiato,<br />
ecco perché l’ex San Polo è<br />
triste: «C’è stata un po’ di<br />
sfortuna. Ma detto questo, bisogna<br />
assolutamente essere<br />
più cattivi. Non possiamo permetterci<br />
di buttare tutte que-<br />
ste opportunità. Non siamo<br />
riusciti a segnare, mentre loro<br />
hanno sfruttato una delle<br />
poche situazioni favorevoli».<br />
Anche il palo alla destra<br />
del portiere ha avuto la tremarella.<br />
Raccontiamo l’azione<br />
forse più bella: «Mi ero liberato<br />
bene, purtroppo la palla<br />
è finita contro il palo. E anche<br />
alla fine ho avuto una<br />
possibilità, senza però prendere<br />
la porta per una questione<br />
di centimetri. Non dimentichiamo<br />
poi che probabilmente<br />
quella deviazione di Basso<br />
era vincente e l’arbitro ha deciso<br />
di non darci il gol».<br />
Kabine sarebbe andato al riposo<br />
con un vantaggio molto<br />
rassicurante e, invece, si è ritrovato<br />
a discutere con il mister<br />
Seno su quel gol preso:<br />
«Se il primo tempo fosse<br />
finito sul 3-0 per noi, non ci<br />
sarebbe stato niente da dire.<br />
Io posso anche essere contento<br />
della mia prova, ma la sostanza<br />
è che abbiamo perso la<br />
partita. Siamo usciti dal campo<br />
senza nemmeno un punto<br />
e allora tanto vale».<br />
Avesse segnato, è probabile<br />
che sarebbe andato a salutare<br />
i suoi parenti più stretti in<br />
gradinata. Magari scavalcando<br />
la recinzione: «E’ vero<br />
che c’era tuta la mia famiglia:<br />
mia madre, gli zii, i fratelli.<br />
Non so cosa sarebbe successo<br />
se ce l’avessi fatta a segnare.<br />
Loro sono contenti di come<br />
ho giocato, però questo non è<br />
servito a portare via almeno<br />
un punto. Ripeto che dobbiamo<br />
essere più cattivi, se vogliamo<br />
vincere partite come<br />
questa». (g.s.)
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 18<br />
BIELLESE<br />
PORTOSUMMAGA<br />
BIELLESE: Varaldi, Verdi, Merlin, Mazzia, Berger,<br />
Calvi (57’ Colombo), Gusmini (72’ Gilardi), Brognoli,<br />
Biagi, Lunardon (83’ Torri), Altinier. Allenatore<br />
Chierico.<br />
PORTOSUMMAGA: Visentin, Volpi (79’ Chittaro),<br />
Nichele, Stocco, Artusi, Mattielig, Favret, Gardin,<br />
Pastrello (73’ Cester), Moro Ma. (64’ Meteos), Volpato.<br />
Allenatore Fonti.<br />
ARBITRO: Alderuccio di Milano.<br />
RETI: 3’ Volpato, 22’ Altinier (r), 24’ Moro (r), 60’<br />
Altinier (r).<br />
Giornata di scarsa vena per Gabriele Barbisan<br />
Sottotono solo in tre: Barbisan, De Paula e Roverato; quest’ultimo autore dell’errore che ha dato il gol al Sassuolo<br />
Basso e Kabine, è una domenica super<br />
Nonostante tutto, a livello individuale il Belluno non ha sfigurato<br />
TOMASIG 6 Una parata su<br />
Federici, prima che Rigo salvi<br />
su Sforzini. Il tiro di Vianello<br />
è molto angolato e davanti<br />
a lui c’è una voragine. Un po’<br />
meglio con i piedi.<br />
DE BORTOLI 6,5 C’è Pensalfini<br />
dalla dua parte, cioè l’uomo<br />
da tre punti contro il Portogruaro.<br />
Il giocatore arrivato<br />
dal Monza non ha spazio,<br />
in compenso «Pane» se ne<br />
guadagna in area modenese.<br />
BASSO 7 Sulla sinistra, non<br />
passa Pagani. Quanto al capitano,<br />
spinge quanto può e re-<br />
clama un gol non concesso.<br />
Nelle prime due partite, è stato<br />
tra i più positivi.<br />
TOSATO 6 Vianello trova il<br />
corridoio, tra lui e Rigo, nell’azione<br />
del gol. Per il resto,<br />
non ci sono errori e, comunque,<br />
quello decisivo parte da<br />
Roverato e non certo da lui.<br />
RIGO 6 Fino a un certo punto,<br />
vale il discorso fatto per<br />
Tosato. Salva il raddoppio<br />
quasi sicuro su Sforzini, dopo<br />
la parata di Tomasig su Federici.<br />
Rischia l’infortunio.<br />
DE MATTIA 6,5 Si batte be-<br />
Il brasiliano Bruno Carnelossi, entrato nella ripresa<br />
OLBIA<br />
CASALE<br />
OLBIA: Manis, Mugnaini (34’ st Rassu), Ottolina,<br />
Labriola, Prosperi, Manca (22’ st Muzzoni), De<br />
Cecco, Granozi, Sotgia, Bonvissuto, Sanguinetti<br />
(19’ st Maranzano).<br />
Allenatore Pergolizzi.<br />
CASALE: Castagnone, Lazzeri, Coletto, Grancitelli,<br />
Capecchi, Friso, Melchiori, Ettori, Rinino (27’ st<br />
Panzanaro), Iuliano (24’ st Genocchio), Soragna.<br />
Allenatore Jacolino.<br />
ARBITRO: Balsamo di Tivoli.<br />
RETE: al 19’ pt Soragna.<br />
PRO VERCELLI<br />
SANREMESE<br />
PRO VERCELLI: Mandelli, Gobba, Pelati, Ludi, Crisopulli,<br />
Longo (41’ st Gorlani), Rondinelli, Balacchi<br />
(22’ st Dalla Bona), Anderson (17’ st Munari),<br />
Egbedi, Bernardi. All.: Viassi<br />
SANREMESE: Rutoli, Sconziano, Addona, Cassaro<br />
(5’ st Lodi), Venuti, Liberoti (12’ st Lurieri), Padoin,<br />
Papa, Benincasa, Pelatti, Iannoco (35’ st Covelli).<br />
Allenatore Soda<br />
ARBITRO: Burdin di Cormons.<br />
RETE: al 41’ pt Egbedi.<br />
SPIGOLATURE<br />
Brucato, contro i gialloblù<br />
filotto di tre vittorie su tre<br />
SASSUOLO. Brucato mangia il Belluno.<br />
Il nuovo allenatore del Sassuolo comincia<br />
ad avere una serie positiva: due partite<br />
con la Biellese, una con i modenesi e tre vittorie.<br />
Una vera bestia neroverde.<br />
Il velo in tribuna. Su un gradone del Ricci,<br />
tutta la famiglia di Medhi Kabine. Le<br />
donne con il chador islamico. Non è facile<br />
vederne negli stadi che tifano in arabo, ma<br />
ormai la famiglia dell’attaccante marocchino<br />
è pienamente integrata in Italia.<br />
La schedina di Seno. Senza volerlo, il mister<br />
del Belluno ha azzeccato il pronostico.<br />
Sul giornalino dei tifosi ha fatto intendere<br />
un 1X. Il primo segno si è verificato, il secondo<br />
è quello che avrebbe meritato. (g.s.)<br />
0<br />
1<br />
1<br />
0<br />
PIZZIGHETTONE<br />
CARPENEDOLO<br />
ne a centrocampo, distribuendo<br />
anche qualche buon pallone.<br />
Al momento, «Ciaci» da<br />
Santo Stefano è una delle certezze<br />
del Belluno.<br />
BARBISAN 5,5 Non è ancora<br />
entrato in campionato. Sulla<br />
fascia destra, non salta mai<br />
l’uomo e la superiorità numerica<br />
è sempre un’illusione.<br />
LONZAR 6 Non è ancora al<br />
massimo, ma un po’ di filtro<br />
lo fa. Batte una punizione,<br />
per un possibile rigore.<br />
DE PAULA 5,5 Una conclusione<br />
facile per Pomini e qual-<br />
2<br />
2<br />
che salto alla ricerca del pallone<br />
alto. Poco anche per Seno,<br />
che lo toglie dopo un quarto<br />
d’ora del secondo tempo.<br />
ROVERATO 5,5 Parte a sinistra<br />
e si sposta a destra, quando<br />
entra Veronese. Commette<br />
l’errore più tremendo, consegnando<br />
il vantaggio al Sassuolo.<br />
Meno ispirato del solito.<br />
KABINE 7 E’ in grande giornata,<br />
tra il palo e qualche altro<br />
tiro. Ogni tanto tende a<br />
portare troppo il pallone.<br />
SESSOLO 6 Fa uscire Barbisan,<br />
passando dalla destra al-<br />
l’attacco. Gioca qualche pallone,<br />
anche se non riesce a essere<br />
troppo pericoloso.<br />
VERONESE 6 Qualcosa di<br />
buono sulla sinistra. Almeno<br />
mette un buon pallone.<br />
CARNELOSSI s.v. Un quarto<br />
d’ora da mezzapunta, senza<br />
farsi sentire.<br />
SASSUOLO: Pomini 6.5, Consolini<br />
6, Benetti 6, Baresi 6,<br />
Girelli 5.5, Anselmi 6.5, Vianello<br />
7 (Sforzini 6), Pagani 6,<br />
Federici 5.5 (Lo Pinto sv), Gilioli<br />
5.5 (Malpeli sv), Pensalfini<br />
6. Arbitro 5,5. (g.s.)<br />
«Troppi errori nel primo tempo»<br />
Il tecnico Seno moderatamente soddisfatto della squadra<br />
«L’arbitro? Non ne ho mai parlato, non lo farò stavolta»<br />
SASSUOLO. L’allenatore<br />
del Belluno non è per nulla<br />
contento di come è andato a finire<br />
il pomeriggio. Maurizio<br />
Seno ha visto una grande Belluno<br />
per tutto il primo tempo,<br />
salvo un calo nella ripresa.<br />
«Lasciamo stare il caldo,<br />
perché c’era anche per i giocatori<br />
del Sassuolo. Noi non vogliamo<br />
crearci degli alibi, diciamo<br />
piuttosto che abbiamo<br />
sbagliato troppe reti nel corso<br />
della prima frazione. Fossimo<br />
stati un po’ più precisi, a quest’ora<br />
staremmo festeggiando<br />
una vittoria e non certo una<br />
sconfitta».<br />
Ma allora bisogna spiegare<br />
che cosa è successo nel corso<br />
di questo secondo periodo.<br />
PIZZIGHETTONE: Arcari, Porrini, Colicchio, Marcucci,<br />
Rizzi, Fumasoli (23’ st Deinite), Tacchinardi,<br />
Pascali, Melotti (13’ st Parmesani), Coralli,<br />
Gay (38’ st Guglieri).<br />
Allenatore Venturato.<br />
CARPENEDOLO: Ardigò, Pialorsi, Abeni, Radice,<br />
Donà, Iori (4’ st Fulcini), Corti, Brambilla (9’ st Bottazzi),<br />
Sgrò, Paoli (28’ pt Belluomini), Zubin.<br />
Allenatore Franzoni.<br />
ARBITRO: Branciforte di Nuoro.<br />
RETI: 18’ pt Rizzi, 25’ pt Fumasoli.<br />
VALENZANA<br />
PALAZZOLO<br />
VALENZANA: Grillo, Antonellini, Pazzi, Mercuri,<br />
Barone, Giuliodori, Setaro (45’ st Scapini), Ferronato,<br />
Foglia, Roncarati (22’ st Malatesta), Lauria<br />
(32’ st Sinagra).<br />
Allenatore Bollini.<br />
PALAZZOLO: Gritti, Lanati, Pedrocchi, Ischia (42’<br />
st Scanu), Pedretti, Cusini, Longhi, Melosi (36’ st<br />
Luperini), Manzini (18’ st Brembilla), Putelli, Barbieri.<br />
Allenatore Maccoppi.<br />
ARBITRO: Meli di Parma.<br />
RETE: al 3’ pt Lauria (rigore).<br />
2<br />
0<br />
1<br />
0<br />
«Dobbiamo dire che abbiamo<br />
una squadra molto giovane. I<br />
ragazzi sono calati sul piano<br />
psicologico nel momento in<br />
cui hanno visto che non ce la<br />
facevano proprio a mettere<br />
dentro il pallone. E’ stato proprio<br />
in questo frangente che la<br />
nostra spinta è stata più sterile<br />
e meno precisa. A parte questo,<br />
devo elogiare lo stesso i<br />
miei ragazzi, per quello che<br />
mi hanno dimostrato nel corso<br />
del primi 45’. Non sarebbe<br />
stato strano se fossimo andati<br />
al riposo con qualche gol di<br />
vantaggio. Il discorso è che la<br />
nostra gioventù è uno dei dazi<br />
che dobbiamo pagare».<br />
Un punto su sei disponibili<br />
non è certo una grande media,<br />
MONZA<br />
LEGNANO<br />
tanto per cominciare il campionato.<br />
«Non siamo partiti<br />
molto bene, però sono fiducioso.<br />
Tutto sommato ho visto<br />
una buona squadra; almeno<br />
in questa circostanza abbiamo<br />
calciato molte volte verso la<br />
porta avversaria».<br />
E cosa dire dei due episodi<br />
che hanno condizionato la partita?<br />
«Non parlo mai dell’operato<br />
dell’arbitro e, dunque,<br />
non lo faccio nemmeno qui.<br />
Evidentemente il signor Spadaccini<br />
ha visto quello che si è<br />
verificato e s’è regolato di conseguenza.<br />
Non voglio tornare<br />
sui due episodi, piuttosto, dovremo<br />
essere un po’ più concreti<br />
di quanto non siamo stati».<br />
(g.s.)<br />
MONZA: Righi, Melani, Zaffaroni, Campi (32’ st<br />
Giaretta), Barjie, Grossi, Piovanelli, Robbiati, Pontarollo<br />
(25’ st Espinal), Karasavvidis (22’ st Ferrari),<br />
Basilico. Allenatore Trainini.<br />
LEGNANO: Malatesta, Bacci, Chiti, Schenone,<br />
Maggioni, Catenacci (37’ pt Sarli), Toma, D’Ainzaghi<br />
(44’ st Sala), Zanardo, Nordi (41’ st Andorno),<br />
Shala. Allenatore Di Chiara.<br />
ARBITRO: Fugante di Macerata.<br />
NOTE: espulso Chiti (46’ pt) per doppia ammonizione.<br />
PRO SESTO<br />
IVREA<br />
PRO SESTO: Monguzzi, Cattaneo (36’ st Marchesi),<br />
Beccegato, Rota, Dossi, Salvi, Preti (16’ st Ruffini),<br />
Zinnari, Turetta, Maiolo, Riolo (20’ st Assane).<br />
Allenatore: Motta<br />
IVREA: Mordenti, De Pascale, Vianello, Mantelli,<br />
Conficconi, Abate (25’ st Siumar), Monetta (36’ st<br />
Tolotti), Rosso, Zucco, Andreini (9’ st Rondinella),<br />
Artico. Allenatore: Gaudenzi<br />
ARBITRO: Barletta di Bernalda<br />
RETI: al 5’ Beccegato, al 12’ Abate, al 25’ Andreini.<br />
MONTICHIARI<br />
ALTO ADIGE<br />
MONTICHIARI: Rosin, Calandrelli, Ramundo, Bendoricchio,<br />
Quaresmini, Facchinetti, Fiorentini,<br />
Quadri (28’ st Nichesola), Versi, Cossato (35’ st<br />
Belleri), Petrascu (40’ st Fusari). Allenatore Bonometti.<br />
ALTO ADIGE: Servili, Mallus, Guerra, Buscaroli,<br />
Ramsbach, Merzek, Corradi (36’ st Sorti), Cardillo,<br />
Mancini 6 (44’ st Scavona), Stefanelli, Le Noci<br />
(30’ st Benvenuto). Allenatore Terzulli.<br />
ARBITRO: Saveri di Viterbo.<br />
RETI: 5’ st Facchinetti, 17’ st Mancini.<br />
0<br />
0<br />
1<br />
2<br />
1<br />
1<br />
Il difensore recrimina<br />
Rigo non sa<br />
darsi pace<br />
«Potevamo<br />
vincere»<br />
SASSUOLO. C’è mancato<br />
poco che Enrico Rigo<br />
si facesse male, nell’azione<br />
del mancato raddoppio<br />
del Sassuolo. Ma il vicecapitano<br />
gialloblù è più addolorato<br />
per la mancanza dei<br />
un risultato positivo, a<br />
suo giudizio più che meritato.<br />
Il difensore centrale<br />
era stato tra i protagonisti<br />
di quel Belluno che, solo<br />
pochi mesi fa, aveva vinto<br />
al Riggi. «E’ vero che per<br />
poco non mi sono infortunato,<br />
nel momento in cui<br />
ho certato di chiudere su<br />
Sforzini. L’attaccante modenese<br />
ha cercato di ribadire<br />
in porta, dopo la respinta<br />
da parte di Tomasig,<br />
e io ho dovuto intervenire<br />
in qualche maniera:<br />
lui mi ha toccato sul tendine<br />
e ho dovuto rimanere a<br />
terra per qualche secondo.<br />
Tutto sommato, comunque,<br />
non è nulla di<br />
grave, tanto è vero che ho<br />
potuto riprendere regolarmente.<br />
In effetti, mi fa molta<br />
più rabbia questa mancata<br />
vittoria. Avremmo potuto<br />
addirittura vincere,<br />
con tutte le occasioni che<br />
ci sono capitate, in particolare<br />
nel corso del primo<br />
tempo». Rigo e la difesa<br />
hanno dovuto fare ben poco<br />
per arginare le iniziative<br />
della squadra di Brucato:<br />
«Devo dire che per tutta<br />
la prima frazione di gioco<br />
è stato il Belluno ad avere<br />
le migliori possibilità<br />
per passare in vantaggio.<br />
Quanto al Sassuolo, ha<br />
sfruttato soltanto una delle<br />
proprie opportunità da<br />
gol che gli sono capitate.<br />
Non ricordo che gli emiliani<br />
abbiano costruito un altro<br />
pericolo, al di là della<br />
percussione centrale, che<br />
c’è costata lo svantaggio.<br />
Purtroppo, nel corso del<br />
secondo periodo di gara,<br />
siamo calati e non c’è stato<br />
più verso di recuperare<br />
lo svantaggio. Ad ogni modo,<br />
la squadra mi è piaciuta:<br />
con un po’ più di fortuna,<br />
avremmo senz’altro potuto<br />
mettere via la prima<br />
vittoria della stagione. Pazienza,<br />
sarà per il prossimo<br />
incontro, quello in casa<br />
contro il Pizzighettone.<br />
Lì dovremo per forza cercare<br />
di vincere per la prima<br />
volta, pena il rimanere<br />
un po’ attardati nei confronti<br />
delle altre squadre<br />
che lotteranno per la salvezza».<br />
(g.s.)<br />
C2 / GIRONE A<br />
I RISULTATI<br />
*BIELLESE - PORTOSUMMAGA 2 - 2<br />
*MONTICHIARI - ALTO ADIGE 1 - 1<br />
*MONZA - LEGNANO 0 - 0<br />
CASALE - *OLBIA 1 - 0<br />
*PIZZIGHETTONE - CARPENEDOLO 2 - 0<br />
IVREA - *PRO SESTO 2 - 1<br />
*PRO VERCELLI - SANREMESE 1 - 0<br />
*SASSUOLO - BELLUNO 1 - 0<br />
*VALENZANA - PALAZZOLO 1 - 0<br />
CLASSIFICA P G V N P GF GS<br />
IVREA 6 2 2 0 0 4 2<br />
VALENZANA 6 2 2 0 0 3 1<br />
SASSUOLO 6 2 2 0 0 2 0<br />
ALTO ADIGE 4 2 1 1 0 6 2<br />
PIZZIGHETTONE 4 2 1 1 0 3 1<br />
MONTICHIARI 4 2 1 1 0 2 1<br />
CASALE 3 2 1 0 1 2 2<br />
PRO VERCELLI 3 2 1 0 1 2 5<br />
BIELLESE 2 2 0 2 0 2 2<br />
MONZA 2 2 0 2 0 0 0<br />
PORTOSUMMA-<br />
GA 1 2 0 1 1 2 3<br />
PRO SESTO 1 2 0 1 1 1 2<br />
SANREMESE 1 2 0 1 1 1 2<br />
BELLUNO 1 2 0 1 1 0 1<br />
LEGNANO 1 2 0 1 1 0 1<br />
PALAZZOLO 1 2 0 1 1 0 1<br />
CARPENEDOLO 1 2 0 1 1 0 2<br />
OLBIA 0 2 0 0 2 1 3<br />
PROSSIMO TURNO<br />
BELLUNO - PIZZIGHETTONE; CARPENEDOLO - VALENZA-<br />
NA; CASALE - MONTICHIARI; IVREA - BIELLESE; LEGNANO -<br />
PRO SESTO; PALAZZOLO - SASSUOLO; PORTOSUMMAGA -<br />
PRO VERCELLI; SANREMESE - MONZA; ALTO ADIGE - OL-<br />
BIA.
«Non so se la palla<br />
calciata da Basso<br />
fosse entrata o no<br />
ma a questo punto<br />
fa poca differenza»<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 19<br />
Delusione per i tifosi arrivati a Sassuolo<br />
SPIGOLATURE<br />
La bandiera di Marinella<br />
Brava la guardalinee donna, un po’ meno il collega<br />
SASSUOLO. Pochi, ma rumorosi.<br />
Qualche tifoso del<br />
Belluno è arrivato fino a Sassuolo.<br />
Si sono visti gli striscioni<br />
della Lions Force e della<br />
Vecchia Guardia. Presente,<br />
anche senza stendardi, il<br />
1. Club Belluno 1905. I leoni<br />
ce l’hanno sempre con i carabinieri,<br />
ma per il resto tutto<br />
in ordine. Nessun gemellaggio<br />
con gli avversari. C’è chi<br />
si era depresso parecchio,<br />
quando aveva letto che la società<br />
non aveva dovuto ri-<br />
chiedere nessun biglietto al<br />
segretario modenese.<br />
Caramelle in tribuna. Belle<br />
le hostess del Ricci e simpatica<br />
l’iniziativa di distribuire<br />
delle caramelle in tribuna<br />
centrale, tra il primo e il secondo<br />
tempo. Addolcire il palato<br />
dei sostenitori è da applausi.<br />
Al Polisportivo?<br />
Izabine chi? Nella formazione<br />
del Belluno, uno strano<br />
numero 11. Superata la<br />
sorpresa, ci si è accorti che<br />
era Mehdi Kabine. Che peral-<br />
tro si sarebbe fatto riconoscere<br />
dopo pochissimi minuti.<br />
La bandiera di Marinella. I<br />
sostenitori dell’una e dell’altra<br />
squadra hanno potuto apprezzare<br />
anche una guardalinee<br />
donna. Marinella Caiasanti<br />
ha dato una buona mano<br />
al vastese Spadaccini,<br />
sbandierando sempre a tono.<br />
E’ il collega Marco Buoso a<br />
non aver visto in porta il pallone<br />
di Basso e a non aver<br />
suggerito il gol al direttore di<br />
gara. (g.s.)<br />
De Mattia: «Meritavamo di più, ma è andata così»<br />
Il giovane centrocampista di Santo Stefano ha la coscienza a posto<br />
«Inutile prendersela con l’arbitro se poi non la buttiamo dentro»<br />
SASSUOLO. Comelico, terra mitica. Continua<br />
a sorprendere Igor De Mattia, il diciannovenne<br />
centrocampista di Santo Stefano.<br />
Anche ieri ha fatto la sua partita, di fronte<br />
ad avversari molto più importanti. Anche<br />
Non è che potrai sempre organizzare<br />
sei o sette occasioni<br />
da gol e non buttare dentro<br />
nemmeno un pallone. Sarebbe<br />
troppo triste, anche perché<br />
questa squadra così giovane<br />
e simpatica merita delle<br />
soddisfazioni: «Il guaio è proprio<br />
questo. Le occasioni per<br />
segnare ci sono state, ma non<br />
c’è stato verso di concretizzarne<br />
nemmeno una. Francamente<br />
non so se quella palla<br />
di Basso sia entrata o meno,<br />
ma alla fine fa poca differenza.<br />
La realtà è che l’arbitro<br />
ha fatto continuare e non ci<br />
ha concesso nemmeno l’eventuale<br />
rigore. Credo che<br />
avremmo meritato qualcosa<br />
di più, questo è indubbio, ma<br />
il punteggio ci condanna e<br />
La sua squadra<br />
gioca male ma è<br />
prima in classifica<br />
SASSUOLO. Mister onestà.<br />
Giuseppe Brucato sa di aver<br />
raccolto più del dovuto contro<br />
il Belluno. Il mister del<br />
Sassuolo ha gridato parecchio<br />
dalla panchina, invitando<br />
a volte i suoi a metterci gli<br />
attributi, senza peraltro avere<br />
molto ascolto. Il termine<br />
anatomico preciso sarebbe<br />
un altro, ma non è molto giornalistico.<br />
Ci siamo capiti: «Sono<br />
stati tre punti sofferti. Alla<br />
vigilia di questo incontro,<br />
avevo detto che il Belluno era<br />
una squadra giovane, ma<br />
combattiva ed evidentemente<br />
non mi sbagliavo. I veneti ci<br />
hanno messo in notevole difficoltà<br />
in più di un caso e ci siamo<br />
salvati in qualche maniera.<br />
Non nego che il risultato<br />
di Gigi Sosso<br />
non c’è più niente da fare».<br />
Insomma, il Belluno deve<br />
piangere soprattutto per la<br />
sua incapacità di concretizzare<br />
il giusto. Non gli si chiedeva<br />
di vincere cinque a zero,<br />
probabilmente sarebbe bastato<br />
un gol, per portare sul pullman<br />
i tre punti. Chi ne ha<br />
sei, dopo due incontri merita<br />
Maurizio Seno è perplesso<br />
sia un po’ largo per noi, ma ripeto<br />
che mi aspettavo una<br />
partita difficile. Sapevo che<br />
non sarebbe stato un pomeriggio<br />
spensierato. I bellunesi sono<br />
cambiati molto da come<br />
me li ricordavo la scorsa stagione,<br />
quando io ero alla guida<br />
della Biellese, ma non<br />
mancano certo di qualità».<br />
lui non può che essere preoccupato per la<br />
sconfitta e anche per la seconda domenica<br />
senza gol della squadra (segna Roverato,<br />
ma in Coppa), ma la coscienza non morde<br />
e verranno tempi più fruttuosi.<br />
il massimo del rispetto, però<br />
è tremendo perdere partite<br />
del genere: «La verità è che<br />
abbiamo sbagliato troppo e alla<br />
fine può capitare di prenderle,<br />
magari nell’unica occasione<br />
costruita degli avversari.<br />
E’ proprio quello che è successo<br />
qui. Inutile prendersela<br />
con l’arbitro, meglio lavora-<br />
Brucato aveva detto più o<br />
meno le stesse cose dopo la<br />
partita di Portogruaro. Non<br />
può negare che al suo Sassuolo<br />
sta andando abbastanza di<br />
lusso: «Finché giochi male e<br />
vinci lo stesso, puoi essere<br />
soddisfatto. Naturale che dovremo<br />
cercare di migliorare<br />
sul piano del gioco, ma è an-<br />
re, per fare in modo di non recriminare<br />
più».<br />
Personalmente, non è sorpreso<br />
per queste due prestazioni<br />
da giocatori di categoria.<br />
Aveva detto che la stagione<br />
da titolare, a Santa Lucia,<br />
l’aveva migliorato e non si<br />
sbagliava. Forse non si aspettava<br />
di ritrovarsi con un punto<br />
dopo due incontri: «La consolazione<br />
sta nel fatto di aver<br />
giocato alla pari della Pro Sesto<br />
e meglio del Sassuolo. Siamo<br />
appena alle prime battute<br />
e non è certo il caso di drammatizzare.<br />
Ovvio che dovremo<br />
cominciare a vincere qualche<br />
partita al più presto, se<br />
vogliamo centrare la salvezza.<br />
Finora non è andata troppo<br />
bene, ma sono sicuro che<br />
cambierà e ci metteremo presto<br />
a fare punti. Per quanto<br />
moi riguarda, avrei preferito<br />
che la squadra facesse un risultato<br />
positivo. La prova del<br />
singolo non m’interessa, se<br />
non è accompagnata da un<br />
punteggio confortante».<br />
Brucato, mister... onestà<br />
Non lo dice ma lo fa intendere: risultato ingiusto<br />
che vero che siamo solamente<br />
all’inizio della stagione e il<br />
tempo non ci manca. Intanto,<br />
non c’è dubbio che sia molto<br />
bello ritrovarsi al primo posto,<br />
a pieni giri, dopo un paio<br />
di giornate di campionato».<br />
Inutile cercare di capire cosa<br />
pensa il tecnico dei due episodi<br />
molto discussi. Il rischio<br />
è di vedersi rispondere frasi<br />
di circostanza: ero troppo lontano<br />
dall’azione, oppure non<br />
commento mai quello che decide<br />
l’arbitro, perché lui è<br />
piazzato sicuramente meglio<br />
di me. Meglio farlo entrare in<br />
spogliatoio a festeggiare il<br />
successo con i suoi. Nessuno<br />
si aspettava di poter stare insieme<br />
alle favorite alla promozione.<br />
(g.s.)<br />
Uno stacco aereo di Marcos De Paula<br />
Nessuna amichevole in settimana per i gialloblù<br />
Intrabartolo diventa papà<br />
E’ nato il piccolo Mattia<br />
SASSUOLO. Papà Intrabartolo. Nel cortile del Ricci, è arrivata<br />
la notizia della paternità di Andrea Intrabartolo. E’<br />
nato Mattia, il primogenito del bomber ex Belluno e ora alla<br />
Sambonifacese. A «Intra» e Michela gli auguri del Belluno<br />
e anche della redazione sportiva del Corriere delle Alpi.<br />
Indiscrezioni reaccontano già che il piccolo calcia già sia di<br />
destro che di sinistro. Un campioncino in miniatura.<br />
Solo allenamento. Il Belluno non ha intenzione di fare<br />
partitelle in settimana. Se ne potrebbe riparlare la prossima<br />
contro l’Alpago, la squadra che sta ospitando di gialloblù,<br />
al campo sportivo di Pieve d’Alpago. (g.s.)<br />
C1 GIRONE A C1 GIRONE B C2 GIRONE B C2 GIRONE C D GIRONE C D GIRONE D<br />
2ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
Grosseto-Sangiovannese0-0<br />
Lucchese-Acireale 1-1<br />
Lumezzane-Novara 0-2<br />
Mantova-Pisa 1-0<br />
Pavia-Andria 1-0<br />
Pistoiese-Prato 3-0<br />
Pro Patria-Frosinone 0-0<br />
Spezia-Cremonese 2-4<br />
Vittoria-Como 2-0<br />
LA CLASSIFICA<br />
Cremonese e Pavia 6;<br />
Novara, Vittoria, Lucchese,<br />
Grosseto e Mantova 4;<br />
Spezia, Pistoiese e Andria<br />
3; Sangiovannese 2; Frosinone,<br />
Acireale, Pisa, Pro<br />
Patria e Lumezzane 1; Torres,<br />
Como e Prato 0.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Acireale-Torres; Como-Spezia;Andria-Lucchese;<br />
Cremonese-Mantova;<br />
Frosinone-Pavia; Novara-Pro<br />
Patria; Pisa-Vittoria;<br />
Pistoiese-Grosseto;<br />
Sangiovannese-Lumezzane.<br />
Riposa: Prato<br />
2ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
Cittadella-Reggiana 0-0<br />
Fermana-Napoli rinviata<br />
Foggia-Samb 0-1<br />
Giulianova-Avellino 2-3<br />
Lanciano-Benevento 2-1<br />
Martina-Padova 1-0<br />
Rimini-Spal 3-2<br />
Sora-Chieti 1-0<br />
Vis Pesaro-Teramo 1-2<br />
CLASSIFICA<br />
Avellino 6; Rimini e<br />
Samb 4; Benevento, Fermana,<br />
Chieti, Spal, Martina,<br />
Sora, Teramo e Lanciano<br />
3; Reggiana 2; Foggia,<br />
Giulianova, Padova e Cittadella<br />
1; Napoli e Vis Pesaro<br />
0. Napoli due gare in<br />
meno; Vis Pesaro e Fermana<br />
una gara in meno.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Avellino-Pesaro; Benevento-Foggia;Chieti-Fermana;<br />
Padova-Lanciano;<br />
Reggiana-Giulianova;<br />
Samb-Rimini; Spal-Martina;<br />
Teramo-Sora.<br />
2ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
C.S.Pietro-Carrarese 1-1<br />
Cisco-Sansovino 5-1<br />
Fano-Aglianese 3-0<br />
Gualdo-Gubbio 1-0<br />
Massese-Imolese 1-0<br />
Montevarchi-Bellaria 0-0<br />
Ravenna-Castelnuovo 1-3<br />
Tolentino-San Marino 1-0<br />
CLASSIFICA<br />
Massese, Tolentino, Cisco<br />
e Castelnuovo 6; Fano<br />
4; Gualdo, Forlì e Cappiano<br />
3; Montevarchi 2; Bellaria,<br />
Carrarese, Gubbio,<br />
C.S.Pietro, Ravenna, Sansovino<br />
e Aglianese 1; Ancona,<br />
Viterbo, Imolese e San<br />
Marino 0.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Ancona-Cappiano; Bellaria-Gubbio;Carrarese-Massese;Castelnuovo-Tolentino;<br />
Cisco-C.S.<br />
Pietro; Fano-Viterbo; Imolese-Gualdo;Ravenna-Forlì;<br />
San Marino-Montevarchi;<br />
Sansovino-Aglianese.<br />
2ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
Castel di Sangro-Taranto3-1<br />
Gela-Potenza 3-1<br />
Juve Stabia-Melfi 2-2<br />
Latina-Igea 1-1<br />
Morro D’Oro-Giugliano 2-2<br />
Nocerina-Pro Vasto 3-1<br />
Ragusa-Manfredonia 0-3<br />
Rosetana-Rende 0-0<br />
Vigor Lamezia-Cavese 1-2<br />
CLASSIFICA<br />
Cavese, Manfredonia e<br />
Gela 6; Castel di Sangro e<br />
Juve Stabia 4; Potenza, Lamezia<br />
e Nocerina 3; Melfi,<br />
Latina e Rende 2; Rosetana,<br />
Igea, Giugliano e Morro<br />
D’Oro 1; Taranto, Ragusa<br />
e Pro Vasto 0.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Cavese-Castel di Sangro;<br />
Pro Vasto-Juve Stabia;<br />
Giugliano-Latina; Igea-Rosetana;<br />
Manfredonia-Gela;<br />
Melfi-Vigor Lamezia; Potenza-Nocerina;Rende-Morro<br />
D’Oro; Taranto-Ragusa.<br />
3ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
Bassano-Tamai 1-1<br />
S.Lucia-Sambonifacese 0-1<br />
Chioggia-Jesolo 1-0<br />
Cologna-Conegliano 2-1<br />
Montecchio-Montebelluna 3-3<br />
Pro Romans-Cordignano2-1<br />
S.Polo-Rovigo 2-2<br />
Sacilese-Sanvitese 0-1<br />
Vigontina-Itala 2-3<br />
CLASSIFICA<br />
Itala 9; Sambonifacese, Rovigo<br />
7; P.Romans 6; Montebelluna,<br />
Montecchio, Tamai<br />
5; Jesolo, Cordignano,<br />
Cologna 4, Chioggia 4;<br />
S.Polo, Sanvitese 3; Sacilese,<br />
Bassano 2; S.Lucia 1;<br />
Conegliano, Vigontina 0.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Conegliano-S.Polo; M.belluna-Romans;Jesolo-Montecchio;Cordignano-Cologna;<br />
Itala-Chioggia; Rovigo-Sacilese;Sambonifacese-Bassano;Sanvitese-S.Lucia;Tamai-Vigontina.<br />
3ª GIORNATA<br />
I RISULTATI<br />
Arco-Mezzocorona 3-3<br />
Bolzano-Salò 0-1<br />
Carpi-Bergamo 1-1<br />
Centese-Fiorenzuola 2-0<br />
Crevalcore-Castelfranco3-1<br />
Pergocrema-Albano 1-1<br />
Rodengo-Boca 2-0<br />
Trentino-Chiari 4-1<br />
Uso Calcio-Reno Centese3-0<br />
CLASSIFICA<br />
Centese 9; Uso Calcio, Salò,<br />
Carpi, Rodengo 7; Trentino,<br />
Bolzano, Chiari 6;<br />
Crevalcore 5; Pergocrema<br />
4; Nuova Albano, Mezzocorona,<br />
Arco 2; Bergamo, Boca,<br />
Reno Centese 1; Castelfranco,<br />
Fiorenzuola 0.<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Bergamo-Trentino; Boca-Pergocrema;Chiari-Crevalcore;Fiorenzuola-Rodengo;Mezzocorona-Bolzano;<br />
Albano-Carpi;<br />
Reno Centese-Centese; Salò-Uso<br />
Calcio; Castelfranco-Arco.
