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L'evoluzione olocenica - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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E’ evidente l’ultimo interglaciale caldo a 125.000 anni fa (in cui le temperature erano più elevate <strong>di</strong><br />

quelle o<strong>di</strong>erne), ed il progressivo raffreddamento <strong>del</strong>la glaciazione wurmiana, culminato nel picco<br />

freddo <strong>di</strong> 18.000 anni fa, momento in cui la valle <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> fu profondamente incisa fino ad una<br />

profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> –50 m s.l.m. nel tratto urbano. In seguito vi fu un repentino riscaldamento che fece<br />

sollevare il livello <strong>del</strong>le acque marine da –120 m al livello o<strong>di</strong>erno, ed il contemporaneo<br />

alluvionamento <strong>del</strong>la valle tiberina. Tuttavia i rapporti isotopici non possono dettagliare questo<br />

sviluppo recente olocenico (l’Olocene inizia 10.000 anni fa, quando era completata gran parte <strong>del</strong>la<br />

risalita eustatica), e per farlo ci dobbiamo servire dei dati stratigrafici raccolti nell’area romana e<br />

presso la foce <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> (figura 6).<br />

(Figura 6)<br />

Infatti attraverso lo stu<strong>di</strong>o dei se<strong>di</strong>menti affioranti e presenti nel sottosuolo <strong>del</strong> complesso <strong>del</strong>tizio <strong>del</strong><br />

<strong>Tevere</strong> sono state formulate alcune ipotesi sull’evoluzione <strong>di</strong> quest’area dall’ultimo picco freddo<br />

wurmiano (18.000 anni fa) ad oggi. Bellotti et al. (1989) hanno riconosciuto nell’area in esame<br />

<strong>di</strong>verse litologie raggruppate in sei litofacies che costituiscono depositi fluviali, <strong>di</strong> laguna costiera e<br />

marini. Grazie all’utilizzo <strong>di</strong> datazioni ra<strong>di</strong>ometriche tramite il 14 C, si è costatato che in questa zona il<br />

sollevamento <strong>del</strong> livello marino dopo l’ultimo picco freddo glaciale non è avvenuto a velocità<br />

costante. Secondo gli stessi Autori tra 18.000 e 10.000 anni fa il tasso me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> risalita è stato <strong>di</strong><br />

circa 1,3 metri al secolo, mentre tra 10.000 e 5.000 anni fa è stato <strong>di</strong> circa 0,5 metri al secolo.<br />

Durante la risalita <strong>del</strong> livello <strong>del</strong> mare si formò una barriera costiera che migrò verso terra con<br />

velocità <strong>di</strong>fferenti nei due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo considerati, e cioè <strong>di</strong> 240 e 45 metri al secolo<br />

rispettivamente. Attraverso il ritrovamento <strong>di</strong> strati <strong>di</strong> torba ed esami microfaunistici nei se<strong>di</strong>menti <strong>del</strong><br />

complesso <strong>del</strong>tizio <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>, Bellotti et al. (1989) in<strong>di</strong>viduano nove stazionamenti <strong>del</strong> livello marino,<br />

rispettivamente alle quote <strong>di</strong>: -125 m; -66 m; -59 m; -40 m; -30 m; -25 m; -17 m; -10 m; 0 m. I primi<br />

quattro sarebbero avvenuti tra 18.000 e 10.000 anni fa, mentre gli altri nei successici 5.000 anni

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