La riabilitazione precoce intensiva dopo intervento di ... - MediK
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SERVODIO IAMMARONE LA RIABILITAZIONE PRECOCE INTENSIVA DOPO INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA: VALUTAZIONE DEI RISULTATI<br />
rinforzo della muscolatura degli arti superiori e <strong>di</strong> istruzione agli<br />
esercizi da effettuare nell’imme<strong>di</strong>ato postoperatorio.<br />
Il programma riabilitativo postoperatorio è stato condotto in<br />
maniera analoga nei due gruppi del campione ed è volto al recupero<br />
funzionale ottimale del paziente nel periodo relativamente breve<br />
della degenza postchirurgica ed alla contemporanea riduzione e prevenzione<br />
delle complicanze possibili in tale fase.<br />
Nella <strong>riabilitazione</strong> post-protesica sono <strong>di</strong> norma previsti anche<br />
esercizi <strong>di</strong> rieducazione e facilitazione neuromuscolare propriocettiva<br />
che tuttavia non sono facilmente praticabili in un protocollo accelerato<br />
come quello eseguito nella nostra esperienza.<br />
Al termine del ricovero viene proposta al paziente una intervista<br />
relativa alla sua sod<strong>di</strong>sfazione riguardo la degenza, il proprio stato <strong>di</strong><br />
salute ed gli obiettivi in<strong>di</strong>viduali raggiunti con il percorso riabilitativo;<br />
viene anche fornito un opuscolo con i consigli per le modalità <strong>di</strong><br />
gestione delle attività in ambito domiciliare e per le pratiche riabilitative<br />
da continuare a casa <strong>dopo</strong> la <strong>di</strong>missione.<br />
Nell’imme<strong>di</strong>ato post-operatorio vengono poste in atto tutte le<br />
misure mirate alla profilassi delle complicanze al fine <strong>di</strong> prevenire:<br />
– TVP: attraverso la mobilizzazione <strong>precoce</strong>, l’utilizzo della calza<br />
elastica a compressione graduale e <strong>di</strong> farmaci anticoagulanti quali<br />
l’eparina a basso peso molecolare;<br />
– lussazioni: limitando posture anomale che prevedano un eccessivo<br />
grado <strong>di</strong> libertà nei tre piani dello spazio dell’articolazione<br />
coxo-femorale;<br />
– piaghe da decubito e <strong>di</strong>strofie cutanee attraverso: la <strong>precoce</strong><br />
mobilizzazione a letto, la costante attuazione dei cambi posturali<br />
e la rapida messa in carico del paziente per facilitare la ripresa<br />
del controllo della statica attiva nella postura eretta e appena<br />
possibile della deambulazione, prima assistita e quin<strong>di</strong> autonoma<br />
con l’uso <strong>di</strong> ausili idonei da utilizzare con in<strong>di</strong>cazioni personalizzate<br />
in base alle caratteristiche del singolo paziente.<br />
Tutti i pazienti vengono preventivamente istruiti nei giorni precedenti<br />
l’<strong>intervento</strong> sugli obiettivi da perseguire e raggiungere, sui<br />
tempi e le modalità del percorso riabilitativo ed infine su come evitare<br />
complicanze post-operatorie, soprattutto la lussazione dell’impianto.<br />
Il nostro protocollo post-operatorio viene attuato <strong>precoce</strong>mente,<br />
già poche ore <strong>dopo</strong> l’<strong>intervento</strong> tenendo conto delle con<strong>di</strong>zioni<br />
cliniche del paziente. <strong>La</strong> <strong>riabilitazione</strong> viene praticata nel reparto<br />
<strong>di</strong> degenza e prevede almeno due sedute <strong>di</strong> fisioterapia quoti<strong>di</strong>ane<br />
della durata <strong>di</strong> circa un’ora ciascuna, viene opportunamente personalizzata<br />
ed eventualmente <strong>di</strong>lazionata nell’ambito della stessa<br />
giornata per adattarla anche alla tolleranza del paziente ed al suo<br />
grado <strong>di</strong> collaborazione, variando il numero, la durata e gli intervalli<br />
delle sedute, la frequenza, l’intensità e la <strong>di</strong>fficoltà degli esercizi proposti.<br />
Giorno dell’<strong>intervento</strong><br />
A letto<br />
– movimenti passivi e attivi assistiti e/o liberi per la flesso-estensione<br />
della tibio-tarsica;<br />
– contrazione isometrica dei muscoli glutei e quadricipiti femorali;<br />
– pompaggi delle caviglie;<br />
– mobilizzazione passiva e attiva assistita cauta dell’arto operato<br />
mantenuto in una doccia <strong>di</strong> gommapiuma per evitare malposizioni<br />