LA PRIMA<br />
GIORNATA<br />
Le parate di Zilio<br />
hanno evitato il tracollo<br />
Secondo tempo giocato<br />
a porta unica<br />
Bomber ancora a secco<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 20<br />
L’attaccante della Feltrese Omar Moschetta (Foto Obiettivo)<br />
Mister Susic ammette<br />
la superiorità locale<br />
FELTRE. Non vola una mosca nello spogliatoio del Ponzano<br />
perché al di là del risultato c’è poco da salvare e l’allenatore<br />
ospite Massimo Susic lo fa capire fin dalle prime battute:<br />
«Inutile negare, la Feltrese avrebbe meritato qualcosa<br />
in più. Soprattutto nel secondo tempo siamo stati costretti<br />
alle barricate e la mia squadra non mi è piaciuta. A Ponzano<br />
abbiamo tre santi patroni, credo che stavolta si siano<br />
messi tutti assieme per darci una mano. Abbiamo sofferto<br />
più del previsto anche se non imputerei le difficoltà a fattori<br />
fisici quanto a problemi di testa. La mia squadra è scesa<br />
in campo nervosa, forse ha sentito il debutto più del lecito.<br />
Certo è che abbiamo denotato un nervosismo che ci ha portati<br />
a sbagliare anche passaggi piuttosto semplici. Poi va aggiunto<br />
che la velocità degli attaccanti della Feltre mal si<br />
concilia con le caratteristiche dei nostri difensori, ma resto<br />
convinto che se avessimo giocato con serenità saremmo riusciti<br />
a contenere meglio la Feltrese.<br />
Ha visto la Feltrese che si aspettava?<br />
«E’ senz’altro una buona squadra. Anche l’anno scorso<br />
ha cominciato con qualche difficoltà, ma l’organico non si<br />
discute e poi in panchina c’è il mio ex compagno di squadra<br />
Tollardo. Non posso che fargli i migliori auguri. Da parte<br />
nostra — conclude il tecnico del Ponzano — l’obiettivo è<br />
sempre il solito, raggiungere la salvezza il prima possibile e<br />
poi cercare di togliersi qualche soddisfazione. (r.c.)<br />
Davanti al proprio pubblico, il debutto dei granata si risolve in un «misero» pari a reti bianche, nonostante la squadra «tutta avanti» e veloce<br />
Alla Feltrese manca ancora la mira<br />
Contro il Ponzano i ragazzi di Tollardo hanno sprecato troppe occasioni<br />
di Roberto Curto<br />
FELTRE. Troppe palle gol sciupate dalla Feltrese, il Ponzano<br />
ringrazia e porta a casa un punto insperato. Comincia<br />
con un mezzo passo falso il cammino della Feltrese nel campionato<br />
di Eccellenza: 90’ senza gol per la “prima” contro un<br />
Ponzano messo spesso alle corde, ma capace di uscire indenne<br />
a dispetto delle numerose occasioni create dalla squadra<br />
allenata da Dario Tollardo. Più che una partita di calcio è<br />
stato un tiro a segno con la Feltrese che ha sbagliato tutto lo<br />
sbagliabile esaltando nelle altre occasioni il portiere ospite<br />
Zilio risultato determinante in almeno tre occasioni.<br />
FELTRESE<br />
PONZANO<br />
FELTRESE GG GARBIN (4-4-2): Sgrò, Polesana, Gorza, D’Incà,<br />
Amtoniol, Gottardo, Fregona, Scopel (63’ Bidese), Argenta, Maset,<br />
Moschetta.<br />
All. Tollardo. A disposizione: De Bastiani, Stefanon, Strappazzon,<br />
Bergamo, D’Alberto, Fontana.<br />
PONZANO (4-4-2): Zilio, L. Visentin, Marcuzzo, S. Visentin, Bertocco,<br />
Fava, Orlandi (53’ Baseggio), Gagno (69’ Spahija), Mazzer<br />
(75’ Benincà), Mattiazzo, Sovegni. All. Susic. A disposizione:Izzo,<br />
Gasparetto, Girotto, Cardin.<br />
ARBITRO: Frigo di Bassano (Bozzolan e Brotto di Bassano).<br />
NOTE: ammoniti Marcuzzo, Antoniol, S. Visentin, Mochetta, Maset,<br />
Fregona. Calci d’angolo 13-2 per la Feltrese. Recuperi 2’ e<br />
4’. Spettatori 250 circa. Terreno in buone condizioni, pomeriggio<br />
caldo.<br />
Certo che non vincere partite<br />
come quella di ieri lascia<br />
l’amaro in bocca perché raramente<br />
si vede una differenza<br />
così netta tra le squadre in<br />
campo. E allo «Zugni Tauro»,<br />
in pratica c’è stata in campo<br />
solo la Feltrese con il Ponzano<br />
a tappare le falle dove possibile,<br />
affidandosi poi alla bravura<br />
del proprio portiere, alla<br />
buona sorte e all’imprecisione<br />
degli avanti di casa.<br />
Si punta sulla velocità. Maset,<br />
D’Incà, Moschetta e Argenta:<br />
questo il quadrilatero<br />
offensivo su cui scommette<br />
Tollardo per scardinare il fortino<br />
del Ponzano. In mezzo<br />
Fregona e Scopel dettano i<br />
0<br />
0<br />
tempi della manovra, mentre<br />
la linea difensiva è composta<br />
dagli esterni Antoniol e Gorza<br />
con Polesana e Gottardo<br />
coppia centrale. Le premesse<br />
sono buone perché già al secondo<br />
Moschetta ha sul destro<br />
un pallone invitante servitogli<br />
un verticale da Fregona,<br />
ma il portiere devia.<br />
L’una tantum del Ponzano.<br />
Gli ospiti vanno presto in difficoltà,<br />
ma al 16’ hanno un<br />
guizzo con una botta di Mazzer<br />
su punizione che chiama<br />
Sgrò all’unica parata dei 90’.<br />
Molti lanci lunghi. Visto l’intasamento<br />
del centrocampo la<br />
Feltrese deve affidarsi spesso<br />
ai lanci lunghi. Una tattica<br />
Andrea Fregona contrasta un avversario a centrocampo<br />
che provoca comunque scompensi<br />
nella retroguardia ospite<br />
che soffre la spinta sulle fasce<br />
di D’Incà e soprattutto<br />
Maset, ben sostenuti anche<br />
da Antoniol e Gorza che da<br />
dietro offrono un sostanzioso<br />
sostegno. In mezzo brilla più<br />
Fregona di Scopel ed in ogni<br />
caso l’attesa per il gol si fa<br />
sempre più stringente.<br />
Secondo tempo a porta unica.<br />
Superato indenne il primo<br />
tempo, il Ponzano torna<br />
in campo e ci si aspetta che il<br />
tecnico Susic abbia potuto aggiustare<br />
le cose. Invece le cose<br />
vanno peggio di prima e le<br />
occasioni per la Feltrese fioccano.<br />
Il guaio per i padroni di<br />
casa è che al momento decisivo<br />
la porta diventa piccola<br />
piccola. Argenta si fa apprezzare<br />
con un sinistro dalla distanza,<br />
ma poi, nel giro di cinque<br />
minuti fallisce due occasioni<br />
colossali che fanno venire<br />
i sudori freddi agli ospiti e<br />
montare la rabbia tra i padroni<br />
di casa. Quando anche Moschetta<br />
fallisce il pallonetto<br />
al 71’ a tu per tu con il portiere<br />
cresce la sensazione che lo<br />
0-0 possa diventare realtà.<br />
Forze fresche a centrocampo.<br />
Tollardo gioca la carta Bidese<br />
che entra al 63’ al posto<br />
di Scopel. Più dinamismo e<br />
maggiore fisicità a centrocampo<br />
nel momento in cui occor-<br />
Difesa e centrocampo già «muscolose». Argenta sbaglia due palle gol nitide. Moschetta si beve il «suo» pallonetto<br />
Partita da «sette» di Fregona e Maset<br />
Per Sgrò ordinaria amministrazione con qualche uscita azzardata<br />
SGRO’ 6 Una sola parata in<br />
novanta minuti. Per il resto<br />
solo ordinaria amministrazione<br />
in cui il portiere inserisce<br />
un paio di uscite dall’area un<br />
po’ azzardate.<br />
POLESANA 6,5 Gioca con sicurezza<br />
e senza sbavature.<br />
Controlla le rare incursioni<br />
ospiti senza mai farsi saltare.<br />
Debutto in campionato positivo.<br />
GORZA 6,5 Qualche fallo gratuito<br />
all’inizio, ma appena aggiusta<br />
il tiro diventa un centrocampista<br />
aggiunto. Prezioso<br />
negli inserimenti a sinistra,<br />
pericoloso sui calci da<br />
fermo.<br />
D’INCA 6,5 Tollardo spera<br />
in uno dei suoi guizzi per risolvere<br />
un match intricato.<br />
Sulla sinistra fa la propria<br />
parte e quando può arriva anche<br />
alla conclusione.<br />
ANTONIOL 6,5 Meno esuberante<br />
di Gorza, ma altrettanto<br />
efficace. Guarda maggiormente<br />
alla fase di contenimento,<br />
ma quando può puntella<br />
l’azione offensiva.<br />
GOTTARDO 6 Se la cava con<br />
l’esperienza che non gli manca.<br />
Qualche brivido per il contatto<br />
in area al 36’ con Gagno.<br />
FREGONA 7 E’ la sua partita.<br />
Dove occorre conquistare<br />
palloni e spingere a tutto vapore<br />
Fregona c’è e dai suoi<br />
piedi partono un’infinità di<br />
palloni per i compagni compresi<br />
un paio di assist che<br />
avrebbero meritato miglior finalizzazione.<br />
SCOPEL 6 Fatica a dare geometrie<br />
al gioco granata che<br />
propende soprattutto per i<br />
lanci lunghi, ma proprio poco<br />
prima di essere sostituito si<br />
fa notare per un paio di belle<br />
iniziative.<br />
BIDESE 6 Da registra arretrato<br />
fatica ad esprimersi, ma<br />
quel colpo di testa salvato miracolosamente<br />
dal portiere a<br />
due minuti dalla fine lo fa entrare<br />
di diritto tra i protagonisti<br />
di giornata.<br />
ARGENTA 5,5 Alterna cose<br />
buone e meno buone. Soprat-<br />
re sbloccare il risultato con le<br />
buone o con le cattive. Il tempo<br />
ci sarebbe ancora e anche<br />
a fiato la Feltrese mostra di<br />
stare molto meglio degli avversari.<br />
Il finale è un vero assedio<br />
con due conclusioni a<br />
botta sicura di Gorza (sinistro<br />
su punizione) e Bidese<br />
(di testa) che esaltano la reattività<br />
di Zilio. Il Ponzano<br />
stringe i denti e dopo una serie<br />
di cambi lascia davanti il<br />
solo Benincà a disturbare la<br />
retroguardia, praticamente<br />
mai messa in difficoltà. Ormai<br />
non c’è più tempo per segnare.<br />
In compenso ne resta<br />
moltissimo per meditare sui<br />
due punti lasciati per strada.<br />
tutto fallisce le due più nitide<br />
palle gol capitate alla Feltrese<br />
nei novanta minuti e per<br />
un attaccante non è il miglior<br />
biglietto da visita.<br />
MASET 7 Fa impazzire Marcuzzo<br />
che non lo vede quasi<br />
mai ed è costretto sovente al<br />
fallo. Sulla destra crea spazi e<br />
presupposti per il gol. Un<br />
paio di volte ci prova anche<br />
personalmente, ma senza fortuna.<br />
MOSCHETTA 5,5 Chiama<br />
più volte Zilio alla parata e<br />
purtroppo sbaglia per conto<br />
proprio l’opportunità più nitida<br />
con un pallonetto che il miglior<br />
Moschetta non sbaglia<br />
mai. (r.c.) Una percussione di Stefano Maset<br />
IL FILM<br />
2’: Fregona in verticale<br />
per Moschetta, piatto destro<br />
deviato da Zilio.<br />
16’: sventola su punizione<br />
di Mazzer, Sgrò respinge<br />
sulla sua destra.<br />
36’: contrasto dubbio in<br />
area tra Gottardo e Gagno<br />
con il giocatore trevigiano<br />
che finisce a terra, l’arbitro<br />
lascia proseguire.<br />
39’: Argenta per D’Incà<br />
che si defila e calcia di sinistro<br />
da distanza ravvicinata,<br />
Zilio respinge di piede.<br />
45’: punizione alta di Gorza.<br />
53’: Maset per Fregona,<br />
cross dal fondo, Zilio respinge<br />
in qualche modo,<br />
Scopel manca il tocco sul<br />
secondo palo.<br />
54’: gran sinistro dalla distanza<br />
di Argenta, Zilio<br />
mette in angolo.<br />
56’: Fregona per Moschetta,<br />
destro da appena dentro<br />
l’area respinto da Zilio.<br />
Sul prosieguo Moschetta<br />
gira ancora verso la porta<br />
e il portiere respinge.<br />
60’: Moschetta ruba palla<br />
a Lucio Visentin, va sul<br />
fondo e mette in mezzo<br />
per l’accorrente Argenta<br />
che testa mette fuori praticamente<br />
a porta vuota.<br />
62: lancio perfetto in verticale<br />
per Argenta che brucia<br />
il difensore, ma sbaglia<br />
il controllo in corsa.<br />
71’: Fregona mette in verticale<br />
per Moschetta che<br />
controlla e sull’uscita del<br />
portiere mette alto.<br />
87’: punizione di Gorza, Zilio<br />
alza in angolo. Sulla<br />
battuta di D’Incà, Bidese<br />
colpisce di testa da distanza<br />
ravvicinata e il portiere<br />
respinge d’istinto. (r.c.)
LA PRIMA<br />
GIORNATA<br />
«Faremo valutazioni<br />
sulla prova di tutti<br />
ma la Feltrese<br />
non ha l’assillo<br />
di fare acquisti»<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 21<br />
Una delle occasioni capitate ieri alla Feltrese<br />
Il tecnico non fa appunti alla squadra: «Ci sono delle partite che nascono in un certo modo, difficile farle girare»<br />
Ma Tollardo non rimpiange Bavaresco<br />
«Le occasioni le abbiamo avute, prima o poi i gol arriveranno»<br />
L’attaccante ha svolto l’intera<br />
preparazione precampionato<br />
e più volte il contratto<br />
sembrava sul punto di essere<br />
firmato. Problemi sull’accordo<br />
economico si sono poi mescolati<br />
ad un rendimento che<br />
forse non ha entusiasmato allenatore<br />
e dirigenza, fino al<br />
dietrofront della Feltrese di<br />
qualche giorno fa che ha sancito<br />
la fine della collaborazione.<br />
Dopo lo 0-0 con il Ponzano<br />
ovvio chiedere all’allenatore<br />
granata se lui chiederà un altro<br />
attaccante alla dirigenza:<br />
«Non credo che la presenza di<br />
un giocatore piuttosto di un<br />
altro avrebbe modificato la<br />
partita con il Ponzano — af-<br />
di Roberto Curto<br />
FELTRE. «Perché Bavaresco non è più alla Feltrese? Una<br />
scelta collegiale, presa dal sottoscritto d’accordo con la<br />
società». La Feltrese non ha segnato ed è ovvio che un tema<br />
caldo da affrontare con Tollardo sia la decisione di<br />
non tesserare più Federico Bavaresco.<br />
Il difensore Stefano Antoniol<br />
SAN PAOLO<br />
ASOLOFONTE<br />
1<br />
4<br />
SAN PAOLO: Belloni, Finesso,<br />
Marzola, Filippi, Bianco,<br />
Ciato (30’ s.t. Boldrin), Friso,<br />
Cavazzana, Bertorelle (1’<br />
s.t. Clementi), Marotti, Quadrelli.<br />
Allenatore: Martino.<br />
ASOLOFONTE: Piva, Renaldini,<br />
Zanatta, Simonetti, Rostirolla,<br />
Gazzola, Antonello,<br />
Carli, Dartora, De Mozzi (23’<br />
s.t. Salvador), Cesca (15’ s.t.<br />
Lazzaro).<br />
Allenatore Andreucci.<br />
ARBITRO: Bertasi di Verona<br />
(Tissi e Vullo).<br />
RETI: nel primo tempo, 3’ De<br />
Mozzi, 8’ Renaldini; nel secondo<br />
tempo, 15’ Clementi,<br />
25’ (rigore) e 40’ Carli.<br />
ferma Tollardo — perché più<br />
semplicemente questa era<br />
una gara da vincere sempre e<br />
comunque vista la mole di occasioni<br />
create. Naturalmente<br />
saranno fatte delle valutazioni<br />
di mercato assieme alla dirigenza,<br />
ma senza l’assillo dell’acquisto<br />
a tutti i costi. D’altra<br />
parte se la squadra crea<br />
palle gol in quantità basterà<br />
avere un po’ di pazienza e le<br />
vittorie arriveranno. Queste<br />
sono partite che nascono in<br />
un certo modo e non c’è verso<br />
di farle mutare. Mi dispiace<br />
tantissimo per i ragazzi che<br />
hanno offerto una prova convincente<br />
sotto tutti i punti di<br />
vista, ma non hanno avuto la<br />
NUOVA PIOVESE<br />
ROMANO<br />
1<br />
0<br />
NUOVA PIOVESE: Pagnin,<br />
Boscolo, Ghezzo, Veggian,<br />
Nordio, Zoccarato, Munaro<br />
(27’ st Marcolongo), Fiorin,<br />
Bisso, Corradin (43’ st Ballarin),<br />
Lomazzi (23’ st Simonetto).<br />
All. Crescenzio.<br />
ROMANO D’EZZELINO: Brunello,<br />
Marconato, Cantele,<br />
Bertacco, Zarpellon, Cacciotti<br />
(37’ st Cherubin), Balis (28’<br />
st Bortoli), Moresco, Cortese<br />
(38’ st Brotto), Dal Pozzo, Bosaglia.<br />
All. Cunico.<br />
RETE: 40’ pt Lomazzi.<br />
NOTE: giornata di sole, terreno<br />
di gioco in ottime condizioni.<br />
Espulso al 25’ della ripresa<br />
Boscolo (Piovese) per<br />
doppia ammonizione.<br />
capacità e la fortuna di concretizzare<br />
la loro superiorità.<br />
Sinceramente non mi sento<br />
di muovere loro alcun rimprovero.<br />
Spero solo mantengano<br />
questa concentrazione e questi<br />
ritmi anche nelle prossime<br />
partite».<br />
Quel cambio nella ripresa<br />
con Bidese al posto di<br />
Scopel?<br />
«La partita è vissuta molto<br />
su palloni lunghi e palle alte<br />
che poco si addicono alle caratteristiche<br />
di Scopel. Così<br />
ho inserito Bidese che ha più<br />
peso sul piano fisico ed è forte<br />
di testa. Mi chiedo ancora<br />
come abbiamo fatto a non vincere».<br />
E quelle due uscite di<br />
Sgrò fuori area?<br />
«Si sa che Enrico gioca piuttosto<br />
alto. Forse non ha letto<br />
al meglio un paio di situazioni,<br />
ma anche i difensori devono<br />
capire che quando esce bisogna<br />
lasciargli spazio (r.c.)<br />
Il centrocampista Daniele Bidese<br />
ANCHE POLESANA RECRIMINA<br />
E Argenta mastica amaro<br />
«Quelle due palle erano buone, peccato aver sbagliato»<br />
FELTRE. Prestazioni diverse, stesso stato<br />
d’animo. Antonio Argenta e Michele Polesana<br />
sono i due giovani che Tollardo ha deciso di<br />
schierare contro il Ponzano. Alla fine entrambi<br />
sono delusi per il pareggio senza gol, ma ovviamente<br />
è l’attaccante ad essere più pensieroso:<br />
«Quelle due occasioni — dice Argenta —<br />
erano proprio buone. Nella prima Moschetta<br />
ha messo in area un pallone perfetto, forse mi<br />
ha disturbato il sole contro, resta il fatto che<br />
non ho inquadrato la porta. Sul pallone in verticale<br />
invece è tutta colpa mia perché ho sbagliato<br />
a controllare il pallone. Mi dispiace tanto<br />
perché abbiamo fatto una bella partita,<br />
creato tante occasioni, eppure abbiamo gli<br />
stessi punti del Ponzano che ha passato tre<br />
volte la metà campo. Né io né Moschetta abbiamo<br />
trovato il colpo vincente, eppure ci siamo<br />
mossi bene tutti e due, abbiamo combinato<br />
bene in campo. Sono proprio dispiaciuto.<br />
LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE<br />
MARTELLAGO<br />
EUROCALCIO<br />
0<br />
3<br />
MARTELLAGO: Visentin, Pistellato,<br />
Rinaldini, Linieri,<br />
Danesin, Gadio, Manente,<br />
Baroni (46’ Fontebasso),<br />
Mazzuccato, Fantin, Casarin<br />
(24’ Zoggia).<br />
Allenatore Lucano.<br />
EUROCALCIO: Poles, Pellizzari,<br />
Tagliapietre, Cesca, Peruzzo,<br />
Granzotto, Beggiato<br />
(58’ Miotti), Zanon, Mundar<br />
(46’ Dissegna), Meneghini<br />
(88’ Zanatta), Scalco.<br />
All. Artuso.<br />
ARBITRO: Caliari di Legnago.<br />
RETI: 13’ Meneghini, 86’ e<br />
90’ Scalco.<br />
NOTE: ammoniti Gadio, Zogggia,<br />
Scalco.<br />
ROSSANO<br />
SANDONA’<br />
Adesso devo mettermi a lavorare ancora più<br />
duramente in allenamento per migliorare perché<br />
quello che resta è un pareggio che ci lascia<br />
a pari punti con il Ponzano».<br />
Abbacchiato anche Michele Polesana, che<br />
pure ha fornito una buona prestazione: «Oggi<br />
non voleva proprio saperne di entrare. Siamo<br />
stati superiori al Ponzano, ma bisogna buttarla<br />
dentro. Sicuramente dobbiamo migliorare<br />
ancora in tutti i reparti e quando saranno a<br />
posto anche gli attaccanti potranno segnare<br />
quei gol che stavolta ci sono mancati».<br />
Il difensore commenta la sua prestazione:<br />
«Sono abbastanza soddisfatto. Nei primi venti<br />
minuti ho fatto fatica ad entrare in partita,<br />
poi è andata meglio. Il Ponzano non ci ha messi<br />
molto in difficoltà e sia gli attaccanti che i<br />
centrocampisti hanno lavorato molto impedendo<br />
ai nostri avversari di affacciarsi nella<br />
nostra zona». (r.c.)<br />
1<br />
1<br />
ROSSANO VENETO: Buin,<br />
Pierobon, Freda, Tonellotto<br />
(20’ st Torresin), Bertapelle,<br />
Zanella (34’ Guarise), Bertoncello<br />
(30’ st Poiana), Scotton,<br />
Fietta, Baggio, Dos Santos.<br />
All. Belardinelli.<br />
SANDONA’: Cecchinato, Fantinello,<br />
De Carli, Scacco,<br />
Strioli, Davanzo, Ferlin, Ballarin<br />
(13’ st Pallach), Bisiol,<br />
Tommaselli (18’ st Fontana),<br />
Crestani, (39’ st Casonato).<br />
All. Colella.<br />
ARBITRO: Mondin di Treviso.<br />
RETI: 2’ Crestani, 90’ Fietta.<br />
NOTE: giornata di sole, ammoniti:<br />
Bertapelle, Dos Santos<br />
e Fietta.<br />
SAGITTARIA<br />
CORNUDA<br />
1<br />
0<br />
SAGITTARIA JULIA: Bertoni,<br />
Celanti, Gabatel, Bompan<br />
(33’ st Bianco), Bergamo,<br />
Pettovello, Cella, Franzin,<br />
Cominotto (5’ st D’Antonio),<br />
Doratiotto (40’ st Della Bianca),<br />
Pittana. All. Barel.<br />
CORNUDA CROCETTA: Bertoncello,<br />
Ferraro, Tormena,<br />
Lazzarotto, Manera, Zandonà<br />
(12’ st Bellini), Galbano,<br />
Zen, Sagrillo, Zanvettor<br />
(30’ st Moretto), Vastola (5’<br />
st Collet). All. Tomasi.<br />
ARBITRO: Spiallare di<br />
Schio.<br />
RETI: 46’ Doratiotto.<br />
NOTE: ammoniti Zanvettor,<br />
Zen, Ferraro, Celanti, Gabatel<br />
e Franzin.<br />
Il prossimo avversario<br />
La Pievigina<br />
mette<br />
le pastoie<br />
all’Edo<br />
MESTRE EDO<br />
PIEVIGINA<br />
1<br />
1<br />
MESTRE EDO: Morello, Zanon,<br />
Brunetta (34’pt Giacobe),<br />
Minio (36’st Ortler), Da<br />
Riol, Masiero, Corazza, Onnivello,<br />
Cominotto, Salamone,<br />
Nassivera. All. Vio.<br />
PIEVIGINA: Saltarel, Damato,<br />
Gobbo (25’st Fornasier),<br />
Novello, Ghiotti, Bolletta,<br />
Scapol (26’st Terminelli),<br />
Sampaoli, Luque (46’st Deola),<br />
Furlan, Petraz. All. Andreazza.<br />
RETI: 22’pt Furlan, 13’st Salamone<br />
(rig.).<br />
ARBITRO: Caporello di Padova.<br />
NOTE: giornata tiepida e soleggiata,<br />
terreno in buone<br />
condizioni, spettatori 500 circa.<br />
Angoli: 2 a 1 per il Mestre<br />
Edo. Ammoniti: Sampaoli<br />
e Patraz della Pievigina.<br />
MESTRE. Non incanta il<br />
Mestre Edo nel suo esordio<br />
in campionato. La<br />
squadra di Gianni Vio fatica<br />
contro la neoretrocessa<br />
Pievigina, squadra di<br />
buon livello, che ha nel veneziano<br />
Pippo Novello e<br />
nell’argentino Luque due<br />
irrinunciabili e preziosi<br />
punti di riferimento. La<br />
Pievigina, schierata con<br />
un tre-cinque-uno molto simile<br />
a quello dei locali, ha<br />
creato spesso una barriera<br />
difficile da scardinare,<br />
rendendosi anche pericolosa<br />
con rapide ripartenze<br />
condotte magistralmente<br />
dal solito Luque, affiancato<br />
da Furlan e Petraz. In<br />
questo contesto, da una<br />
parte si può aggiungere<br />
che l’assenza di un giocatore<br />
come Nicola Marangon,<br />
che ha «divorziato» dal<br />
Mestre Edo, inevitabilmente<br />
si fa sentire. Dall’altro,<br />
bisogna sottolineare come<br />
gli arancioneri stiano ancora<br />
assimilando gli schemi<br />
di Gianni Vio, i quali<br />
servono per trovare con<br />
più facilità la via del gol. I<br />
margini di miglioramento<br />
della squadra sono notevoli.<br />
La cronaca dell’incontro.<br />
Al 13’ potente punizione<br />
di Salamone che sfiora<br />
il montante. Al 22’, ospiti<br />
in vantaggio. Furlan parte<br />
a sinistra, brucia in velocità<br />
il pur rapido Zanon e<br />
con uno splendido diagonale<br />
batte Morello alla propria<br />
sinistra. Un minuto<br />
dopo Cominotto non arriva<br />
d’un soffio su un traversone<br />
da destra di Corazza.<br />
Al 43’ grande performance<br />
di Minio che da centrocampo<br />
libera a sinistra Giacobe;<br />
cross basso facile preda<br />
del portiere. Al 46’ esce<br />
di poco una botta di Petraz.<br />
Nella ripresa, al 9’ Salamone<br />
lancia in profondità,<br />
Giacobe anticipa Bolletta<br />
ma nel contrasto cade<br />
a terra. Rigore che lo<br />
stesso Salamone trasforma.<br />
Al 27’ fuori di poco un<br />
calcio piazzato di Sampaoli.<br />
Al 32’ ci prova Cominotto<br />
ma la sua conclusione<br />
viene respinta da Saltarel.<br />
QUINTO<br />
VALDOSPORT<br />
1<br />
1<br />
VALDOSPORT: Zanella, Lira,<br />
I.Feltrin, Forner (36’ st<br />
Dall’Anese) Rizzardo, Sanvito<br />
(20’ st Bernardi) Martignago,<br />
Gobbato, Fruscalzo, Bertazzon,<br />
Minute (32’ st Groppo).<br />
All. Nicola Stocco.<br />
UNION QUINTO: Tamai, Stangherlin,<br />
Flaitello, Gasparin,<br />
Dotto, Niero, S. Stocco, Damiani,<br />
Del Sorbo (43’ st Capellazzo)<br />
De Silvestro, Lorenzetto.<br />
All. Marco Marchetti.<br />
ARBITRO: De Fanti di Lugo.<br />
RETI: 4’ pt Bertazzon, 38’ pt<br />
De Silvestro.<br />
NOTE: ammoniti: Sanvito,<br />
Damiani, Flaitello e Bertazzon.
Trevigiani in partita<br />
solo la prima mezzora<br />
poi i padroni di casa<br />
prendono le misure e<br />
danno lezioni di calcio<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 22<br />
Cavarzano vola sulle ali di De Bon<br />
Con due reti del fantasista i giallorossi superano l’Ormelle<br />
CAVARZANO<br />
ORMELLE<br />
CAVANRZANO: Tamburlin, Casanova, Guglielmo, De Battista,<br />
De Min, Mores, Gardin, Costa (46’ Zandanel), Cervo (85’ Casagrande),<br />
De Bon, F. Arrigo (46’ D. Arrigo). Allenatore Meneghin.<br />
ORMELLE: Minuzzo, Zoggia, Chies, Dalla Santacasa (36’ Celotto),<br />
Bonaldo, Trentin, Casonato (46’ Liessi), Zabotto, Moro, Bressan<br />
(75’ Visentin), Doratiotto. Allenatore Andreuzza.<br />
ARBITRO: Rasia di Bassano.<br />
RETI: 33’ e 60’ De Bon, 89’ De Battista.<br />
AMMONITO: 67’ Trentin.<br />
NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni, spettatori<br />
150 circa, recupero pt 1’, st 4’; angoli 6-3 per l’Ormelle.<br />
di Stefano Campolo<br />
BELLUNO. “La gallina vecchia fa buon brodo”. Il proverbio<br />
è valido al cento per cento a Cavarzano dove l’inossidabile<br />
Mauro De Bon, 40 anni suonati da un pezzo, trascina<br />
i giallorossi a un esordio vittorioso e convincente contro<br />
il quotato Ormelle. Due gol - uno di rapina e l’altro<br />
con la freddezza del campione - diverse giocate di pregio e<br />
ancora tanta voglia di correre dietro al pallone, anche a<br />
tempo scaduto e risultato ormai al sicuro. Ce n’è abbastanza<br />
per far sorridere il tecnico Ezio Meneghin.<br />
Eppure il pomeriggio del<br />
mister giallorosso era cominciato<br />
con qualche apprensione.<br />
Spesso impacciati, con un<br />
centrocampo che perdeva più<br />
palloni di quanti ne recuperasse,<br />
gli uomini di Meneghin<br />
facevano correre qualche<br />
brivido di troppo ai propri<br />
tifosi anche in fase difensiva.<br />
Zoggia all’8’ non sfrutta<br />
l’apertura di Moro e spedisce<br />
sul fondo da buona posizione<br />
e Doratiotto al 24’ preferisce<br />
appoggiare indietro il cross<br />
di Moro, anziché girarsi e infilare<br />
Tamburlin da pochi metri.<br />
La retroguardia di casa è<br />
brutta ma fortunata in questa<br />
occasione. Sembra bloccata<br />
da macigni di piombo, ma<br />
la stoccata di Casonato, che<br />
ha lo specchio della porta libero,<br />
è fuori bersaglio. Che ci<br />
sia qualcosa da registrare lo<br />
si capisce definitivamente al<br />
La terza rete messa<br />
a segno da Michele<br />
De Battista lanciato<br />
impeccabilmente da<br />
Giovanni Gardin<br />
3<br />
0<br />
31’, quando Doratiotto sguscia<br />
tra Guglielmo (per il resto<br />
impeccabile) e Mores e si<br />
presenta solo davanti a Tamburlin<br />
che però non si lascia<br />
incantare dal pallonetto dell’attaccante<br />
trevigiano. Ancora<br />
Chies, un minuto più tardi,<br />
viene fermato da Mores al<br />
momento del tiro dopo essersi<br />
fatto inseguire da tutta la<br />
difesa giallorossa. E’ l’ultima<br />
fiammata dell’Ormelle che capitola<br />
sul retropassaggio cor-<br />
Il tocco sotto per il 2-0 di Mauro De Bon (Foto Obiettivo)<br />
to di Trentin verso il proprio<br />
portiere. De Bon è un falco,<br />
intercetta il pallone mette a<br />
sedere Minuzzo e insacca da<br />
posizione molto decentrata.<br />
Il Cavarzano prende coraggio,<br />
guadagna metri e comincia<br />
a far vedere trame interessanti.<br />
Cresce, con un sinistro<br />
rabbioso di Cervo a fil di palo<br />
e con un triangolo perfetto<br />
tra Gardin e De Bon che il numero<br />
7 spreca sul portiere.<br />
Sarà il tema della ripresa.<br />
«Serve maggiore equilibrio»<br />
Il tecnico Meneghin soddisfatto a metà dalla partita<br />
BELLUNO. «Siamo partiti bene, sono abbastanza<br />
soddisfatto». Il volto finalmente<br />
rilassato, Ezio Meneghin al termine della<br />
gara con l’Ormelle può tirare un sospiro<br />
di sollievo. In più di un’occasione si è alzato<br />
dalla panchina per rimproverare i propri<br />
giocatori. I tanti palloni persi a metà<br />
Nicola Tamburlin<br />
Il 3-0 di Michele De Battista<br />
A tratti si è addirittura indispettito<br />
per l’atteggiamento<br />
della squadra: «E’ vero, però<br />
quando si è in fase offensiva<br />
in due contro uno e si cerca<br />
la soluzione più difficile...»,<br />
scuote la testa. Il riferimento<br />
è a un’azione della ripresa<br />
quando Cervo in posizione<br />
centrale, ma contrastato, ha<br />
voluto provare il tiro dai 18<br />
metri, anziché servire De<br />
Bon libero alla sua sinistra.<br />
Meneghin è ancora alla ricerca<br />
«del giusto equilibrio tra il<br />
fraseggio e la profondità. Io<br />
sarei per far girare molto la<br />
palla, ma vedo che i ragazzi<br />
spesso cercano il lancio lungo.<br />
Credo che sia dovuto al<br />
campo che è molto stretto, su<br />
questo aspetto dovremo lavo-<br />
campo e i trenta minuti iniziali non lo hanno<br />
lasciato tranquillo. Adesso, con i tre<br />
punti in tasca e dopo aver visto un’ora di<br />
buon calcio, il tecnico giallorosso riesce a<br />
essere più sereno. «Vorrei che tutto andasse<br />
sempre per il verso giusto, ma mi rendo<br />
conto che non è umanamente possibile».<br />
rare ancora».<br />
Episodi a parte, sono più<br />
gli elogi che le critiche nei<br />
confronti della squadra: «I<br />
giovani si sono comportati<br />
molto bene, in particolare Casanova,<br />
ma anche Luca Zandanel».<br />
Sulla fascia destra la<br />
spinta di Casanova, che spesso<br />
è riuscito a far alzare la<br />
squadra, ha ridotto al minimo<br />
le insidie di Chies e Bressan.<br />
Poi c’è una menzione particolare<br />
per Alain Mores,<br />
«messo per la prima volta in<br />
posizione centrale, anche se<br />
non è il suo ruolo, per contrastare<br />
un attaccante di statura<br />
come Moro». Ha avuto qualche<br />
difficoltà, come tutto il reparto<br />
arretrato, nella prima<br />
mezzora, per poi prendere le<br />
IL PROTAGONISTA<br />
«Avversari piuttosto temibili<br />
Li abbiamo presi in velocità»<br />
BELLUNO. «Forse erano<br />
un po’ imballati dietro e noi<br />
li abbiamo presi in velocità».<br />
Mauro De Bon, mattatore<br />
in questa prima giornata del<br />
campionato di Promozione,<br />
sintetizza così la gara contro<br />
l’Ormelle, senza per altro<br />
sminuire il valore dell’avversario:<br />
«Anzi, loro sono una<br />
bella squadra e nella prima<br />
mezzora ci hanno messo in<br />
difficoltà. Eravamo contratti,<br />
tra noi ci sono molti giovani<br />
che forse sentivano l’emozione<br />
di questo esordio in casa.<br />
Ma nel complesso devo di-<br />
L’involuzione della squadra<br />
ospite lascia ampi spazi al Cavarzano<br />
che trova l’arma migliore<br />
proprio nelle triangolazioni<br />
strette. Gardin, abile in<br />
fase di impostazione della manovra<br />
(almeno fin quando ha<br />
gambe) si trova tre volte solo<br />
davanti a Minuzzo ma non<br />
riesce a finalizzare. Al 50’ viene<br />
chiuso da Bonaldo, al 75’<br />
spara sul portiere e allo scadere<br />
si fa anticipare dal portiere.<br />
Non sbagliano invece<br />
L’1-0 segnato da Mauro De Bon<br />
re che i ragazzi hanno giocato<br />
tutti bene e questo ci conforta,<br />
eprché in questo campionato<br />
la differenza la faranno<br />
anche loro». Con l’obbligo<br />
di schierare due fuori<br />
quota sarà infatti determinante<br />
il valore dei più giovani.<br />
Però le cose migliori le<br />
hanno fatte vedere i veterani<br />
e forse non è un caso: «Noi<br />
con un po’ di esperienza in<br />
più», dice De Bon, «cerchiamo<br />
di dare una mano, certo<br />
che le cose si sono messe bene<br />
dopo il 2-0, quando loro si<br />
sono sfaldati». (s.cam.)<br />
misure all’avversario. Molto<br />
positive anche le prove dell’altro<br />
difensore centrale Andrea<br />
De Min e Marco “Mane” Guglielmo<br />
che sulla fascia sinistra<br />
non ha avuto rivali. Chi<br />
forse ha deluso un po’ è Gardin<br />
che, messo in quattro occasioni<br />
solo davanti al portiere,<br />
non ha mai centrato il ber-<br />
De Bon al 60’ che chiude in rete<br />
un fraseggio con Cervo al<br />
limite dell’area e De Battista<br />
all’89’ lanciato da Daniele Arrigo.<br />
L’Ormelle della ripresa<br />
è tutto in una punizione dal limite<br />
di Chies deviata in angolo<br />
da Tamburlin all’56’ e in<br />
una gomitata a Cervo che costa<br />
l’ammonizione a Trentin.<br />
Per il Cavarzano al contrario<br />
è un esordio positivo che<br />
però andrà confermato domenica<br />
a Favaro.<br />
saglio: «Diciamo che è sempre<br />
stato lì e questo già non è<br />
poco. Deve solo aggiustare la<br />
mira, bisogna dargli un po’ di<br />
tempo». Domenica a Favaro<br />
per il Cavarzano ci sarà la<br />
controprova: «Ci sono diverse<br />
squadre attrezzate, ma è<br />
chiaro che noi ce la giochiamo».<br />
(s.cam.)<br />
L’esultanza di De Bon e Guglielmo<br />
LE PAGELLE<br />
La difesa<br />
al sicuro<br />
con De Min<br />
Tamburlin 7. Perfetto nelle<br />
uscite, anche sul pallonetto<br />
al veleno di Doratiotto,<br />
è sempre piazzato bene,<br />
come sul tiro al volo di<br />
Bressan al 45’ e sulla punizione<br />
di Chies in avvio ripresa.<br />
Casanova 7. Ara la fascia<br />
sinistra e si prende<br />
molte responsabilità con<br />
l’autorevolezza di un veterano.<br />
Guglielmo 7. Si lascia<br />
sfuggire Doratiotto e potrebbero<br />
essere dolori, ma<br />
è l’unico sbavatura di una<br />
gara grintosa.<br />
De Battista 7. Un gol<br />
con la freddezza dell’attaccante<br />
puro e poi chilometri<br />
tra la propria tre quarti<br />
e l’area avversaria.<br />
Mores 6. Non è il suo<br />
ruolo e nel primo tempo si<br />
vede. Poi però chi non vede<br />
più nulla è Moro.<br />
Gardin 6. Sbaglia quattro<br />
volte davanti a Minuzzo,<br />
ma ha il merito di essere<br />
sempre lì. Suo l’assist<br />
per De Battista sul 3-0.<br />
Costa 6. Tanto lavoro di<br />
interdizione nella fase più<br />
delicata della gara. Sostituito<br />
al 46’ da Zandanel 6.<br />
Spinge in avanti la squadra<br />
quando è il momento<br />
di consolidare il vantaggio.<br />
Cervo 6.5. Gli manca solo<br />
il gol, ma è bravissimo a<br />
creare lo spazio per De<br />
Bon e Arrigo. Il fraseggio<br />
con De Bon che porta al<br />
2-0 è da manuale. Sostituito<br />
all’85’ da Casagrande<br />
sv. Un paio di spunti verso<br />
la porta di Minuzzo<br />
quando l’Ormelle non vede<br />
l’ora di finire sotto la<br />
doccia.<br />
De Bon 8. Se non ci fosse<br />
la carta d’identità gli daresti<br />
trent’anni. Corre e<br />
lotta come un forsennato<br />
per novanta minuti. Ma<br />
che non sia solo volitivo, il<br />
numero 10 lo dimostra con<br />
due gol d’autore e con una<br />
serie di passaggi che mettono<br />
sempre i compagni in<br />
condizioni di nuocere agli<br />
avversari.<br />
F. Arrigo 5.5. Buone le<br />
idee ma qualche errore di<br />
troppo in fase di conclusione.<br />
Sostituito al 46’ dal fratello<br />
D. Arrigo 6.5. Mette<br />
ordine a metà campo e<br />
consente alla squadra di<br />
alzare il proprio baricentro.<br />
(s.cam.)
