Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: una speranza per i giovani LAURA MORSELLI, Vincitrice del concorso in Magistratura 71 Falcone e Borsellino: <strong>il</strong> coraggio di un’idea SANDRA MOSELLI, Vincitrice del concorso in Magistratura 74 Paolo Borsellino: un uomo buono. TOMMASO VIRGA, Presidente di Sezione del Tribunale di Palermo 77
<strong>Il</strong> <strong>profumo</strong> <strong>della</strong> <strong>libertà</strong> <strong>Il</strong> <strong>profumo</strong> <strong>della</strong> <strong>libertà</strong> Prima di qualunque considerazione, desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a riempire di ricordi, riflessioni, speranze questo libro. Poi voglio ringraziare coloro che lo stanno leggendo, specialmente se ancora giovani, per la loro curiosità, per l’atto di impegno civ<strong>il</strong>e che stanno compiendo in questo momento. 18 anni, sono trascorsi, e tornare indietro non si può. Non si potrà chiedergli di non recarsi da sua madre, almeno quel giorno. Non si potrà ascoltarlo, un’ultima volta ancora, mentre spiega agli studenti italiani le ragioni di una lotta che è di tutti e non di uno solo o di pochi. Non si potrà fermare quella strage, ma si potrà fare qualcos’altro che renda onore alla sua vita e alla sua morte: schierarsi dalla sua parte, anche se lui non c’è più, da diversi anni. Dalla parte di Paolo Borsellino si ama la <strong>libertà</strong>, si ama la bellezza di una esistenza libera dalla violenza criminale che diventa prassi quotidiana, libera dallo sfruttamento vigliacco di molti da parte di pochi, libera dalla droga, dall’estorsione, dalla corruzione, dall’ingiustizia. Dalla parte di Paolo Borsellino si combatte oggi, come tutti i giorni, su ogni pezzettino <strong>della</strong> nostra nazione per veder trionfare la giustizia in ogni ambito sociale. Non serve fare <strong>il</strong> magistrato antimafia per servire la causa di Paolo Borsellino. Tutti noi qualunque età abbiamo, qualunque lavoro facciamo, in qualunque città viviamo, siamo chiamati ad una scelta di parte: o di qua, dalla parte di Paolo, o di là, dalla parte di quei v<strong>il</strong>i senza onore che opprimono <strong>il</strong> nostro popolo. <strong>Il</strong> nemico è lo stesso, che si chiami mafia o camorra, <strong>il</strong> nemico è rappresentato da coloro che antepongono <strong>il</strong> proprio interesse a quello <strong>della</strong> propria gente e per questo sono pronti a schiacciare regole, diritti, uomini, donne, vite. Dalla parte di Paolo Borsellino, di Giovanni Falcone, dei loro agenti di scorta e di tutti i martiri nella lotta alla mafia si ama l’Italia. Ogni giorno <strong>della</strong> nostra vita siamo chiamati a scegliere a quale parte del campo di battaglia appartenere, a quale visione del mondo aderire. Anche chi fa politica deve fare la sua parte, anzi più di qualunque altro. Diceva Borsellino: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l'esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”. La politica deve usare le sue stesse parole, perché si tratta di un giuramento verso coloro che rappresenta, verso coloro che hanno donato tutto di sé stessi per <strong>il</strong> nostro destino in comune. 7