durante i primi giorni postoperatori.<br />
Primo giorno successivo all’<strong>intervento</strong>:<br />
A letto: agli esercizi precedenti che vengono incrementati per frequenza<br />
e durata si aggiungono:<br />
– flessione passiva ed attiva assistita del ginocchio e dell’anca;<br />
– scivolamenti attivi sul tallone;<br />
– sollevamenti arti a ginocchia estese.<br />
Da seduto:<br />
– flesso estensione attiva delle ginocchia;<br />
– contrazione isometrica dei muscoli quadricipite e bicipite femorale;<br />
– abduzione passiva e rinforzo isometrico dell’arto, specie del<br />
me<strong>di</strong>o gluteo.<br />
Secondo giorno dall’<strong>intervento</strong><br />
A letto; agli esercizi precedenti si aggiungono:<br />
– spinte con i talloni sul piano del letto;<br />
– sollevamenti degli arti a ginocchia estese-flesse a trenta gra<strong>di</strong>;<br />
– abduzione attiva-assistita delle anche.<br />
Il paziente viene messo in pie<strong>di</strong> e pratica<br />
– deambulazione con girello all’interno della stanza;<br />
– abduzione attiva-assistita delle anche.<br />
Terzo giorno dall’<strong>intervento</strong><br />
Gli esercizi precedenti vengono incrementati per intensità e durata<br />
e la deambulazione con girello viene eseguita fuori della stanza <strong>di</strong><br />
degenza su percorsi più lunghi si fanno eseguire gli spostamenti letto-se<strong>di</strong>a<br />
se<strong>di</strong>a-letto in modo da aumentarne progressivamente l’in<strong>di</strong>pendenza<br />
nei movimenti.<br />
Quarto giorno dall’<strong>intervento</strong><br />
Si ripetono gli esercizi precedentemente descritti e si mette in<br />
pie<strong>di</strong> il paziente con l’ausilio dei bastoni canadesi.<br />
Quinto giorno dall’<strong>intervento</strong><br />
Agli esercizi precedenti il paziente viene educato a salire e scendere<br />
le scale con l’ausilio dei bastoni canadesi.<br />
Sesto giorno dall’<strong>intervento</strong><br />
Il paziente che ha acquisito con buona autonomia le abilità motorie<br />
incluse nel progetto riabilitativo in<strong>di</strong>viduale viene in genere<br />
<strong>di</strong>messo. Nei pazienti ancora degenti, in genere più anziani o con<br />
problemi <strong>di</strong> peso e quin<strong>di</strong> con minor grado <strong>di</strong> autosufficienza si<br />
continua il protocollo intensificando gli esercizi precedenti.<br />
Gli esercizi vengono ripetuti più volte nel corso della stessa giornata<br />
sia con l’aiuto del terapista, sia in autogestione da parte del<br />
paziente per gli esercizi più semplici <strong>dopo</strong> sua accurata istruzione. Si<br />
cerca <strong>di</strong> mantenere lo stesso terapista per tutta la durata del trattamento<br />
in ricovero in maniera da stabilire un rapporto ottimale <strong>di</strong><br />
fiducia e <strong>di</strong> collaborazione tra paziente e terapista e facilitare l’attuazione<br />
del programma riabilitativo in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> massima sicurezza<br />
psicologica per il paziente stesso. Al terapista viene affidata quoti<strong>di</strong>anamente<br />
una scheda personalizzata per ogni paziente con la<br />
<strong>di</strong>stribuzione degli esercizi da eseguire nell’arco del periodo <strong>di</strong><br />
degenza nella quale vengono riportati gli obiettivi da raggiungere e<br />
devono essere annotate le eventuali <strong>di</strong>fficoltà incontrate nell’attuazione<br />
del protocollo. Quoti<strong>di</strong>anamente il terapista relaziona sul recupero<br />
del paziente ed insieme al me<strong>di</strong>co valuta la efficacia ed efficienza<br />
del trattamento attuato e le eventuali mo<strong>di</strong>fiche da apportare<br />
al ritmo, intensità e durata degli esercizi proposti in base alla compliance<br />
del paziente stesso. I familiari vengono istruiti opportunamente<br />
su tutte le modalità applicative degli esercizi e su come devono<br />
essere eseguiti i cambiamenti posturali, i passaggi letto/se<strong>di</strong>a, l’uso<br />
dell’alzawater e gli esercizi da continuare a domicilio.<br />
Risultati<br />
Nella valutazione dei risultati abbiamo preso in considerazione:<br />
– rimozione del catetere vescicale che viene applicato <strong>di</strong> norma a<br />
tutti i pazienti operati. Nelle femmine viene mantenuto me<strong>di</strong>a-<br />
2 EUROPA MEDICOPHYSICA October 2008