Per una buona ora<br />
il pubblico di casa<br />
ha comunque visto<br />
una formazione<br />
che può crescere<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 23<br />
Una condizione ancora approssimativa e un paio di disattenzioni in difesa portano ad una sconfitta imprevista<br />
Limana, alla prima è già una «stecca»<br />
Va in vantaggio ma poi si fa rimontare dal Neroverde Venezia<br />
LIMANA. Il Limana vede neroverde.<br />
Comincia male l’avventura in<br />
Promozione per i gialloblù di Charlie<br />
Pierobon, sconfitti a domicilio<br />
per 2-1 dal Neroverde Venezia.<br />
Per un’ora abbondante comunque<br />
il non numerosissimo<br />
pubblico ha potuto vedere<br />
un Limana ben disposto in<br />
campo, anche se non ancora<br />
brillante in fase offensiva;<br />
poi, una volta essere passati<br />
in vantaggio su rigore con De<br />
Min, i ragazzi della Sinistra<br />
Piave hanno avuto il torto di<br />
chiudersi troppo presto in<br />
area. La stanchezza poi ha fatto<br />
il resto. I padroni di casa si<br />
presentano in campo privi<br />
dello squalificato Segat e con<br />
Gheller che siede in panchina<br />
a causa di un leggero problema<br />
al piede: così a fare coppia<br />
in attacco con Venturi viene<br />
schierato inizialmente il<br />
fuoriquota Basei. Tatticamente<br />
Bianchet e compagni sono<br />
già a buon punto, ma la fase<br />
offensiva si limita a lanci lunghi<br />
per le due punte, puntualmente<br />
anticipate dai difensori.<br />
Nemmeno gli avversari<br />
fanno intravvedere particolari<br />
magie in attacco, e così il<br />
primo tempo scorre senza<br />
grosse emozioni, se si escludono<br />
due occasioni per parte:<br />
Denis Vianello al 20’ non riesce<br />
a centrare la porta da po-<br />
AURORA TV DUE<br />
FAVARO 1948<br />
1<br />
1<br />
AURORA TV DUE: R. Cecconi,<br />
Sant (15’ s.t. Essiya Zuhayr),<br />
Dotto, Nogara, Gavagnin,<br />
Benetton, Socal, Del<br />
Giudice, Ballarin, Vecchiato,<br />
Schiavon (35’ s.t. Pillon).<br />
Allenatore Viale.<br />
FAVARO 1948: Potz, Tondato,<br />
Mozzato, Toutà, Camposeo,<br />
Tressoldi, Pasquali,<br />
Quintavalle, Comin, Pilutti,<br />
Pradolin.<br />
ARBITRO: Lago di Vicenza.<br />
RETI: 30’ Nogara, 20’ s.t. Pradolin.<br />
NOTE: giornata di sole, campo<br />
in buone condizioni, pubblico<br />
abbastanza numeroso.<br />
Angoli 5-9. Recupero 3 minuti<br />
+ 2 minuti.<br />
ANCHE IL PRESIDENTE ERA AL DEBUTTO<br />
Viel incassa con serenità la sconfitta<br />
Nero invece il ds Perenzin: «Ci siamo chiusi in difesa troppo presto»<br />
LIMANA. Esordio amaro. A<br />
La Cal di Limana non è andata<br />
in scena solamente la prima,<br />
storica partita del Limana<br />
in Promozione. E’ stata la<br />
volta anche della prima uscita<br />
da presidente del sodalizio<br />
gialloblù di Fabio Viel, che<br />
in estate è subentrato al dimissionario<br />
Giancarlo Deola.<br />
E anche se la gara si è<br />
chiusa con una sconfitta, il<br />
massimo dirigente limanese<br />
incassa con serenità: «E’ stato<br />
un vero peccato perdere<br />
di Moreno Gioli<br />
LIMANA<br />
Una sconfitta figlia di una condizione<br />
fisica per forza di cose non<br />
ancora ottimale, ma soprattutto di<br />
un paio di distrazioni difensive di<br />
troppo.<br />
NEROVERDE VENEZIA<br />
LIMANA: De Giuliani, Gasparo, Bianchet, Serino,<br />
Busana, Beggio (57’ Gheller), Vedana, De<br />
Min, Venturi, Bertagno (87’ Funes), Basei (57’<br />
Casanova). A disp: Jerman, Dal Mut, Fusco,<br />
Triches. All: Carlo Pierobon.<br />
NEROVERDE VENEZIA:Longo, Pesci, Scarso,<br />
D. Vianello, Storelli, Molin, Piliego (67’ Botta),<br />
Collauto, Sambo (87’ Dei Rossi), A. Peron, Dalio.<br />
A disp: Cucco, F. Peron, N. Vianello, M. Vianello.<br />
All: Claudio Damiani.<br />
ARBITRO: Loro di Bassano (assistenti Panziera,<br />
Salmaso)<br />
RETI: 55’ De Min (R), 68’ A. Peron, 80’ Sambo.<br />
NOTE: ammoniti Beggio, De Min, Gheller (L);<br />
Pesci, Botta (N)<br />
chi passi, imitato 4’ più tardi<br />
da Venturi, che spreca di testa,<br />
solissimo, un bell’assist<br />
di Gasparo.<br />
Di tutt’altro tenore la ripresa:<br />
la stanchezza comincia a<br />
farsi sentire, le due squadre<br />
si allungano e così cominciano<br />
a fiorire le occasioni. Il Limana<br />
colpisce al 10’, grazie<br />
ad un rigore accordato dal direttore<br />
di gara per una malde-<br />
GRUARO<br />
NERVESA<br />
così una gara che potevamo<br />
condurre in porto, visto che<br />
non ho notato una grossa differenza<br />
tra le due squadre.<br />
Comunque per un’ora abbondante<br />
i ragazzi mi sono piaciuti».<br />
Di umore più nero il diesse<br />
Maurizio Perenzin, che di<br />
gare ne ha viste ormai veramente<br />
tante, e non si capacita<br />
del calo dei suoi ragazzi<br />
«Non sono per niente soddisfatto»,<br />
dice il dirigente gialloblù,<br />
«perché non riesco a<br />
1<br />
2<br />
stra uscita di Longo su Venturi:<br />
De min non si fa prendere<br />
dall’emozione e trasforma<br />
con freddezza. A questo punto<br />
inizia un’altra gara, con il<br />
Limana che si chiude a riccio<br />
e il Neroverde Venezia che si<br />
getta all’attacco. Un bel tiro<br />
di Collauto viene alzato in<br />
corner da De Giuliani, che<br />
viene poi salvato da Bertagno,<br />
appostato sulla riga, sul<br />
capire il calo che abbiamo subito<br />
dopo il nostro vantaggio.<br />
Ci siamo chiusi in difesa troppo<br />
presto, aspettando l’avversario<br />
invece di cercare di colpirlo<br />
di nuovo. E la condizione<br />
fisica c’entra solo in parte.<br />
Non posso credere che dopo<br />
un’ora eravamo già cotti,<br />
sarebbe preoccupante. No,<br />
sono sicuro che il problema<br />
sia stato di carattere mentale.<br />
Ci siamo rilassati, e in<br />
queste categorie queste cose<br />
si pagano». (m.g.) Enrico Serino<br />
Una delle formazioni schierate dal Limana in pre campionato<br />
tiro a botta sicura di Storelli.<br />
E’ il preludio alla rete del pareggio,<br />
che giunge al 22’, al<br />
termine di una serie di colpi<br />
di testa in area gialloblù: alla<br />
fine è Andrea Peron il più lesto<br />
a scavalcare De Giuliani.<br />
I padroni di casa accusano la<br />
fatica e perdono il controllo<br />
del centrocampo. Scarso impegna<br />
severamente De Giuliani<br />
da fuori area un paio di vol-<br />
te, e al 35’, ancora su palla<br />
inattiva, è Sambo ad appoggire<br />
in rete da pochi passi dopo<br />
una serie di colpi di testa, sui<br />
quali la difesa limanese appare<br />
imbambolata. Il Limana<br />
cerca con le ultime energie il<br />
pareggio, ma Gheller spreca<br />
una buona occasione. I sogni<br />
gialloblù si spengono al 42’,<br />
con la punizione di De Min<br />
che sfiora la traversa.<br />
«Per un’ora non è andata male...»<br />
Il tecnico Pierobon sottolinea gli errori commessi dai suoi<br />
L’allenatore<br />
del Limana<br />
Carlo<br />
Pierobon<br />
Per la<br />
sua squadra<br />
è stata<br />
una<br />
pessima<br />
prima<br />
giornata<br />
di campionato<br />
2<br />
1<br />
GRUARO: Pauletto, Mazzon<br />
(1’st Badanai), Falcomer, Girardi,<br />
Toffolo, Moretto, Nicodemo<br />
Oscar, Zocchi, Oliva<br />
(35’st. Grego), Camarotto,<br />
Sette (1’ st. Nicodemo Federico).<br />
All. Tossani.<br />
NERVESA: Favaro, Stangherlin,<br />
Alessi, Mognon, Rizzardo,<br />
Pastro (20’ pt. Fassina),<br />
Favero, Bobbato (20’ st. De<br />
Martin), Giovanelli (20’st. Pastore),<br />
Sagrillo, Franceschi.<br />
All. Franco Enrico.<br />
ARBITRO: Aversano (Tv).<br />
RETI: 12’st. Camarotto, 36’<br />
st. Grego, 37’ st. Rizzardo.<br />
NOTE: ammoniti Moretto e<br />
Camarotto per il Gruaro, Mognon<br />
per il Nervesa.<br />
LIMANA. La voce del mister.<br />
L’allenatore gialloblù,<br />
“Charlie” Pierobon, non si<br />
sottrae ad una approfondita<br />
disamina della gara, mettendo<br />
in risalto le cose positive e<br />
quelle negative viste sul campo<br />
di gioco: «Per circa un’ora<br />
ho visto una bella squadra,<br />
quadrata ed organizzata», sono<br />
le parole dell’allenatore,<br />
«mentre nell’ultima mezz’ora<br />
ho visto molti errori, soprattutto<br />
sulle situazioni di palla<br />
inattiva, nelle quali abbiamo<br />
preso due gol e abbiamo ri-<br />
schiato troppo. Certo, avevamo<br />
molti ragazzi in ritardo di<br />
condizione fisica, ma certi regali<br />
in Promozione non puoi<br />
farli. I ragazzi l’hanno capito<br />
sulla loro pelle. Ma, ripeto,<br />
per settanta minuti la squadra<br />
mi è piaciuta: siamo partiti<br />
bene, siamo stati ordinati<br />
ed attenti. Per il futuro sono<br />
fiducioso: non dimentichiamo<br />
che siamo solo all’inizio<br />
della stagione».<br />
Ovviamente soddisfatto anche<br />
Claudio Damiani, giovane<br />
allenatore della compagi-<br />
LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE<br />
LIBERTAS CEGGIA<br />
LIVENTINA<br />
2<br />
3<br />
CEGGIA: Guiotto, Casagrande,<br />
Moro, Zambon (28’ st<br />
Brunzin), Carrer, De Rossi<br />
(1’ st Pasian), Trevisan (1’ st<br />
Carraro), Tonetto, Gabatel,<br />
Pasqualini, Milanese. All. Neri.<br />
LIVENTINA: Ferrati, De Nadai,<br />
Cester, Cavezzan, Guerra,<br />
Zozzolotto, Venco (18’ st<br />
Andreetta), Drusian (41’ st<br />
Rossetto), Sopradassi (26’ st<br />
Crosariol), Favero, Paro.<br />
ARBITRO: Ceccato di Bassano<br />
del Grappa.<br />
RETI: 18’ Drusian, 26’ Casagrande,<br />
32’ Moro (aut.), 41’<br />
Sopradassi, 19’ st Gabatel.<br />
NOTE: espulso De Nadai al<br />
17’ st doppia ammonizione.<br />
SAN MARTINO<br />
BREDA<br />
1<br />
4<br />
SANMARTINO: Bolzan, Tonon,<br />
Dal Col (34 s.t.Frempong),<br />
Gava L., Casagrande,<br />
Giavon, Santin, Simeoni (8’<br />
s.t. Casonato), Amadio, Gava<br />
S. (8’.s.t. Ros), Vitale.<br />
BREDA: LAzer, Gheller, Maccari,<br />
Modolo (36’ st Stocco),<br />
Silvestri, Cocchetto, Silboni,<br />
Modellato (1’ st Cardin),<br />
Schiavon (34’ st Marchi),<br />
Gambarotto, Svraka.<br />
ARBITRO: Zoia di Treviso.<br />
RETI: 16’ Vitale, 29’ Schiavon,<br />
47’ p.t. Modolo, 8’ s.t.<br />
Schiavon, 27’s.t. Silboni.<br />
NOTE: ammoniti: Vitale, Gava<br />
S., Giavon, Dal Col, Modolo,<br />
Schiavon, Cocchetto.<br />
Espulsi: Casagrande 21 s.t.<br />
ne veneziana: «Innanzitutto,<br />
complimenti al Limana. Non<br />
è facile vedere squadre neopromosse<br />
che a questo punto<br />
della stagione sono già così<br />
ben organizzate. Non credo<br />
avranno problemi a salvarsi.<br />
Per quanto riguarda la gara, i<br />
miei ragazzi sono stati bravi<br />
a reagire immediatamente al<br />
gol subìto. Sono soddisfatto<br />
soprattutto della bravura dimostrata<br />
sui calci piazzati, situazioni<br />
di gioco sulle quali<br />
ci applichiamo parecchio, in<br />
allenamento». (m.g.)<br />
VILLORBA<br />
OPITERGINA<br />
3<br />
3<br />
VILLORBA: Dall’Arche, Favretto<br />
31’ (st Tronchin), De<br />
Nardi, Battistel, Manzato,<br />
Piovesan, Beni, Biasetto (5’<br />
st Gambarotto), De Bernard,<br />
M. Zanatta, Furlan (27’ st Parin).<br />
Allenatore Biasi.<br />
OPITERGINA: Conte, Perin<br />
(39’st Furlanetto), De Vivo,<br />
Della Bella, Mantesso, Perissinotto,<br />
Bressaglia, Martin,,<br />
Coan, Tomè, Chiara.<br />
Allenatore Piovanelli.<br />
ARBITRO: Vidotto di Belluno.<br />
RETI: pt 5’ De Bernard, 16’<br />
Chiara, 39’ Martin, st 36’<br />
Chiara, 43’ Battistel, 44’ M.<br />
Zanatta.<br />
LE PAGELLE<br />
In troppi<br />
in giornata<br />
negativa<br />
DE GIULIANI 5 Alterna<br />
buoni interventi tra i pali<br />
a pericolose amnesie nelle<br />
uscite. In entrambi i gol<br />
subiti, non appare esente<br />
da colpe. Ma saprà rifarsi.<br />
GASPARO 6In estate doveva<br />
andarsene, ed invece<br />
si ritrova titolare nell’esordio<br />
in campionato. Ripaga<br />
la fiducia con una prestazione<br />
diligente.<br />
BIANCHET 5.5 Il capitano<br />
non appare ancora al<br />
cento per cento. Incappa<br />
in alcune incertezze non<br />
da lui, ma si salva comunque<br />
con mestiere.<br />
SERINO 6.5 Lo «sceriffo»<br />
invece è già in forma campionato.<br />
Senza Cecchet al<br />
fianco, il compito di fare<br />
filtro a centrocampo ricade<br />
quasi solo sulle sue<br />
spalle. Ma non si tira indietro<br />
e corre per due.<br />
BUSANA 5.5 Preciso e sicuro<br />
negli interventi palla<br />
a terra, ma sulle palle alte<br />
non dovrebbe quasi avere<br />
rivali. Invece anche lui va<br />
in difficoltà sugli schemi<br />
dei veneziani.<br />
BEGGIO 6 Corre senza risparmio<br />
per un’ora, svolgendo<br />
il proprio compito<br />
con impegno.<br />
GHELLER 6 Non è in perfette<br />
condizioni, ma il suo<br />
ingresso si fa sentire: dà<br />
vivacità alla fase d’attacco<br />
del Limana. Sulla sua coscienza<br />
però pesa l’occasione<br />
fallita a 5’ dalla fine.<br />
VEDANA 6 Il ragazzo<br />
non si lascia intimorire dagli<br />
avversari e si getta nella<br />
mischia con ardore.<br />
DE MIN 6 Il solito piede<br />
prensile sui calci da fermo,<br />
ma ancora troppa lentezza<br />
nel fare scorrere l’azione.<br />
Ma siamo solo alla<br />
prima giornata.<br />
VENTURI 5 Di sicuro non<br />
viene aiutato dai compagni,<br />
che lo cercano solo<br />
con i lanci e non lo supportano<br />
in attacco, ma la punta<br />
appare ancora un corpo<br />
estraneo alla manovra.<br />
BERTAGNO 5.5 Il neosposo<br />
è in ritardo di condizione<br />
e si vede: qualche buona<br />
idea frenata dalle gambe<br />
che ancora non girano<br />
a dovere.<br />
FUNES s.v. Pochi minuti<br />
per il ragazzo della juniores,<br />
che annusa così l’aria<br />
di Promozione.<br />
BASEI 5.5 Vale in gran<br />
parte il discorso fatto per<br />
Venturi: cercato poco e<br />
male dai compagni, non<br />
riesce a trovare il bandolo<br />
CASANOVA 6 Entra nel<br />
momento peggiore, quando<br />
ormai le energie non ci<br />
sono più. (m.g.)<br />
VITTORIO<br />
CODOGNE’<br />
2<br />
1<br />
VITTORIO VENETO: Perencin,<br />
De Nadai, Da Ros, Fantuzzi,<br />
Toschi, Cason, Tonel,<br />
Chies (20’st Tormen), Zanardo<br />
(9’st Pasquali), Possamai,<br />
Moz (37’st Buffon). All.<br />
Fattorel.<br />
CODOGNE’: Piccinin, Fornasier,<br />
Moras, Santarossa, Lorenzon,<br />
Casagrande (44’st<br />
Zanette D.), Bonutto, Giust<br />
(23’st Zanette W.), Vacilotto,<br />
Da Dalt, Ros. All. Zanon.<br />
ARBITRO: Conzada (Bl).<br />
RETI: 19’pt Possamai (r),<br />
30’st Lorenzon, 34’st Pasquali.<br />
NOTE: ammoniti Toschi, Vacilotto,<br />
Da Ros, Fantuzzi,<br />
Ros; espulso Vacilotto.
SOTTOCASTELLO. Il primo derby bellunese<br />
di prima categoria arride al Lentiai che<br />
per 1-3 batte la neo promossa Cadore al termine<br />
di una partita tutt’altro che divertente.<br />
Nonostante passino in vantaggio pro-<br />
Un Trizio in veste inedita<br />
di punta, quindi. Quattro gol<br />
che hanno vivacizzato la gara,<br />
ma non resa molto bella.<br />
E’ solo la prima di campionato<br />
e si vede in campo.<br />
Un primo tempo che praticamente<br />
non fa registrare alcuna<br />
occasione di spessore.<br />
Le premesse per i secondi<br />
quaranta minuti di gara sembrano<br />
davvero poco incoraggianti<br />
invece la partita già al<br />
47’ di gara si sblocca. Dal primo<br />
calcio d’angolo della partita<br />
e a favore del Cadore arriva<br />
anche il vantaggio momentaneo<br />
dei padroni di casa.<br />
Corner battuto da Martinig<br />
in mezzo all’area, si avventa<br />
Staunovo che trova la deviazione<br />
di Corrent.<br />
E’ il buon momento del Cadore<br />
e il Lentiai è costretto a<br />
stringere i denti: De Martin<br />
ci prova, ma per troppa foga<br />
travolge Tormen. Come spesso<br />
capita nel calcio nel mi-<br />
I padroni di casa<br />
riescono ad arginare<br />
il pressing ospite<br />
PONTE ALPI. Prima giornata<br />
di campionato con divisione<br />
della posta casalinga per<br />
un Ponte Alpi dalla età media<br />
molto verde. All’Umberto Orzes<br />
comunque non è stato un<br />
risultato ad occhiali che ha<br />
fatto annoiare i tifosi presenti<br />
sugli spalti.<br />
Ponte e Vitt infatti hanno<br />
avuto la possibilità di rientrare<br />
definitivamente negli spogliatoi<br />
con la vittoria. I padroni<br />
di casa diretti dalla panchina<br />
da Guido Magistro infatti<br />
hanno fallito dal dischetto<br />
con Dino Da Rold la più ghiotta<br />
opportunità di sbloccare il<br />
risultato, mentre gli ospiti<br />
hanno legittimato una sorta<br />
di predominio territoriale,<br />
colpendo ben tre volte la traversa<br />
(una anche per il Ponte<br />
Alpi direttamente dalla bandierina<br />
del calcio d’angolo al<br />
55’ con Dino Da Rold), un incrocio<br />
e vedendosi una sfera<br />
respinta sulla linea, oltre a<br />
dover fare i conti con un portiere<br />
di casa Peterle sempre<br />
attento.<br />
La cronaca. La prima parata<br />
dei due estremi difensori si<br />
registra all’8’ quando una pu-<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 24<br />
Avvio lento della prima di campionato. I locali vanno in vantaggio ma poi si fanno superare<br />
Trizio goleador trascina Lentiai<br />
La doppietta dell’inedita punta affonda il Cadore<br />
CADORE<br />
LENTIAI<br />
di Elena Usai<br />
glior momento del Cadore arriva<br />
il pareggio degli ospiti:<br />
solo otto minuti più tardi un<br />
lancio dalla propria metà<br />
campo cade in area dove stanno<br />
Trizio e Deon: ci arriva il<br />
secondo, ristabilendo una parità<br />
che fa riscaldare la parti-<br />
prio di padroni di casa, grazie ad un autogol,<br />
i ragazzi neroverdi reagiscono e riescono<br />
a pareggiare in maniera un po’ fortunosa<br />
e poi anche a vincere, grazie ad<br />
una doppietta di Trizio.<br />
CADORE: Maddalin 5.5, De Podestà 6, Frassinelli 5.5, Iannacone<br />
5.5, Staunovo 6, G. Da Rin 6, M. De Martin 6 (69’ Giacomelli sv), Fedon<br />
6, Collavino 5.5, Martinig 6 (61’ A. Larcher sv), Cruzzola 5.5 (46’<br />
Chighine 6).<br />
Allenatore: Cassol.<br />
LENTIAI: Tormen 6.5, Corrent 6, Comel 6, Corso 6, De Boni 6, Zanella<br />
6, Sommacal 6 (80’ Zanolla sv), Deon 6, Candeago 6 (64’ Gelisio<br />
sv; 83’ Cavacece sv), Trizio 6.5, Beggio 6.<br />
Allenatore: Isotton.<br />
ARBITRO: Pellegrina di Conegliano (Tv)<br />
RETI: Corrent (aut.) 47’, Deon 55’; Trizio (R) 77’, Trizio 83’.<br />
NOTE: ammoniti: 34’ G. Da Rin, 35’ Corso, 66’ Comel, 71’ Sommacal,<br />
80’ Gelisio.<br />
Nicola Bozzolla<br />
nizione di Foltran costringe<br />
Peterle al salvataggio in corner.<br />
Quattro minuti più tardi<br />
è ancora il numero undici trevigiano<br />
che mette i brividi ad<br />
una difesa granata che viene<br />
salvata dal pronto recupero<br />
di Mascolo. Al 18’ i locali costruiscono<br />
la prima azione degna<br />
di nota: Bozzolla scende<br />
fino sulla linea di fondo e scodella<br />
un cross delizioso per la<br />
In quel di Fontanelle il campionato inizia in salita<br />
Il Ripa viene subito stoppato<br />
e De Giacometti non basta<br />
FONTANELLE<br />
RIPA 2000<br />
FONTANELLE: Colautti, Berton, Calderan, Grassato, Saran, Rosson,<br />
Ostanello, Dalla Nora, Tonon (60’ Franceschin), Cescon (75’<br />
Campion), Della Pietra (78’ Nardin).<br />
Allenatore Mazzon.<br />
RIPA 2000: Cossalter, Barp, Fuss (43’ Bazzocco), Pilotti (75’ De<br />
Bortoli), Pozzi, Calcagno, Guadagnin, Kovacs, De Min (45’ Zanella),<br />
Vasiù, De Giacometti.<br />
Allenatore Tormen.<br />
ARBITRO: Nube di Mestre.<br />
RETI: 4’ De Giacometti, 56’ Ostanello, 70’ rig. Della Pietra.<br />
NOTE: espulso Vasiù per somma d’ammonizioni.<br />
FONTANELLE. Il campionato del Ripa inizia<br />
con la battuta d’arresto di Fontanelle, in un<br />
match che è servito per capire che i trevigiani<br />
di Mazzon sono tra le grandi favorite della stagione.<br />
Eppure le cose si erano messe bene per<br />
i gialloneri, in vantaggio dopo pochi minuti<br />
grazie a Maurizio De Giacometti.<br />
Tormen, però, in chiusura di primo tempo<br />
ha dovuto rinunciare a Michele De Min, bloccato<br />
da un risentimento muscolare e ha ovviato<br />
schierando De Giacometti unica punta, con<br />
il supporto di Vasiù e Guadagnin.<br />
Il Fontanelle cambia marcia a inizio ripresa<br />
e pareggia con Ostanello, abile a sfruttare un<br />
brutto errore del Ripa. Al 70’ l’arbitro assegna<br />
un dubbissimo rigore ai padroni di casa e dal<br />
dischetto Della Pietra non sbaglia. Nel finale<br />
espulsione immeritata per Vasiù. (gi.pe.)<br />
Marco<br />
Barp<br />
2<br />
1<br />
1<br />
3<br />
ta. Fa buona guardia Tormen<br />
alla sua porta, dimostrandosi<br />
sicuro negli interventi e infondendo<br />
sicurezza ai difensori.<br />
Al contrario, la difesa del<br />
Cadore pare poco sicura e<br />
non molto bilanciata. La svolta<br />
della partita alla mezz’ora:<br />
testa di De Conti che però in<br />
diagonale si rende colpevole<br />
di un errore di mira. Al 25’ ed<br />
al 26’ si registrano la prima<br />
traversa e l’incrocio dei pali<br />
colpiti dagli ospiti rispettivamente<br />
con Foltran e Peruch.<br />
In chiusura del tempo (43’)<br />
il portiere ospite Sottana, in<br />
collaborazione con Russolo,<br />
viene chiamato per la prima<br />
volta in causa sulla punizio-<br />
Daniele Collavino, brutta gara<br />
Staunovo “frana” su Trizio in<br />
area di rigore, contatto non<br />
intenzionale, ma il fischietto<br />
applica il regolamento e concede<br />
il calcio dagli undici metri.<br />
E’ lo stesso Trizio che va<br />
a batterlo e non sbaglia. Dall’1-0<br />
si passa al 1-2 e il Cadore<br />
ne di Dino Da Rold. Si va così<br />
alla ripresa, con il Vitt 66 che<br />
accentua la pressione offensiva<br />
con l’intento di ritornare<br />
oltre il Fadalto con tutti e tre<br />
i punti in palio. Anche se è il<br />
Ponte Alpi che al 49’ fallisce<br />
l’opportunità più agevole per<br />
rompere la parità. Un’azione<br />
caparbia sulla destra di Dino<br />
Da Rold viene interrotta bruscamente<br />
appena dentro l’a-<br />
psicologicamente cede. Collavino,<br />
poco presente nel corso<br />
della partita, tenta di trovare<br />
qualche varco che non arriva.<br />
Cassol apporta qualche<br />
cambio per creare qualche<br />
idea, ma cambia poco. Al contrario<br />
arriva la terza rete che<br />
spegne le speranze di recupero<br />
dei cadorini. E’ sempre Trizio,<br />
il più pericoloso dei suoi,<br />
che riceve un passaggio perfettamente<br />
allineato ai difensori<br />
del Cadore e scatta più<br />
veloce di loro. Salta anche<br />
Maddalin e va direttamente<br />
in porta per insaccare la rete<br />
della sicurezza. Virtualmente<br />
è proprio il terzo gol a spegnere<br />
le speranze del Cadore, anche<br />
se arriva un’ultima occasione<br />
casalinga dal tiro di G.<br />
Da Rin che tira da fuori area<br />
prendendo la schiena di Giacomelli.<br />
La palla si impenna,<br />
ma Tormen ancora una volta<br />
ci arriva e mette in angolo. Il<br />
direttore di gara, dopo 4 minuti<br />
di recupero, dice che può<br />
bastare e archivia la gara che<br />
regala i primi tre punti del<br />
campionato al Lentiai del tecnico<br />
Franco Isotton, mentre<br />
rimanda il Cadore alla prossima<br />
partita.<br />
rea sul contatto di Fiorin, ma<br />
la conclusione dello stesso numero<br />
dieci risulta debole e<br />
centrale. Da questo momento<br />
e fino al triplice fischio di<br />
chiusura si registra unitamente<br />
lo sfortunato e di fatto<br />
inutile assedio del Vitt 66, rotto<br />
soltanto al 58’ da una punizione<br />
di Galli bloccata da Sottana.<br />
Peterle è pronto all’appuntamento<br />
con la sfera al<br />
Trizio modesto<br />
«Mi hanno<br />
salvato<br />
i due gol»<br />
SOTTOCASTELLO. Saverio<br />
Trizio, match winner<br />
dell’incontro: «Non ho giocato<br />
molto bene. Se non<br />
fosse stato per i due gol segnati<br />
direi che ero sotto la<br />
sufficienza. Una partita<br />
piuttosto scialba. Loro sono<br />
passati in vantaggio in<br />
modo piuttosto fortunoso,<br />
hanno preso coraggio e<br />
poi è successa la medesima<br />
cosa a noi. Siamo riusciti<br />
a pareggiare con un<br />
po’ di fortuna e poi abbiamo<br />
sfruttato le nostre occasioni».<br />
Il rigore? «Da regolamento<br />
c’era, ma bisogna<br />
dire che è stato più che altro<br />
un intervento scomposto».<br />
Soddisfatto Franco<br />
Isotton, tecnico del Lentiai:<br />
«E’ importante iniziare<br />
bene. Il gioco arriverà.<br />
Il Cadore l’ho visto abbastanza<br />
bene a centro campo,<br />
mentre in difesa non<br />
tanto». Bruno Zanellato,<br />
presidente Cadore: «Non è<br />
un bel debutto, una partita<br />
brutta che ci ha visto<br />
perdere. Il risultato è un<br />
po’ bugiardo, un pari poteva<br />
essere giusto». (e.u.)<br />
Il «giovane» Ponte accarezza la vittoria<br />
Pari col Vitt e tanti episodi persi: fallito anche un calcio dal dischetto<br />
PONTE ALPI<br />
VITT 66<br />
PONTE ALPI: Peterle 6, Tolotti 5.5, Tormen 5<br />
(46’ Uberti 6.5), Tonet 5.5, Galli 6.5, Mascolo 6,<br />
Fedon 5.5 (73’ Fontanive 6), Bozzolla 6, Christian<br />
Da Rold 5.5 (73’ Sacchet 6), Dino Da Rold<br />
6.5 e De Conti 7.<br />
All.: Magistro.<br />
VITT 66: Sottana, Dal Col, Fiorin, Peruch, Campodallorto,<br />
Massimo Bolzan (78’ De Coppi),<br />
Laurenti, Russolo (78’ Perin), Zoppè, Tomasella<br />
e Foltran. All.: Fornasier.<br />
ARBITRO: Pozzato di Bassano.<br />
NOTE: espulso al 92’ Perin (gomitata su De<br />
Conti). Ammoniti: Peruch, Massimo Bolzan, Tolotti,<br />
Foltran e Dino Da Rold. Calci d’angolo:<br />
9-8 per il Vitt 66.<br />
Rimonta sicura contro una Vazzolese pericolosa<br />
L’Alpago avanti senza paura<br />
con i gol di Mognol e Salvador<br />
VAZZOLESE<br />
ALPAGO<br />
VAZZOLESE: Marchetto, Salomon, Carnelos, Cal, Bettetti, Altiner,<br />
Pozzobon, Coppola, Mazzer, Vanzella, Fragasso.<br />
Allenatore Arnosti<br />
ALPAGO: Barattin, Kirsten, D. Bortoluzzi, Mognol, Zampieri, A.<br />
Soccal, L. Bortoluzzi (77’ Saviane), D’Incà, Tormen, D. Salvador<br />
(77’ A. Barattin), Meneghin (70’ P. Zampieri).<br />
Allenatore I. Salvador.<br />
ARBITRO: Schiavon di Mestre.<br />
RETI: 25’ Fragasso, 35’ D. Salvador, 81’ Mognol.<br />
NOTE: pomeriggio di sole, con temperatura elevata.<br />
VAZZOLA. L’Alpago inizia con il piede giusto<br />
il campionato che lo attende tra le protagoniste.<br />
Nonostante il caldo infernale di Vazzola,<br />
gli uomini di Imerio Salvador hanno disputato<br />
una “signora” partita, rimontando l’iniziale<br />
vantaggio firmato da Fragasso.<br />
Al culmine di un grande primo tempo, l’Alpago<br />
pareggia con la maligna punizione di Davide<br />
Salvador, da posizione defilata, l’unica<br />
opportunità trasformata in gol, dopo le occasioni<br />
capitate sui piedi di Luca Bortoluzzi,<br />
Paolo Tormen e un paio di salvataggi sulla linea.<br />
Nella seconda frazione cala un po’ il ritmo<br />
dell’Alpago, che trova comunque il modo di incamerare<br />
i primi tre punti del campionato all’81’,<br />
quando Mognol con un bel colpo di testa<br />
firma il sorpasso. (gi.pe.)<br />
0<br />
0<br />
SPOGLIATOI<br />
Mister Magistro non nega la fortuna<br />
«Ma i miei ragazzi sono stati bravi»<br />
PONTE ALPI. Un punto d’oro, utile<br />
a smuovere subito la classifica.<br />
Questo è stato il pensiero dell’allenatore<br />
del Ponte Alpi Guido Magistro:<br />
«Direi che abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />
prefissato. Quest’oggi eravamo<br />
privi di due importanti giocatori,<br />
in difesa Faso ed in attacco De<br />
Pra e, con una rosa a disposizione<br />
molto giovane, abbiamo quasi rischiato<br />
di passare in vantaggio.<br />
Poi, non lo nego, siamo stati an-<br />
Fabio<br />
Kirsten<br />
1<br />
2<br />
che fortunati. Avevamo di fronte<br />
una compagine esperta con ben altre<br />
ambizioni di classifica e quindi<br />
il pareggio mi soddisfa in pieno. Un<br />
elogio a tutti i miei ragazzi che si sono<br />
impegnati e che si sono dovuti cimentare<br />
in un modulo di gioco provato<br />
soltanto un paio di giorni prima<br />
dell’esordio stagionale. Complice<br />
le ripetute disavventure occorse<br />
ad un organico già ridotto all’osso,<br />
tra i quali molti giovani». (d.g.)<br />
53’ sul colpo di testa sul secondo<br />
palo di Peruch. Al 60’ Mascolo<br />
salva sulla linea di porta<br />
un colpo di testa di Foltran,<br />
al 63’ il tiro dello stesso<br />
numero undici ospite colpisce<br />
per la terza volta la traversa<br />
ed infine al 78’ Russolo,<br />
ancora da lontano, porta a<br />
quota quattro la quota dei legni<br />
colpiti.<br />
Dario Giotto<br />
L’ultimo uomo del Cappella infallibile pure dai 9 metri<br />
La Ztll cede al campo stregato<br />
e al portiere di casa «tuttofare»<br />
CAPPELLA MAGGIORE<br />
ZTLL<br />
CAPPELLA MAGGIORE: Azzalini, Moscon, Ferrigno, Mazzer,<br />
Cortecchia, Casanova, Biscotto (Sovilla), Cecchet, Sartor (Bizzol),<br />
Battiston (De Longhi), Murador.<br />
Allenatore Del Puppo.<br />
ZTLL: Funes, Imbolito, Canton, Bernard (40’ Brustolon), Perera,<br />
Comiotto (80’ Tamburlin), Criscuolo, Roncalli (75’ Tonon), Franzin,<br />
De Dea, Latti.<br />
Allenatore Schiocchet.<br />
ARBITRO: Gisiato di Mestre.<br />
RETI: 22’ Biscotto, 40’ Murador, 48’ De Dea, 90’ rig. Azzalini.<br />
CAPPELLA MAGGIORE. La Ztll cede per 3-1<br />
nei confronti del Cappella Maggiore, ma alla<br />
fine il risultato è fin troppo penalizzante. Gli<br />
uomini di Schiocchet hanno pagato un brutto<br />
primo tempo, caratterizzato da un atteggiamento<br />
remissivo e fin troppo impaurito.<br />
Il Cappella Maggiore ha approfittato della situazione,<br />
andando in gol con Biscotto e Murador,<br />
su calcio di punizione.<br />
Altra musica nella ripresa, quando De Dea<br />
al 3’ ha accorciato le distanze. La Ztll ha avuto<br />
le opportunità per pareggiare, ma Brustolon,<br />
Roncalli e Criscuolo non sono riusciti a superare<br />
Azzalini. Nel finale i padroni di casa hanno<br />
usufruito di un rigore, assegnato per atterramento<br />
di Murador da parte di Perera. Dal dischetto<br />
la trasformazione vincente è stata di<br />
Azzalini. (gi.pe.)<br />
Simone<br />
Imbolito<br />
3<br />
1
SEREN. Inizia bene il campionato del Seren.<br />
Vittoria sofferta quella contro l’Altivolese,<br />
ma giusta, che arriva nei minuti finali<br />
grazie ad una bella rete di Fabrizio<br />
Fortuna. Minuti finali nei quali si è vista<br />
I verde azzurri avevano<br />
trovato l’iniziale vantaggio<br />
nei primi minuti della gara,<br />
grazie ad una rete caparbia<br />
di Francesco Vieceli Dalla<br />
Sega.<br />
Partono forti i padroni di<br />
casa. Al quarto minuto<br />
cross di Oppio che pesca bene<br />
Vieceli Dalla Sega, che<br />
conclude di testa a lato. Il<br />
centrocampista fonzasino si<br />
riscatta quattro minuti dopo<br />
portando in vantaggio i<br />
suoi. Lungo lancio dalla difesa,<br />
Vieceli è bravo a crederci<br />
e mette sotto pressione i<br />
difensori avversari soffiando<br />
loro la palla e depositando<br />
in rete, dopo una prima<br />
ribattuta di Marchetti.<br />
La partita prosegue senza<br />
grandi sussulti. Al 20’ una<br />
punizione di Bettamin, indirizzata<br />
sul palo più lontano,<br />
mette i brividi a Boscariol,<br />
ma nessun giocatore trevigiano<br />
è pronto alla deviazio-<br />
Il primo pareggio<br />
degli uomini di Galli<br />
è merito di Garlet<br />
SANTA GIUSTINA. Vittoria<br />
rimandata per la Plavis di Piero<br />
Galli, che nel debutto di<br />
campionato davanti al pubblico<br />
di casa pareggia per 2 a 2<br />
contro i trevigiani del Pederobba.<br />
Punto comunque guadagnato<br />
quello della compagine<br />
santagiustinese, se si considera<br />
il fatto che i ragazzi<br />
del presidente Dal Castel hanno<br />
per ben due volte rimontato<br />
lo svantaggio sugli avversari,<br />
prima con una potente e<br />
precisa punizione di Federico<br />
Garlet e poi con il rigore trasformato<br />
da Nicola Giazzon<br />
negli ultimi minuti di gioco.<br />
Il Pederobba non è parso<br />
squadra trascendentale, ma<br />
ha saputo sfruttare al meglio<br />
le occasioni presentatesi, grazie<br />
anche alla scaltrezza della<br />
sua punta Cattarin, autore<br />
della doppietta ospite, e agli<br />
svarioni difensivi dei padroni<br />
di casa.<br />
La partita nel complesso è<br />
stata giocata su ritmi sostenuti,<br />
in particolare la ripresa,<br />
che ha visto le due compagini<br />
fronteggiarsi a viso aperto.<br />
La cronaca della prima mezz’ora<br />
non è ricca di occasioni.<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 25<br />
Al gol di Vieceli Dalla Sega, l’Altivolese aveva replicato con Bortolon prima del rosso a Cason<br />
La grinta del Seren vale tre punti<br />
Pur in 10, i feltrini pescano la vittoria grazie a Fortuna<br />
di Emanuel Oppio<br />
SEREN<br />
ALTIVOLESE<br />
ne in rete.<br />
Intorno alla mezz’ora si rivede<br />
il Seren: lungo lancio<br />
di Oppio che trova bene Andrea<br />
Rech, il quale calcia<br />
prontamente sfiorando il palo<br />
alla destra di Marchetti.<br />
Al 40’ nuova bella azione del<br />
la reazione giusta dei serenesi, prima al<br />
pareggio dell’Altivolese e poi all’espulsione<br />
di capitan Cason, che ha li ha costretti<br />
a rincorrere la vittoria in inferiorità numerica.<br />
SEREN: Boscariol 6.5, E. Rech 6, Dal Zotto 6, N. Rech 6 (62’ Dal<br />
Cortivo 7), Oppio 7, Fin 6.5, A. Rech 6, Cason 6, F. Fortuna 7, Veser<br />
6 (69’ L. Fortuna 6.5), Vieceli Dalla Sega 6.5 (59’ Baster 6). A<br />
disp: Ferula, Perer, Turrin. All. Corso.<br />
ALTIVOLESE: Marchetti, Prenot, Bettamin (55’ Bordin), F. Bressan,<br />
Giacobbo, Merlo, Biasibetti (68’ Canel), Fantinato, M. Bressan<br />
(58’ Visentin), Fedato, Bortolon. A disp: Lorenzato, Scardellato.<br />
All. Panazzolo.<br />
ARBITRO: Costantin di Conegliano.<br />
RETI: 8’ Vieceli Dalla Sega, 64’ Bortolon, 83’ F. Fortuna.<br />
NOTE: ammoniti E. Rech, Oppio, F. Fortuna, F. Bressan, Fedato.<br />
Espulso al 72’ Cason e al 77’ l’allenatore dell’Altivolese Panazzolo.<br />
Angoli 6 a 2 per il Seren. Spettatori 100 circa.<br />
Federico Garlet<br />
Al 37’ è Dal Molin che scende<br />
sulla sinistra, si invola verso<br />
la porta e serve al centro per<br />
Marsango che si allunga troppo<br />
la palla, intercettata dal<br />
bravo Codemo che respinge.<br />
L’azione prosegue con Francesco<br />
Giazzon che non inquadra<br />
lo specchio della porta e<br />
spara alto sopra la traversa.<br />
A pochi secondi dal duplice fischio<br />
del direttore di gara, il<br />
Espugnato il campo dell’ambizioso Mussolente<br />
Sospinta da Michele Pauletti<br />
la Juventina parte benissimo<br />
MUSSOLENTE<br />
JUVENTINA<br />
MUSSOLENTE: Dissegna, Franchetta, Donanzan, A. Scotton,<br />
Boesso, Zaborra, M. Scotton, P. Scotton, Bordignon, Operti, Carli.<br />
Sono entrati: Favero, Pavan. Allenatore Guidolin.<br />
JUVENTINA MUGNAI: De Cia, Lusa, Tognon, Monastier, Pagnussat,<br />
Curto, Pauletti (85’ Cremonese), Pradel, Zuglian (65’ Ferroni),<br />
Mezzomo (46’ Boz), Zatta.<br />
Allenatore Manfroi.<br />
ARBITRO: Sartori di Conegliano.<br />
RETI: 52’ Pauletti.<br />
NOTE: espulso al 90’ Manfroi per proteste, ammoniti Pauletti,<br />
Monastier e Tognon.<br />
MUSSOLENTE. Importante vittoria della Juventina,<br />
che inzia nel migliore dei modi il campionato<br />
espugnando il campo del Mussolente,<br />
compagine di ottimo spessore.<br />
Nel primo tempo la partita è equilibrata,<br />
Pradel va vicino al gol dopo 5’ e i vicentini rispondono<br />
con un’incornata che scheggia il palo.<br />
Nella ripresa arriva al 7’ la rete di Michele<br />
Pauletti, che porta in vantaggio la squadra di<br />
Mugnai. L’arbitro Sartori non azzecca un paio<br />
di decisioni, a discapito della Juventina e nel<br />
finale il Mussolente attacca a pieno organico.<br />
Tognon e compagni gestiscono, però, gli ultimi<br />
minuti con saggezza e De Cia deve compiere<br />
solamente un intervento importante.<br />
Da segnalare l’espulsione comminata a Marco<br />
Manfroi nel recupero. (gi.pe.)<br />
Ronnie<br />
Pagnussat<br />
0<br />
1<br />
2<br />
1<br />
Seren: Nicola Rech serve bene<br />
il fratello Andrea, che<br />
mette al centro un buon pallone<br />
sul quale è pronto al tiro<br />
Vieceli Dalla Sega. La palla<br />
giunge però debole tra le<br />
braccia dell’estremo difensore<br />
trevigiano, che non ha dif-<br />
Pederobba va in vantaggio<br />
aiutato in buona parte da un<br />
errore della difesa di casa.<br />
Carretta da metà campo serve<br />
Cattarin, che, smarcato,<br />
supera con un bel destro Capraro.<br />
La palla è respinta dal<br />
palo, ma l’attaccante è ancora<br />
pronto e insacca.<br />
L’inizio della ripresa è per<br />
la Plavis tanto fausto quanto<br />
avversa era stata la conclusio-<br />
Francesco Dalla Sega Vieceli<br />
ficoltà a neutralizzare.<br />
Nel finale di tempo, i padroni<br />
di casa devono soffrire<br />
ed è bravo due volte Boscariol<br />
su due tiri dalla distanza<br />
dei trevigiani, il primo<br />
è scoccato da Fedato e<br />
poi a provarci è Fantinato.<br />
ne del primo tempo. Al 49’ Nicola<br />
Giazzon si procura una<br />
punizione dal limite dell’area,<br />
Garlet calcia di potenza e<br />
centrale, ma Codemo non<br />
blocca e la palla va dritta in<br />
rete per il pareggio della Plavis.<br />
Gli ospiti non demordono e<br />
in più occasioni si presentano<br />
dalle parti di Capraro con<br />
De Valier e Toso. Al 73’ è an-<br />
L’inizio di ripresa non è<br />
però confortante per il Seren,<br />
con i trevigiani che provano<br />
in tutti i modi a raggiungere<br />
il pareggio. Al 60’<br />
Boscariol si supera deviando<br />
in angolo un tiro da due<br />
passi di Bortolon.<br />
Il pareggio arriva quattro<br />
