∑ VO n 10 ottobre 2012_Ottobre 2012 - Provincia Romana ...
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“Leggimi subito, leggimi forte.<br />
Dimmi ogni nome che apre le porte.<br />
Chiama ogni cosa così il mondo viene.<br />
Leggimi tutto, leggimi bene.<br />
Dammi la rosa, dammi la rima.<br />
Leggimi in prosa, leggimi prima”.<br />
16<br />
Bruno Tognolini<br />
Ogni bambino ha diritto a essere<br />
protetto, non solo dalla malattia<br />
e dalla violenza, ma anche<br />
dalla mancanza di adeguate occasioni di<br />
sviluppo affettivo e cognitivo. “Nati per<br />
leggere” è un progetto che promuove la<br />
lettura ad alta voce ai bambini di età<br />
compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti<br />
ricerche scientifiche hanno dimostrato<br />
come, il leggere ad alta voce, con una<br />
certa continuità, ai bambini in età prescolare,<br />
abbia una positiva influenza,<br />
sia dal punto di vista relazionale che cognitivo,<br />
oltre a consolidare nel bambino<br />
l’abitudine a leggere, che si protrarrà<br />
nelle età successive, grazie all’approccio<br />
precoce legato alla relazione.<br />
“Nati per leggere” è un progetto sorto<br />
nel 1999 dall’alleanza tra l’Associazione<br />
Culturale Pediatri (ACP), i bibliotecari<br />
e il Centro per la Salute dei Bambini-ONLUS.<br />
Leggere un libro a un bambino signi-<br />
INVITO ALLA LETTURA<br />
“NATI PER LEGGERE”:<br />
PROGETTO PER L’INFANZIA<br />
Iride Dello Iacono<br />
fica soprattutto dedicargli tempo, condividere<br />
con lui emozioni e sensazioni,<br />
entrare, insieme a lui, in un mondo e in<br />
una dimensione tutta speciale. I pediatri<br />
debbono consigliare ai genitori di leggere<br />
storie ai propri bambini fin dai primi<br />
anni e, semmai, fare dono ai bambini<br />
di un libro durante le visite, perché<br />
ciò rende più efficace il consiglio e aumenta<br />
la probabilità che il libro venga<br />
letto. Partecipare al progetto “Nati per<br />
leggere” significa promuovere la lettura,<br />
ciascuno nel proprio ambito, contribuendo<br />
a creare una rete interdisciplinare<br />
tra operatori e servizi che si prendono<br />
cura della prima e primissima infanzia.<br />
Lettori volontari possono, poi, operare<br />
in vari contesti, frequentati dai bambini<br />
e dai loro genitori: sale d’attesa degli<br />
ambulatori pediatrici, reparti di pediatria<br />
ospedalieri, biblioteche e altri<br />
luoghi della città, spazi-gioco, giardini,<br />
parchi, asili-nido, scuole per l’infanzia,<br />
librerie. Leggere con un bambino vuol<br />
dire contribuire in modo determinante<br />
alla crescita delle sue capacità cognitive<br />
e relazionali. L’intimità che si crea<br />
condividendo con lui la lettura di un libro,<br />
rappresenta il terreno ideale su cui<br />
far crescere il suo amore per le parole e<br />
per le storie oltre che le sue capacità di<br />
comprendere<br />
meglio il mondo<br />
che sta dentro<br />
e fuori di<br />
lui. La lettura<br />
s’inserisce nel<br />
percorso dell’umanizzazione<br />
dell’ambiente<br />
ospedaliero,<br />
volto alla ricerca<br />
di un miglioramento<br />
della<br />
qualità, dell’accoglienza<br />
e del-<br />
la vita, non solo del bambino, ma di tutti<br />
gli attori presenti in ospedale (familiari,<br />
medici, infermieri, volontari, visitatori,<br />
ecc.).<br />
Essa si pone, idealmente, come un<br />
ponte tra il dentro e il fuori, fra il ricovero<br />
e la vita sociale, tra il luogo di cura e<br />
la realtà culturale multiforme dell’ambiente<br />
in cui ciascuno vive. Il nostro Reparto<br />
di Pediatria ha aderito, nel 2001, al<br />
progetto “Nati per leggere” promosso<br />
dall’Associazione Culturale Pediatri<br />
(ACP). Nella nostra sala-giochi è ubicata<br />
una piccola libreria in cui sono custoditi<br />
libri di lettura per tutte le età, oltre ad<br />
album su cui disegnare e colorare.<br />
Il progetto “Nati per leggere”, all’interno<br />
dell’Ospedale, ha diversi obiettivi:<br />
- permettere la fruizione dei servizi bibliotecari<br />
alle persone ospedalizzate,<br />
ai visitatori e agli accompagnatori;<br />
- rendere più lieve il disagio della malattia<br />
e del ricovero ospedaliero presentando<br />
la lettura come strumento di<br />
terapia, di svago e di allontanamento<br />
della sofferenza e della malinconia;<br />
- offrire momenti di sollievo, benessere<br />
e opportunità di socializzazione attraverso<br />
la lettura ad alta voce;<br />
- potenziare la promozione della lettura<br />
ad alta voce per i bambini fin dal<br />
primo anno di età.<br />
I libri di fiabe rappresentano lo strumento<br />
fondamentale con cui s’intrattengono<br />
i bambini ricoverati nell’Unità<br />
Operativa di Pediatria e nel Day Hospital<br />
pediatrico. I genitori, supportati<br />
dal personale infermieristico, chiedono<br />
spesso dei libri durante la degenza dei<br />
loro piccoli.<br />
Un libro, letto ad alta voce, dal genitore,<br />
dall’infermiera o dal pediatra,<br />
crea un clima di distensione che consente<br />
di condurre anche le procedure<br />
più a rischio, con il massimo della tranquillità,<br />
senza mai perdere di vista il<br />
bambino.