∑ VO n 10 ottobre 2012_Ottobre 2012 - Provincia Romana ...

F.G.M.: Schegge Giandidiane. N. 33d - Ven. Mª Giuseppina Recio, la sognatrice di Granada. Cap. 4
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Baciando il piede alla prima inferma mentale
Ciempozuelos. Esse l’accolsero
con grande amore e Angustias
suggerì come prima cosa di baciarle
i piedi, cosa che fecero tutte,
volendo indicare con quel gesto
che da allora in poi in ogni malata
avrebbero riconosciuto la persona
di Cristo sofferente; in effetti, da
quando il Figlio di Dio s’è fatto
Uomo, tutta l’umanità forma un
solo Corpo con Lui e perciò ogni
premura usata alle membra, Cristo
che ne è il Capo la riceve come
diretta a Lui.
Quello stesso mese di aprile si
unì loro il 21 anche Caterina
Rebollar, di Lastres (Oviedo); ed a
metà maggio da Granada giunse
Dolores Merino. Ormai erano già
dieci e Menni, dopo averne chiesta
approvazione al card. Juan
Ignacio Moreno, che era l’arcivescovo
di Toledo, dal quale Ciempozuelos
dipendeva allora, dette
inizio formale al nuovo Istituto di
Suore: premessi nove giorni di
Esercizi Spirituali, predicati da lui
stesso, impose il 31 maggio 1881
alle postulanti l’abito religioso, col
che iniziarono l’anno di Noviziato
prescritto dal diritto canonico.
La cerimonia segnò la nascita
giuridica del nuovo Istituto, che fu
intitolato a Nostra Signora del
Sacro Cuore di Gesù, la cui festa
cadeva allora l’ultimo di maggio.
La scelta fu dettata dalla viva
devozione tanto di Giuseppina ed
Angustias, quanto di Menni che,
nel redigere le Costituzioni per le
sue Suore, sottolineò nel Prologo
che la denominazione di Figlie di
Nostra Signora del Sacro Cuore di
Gesù era dovuta al fatto che, oltre
ad esserci l’approvazione della
Chiesa ad invocare Maria con tale
titolo, questo era legato in modo
speciale alle circostanze provvidenziali
che portarono alla nascita
dell’Istituto.
In giugno fra Giovanni Maria
Alfieri venne a Cempozuelos per
la Visita Canonica al nostro Ospedale
e ne profittò, su delega del
card. Moreno, per benedire il 28 la
Cappella delle Suore ed insediarvi
il Santissimo, sicché le Suore iniziarono
ad organizzare turni di
adorazione, sia sole, sia talora
unite alle malate. Inoltre Alfieri il
29 giugno affiliò le Suore al nostro
Ordine e convinse Menni a completare
il loro abito con un crocifisso
da mettere al collo e che egli
stesso donò loro.
Se ci rileggiamo le lettere che
Menni aveva ricevuto in Spagna
da Alfieri, vi troviamo l’insistente
invito a concentrare tutte le sue
energie sulla restaurazione del
nostro Ordine ed a non lasciarsi
assorbire da altri progetti, sicché
possiamo immaginare la gioia di
Menni nel vedere la compiaciuta
benevolenza che invece Alfieri
mostrò nella visita alle Suore.
Su mandato del card. Moreno,
Menni si dedicò ad elaborare le
Costituzioni durante l’intero anno
di Noviziato delle Suore; il testo fu
presentato il 26 maggio 1882 e
approvato il 27 settembre.
La domenica 4 giugno 1882,
conclusosi l’anno di prova del
Noviziato, ci fu l’ammissione alla
Professione Temporanea dei Voti
di Povertà, Castità e Obbedienza.
All’indomani le nove neoprofesse
furono ricevute dal card. Moreno,
che si felicitò con loro e confermò
come Superiora Giuseppina, che
ora aveva assunto da religiosa il
nome di suor Maria Giuseppina
del Santissimo Sacramento.
Angustias non era nel gruppo,
avendo sentito il bisogno di un
maggior tempo di discernimento.
L’angosciava infatti il timore che
il nascente Istituto sarebbe perito
miseramente se un giorno Menni,
impegnato prioritariamente alla
rinascita in Spagna del proprio
Ordine, fosse stato costretto a disinteressarsi
delle sue Suore. In
realtà gli uomini sono solo uno
strumento della Provvidenza e
quando Angustias capì Chi aveva
Appena padre Alfieri collocò il Santissimo,
le Suore iniziarono i turni per l’adorazione