minuti dopo con lo stesso<br />
Bortolon, che sfrutta un lungo<br />
lancio superando Boscariol<br />
in uscita e depositando<br />
in rete a porta praticamente<br />
sguarnita.<br />
Il Seren si riporterebbe subito<br />
in vantaggio, ma l’arbitro<br />
annulla la rete di Andrea<br />
Rech per un dubbio fuorigioco.<br />
A complicare le cose<br />
per i verde azzurri, arriva<br />
l’espulsione di Cason per<br />
un fallo giudicato da ultimo<br />
uomo su Visentin.<br />
Il Seren, però trova la reazione<br />
giusta. Cross dalla destra<br />
di Dal Cortivo, Fabrizio<br />
Fortuna è ben appostato al<br />
centro dell’area e con un tiro<br />
preciso batte Marchetti.<br />
E’ la rete che consente al Seren<br />
di cominciare il campionato<br />
dei migliore dei modi,<br />
cioè con vittoria e tre punti<br />
per aprire alla grande la<br />
classifica.<br />
cora un errore difensivo che<br />
porta in vantaggio gli ospiti.<br />
La Plavis perde palla e Cattarin<br />
come un falco si avventa<br />
in porta infilando per la seconda<br />
volta Capraro in uscita.<br />
I padroni di casa non si<br />
perdono d’animo e si sbilanciano<br />
in avanti in cerca del<br />
pareggio. Al 91’, sugli sviluppi<br />
di una punizione a favore<br />
della Plavis dalla destra, l’e-<br />
Il tecnico Gino Corso<br />
«Un anno fa<br />
match così<br />
li perdevamo»<br />
SEREN. Al termine della<br />
partita, l’allenatore del Seren<br />
Gino Corso è soddisfatto<br />
della vittoria dei suoi ragazzi:<br />
“E’ stato un successo<br />
sofferto, ma tutto sommato<br />
meritato. Lo scorso<br />
anno con una prova del genere<br />
non saremmo riusciti<br />
a vincere. Nel primo<br />
quarto d’ora della ripresa<br />
non siamo stati brillanti e<br />
abbiamo subito l’Altivolese,<br />
che è riuscita a pareggiare.<br />
Poi c’è stata l’espulsione<br />
di Cason che ha complicato<br />
le cose”.<br />
La squadra però ha<br />
reagito molto bene.<br />
“In dieci siamo stati<br />
esemplari, sia sul piano caratteriale<br />
che su quello<br />
della voglia di vincere.<br />
Questo ci ha permesso di<br />
portare a casa i tre punti.<br />
Ora spero di poter recuperare<br />
al più presto i giocatori<br />
indisponibili, soprattutto<br />
in difesa, per avere la<br />
rosa <strong>completa</strong> a disposizione.<br />
Questo è importante<br />
per continuare a far ben<br />
sia in coppa che in campionato.<br />
Credo molto in questa<br />
squadra”. (e.o)<br />
Un rigore di Giazzon salva la Plavis al 91’<br />
Raggiunto in extremis il Pederobba, avanti 2 volte con bomber Cattarin<br />
PLAVIS<br />
PEDEROBBA<br />
PLAVIS: Capraro 5.5, Tonet 6, D. Da Lan 6, Garlet<br />
6, Bortolin 6, E. Da Lan 5.5, Da Rold 6, F.<br />
Giazzon 5.5, Dal Molin 6, N. Giazzon 6, Marsango<br />
5 (62’ Minella sv). All. Galli.<br />
PEDEROBBA: Codemo, Marin, Sacco, Pederiva,<br />
Miotto (83’ Codemo), Rossi, De Valier, Callegari,<br />
Cattarin, Carretta (75’ Prosdocimo), De<br />
Zen (62’ Toso). All. Martignon.<br />
ARBITRO: Pasquale di Bassano.<br />
RETI: 45’ Cattarin, 49’ Garlet, 73’ Cattarin, 91’<br />
Nicola Giazzon (rig.)<br />
NOTE: ammoniti Marsango, Miotto, Garlet. Recupero<br />
1’ e 5’.<br />
Bombassei causa il rigore che premia il Francenigo<br />
La sfortuna colpisce l’Auronzo<br />
a un passo da un ottimo pari<br />
FRANCENIGO<br />
AURONZO<br />
FRANCENIGO: Gobbato, Tomasella, Buoro, Bravin, Da Ros, Celotto,<br />
Dorigo, Dario, Ghirardo, Vidotto, Vollaro. Sono entrati Ortolan<br />
e Zaccariotto. Allenatore De Martin.<br />
AURONZO: Da Rin, De Diana, Bombassei, Plaickner, Corte,<br />
Cian, Salamino, Da Deppo, Pomarè, Stoppa, Da Vinchie. Sono<br />
entrati: Pinazza, Del Favero e S. De Filippo. Allenatore Ben.<br />
ARBITRO: Fin di Belluno.<br />
RETI: 90’ rig. Ortolan.<br />
NOTE: espulso all’85’ Corte.<br />
FRANCENIGO. Uno sfortunato episodio condanna<br />
l’Auronzo a Francenigo e lo priva di un<br />
meritatissimo punto. Al 90’ Bombassei è scivolato<br />
in area di rigore e ha toccato il pallone<br />
con la mano. L’arbitro Fin ha assegnato ai trevigiani<br />
padroni di casa la massima punizione<br />
e dal dischetto Dario Ortolan ha regalato ai<br />
suoi il successo.<br />
Per il resto, la partita era stata assolutamente<br />
equilibrata, con poche opportunità da rete.<br />
Lo 0-0 avrebbe premiato equamente le due formazioni.<br />
L’Auronzo ha giocato un buon match,<br />
sempre attento, senza sbavature divensive.<br />
Da segnalare che nel primo tempo i cadorini<br />
sono anche andati in gol con Da Vinchie,<br />
ma il direttore di gara ha annullato la rete dell’attaccante<br />
dell’Auronzo. Nel finale è stato<br />
espulso Corte. (gi.pe.)<br />
2<br />
2<br />
IL DOPO PARTITA<br />
Cassol è un mix di rabbia e ottimismo<br />
«Due punti persi, ma s’era messa male»<br />
SANTA GIUSTINA. Al termine dell’incontro,<br />
il clima in casa Plavis<br />
non è dei più felici nonostante il<br />
punto guadagnato. A parlare è il vicepresidente<br />
Gabriele Cassol, comunque<br />
contento della prova dei ragazzi:<br />
“Sono due punti gettati alle ortiche,<br />
poichè il Pederobba è squadra<br />
molto abbordabile e non ha dimostrato<br />
di essere così superiore a noi.<br />
Comunque, devo fare un plauso a<br />
tutti i ragazzi che hanno saputo re-<br />
Enrico Zandegiacomo<br />
1<br />
0<br />
cuperare lo svantaggio per ben due<br />
volte. Per quanto riguarda la prosecuzione<br />
del campionato, credo che<br />
la squadra possa far bene. Puntiamo<br />
prima di tutto alla slavezza e tutto<br />
quello che verrà in più sarà bene<br />
accetto. Stiamo aspettando Christian<br />
Sacchet e Paolo Dal Molin, i<br />
due ex-Lentiai, che certamente aiuteranno<br />
la società in questa stagione<br />
che si annuncia molto impegnativa”.<br />
(va.da)<br />
stremo difensore ospite atterra<br />
in area Bortolin e il fischietto<br />
Pasquale di Bassano<br />
assegna il penalty.<br />
Nicola Giazzon dagli undici<br />
metri non sbaglia e trafigge<br />
Codemo cogliendo oltre al gol<br />
anche il primo punto, per<br />
una stagione che si annuncia<br />
per la Plavis ricca di soddisfazioni.<br />
Valentina Damin<br />
In 9 contro 11 viene raggiunto dalla Gorghense<br />
Si dissolve in pieno recupero<br />
l’impresa del Longarone<br />
GORGHENSE<br />
LONGARONE<br />
GORGHENSE: Tuis, Manfrè, Dazen, Gris, Panighel, Berto, Bolzon<br />
(87’ Radessi), Canaku, De Marchi, R. Favero, L. Favero (63’<br />
Miotto).<br />
Allenatore Eros Furlan.<br />
LONGARONE: De Vettor, A. Uberti, Meli, Fontanella, D. Bez (84’<br />
Vendramini), Bridda, D. Uberti, Lista (75’ Lucchini), De Cesero,<br />
Caneve, I. Bez (46’ Zoldan).<br />
Allenatore Eros Prest.<br />
RETI: 70’ De Cesero, 94’ De Marchi.<br />
NOTE: pomeriggio di sole, temperatura elevata. Espulsi al 42’<br />
Meli e al 93’ D. Uberti.<br />
GORGO AL MONTICANO. Sfuma al 94’ e 30”<br />
la prima vittoria in campionato del Longarone.<br />
In nove uomini contro undici, per le espulsioni<br />
di Meli al 42’ del primo tempo e di Daniel<br />
Uberti al 93’, la formazioni ospite è stata raggiunta<br />
da una rete in mischia di De Marchi.<br />
Peccato, perché l’undici di Eros Prest ha disputato<br />
un’ottima gara, soffrendo nel primo<br />
tempo, ma giocando sempre con grande attenzione<br />
e volontà. Paradossalmente, in dieci<br />
uomini il Longarone ha saputo esprimersi meglio,<br />
centrando un palo con Daniel Uberti e<br />
sfiorando il gol con De Cesero. La rete del vantaggio<br />
è giunta al 79’, quando Lucchini ha visto<br />
la propria conclusione respinta dal portiere,<br />
ma sulla palla vagante il più lesto è stato<br />
De Cesero. Il rammarico sta tutto nel lungo recupero.<br />
(gi.pe.)<br />
Gabriele<br />
Lucchini<br />
1<br />
1
SEDICO. Buona la prima<br />
per il Sedico, che supera senza<br />
grandi sofferenze il Piave<br />
Tegorzo, sfruttandone le numerose<br />
ingenuità. Errori che<br />
sono stati commessi anche<br />
dal direttore di gara, Francesca<br />
Bontorin, che al 64’ ha ammonito<br />
per la seconda volta<br />
Faccinetto, senza però mostrare<br />
il cartellino rosso all’indirizzo<br />
del centrocampista<br />
di Bazzocco. Qualche minuto<br />
più tardi ha preso la via<br />
degli spogliatoi Santin, anch’egli<br />
ammonito per la seconda<br />
volta, a causa di un intervento<br />
falloso ai danni di<br />
Spezia. E al 69’ l’arbitro della<br />
sezione di Bassano ci è ricascata,<br />
ammonendo per la seconda<br />
volta Roier. Ci si attendeva<br />
il cartellino rosso, invece<br />
Bontorin è apparsa intenzionata<br />
a far riprendere il gioco,<br />
finché le proteste di Albanese<br />
e compagni l’hanno fatta<br />
tornare sui propri passi,<br />
controllare il taccuino ed<br />
espellere Roier. A quel punto,<br />
Bazzacco ha capito che, nel<br />
caso di un altro più attento<br />
controllo degli ammoniti, c’era<br />
il rischio di perdere anche<br />
Faccinetto e allora l’ha sostituito.<br />
Il mediano, a conti fatti, è rimasto<br />
in campo 7’ di troppo,<br />
ma soprattutto ha permesso<br />
al Piave Tegorzo di giocare 3’<br />
I gol di Puntil e Buzzo<br />
avevano lanciato<br />
la squadra bellunese<br />
LOZZO. Per vedere il verde<br />
di un campo di calcio, il Comelico<br />
deve emigrare a Lozzo<br />
e il nuovo campo porta bene<br />
alla squadra allenata da Tiziano<br />
Pulié, che inizia il campionato<br />
con un brillante 3-2 ottenuto<br />
alla fine di una combattuta<br />
partita, che ha visto il<br />
Pro Refrontolo inseguire, raggiungere<br />
il pareggio e poi tentare<br />
fino all’ultimo di recuperare<br />
il risultato.<br />
Il Comelico è ancora in fase<br />
di preparazione, tenta gli<br />
equilibri tra giocatori di esperienza,<br />
come Gasperina e Stefano<br />
De Mario, e nuovi ingressi,<br />
come i diciassettenni Puntil<br />
e Bettina.<br />
La partita ha visto un inizio<br />
all’attacco della squadra<br />
comeliana, in divisa blu con<br />
risvolti gialli, con i bianchi<br />
del Pro Refrontolo ritirati in<br />
difesa. I frutti della strategia<br />
aggressiva si vedono subito.<br />
Al 7’ minuto, su perfetto<br />
cross da destra di Festini, entra<br />
con decisione di testa Puntil<br />
e la palla finisce nell’angolo<br />
opposto. Gran bella rete,<br />
che galvanizza i ragazzi di Pulié<br />
e li porta ancora nell’area<br />
avversaria. La mischia produce<br />
un calcio d’angolo, che vie-<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 26<br />
In un incontro segnato dagli svarioni difensivi, l’arbitro Francesca Bontorin non espelle Faccinetto ammonito due volte<br />
Il Piave Tegorzo apre la porta al Sedico<br />
Le ingenuità ospiti regalano a Merlin e Facchin le chance decisive<br />
SEDICO<br />
PIAVE TEGORZO<br />
2<br />
1<br />
SEDICO: D. Facchin 6, Cian<br />
6, Scarton 6.5, Albanese 6.5,<br />
Santin 5.5, Brancher 7, Tamburlin<br />
6.5,, Perot 6 (72’ Pongan<br />
6), R. Facchin 6.5 (86’ De<br />
Min s.v.), Franzogna 7, Merlin<br />
7 (70’ Dall’Omo).<br />
Allenatore Marian.<br />
PIAVE TEGORZO: Secci 6,<br />
De Col 5.5 (30’ Spezia 6.5),<br />
Guadagnin 6, Gallina 5.5, De<br />
Girardi 6 (45’ Roier 5.5), Rizzotto<br />
6, Faccinetto 6.5 (71’<br />
Codello s.v.), Scopel 6, Polloni<br />
6, Poloniato 6.5, Agostinetto<br />
5.5. Allenatore Bazzocco.<br />
ARBITRO: Bontorin.<br />
RETI: 26’ Merlin, 79’ R. Facchin,<br />
94’ Spezia.<br />
NOTE: espulsi 67’ Santin e<br />
69’ Roier.<br />
in superiorità e il resto della<br />
gara a parità di uomini.<br />
Il Sedico ha faticato in avvio<br />
di gara e il primo tiro verso<br />
la porta di Secci arriva solamente<br />
al 17’ con Tamburlin<br />
che lascia partire un destro<br />
troppo centrale. E’ ancora<br />
l’attaccante al 23’ a rendersi<br />
pericoloso, con una punizione<br />
che sfila vicinissima al palo.<br />
Stefano De Mario<br />
ne calciato sul primo palo da<br />
Christian De Mario. Con abilità<br />
si inserisce Buzzo che riesce<br />
a infilare per la seconda<br />
volta la porta di Sanavio. Ma<br />
il Pro Refrontolo non ci sta a<br />
subire una goleada e inizia a<br />
recuperare terreno, avanzando<br />
e mantenendo un buon<br />
possesso di palla. Però è ancora<br />
il Comelico ed essere pericoloso<br />
con una punizione dal<br />
Roberto Facchin<br />
La supremazia dei padroni<br />
di casa si concretizza al 26’,<br />
grazie a due enormi errori<br />
del Piave Tegorzo. De Col e<br />
Gallina si fanno rubar palla<br />
da Franzogna, che viene atterrato<br />
al limite. Senza alcuna<br />
copertura del pallone, l’ex<br />
centrocampista del Limana<br />
batte subito la punizione all’indirizzo<br />
di Brancher, sul<br />
cui sinistro Secci si allunga e<br />
limite di Gasperina, parata in<br />
due tempi da Sanavio.<br />
Le avvisaglie del gol refrontoliano<br />
si hanno alla mezz’ora<br />
su incursione del numero<br />
10 Tonin, vera spina nel fianco<br />
della difesa comeliana. Ed<br />
è proprio Tonin, con una bella<br />
girata al volo dal limite dell’area,<br />
a ridurre le distanze al<br />
38’ del primo tempo.<br />
Alla ripresa del gioco il Pro<br />
DOPO GARA - SEDICO<br />
Cazzaro invita alla calma<br />
«C’è ancora da lavorare»<br />
SEDICO. Soddisfazione in casa Sedico<br />
per l’esordio vincente. Il direttore sportivo<br />
Roberto Cazzaro, però, avvisa i suoi. Pochi<br />
voli pindarici, perché c’è ancora da lavorare:<br />
«L’esordio è stato positivo, ma alla fine<br />
abbiamo un po’ mollato. Abbiamo fatto<br />
una partita abbastanza buona, potevamo<br />
fare qualche gol in più perché abbiamo<br />
avuto le occasioni per mettere la partita al<br />
sicuro. Dobbiamo lavorare ancora molto e<br />
migliorare, perché otto undicesimi sono<br />
nuovi».<br />
Marian ha schierato una squadra a trazione<br />
anteriore, con le tre punte, un atteggiamento<br />
tattico coraggioso: «Per supportare<br />
i tre attaccanti la squadra deve crescere.<br />
In ogni caso il gruppo è buono, puntiamo<br />
a un bel campionato». (gi.pe.)<br />
devia, Merlin è ben appostato<br />
e scaraventa in rete da due<br />
passi il pallone dell’1-0.<br />
Roberto Facchin potrebbe<br />
raddoppiare al 42’, liberato<br />
da un altro buco difensivo,<br />
ma la sua girata di prima intenzione,<br />
con Secci fuori causa,<br />
si schianta sul palo.<br />
Grandi brividi per Secci dopo<br />
30” della ripresa, quando<br />
liscia un rinvio e recupera il<br />
Refrontolo dimostra la sua decisione<br />
di non voler uscire<br />
sconfitto, avanzando la squadra<br />
e tenendo salde le redini<br />
del gioco. Comelico in affanno<br />
e pareggio raggiunto al 12’<br />
in una convulsa azione dentro<br />
l’area, abilmente sfruttata<br />
con un tiro ravvicianto da Tonin,<br />
che segna la sua doppietta.<br />
Pulié corre ai ripari, inse-<br />
pallone a pochi passi dalla linea<br />
di porta.<br />
Finalmente si vede anche il<br />
Piave Tegorzo, per effetto di<br />
una grande giocata di Poloniato,<br />
che chiama Demis Facchin<br />
alla prima parata del<br />
suo campionato. Gli ospiti<br />
provano a spingere, ma si scoprono,<br />
rischiando di capitolare<br />
al 12’, al 13’ e al 17’. Nelle<br />
prime due occasioni sono de-<br />
rendo forze fresche, Festini<br />
per Topran, Puntil per Bettina,<br />
e Matias De Martin per Severino<br />
De Mario. La partita<br />
prende una svolta positiva<br />
per il Comelico, che riesce a<br />
riportarsi in vantaggio con<br />
un gol di astuzia, al volo di<br />
Stefano De Mario su punizione<br />
battuta dal fratello Cristian.<br />
Il finale è un assalto all’a-<br />
PIAVE TEGORZO<br />
Vercesi: «I nostri errori<br />
li hanno caricati molto»<br />
SEDICO. Un esordio da incubo per Giancarlo<br />
Bazzacco e il suo Piave Tegorzo. La<br />
sconfitta fa male per le clamorose disattenzione<br />
che l’hanno causata, ma sul conto salato<br />
del Comunale di via Ricolt c’è da metterci<br />
anche l’espulsione di Roier e l’infortunio<br />
al ginocchio destro di De Girardi.<br />
A fine gara parla l’ex portiere e attuale<br />
dirigente Emiliano Vercesi: «Siamo partiti<br />
bene, eravamo messi bene in campo, perché<br />
la partita era stata preparata nel migliore<br />
dei modi. Putroppo abbiamo dovuto<br />
operare due cambi per infortuni e abbiamo<br />
subito il gol a causa di una nostra grande<br />
ingenuità. A quel punto loro si sono caricati<br />
e da lì in avanti c’è stato poco da fare.<br />
Nella ripresa siamo calati e alla fine il loro<br />
successo è meritato». (gi.pe.)<br />
cisive le chiusure di Roier e<br />
Rizzotto, quindi Facchin non<br />
trova la porta da due passi.<br />
Il Sedico chiude la partita<br />
al 34’ e lo fa per merito di Roberto<br />
Facchin. Gli ultimi minuti<br />
regalano ancora occasioni<br />
da rete per i biancoazzurri<br />
e il gol di Spezia, qualche secondo<br />
prima del triplice fischio<br />
finale. Giovanni Pelosio<br />
L’astuzia di De Mario fa felice il Comelico<br />
Il bomber sigilla una partita che il Pro Refrontolo voleva congelare sul 2-2<br />
COMELICO<br />
PRO REFRONTOLO<br />
COMELICO: Bergagnin, Mas. De Martin, Mat.<br />
De Martin, Piller, Carbogno, Cr. De Mario, Festini,<br />
Gasperina, Ste. De Mario, Buzzo, Puntil.<br />
In panchina: Modolo, Sicilia, Holzer, Bettina,<br />
Topran, Sev. De Mario, Somià. All. Pulié.<br />
PRO REFRONTOLO: Sanavio, Callegher, Rosolen,<br />
Ambrogiani, Casagrande, Fioretti, Bressan,<br />
Dalla Cia, M. Tonin, N. Tonin, Zanchetta.<br />
In panchina: Rebuli, Battaglini, Bertazzolo, Fastuca,<br />
De Marchi, Faoro. All. Falliero.<br />
ARBITRO: Coana di Belluno<br />
RETI 7’ Puntil, 10’ Buzzo, 38’ e 57’ N. Tonin, 70’<br />
Ste. De Mario.<br />
NOTE: ammoniti Festini, Mat. De Martin, Puntil,<br />
Dalla Cia, N. Tonin.<br />
Al Cortina non basta la determinazione<br />
Il Godega la fa da padrone ed esce con un 3-1 dal campo di Fiames<br />
CORTINA<br />
GODEGA<br />
1<br />
3<br />
CORTINA: Martini, Gaspari,<br />
Fattor, Colussi, Franzin,<br />
Pompanin, Battistella, Garavetta,<br />
Boldrin, Lodeserto,<br />
Zambelli. In panchina Finco,<br />
Colli, Sposato, Mian, Baldassa,<br />
Talamini, D’Andrea.<br />
All. Michielli<br />
GODEGA: Bazzo, Felpuppo,<br />
Furlan, Poletto, Tomasella,<br />
Pin, Battistuzzi, A. Peruch,<br />
T. Gava, Segat. In panchina:<br />
Bertagna, Gava, Zambon,<br />
De Martin, N. Peruch, Botteon,<br />
Dal Bianco.<br />
All. Zanardo.<br />
ARBITRO: Simonetti<br />
RETI: 13’ e 33’ Gava, 83’ Lodeserto,<br />
91’ Pin (rigore)<br />
CORTINA. Duecento tifosi<br />
arrivati dal Trevigiano hanno<br />
applaudito al campo “Antonella<br />
De Rigo” di Fiames il<br />
Godega che con merito ha vinto<br />
la prima di campionato.<br />
Il Cortina inizia la sua avventura<br />
con un ko frutto anche<br />
di alcune assenze e di<br />
una condizione che manca.<br />
Nel primo tempo, la squadra<br />
di casa è assente e quando gioca<br />
non riesce a costruire nulla<br />
di buono. La difesa dei<br />
bianco-celesti lascia ampi spazi<br />
all’attacco del Godega, che<br />
al 13’, su una respinta corta<br />
del portiere insacca il primo<br />
gol. Gava, tra i migliori in<br />
campo, è lesto e preciso e porta<br />
in vantaggio la squadra<br />
ospite.<br />
L’incontro è monotono e a<br />
tratti bloccato a centrocampo,<br />
dove i passaggi corti e precisi<br />
dei giocatori del Godega<br />
fanno innervosire il Cortina,<br />
che troppo spesso si abbandona<br />
a falli. L’azione al 33’ si sviluppa<br />
proprio da metà campo<br />
tra Zambon e Segat, che con<br />
disinvoltura portano la palla<br />
verso la porta del Cortina. Tiro<br />
da limite area di Gava, il<br />
portiere devia la palla sul palo<br />
e ancora Gava, con quel<br />
suo guizzo rapinoso, approfitta<br />
e porta a due le reti del Godega.<br />
Il primo tempo si chiude<br />
senza altre emozioni. Il secondo<br />
inizia con la squadra ospite<br />
nuovamente all’attacco,<br />
ma il Cortina dopo il riposo è<br />
3<br />
2<br />
più agguerrito e convinto. Michielli<br />
all’8’ fa la prima e unica<br />
sostituzione dell’incontro<br />
e fa entrare Mian al posto di<br />
Zambelli, leggermente infortunato<br />
a una gamba. Gli sforzi<br />
del Cortina a centrocampo<br />
sono notevoli, ma raramente<br />
hanno la meglio sugli avversari.<br />
Palle alte e poco gioco a<br />
terra innervosiscono l’allenatore<br />
ampezzano che capisce<br />
sempre più le difficoltà di giocare<br />
contro una formazione<br />
IL MISTER NEL DOPO GARA<br />
Pulié: «All’entusiasmo dei giovani<br />
uniamo l’esperienza di alcuni “vecchi”»<br />
LOZZO. Tiziano Pulié assapora il<br />
gusto della prima vittoria in campionato.<br />
“Lo scorso anno”, dice, “abbiamo<br />
iniziato male, con una sconfitta,<br />
mentre questo campionato parte<br />
con il buon viatico dei tre punti”.<br />
In più ottenuti contro una squadra<br />
valida e mai doma.<br />
“Il Pro Refrontolo si è molto rinforzato”,<br />
prosegue il mister, “e lo ha<br />
dimostrato oggi”.<br />
Il Comelico sembra ancora in<br />
rodaggio, con qualche giocatore<br />
in forma approssimativa.<br />
Martini (Cortina)<br />
L’ANALISI DEL TECNICO MICHIELLI<br />
«Nel primo tempo non abbiamo giocato»<br />
CORTINA. “Siamo stati troppo frenetici e<br />
giocare palle alte cercando il compagno troppo<br />
distante con una squadra così forte è inutile”,<br />
dice mister Michielli (Cortina), “Passaggi<br />
lunghi e poco gioco di squadra ci hanno<br />
impedito di giocare il primo tempo. Nel<br />
secondo, i ragazzi mi sono piaciuti e per un<br />
attimo, dopo il gol, ho creduto di poter pareggiare.<br />
Loro sono forti. Sono comunque contento<br />
delle conferme e delle novità in squadra.<br />
Pompanin, classe ’87, mi è piaciuto molto<br />
e Colussi, arrivato dalla Val Boite, mi ha<br />
entusiasmato. I ragazzi devono capire l’avversario<br />
e giocare come sanno”. (a.g)<br />
“Siamo ancora indietro nella preparazione,<br />
qualche giocatore è reduce<br />
da infortuni e qualche altro non<br />
ha ancora raggiunto la forma. Mi attendo<br />
molto da Gasperina, dalla sua<br />
esperienza, ma è reduce da un malanno<br />
alla caviglia e si può dire che<br />
ha giocato con una gamba sola. Faccio<br />
anche grande affidamento sulla<br />
abilità ed il fiuto del gol di Stefano<br />
De Mario. E voglio lanciare i più giovani,<br />
che già nella partita inaugurale<br />
hanno dimostrato la loro bravura<br />
e la loro determinazione”. (lec)<br />
rea comeliana da parte del<br />
Pro Refrontolo. E’ bravo il<br />
portiere Bergagnin a sventare<br />
con un colpo di reni un tiro<br />
sotto la traversa ed è bravo<br />
Massimo De Martin a respingere<br />
di testa sulla linea<br />
un colpo di testa su calcio<br />
d’angolo, nel primo dei quattro<br />
minuti di recupero concessi<br />
dall’arbitro Coana.<br />
Lucio Eicher Clere<br />
Il tonfo ampezzano<br />
è addolcito solo<br />
dal centro di Lodeserto<br />
tecnicamente superiore. Intorno<br />
al 20’ la grinta dei locali<br />
riesce a portarli vicino al gol.<br />
Lodeserto ce la mette tutta,<br />
ma dall’altra parte il capitano<br />
Furlan è super attivo e<br />
blocca tutto e tutti. Al 38’ arriva<br />
la tanto sospirata rete dei<br />
cortinesi. Su una palla che<br />
sembra destinata a uscire sul<br />
fondo, alla destra di Bazzo,<br />
Lodeserto intelligentemente<br />
ci mette tutta la sua esperienza,<br />
non molla la presa e segna<br />
da non più di un metro. Simonetti,<br />
l’arbitro dell’incontro,<br />
fa il suo mestiere, peccato<br />
che in più occasioni sia troppo<br />
distante dal gioco e non veda<br />
su ambedue i fronti i tanti<br />
falli che caratterizzano il finale.<br />
Al 46’, comunque, non può<br />
non fischiare un fallo di Franzin<br />
su Bertagna in area. Il rigore<br />
viene segnato da Pin ed<br />
è il 3 a 1. Risultato finale giusto<br />
ed equo anche nel punteggio,<br />
vista la supremazia della<br />
squadra del Godega.<br />
Andrea Gris
Il derby del Fant<br />
non offre adrenalina<br />
Solo nella ripresa<br />
gli uomini di Perinon<br />
pressano alla grande<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 27<br />
Il nuovo San Giorgio di Gigi Perinon L’Arsiè al gran completo ieri a Libano<br />
Per Arsiè e S. Giorgio un pari al rallentatore<br />
Primo tiro al 42’ e ospiti in vantaggio. Poi Roccon insacca da «manuale»<br />
di Roberto Bona<br />
LIBANO. Un San Giorgio in<br />
versione sbiadita e un Arsiè<br />
capace di capitalizzare l’unico<br />
tiro effettuato nello specchio<br />
della porta avversaria<br />
hanno spartito la posta nel<br />
derby bellunese del “Fant”.<br />
E’ stata una partita abbastanza<br />
strana, nella quale ci<br />
sono voluti 19’ minuti per annotare<br />
la prima azione in profondità<br />
degna di tal nome (errore<br />
in disimpegno di R. Battistel,<br />
fuga sulla destra di De<br />
Michieli, servizio in mezzo<br />
non raccolto né da Rosso né<br />
da Povia) e ben 42’ per assistere<br />
al primo tiro della sfida.<br />
Proprio tre minuti prima<br />
del riposo l’Arsiè, pericoloso<br />
sulla sinistra con Bassani,<br />
ma poco mobile con i due attaccanti<br />
Faoro e E. Mores,<br />
guadagnava una punizione<br />
dai 25 metri, in posizione leggermente<br />
defilata sulla sinistra.<br />
Il tiro di Bassani, forte ma<br />
centrale, coglieva di sorpresa<br />
De Lazzer, probabilmente colto<br />
in contropiede mentre stava<br />
spostandosi sulla propria<br />
destra. Il tentativo di respinta<br />
di piede non aveva esito e<br />
per gli ospiti valeva l’inatteso<br />
vantaggio. Una doccia gelata<br />
per i padroni di casa, fin a<br />
quel momento piuttosto macchinosi<br />
nel costruire la manovra<br />
ed assolutamente inconcludenti<br />
negli ultimi sedici<br />
metri, ma mai in difficoltà a<br />
controllare le puntate avversarie.<br />
FARRA<br />
Difesa locale<br />
impenetrabile<br />
di Marina Pavanello<br />
FARRA D’ALPAGO. A distanza<br />
di due settimane è ancora<br />
Fulgor Farra - Schiara e il copione<br />
si ripete: 3-0 per la squadra<br />
di casa, che inizia nel migliore<br />
dei modi. Cibien e Dal<br />
Paos i marcatori nel primo<br />
tempo, giocato con autorità dagli<br />
uomini di Canal. Ad arrotondare<br />
il risultato arriva la rete<br />
di Mattiuzzi allo scadere dei<br />
90’, dopo un secondo tempo più<br />
equilibrato, con occasioni per<br />
entrambe.<br />
Fin dai primi minuti di gioco<br />
si capisce che per lo Schiara<br />
non sarà facile penetrare nelle<br />
maglie strette della difesa Fulgor.<br />
Gli ospiti vengono puniti<br />
alla prima ingenuità difensiva.<br />
E’ il 6’ quando Broi inventa la<br />
giocata del vantaggio biancorosso:<br />
discesa-dribbling in mezzo<br />
al campo e passaggio milli-<br />
E dire che la difesa ospite,<br />
dove giganteggiava l’esperto<br />
Fiorese, applicava una tattica<br />
del fuorigioco molto spinta<br />
che almeno tre volte chiamava<br />
all’uscita fuori area, di testa<br />
o di piede, l’attento Zatta,<br />
estremo difensore che assieme<br />
al capitano Fiorese ha tenuto<br />
in piedi la baracca.<br />
Al riposo il vantaggio arsedese,<br />
pur maturato da quella<br />
che resterà l’unica conclusione<br />
vera verso De Lazzer, si<br />
giustificava con la maggior<br />
tranquillità di gioco proposta<br />
dagli uomini di Matteotti, più<br />
precisi a far girare la palla.<br />
Alessandro Piccin<br />
metrico per l’accorrente Cibien<br />
che spedisce la palla in rete.<br />
Ferma la difesa ospite, che<br />
non azzecca la tattica del fuorigioco.<br />
La squadra di Albano<br />
non si perde d’animo e prova a<br />
Marco Barp con il «Cobra» William Viezzer<br />
Nella ripresa si ripresentava<br />
un San Giorgio decisamente<br />
più aggressivo. La squadra<br />
di Gigi Perinon riusciva a<br />
comprimere l’Arsiè nella propria<br />
trequarti. Al 56’, su punizione<br />
di Faoro dalla sinistra,<br />
l’inzuccata di Rosso terminava<br />
alta. Al 60’ De Michieli si<br />
involava centralmente da<br />
metà campo, una volta in<br />
area calciava rasoterra, ma<br />
Zatta era bravo ad allungarsi<br />
a terra. L’Arsiè faticava ad<br />
uscire dalla propria metà<br />
campo, ma continuava a lasciare<br />
praterie alle scorribande<br />
dei padroni di casa che pe-<br />
rò non erano precisi.<br />
Al 66’ Rosso veniva steso<br />
ad un passo dall’area. La punizione<br />
ideale per Roccon con<br />
una palombella imprendibile<br />
ristabiliva l’equilibrio. Gli<br />
ospiti, a questo punto, riuscivano<br />
a rendersi minacciosi,<br />
ma al 70’ Dall’Agnol metteva<br />
sul fondo dopo aver rubato<br />
palla a Faoro. Ci riprovava<br />
la squadra di casa, ma la giornata<br />
non era delle migliori e<br />
due ghiotte opportunità in<br />
contropiede, favorite dalla altissima<br />
difesa avversaria,<br />
non venivano sfruttate come<br />
avrebbero dovuto.<br />
ROCCON<br />
«Quella<br />
punizione<br />
da “rigore”»<br />
LIBANO.Piero Roccon,<br />
l’inossidabile, è stato l’uomo<br />
della provvidenza per<br />
il San Giorgio. Sua la punizione<br />
dal limite che ha permesso<br />
ai biancorossi di recuperare.<br />
Una punizione<br />
dal limite, con Roccon in<br />
campo è quasi un rigore?<br />
«Queste sono le mie punizioni<br />
preferite. Ormai so<br />
fare solo quelle...».<br />
Come giudichi l’esordio<br />
in campionato?<br />
«Abbiamo buttato via il<br />
primo tempo e anche nella<br />
ripresa, pur giocando meglio,<br />
abbiamo fallito tre,<br />
quattro palle gol nitide,<br />
due dopo aver raggiunto il<br />
pari. Quando non sfrutti<br />
le occasioni rischi anche<br />
di perderle certe partite.<br />
Per fortuna l’abbiamo rimessa<br />
in piedi. Loro han<br />
fatto un solo tiro in porta<br />
e han segnato, ma per noi<br />
la partita si stava mettendo<br />
male, perché rischi di<br />
perdere la calma. Oggi ci<br />
mancavano anche due elementi<br />
importanti come<br />
Rocchi e Pierdonà». (rob)<br />
MATTEOTTI<br />
«Una buona<br />
partita<br />
dei ragazzi»<br />
LIBANO. Michele Matteotti,<br />
tecnico dell’Arsiè,<br />
è molto soddisfatto per il<br />
punto conquistato dai suoi<br />
sul munito rettangolo del<br />
Fant. Prima della partita<br />
dirigenti arsedesi avevano<br />
commentato con un velo<br />
di preoccupazione i 70 punti<br />
conquistati dai sedicensi<br />
nella passata stagione.<br />
«La mia squadra ha giocato<br />
bene nella prima frazione,<br />
mentre nella seconda<br />
ha sofferto un po’. Il pareggio<br />
è il risultato che rispecchia<br />
meglio le occasioni<br />
avute. Per me che vengo<br />
dal Trentino, si tratta<br />
di imparare le differenze<br />
che ci sono nella Seconda<br />
categoria del Veneto. Credo<br />
ci siano maggior tecnica<br />
e velocità. Un punto in<br />
trasferta alla 1ª giornata,<br />
sul campo di una compagine<br />
di valore come S.Giorgio,<br />
è risultato che ci soddisfa<br />
appieno e che ci permette<br />
di iniziare col piede<br />
giusto la nuova stagione.<br />
Non abbiamo sicuramente<br />
demeritato». (rob)<br />
Fulgor travolge lo Schiara senza pietà<br />
Cibien, Dal Paos e Mattiuzzi segnano contro i bellunesi poco pungenti<br />
FULGOR FARRA<br />
SCHIARA<br />
rendersi pericolosa, ma Piccin<br />
prima para un tiro insidioso di<br />
Bogo dalla bandierina e poi respinge<br />
con i pugni la conclusione<br />
dalla distanza di A. Da<br />
Rold.<br />
«Così non va: la squadra non m’è piaciuta»<br />
Canal (Fulgor) sprona i suoi nonostante la vittoria casalinga<br />
FARRA D’ALPAGO. Il mister<br />
della Fulgor, Canal, è soddisfatto<br />
in parte: «Abbiamo<br />
cominciato bene trovando subito<br />
il gol. Un primo tempo discreto<br />
con diverse occasioni<br />
da rete, malissimo la ripresa:<br />
la squadra non mi è piaciuta.<br />
Il risultato era già acquisito e<br />
mi aspettavo un gioco più<br />
sciolto, ma ci siamo complicati<br />
la vita in modo precipitoso<br />
SAN GIORGIO<br />
ARSIE’<br />
1<br />
1<br />
SAN GIORGIO: De Lazzer sv,<br />
Brino 6, De Bona 6, Faoro 5.5,<br />
Roccon 7, Fontana 6, De Michieli<br />
6.5, Coran 6 (76’ Esposito<br />
sv), De Conti 6 (57’ De Toffoli<br />
6), Rosso 6, Ovia 6 (65’ Barp<br />
6). Allenatore Perinon.<br />
ARSIE’: Zatta 7, R. Battistel 6,<br />
M. Battistel 5.5, G. Mores 6.5,<br />
Dalla Costa 5.5, Fiorese 7, R.<br />
Mores 6, Bassani 6.5, Faoro 6<br />
(61’ Dall’Agnol 6), Maddalon<br />
6, E. Mores 6 (78’ Strappazzon<br />
6).<br />
Allenatore Matteotti.<br />
ARBITRO: Barbolan di Bassano<br />
del Grappa.<br />
RETI: 42’ Bassani, 66’ Roccon.<br />
NOTE: calci d’angolo 7 a 5 per<br />
il San Giorgio. Ammoniti: Faoro<br />
e Roccon.<br />
e con un gioco frenetico. Non<br />
abbiamo sofferto, ma abbiamo<br />
permesso agli ospiti di crederci<br />
ancora. Sul 2-0 bisogna<br />
mostrare tranquillità, giocare<br />
di più la palla in modo ordinato<br />
e trovare facilmente il<br />
gol. Portiamo a casa la vittoria<br />
e guardiamo al futuro, ma<br />
dobbiamo migliorare ancora.<br />
Prima di tutto la condizione<br />
atletica, perché nelle prime<br />
FULGOR FARRA: Piccin 6, Gava 6, Dal Borgo 6, De March 6, Mattiuzzi<br />
6,5, Zoppè 6, Rossi 6, Broi 6,5 (88’ Tomasella s.v.), Cibien<br />
7, Gallonetto 6,5 (71’ Bogo 6), Dal Paos 7 (89’ Zampieri s.v.).<br />
All. Sergio Canal<br />
SCHIARA: Casagrande 5,5, Collostide 5,5, Tormen 5,5 (79’ I. Giozet<br />
s.v.), De Vettor 6 (65’ Carrera 5,5), I. Da Rold 6, M. Da Rold 6,<br />
L.Giozet 6, Cavallet 6, A. Da Rold 6, Bogo6, Viel 5,5. All. Albano<br />
ARBITRO: Mario De Nardin di Belluno (Bruno Viel di Belluno e<br />
Gino Cibien di Farra d’Alpago).<br />
RETI: 6’ Cibien, 28’ Dal Paos, 88’ Mattiuzzi.<br />
NOTE: Ammoniti: 3’ I. Da Rold (S), 10’ Collostide (S), 17’ De March<br />
(F), 32’ De Vettor (S), 52’ Dal Paos (F), 84’ Dal Borgo (F), 88’<br />
Bogo (F). Rec pt 3’, st 4’. Spettatori: un centinaio circa.<br />
giornate non è possibile essere<br />
al massimo, poi è necessario<br />
trovare più calma per giocare<br />
le partite fino alla fine.<br />
Più possesso palla, concretizzare<br />
meglio le azioni e chiudere<br />
prima il risultato». Il centrocampista<br />
Marco Rossi è<br />
d’accordo: «Nel primo tempo<br />
abbiamo giocato e trovato i<br />
due gol, mentre nel secondo<br />
siamo calati di tono». (m.p.)<br />
3<br />
0<br />
Il capitano della Fulgor, Zoppè,<br />
incita i compagni a fare movimento<br />
e a dare profondità al<br />
gioco. Lo schema tattico viene<br />
seguito alla perfezione quando<br />
al 23’ Gallonetto lancia in area<br />
lo smarcato Mattiuzzi, il cui tiro<br />
centrale trova Casagrande<br />
ben piazzato. Il raddoppio non<br />
si fa attendere: al 28’ Cibien<br />
sorprende la retroguardia dello<br />
Schiara con un assist in profondità<br />
per il liberissimo Dal<br />
Paos, che approfitta dell’uscita<br />
fuori tempo di Casagrande per<br />
insaccare la palla alle sue spalle.<br />
La squadra di Albano appare<br />
rinunciataria e per frenare<br />
il pressing avversario tenta di<br />
mettere in fuorigioco gli attaccanti<br />
alpagoti.<br />
Nella ripresa la Fulgor non è<br />
più quella di prima, la gara è<br />
a tratti nervosa: l’arbitro è all’altezza<br />
e sul suo taccuino finiscono<br />
in molti.<br />
Al 56’ Dal Paos spreca un’occasione<br />
da rete a due passi da<br />
Casagrande dopo uno-due micidiale<br />
con Gallonetto. In panchina<br />
Canal si agita e urla ai suoi<br />
di mantenere la calma e di co-<br />
struire azioni di gioco ragionate.<br />
Lo Schiara intuisce che è<br />
un buon momento per cercare<br />
di riaprire la partita. Al 60’ Bogo<br />
prova a sorprendere Piccin<br />
battendo una punizione che finisce<br />
a lato di un soffio. Passano<br />
pochi minuti e Collostide è<br />
abile a girarsi in area e a lasciare<br />
partire un tiro al volo che<br />
Piccin intercetta. Canal inserisce<br />
forze fresche ma gli attaccanti<br />
sciupano palloni.<br />
Al 77’ e all’80’ Mattiuzzi potrebbe<br />
chiudere la gara, ma i<br />
suoi tiri non trovano lo specchio<br />
della porta di Casagrande.<br />
Poco importa: allo scadere del<br />
tempo regolamentare lo stesso<br />
Mattiuzzi si fa perdonare le<br />
precedenti incertezze fissando<br />
il 3-0. Cibien vede il compagno<br />
pronto a ricevere al limite dell’area,<br />
lo serve e il 5 di Canal insacca<br />
alla destra di Casagrande.<br />
«Tutti e tre i gol regalati per l’inesperienza»<br />
Mister Albano non si fascia la testa: «Domenica i primi rientri»<br />
FARRA D’ALPAGO. «L’inesperienza<br />
dei ragazzi in difesa<br />
non ci ha aiutati. Abbiamo<br />
regalato tutti i tre i gol agli avversari.<br />
Il portiere è un ragazzo<br />
giovane, che sostituisce l’estremo<br />
difensore titolare<br />
squalificato per una giornata».<br />
Così a caldo mister Albano,<br />
Schiara. Nonostante la<br />
sconfitta, dimostra di non dare<br />
troppo peso al risultato:<br />
«Noi stiamo provando a giocare<br />
a zona per tenere la squadra<br />
alta, il fine è di allontanare<br />
dalla porta gli attaccanti<br />
avversari eliminando i pericoli<br />
che si creano davanti all’area<br />
di rigore. Questa è una fase<br />
sperimentale. La squadra<br />
è giovane e la società ha come<br />
obiettivo l’inserimento<br />
dei giovani nella prima squadra.<br />
Dobbiamo lavorare anco-<br />
ra molto e migliorare il gioco,<br />
evitando i rinvii lunghi che ci<br />
han procurato molti problemi».<br />
Un mister fiducioso per<br />
il cammino in campionato:<br />
«Devono rientrare il portiere<br />
e Fabio Corona, giocatore d’esperienza<br />
che da domenica<br />
prossima sarà in campo e potrà<br />
prendere per mano la<br />
squadra, aiutando i giovani a<br />
inserirsi velocemente». (m.p.)
