La mucca pazza della democrazia. La destra ... - Rivista Meridiana
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Antipolitica<br />
berismo, l’incrocio col populismo serve non di meno a dettare al mercato<br />
stesso qualche limitazione di rilievo. Il mercato sarà pure additato,<br />
in sintonia con lo spirito del tempo, quale il meccanismo di regolazione<br />
più genuino e meno condizionabile, oltre che meglio in grado di<br />
riconoscere capacità, virtù, meriti dell’uomo qualunque. In compenso,<br />
schierandosi, come il populismo pretende, dalla parte dei «piccoli»<br />
(poiché membri <strong>della</strong> comunità nazionale e non «diversi»: omosessuali,<br />
tossicodipendenti ecc.) contro le prevaricazioni dei forti e dei ricchi,<br />
molte formazioni <strong>della</strong> Nuova <strong>destra</strong> prendono qualche distanza<br />
dall’ortodossia neoliberale. Perché il mercato funzioni a dovere, e cioè<br />
armoniosamente ed equamente, è doveroso porgli qualche freno, anche<br />
a protezione dell’economia nazionale.<br />
Da ultimo, c’è da osservare come il populismo antipolitico <strong>della</strong><br />
Nuova <strong>destra</strong> si rivolga ad un pubblico alquanto più variegato di quello<br />
sia <strong>della</strong> <strong>destra</strong> estrema, che si rivolgeva soprattutto alla piccola borghesia<br />
nostalgica <strong>della</strong> disciplina e dell’ordine, sia del populismo «degli<br />
antichi», il quale blandiva le plebi diseredate aizzandole contro i ceti<br />
privilegiati. Il populismo «dei moderni» 12 (o dei «postmoderni») è un<br />
populismo catch-all, che non trascura gli strati più poveri e più deboli,<br />
ma che in special modo rivolge le sue lusinghe, agitando lo spauracchio<br />
di un’irreversibile erosione del loro stile di vita, e del loro universo di<br />
valori, alle categorie sociali che negli anni dello sviluppo hanno avuto<br />
modo d’assaporare un relativo benessere e che o sono disorientate dai<br />
tumultuosi cambiamenti prodotti dalla fuoruscita dalla stagione fordista<br />
e dall’internazionalizzazione dell’economia, oppure ne sono già vittima:<br />
le quali in tal modo sfogano le loro paure su chi è più forte, ma<br />
ancor più su quanti nella scala sociale si trovano al di sotto di essi.<br />
3. Come si spiega il successo<br />
<strong>della</strong> Nuova <strong>destra</strong> radical-populista (NDRP)?<br />
Ricapitoliamo. In termini d’offerta politica, la Nuova <strong>destra</strong> è <strong>destra</strong><br />
in quanto è malgrado tutto antiegualitaria e aderisce a una concezione<br />
«naturalistica» <strong>della</strong> società; è radicale per il suo estremismo verbale; è<br />
nuova in quanto non respinge i principi democratici. È viceversa populista<br />
perché la sua retorica si fonda sul mito del popolo, dal populismo<br />
derivando al contempo la sua avversione antipolitica, così come, una<br />
volta che s’è sottomessa al principio democratico, ne deriva una prefe-<br />
12 <strong>La</strong> distinzione è di Hermet, Les populismes dans le monde cit., pp. 126-52.<br />
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