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ai tempi della rèclame<br />
Al Museo della Figurina la grafica pubblic<strong>it</strong>aria di Dario Mazzieri<br />
Fino al 12 luglio, il Museo della Figurina rende<br />
omaggio a Dario Mazzieri, uno dei capostip<strong>it</strong>i<br />
della grafica promozionale modenese. Siamo ai tempi<br />
in cui la pubblic<strong>it</strong>à di chiamava réclame, come<br />
rec<strong>it</strong>a il t<strong>it</strong>olo della mostra allest<strong>it</strong>a al Museo della<br />
Figurina, dedicata all’originale figura del modenese<br />
Mazzieri che, da abile artigiano, seguiva tutte le fasi<br />
della produzione dei materiali che uscivano dalla sua<br />
d<strong>it</strong>ta Artestampa, dall’invenzione alla realizzazione<br />
del bozzetto di stampa negli anni della preistoria<br />
della pubblic<strong>it</strong>à.<br />
Contadine avvolte dalla luce del sole tra spighe di<br />
grano, eleganti casalinghe con zuppiere fumanti e<br />
bambini golosi, signorine in pose da dive con ab<strong>it</strong>i,<br />
cappelli o costumi da bagni hollywoodiani: grazie<br />
ad una ricerca condotta da Stefano Bulgarelli, la<br />
mostra tratta di questa figura locale che, a ragione<br />
può essere r<strong>it</strong>enuto uno dei capostip<strong>it</strong>i della grafica<br />
pubblic<strong>it</strong>aria modenese e una figura emblematica<br />
tra coloro che operavano, spesso ingenuamente,<br />
nell’amb<strong>it</strong>o della réclame. Dal raffronto con i materiali già conservati al museo, emerge<br />
una ricorrenza di temi e di stili che evidenzia come le idee e le immagini circolassero su<br />
base nazionale ed internazionale e come Mazzieri si rifacesse di volta in volta a quei modelli<br />
che potevano essergli utili, con alcune punte di original<strong>it</strong>à soprattutto per quel che riguarda<br />
l’industria alimentare locale. Uno dei temi più sfruttati nell’amb<strong>it</strong>o delle prime forme reclamistiche<br />
e abbondantemente utilizzato da Mazzieri per l’industria salumiera locale: quello<br />
dell’animale personificato. È proprio questo il tema più originale e divertente di Dario Mazzieri<br />
che disegna una grande quant<strong>it</strong>à di immagini in cui il maiale diventa protagonista di scene<br />
che lo vedono in procinto di essere più o meno felicemente sacrificato per soddisfare il<br />
palato di chi all’epoca aveva certamente meno problemi di oggi ad associare mentalmente<br />
una salsiccia o una fetta di salame all’animale da cui vengono prodotte.<br />
Dove: Museo della Figurina, Corso Canalgrande103, Modena<br />
Quando: fino al 12 luglio<br />
Orari: merc-sab 10.30-13:16-19.30 dom e festivi 10.30-19.30<br />
Info: 059 2033090<br />
Splendidi costumi da Oscar<br />
sul palco del Teatro Comunale<br />
È allest<strong>it</strong>a fino all’11 luglio presso il<br />
Teatro Comunale Luciano Pavarotti<br />
la mostra Dalla Corte alla Scena che<br />
propone gli ab<strong>it</strong>i originali e i costumi<br />
di scena della Sartoria Tirelli. Fondata<br />
nel 1964 da Umberto Tirelli, l’atelier<br />
ha firmato e tuttora firma, con i suoi<br />
stilisti, i guardaroba dei grandi allestimenti<br />
teatrali e dei film da Oscar da<br />
Visconti a Minghella. Oggi la Sartoria<br />
Tirelli conta 160.000 ab<strong>it</strong>i di scena<br />
dall’epoca precristiana fino agli anni<br />
’80 e una collezione di 15.000 ab<strong>it</strong>i<br />
originali dal 1750 al 1970. Molti di<br />
questi saranno al Comunale in un<br />
allestimento evocativo che occuperà<br />
la platea e il palcoscenico<br />
Info: www.comune.modena.<strong>it</strong>/seratestensi<br />
alla mOdenarte fino al 4<br />
i sogni di Giuliano Ghelli<br />
Si chiudono il 4 luglio le porte sui<br />
sogni di Giuliano Ghelli, alla galleria<br />
ModenArte (via Toscanini 24). Porte,<br />
scenografie, barche, lettere, arcobaleni,<br />
spirali e racconti, sono solo<br />
alcuni degli elementi che fluttuano nei<br />
dipinti dell’artista fiorentino in mostra<br />
con Sogni in Viaggio.<br />
Il percorso, organizzato con la collaborazione<br />
della Fondazione Giuliano<br />
Ghelli e curato dal cr<strong>it</strong>ico Maurizio<br />
Vanni, si offre al vis<strong>it</strong>atore come un<br />
vero e proprio viaggio tra tecnica e<br />
materia.<br />
Il caos calmo di Ghelli, il valzer di<br />
colori ed emozioni che da questo<br />
possono scaturire, sono il vero<br />
motivo conduttore della mostra che<br />
come una scatola cinese è pronta a<br />
rivelare magie e paesaggi di mondi<br />
paralleli.<br />
Info: 059 367470<br />
Le foreste di Lorenzo mattotti<br />
Un ciclo di opere ispirato alla selvaggia natura della Patagonia<br />
Alla D406 (Via Cardinalmorone 31/33), fino al 19 luglio,<br />
lorenzo Mattotti proporrà il ciclo di opere dal t<strong>it</strong>olo Foreste,<br />
grandi p<strong>it</strong>ture su tela e su carta di forte impatto emotivo<br />
ispirate da un viaggio in Patagonia. “In questo viaggio - spiega<br />
Mattotti - ho incontrato foreste foltissime, molto nere, queste<br />
querce hanno una grande intens<strong>it</strong>à drammatica. Questi<br />
alberi soffrono molto le tempeste, sono maltrattati, tagliati,<br />
modellati dal vento e dal freddo. È una foresta come quella<br />
delle nostre leggende. Una foresta di streghe con i suoi<br />
mostri contorti, i suoi uccelli minacciosi. Volevo vedere come<br />
la luce entrava nella foresta, questo spazio buio e denso...<br />
Mi piace molto lavorare sul confine fra il figurativo e l’astratto.....”<br />
Per l’occasione la galleria D406 ha realizzato un prezioso volume di grande formato,<br />
interamente stampato in serigrafia con tiratura lim<strong>it</strong>ata di soli 130 esemplari numerati<br />
e firmati dall’artista. L’8 luglio dalle ore 19 alle 22.30 Lorenzo Mattotti sarà in<br />
galleria per dedicare le sue pubblicazioni reperibili in galleria.<br />
Info: 059 211071<br />
arte