La formazione del Cornei che ha giocato per la prima volta in Seconda<br />
CORNEI. Due ingenuità difensive costano<br />
care al Cornei. La Cisonese ringrazia e<br />
porta via tre punti sui quali non avrebbe<br />
scommesso alla fine del primo tempo. La<br />
Rinascente aveva iniziato bene, infatti, la<br />
La formazione di casa in avvio<br />
mette un po’ paura ai più<br />
quotati trevigiani. Pressa su<br />
ogni pallone e cerca subito la<br />
via del gol. Munaro al 6’ scarica<br />
il sinistro al volo dal limite,<br />
ma De Conto arriva sul<br />
diagonale e mette in angolo.<br />
Casagrande, costretto<br />
dietro la recinzione per una<br />
squalifica rimediata in coppa<br />
Veneto, incita i suoi all’attacco.<br />
Al 13’, però, arriva la prima<br />
disattenzione che vale il<br />
gol ospite. D’Agostin calcia<br />
una punizione che spiove in<br />
area, Binotto è libero e tocca<br />
verso il palo opposto, Piero-<br />
Juniores Reg. - G<br />
RISULTATI<br />
*Asolo - Giorgione 2 - 1<br />
*Cornuda - Vittorio Veneto 4 - 3<br />
Cavarzano - *Fiori Barp S. 2 - 1<br />
*Fulgor Trevignano - Vedelago 4 - 1<br />
Limana - *Nervesa 3 - 1<br />
Feltrese - *Pievigina 1 - 0<br />
*Quinto - San Martino 4 - 3<br />
*Cadore - Ponzano 3 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Cavarzano - Asolo<br />
Feltrese - Ponzano<br />
Giorgione - Cadore<br />
Limana - Quinto<br />
Pievigina - Fulgor Trevignano<br />
San Martino - Fiori Barp S.<br />
Vedelago - Cornuda<br />
Vittorio Veneto - Nervesa<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Cavarzano 2 2 0 0 5 2 6<br />
Cornuda 2 2 0 0 8 6 6<br />
Cadore 2 2 0 0 4 1 6<br />
Feltrese 2 1 0 1 1 1 3<br />
Giorgione 2 1 0 1 7 3 3<br />
Vittorio Veneto 2 1 0 1 8 6 3<br />
San Martino 2 1 0 1 6 4 3<br />
Limana 2 1 0 1 6 5 3<br />
Fulgor Trevignano 2 1 0 1 6 6 3<br />
Asolo 2 1 0 1 4 4 3<br />
Quinto 2 1 0 1 5 6 3<br />
Ponzano 2 1 0 1 4 5 3<br />
Vedelago 2 1 0 1 2 4 3<br />
Pievigina 2 0 0 2 0 2 0<br />
Nervesa 2 0 0 2 1 6 0<br />
Fiori Barp S. 2 0 0 2 2 8 0<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 28<br />
Cornei, debutto molto sfortunato<br />
La formazione alpagota lavora bene nel primo tempo ma poi<br />
paga due ingenuità difensive di cui approfitta al volo la Cisonese<br />
di Enrico Costa<br />
bon, colto in controtempo,<br />
non riesce a rimediare e la Cisonese<br />
passa alla prima occasione.<br />
Gli ospiti vanno vicini<br />
al raddoppio al 15’, quando<br />
Nadir salta in velocità un difensore<br />
e appena in area cerca<br />
il diagonale vincente, ma<br />
trova solo l’esterno della rete.<br />
E’ Zanon a riportare il risultato<br />
sul pari appena due<br />
minuti dopo. L’attaccante del<br />
Cornei supera due avversari<br />
in dribbling, ma il secondo lo<br />
stende al limite. Lo stesso<br />
Zanon s’incarica della battuta<br />
e col sinistro manda la palla<br />
sopra la barriera e sotto la<br />
Eccellenza<br />
RISULTATI<br />
Asolo - *San Paolo 4 - 1<br />
*Feltrese - Ponzano 0 - 0<br />
*Piovese - Romano Ezzelino 1 - 0<br />
Eurocalcio - *Martellago 3 - 0<br />
*Edo Mestre - Pievigina 1 - 1<br />
*Rossano - Sandonà 1 - 1<br />
*Sagittaria Julia - Cornuda Crocetta 1 - 0<br />
*Valdosport - Quinto 1 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Asolo - Valdosport<br />
Cornuda Crocetta - Martellago<br />
Eurocalcio - Edo Mestre<br />
Pievigina - Feltrese<br />
Ponzano - Rossano<br />
Romano Ezzelino - Sagittaria Julia<br />
Sandonà - San Paolo<br />
Quinto - Piovese<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Asolo 1 1 0 0 4 1 3<br />
Eurocalcio 1 1 0 0 3 0 3<br />
Piovese 1 1 0 0 1 0 3<br />
Sagittaria Julia 1 1 0 0 1 0 3<br />
Pievigina 1 0 1 0 1 1 1<br />
Quinto 1 0 1 0 1 1 1<br />
Sandonà 1 0 1 0 1 1 1<br />
Ponzano 1 0 1 0 0 0 1<br />
Edo Mestre 1 0 1 0 1 1 1<br />
Rossano 1 0 1 0 1 1 1<br />
Valdosport 1 0 1 0 1 1 1<br />
Feltrese 1 0 1 0 0 0 1<br />
Cornuda Crocetta 1 0 0 1 0 1 0<br />
Romano Ezzelino 1 0 0 1 0 1 0<br />
San Paolo 1 0 0 1 1 4 0<br />
Martellago 1 0 0 1 0 3 0<br />
C femminile<br />
RISULTATI<br />
Carianese - *Hellas Oppeano 8 - 0<br />
Belluno - *Keralpen 6 - 0<br />
Atheste - *La Malcontenta 2 - 0<br />
Marostica - *La Torre 4 - 0<br />
*Lido Venezia - Musano 4 - 3<br />
*Scledum - Arqua Petrarca 3 - 3<br />
*Zianigo - San Martino 1 - 1<br />
Riposa: Mestre<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Arqua Petrarca - Mestre<br />
Atheste - Hellas Oppeano<br />
Belluno - Zianigo<br />
Carianese - Scledum<br />
La Torre - Keralpen<br />
Musano - Marostica<br />
San Martino - La Malcontenta<br />
Riposa: Lido Venezia<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Carianese 1 1 0 0 8 0 3<br />
Belluno 1 1 0 0 6 0 3<br />
Marostica 1 1 0 0 4 0 3<br />
Atheste 1 1 0 0 2 0 3<br />
Lido Venezia 1 1 0 0 4 3 3<br />
Arqua Petrarca 1 0 1 0 3 3 1<br />
San Martino 1 0 1 0 1 1 1<br />
Scledum 1 0 1 0 3 3 1<br />
Zianigo 1 0 1 0 1 1 1<br />
Mestre 0 0 0 0 0 0 0<br />
Musano 1 0 0 1 3 4 0<br />
La Malcontenta 1 0 0 1 0 2 0<br />
La Torre 1 0 0 1 0 4 0<br />
Keralpen 1 0 0 1 0 6 0<br />
Hellas Oppeano 1 0 0 1 0 8 0<br />
propria avventura nel campionato regionale,<br />
con pressing e gioco. Nella ripresa<br />
energie e lucidità sono calate e gli ospiti,<br />
su rigore, hanno potuto fissare sul tabellino<br />
un 2 a 1 in trasferta.<br />
traversa: niente da fare per<br />
De Conto. Il Cornei va ancora<br />
vicino al gol con Munaro<br />
al 29’. Collazuol batte una punizione<br />
da centrocampo che<br />
spiove non lontano dal palo.<br />
Zanon tenta la deviazione in<br />
tuffo, ma il pallone finisce la<br />
sua corsa sul fondo.<br />
Munaro si rende ancora pericoloso<br />
poco dopo con un destro<br />
che impegna De Conto in<br />
una difficile deviazione. Dopo<br />
queste azioni, La Cisonese<br />
risponde ancora su calcio di<br />
punizione, ma i tentativi di<br />
D’Agostin non finiscono tra i<br />
pali di Pierobon. La Rina-<br />
Promozione<br />
RISULTATI<br />
*Aurora Treviso - Favaro 1 - 1<br />
*Cavarzano - Ormelle 3 - 0<br />
*Gruaro - Nervesa 2 - 1<br />
Liventina - *Ceggia 3 - 2<br />
Nero Verde VE - *Limana 2 - 1<br />
Breda - *San Martino 4 - 1<br />
*Villorba - Opitergina 3 - 3<br />
*Vittorio Veneto - Codognè 2 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Breda - Gruaro<br />
Codognè - Ceggia<br />
Favaro - Cavarzano<br />
Liventina - Villorba<br />
Nero Verde VE - San Martino<br />
Nervesa - Vittorio Veneto<br />
Opitergina - Aurora Treviso<br />
Ormelle - Limana<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Breda 1 1 0 0 4 1 3<br />
Liventina 1 1 0 0 3 2 3<br />
Nero Verde VE 1 1 0 0 2 1 3<br />
Cavarzano 1 1 0 0 3 0 3<br />
Gruaro 1 1 0 0 2 1 3<br />
Vittorio Veneto 1 1 0 0 2 1 3<br />
Opitergina 1 0 1 0 3 3 1<br />
Favaro 1 0 1 0 1 1 1<br />
Villorba 1 0 1 0 3 3 1<br />
Aurora Treviso 1 0 1 0 1 1 1<br />
Codognè 1 0 0 1 1 2 0<br />
Nervesa 1 0 0 1 1 2 0<br />
Ormelle 1 0 0 1 0 3 0<br />
Ceggia 1 0 0 1 2 3 0<br />
Limana 1 0 0 1 1 2 0<br />
San Martino 1 0 0 1 1 4 0<br />
Allievi reg. - E<br />
RISULTATI<br />
Feltrese - *Bassano 2 - 1<br />
*Montebelluna - Aurora Treviso 3 - 0<br />
*Pool Piave Sandonà - Alvisiana 2 - 0<br />
*Cornuda - San Stino 3 - 0<br />
Ponzano - *Ceggia 2 - 1<br />
*Marosticense - Careni Piave 3 - 2<br />
*Ztll Sx Piave - Cavarzano 2 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Alvisiana - Cornuda<br />
Aurora Treviso - Ztll Sx Piave<br />
San Stino - Montebelluna<br />
Careni Piave - Ceggia<br />
Cavarzano - Marosticense<br />
Feltrese - Pool Piave Sandonà<br />
Ponzano - Bassano<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Feltrese 1 1 0 0 2 1 3<br />
Ponzano 1 1 0 0 2 1 3<br />
Cornuda 1 1 0 0 3 0 3<br />
Montebelluna 1 1 0 0 3 0 3<br />
Pool Piave Sandonà 1 1 0 0 2 0 3<br />
Marosticense 1 1 0 0 3 2 3<br />
Ztll Sx Piave 1 1 0 0 2 1 3<br />
Careni Piave 1 0 0 1 2 3 0<br />
Cavarzano 1 0 0 1 1 2 0<br />
Alvisiana 1 0 0 1 0 2 0<br />
Aurora Treviso 1 0 0 1 0 3 0<br />
San Stino 1 0 0 1 0 3 0<br />
Bassano 1 0 0 1 1 2 0<br />
Ceggia 1 0 0 1 1 2 0<br />
CORNEI<br />
CISONESE<br />
1<br />
2<br />
CORNEI: Pierobon 5.5, Fagherazzi<br />
5, Roffarè 6, Collazuol<br />
6.5, Mambretti 5.5 (83’ Sovilla),<br />
Segat 6, Collarini 5.5 (De<br />
Pra 6), De Col 6.5, Munaro 6,<br />
Zanon 6.5, Dal Farra 5.5 (63’<br />
De Nadai 6). All. Casagrande<br />
CISONESE: M. De Conto 6.5,<br />
Mazzero 6, Gallini 6, Fabris<br />
6.5, Piovesana 5.5, Meneghin<br />
6, Coly Ben 5.5 (78’ Gallonetto<br />
5.5), Boschetto 5.5 (85’ A. De<br />
Conto), Binotto 6.5 (69’ Diedhon<br />
5), D’Agostin 6.5, Nadir<br />
6.5. All. Costantino<br />
ARBITRO: Reato di Belluno<br />
RETI: 13’ Binotto, 17’ Zanon,<br />
55’ D’Agostin su rigore<br />
NOTE: ammoniti Mambretti,<br />
Munaro, Diedhou, De Col, Nadir,<br />
Gallonetto.<br />
scente della ripresa non ha<br />
più la capacità di mettere in<br />
difficoltà gli ospiti come nei<br />
primi 45 minuti. Al 10’ viene<br />
colta in contropiede e Fagherazzi<br />
è costretto al fallo<br />
da rigore su Nadir, più veloce<br />
del marcatore alpagoto. D’Agostin<br />
questa volta non sbaglia<br />
e dal dischetto spiazza<br />
Pierobon. Il Cornei accusa<br />
il colpo e soffre. Nadir va vicino<br />
al gol di testa, Binotto al<br />
17’ tocca alto da ottima posizione.<br />
Si rifà vedere in avanti<br />
la neopromossa alpagota<br />
nei minuti finali, quando cerca<br />
ripetutamente la rete su<br />
calcio di punizione (ci provano<br />
Zanon, Segat e Collazuol).<br />
Curiosa la gaffe dell’esperto<br />
Pierobon che raccoglie con<br />
le mani un retropassaggio da<br />
fallo laterale. Il calcio di punizione<br />
seguente finisce sulla<br />
barriera.<br />
Prima categoria<br />
RISULTATI<br />
*Cappella Maggiore - Ztll Sin.Piave 3 - 1<br />
*Fontanelle - Ripa 2000 2 - 1<br />
Alpago - *Vazzolese 2 - 1<br />
*Ponte Alpi - Vittsangiacomo 0 - 0<br />
*S.Vendemiano - La Marenese 1 - 1<br />
Portomansue - *Sanfiorese 2 - 1<br />
*Virtus Csm - Segusino 1 - 1<br />
Lentiai - *Cadore 3 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Alpago - Cadore<br />
Vittsangiacomo - Cappella Maggiore<br />
La Marenese - Ponte Alpi<br />
Lentiai - Fontanelle<br />
Portomansue - Virtus Csm<br />
Ripa 2000 - S.Vendemiano<br />
Segusino - Vazzolese<br />
Ztll Sin.Piave - Sanfiorese<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Lentiai 1 1 0 0 3 1 3<br />
Alpago 1 1 0 0 2 1 3<br />
Portomansue 1 1 0 0 2 1 3<br />
Cappella Maggiore 1 1 0 0 3 1 3<br />
Fontanelle 1 1 0 0 2 1 3<br />
Vittsangiacomo 1 0 1 0 0 0 1<br />
La Marenese 1 0 1 0 1 1 1<br />
Segusino 1 0 1 0 1 1 1<br />
S.Vendemiano 1 0 1 0 1 1 1<br />
Virtus Csm 1 0 1 0 1 1 1<br />
Ponte Alpi 1 0 1 0 0 0 1<br />
Ripa 2000 1 0 0 1 1 2 0<br />
Ztll Sin.Piave 1 0 0 1 1 3 0<br />
Sanfiorese 1 0 0 1 1 2 0<br />
Vazzolese 1 0 0 1 1 2 0<br />
Cadore 1 0 0 1 1 3 0<br />
Allievi reg. - F<br />
RISULTATI<br />
*Conegliano - San Donà 2 - 0<br />
*Cordignano - Casier Dosson 2 - 1<br />
*Martellago - Liventina rinv.<br />
*Nero Verde VE - Pramaggiore 9 - 1<br />
*Portogruaro - Jesolo 3 - 0<br />
Belluno - *Sga Pederobba 2 - 1<br />
Villanova - *Cadore 3 - 0<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Belluno - Martellago<br />
Casier Dosson - Nero Verde VE<br />
Jesolo - Sga Pederobba<br />
Liventina - Cordignano<br />
Pramaggiore - Conegliano<br />
San Donà - Cadore<br />
Villanova - Portogruaro<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Villanova 1 1 0 0 3 0 3<br />
Belluno 1 1 0 0 2 1 3<br />
Nero Verde VE 1 1 0 0 9 1 3<br />
Portogruaro 1 1 0 0 3 0 3<br />
Conegliano 1 1 0 0 2 0 3<br />
Cordignano 1 1 0 0 2 1 3<br />
Liventina 0 0 0 0 0 0 0<br />
Martellago 0 0 0 0 0 0 0<br />
Casier Dosson 1 0 0 1 1 2 0<br />
San Donà 1 0 0 1 0 2 0<br />
Jesolo 1 0 0 1 0 3 0<br />
Pramaggiore 1 0 0 1 1 9 0<br />
Sga Pederobba 1 0 0 1 1 2 0<br />
Cadore 1 0 0 1 0 3 0<br />
IL MISTER<br />
«Siamo stati<br />
penalizzati<br />
dall’arbitro»<br />
CORNEI. Negli spogliatoi<br />
del Cornei l’amarezza<br />
si taglia col coltello. C’è<br />
chi se la prende con l’arbitro,<br />
chi con i propri errori.<br />
Rimane l’inattesa consapevolezza<br />
di aver avuto la<br />
possibilità di iniziare il<br />
campionato almeno con<br />
un punto.<br />
«Penalizzati dall’arbitro»,<br />
è il commento del mister<br />
Casagrande, secondo<br />
il quale l’arbitro «doveva<br />
avere il coraggio di dare<br />
un rigore anche al Cornei»<br />
per un fallo di mano<br />
in area di un difensore.<br />
«La Cisonese si è resa pericolosa<br />
solo con le punizioni»,<br />
continua, «comunque<br />
siamo migliorati rispetto<br />
alle gare di coppa e meritavamo<br />
il pari. Dopo il loro<br />
secondo gol, però, siamo<br />
andati un po’ in crisi».<br />
«La sperimentazione è finita<br />
e abbiamo iniziato bene,<br />
con testa e voglia», afferma<br />
Paolo Collarini,<br />
«peccato per le occasioni<br />
sbagliate». Christian De<br />
Pra ammette che «c’è stato<br />
un calo fisico nella ripresa»<br />
e che «serviva concretizzare<br />
di più». «Ci manca<br />
qualche giocatore», ricorda<br />
Angelo Pierobon,<br />
«comunque abbiamo dimostrato<br />
di avere un buon<br />
centrocampo». (e.c.)<br />
2ª categoria - Q<br />
RISULTATI<br />
*Seren - Altivolese 2 - 1<br />
*Ardita - Riese 1 - 1<br />
Vidor - *Follinese 3 - 1<br />
Juve Mugnai - *Mussolente 1 - 0<br />
*Plavis - Pederobba 2 - 2<br />
*Arsie’ - S.Giorgio 1 - 1<br />
*Sedico - Piave Tegorzo 2 - 1<br />
*Union Maser - Fiori Barp S. 3 - 3<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Arsie’ - Altivolese<br />
Fiori Barp S. - Ardita<br />
Juve Mugnai - Sedico<br />
Pederobba - Follinese<br />
Piave Tegorzo - Union Maser<br />
Riese - Plavis<br />
Seren - Mussolente<br />
Vidor - S.Giorgio<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Vidor 1 1 0 0 3 1 3<br />
Juve Mugnai 1 1 0 0 1 0 3<br />
Sedico 1 1 0 0 2 1 3<br />
Seren 1 1 0 0 2 1 3<br />
Fiori Barp S. 1 0 1 0 3 3 1<br />
Pederobba 1 0 1 0 2 2 1<br />
Riese 1 0 1 0 1 1 1<br />
S.Giorgio 1 0 1 0 1 1 1<br />
Union Maser 1 0 1 0 3 3 1<br />
Plavis 1 0 1 0 2 2 1<br />
Ardita 1 0 1 0 1 1 1<br />
Arsie’ 1 0 1 0 1 1 1<br />
Altivolese 1 0 0 1 1 2 0<br />
Piave Tegorzo 1 0 0 1 1 2 0<br />
Mussolente 1 0 0 1 0 1 0<br />
Follinese 1 0 0 1 1 3 0<br />
Giov. reg. - F<br />
RISULTATI<br />
*Alvisiana - Alpago 5 - 1<br />
*Aurora Treviso - Godega 2 - 1<br />
Belluno - *Pool Piave Sandonà 2 - 1<br />
Giorgione - *Cavarzano 4 - 2<br />
Portogruaro - *Jesolo 1 - 0<br />
*Sga Pederobba - Feltrese mercoledì<br />
*Gazzera - Olmi Callalta 1 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Alpago - Feltrese<br />
Belluno - Alvisiana<br />
Giorgione - Aurora Treviso<br />
Godega - Pool Piave Sandonà<br />
Olmi Callalta - Cavarzano<br />
Portogruaro - Gazzera<br />
Sga Pederobba - Jesolo<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Giorgione 1 1 0 0 4 2 3<br />
Belluno 1 1 0 0 2 1 3<br />
Portogruaro 1 1 0 0 1 0 3<br />
Alvisiana 1 1 0 0 5 1 3<br />
Aurora Treviso 1 1 0 0 2 1 3<br />
Olmi Callalta 1 0 1 0 1 1 1<br />
Gazzera 1 0 1 0 1 1 1<br />
Feltrese 0 0 0 0 0 0 0<br />
Sga Pederobba 0 0 0 0 0 0 0<br />
Godega 1 0 0 1 1 2 0<br />
Alpago 1 0 0 1 1 5 0<br />
Pool Piave Sandonà 1 0 0 1 1 2 0<br />
Jesolo 1 0 0 1 0 1 0<br />
Cavarzano 1 0 0 1 2 4 0<br />
Seconda categoria<br />
Pareggia<br />
all’esordio<br />
il Fiori Barp<br />
UNION MASER<br />
FIORI BARP<br />
3<br />
3<br />
UNION MASER: Silvestri, Nardi<br />
(78’ C. Vettoretto), Favretto,<br />
Panciera, Mo. Bittante, Vettor,<br />
Palestrin, Gallina (65’ Bastasin),<br />
N. Vettoretto, Mares (51’<br />
Rossetto), Ma. Bittante. Allenatore<br />
Silvestri.<br />
FIORI BARP SOSPIROLO: Balcon<br />
(69’ Ganz), Dal Mas, Fratta,<br />
De Nard, Longo, Brini (74’<br />
Alchini), Vedana, Triches, Signoretto,<br />
Da Pos, Levis (60’ Argenta).<br />
Allenatore Capraro.<br />
ARBITRO: Caneva di Bassano<br />
del Grappa.<br />
RETI: 2’, 6’ Longo, 9’ Nardi,<br />
59’ Ma. Bittante, 70’ su rigore<br />
Vettor, 74’ Longo.<br />
NOTE: Ammoniti: Dal Mas,<br />
Fratta e Levis, Palestrin, N.<br />
Vettoretto e Mares.<br />
MASER. Un Fiori Barp Sospirolo<br />
bello, ma sciupone all’inverosimile,<br />
ha regalato un<br />
punto all’Union Maser nella<br />
gara d’esordio del campionato<br />
di Seconda categoria. Gli<br />
arancioverdi hanno iniziato a<br />
spron battuto la gara e dopo<br />
6’ erano avanti di 2 reti grazie<br />
ad un colpo di testa e a un tocco<br />
di piatto di Longo, dopo<br />
uno scambio con Da Pos.<br />
Una respinta maldestra di<br />
Balcon ha permesso a Nardi<br />
di accorciare subito, ma prima<br />
del riposo il Fiori Barp ha<br />
avuto altre opportunità per<br />
passare. In 11 minuti della ripresa,<br />
fra il 59’ e il 70’ i ragazzi<br />
di Capraro hanno rischiato<br />
la brutta figura trovandosi<br />
sotto di un gol. “San Longo”<br />
ha fissato il 3-3 e prima dell’epilogo<br />
la traversa ha detto no<br />
ad una conclusione di Signoretto.<br />
(rob)<br />
2ª categoria - R<br />
RISULTATI<br />
*Sarmede - Fregona 0 - 0<br />
*Comelico - Pro Refrontolo 3 - 2<br />
*Godega - Cortina 3 - 1<br />
*Francenigo - Auronzo 1 - 0<br />
*Fulgor Farra - Schiara 3 - 0<br />
*Gorghense - Longarone 1 - 1<br />
*Orsago - Careni Pieve 1 - 1<br />
Cisonese - *Cornei 2 - 1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Auronzo - Cortina<br />
Careni Pieve - Gorghense<br />
Cisonese - Sarmede<br />
Fregona - Francenigo<br />
Godega - Comelico<br />
Longarone - Fulgor Farra<br />
Pro Refrontolo - Orsago<br />
Schiara - Cornei<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Cisonese 1 1 0 0 2 1 3<br />
Fulgor Farra 1 1 0 0 3 0 3<br />
Godega 1 1 0 0 3 1 3<br />
Comelico 1 1 0 0 3 2 3<br />
Francenigo 1 1 0 0 1 0 3<br />
Careni Pieve 1 0 1 0 1 1 1<br />
Longarone 1 0 1 0 1 1 1<br />
Fregona 1 0 1 0 0 0 1<br />
Gorghense 1 0 1 0 1 1 1<br />
Orsago 1 0 1 0 1 1 1<br />
Sarmede 1 0 1 0 0 0 1<br />
Pro Refrontolo 1 0 0 1 2 3 0<br />
Auronzo 1 0 0 1 0 1 0<br />
Cortina 1 0 0 1 1 3 0<br />
Schiara 1 0 0 1 0 3 0<br />
Cornei 1 0 0 1 1 2 0<br />
Giov. sperimentali<br />
RISULTATI<br />
*Conegliano - Bassano 2 - 2<br />
Romano Ezzelino - *Montebelluna 2 - 1<br />
Chievo - *Cittadella 3 - 0<br />
*Verona - Padova Spa n.g.<br />
*Liventina - San Donà 2 - 2<br />
Vicenza - *Portogruaro 2 - 0<br />
*Treviso - Feltrese 2 - 0<br />
*Venezia - Belluno 4 - 0<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Bassano - Treviso<br />
Belluno - Cittadella<br />
Chievo - Liventina<br />
Feltrese - Portogruaro<br />
Padova Spa - Montebelluna<br />
Romano Ezzelino - Conegliano<br />
San Donà - Verona<br />
Vicenza - Venezia<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Chievo 1 1 0 0 3 0 3<br />
Vicenza 1 1 0 0 2 0 3<br />
Romano Ezzelino 1 1 0 0 2 1 3<br />
Venezia 1 1 0 0 4 0 3<br />
Treviso 1 1 0 0 2 0 3<br />
Bassano 1 0 1 0 2 2 1<br />
San Donà 1 0 1 0 2 2 1<br />
Conegliano 1 0 1 0 2 2 1<br />
Liventina 1 0 1 0 2 2 1<br />
Padova Spa 0 0 0 0 0 0 0<br />
Verona 0 0 0 0 0 0 0<br />
Feltrese 1 0 0 1 0 2 0<br />
Belluno 1 0 0 1 0 4 0<br />
Montebelluna 1 0 0 1 1 2 0<br />
Portogruaro 1 0 0 1 0 2 0<br />
Cittadella 1 0 0 1 0 3 0
Volentorose ma quasi<br />
inesistenti in attacco<br />
le padrone di casa sono<br />
però un bel gruppo<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 29<br />
Il terzo gol del Belluno La seconda marcatura delle ragazze del Belluno a Mel<br />
Sbanca il Belluno nel derby contro il Keralpen<br />
Serie C. Alle inarrestabili Bortoluzzi e Somma assegnata la palma delle migliori<br />
di Antonio Gasperin<br />
MEL. Non c’è storia contro<br />
il Belluno rosa che, ieri pomeriggio,<br />
nel match di esordio,<br />
ha messo ko 6-0 le trichianesi<br />
del Keralpen.<br />
Punteggio tennistico e pronostico<br />
rispettato nel derby<br />
che apre la stagione e conferma<br />
da un lato le ambizioni di<br />
promozione del Belluno, dall’altro<br />
il ridimensionamento<br />
delle trichianesi, destinate ad<br />
occupare in classifica le posizioni<br />
di rincalzo.<br />
Pur avendo rinnovato la<br />
squadra e rinunciando ad alcuni<br />
punti di forza, il Keralpen<br />
è sembrato comunque un<br />
buon gruppo in grado di lavorare<br />
per il futuro e attorno al<br />
quale gravitano molte giovani<br />
promesse.<br />
In avvio, è subito assedio alla<br />
porta di Sacchet. A questo<br />
punto Maria Somma cerca subito<br />
di dare un dispiacere alle<br />
ex compagne, colpendo prima<br />
il palo con un destro a<br />
rientrare, poi la traversa deviando<br />
sottomisura in scivolata<br />
un bel traversone della<br />
Guarrotto.<br />
Rocambolesco è, però, il gol<br />
del vantaggio, nato da un lancio<br />
lungo da metacampo sul<br />
quale esce di piede il portiere<br />
gialloverde, il cui rinvio colpisce<br />
però Caldart e resta tra i<br />
piedi di Bortoluzzi, che può<br />
accompagnare, a questo punto,<br />
servita su un piatto d’argento,<br />
la sfera sino in porta.<br />
Volenterose certo, ma quasi<br />
inesistenti in attacco, le pa-<br />
KERALPEN<br />
BELLUNO<br />
0<br />
6<br />
KERALPEN: Sacchet; Sbardella;<br />
Da Pont Roberta; Da Pont<br />
M. Luisa; Guardiera; Caldart;<br />
Serafini (84 Troian); Balcon;<br />
Moret; Dal Borgo; Xais (87 Feltrin).<br />
All. Dall’Anese.<br />
BELLUNO: Bardin; Botton;<br />
Bellotto (66 Sogne); Rizzetto;<br />
Scot; Agostinetto (61 Gasperin);<br />
Guarrotto (46 Pillon); De<br />
Toni; Bortoluzzi; Viezzer (73<br />
Grigoletto); Somma (70 Foltran).<br />
All. Meneghello.<br />
ARBITRO: Cal di Conegliano.<br />
RETI: 19 e 92 Bortoluzzi; 31 e<br />
67 Somma; 36 Agostinetto; 90<br />
Foltran.<br />
NOTE: ammonite Da Pont Roberta<br />
e Rizzetto.<br />
drone di casa trichianesi cercano<br />
il tiro a sorpresa da posizione<br />
molto angolata, ma la<br />
parabola di Roberta Da Pont<br />
sfiora solo l’incrocio.<br />
Dalla fascia destra giungono<br />
invitanti palloni per le<br />
punte gialloblu ed alla mezz’ora<br />
Somma riesce a sbloccarsi,<br />
deviando di testa un perfetto<br />
cross della Guarrotto.<br />
Pochi minuti ed un colpo di<br />
testa all’indietro di Balcon su<br />
palla proveniente da centrocampo<br />
serve involontariamente<br />
Agostinetto libera all’altezza<br />
del rigore: controllo<br />
e tiro imparabile.<br />
L’esultanza di Monica Bortoluzzi (Foto Obiettivo)<br />
Durante l’intervallo il mister<br />
Dall’Anese decide di spostare<br />
alcune pedine per dare<br />
incisività all’attacco, ma il<br />
Belluno resta padrone del<br />
campo e, pur senza forzare,<br />
inanella altre occasioni da rete.<br />
Al 19’ uno spiovente dalla<br />
bandierina attraversa l’area<br />
e giunge alla Scot che batte a<br />
colpo sicuro, esaltando i riflessi<br />
della Sacchet che respinge<br />
con una gamba.<br />
A questo punto, vedendo il<br />
forte vantaggio, cresce l’affiatamento<br />
della coppia d’attacco<br />
bellunese: Bortoluzzi al<br />
cross dalla destra e Somma lesta<br />
a controllare e insaccare<br />
da centroarea.<br />
A punteggio acquisito, il Keralpen<br />
riesce a portare, anche<br />
se a malapena, alcuni affondi<br />
per ridurre il passivo,<br />
ma viene ancora punito nel finale<br />
quando Bortoluzzi da sinistra<br />
trova in area Foltran,<br />
entrata al posto della Somma,<br />
e questa scarica sotto la traversa<br />
una botta imparabile.<br />
Infine, quando la difesa<br />
gialloverde ha ormai alzato<br />
bandiera bianca, arriva anche<br />
la deviazione della Bortoluzzi<br />
per il cappotto finale.<br />
All’Uzzzai Italia 1 la 12 ore di S. Tomaso<br />
Calcetto. La vittoria in finale al golden gol contro la Polisportiva di Canale<br />
La squadra vincitrice degli Uzzzzai Italia 1 Secondo posto per il Canale<br />
di Daniele Pollazzon<br />
SAN TOMASO. La formazione<br />
degli Uzzzzai Italia 1 vince<br />
la 12 ore di calcetto di San Tomaso<br />
grazie alla vittoria per<br />
4-3 nella finale, al golden gol,<br />
contro la Polisportiva Canale.<br />
Bella la manifestazione, anche<br />
se la notizia della scomparsa di<br />
Marco Sorarù ha calato un alone<br />
di tristezza sul torneo. Il Sottoguda<br />
si è ritirato e il giovane<br />
è stato ricordato con un minuto<br />
di raccoglimento.<br />
Nel girone A, con il ritiro del<br />
Sottoguda, basta una vittoria<br />
per accedere alle semifinali e il<br />
Bar Impianti Sportivi San Tomaso<br />
ne approfitta, battendo<br />
3-1 i Lastei con la doppietta di<br />
Francesco Chenet e la rete di<br />
Tiziano Manfroi. San Tomaso<br />
che cede però il passo agli Uz-<br />
zzzai Italia 1 che passano per<br />
4-1 con la doppietta di Davide<br />
Rossi e le reti di Loris De Val e<br />
Manuel Nicolao. La formazione<br />
di Christian De Biasio vince<br />
poi il girone grazie al pareggio<br />
per 2-2 con i Lastei eliminati.<br />
Nel girone B la Polisportiva<br />
Canale parte bene e liquida<br />
gli Straca Piaze per 2-1 in rimonta.<br />
Michele Venialetti per<br />
il vantaggio illusorio con il Canale<br />
in rete con Marco De Luca<br />
e Andrea Tavernaro. Il 4-0<br />
sui Luky Boys firmato Mirko<br />
Tancon, Ivan Cagnati, Andrea<br />
Battain e Andrea Tavernaro significa<br />
primo posto grazie ad<br />
una buona differenza reti, nonostante<br />
la sconfitta per 2-1<br />
con la Taverna Gambero Rosso<br />
in rete con Mauro Da Zanche<br />
e Sven Chenet di fronte alla<br />
rete di Mirko Tancon. Taver-<br />
na Gambero Rosso che perde<br />
1-0 con i Straca Piaze causa la<br />
rete di Francesco Zoldan ma<br />
supera i Luky Boys per 4-1 grazie<br />
alle reti di Daniel Da Costa,<br />
Sven Chenet, Simone Marcon<br />
e Ivano Canali.<br />
Girone B con 4 squadre a 3<br />
punti, Luky Boys eliminato e<br />
Canale primo. Straca Piaze e<br />
Taverna pari. Vittoria alla monetina<br />
per i Straca Piaze e semifinale<br />
in vista. Uzzzzai Italia<br />
1 a cui serve il golden gol di Loris<br />
De Val per battere 3-2 appunto<br />
i Straca Piaze. Seconda<br />
semifinale che si decide ai rigori<br />
con Canale e Bar Impianti<br />
Sportivi sul 2-2 grazie alla doppietta<br />
di Marco Rudatis e alle<br />
reti di Mirko Tancon e Sedrik<br />
Adami. Dal dischetto in rete<br />
Ivan Cagnati, Marco De Luca e<br />
Andrea Battain. Non bastano<br />
al Bar Impianti Sportivi i 2 rigori<br />
messi a segno da Chenet e<br />
Pollazzon. 5-4 finale e Bar Impianti<br />
Sportivi che supera nella<br />
finalina per il terzo posto i<br />
Straca Piaze per 3-1 grazie alla<br />
doppietta di Daniele Pollazzon<br />
e alla rete di Tiziano Manfroi.<br />
Finalissima avvincente, con<br />
tripletta del capocannoniere<br />
del torneo Davide Rossi per Italia<br />
1 mentre Canale in rete con<br />
la doppietta di Marco De Luca<br />
e Ivan Cagnati. Nei supplementari<br />
decide il golden gol di Eddy<br />
Fontanive.<br />
Classifica finale: 1. Uzzzzai<br />
Italia 1, 2. Polisportiva Canale,<br />
3. Bar Impianti Sportivi San<br />
Tomaso, 4. Straca Piaze, 5. Taverna<br />
Gambero Rosso, 6. I Lastei,<br />
7. Luky Boys by 1082.<br />
Capocannoniere: Davide<br />
Rossi (Uzzzzai Italia 1) 7 reti.<br />
LE GIALLOBLU<br />
«E’ stata<br />
una partenza<br />
alla grande»<br />
MEL. Scontata la soddisfazione<br />
della presidentessa<br />
gialloblu, Manuela Boito,<br />
che conta di riportare<br />
il calcio femminile della<br />
nostra provincia agli antichi<br />
fasti.<br />
«L’anno scorso puntavamo<br />
alla promozione- dice -<br />
ma il Barcon ha fatto più<br />
punti di noi, quest’anno ci<br />
riproviamo. Siamo partite<br />
più che bene ed i gol segnati<br />
dalla Somma e dalla<br />
Agostinetto dimostrano<br />
che i nuovi acquisti sono<br />
validi e già inseriti nel gioco<br />
della squadra. Gli avversari<br />
odierni non sono<br />
all’altezza della passata<br />
stagione, tuttavia anche<br />
noi qualche anno fa abbiamo<br />
vissuto una situazione<br />
analoga e siamo riusciti a<br />
ripartire creando un bel<br />
gruppo di giovani. Il calcio<br />
femminile finora attrae le<br />
ragazze solo grazie al passaparola<br />
nelle scuole e tra<br />
amiche, mentre le risorse<br />
economiche provengono<br />
unicamente dagli sponsor».<br />
(a.g.)<br />
Terzo il Bar Impianti Sportivi San Tomaso<br />
Quarti gli Straca Piaze<br />
LE SCONFITTE<br />
«Non faremo<br />
certo fatica<br />
a salvarci»<br />
MEL. La società di S. Antonio<br />
del Tortal archivia il<br />
pesante risultato convinta<br />
di poter fare molto meglio<br />
con le altre del girone.<br />
«A prescindere dal punteggio,<br />
sicuramente ingiusto<br />
per le proporzioni assunte,<br />
ho visto un bel<br />
gruppo che non dovrebbe<br />
far fatica a salvarsi - afferma<br />
l’allenatore Claudio<br />
Dall’Anese - Siamo in fase<br />
di ricostruzione, ci servirebbero<br />
rinforzi a centrocampo,<br />
ma se ne parlerà<br />
più avanti. Il futuro è assicurato<br />
dalle giovanissime<br />
che cominciano ora ad allenarsi,<br />
attratte dalle amiche<br />
che hanno formato un<br />
gruppo molto affiatato.<br />
Peccato che non ci sia un<br />
settore giovanile da cui attingere».<br />
«Per l’immediato futuro<br />
- conclude il coach -pensiamo<br />
al recupero delle atlete<br />
infortunate e all’inserimento<br />
delle nuove arrivate,<br />
che dovrebbero abbassare<br />
l’età media della squadra».<br />
(a.g.)
GIOVANISSIMI<br />
REGIONALI Gianni Pajer<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 30<br />
CAVARZANO<br />
GIORGIONE<br />
CAVARZANO: Sommavilla, Da Re (18’ Chiot),<br />
Dal Pont (35’ Corona), Fullin, Fiortini, Perale,<br />
Paniz, Meneghin, Filippin, Canton, De Vecchi<br />
(35’ Colbertaldo). Allenatore: Pajer.<br />
GIORGIONE: Giacobbi (32’ De Marchi), Episcopo,<br />
Colonna (45’ Ferlin), Cavinato, Squizzato,<br />
Dalla Costa (40’ Zilio), Didoné (30’ Magnabosco),<br />
Stocco, Meneghetti (36’ Cigana), Marangon,<br />
Peruzzi. Allenatore: Battaglia<br />
ARBITRO: Baratto di Belluno.<br />
RETI: 3’ Didoné, 11’ Peruzzi, 23’ Filippin, 28’<br />
31’ Meneghetti, 48’ Chiot (r).<br />
NOTE: ammoniti: Magnabosco (35’), Episcopo<br />
(42’), Colbertaldo (43’), Peruzzi (57’); recupero:<br />
1+3.<br />
Cavarzano, amaro battesimo<br />
Il Giorgione maramaldeggia<br />
di Marco Triches<br />
CAVARZANO.Il primo acuto del Giorgione<br />
è un 4-2 sul Cavarzano. I giovanissimi<br />
trevigiani aprono il campionato regionale<br />
con una vittoria sui giallorossi che porta<br />
il nome di Peruzzi, Meneghetti e Didonè.<br />
Meneghin sbaglia il disimpegno<br />
e regala la palla a Peruzzi,<br />
che allarga per Didonè<br />
appostato a pochi metri<br />
dalla linea di porta.<br />
L’esterno ospite si deve allargare<br />
per intercettare la<br />
corsa del pallone ed il tiro<br />
che ne esce risulta debole e<br />
impreciso.<br />
Passano però solo due minuti<br />
ed il Giorgione passa in<br />
vantaggio.<br />
Sommavilla deve uscire<br />
per rinviare una palla che<br />
ballonzola al limite dell’area,<br />
incespica sul pallone e<br />
si scontra con Didonè.<br />
Il numero sette entra più<br />
deciso nel contrasto e vince<br />
il confronto per poi insaccare<br />
nella porta lasciata sguarnita<br />
dalla rocambolesca uscita<br />
dell’estremo difensore di<br />
casa. Tanti errori dei padroni<br />
di casa viziano la prima<br />
mezz’ora di gioco e gli ospiti<br />
ne approfittano con cinismo<br />
per mettere in cassaforte il<br />
primo risultato utile.<br />
All’undicesimo infatti è<br />
già confezionato il raddoppio.<br />
Il calcio di punizione<br />
battuto da Marangon è preciso<br />
per Peruzzi, che aggira la<br />
linea difensiva e, con un tocco<br />
d’esterno, lascia immobile<br />
Sommavilla che vede la<br />
sfera solo voltandosi verso<br />
il sacco.<br />
Niente da fare invece per la formazione di<br />
Pajer, che saluta il pubblico di casa con<br />
una sconfitta e “bagna” la nuova stagione<br />
con uno stop casalingo che fa riflettere.<br />
Con il fischio di Baratto ha il via il primo<br />
incontro stagionale, ed è subito più incisiva<br />
la formazione ospite.<br />
Un raddoppio che in qualche<br />
modo mette già fine alla<br />
partita. Una risposta, forse<br />
inattesa, del Cavarzano arriva<br />
però a sette minuti dal<br />
termine della prima frazione.<br />
Il neo entrato Chiot pesca<br />
al limite dell’area Filippin,<br />
abile a sfruttare un’incertezza<br />
del diretto marcatore<br />
e a trafiggere Giacobbi<br />
con un bel pallonetto che<br />
sembra preludere a una ripresa<br />
all’arma bianca in cerca<br />
del riscatto. L’orgoglio<br />
che ridà fiducia ai padroni<br />
di casa però non permette alla<br />
formazione di Pajer di evitare<br />
il tris del Giorgione.<br />
Questa volta è Meneghetti a<br />
Alpago, lo scotto del noviziato<br />
In casa di un’Alvisiana forte fisicamente, arriva un secco ko<br />
ma il punteggio è certamente troppo pesante per gli ospiti<br />
MURANO.Secca sconfitta<br />
per l’Alpago. I ragazzini di De<br />
Bona si sono arresi per 5-1 a<br />
un’Alvisiana fisicamente forte,<br />
anche se il risultato è fin<br />
troppo pesante. Pronti, via e<br />
veneziani subito in gol al 1’.<br />
Buona però la reazione gialloverde<br />
con Fullin che va vicino<br />
al pareggio. Poi due ingenuità<br />
costano care agli ospiti<br />
che beccano due gol in due<br />
minuti con difesa schierata.<br />
Allo scadere del primo tempo<br />
Barattin è atterrato in area,<br />
Campo Dall’Orto realizza il rigore.<br />
Nella ripresa gli alpagoti<br />
con qualche cambio provano<br />
a tornare nel match, ma in<br />
contropiede al 39’ giunge il<br />
4-1 dei locali che di fatto chiude<br />
la partita. Solo per la cronaca<br />
il rigore del 5-1 e un gol<br />
annullato all’Alpago. Pagato<br />
lo scotto dell’esordio, domeni-<br />
ALVISIANA<br />
ALPAGO<br />
5<br />
1<br />
ALVISIANA: Cucco, Listuzzi,<br />
Battain, Luciani, Denti, Guccia,<br />
Caporal, Belgioioso, Tagliapietra,<br />
Cavalli, Baldin.<br />
Allenatore: Cecchi.<br />
ALPAGO: Facchin, Fullin, Saviane,<br />
Dazzi, Saviane, De<br />
Prà, Pierobon, Zanon, Barattin,<br />
Campo Dall’Orto, Fullin.<br />
Sono entrati: Saviane, Autelitano,<br />
Bortoluzzi, Peterle.<br />
ARBITRO: Gastaldi di Venezia.<br />
RETI: 1’ Tagliapietra; 22’ Baldin;<br />
24’ Tagliapietra; 28’<br />
Campo Dall’Orto (rig.); 39’<br />
Cavalli; 42’ Caporal (rig.).<br />
ca andrà meglio. (r.f.) Gianni De Bona (allenatore)<br />
GIOVANISSIMI SPERIMENTALI<br />
Il Belluno incassa un poker a Venezia<br />
Jacopo Cagnola<br />
VENEZIA. Il Belluno torna<br />
da Venezia con una prevedibile<br />
sconfitta. 4-0 il finale di un<br />
match che i gialloblù hanno<br />
comunque affrontato onorevolmente.<br />
Anzi, in avvio e nei<br />
primi venti minuti di gioco, i<br />
ragazzi di Prest sono anche<br />
riusciti a rendersi pericolosi,<br />
forse sorprendendo un po’ i<br />
VENEZIA<br />
BELLUNO<br />
VENEZIA: Niero, Moretto, Prete, Rocchi, Bortolozzo, Ropelli, Dal<br />
Compare, Rossi, Silotto, Malagò, Pilon. Sono entrati: Penzo, Boscolo,<br />
Spresian, Squicciarini, Bortolini, Ferro, Toppan.<br />
Allenatore: Bianconi.<br />
BELLUNO: Cosma, Brancaleone, Dalle Grave, Buffello, Cignola,<br />
Moretti, Brancher, Vedana, De Bon, Scagnet, Mares. Sono entrati:<br />
Frezzato, Vabba, Frescura, Gauro, Bortot, Piol, Collazuol.<br />
Allenatore: Prest.<br />
RETI: 16’ e 19’ Silotto; 24’ Malagò; 39’ Ferro.<br />
veneziani. I padroni di casa<br />
però non ci hanno messo molto<br />
a prendere le misure e con<br />
tre gol in otto minuti hanno<br />
di fatto messo al sicuro il risultato<br />
già nella prima frazione.<br />
Davvero buona la squadra<br />
veneziana che ha mostrato<br />
delle ottime individualità<br />
in un gioco di squadra collau-<br />
4<br />
0<br />
dato. Il Belluno ci ha messo<br />
impegno e voglia di fare, ben<br />
sapendo che solo giocando potrà<br />
crescere in esperienza e<br />
trovare i giusti meccanismi;<br />
anche perchè rispetto alla<br />
squadra esordienti dell’anno<br />
scorso ci sono state parecchie<br />
variazioni. L’importante è<br />
non mollare. (r.f.)<br />
2<br />
4<br />
realizzare ed il gap tra le<br />
due squadre torna di nuovo<br />
ad allargarsi prima che le<br />
due squadre vadano negli<br />
spogliatoi per l’intervallo.<br />
Nei secondi trenta minuti è<br />
di nuovo l’imprecisione dei<br />
giallorossi a rendere difficile<br />
la rimonta.<br />
I complicati disimpegni, la<br />
scarsa lucidità dei centrocampisti<br />
e il pressing ospite<br />
rendono tutto più difficile<br />
agli undici ragazzi di casa, e<br />
il risultato cambia ancora<br />
con il poker di Meneghetti<br />
dopo una giocata con cui l’attaccante<br />
fa fuori in un colpo<br />
solo difensore e portiere. A<br />
questo punto il progetto di<br />
rimonta sembra ormai definitivamente<br />
stroncato e solo<br />
un rigore di Chiot (battuto<br />
due volte causa l’ingresso<br />
anticipato di alcuni giocatori<br />
in area) dà un po’ di colore<br />
alla grigia domenica dell’Oltrardo.<br />
Feltrese, Treviso è fuori portata<br />
Sperimentali. Biancazzurri troppo smaliziati per i granata<br />
Le reti vengono realizzate al secondo minuto di ciascuna frazione<br />
TREVISO. Maledetto due.<br />
La Feltrese perde a Treviso<br />
per 2-0, subendo il primo gol<br />
al 2’ del primo tempo e l’altro<br />
al 2’ della ripresa. I granata si<br />
sono trovati di fronte un avversario<br />
più smaliziato che<br />
ha fatto girare bene la palla;<br />
ma è anche vero che i ragazzi<br />
di Pavan hanno reso meno<br />
del previsto, soffrendo più<br />
del dovuto l’esordio in campionato.<br />
Al 2’ Baldrocco porta<br />
avanti i trevigiani i quali<br />
schierano anche il figlio di Zigoni.<br />
Il pallino è in mano ai locali,<br />
la Feltrese si porta dalle<br />
parti di Ferretton ma non<br />
punge. In avvio di ripresa<br />
giunge il 2-0 che di fatto chiude<br />
l’incontro. Un paio di conclusioni<br />
dei granata ma niente<br />
più e soprattutto poco movimento<br />
senza palla. Da segnalare<br />
l’ottima prova del<br />
TREVISO<br />
FELTRESE<br />
RETI: 2’ Baldrocco; 32’ Giromel.<br />
portiere Battorti. (r.f.) Roberto Pavan<br />
2<br />
0<br />
TREVISO: Ferretton, Balzan,<br />
Busà, Panziera, De Stefani,<br />
Bressan, Morellato, Madiotto,<br />
Baldrocco, Zigoni, Giromel.<br />
Sono entrati: Zanetti,<br />
Sari, Salzano, Fardin, Faloppa,<br />
Casagrande.<br />
Allenatore: Puppolin.<br />
FELTRESE: Battorti, Forno,<br />
D’Alberto, Mastellotto, Polloni,<br />
Fin, Pontin, Bellot, Stefani,<br />
Vasiù, Taufer. Sono entrati:<br />
Tollardo, Cassol, D’Incà,<br />
Casanova, Albano.<br />
Allenatore: Pavan.<br />
IL 20º TORNEO DE BATTISTI<br />
Il Belluno fa il pieno, nessuno lo “tiene”<br />
IL POSTICIPO<br />
La Feltrese<br />
mercoledì<br />
a Onigo<br />
FELTRE. Posticipo a<br />
campi invertiti. La Feltrese<br />
di Vittorio De Cet non è<br />
scesa in campo ieri nel match<br />
contro il Settore giovanile<br />
associato che avrebbe<br />
dovuto disputare sul proprio<br />
campo. Le due soceità<br />
si sono accordate per recuprare<br />
l’incontro mercoledì<br />
alle 17.30 a Onigo e non a<br />
Feltre come richiedeva il<br />
calendario. Un esordio rimandato<br />
di pochi giorni.<br />
(r.f.)<br />
SOMMACAL SBAGLIA UN RIGORE<br />
Il Belluno c’è già<br />
Batte con autorità il Pool Piave<br />
Elia Mezzacasa Paolo Gei<br />
SAN DONA’. Il Belluno<br />
c’è. I gialloblù s’impongono<br />
con autorità contro il Pool<br />
Piave, una squadra che dovrebbe<br />
lottare al vertice di<br />
questo torneo. Il risultato di<br />
2-1 non deve trarre in inganno<br />
in quanto i bellunesi hanno<br />
dominato fin dai primi<br />
minuti. Ottimo il possesso<br />
palla degli ospiti e molto<br />
buone anche parecchie giocate<br />
in una partita che<br />
avrebbe dovuto chiudersi<br />
con un vantaggio ben più<br />
ampio. Al 30’ ospiti già in<br />
vantaggio con Mezzacasa,<br />
poi altre occasioni da rete e<br />
un rigore sbagliato da Sommacal<br />
che ha colpito traversa,<br />
schiena e fondoschiena<br />
del portiere senza poi entrare.<br />
Nella ripresa però Fontana<br />
ha raddoppiato e solo nel<br />
recupero i sandonatesi hanno<br />
trovato la rete del 2-1 con<br />
Perissinotto. (r.f.)<br />
TRICHIANA. Sono gli esordienti<br />
del Belluno ad aggiudicarsi<br />
il 20º torneo «De Battisti».<br />
I gialloblù sono usciti<br />
vincitori da tutti gli incontri<br />
disputati e nessuno ha tenuto<br />
il loro passo, nonostante gran<br />
parte delle partite siano state<br />
equilibrate e combattute.<br />
Dietro al Belluno, buono il<br />
comportamento dell’Alpago e<br />
della Ztll, ma come sempre<br />
l’importante è stato per i mini-atleti<br />
divertirsi e correre<br />
per l’intera giornata. A fine<br />
torneo, alla presenza di numerosi<br />
appassionati, si sono<br />
svoltem le premiazioni.<br />
Il premio come capocannoniere<br />
è andato a Feton Krasnici<br />
della Ztll che ha chiuso il<br />
torneo con cinque reti. La<br />
coppa disciplina è stata consegnat<br />
al Castion mentre la medaglia<br />
d’oro «dottor Piergiorgio<br />
Sbardella», quale miglior<br />
giocatore del torneo, scelto<br />
dai dirigenti delle squadre<br />
POOL PIAVE<br />
BELLUNO<br />
1<br />
2<br />
POOL PIAVE: Mion, Carlin,<br />
Zamuner, Madotto, Valerio,<br />
Bozzato, Merli, Falasco, Bresciani,<br />
Cescon, Basso. Sono<br />
entrati: Guiotto, Perissinotto,<br />
Orler.<br />
Allenatore: Rizzo.<br />
BELLUNO: Gei, Bello, Mezzacasa,<br />
De Naro, Da Gioz,<br />
Sperti, Sommacal, Scarton,<br />
Sovilla, Tomasi, Riva. Sono<br />
entrati: Fontana, De Bon.<br />
Allenatore: Raschi.<br />
RETI: 3’ Mezzacasa; 42’ Fontana;<br />
61’ Perissinotto.<br />
partecipanti, è stata assegnata<br />
ad Athos Raimondi dell’Agordina.<br />
Risultati 1ª fase - Girone<br />
A: Belluno Giov. Pizzocco 1-0;<br />
Castion - Giov. Pizzocco 0-3;<br />
Castion - Belluno 0-2.<br />
Girone B: Alpago Agordina<br />
0-1; Ztll - Agordina 1-12;<br />
Ztll - Alpago 0-0.<br />
Risultati Seconda fase.<br />
Girone 1: Belluno - Giov. Pizzocco<br />
3-0; Giov. Pizzocco - Alpago<br />
0-1; Belluno - Alpago 1-0.<br />
Girone 2: Agordina - Ztll<br />
0-3; Agordina - Castion 0-2;<br />
Ztll - Castion 4-0.<br />
Girone finale 4º-6º posto:<br />
Giov. Pizzocco - Agordina 1-0;<br />
Castion - Agordina 4-3 (rig.);<br />
Castion - Giov. Pizzocco 0-1.<br />
Girone finale 1º-3º posto:<br />
Belluno - Ztll 2-0; Alpago - Ztll<br />
5-4 (rig.); Alpago - Belluno 0-1.<br />
Classiica finale: 1. Belluno;<br />
2. Alpago; 3. Ztll Sinistra<br />
Piave; 4. Giovanile Pizzocco;<br />
5. Castion; 6. Agordina. (r.f.)
ALLIEVI<br />
REGIONALI Nicola Isotton<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 31<br />
Gara di inizio stagione, con poche azioni; alla fine a decidere sono stati i calci da fermo<br />
Ztll subito concreta e vincente<br />
Un Cavarzano poco incisivo costretto ad arrendersi<br />
LENTIAI. Buona la prima per la Sinistra<br />
Piave che si aggiudica meritatamente il<br />
derby contro un Cavarzano poco incisivo<br />
in avanti ed ancora incapace di esprimere<br />
le proprie potenzialità. Come spesso succe-<br />
Nenad Markovic<br />
di Antonio Gasperin<br />
Le cose si mettono subito<br />
bene per la ZTLL, in vantaggio<br />
dopo appena due minuti<br />
grazie ad un lancio verticale<br />
di Gamba per Di Biasio che si<br />
presenta in area in posizione<br />
quasi centrale calciando sul<br />
portiere in uscita ed avventandosi<br />
sulla respinta corta<br />
di De Rigo. Il Cavarzano cerca<br />
di reagire sfruttando soprattutto<br />
la fascia destra dove<br />
la buona vena di Gidoni<br />
crea qualche grattacapo alla<br />
retroguardia avversaria.<br />
Il portiere trichianese è impegnato<br />
seriamente soltanto<br />
in un occasione, quando con<br />
la punta delle dita devia contro<br />
la traversa una botta di<br />
ZTLL<br />
CAVARZANO<br />
ZTLL: Mazzero; Vergerio (Comiotto); Isotton;<br />
De Battisti; Tarasco; Capitani; Gamba; Toigo;<br />
Dal Magro (Rosson); De Paris (Ben); De Biasio.<br />
All. De Conto.<br />
CAVARZANO: De Rigo; De Pizzol; Mezzomo<br />
(Bortot); Sacco Zirio; Peterle; Da Riz; Gidoni;<br />
Gareggio (Markovic); Zampieri (Cibien); Baratto;<br />
Soldano. All. Lauria.<br />
ARBITRO: Menegat.<br />
de in avvio di stagione, le due compagini<br />
hanno dimostrato poca lucidità nel possesso<br />
di palla e quindi poche azioni in linea,<br />
dando vita ad un incontro povero di conclusioni<br />
a rete e deciso dai calci da fermo.<br />
Zampieri su punizione. I padroni<br />
di casa presidiano bene<br />
tutta la fascia mediana del<br />
campo. La ripresa inizia allo<br />
stesso modo del primo tempo,<br />
con la rete del raddoppio segnata<br />
in apertura grazie ad<br />
una punizione di Isotton dai<br />
23 metri non molto angolata<br />
ma abbastanza potente da piegare<br />
le mani a De Rigo.<br />
La ZTLL adesso cerca maggiormente<br />
gli esterni mentre<br />
i giallorossi, pur chiamati all’arrembaggio<br />
per cercare di<br />
raddrizzare il punteggio, raramente<br />
hanno la meglio nella<br />
tre quarti avversaria, offrendo<br />
anzi il fianco al contropiede.<br />
Il guizzante De Biasio sfio-<br />
Feltrese, c’è subito un’impresa<br />
Successo più netto di quanto non dica il punteggio risicato<br />
sul terreno di un Bassano che ha comunque lottato bene<br />
BASSANO. La Feltrese del<br />
nuovo coach Dalla Rosa parte<br />
con il piede giusto ed espugna<br />
il difficile campo del Bassano.<br />
2-1 il finale di un match<br />
che i feltrini hanno condotto<br />
benissimo nei primi quindici<br />
minuti di gioco, nei quali sono<br />
riusciti a costruire almeno<br />
quattro nitide palle gol, la più<br />
grossa capitata a De March<br />
che si è visto respingere due<br />
volte le proprie conclusioni.<br />
Al 35’ giunge il gol dei granata<br />
con Dalla Valle ben lanciato<br />
da Capozzi. In avvio di ripresa<br />
il Bassano trova il pareggio<br />
con Rubbo che approfitta<br />
di una disattenzione della<br />
difesa e al 55’ i vicentini<br />
vanno vicini al vantaggio ancora<br />
con Rubbo, ma stavolta<br />
Marin para. Al 60’ la Feltrese<br />
torna in vantaggio con Dalla<br />
Valle e poi non accade più<br />
BASSANO<br />
FELTRESE<br />
1<br />
2<br />
BASSANO: Guglielmin, Zandonà,<br />
Sancolodi, Berton, Fabian,<br />
Fiorese, Beraldin, Zardo,<br />
Boscardin, Vigo, Tretto.<br />
Sono entrati: Loria e Rubbo.<br />
Allenatore: Dona.<br />
BASSANO: Marin, Zatta, Casanova,<br />
Doro, De March,<br />
Cassol, Marin, Pellegrino,<br />
Capozzi, Andrighetti, Dalla<br />
Valle. Soo entrati: Pilotti, perotto,<br />
Favaro, Bush.<br />
Allenatore: Dalla Rosa.<br />
ARBITRO: Barolo di Bassano.<br />
RETI: 35’ Dalla Valle 43’ Rubbo;<br />
60’ Dalla Valle.<br />
nulla di rilevante. (r.f.) Diego Dalla Valle<br />
Il presidente Mariani<br />
parla dei progetti<br />
e prevede imminente<br />
un paio di ingaggi<br />
di Elena Usai<br />
SOSPIROLO. La Dolomia si<br />
tinge di nuovo e lo fa con il<br />
neo tecnico Alessandro Sorrenti<br />
ed il secondo Massimo<br />
Tabacchi. Il presidente della<br />
società, Angelo Mariani, ha<br />
spiegato come si è arrivati a<br />
questa decisione ed anche i<br />
progetti futuri.<br />
«Avevamo bisogno di un<br />
nuovo tecnico, vista la fine dell’avventura<br />
con Daniele De<br />
Gasperin. Quest’anno non siamo<br />
riusciti a ritrovare l’accordo<br />
con lui; a noi serviva maggiore<br />
disponibilità di tempo e<br />
l’accordo non si è trovato. Gli<br />
faccio i migliori auguri per il<br />
suo futuro e ribadisco la mia<br />
stima nei suoi confronti. Sul<br />
nuovo tecnico, Alessandro<br />
Angelo Mariani<br />
Sorrenti, posso dire che viene<br />
da un’esperienza friulana in<br />
serie C l’anno scorso, ma proviene<br />
da Roma, dove si è formato,<br />
in particolare alla scuola<br />
di Simonetta Valle, una delle<br />
migliori nel settore, ed ha<br />
accumulato negli anni tante<br />
esperienze in serie B1 e B2 nella<br />
Cus Roma per fare il nome<br />
di una società romana. Quest’anno<br />
era libero e ho deciso<br />
di contattarlo; lui ha accettato<br />
condividendo il progetto».<br />
Parliamo della squadra vista<br />
in Coppa: non è quella<br />
che vedremo in campionato?<br />
«La squadra ha ben pochi allenamenti<br />
nelle gambe e nella<br />
gara contro il Bolzano molte<br />
giocatrici erano fuori ruolo. In<br />
campionato rientrerà la Sbardella<br />
e poi spero di riuscire a<br />
concludere in breve per due altre<br />
ragazze, per il ruolo di banda,<br />
visto che siamo scoperti.<br />
La squadra ha bisogno di crescere<br />
e questo è il primo obiettivo<br />
che mi sono posto. Dobbia-<br />
RETI: 2’ De Biasio; 42’ Isotton; 75’ rigore Markovic.<br />
NOTE: ammoniti De Biasio e Dal Magro; espulso<br />
al 60 Da Riz.<br />
PALLAVOLO<br />
2<br />
1<br />
ra in due occasioni la doppietta<br />
impegnando De Rigo prima<br />
di testa su cross di Rosson,<br />
poi di piede su azione di<br />
rimessa, ma quando i tempi<br />
sembrano maturi per il tre a<br />
zero arriva a sorpresa la rete<br />
che rianima un match virtualmente<br />
chiuso: l’ex di turno<br />
Sacco Zirio trova una breccia<br />
nella retroguardia biancoverde,<br />
irrompe in area e viene<br />
strattonato da Capitani. Dal<br />
dischetto il nuovo entrato<br />
Markovic realizza con un rasoterra.<br />
Il due a uno sembra<br />
rianimare un Cavarzano che<br />
in attacco non aveva prodotto<br />
granchè, tuttavia l’inferiorità<br />
numerica dovuta all’espulsione<br />
di Da Riz a metà ripresa<br />
per proteste e la determinazione<br />
dei ragazzi di De Conto,<br />
bravi nel mantenere la calma<br />
negli ultimi minuti, consentono<br />
alla Sinistra Piave di cominciare<br />
il torneo con i tre<br />
punti.<br />
Calalzo sciupa tutto in 3 minuti<br />
All’inizio della ripresa, dopo avere avuto la palla buona,<br />
i cadorini si fanno sorprendere ben tre volte dal Villanova<br />
CALALZO. Tre gol in tre minuti<br />
e la sconfitta è servita. Il<br />
Cadore si fa sorprendere dai<br />
veneziani del Villanova, formazione<br />
più esperta rispetto<br />
ai cadorini, che possono contare<br />
su una lunga schiera di<br />
giocatori classe 1989 ancora<br />
giovani per la categoria. A<br />
parte questo, i ragazzi di Fiori<br />
hanno disputato un discreto<br />
match, soffrendo a tratti<br />
ma non lasciando spazi agli<br />
avversari che in tutto il primo<br />
tempo non hanno impensierito<br />
Oliva. Tutto si è deciso<br />
nella ripresa. In avvio Leone<br />
manca il gol con un pallonetto<br />
che finisce a lato e che<br />
avrebbe potuto cambiare l’incontro.<br />
La rete la segnano invece<br />
i veneziani al 16’ con Alghini;<br />
un minuto dopo, su punizione,<br />
raddoppio di Bortolussi;<br />
un minuto più tardi Bel-<br />
A PEDEROBBA<br />
Belluno corsaro<br />
Carattere e furbizia: Sga battuto<br />
Mattia Faggin Alberto Vanz<br />
PEDEROBBA. Con carattere<br />
e furbizia il Belluno riesce<br />
a superare uno scorbutico<br />
Sga. Alla fine i gialloblù<br />
s’impongono per 2-1 dopo<br />
aver sofferto il gioco fisico<br />
degli avversari. Nel primo<br />
tempo i padroni di casa insistono<br />
molto con palle lunghe<br />
verso gli attaccanti,<br />
sfruttando la stazza fisica; il<br />
Belluno fatica a uscire dalla<br />
propria metà campo, ma tutto<br />
sommato controlla e riesce<br />
anche a farsi pericoloso<br />
in avanti. In avvio di ripresa<br />
l’Sga va in vantaggio dopo<br />
una corta respinta di Donadel.<br />
A questo punto i gialloblù<br />
tirano fuori il carattere<br />
e giocano in velocità. Faggin<br />
su rigore ristabilisce la<br />
parità e Vanz al 65’ realizza<br />
il 2-1. L’Sga non crea più pericoli<br />
a Donadel e i bellunesi<br />
chiudono vincenti il loro<br />
esordio tra gli allievi. (r.f.)<br />
CADORE<br />
VILLANOVA<br />
0<br />
3<br />
CADORE: Oliva, Leonetti,<br />
Hirschstein, Giacomelli, Papa,<br />
Corea, Romdhani, Aiello,<br />
Leone, Boccinger, Di Stefano.<br />
Sono entrati: Volpe,<br />
Marchioni, De Col, Valmassoi.<br />
Allenatore: Fiori.<br />
VILLANOVA: Zoccolan, Massarutto,<br />
Lorenzetto, Turchetto,<br />
Nonis, Martino, Borin, Masutti,<br />
Bortolussi, Bellotto,<br />
Vaccari. Sono entrati. Alghini,<br />
Pitis, Piasentin.<br />
SOCCER GA<br />
BELLUNO<br />
ARBITRO: Giovanni Unterberger.<br />
RETI: 56’ Alghini; 57’ Bortolussi;<br />
58’ Bellotto.<br />
lotto chiude i conti. (r.f.) Niccolò Boccinger<br />
mo forzare un po’ e per ogni<br />
atleta studiare un allenamento<br />
personalizzato. Vorrei inoltre<br />
far crescere anche il settore<br />
giovanile per creare le possibilità<br />
di un futuro con tante<br />
bellunesi valide in campo.<br />
Quest’anno faremo l’under 19<br />
e qualche ragazza che giocherà<br />
in quella squadra farà<br />
dell’esperienza anche aggregandosi<br />
in prima squadra; infine<br />
creeremo una scuola di mini<br />
volley a Sospirolo. Il tutto<br />
verrà curato nella parte tecnica<br />
da Sorrenti».<br />
Ha assistito alla gara, dagli<br />
spalti Karinne Sbardella,<br />
operata ad un dente e fuori<br />
presumibilmente anche nel<br />
derby. «Posso dire poco sulla<br />
nuova squadra. Ho fatto pochi<br />
allenamenti e conosco solo le<br />
ragazze dell’anno scorso. Spero<br />
arrivi almeno un rinforzo,<br />
una banda, perché altrimenti<br />
in campionato sarà davvero<br />
dura. Non voglio togliere nulla<br />
alle ragazze che ci sono, si<br />
impegnano molto. Ma qualche<br />
giocatrice di esperienza serve<br />
proprio per far crescere anche<br />
le più giovani».<br />
Cosa ne pensi del nuovo<br />
tecnico?<br />
«Mi ha fatto un’ottima impressione.<br />
Ci fa lavorare tanto,<br />
ma va bene così».<br />
Alessandro Sorrenti alla<br />
fine commenta anche lui questi<br />
primi giorni a Belluno:<br />
«Partiamo da un fatto, la squadra<br />
non è <strong>completa</strong>, al gruppo<br />
serve almeno una banda. Detto<br />
questo, posso dire che il materiale<br />
umano e atletico che<br />
1<br />
2<br />
SOCCER GA: Tognon, Codemo,<br />
Franceschin, Adami, Raduano,<br />
Mondin, Grigoletto,<br />
Bittante, Corona, De Biasio,<br />
Zanandrea. Sono entrati:<br />
Trevisiol, Finotti, Denato, Follador,<br />
Desuò.<br />
Allenatore: Rumiz.<br />
BELLUNO: Donadel, Bettio,<br />
De Col, Squaiera, Nogarè,<br />
Merli Sala, Dalla Torre, Balest,<br />
Vanz, Faggin, Scorrano.<br />
Sono entrati: Da Boit, Filippi,<br />
De Nardin, De Villa.<br />
Allenatore: Cassarino.<br />
ARBITRO: Nicola Bellaio.<br />
RETI: 45’ Raduano; 46’ Faggin<br />
(rig.); 65’ Vanz.<br />
La Dolomia ricomincia da Sorrenti<br />
Il nuovo coach è già al lavoro, ma la squadra non è al completo<br />
ho a disposizione mi sembra<br />
buono e che di certo potrà crescere.<br />
Le ragazze hanno tanta<br />
voglia di lavorare e questo è<br />
importante».<br />
La scelta di Belluno come<br />
è arrivata?<br />
«Io sono cresciuto e ho lavorato<br />
tanto nel Lazio e in Toscana.<br />
Ho allenato squadre di B1<br />
e B2, ma anche categorie giovanili<br />
fino alle finali nazionali.<br />
Per motivi personali mi sono<br />
trasferito l’anno scorso in<br />
Friuli, dove ho allenato una<br />
squadra di serie C femminile.<br />
Non sono rimasto particolarmente<br />
soddisfatto dell’esperienza,<br />
così ho aspettato di<br />
avere un’altra possibilità. Mi<br />
è stato proposto il progetto di<br />
allenare la Dolomia e ho accettato.<br />
E’ una nuova sfida».
STRABELLUNO<br />
NUMERO 18<br />
Commenti entusiasti<br />
fra i partecipanti<br />
e c’è chi ha sofferto<br />
Manuela Moro: «Sono<br />
davvero distrutta»<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 32<br />
Due mini biker pronti a farsi valere I più piccoli sgomitano alla partenza<br />
Gara da «solitario»: «E ora Venezia mi aspetta»<br />
Dam, il trionfatore, soddisfatto della sua prova: «Buon tracciato per l’impegno della maratona»<br />
De Bona non tornava dal 1987, «Ho confermato la seconda posizione di allora ed è importante»<br />
BELLUNO. Come da pronostico il primo<br />
posto di Diego Dam che non si smentisce<br />
neanche nei commenti: «Bella gara, mi sono<br />
ritrovato quasi subito da solo in testa.<br />
Ho provato a guardarmi dietro per vedere<br />
«E’ un valido allenamento»<br />
conclude Dam, «perché offre<br />
un percorso vario».<br />
Nella mezza-maratona secondo<br />
Ennio De Bona, reduce<br />
dalla vittoria di sette giorni<br />
fa nella 31ª edizione del Giro<br />
delle Casere: «L’ultima volta<br />
che ho partecipato alla Strabelluno,<br />
nell ’87’, avevo ottenuto<br />
il secondo posto. Ho confermato<br />
la posizione e questo<br />
è importante. Contro Diego<br />
Dam non potevo fare nulla.<br />
E’ partito molto forte ed è stato<br />
impossibile prenderlo. E’<br />
una gara che non si addice alle<br />
mie caratteristiche, ma sono<br />
convinto che alla Strabelluno<br />
sia giusto parteciparvi.<br />
Parteciperò anche alla 24 di<br />
San Martino». Anche tra le<br />
donne è stato rispettato il pronostico:<br />
Manuela Moro (vittoriosa<br />
nel Giro delle Mura) prima,<br />
Serena Pollazzon seconda.<br />
Quest’ultima visibilmente<br />
provata ha commentato la gara<br />
all’arrivo: «Sono distrutta.<br />
Non è la mia tipologia di percorso<br />
e ho fatto fatica. Non è<br />
la mia disciplina, ma ho voluto<br />
provare lo stesso per vede-<br />
di Elena Usai<br />
re com’era. Avevo già partecipato<br />
alla Strabelluno, nei percorsi<br />
più brevi». Nella gara<br />
dei 13 km ci si aspettava Simone<br />
Zanella all’arrivo e così è<br />
stato: «E’ stato un buon test,<br />
arrivato in un momento facile.<br />
Non ho fatto grande fatica<br />
e ho potuto apprezzare a pieno<br />
il percorso. Avevo partecipato<br />
quattro anni fa e trovo<br />
se potevo fare la gara con qualcuno. Non<br />
vedendo nessuno ho deciso di fare la gara<br />
da solo. Questo è un buon tracciato e mi<br />
serve per il prossimo impegno che avrò: la<br />
maratona di Venezia».<br />
Diego Dam Serena Pollazzon L’arrivo di Manuela Moro Un gadget per tutti all’arrivo<br />
Ennio De Bona Grazia Tison Simone Zanella<br />
che l’organizzazione è migliorata<br />
davvero molto».<br />
Tra le donne la prima all’arrivo<br />
Grazia Tison: «E’ andata<br />
bene. Il percorso e la giornata<br />
erano perfetti e di più non ci<br />
si poteva attendere. Mi sono<br />
sentita bene da subito, ma è<br />
stato al sesto chilometro che<br />
ho capito che potevo staccare<br />
le altre. Sabato avevo fatto an-<br />
ATLETICA-NAZIONALI CADETTI<br />
Molfetta e Dallo volano nelle staffette svedesi<br />
e trascinano il Veneto al secondo posto finale<br />
ABANO TERME. Luca Molfetta<br />
e Francesca Dallo chiudono<br />
alla grande i campionati<br />
nazionali cadetti per regioni<br />
trascinando il Veneto, nelle<br />
staffette svedesi, rispettivamente<br />
al terzo e secondo posto.<br />
Nella classifica finale il<br />
Veneto non è riuscito a superare<br />
la Lombardia e si è dovuto<br />
accontentare di un’ottima<br />
seconda posizione finale, a 33<br />
punti dai lombardi. Tornando<br />
ai due bellunesi, Molfetta<br />
ha corso gli 800 e si è comportato<br />
bene, rimanendo sempre<br />
nelle prime posizioni e portando<br />
il Veneto al terzo posto<br />
a soli due secondi scarsi dalla<br />
Lombardia e a uno dal Piemonte.<br />
E’ andata ancora meglio a<br />
Francesca Dallo che nella<br />
stessa staffetta svedese è sta-<br />
ta schierata nei 400 metri (la<br />
seconda prova) e l’atleta dell’Ana<br />
ha dato tutto, disputando<br />
una gara di alto livello e facendo<br />
rimanere il Veneto ai<br />
vertici della competizione,<br />
poi chiusa al 2º posto. In conclusione<br />
la due giorni dei nostri<br />
due atleti è stata positiva<br />
a coronamento di un’annata<br />
che li sta vedendo protagonisti<br />
ai massimi livelli. (r.f.)<br />
che una gara in Alpago, ma<br />
non ne ho risentito».<br />
Nella 5 chilometri, all’arrivo<br />
primo Denis Reolon: «Sono<br />
contento di aver vinto, sono<br />
riuscito a staccare subito<br />
il gruppo e ho tenuto poi agevolmente<br />
la mia andatura.<br />
Preferisco le gare veloci e<br />
questa è buona. Ho trovato il<br />
percorso poco indicato: io lo<br />
conoscevo già e quindi non<br />
ho avuto difficoltà, ma per gli<br />
altri poteva crearsi qualche<br />
problema». Soddisfatto per la<br />
sua gara anche Moreno De<br />
Zorzi, secondo: «La Strabelluno<br />
è una bella gara, adatta alle<br />
mie caratteristiche, essendo<br />
su strada, percorso che<br />
prediligo. Il secondo posto mi<br />
va benissimo, Denis Reolon è<br />
scappato, così ho fatto la gara<br />
con Nessenzia e sono riuscito<br />
a fare l’allungo giusto».Anche<br />
Luigino Nessenzia, terzo,<br />
è soddisfatto: «Di solito non<br />
faccio gare di corsa, il mio<br />
sport è la mountain bike, anche<br />
se all’inizio sono partito<br />
dalla corsa. Ho fatto questa<br />
gara perché stanno finendo le<br />
gare di ciclismo».
STRABELLUNO<br />
NUMERO 18<br />
Pongan sbaglia<br />
incredibilmente<br />
il percorso e si piazza<br />
al sesto posto<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 33<br />
La partenza della gara di 13 chilometri (Fotoobiettivo) Una fase della gimcana<br />
Diego Dam, trevigiano, «signore» della strada<br />
Fa il vuoto dietro di sè e stacca due rivali come De Bona e Ballis<br />
Tra le donne, lo scettro della mezza maratona va a Manuela Moro<br />
di Giacomo De Col<br />
BELLUNO. E’ nuovamente<br />
trevigiano il signore di Belluno.<br />
Diego Dam torna sulle strade<br />
della Strabelluno ed è di<br />
nuovo lui il vincitore della mezza<br />
maratona. Un successo maturato<br />
a Cavarzano dopo che<br />
la lunga fuga a tre iniziale aveva<br />
già perso per strada Patrick<br />
Ballis. E’ stato lì che il forte<br />
atleta trevigiano ha incrementato<br />
il ritmo staccando anche<br />
Ennio De Bona, per una vittoria<br />
a quel punto diventata agevole.<br />
Secondo posto per De Bona<br />
e alla fine terzo per Ballis,<br />
superato a Cavarzano da Giuseppe<br />
Pongan, poi però involontario<br />
protagonista di un incredibile<br />
sbaglio di percorso<br />
che l’ha relegato in 6ª piazza.<br />
Manuela Moro e Serena<br />
Pollazzon: è stato questo il<br />
duello di tutta la prima parte<br />
della mezza femminile ma alla<br />
lunga la giovane atleta agordina<br />
ha pagato la distanza e l’altimetria<br />
troppo poco impegnativa<br />
per lei, finendo con il dover<br />
difendere il secondo posto dal<br />
ritorno di Elisa Antoniol.<br />
Simone e gli altri. Zanella<br />
ha cercato fin dall’avvio un<br />
compagno di avventura e non<br />
trovandolo si è involato vincendo<br />
la 13 km con distacchi abissali.<br />
Gran bagarre per le piazze<br />
d’onore con Roberto Toffoli<br />
alla fine secondo di un... niente<br />
su Dario De Zordo. Da una vittoria<br />
da subito sicura ad un<br />
Stremati all’arrivo Molte mamme con i figli alla Strabelluno Una strana bicicletta in gara<br />
successo in piena rimonta: il<br />
terzo posto di una Grazia Tison<br />
guardinga, avendo corso<br />
anche il sabato si è via via tramutato<br />
in primo quando a Cusighe,<br />
anche una Paola Serafini<br />
con problemi fisici ha dovuto<br />
alzare bandiera bianca davanti<br />
al ritno della rivale. Seconda<br />
piazza al traguardo per<br />
Barbara Strapazzon davanti<br />
ad una Claudia Moro convinta<br />
di dover fare anche il giro di pista<br />
e quindi staccata senza opporre<br />
la giusta resistenza. Per<br />
Grazia Tison si tratta dell’ennesima<br />
vittoria al Polisportivo,<br />
un numero di successi talmente<br />
elevato e iniziato talmente<br />
tanto tempo fa, che neanche la<br />
diretta interessata è riuscita<br />
<strong>completa</strong>mente a quantificare.<br />
Denis Reolon era indicato come<br />
grande favorito della 5 km<br />
ed alla fine come da pronostico<br />
è stato lui ad imporsi. Molto<br />
ampio il distacco sugli avversari<br />
di giornata con Moreno De<br />
Zorzi secondo, davanti di poco<br />
su Luigino Nessenzia. Tra le<br />
donne secondo successo consecutivo<br />
per la giovanissima Michela<br />
Caiada. Una vittoria che<br />
sembrava sfumata nell’ultima<br />
salita ma che alla fine è arrivata<br />
davanti a Gigliola De Biasi e<br />
a Marilena Belletti.<br />
21 Km (Uomini): 1. Diego<br />
Dam 1.13.33; 2. Ennio De Bona<br />
1.15.32; 3. Patrick Ballis 1.16.00;<br />
4. Carlo De Negri 1.18.45; 5. Armando<br />
De Biasi 1.19.02; 6. Giuseppe<br />
Pongan 1.19.08; 7. Andrea<br />
Da Col 1.19.59; 8. Nicola<br />
De Lorenzo 1.19.59; 9. Eugenio<br />
De Michiel 1.20.14; 10. Enrico<br />
Bondavalli 1.20.24; 11. Fabio Padovan<br />
1.20.35; 12. Marco Dal<br />
Magro 1.20.46; 13. Dario D’incal<br />
1.21.20; 14. Renato Piccinin<br />
1.21.23; 15. Lino Doriguzzi<br />
1.21.26.<br />
21 Km (Donne): 1. Manuela<br />
Moro 1.24.52; 2. Serena Pollazzon<br />
1.31.11’’; 3. Elisa Antoniol<br />
1.31.15’; 4. Lucia Pol 1.32.01; 5.<br />
Lara Comiotto 1.34.04’.<br />
GARA BIKE E GYMCANA<br />
Sui pedali si corre con papà e mamma<br />
Gare senza classifiche ufficiali, ma la Cicli Agordina piazza il terzetto<br />
BELLUNO. Nella Strabelluno<br />
bike l’imperativo è divertirsi<br />
senza eccedere nella<br />
competitività. Così al termine<br />
della gara non ci sono classifiche<br />
per quei primi che hanno<br />
invece deciso di prendere la<br />
gara un po’ più sul serio. Un<br />
terzetto della Cicli Agordina,<br />
si è piazzato comunque al 2º,<br />
3º e 4º posto: sono in ordine<br />
Alessandro Dal Din, Matteo<br />
Deon e Mario Guadagnino.<br />
Matteo Deon ha commentato<br />
la gara: «Una bella manifestazione<br />
con una giornata stupenda.<br />
Il tracciato è molto piacevole<br />
e mi è sembrato adatto<br />
a famiglie e atleti. Il percorso<br />
però non sempre è stato segnato<br />
perfettamente. Per chi<br />
va piano è adatto, ma chi è<br />
più veloce ha trovato qualche<br />
difficoltà in più».<br />
Concorda Raimondo Papa,<br />
5º: «Tutto bene, bello anche il<br />
percorso nuovo, ma per noi<br />
che abbiamo corso maggiormente<br />
ci sono stati un po’ di<br />
problemi. Nessuna critica,<br />
più un suggerimento per il<br />
prossimo anno. La scelta del<br />
tracciato è stata al contrario<br />
molto positiva. Tante pianure<br />
alternate a salite con tanti<br />
«strappettini» che danno velocità<br />
e variano l’andatura.<br />
Alcuni bikers prima del via<br />
Qualche anno fa avevo scelto<br />
il percorso di mountain bike<br />
più duro, ma confrontandoli,<br />
preferisco questo. Ci sono meno<br />
rischi, specie per i bambini<br />
che possono divertirsi. Un<br />
consiglio agli organizzatori:<br />
si dovrebbero riproporre le<br />
classifiche anche in questa gara<br />
e magari mettere qualche<br />
premio come nei tre percorsi<br />
classici. Anche solo premiando<br />
il più giovane o il più anziano,<br />
se si vuole tenere l’idea<br />
della non competitività».<br />
E questi suggerimenti non<br />
cadranno di certo nel vuoto<br />
come ha ammesso lo stesso<br />
Stefano De Barba, organizzatore<br />
della Strabelluno Bike:<br />
«Sono soddisfatto per la riuscita<br />
della gara e di certo terremo<br />
conto di questi consigli<br />
e di altri che ci potranno pervenire.<br />
Per risolvere il problema<br />
ed indicare tempestivamente<br />
la strada ai ciclisti metteremo<br />
due moto apripista:<br />
una più veloce per seguire<br />
quelli che hanno un andatura<br />
superiore. Sui premi, anche<br />
in questa categoria ci penseremo<br />
e l’idea di premiare il più<br />
giovane e il più anziano è da<br />
tenere in considerazione. Vorrei<br />
sottolineare però che i<br />
bambini che hanno partecipato,<br />
all’arrivo hanno comunque<br />
ricevuto ognuno un ricordo<br />
della giornata».<br />
E la GimKana?: «Le iscrizioni,<br />
tutte in mattinata, sono<br />
numerose e tanti iscritti sono<br />
piccolissimi, di 4 o 5 anni. Anche<br />
quest’anno è riuscita benissimo,<br />
un po’ perché i genitori<br />
ogni anno di più si fidano<br />
a lasciare i ragazzini a fare<br />
questa gara e un po’ grazie alla<br />
giornata di sole che è il nostro<br />
sponsor principale».<br />
Le classifiche. Gymcana (4<br />
anni): 1. Laura Dal Farra, 2.<br />
Petra Viel, 3.Nicolò Bez.<br />
Gymcana (5-6): 1.Riccardo<br />
Sparano, 2.Alberto Buzzatti,<br />
3.Nicola De Benedetto. Gymcana<br />
(7): 1.Marco Rossetto,<br />
2.Lorenzo Moretti, 3.Luca<br />
Fontana. Gymcana (8): 1.<br />
Marco Enrico Cirillo, 2.Davide<br />
Dal Farra, 3.Sebastiano<br />
Fiabane. Gymcana (9): 1.Simone<br />
De Bona, 2.Andrea Lotto,<br />
3.Fabio Da Rin. Gymcana<br />
(10): 1.Andrea Sirena, 2.Nicola<br />
Bernardi, 3.Lorenzo Da<br />
Rold. Gymcana (11-12): 1.<br />
Manuel Damico, 2.Ermanno<br />
Soffiantini, 3.Ivan Damico.<br />
Elena Usai<br />
13 Km (Uomini): 1. Simone<br />
Zanella 44.52; 2. Roberto Toffoli<br />
47.35; 3. Dario De Zordo 47.35;<br />
4. Luigi Pedrocco 47.47; 5. Fabrizio<br />
Pradetto 47.51; 6. Abdullah<br />
Bamoussa 49.00; 7. Arcangelo<br />
Larese Filon 51.22; 8. Daniel<br />
Polli 51.26; 9. Pasquale Rota<br />
52.14; 10. Massimo Garzotto<br />
52.16; 11. Federico Mares 52.40;<br />
12. Ivo Bee 52.54; 13. Daniele<br />
Dal Pan 53.00; 14. Andrea Faganello<br />
53.51; 15. Giacomo Paolin<br />
54.01.<br />
13 Km (Donne): 1. Grazia Tison<br />
58.56’; 2. Barbara Strapazzon<br />
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Michele De Paris 16.58; 11. Antonio<br />
Filippin 17.03; 12. Roberto<br />
Livan 17.09; 13. Stefano Comis<br />
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LE FINALI<br />
UDACE<br />
Il sodalizio<br />
del presidente<br />
Melis porta a casa<br />
anche il titolo<br />
nella fascia B<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 34<br />
I campioni provinciali su strada Udace che si sono aggiudicati la classifica generale del Trofeo «Loma Gioielli»<br />
E’ d’oro il quartetto del Gs Due Ruote Sport<br />
Casagrande, D’Incà, Ferrante e Valmassoni: è andato a loro anche il titolo provinciale<br />
con il miglior tempo sui 29,7 chilometri. Sono state ben ventisei le formazioni in gara<br />
di Roberto Curto<br />
LENTIAI. Il quartetto d’oro del Gs Due Ruote Sport porta<br />
a casa anche l’ultimo successo stagionale. Il campionato<br />
provinciale quadrette di ciclismo Udace saluta il trionfo<br />
di Stefano Casagrande, Luciano D’Incà, Francesco Ferrante<br />
e Andrea Valmassoni. E’ loro il miglior tempo sui 29,7<br />
chilometri che hanno visto confrontarsi ventisei formazioni<br />
grazie all’organizzazione dell’Uc Valbelluna.<br />
Netto anche il vantaggio<br />
sul Gc Aliplast, autore del secondo<br />
tempo assoluto. Un bello<br />
spettacolo quello offerto<br />
nell’ultimo appuntamento stagionale<br />
del calendario Udace<br />
nella nostra provincia grazie<br />
all’organizzazione del Gc Valbelluna<br />
e alla qualità delle<br />
formazioni in campo. In palio<br />
c’erano i titoli provinciali di<br />
specialità ed il quartetto del<br />
Due Ruote Sport si è naturalmente<br />
aggiudicato il titolo<br />
nella fascia B. Il sodalizio del<br />
presidente Efisio Melis porta<br />
a casa anche il titolo nella fascia<br />
C grazie al terzo posto alle<br />
spalle di Gs De Luca e Gs<br />
De Nardi. Nella fascia A, il titolo<br />
va invece al Gc Belluno,<br />
secondo dietro il quartetto<br />
del Gc Aliplast. Tra le donne<br />
la squadra dell’Uc Valbelluna<br />
la spunta sulle eterne rivali<br />
del Due Sport. Bello il tracciato<br />
di gara, chiuso interamente<br />
al traffico per tutta la dura-<br />
ta della competizione così da<br />
garantire la massima sicurezza<br />
ai partecipanti. Ecco le<br />
classifiche.<br />
Campionato Prov. Quadrette<br />
Fascia A - 29,7 km: 1. Gc Aliplast<br />
(Zanetti, Bottaro, Casotto,<br />
Simeoni) 37’48”2, 2. Gc Belluno<br />
(Lucio Libanora, Fabrizio<br />
Bortot, Daniele Feltrin,<br />
Enzo Caviola) 40’16”3, 3. Due<br />
Ruote Sport (Dario Andreazza,<br />
Maurizio D’Incà, Diego Eicher<br />
Clere, Filippo Lion)<br />
40’23”6, 4. Uc Pedale Feltrino<br />
(Ernesto De Martini, Tiziano<br />
Perenzin, Andrea Bona, marco<br />
Pari) 42’47”0, 5. Uc Pedale<br />
Feltrino (Ivo Turchet, Massimiliano<br />
Testa, Claudio mattiello,<br />
Dario D’Alberto)<br />
44’02”9.<br />
Fascia B - 29,7 km: 1. Due<br />
Ruote Sport (Stefano Casagrande,<br />
Luciano D’Incà, Francesco<br />
Ferrante, Andrea Valmassoni)<br />
36’58”0, 2. Mista<br />
(Ivan Favotti, Claudio Puppo,<br />
Le ragazze dell’Uc Valbelluna La quadretta del Due Ruote Sport prima in fascia B<br />
Maurizio Vidoni, Alfred Zanier)<br />
39’00”2, 3. Uc Valbelluna<br />
(David Mione, Alberto Perera,<br />
Paolo Bortot, Umberto<br />
Losego) 39’05”3, 4. Vc Feltre<br />
(Alido Rech, Daniele Zandomeneghi,<br />
Elvi Rech, Franco<br />
Zortea) 39’36”4.<br />
Fascia C - 29,7 km: 1. Gs De<br />
Luca (Maurizio Gaiotti, Mariano<br />
Magagnin, Paolo Simon,<br />
Aldo Zanatta) 38’00”0, 2.<br />
Gs De Nardi (Tiziano marzaro,<br />
Giuseppe Bolzan, Luciano<br />
Guidolin, Giancarlo Da Riva)<br />
39’30”8, 3. Due Ruote Sport<br />
(Alcide Dall’O, Dario De Bona,<br />
Fausto Segato, Giuseppe<br />
Tegner) 40’52”0, 4. Uc Bribano<br />
(Arduino Malacarne, Vittorino<br />
Sasset, Adriano De lazzer,<br />
Roberto Ongaro) 40’54”5,<br />
5. Pedale Feltrino (Walter<br />
Rodà, Luciano Trevisan, Al-<br />
La quadretta del Gc Belluno campionessa nella fascia A La quadretta del Gs De Luca Le ragazze del Due Ruote Sport<br />
Alle scuole elementari<br />
Consegnate<br />
le maglie<br />
ai campioni<br />
«quadrette»<br />
LENTIAI. Campioni con<br />
maglia. Pranzo e premiazioni<br />
nel dopo gara del<br />
campionato quadrette con<br />
atleti e dirigenti presenti<br />
nella palestra delle scuole<br />
elementari di Villapiana<br />
dov’è l’Uc Valbelluna ha<br />
organizzato il cerimoniale<br />
conclusivo nel corso del<br />
quale, oltre ai titoli provinciali<br />
della specialità quadrette<br />
sono state consegnate<br />
le maglie ai vincitori<br />
delle varie categorie del<br />
trofeo «Loma Gioielli».<br />
L’occasione giusta per veder<br />
riconosciuto l’impegno<br />
profuso per un’estate<br />
intera.<br />
Il Gs Due Ruote Sport<br />
Tratoria I Novembre non<br />
ha smentito il suo ruolo di<br />
squadra pigliatutto conquistando<br />
sette delle otto<br />
maglie a disposizione con<br />
la sola eccezione del titolo<br />
dei Supergentlemen B,<br />
conquistato da Giovanni<br />
Da Pont del Gc Belluno.<br />
Per il resto, i titoli li hanno<br />
conquistati gli esponenti<br />
del Due Ruote Sport con<br />
Maurizio D’Incà (Debuttanti/Cadetti),<br />
Dario Andreazza<br />
(Junior), Stefano<br />
Casagrande (Senior), Luciano<br />
D’Incà (Veterani),<br />
Giuseppe Tegner (Gentlemen),<br />
Gaetano Fioraso<br />
(Supergentlemen A) e Gabriella<br />
D’Inca (Donne). Risultati<br />
che si riflettono nella<br />
classifica per società dove<br />
il Due Ruote si è aggiudicato<br />
la vittoria con 858<br />
punti davanti a Gc Belluno<br />
e Vc Feltre.<br />
Assegnati anche i titoli<br />
del settore cicloturismo,<br />
quello dedicato alle gare<br />
non agonistiche dove i<br />
punteggi sono rapportati<br />
al numero di partecipanti.<br />
Anche qui affermazione<br />
del Gs Due Ruote Sport<br />
che ha superato con un<br />
buon margine di vantaggio<br />
la concorrenza dell’Uc<br />
Valbelluna, del Pedale Feltrino,<br />
dell’Uc Limana e Gs<br />
Sanvido. (r.c.)<br />
berto Barp, Giovanni Zanella)<br />
42’23”1.<br />
Donne: 1. Uc Valbelluna<br />
(Laura Chiea, Ornella Mortagna,<br />
Saba Sommacal) 48’00”2,<br />
2. Due Ruote Sport (Gabriella<br />
D’Incà, Gloria D’Incà, Cristina<br />
Trojan) 51’42”4.<br />
Titolo provinciale quadrette al Due Ruote Sport anche in fascia C Da Pont e Serbatti del Gc Belluno Malacarne e De Lazzer dell’Uc Bribano Giorik De Boni dell’Uc Pedale Feltrino
TENNIS<br />
A SQUADRE<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT BELLUNESE Corriere delle Alpi 35<br />
TENNIS - TORNEO DI SEDICO<br />
Il bergamasco Bortolot si è aggiudicato l’importante gara<br />
BELLUNO. Il portacolori<br />
del Vavassori Bergamo, il<br />
3/5 Bortolot, si è imposto nel<br />
torneo di terza categoria maschile<br />
di Sedico. Nell’atto<br />
conclusivo questo tennista<br />
che si allena allo Sporting<br />
Club 2001 di Vittorio Veneto<br />
ha rifilato un cappotto al 3/5<br />
della Società Tennis Bassano<br />
Fabrizio. Il giocatore vicentino<br />
si è qualificato per la<br />
finale approfittando del ritiro<br />
nei quarti di finale del<br />
grande favorito, il 3/1 dello<br />
Sporting Club 2001 di Vittorio<br />
Veneto Tolot.<br />
Per quanto riguarda i colori<br />
bellunesi da segnalare la<br />
semifinale raggiunta dal 3/3<br />
del Cortina Mainardi (6-0 6-1<br />
contro Bortolot) ed i tre giochi<br />
conquistati (6-2 6-1) dal<br />
4/4 del Belluno Barluzzi, nel<br />
secondo match giocato contro<br />
il futuro vincitore. Impressionante<br />
è stato il percorso<br />
agonistico di Bortolot<br />
che, prima dei già citati punteggi<br />
contro Fabrizio e Mai-<br />
nardi, infatti aveva vinto anche<br />
per 6-0 6-0 contro il 4/4<br />
del Sedico Dell’Olivo e per<br />
6-0 6-1 contro il 3/3 dello Sporting<br />
Club 2001 di Vittorio Veneto<br />
Silvestrin.<br />
Sul fronte degli appuntamenti<br />
agonistici della settimana<br />
che è appena cominciata<br />
si registra l’iscrizione del<br />
4/2 Sossai del Sedico, dell’enneci<br />
Alberioli del Norcen e<br />
della 3/3 del Villorba Erika<br />
Fusaro ai tornei di terza categoria<br />
maschile e femminile<br />
di Vacil, di Sossai e del 4/4<br />
del Belluno Mansi al torneo<br />
di quarta categoria di Paese<br />
ed infine delle gemelle Gallicchio<br />
(Under 14 femminile) e<br />
dei 4/5 del Belluno Longi ed<br />
Alonge all’ultima tappa eliminatoria<br />
del circuito Garda<br />
Camp alla Cittadelladellosport.<br />
Master conclusivo al<br />
quale hanno la possibilità di<br />
entrare Lisa e Nicole Gallicchio,<br />
essendo già ben piazzate<br />
nella graduatoria generale<br />
del circuito.(d.g.)<br />
Buone prestazioni per il Circolo Belluno<br />
Negativi i risultati per le regionali maschili e femminili e dell’Under 14 femminile<br />
In due casi su tre i team del presidente Pais hanno ceduto solo al doppio spareggio<br />
BELLUNO. Domenica totalmente negativa<br />
sul piano dei risultati, ma non su quello<br />
delle prestazioni, per le formazioni del<br />
Circolo Tennis Belluno che ieri hanno concluso<br />
la propria avventura nel tabellone<br />
promozione della serie D2 regionale maschile<br />
e femminile e nel tabellone naziona-<br />
Il dettaglio.<br />
Serie D2 femminile. Per<br />
espugnare Fisterre le vicentine<br />
hanno dovuto presentarsi<br />
in campo con una giocatrice<br />
straniera di classifica 2/3 che<br />
alla distanza ha fatto la differenza.<br />
Dopo il prevedibile cappotto<br />
d’apertura inflittto dalla<br />
Kovacevic alla 4/5 Viel infatti<br />
la non classificata Laura<br />
Rossi concedeva solo due giochi<br />
(6-2 6-0) alla 3/5 maestra<br />
Costalonga. Il salto di categoria<br />
veniva così deciso dall’esito<br />
di un doppio di spareggio<br />
in cui la stessa Laura Rossi<br />
in coppia con la sorella Nadia<br />
(anch’essa enneci) partiva<br />
con il piede giusto (6-2), salvo<br />
poi calare vistosamente alla<br />
distanza dal punto di vista fisico,<br />
subendo un 6-4 (rimontando<br />
da 2-5 a 4-5) 6-3 che po-<br />
Andrea Zinato<br />
di Dario Giotto<br />
neva fine ai sogni di gloria.<br />
Tabellone <strong>nazionale</strong> Under<br />
14 femminile. Nell’altro<br />
incontro casalingo le gemelle<br />
Gallicchio (entrambe 4/4) hanno<br />
messo paura alle senesi<br />
del Poggibonsi. Le vicecampionesse<br />
venete (riserva la<br />
più giovane De Col) infatti sono<br />
andate molto vicine a costringere<br />
le rivali al terzo set<br />
del doppio di spareggio. Avanti<br />
per 5-3 e nel tie break prima<br />
per 3-1 e poi per 4-3, il Belluno<br />
ha ceduto al set decisivo,<br />
dopo aver perduto il parziale<br />
iniziale per 6-2. In precedenza<br />
la 4/1 Frazzitta aveva liquidato<br />
per 6-0 6-1 Lisa Gallicchio,<br />
mentre Nicole Gallicchio<br />
aveva rimontato un set<br />
(4-6 6-4 6-3) alla 4/3 Calvani.<br />
Serie D2 maschile. Cappotto<br />
per i maschi nella trasferta<br />
le dell’Under 14 femminile. In due casi (le<br />
gare femminili) su tre infatti le squadre<br />
del presidente Pais sono uscite dal campo<br />
con l’onore delle armi, avendo ceduto solamente<br />
al doppio di spareggio, mentre in<br />
quella maschile hanno dovuto fare i conti<br />
anche con uno sfortunato sorteggio.<br />
Per espugnare Fisterre<br />
il Sandrigo è sceso<br />
in campo con un’atleta<br />
straniera che ha fatto<br />
la differenza nel doppio<br />
di Padova al termine di una<br />
contesa che avrebbe potuto<br />
avere miglior epilogo, se solo<br />
fossero stati invertiti gli avversari<br />
tra il maestro Savarese<br />
(7-5 6-4 contro il 3/5 Gherdevic)<br />
e Bortolini (6-3 2-6 6-3 contro<br />
il 3/5 Palumbo). Senza storia<br />
(6-3 6-0) invece il singolare<br />
in cui il 4/3 De Col ha giocato<br />
contro il pari graduatoria Baldon.<br />
(d.g.)<br />
Il Belluno Under 14 femminile<br />
BASKET - PRIMA DIVISIONE<br />
Mancato ripescaggio per la Libertas<br />
Saltato il derby provinciale, le formazioni si sono iscritte nei termini<br />
BELLUNO. Ripescaggio<br />
mancato. Non ci sarà quindi<br />
nessun derby provinciale nel<br />
campionato cestistico di Promozione<br />
maschile, in quanto<br />
tutte e sedici le squadre aventi<br />
diritto a scendere in campo<br />
in questa categoria (oltre alla<br />
Feltrese, anche le trevigiane<br />
Carbonera, Carità, Casier,<br />
Cornuda, Giorgione, Globus<br />
Conegliano, Nervesa, Paese,<br />
Quinto, Resana, Trevignano,<br />
Valdobbiadene, Vedelago, Villorba<br />
e Zero Branco) risultano<br />
regolarmente iscritte alla<br />
scadenza dei termini. Per la<br />
retrocessa Libertas Belluno<br />
(alla ricerca di sponsor) si<br />
prospetta quindi un’annata<br />
in Prima divisione. Per la<br />
compagine del presidente Fiorini<br />
e del vice Pocchiesa e del<br />
dirigente responsabile Spe-<br />
ranza le partite casalinghe<br />
della prima squadra si giocheranno<br />
la domenica al palazzetto<br />
cittadino.<br />
Quello a disposizione dell’allenatore<br />
Andrea Gaggioli<br />
sarà un organico a disposizione<br />
molto rinnovato e ringiovanito.<br />
Rispetto al campionato<br />
2003 e 2004 infatti non vestiranno<br />
più la casacca di questa<br />
società Monego, Meneghel<br />
che sono andati ad un<br />
Dolomiti Sedico (dal quale<br />
proviene Stradelli) di serie D<br />
al quale rientra dal prestito<br />
Ferroni. Dolomiti Sedico dove<br />
troveranno un vecchio allenatore:<br />
Fent. Della Libera<br />
ha deciso di appendere le<br />
scarpe al chiodo, così come<br />
Buzzatti per questioni di studio<br />
ed infine Zampieri, via<br />
Vittorio Veneto, passa alla<br />
Globus Conegliano.<br />
Agli esperti Zinato, Roni,<br />
De Nardin, Dal Zotto, Cibien,<br />
De Col e Voltolini, si andranno<br />
quindi ad aggiungere una<br />
serie di innesti caratterizzati<br />
da una linea verde. Svaluto,<br />
Pante, Casanova e Cont provengono<br />
infatti dall’Under 20,<br />
Fedon, Correnti, Stefano Rispoli,<br />
Lin e Bridda dalla formazione<br />
cadetti ed infine<br />
Lombardi rientra dal prestito<br />
dal Dolomiti Sedico. Fedon,<br />
Correnti, Rispoli, Lin e Bridda<br />
dovevano giocare nella Juniores<br />
del Dolomiti Sedico,<br />
ma si è deciso di non fare questa<br />
categoria.<br />
Sul resto del fronte poche<br />
le novità. La nuova squadra<br />
cadetti (classi 1989 e 1990), affidata<br />
alle cure dell’accoppiata<br />
Zinato - De Nardin si alle-<br />
PALLAMANO- LE NOVITA’<br />
A sorpresa, ritorna un campionato dei «seniores»<br />
BELLUNO. Dopo la pausa estiva, in questi giorni riprende<br />
l’attività di una Pallamano Belluno che quest’anno<br />
schiererà tre formazioni. Oltre all’Under 15 e 18, le due<br />
nuove categorie federali giovanili con in campo sostanzialmente<br />
gli stessi giocatori dell’anno scorso, la novità<br />
della stagione agonistica che sta per iniziare è rappresentata<br />
dal ritorno in un campionato seniores.<br />
Si tratterà del torneo interregionale<br />
di serie C, dopo<br />
aver raccolto in primavera la<br />
disponibilità di numerosi ex<br />
giocatori tra i più esperti che<br />
nel passato avevano già giocato<br />
con la divisa sociale dell’Handball<br />
Club Belluno, ai<br />
quali si sono aggiunti quelli<br />
più giovani che erano stati costretti<br />
ad emigrare nella vicina<br />
Marca ed in particolare a<br />
Conegliano ed a San Fior per<br />
la mancanza di una prima<br />
squadra.<br />
La serie C è stata affidata<br />
Sotto i riflettori<br />
il torneo interregionale<br />
di serie C che raccoglie<br />
alcuni ex giocatori<br />
all’allenatore giocatore Massimo<br />
De Francesco che potrà<br />
avvalersi dei seguenti giocatori:<br />
Beniamino Barattin, Mattia<br />
Bogo, Tommaso Boranga,<br />
Davide Caloprisco, Davide<br />
Carrari, Francesco Cecchetto,<br />
Luca Cherubin, Omar<br />
D’Ambros, Manuel De Bona,<br />
Nicolas De Min, Gianluca Di<br />
Tommaso, Danilo Francescon,<br />
Manrico Gentile, Alan<br />
Mondin, Francesco Sangiovanni,<br />
Giuseppe Scarton e<br />
Andrea Viel.<br />
La rosa Under 18 (squadra<br />
che deve registrare l’importante<br />
forfait dell’ala Luca<br />
Buzzatti) a disposizione del tecnico<br />
Omar D’Ambros invece<br />
è composta da Alberto Bianchet,<br />
Davide Da Rold, Igor<br />
Dal Pont, Alessandro De Salvador,<br />
Alessio Francescon,<br />
Marco Mezzavilla, Mattia<br />
Piol, Marco Randich, Francesco<br />
Sossai, Marco e Daniele<br />
Sponga, Giovanni Valletta ed<br />
Andrea Zovi.<br />
Ancora vacante è infine la<br />
panchina dell’Under 15 che<br />
potrà alternare in campo Giovanni<br />
Canton, Daniele Casagrande,<br />
Daniele Dal Farra,<br />
Carlo e Giovanni De Francesco,<br />
Alessandro Salvador, Manuel<br />
D’Incà, Luca Franchin,<br />
Enrico Gris, Tommaso Marini,<br />
Bruno Selvestrel, Mattia<br />
Sovilla, Alessandro Zortea,<br />
Giuseppe e Tommaso Zovi.<br />
Per tutte e due le formazioni<br />
giovanili è aperto il reclutamento,<br />
anche con un mese di<br />
prova gratuito, nelle palestre<br />
che in questa nuova stagione<br />
agonistica saranno la sede degli<br />
allenamenti settimanali: il<br />
palazzetto cittadino, il palasport<br />
di Limana, la palestra<br />
dei Vigili del Fuoco a Mussoi<br />
ed infine la palestra delle<br />
scuole Medie di Castion.<br />
Dario Giotto<br />
nerà il lunedi ed il giovedi al<br />
Calvi ed il mercoledi al «De<br />
Mas», sempre dalle 18 alle<br />
19.30. Il Bam (classi 1991 e<br />
1992) dei tecnici Carcò - Bovolenta<br />
si allenerà il lunedi al<br />
«De Mas» ed il mercoledi ed il<br />
giovedi al Liceo Galilei, sempre<br />
dalle 18 alle 19.30. Ed infine<br />
la formazione allievi, per<br />
la quale non è stato ancora<br />
trovato la persona che li dirigerà<br />
dalla panchina, gli allenamenti<br />
sono previsti il martedi<br />
al Calvi ed il venerdi al<br />
Tiziano, sempre dalle 18 alle<br />
19.30. I cadetti ed i bam giocheranno<br />
al palazzetto cittadino<br />
il sabato pomeriggio, mentre<br />
gli allievi, sempre al «De<br />
Mas», la domenica mattina.<br />
Per tutti e tre questi gruppi<br />
del settore giovanile si ricercano<br />
nuovi giocatori.(d.g.)<br />
Il presidente Sergio Carrari<br />
Tennis. Under 14<br />
A Perugia<br />
la Fusaro<br />
supera un<br />
solo turno<br />
Erika Fusaro<br />
BELLUNO. Oltre al torneo<br />
di Sedico, la scorsa<br />
settimana i tennisti bellunesi<br />
sono stati impegnati<br />
in altri tre tornei. Per gli<br />
adulti c’è stata l’onorevole<br />
sconfitta al primo turno<br />
del 4/5 Vanni Fusaro nel<br />
torneo di terza categoria<br />
maschile di Pieve di Soligo.<br />
Per il portacolori del<br />
Norcen il carnefice è stato<br />
il 4/2 del Visnadello Sansonetto<br />
che, dopo aver perduto<br />
il primo set per 6-4,<br />
ha rifilato ad un avversario<br />
molto provato dal punto<br />
di vista atletico un doppio<br />
6-0. A livello giovanile<br />
l’appuntamento agonistico<br />
più importante era il<br />
campionato italiano Under<br />
14 femminile allo Junior<br />
Perugia dove è scesa<br />
in campo la campionessa<br />
veneta, la 3/3 Erika Fusaro.<br />
Per la giocatrice del<br />
Villorba è stata una tre<br />
giorni sostanzialmente positiva,<br />
nonostante il solo<br />
turno superato. Dopo aver<br />
battuto per 6-2 6-4 la 4/2<br />
dell’Abruzzo Folchi, la Fusaro<br />
ha conquistato un solo<br />
gioco (6-0 6-1) al cospetto<br />
della decima testa di serie,<br />
la 4/1 del Lazio Meccico.<br />
Un’antagonista apparsa<br />
molto migliore sul piano<br />
del ritmo di gioco. Si è<br />
trattato comunque di un<br />
punteggio che va oltre gli<br />
effettivi demeriti in quanto<br />
nel secondo set la tennista<br />
bellunese è riuscita sei<br />
volte su sette giochi ad arrivare<br />
ai vantaggi. Allo<br />
Sporting Club di Mestre<br />
infine nel tabellone Under<br />
14 erano inseriti tre esponenti<br />
del Belluno. Nella gara<br />
maschile sia il 4/5 Alonge<br />
che il 4/5 Longi hanno<br />
superato un turno, rispettivamente<br />
per 3-6 6-3 6-2<br />
contro il pari graduatoria<br />
Borchia, prima di venire<br />
messo ko per 6-3 7-6 dal 4/5<br />
Valerio, e per 6-4 7-6 contro<br />
Bortolato, venendo successivamente<br />
battuto per<br />
6-2 6-1 dal 4/5 De Paolis.<br />
Nella parallela competizione<br />
femminile sconfitta all’esordio<br />
per 6-1 6-0 per la<br />
non classificata del Belluno<br />
Suk Phon al cospetto<br />
della 4/4 della Scuccato.<br />
(d.g.)
di Marco Triches<br />
BELLUNO. L’epilogo del torneo dei bar di rugby touch è<br />
tutto nel nome e nei colori del Titton. Ieri ha preso corpo<br />
la fase finale del torneo, con gli scontri ad eliminazione<br />
diretta e, all’ultimo turno, è toccato al Dolomiti piegarsi<br />
agli uomini in nero che sbrigano la pratica con un sudato<br />
3-2, chiudendo da vincitori la tre giorni di villa Montalban.<br />
Dietro le due finaliste, si piazzano la compagine del<br />
Bivio e la spumeggiante Locanda, che hanno animato la<br />
seconda finale, quella per il terzo posto, dopo essresi piegate<br />
nel penultimo turno allo strapotere delle prime due<br />
classificate.<br />
A preparare il terreno per<br />
le finali, ci hanno pensato le<br />
formazioni che si sono giocate<br />
il 5º e il 7º posto, andati rispettivamente<br />
al Guerrin’s<br />
bar e agli Oddon’s.<br />
Non sono mancati momenti<br />
particolari nel corso della<br />
giornata con il pubblico e gli<br />
atleti mescolati a bordo campo<br />
e attorno al chiosco poco<br />
distante dal rettangolo di gioco.<br />
Lo spetttacolo più interessante<br />
è stato quello regalato<br />
dagli uomini del Dolomiti e<br />
dalla loro “aka”. L’idea dei<br />
giocatori è stata quella di<br />
emulare lo show pre-gara degli<br />
All Blacks con la variante<br />
delle parole riviste in italiano.<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 36<br />
Rugby touch. Pubblico e giocatori in festa. E c’è chi ha tradotto in italiano le parole propiziatorie degli All Blacks<br />
Titton in trionfo a villa Montalban<br />
Il Dolomiti cede 3-2 in finale. Terzo il Bivio davanti alla Locanda<br />
E’ già tutto pronto<br />
per la tre giorni del 2005<br />
con il rugby Belluno<br />
in prima linea<br />
nell’organizzazione<br />
Calate le luci sulla manifestazione,<br />
per gli organizzatori<br />
è tempo di riflettere su quanto<br />
è stato fatto quest’anno e<br />
come potrà evolversi la competizione<br />
negli anni prossimi.<br />
Per Alessio Reolon, “il successo<br />
è dovuto soprattutto alla<br />
squadra che ha lavorato al-<br />
le spalle della manifestazione.<br />
Si è creato un gruppo affiatato<br />
che potrà offrire lo<br />
stesso servizio anche l’anno<br />
prossimo. E di questo<br />
sono contento e orgoglioso”.<br />
Tutto sarà dunque riproposto<br />
l’anno prossimo, quando<br />
avrà luogo la seconda edizio-<br />
HOCKEY SU GHIACCIO - ÈLITE WOMEN LEAGUE<br />
L’Agordo fa 1-1 a Vienna<br />
Sconfitto dal Sabres, riesce poi a superare le Flyers<br />
BELLUNO. Primo fine settimana<br />
dedicato all’Elite Woman<br />
Hockey League e bilancio<br />
in parità per l’Agordo femminile.<br />
La formazione bellunese<br />
ha archiviato il doppio<br />
appuntamento agonistico a<br />
Vienna con una sconfitta e<br />
una vittoria. Sabato le discatrici<br />
allenate da Angelo Ramazzina<br />
sono state battute<br />
11-5 (i parziali sono stati di<br />
5-1, 3-2 3-2) in casa del Sabres<br />
(in gol cinque volte con Kantor,<br />
due a testa per Altmann<br />
e Streer ed infine una ciascuna<br />
per Hydler e Ladeckova).<br />
Nei venti minuti d’apertura<br />
l’Agordo ha dovuto fare i conti<br />
con la lunghezza della trasferta<br />
e i pochi allenamenti<br />
sulle spalle. Dal secondo drittel<br />
in poi, le cose sono decisamente<br />
migliorate, con le bellunesi<br />
comunque che non sono<br />
riuscite a vincere alcun<br />
parziale. In questa prima partita,<br />
per l’Agordo sono andate<br />
a segno con una doppietta la<br />
Da Rold, Heidi Caldart, Vallazza<br />
e Viel.<br />
La mattinata successiva l’Agordo<br />
è sceso nuovamente<br />
sul ghiaccio per affrontare le<br />
Flyers, ritornando a casa con<br />
Angelo Ramazzina<br />
un successo mai in discussione<br />
siglato dal risultato di 5-4<br />
(1-0, 1-2 e 3-2) alla sirena conclusiva<br />
di una prestazione sicuramente<br />
positiva, comunque<br />
al cospetto di un avversario<br />
non all’altezza dal punto<br />
di vista tecnico, rispetto a<br />
quello affrontato in precedenza.<br />
Flyers che non hanno sa-<br />
Una azione alla mano del torneo Una delle molte mete segnate a Villa Montalban<br />
puto approfittare alla distanza<br />
di un evidente calo fisico<br />
delle bellunesi.<br />
Per l’Agordo a segno in questa<br />
seconda circostanza con<br />
una doppietta De Nardin, Da<br />
Rold, Heidi Caldart e Da Rugna.<br />
Assenti De Rocco, Zandegiacomo<br />
e Gnech, ecco le altre<br />
giocatrici presenti in questo<br />
viaggio autriaco: Grones,<br />
Lam Kim Ngoc, Friz, Nicole<br />
Caldart, Tabacchi, Croce,<br />
Scussel, Dai Prà e Purin. Nell’altro<br />
incontro della prima<br />
giornata in cui era protagonista<br />
una formazione italiana<br />
da segnalare l’affermazione<br />
per 5-2 del Bolzano sul campo<br />
delle Ravens Salzburg. E nel<br />
prossimo turno il programma<br />
prevede proprio la riedizione<br />
delle ultime sfide valide<br />
per l’assegnazione del tricolore,<br />
con l’Agordo che sabato<br />
prossimo infatti dovrà esibirsi<br />
al domicilio del Bolzano. Si<br />
giocheranno lo stesso giorno<br />
anche Ravens Salzburg -<br />
Flyers Vienna e Marilyn Budapest<br />
- Terme Maribor. Ventiquattr’ore<br />
più tardi spazio<br />
infine per Dragons Klagenfurt<br />
- Sabres Vienna.<br />
Dario Giotto<br />
CALCIO A 5 - 2ª GIORNATA DELLA COPPA ITALIA DI C1 E C2<br />
Lunedì in trasferta per Seribell e Canottieri<br />
BELLUNO. Non c’è tregua<br />
per i club regionali del calcio<br />
a cinque.<br />
Questa sera si apre, infatti,<br />
la seconda giornata della<br />
prima fase della Coppa Italia<br />
per società di C1 e C2. Alle<br />
21.15, in casa del Fulgor<br />
Team Malo, debutto della Seribell<br />
Sedico che nella prima<br />
giornata ha riposato.<br />
Sempre stasera, alle 21.30, la<br />
Canottieri giocherà in casa<br />
dei veneziani del Mirano Al<br />
Pozzo. Nella prima giornata<br />
la squadra di Fiabane si è<br />
imposta 7-2 sul Milan Guarda.<br />
Il tabellone della seconda<br />
giornata si concluderà fra<br />
domani e mercoledì. Domani,<br />
alle 20.30 il Pedavena<br />
(sconfitto 6-5 dalla Godigese<br />
all’esordio) riceve il Nero<br />
verde Venezia. Alle 21.30 il<br />
Ponte nelle Alpi (impostosi<br />
7-3 sul Nove nella prima<br />
giornata) farà visita al<br />
Lions Chioggia che aveva<br />
esordito perdendo 6-2 in casa<br />
del Sandon.<br />
Mercoledì, alle 21.30, toccherà<br />
alla Nuova Alpes ospitare<br />
il Kemplex Schio. (rob.)<br />
Calcetto C1<br />
RISULTATI<br />
*Alta Marca - Jesolo 4 - 2<br />
*Canottieri BL - Fassina 5 - 1<br />
*Malo Isola - Cuore e Avanzi 4 - 2<br />
*Seribell Sedico - Ambroveneto VI 4 - 4<br />
Castelfranco V. - *Itis Severi 4 - 0<br />
*Ponte Sandon - Schio 5 - 3<br />
*Real Bonavigo - Montebello 6 - 3<br />
*Povegliano - Vis Este 13 - 2<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Alta Marca - Itis Severi<br />
Ambroveneto VI - Vis Este<br />
Cuore e Avanzi - Real Bonavigo<br />
Montebello - Ponte Sandon<br />
Seribell Sedico - Jesolo<br />
Fassina - Povegliano<br />
Schio - Canottieri BL<br />
Castelfranco V. - Malo Isola<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Povegliano 2 2 0 0 18 3 6<br />
Canottieri BL 2 2 0 0 12 2 6<br />
Malo Isola 2 2 0 0 8 3 6<br />
Alta Marca 2 2 0 0 8 5 6<br />
Castelfranco V. 2 1 1 0 7 3 4<br />
Real Bonavigo 2 1 1 0 9 6 4<br />
Fassina 2 1 0 1 9 6 3<br />
Cuore e Avanzi 2 1 0 1 7 4 3<br />
Ponte Sandon 2 1 0 1 6 11 3<br />
Jesolo 2 0 1 1 5 7 1<br />
Seribell Sedico 2 0 1 1 7 8 1<br />
Schio 2 0 1 1 6 8 1<br />
Ambroveneto VI 2 0 1 1 5 9 1<br />
Montebello 2 0 0 2 4 10 0<br />
Itis Severi 2 0 0 2 0 9 0<br />
Vis Este 2 0 0 2 3 20 0<br />
Calcetto C2<br />
RISULTATI<br />
*Condor - Ormelle 4 - 1<br />
*Dibiesse Miane - Mestre 5 - 3<br />
*Flaminia - San Polo 4 - 4<br />
*Villorba - Antares 9 - 2<br />
*Mareno - Pedavena 6 - 2<br />
Serenissima - *Nuova Alpes 5 - 2<br />
Ponte Alpi - *Real Giorgione 6 - 5<br />
Milan Guarda - *Spinea 4 - 3<br />
PROSSIMO TURNO<br />
Serenissima - Villorba<br />
Antares - Spinea<br />
Dibiesse Miane - Flaminia<br />
Mestre - Ormelle<br />
Milan Guarda - Real Giorgione<br />
Pedavena - Condor<br />
Ponte Alpi - Mareno<br />
San Polo - Nuova Alpes<br />
CLASSIFICA G V N P F S P<br />
Mareno 2 2 0 0 12 5 6<br />
Condor 2 2 0 0 12 6 6<br />
Villorba 2 1 1 0 13 6 4<br />
Flaminia 2 1 1 0 10 6 4<br />
Dibiesse Miane 2 1 1 0 10 8 4<br />
Milan Guarda 2 1 1 0 8 7 4<br />
Ponte Alpi 2 1 0 1 9 12 3<br />
Serenissima 2 1 0 1 7 8 3<br />
Antares 2 1 0 1 12 15 3<br />
Pedavena 2 1 0 1 6 9 3<br />
Spinea 2 1 0 1 10 7 3<br />
San Polo 2 0 2 0 9 9 2<br />
Real Giorgione 2 0 0 2 8 10 0<br />
Mestre 2 0 0 2 8 13 0<br />
Ormelle 2 0 0 2 4 10 0<br />
Nuova Alpes 2 0 0 2 8 15 0<br />
ne del torneo dei bar con la<br />
formula del “rugby touch”,<br />
sempre a villa Montalban e<br />
con il gruppo del rugby Belluno<br />
a farsi promotore della inedita<br />
tre giorni.<br />
I risultati. Quarti di finale:<br />
Locanda - Komombo 3-2;<br />
Bivio - Oddon’s Club<br />
10-5; Guerrin’s bar - Dolomiti<br />
2-4; Club House - Titton 5-9.<br />
Semifinali: Titton - Locanda<br />
5-4; Bivio - Dolomiti 1-2; Oddon’s<br />
- Guerrin’s bar 3-4; Komombo<br />
- Club House 6-8.<br />
Finali: 7º posto: Oddon’s -<br />
Club House (vince Oddon’s a<br />
tavolino); 5º: Guerrin’s bar -<br />
Komombo 5-3; 3º: Locanda -<br />
Bivio 5-7.<br />
Finalissima: Titton - Dolomiti<br />
3-2.<br />
Classifica: 1) Titton, 2) Dolomiti,<br />
3) Bivio, 4) Locanda, 5)<br />
Guerrin’s bar, 6) Komombo,<br />
7) Oddon’s, 8) Club House, 9)<br />
812 / Carletto, 10) Broomball.
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004 SPORT<br />
Corriere delle Alpi 37<br />
PALLINETTO<br />
A CALEIPO Elvi De Barba, la signora Ilda e Ilario Doro Tullio Cervo Bruno Bianchet<br />
De Barba, Merlin e Soccal sul podio<br />
La terza prova del provinciale ha assegnato il trofeo «Ilda e Mondo»<br />
CALEIPO. Elvi De Barba, Luigi Merlin e Adriano Soccal,<br />
nelle rispettive categorie si aggiudicano il trofeo «Ilda &<br />
Mondo» valido quale terza prova del campionato provinciale<br />
individuale di pallinetto e organizzato dalla La Castionese<br />
Impresa Edile Dal Farra & C. Nella massima categoria,<br />
ritorno alla vittoria di Elvi De Barba della Calcestruzzi<br />
Frezza che ha staccato di due lunghezze il compagno<br />
Tullio Cervo, più indietro gli altri guidati da Gino De<br />
March.<br />
Nella categoria B duello tra<br />
Luigi Merlin e Ivo Dirollo, il<br />
primo la spunta per una lunghezza.<br />
Grande battaglia nella<br />
categoria C, con Adriano<br />
Soccal che con 14 punti ha la<br />
meglio dei rivali solo dopo<br />
spareggio a tre con Bianchet<br />
e D’Incà.<br />
Classifiche trofeo «Ilda e<br />
Mondo» - Categoria A: 1. Elvi<br />
De Barba (Calcestruzzi<br />
Frezza); 2. Tullio Cervo (Calcestruzzi<br />
Frezza); 3. Gino De<br />
March (Quadrifoglio Salce);<br />
4. Italo Borci (Quadrifoglio<br />
Salce); 5. Paolo Da Rech (R.B.<br />
Costruzioni Meccaniche), Silvio<br />
Bogo (R.B. Costruzioni<br />
Meccaniche).<br />
Categoria B: 1. Luigi Merlin<br />
(R.B. Costruzioni Meccaniche)<br />
19; 2. Ivo Dirollo (R.B. Costruzioni<br />
Meccaniche) 18; 3.<br />
Daniele Da Lan (Revelant<br />
Ediltutto) 17; 4. Renato Trevisson<br />
(Calcestruzzi Frezza) 15;<br />
5. Graziano Zanin (R.B. Co-<br />
struzioni Meccaniche) 15.<br />
Categoria C: 1. Adriano<br />
Soccal (Quadrifoglio Salce)<br />
14; 2. Bruno Bianchet (R.B.<br />
Costruzioni Meccaniche) 14;<br />
3. Ermanno D’Incà (La Castionese)<br />
14; 4. Fabio Dal Farra<br />
(Calcestruzzi Frezza) 13; 5.<br />
Antonio Bertoldi (Sandoni)<br />
13. Classifiche generali dopo<br />
3ª prova - categoria A: 1. Elvi<br />
De Barba (Calcestruzzi<br />
Frezza) 62; 2. Tullio Cervo<br />
(Calcestruzzi Frezza) 60; 3. Ermenegildo<br />
Da Lan (Revelant<br />
Ediltutto) 54; 4. Gino De March<br />
(Quadrifoglio Salce) 53; 5.<br />
Italo Borci (Quadrifoglio Salce)<br />
50; 6. Silvio Bogo (R.B. Costruzioni<br />
Meccaniche) 49; 7.<br />
Daniele Capraro (Calcestruzzi<br />
Frezza) 48.<br />
Categoria B: 1. Luigi Merlin<br />
(R.B. Costruzioni Meccaniche)<br />
48; 2. Ivo Dirollo (R.B. Costruzioni<br />
Meccaniche) 47; 3.<br />
Silvano De Biasi (R.B. Costru-<br />
La premiazione di Adriano Soccal Daniele Da Lan e Ubaldo Sovilla<br />
zioni Meccaniche) 43; 4. Graziano<br />
Zanin (R.B. Costruzioni<br />
Meccanoche) 42; 5. Giuseppe<br />
Nenz (Calcestruzzi Frezza)<br />
40; 6. Daniele Da Lan (Revelant<br />
Ediltutto) 38; 7. Nello<br />
Deon e Remo (Quadrifoglio<br />
Salce).<br />
Categoria C: 1. Paolo Borsato<br />
(La Castionese), Adriano<br />
Soccal (Quadrifoglio Salce)<br />
37; 3. Gino Lusa (Revelant<br />
Ediltutto) 36; 4. Renzo Righes<br />
e Bruno Bianchet (R.B. Costruzioni<br />
Meccanoche) 34; 6.<br />
Moreno Canzian (R.B. Costruzioni<br />
Meccaniche), Valentino<br />
Antole (Quadrifoglio) 30. (r.f.)<br />
Luigi Merlin, la signora Ilda e Ilario Doro<br />
GIOVANILI<br />
La Dolada De Pra ottava agli italiani<br />
Gli Under 14 del Castelnuovo vincono il titolo sui campi di Brugnera<br />
Martin<br />
Dal Farra<br />
Elisa<br />
De Dea<br />
BRUGNERA. Ottavo posto<br />
per la Dolada Fratelli De Pra<br />
nel campionato italiano under<br />
14 a squadre disputato a<br />
Brugnera di Pordenone e che<br />
ha visto alla fine la Castelnuovo<br />
Don Bosco aggiudicarsi il<br />
titolo <strong>nazionale</strong>.<br />
Per i pontalpini, inseriti<br />
nel girone 3 con Savigliano e<br />
Borgonese è stata un’occasione<br />
importante per fare esperienza.<br />
Andrea Carlin si è superato<br />
nell’individuale chiudendo<br />
per 13-4 di fronte a<br />
Martina della Saviglianese e<br />
bene hanno fatto anche Elisa<br />
De Dea e Tomaso Santoro che<br />
hanno bloccato sul pareggio<br />
(10-10) Picco e Fraversa della<br />
Borgonese. Santoro poi ha incontrato<br />
al suo debutto nella<br />
specialità tiro combinato, Davide<br />
Martina e pur perdendo<br />
per 22-13 ha mostrato di avere<br />
ampi margini di miglioramento.<br />
Nelle prove speciali<br />
(tiro progressivo e di precisione)<br />
Martin Dal Farra avrebbe<br />
potuto salire sul podio, alla fine<br />
comunque i ragazzi della<br />
Dolada si sono guadagnati un<br />
onorevole ottavo posto finale.<br />
Meritano una menzione<br />
particolare Luigi Grattapaglia<br />
e Paolo Allora della Ca-<br />
MEMORIAL «GIANNI D’INCA’ E GIUSEPPE ZANATTA»<br />
Martinazzo e Barp battono i compagni<br />
NUOVA ERTO. Martinazzo e<br />
Barp della Bocce Club Evoluzione<br />
si sono aggiudicati il primo<br />
memorial «Gianni D’Incà e<br />
Giuseppe Zanatta», gara provinciale<br />
a coppie di serie C-D<br />
in ricordo dei primi due presidenti<br />
della Nuova Erto.<br />
Nella prima semifinale Martinazzo<br />
e Barp s’impongono<br />
per 11-6 a Del’Agostin e Sommacal<br />
al termine di una sfida<br />
ben giocata da entrambe le<br />
compagini, mentre nell’altra<br />
semifinale Nadio Palman e<br />
Corrado Dal Farra guadagnano<br />
l’ingresso in finale superando<br />
per 11-5 Gurian e Reolon.<br />
Nella finalissima leggera prevalenza<br />
per Barp e Martinazzo<br />
che con il punteggio di 11-7 si<br />
portano a casa il trofeo. Alle<br />
premiazioni erano presenti le<br />
famiglie di D’Incà e Zanatta al<br />
quale è stato dedicato il torneo,<br />
il vice sindaco di Ponte Alpi<br />
Roger De Menech e Gianni<br />
Pastori con il suo staff tecnico.<br />
Un omaggio alle signore Zanatta e D’Incà<br />
Gli onori di casa sono stati fatti<br />
da Sergio Zanatta, attuale<br />
presidente della Nuova Erto e<br />
fratello dello scomparso Giuseppe.<br />
Classifica: 1. Barp - Martinazzo<br />
(Bc Evoluzione); 2. Dal<br />
Farra - Palman (Bc Evoluzio-<br />
ne); 3. Dell’Agostin - Sommacal<br />
(Bc Evoluzione); 4. Gurian -<br />
Reolon (Cavarzano Cuprum);<br />
5. Furmenti - Pierobon (Nuova<br />
Erto); 6. Lucchetti - Svaluto<br />
(Cortina); 7. Da Riz - Facchin<br />
(Sandoni); 8. Padovan - Prest<br />
(Dolada). (r.f.)<br />
stelnuovo Don Bosco che nella<br />
staffetta hanno totalizzato<br />
41 punti su 52 lanci e Nicola<br />
Ziraldo e Zufferli della Moimacco<br />
con 43 punti in 50 lanci,<br />
prestazioni queste degne<br />
di giocatori della massima serie.<br />
Classifica: 1. Castelnuovo<br />
Don Bosco 162; 2. Moimacco<br />
Udine 146; 3. Dondero Piemonte<br />
132; 4. Saviglianese 125; 5.<br />
Borgonese 122; 6. Piobese 112;<br />
7. Florida S.Vendemiano 110;<br />
8. Dolada 105; 9. Isola D’Ischia<br />
87; 10. Cornudese Monterocca<br />
68; 11. Voltese 63; 12. Perfughese<br />
32. (r.f.)<br />
Gara a coppie a Lentiai<br />
De Pellegrin<br />
Franceschet<br />
brindano<br />
al «Sicma»<br />
Francesco Franceschet<br />
LENTIAI. De Pellegrin e<br />
Franceschet del Trichiana<br />
si aggiudicano il trofeo «Sicma»,<br />
gara a coppie per le<br />
categorie C-D organizzata<br />
dalla Gioielleria Pasa.<br />
Nella prima semifinale<br />
Vignaga e Dal Mas della La<br />
Primula s’impongono per<br />
11-9 dopo una bella battaglia<br />
ai pur bravi Recchia e<br />
Feltracco della Pederobba.<br />
Nell’altra semifinale, invece,<br />
la maggior classe di<br />
De Pellegrin e Franceschet<br />
ha avuto la meglio con punteggio<br />
di 11-7 su Mauro e Silvio<br />
Dal Pian della Stella Alpina<br />
Serbosco.<br />
Non c’è stata partita<br />
neanche nella finalissima,<br />
con la coppia trichianese capace<br />
di infliggere un netto<br />
11-5 a Vignaga e Dal Mas.<br />
Classifica: 1. De Pellegrin<br />
- Franceschet (Bc Trichiana);<br />
2. Dal mas - Vignaga<br />
(La Primula); 3. Recchia<br />
- Feltracco (Pederobba); 4.<br />
Dal Pian - Dal Pian (Stella<br />
Alpina Serbosco); 5. Burigo<br />
- Bianchet (Bc Evoluzione);<br />
6. Tormen - Bristot (Sandoni);<br />
7. Dallo - Zuccolotto<br />
(Gioielleria Pasa); 8. Moz -<br />
Frada (Asfalti Merotto).<br />
(r.f.)<br />
Andrea Carlin Tommaso Santoro<br />
Il premio a Barp e Martinazzo Secondi Dal Farra e Palman<br />
Il vice sindaco premia Dell’Agostin e Sommacal Pastori premia Reolon e Gurian
a cura di Bruno Tonidandel<br />
Un piccolo ma vero fuoristrada<br />
Fiat Panda 4x4 oltre ogni limite<br />
Passa all’integrale quando serve<br />
CASTAGNETO CARDUCCI. Questa sbarazzina e impertinente<br />
Panda 4x4 non ha rispetto nemmeno per la letteratura.<br />
E si inerpica facilmente sulle balze rossastre della<br />
Maremma con sullo sfondo «i cipressi che alti e schietti<br />
van da San Guido». Poi scende giù sull’Aurelia e riparte<br />
in picchiata lasciandosi dietro una novoletta di polvere.<br />
Nessuna azione manuale: il giunto viscoso<br />
sposta la coppia dall’anteriore al posteriore<br />
automaticamente. È in vendita da ottobre<br />
Non poteva mancare, a un<br />
anno di distanza dal lancio<br />
della nuova Panda, la versione<br />
4x4. Per rinverdire il successo<br />
del modello precedente,<br />
diffusissimo, specie nelle zone<br />
alpine e dell’Appennino,<br />
dove le strade si inerpicano<br />
verso il cielo e dove neve e<br />
ghiaccio fanno spesso compagnia<br />
ai viaggiatori. Ovviamente<br />
la Panda 4x4 di questi giorni<br />
(in vendita da ottobre) è<br />
cambiata anche tecnicamente<br />
rispetto alla vecchia. È infatti<br />
in grado di passare dalla<br />
trasmissione a due ruote motrici<br />
a quella a quattro in modo<br />
automatico. Non c’è quindi<br />
più bisogno della leva per<br />
inserire la trazione integrale<br />
installata sulla 4x4 precedente.<br />
Normalmente, su strade<br />
normali e asciutte, la coppia<br />
motrice va al 98% sull’assale<br />
anteriore. Ma è sufficiente<br />
che si modifichi l’aderenza<br />
del fondo stradale che, automaticamente<br />
la coppia si sposta<br />
sulle ruote posteriori. In<br />
pratica la vetturetta tira fuori<br />
gli artigli e morde il terreno,<br />
trasformandosi in un piccolo<br />
fuoristrada, divertente<br />
per chi ama guidare nel fango<br />
e docile e sicuro per gli altri.<br />
Questa nuova tecnologia<br />
è basata sull’adozione di due<br />
differenziali dotati di un giun-<br />
to viscoso. Ed è proprio per<br />
merito di quest’ultimo il passaggio<br />
della coppia dall’assale<br />
anteriore al posteriore.<br />
La nuova Panda 4x4 è un-<br />
’automobile dalla doppia anima;<br />
può infatti essere vista e<br />
vissuta come un vero e proprio<br />
fuoristrada oppure come<br />
una vettura sbarazzina capace<br />
di affrontare con disinvoltura<br />
il traffico caotico dei centri<br />
urbani. Gli allestimenti<br />
per l’inizio della commercializzazione<br />
sono due, entrambi<br />
con motore a benzina di 1.2 li-<br />
Ora la Focus si fa adulta<br />
Il nuovo modello previsto per inizio anno<br />
ROMA. Dopo 6 anni di vita e 4 milioni di unità vendute<br />
nel mondo, la Focus si ritira come una delle vetture più<br />
vendute in Europa e continua ad essere un riferimento,<br />
nel suo segmento, per caratteristiche di guida e costi di<br />
esercizio. La nuova Focus, il cui debutto sul mercato dovrebbe<br />
avvenire a inizio del prossimo anno, si prefigge<br />
obiettivi più ambiziosi: maggiore coinvolgimento e intrattenimento<br />
del guidatore e sensibili miglioramenti sotto il<br />
profilo di qualità, abitabilità e raffinatezza.<br />
Sin dal lancio, la nuova media<br />
della Ford comprende versioni<br />
a 3, 5 porte e station wagon<br />
e la gamma include anche<br />
la C-Max, presentata lo<br />
scorso anno. Prodotta a Saarlouis,<br />
in Germania e a Valencia,<br />
in Spagna, Focus è migliorata<br />
per qualità e raffinatezza<br />
degli interni e degli esterni,<br />
offre una vasta scelta di moto-<br />
Inedito Diesel e 1.2<br />
benzina 80 cavalli<br />
ROMA. All’imminente Salone<br />
dell’auto di Parigi (25 settembre-10<br />
ottobre) sarà esposta<br />
in anteprima mondiale la<br />
nuova Opel Astra Gtc (Gran<br />
Turismo Compact), il terzo<br />
modello, dopo la berlina 5 porte<br />
e la station wagon, della<br />
nuova generazione Astra, del<br />
cui linguaggio stilistico è senza<br />
dubbio la più spregiudicata<br />
interpretazione. La linea<br />
sportiva e personale di Astra<br />
Gtc - che è solo un’anticipazione<br />
del potenziale di questa automobile<br />
- è messa fra l’altro<br />
in risalto dall’originale parabrezza<br />
panoramico, che fa anch’esso<br />
la sua prima apparizione<br />
mondiale con questa 3<br />
porte: prosegue sopra ai passeggeri<br />
anteriori fino al secondo<br />
montante del tetto,<br />
creando una nuova sensazione<br />
di spaziosità e dando un<br />
ri e introduce moderne tecnologie,<br />
tra cui il sistema Blue<br />
Tooth per l’uso corretto e sicuro<br />
del telefono a bordo. La<br />
vettura è il risultato di un minuzioso<br />
lavoro sinergico; condividendo<br />
infatti alcuni elementi<br />
della sua architettura<br />
di base con la C-Max, Volvo<br />
S40 e V50 e Mazda 3, la nuova<br />
gamma trae vantaggio da effi-<br />
nuovo senso alla guida. Al<br />
momento della sua introduzione<br />
sul mercato, Opel Astra<br />
Gtc sarà disponibile con cinque<br />
differenti motori a benzina<br />
e tre turbodiesel common<br />
tri da 60 cavalli. La dotazione<br />
di serie della versione base,<br />
che costa 12.200 euro, comprende,<br />
fra l’altro, Abs, servosterzo,<br />
cerchi in lega da 14<br />
pollici con pneumatici «quattro<br />
stagioni» e volante regolabile<br />
in altezza; la più rifinita<br />
Climbing (12.950 euro) aggiunge,<br />
per esempio, interni speciali<br />
e alzacristalli elettrici.<br />
Attesa entro la fine dell’anno,<br />
inoltre, la variante equipaggiata<br />
con il propulsore Multijet<br />
di 1.3 litri da 70 cavalli. Comune<br />
ad entrambi gli allesti-<br />
La nuova<br />
Focus<br />
pronta<br />
per altri<br />
successi<br />
cienze di progettazione mantenendo<br />
però personalità ed<br />
esclusive caratteristiche di<br />
guida. La nuova Focus presenta<br />
il passo più lungo della<br />
categoria, con metri 2,640 e<br />
cioé 25 mm più del modello attuale<br />
per un maggior spazio<br />
interno. Anche la carreggiata<br />
è cresciuta di 40 mm; pure<br />
lunghezza e larghezza, rispet-<br />
rail (tutti omologati Euro 4)<br />
di potenza compresa fra 90 e<br />
200 cavalli. Fra questi ci sono<br />
due turbo benzina di 2 litri e<br />
altrettanti 1.9 Cdti da 120 e<br />
150 cavalli che assicurano<br />
menti, le dimensioni contenute<br />
della vettura (la Climbing<br />
è lunga metri 3,57) e la grande<br />
maneggevolezza, oltre ad<br />
una maggior altezza rispetto<br />
al modello tradizionale: 5 cm<br />
in più. La versione 4x4 inoltre<br />
rafforza l’immagine<br />
off-road con scudi di protezione,<br />
grandi fasce paracolpi e riparo<br />
sottomotore. Capiente il<br />
bagagliaio, uno dei punti di<br />
forza del modello: da 200 a 855<br />
dmcubi. Gli automobilisti<br />
esploratori sono dunque accontentati.<br />
(b.t.)<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004<br />
38<br />
La Fiat<br />
Panda 4x4<br />
è un vero<br />
fuoristrada<br />
in miniatura<br />
instancabile<br />
e forte<br />
Costa dai<br />
12.200<br />
euro a<br />
12.950<br />
Viene<br />
prodotta<br />
in Polonia<br />
Un Diesel<br />
affiancherà<br />
il motore<br />
a benzina<br />
tivamente metri 4,342 e 1,840,<br />
sono aumentate di 17 e 14 cm.<br />
Il bagagliaio è il più capiente<br />
della categoria con i suoi 385<br />
litri, oltre 35 litri più della migliore<br />
concorrenza. Maggiori<br />
dimensioni e uno stile ancora<br />
più dinamico e sportivo danno<br />
l’impressione di maggior<br />
aggressività e robustezza anche<br />
a vettura ferma. Questi<br />
prestazioni entusiasmanti.<br />
Sempre sui motori 1.9 Cdti è<br />
disponibile un sofisticato filtro<br />
del particolato che non richiede<br />
alcun tipo di manutenzione.<br />
Un alto livello di sicu-<br />
La «minuscola esploratrice» è arrivata fino all’Everest<br />
Test di un milione di km<br />
Due Panda 4x4 in un test su un lago ghiacciato della Lapponia<br />
CASTAGNETO CARDUCCI. A Nord, sulle piste ghiacciate<br />
della Lapponia; a Sud, sotto il sole torrido africano,<br />
dove l’Oceano Atlantico si congiunge con l’Oceano Indiano;<br />
a Ovest, lungo le irte salite della Sierra Nevada,<br />
in Spagna; a Est, alle pendici del maestoso Everest.<br />
In questi luoghi suggestivi<br />
e impervi, la Fiat Panda<br />
4x4 ha dimostrato la sua<br />
stoffa di esploratrice affrontando,<br />
senza esitazione, migliaia<br />
e migliaia di chilometri<br />
tra severi test e straordinarie<br />
imprese. Infatti, il piccolo<br />
fuoristrada è stato messo<br />
alla prova ai quattro angoli<br />
della Terra per valutarne<br />
robustezza, carattere e<br />
comportamento, soprattutto<br />
in situazioni stradali e<br />
condizioni climatiche spesso<br />
al limite. In totale, la Panda<br />
4x4 ha percorso un milione<br />
di chilometri nella fase<br />
di sviluppo durante i quali<br />
sono stati verificati quei<br />
particolari sistemi e dispositivi<br />
che caratterizzano la<br />
versione integrale, beneficiando<br />
anche dei test approfonditi<br />
già eseguiti sulla vettura<br />
a due ruote motrici. In<br />
questo senso, quindi, l’impresa<br />
sull’Everest, le dure<br />
prove in Spagna, Sud Africa<br />
e Svezia, mettono in risalto<br />
un tratto distintivo di Fiat:<br />
scommettere sulle nuove te-<br />
elementi diventano parte fondamentale<br />
quando Focus inizia<br />
a muoversi mossa dai 3<br />
motori benzina (1.6 da 100 cavalli,<br />
1.6 da 115 cavalli e 2.0<br />
da 145 cavalli) e dai 2 Diesel<br />
(1.6 da 109 cavalli e 2.0 da 136<br />
cavalli).<br />
La struttura della nuova<br />
Focus offre anche uno dei migliori<br />
sistemi di protezione<br />
cnologie, testarle in modo<br />
approfondito e trovare la soluzione<br />
migliore grazie anche<br />
all’originalità e alla fantasia<br />
squisitamente italiane.<br />
Lo stesso spirito che anima<br />
Panda 4x4, la vettura nata<br />
per affrontare con dinamismo<br />
e libertà qualunque<br />
situazione, anche quelle meno<br />
estreme. Ma ancora prima<br />
di testarla in queste situazioni<br />
off limits, la nuova<br />
supercompatta integrale è<br />
stata messa a dura prova<br />
sui percorsi alpini, sulle<br />
strade che portano in cima<br />
all’Etna, sulle piste prova di<br />
Fiat (a Balocco e alla Mandria)<br />
e, infine, presso le gallerie<br />
aerodinamica e climatica<br />
di Orbassano, presso Torino.<br />
E’ questo, infatti, il luogo<br />
ideale dove, dal 1976, Fiat<br />
Auto conduce le prime fasi<br />
di sviluppo delle sue vetture:<br />
una volta, impiegando attrezzature<br />
e metodologie<br />
sperimentali, oggi utilizzando<br />
le più avanzate tecniche<br />
di calcolo e simulazione numerica.<br />
(b.t.)<br />
È di dimensioni più<br />
grandi e ha moderni<br />
sistemi di sicurezza<br />
dei passeggeri della sua categoria,<br />
lavorando sulla rigidità<br />
attraverso zone di deformazione,<br />
progettate per deviare<br />
l’energia dell’urto dalla zona<br />
degli occupanti e proteggerli<br />
dall’intrusione di oggetti<br />
nella cellula di sopravvivenza.<br />
Offre airbag laterali per il<br />
torace, airbag laterali a tendina<br />
(nella zona tra il montante<br />
anteriore e posteriore), cinture<br />
di sicurezza con pretensionatori<br />
e limitatori di sforzo e<br />
fissaggi per i sedili tipo Isofix<br />
destinati ai bambini. La nuova<br />
pedaliera regolabile elettricamente,<br />
offerta in opzione,<br />
si adatta ai guidatori di tutte<br />
le stature e migliora il comfort<br />
e la sicurezza.<br />
Opel Astra ancora più spregiudicata<br />
Esordio al Salone di Parigi della versione 3 porte Gtc<br />
La nuova<br />
Opel Astra<br />
presenta<br />
una linea<br />
sportiva e<br />
personale<br />
Avrà<br />
cinque<br />
motori<br />
a benzina<br />
e tre<br />
turbodiesel<br />
omologati<br />
Euro 4<br />
rezza attiva e passiva è garantito<br />
dal sistema di protezione<br />
Safetec che, tra le altre cose,<br />
è valso ad assegnare le 5 stelle<br />
di Euro Ncap alla nuova<br />
Astra 5 porte, ovvero a farne<br />
la berlina più sicura della sua<br />
categoria. Lunga metri 4,288,<br />
larga 2,033 e alta 1,413, la nuova<br />
Astra Gtc, prodotta nello<br />
stabilimento di Anversa, in<br />
Belgio, assieme alla station<br />
wagon, ha in pratica la stessa<br />
abitabilità e guidabilità della<br />
berlina 5 porte.<br />
Naturalmente la nuova versione<br />
dell’Astra dispone dell’inedito<br />
1.9 turbodiesel che va<br />
ad arricchire la gamma di motori<br />
a gasolio della Opel. Questo<br />
propulsore, con i suoi 150<br />
cavalli di potenza, si annuncia<br />
come il più potente Diesel<br />
offerto nel segmento delle auto<br />
compatte. Il motore, di ulti-<br />
ma generazione (velocità massima<br />
207 km/h, accelerazione<br />
da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi<br />
e consumi di soli 6,1 litri ogni<br />
100 km) ha un sistema di iniezione<br />
multipla che rappresenta<br />
il principale artefice delle<br />
alte prestazioni e della sua<br />
grande silenziosità di funzionamento.<br />
Ma c’è un’altra novità motoristica<br />
Opel. Fin da ora Agila<br />
e Corsa potranno beneficiare<br />
del nuovo motore a benzina<br />
1.2 Ecotec Twinport da 80<br />
cavalli, vale a dire 5 cavalli in<br />
più rispetto ai propulsori precedenti<br />
di 1.2 litri. L’Opel Agila<br />
con il nuovo 1.2 Twinport<br />
consuma solo litri 6 ogni 100<br />
km (ciclo misto) contro i 6,3<br />
delle versioni precedenti e<br />
raggiunge una velocità massima<br />
di 161 km/h contro i 155<br />
km/h dell’altro modello.
Cultura&Spettacoli C he<br />
di Leandro Barsotti<br />
cosa vuol dire la voglia<br />
di comunicare, di<br />
esprimere la propria<br />
idea, di raccontare qualunque<br />
cosa si desideri liberamente<br />
agli altri...<br />
In pochi anni in Albania sono<br />
nate 39 televisioni private,<br />
17 soltanto nella zona della capitale<br />
Tirana. E’ un numero<br />
enorme per una nazione di<br />
due milioni e mezzo di abitanti<br />
ed economicamente debole.<br />
E sono televisioni che non vivono<br />
abusando di televendite<br />
(come da noi), ma fanno i loro<br />
programmi.<br />
Ci sono anche venti quotidiani<br />
nazionali: e pensare che<br />
il più venduto arriva appena<br />
a 12 mila copie. Ma è veramente<br />
tanta la sete di comunicare,<br />
di trovare un’identità<br />
nuova attraverso le parole e<br />
le immagini. Così le televisioni<br />
private producono un po’<br />
di tutto, in casa: reportage<br />
con pochi soldi (anche perchè<br />
non ce ne sono), molta informazione<br />
locale (quasi tutte le<br />
videogiornaliste sono giovani<br />
e bionde tinte...), tanta politica<br />
(d’altronde fino a 15 anni<br />
fa c’era il regime comunista<br />
ed esprimere un pensiero libero<br />
poteva costare a volte la<br />
pelle). Certo, la deregulation<br />
è assoluta: c’è chi manda in<br />
onda l’ultimo dvd che offre il<br />
mercato del noleggio, ovviamente<br />
senza pagare alcun diritto<br />
d’autore; o c’è chi copia<br />
spudoratamente format italiani<br />
(per esempio c’è una versione<br />
sputata di Striscia la<br />
Notizia). Ci sono programmini<br />
politici in cui si spara a zero<br />
su tutto e tutti. «Con i comunisti<br />
non potevano dire<br />
niente, nè pensare nulla che<br />
fosse contrario al regime»,<br />
racconta Mondi, un albanese<br />
che oggi fa da mediatore tra<br />
Italia e Albania nella realizzazione<br />
di eventi. «Certo, ogni<br />
famiglia aveva diritto alla casa,<br />
casette da 50 metri quadri<br />
l’una in cui si stava anche<br />
con i nonni anziani. Però di<br />
politica non si poteva proprio<br />
parlare».<br />
L’aeroporto. Sono arrivato<br />
a Tirana insieme alla Nazionale<br />
Italiana Cantanti. Obiettivo:<br />
giocare una partita di<br />
calcio solidale e raccogliere<br />
fondi destinati all’ospedale<br />
Madre Teresa di Tirana e ad<br />
una casa di recupero di bambini<br />
abbandonati. In Albania<br />
c’è un numero elevato di ragazzini<br />
lasciati a loro stessi,<br />
dispersi, soli.<br />
Arriviamo in aeroporto a<br />
tarda ora, e anche Tirana si<br />
fa notare per tante piccole luci:<br />
la città di notte. «Dieci anni<br />
fa di luci se ne vedevano<br />
pochissime, le contavi sulle<br />
dita di una mano. Questa<br />
città sta diventando europea,<br />
sta crescendo», mi viene spiegato.<br />
Ma l’aeroporto è piccolo,<br />
non ancora ben organizzato.<br />
Fuori, già un paio di ragazzini<br />
che vendono sigarette<br />
(contrabbando?). La cosa che<br />
più colpisce è il grandissimo<br />
numero di Mercedes in circolazione,<br />
per la verità in gran<br />
parte modelli vecchi.<br />
L’ospedale. Sul marciapiede<br />
una signora vende scarpe.<br />
L a<br />
Nazionale italiana<br />
Cantanti è stata invitata<br />
lo scorso 15 settembre<br />
a Tirana, capitale dell’Albania,<br />
per giocare una partita<br />
di calcio benefica contro i<br />
cantanti e gli artisti albanesi<br />
il cui capitano si chiama Ardit<br />
Gjebrea e in Albania è<br />
una vera e propria star. La<br />
squadra italiana, capitanata<br />
da Gianni Morandi, ha portato<br />
a Tirana artisti conosciuti<br />
oltre i nostri confini (Luca<br />
Barbarossa, Paolo Vallesi,<br />
Paolo Belli, Niccolò Fabi,<br />
Sandro Giacobbe), alcuni giovani<br />
artisti che in Italia stanno<br />
facendo ottime cose (Roberto<br />
Angelini, Max De Angelis,<br />
Max Binario), un mostro<br />
sacro della poesia canzone come<br />
Mogol e due ex calciatori<br />
(Beppe Galderisi, ex Juventus,<br />
Nazionale e Padova, e<br />
Enrico Annoni, ex Torino).<br />
Per la cronaca, gli italiani<br />
Sono tutti numeri unici, scarpe<br />
disposte per terra alla rinfusa,<br />
di tutti i tipi, senza scatole.<br />
Entrando nel cortile dell’ospedale<br />
Madre Teresa di Tirana<br />
ti accorgi che tutti i vialetti<br />
sono sterrati, e sulle<br />
aiuole verdi in molti hanno<br />
piazzato la loro automobile<br />
per dormirci dentro e stare<br />
così vicino ai propri figli ricoverati<br />
e malati. Lo stabile sarebbe<br />
almeno da imbiancare.<br />
Le scale rovinate. I letti nelle<br />
stanze sono stati recuperati<br />
di qua e di là, non esiste un<br />
unico stile di arredamento;<br />
c’è un letto in ottone, uno di<br />
legno, uno piccolo, uno più<br />
grande. Ma i medici sono premurosi,<br />
e c’è fiducia perché<br />
presto arriveranno altri finanziamenti<br />
internazionali.<br />
La mendicante. Pieno centro<br />
di Tirana, sole caldo di<br />
metà settembre. Il traffico è<br />
intenso come sempre; d’altronde<br />
ci sono pochi cartelli<br />
REPORTAGE DALL’ALBANIA<br />
stradali, qualche semaforo,<br />
molti incroci pericolosi gestiti<br />
autonomamente dagli automobilisti.<br />
Pochissime, se non<br />
inesistenti, le strisce pedonali.<br />
Ad un semaforo una mendicante<br />
mette il suo neonato in<br />
mutande sul cofano dell’automobile<br />
su cui stiamo viaggiando.<br />
L’ha mollato là a pancia<br />
in giù. Il bebè ci guardava<br />
con due occhi così. Il nostro<br />
autista, albanese, si è messo a<br />
suonare il clacson a tutta forza,<br />
innervosito dall’episodio.<br />
L’abbiamo supplicato di smettere,<br />
di non spaventare a quel<br />
modo il piccolino. Che però<br />
non sembrava spaventato,<br />
semmai abituato. Allora il nostro<br />
autista ha aperto la portiera<br />
della macchina e ha urlato<br />
una serie di cose incomprensibili<br />
alla mendicante<br />
che si era leggermente allontanata,<br />
e teneva la mano tesa<br />
aspettando l’offerta. Altrimenti<br />
non avrebbe tolto il be-<br />
bè dal cofano. Dopo la sceneggiata,<br />
il povero bambino è tornato<br />
tra le braccia della donna,<br />
che l’ha piazzato su un altro<br />
cofano di un’altra bella<br />
macchina.<br />
Un artista. La caduta del regime<br />
comunista ha cambiato<br />
la cultura di un paese che oggi<br />
vuole assomigliare all’Italia,<br />
all’Occidente. Anche scegliendo<br />
i suoi artisti. Come<br />
Ardit Gjebrea, per esempio:<br />
cantante, presentatore televisivo,<br />
opinionista. Ardit è un<br />
quarantenne con il sorriso<br />
sulle labbra, parla un italiano<br />
perfetto. Durante il regime<br />
comunista era riuscito a<br />
venire in Italia, dove ha stu-<br />
LUNEDÌ<br />
20 SETTEMBRE 2004<br />
39<br />
TIRANA, LA RINASCITA<br />
TRA TV COMMERCIALI<br />
E VOGLIA D’OCCIDENTE<br />
IL PROGETTO SOLIDALE. I centri del Cefa<br />
Quattro gol dei cantanti<br />
per aiutare i bambini<br />
In alto la<br />
Nazionale<br />
Cantanti in<br />
campo a<br />
Tirana. A<br />
sinistra<br />
Morandi<br />
e Barbarossa<br />
cantano<br />
all’ambasciata<br />
italiana e<br />
il più famoso<br />
cantante<br />
albanese:<br />
Ardit<br />
Gjebrea<br />
diato musica a Roma. Quando<br />
il regime è caduto è tornato<br />
a Tirana e ha pubblicato il<br />
suo primo disco, realizzato a<br />
Roma con la supervisione artistica<br />
di Gazebo (ve lo ricordate?<br />
E’ quello di I like Chopin,<br />
uno dei più grandi successi<br />
italiani all’estero di tutti<br />
i tempi). Da quel disco in<br />
poi è stato un succedersi di<br />
trionfi artistici. Oggi Ardit è<br />
assai popolare, è il Morandi<br />
albanese, tutti amano le sue<br />
canzoni, tutti lo salutano per<br />
la strada: se attraversa le vie<br />
del centro le automobili si fermano<br />
e dai finestrini spuntano<br />
mani a fare ciao. E’ amico<br />
d’infanzia del nuovo sindaco<br />
hanno battuto gli albanesi<br />
4-2 grazie ad una doppietta di<br />
Max Binario e a due splendidi<br />
gol di Barbarossa e Galderisi.<br />
Cinquemila gli spettatori<br />
nello stadio di Tirana, inni<br />
nazionali con la banda, partita<br />
ripresa in diretta per la<br />
più importante televisione<br />
commerciale albanese, il tutto<br />
per raccogliere fondi a favore<br />
sia del reparto pediatrico<br />
dell’ospedale Madre Teresa<br />
di Tirana e sia del Cefa (comitato<br />
europeo per la formazione<br />
e l’agricoltura) che tra<br />
i tanti suoi progetti in Albania<br />
ne ha uno dedicato ai mi-<br />
Una veduta del centro<br />
di Tirana. Sotto Leandro<br />
Barsotti e Gianni Morandi<br />
allo «Sky Club»<br />
di Tirana, Edi Rama, un omone<br />
grande e grosso che durante<br />
il regime ha invece vissuto<br />
in Francia, e lì ha studiato arte.<br />
Sono questi i volti nuovi di<br />
una nazione nuova; volti e<br />
menti culturalmente cresciuti<br />
in Europa.<br />
Sky Club. C’è un viale pedonale<br />
che taglia in due il centro;<br />
è la passeggiata della sera.<br />
Ci sono mille occhi giovani,<br />
ragazzi e ragazze che sorridono<br />
e salutano gli amici, la<br />
gente che passa. Musica alta<br />
esce dalle porte dei tanti bar<br />
senza porte. Il palazzo più alto<br />
della città è stato costruito<br />
tre anni fa: sono diciotto piani.<br />
All’ultimo, sulla terrazza,<br />
c’è il ristorante più esclusivo<br />
di Tirana: lo Sky Club. Si<br />
chiama così perchè si mangia<br />
e pare di toccare il cielo. Sulla<br />
grande terrazza arriva un<br />
venticello che rende fresca l’estate<br />
albanese; sotto c’è tutta<br />
la città, i suoi 700 mila abitanti,<br />
le luci delle case e le vetrine<br />
dei negozi. E’ una città orgogliosa<br />
di crescere anno dopo<br />
anno, anche grazie al contributo<br />
dell’Italia, paese particolarmente<br />
amato, a cui è stata<br />
dedicata la piazza che si<br />
apre di fronte al nuovo edificio<br />
universitario. Non abbiamo<br />
la sensazione di essere arrivati<br />
in un paese povero, però<br />
se ti informi bene scopri<br />
che una notte nella stanza del<br />
principale albergo dei turisti<br />
d’affari (lo Sheraton) vale più<br />
di uno stipendio mensile medio;<br />
scopri anche che una cena<br />
di pesce da queste parti, in<br />
un ristorante normale, può<br />
costarti dai cinque agli otto<br />
euro, e insomma capisci che<br />
qui si cerca di vivere come si<br />
può, sorridendo pure alle circostanze,<br />
che è come dire ce<br />
la faremo.<br />
Il dubbio. Tornando a casa,<br />
guardando dal finestrino dell’Albanian,<br />
la compagnia di<br />
bandiera albanese (le hostess<br />
sono vestite con un sacco di<br />
colori, boh...) e quindi osservando<br />
le nuvole a forma di<br />
mare sotto di noi, mi è venuto<br />
un dubbio: perchè a Tirana<br />
non ho mai visto un cane, nè<br />
a vagabondare libero nè, tantomeno,<br />
al guinzaglio?<br />
nori in difficoltà, nella cittadina<br />
di Elbasan. Il Cefa, rappresentato<br />
nell’occasione da<br />
Andrea Tolomelli e Giovanni<br />
Beccari, è impegnato affinchè<br />
i progetti (cofinanziati<br />
dal nostro Paese) siano interamente<br />
gestiti da associazioni<br />
e cooperative albanesi capaci<br />
e in grado di lavorare<br />
per un processo di crescita<br />
del loro Paese.<br />
A Tirana la Nazionale Cantanti<br />
è stata seguita con un<br />
occhio di riguardo dall’ambasciata<br />
italiana, e l’ambasciatore<br />
Iannucci ha organizzato<br />
una cena finale, dopo la partita<br />
di calcio, durante la quale<br />
c’è stato un divertente fuori<br />
programma con Gianni Morandi<br />
e Luca Barbarossa a<br />
cantare, in un insolito duetto,<br />
celebri canzoni della tradizione<br />
napoletana e qualche<br />
indimenticabile hit di Lucio<br />
Battisti. (l.b.)