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La mucca pazza della democrazia. La destra ... - Rivista Meridiana

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Antipolitica<br />

segno di una secolarizzazione virtuosa <strong>della</strong> politica. Secondo la variante<br />

«post-materialista» 8 , invece, sono in special modo i livelli di<br />

scolarizzazione più elevati che inducono il cittadino a vivere la vita<br />

collettiva in maniera più sofisticata. Fattosi più esigente e più critico,<br />

e sazio del paternalismo e del burocratismo dello Stato sociale e dei<br />

partiti, i suoi bisogni si sono affinati, diserta più facilmente le urne e,<br />

piuttosto che intrupparsi nelle organizzazioni di massa, preferisce il<br />

privato, o magari il mondo vivace, critico, intelligente delle associazioni,<br />

del volontariato, dei comitati spontanei. Secondo un’altra variante<br />

infine decisivo è il senso di appagamento suscitato nei cittadini<br />

dai risultati che la <strong>democrazia</strong> ha conseguito, dal benessere che ha<br />

assicurato, delle disuguaglianze che ha rimosso o ridotto 9 .<br />

In realtà, quali che ne siano i moventi, a ragionarci sopra con attenzione,<br />

il distacco dalla politica è un fenomeno ben più complesso<br />

di quanto a prima vista non appaia 10 . Intanto, non è vero, come qualche<br />

nostalgico pretende, che i cittadini in passato fossero più affezionati<br />

alla politica. Né, al tempo stesso, eterodiretta e prevalentemente<br />

espressiva com’era, la partecipazione politica del passato, per<br />

quanto non disprezzabile, era di qualità troppo elevata. In terzo luogo,<br />

se distacco si ha di questi tempi, si tratta di un distacco altamente<br />

selettivo. Per quanto distaccati e risentiti essi siano, i cittadini apprezzano<br />

la <strong>democrazia</strong> sopra ogni altra forma di governo e aspirano<br />

ad esser governati democraticamente, considerando inaccettabili le<br />

forme non democratiche di governo. Non abbiamo purtroppo indicazioni<br />

soddisfacenti su cosa i cittadini intendano realmente per <strong>democrazia</strong>.<br />

È in particolare verosimile che il consenso riguardi in special<br />

modo il principio elettorale e che già in tema di diritti democratici<br />

esso non sia altrettanto univoco e ampio. In ogni caso, un dato<br />

inconfutabile è l’insoddisfazione dei cittadini per come le democrazie<br />

funzionano in concreto.<br />

I cittadini manifestano cioè un diffuso sentimento di delusione<br />

riguardo alle performances dei regimi democratici. In particolare, es-<br />

8 Si rinvia alle ricerche di R. Inglehart: cfr. in particolare The Silent Revolution: Changing<br />

Values and Political Styles among Western Publics, Princeton University Press, Princeton<br />

1977 (trad. it. <strong>La</strong> rivoluzione silenziosa, Rizzoli, Milano 1983).<br />

9 Sintetizza questo punto di vista D. Zolo, Il principato democratico. Per una teoria realistica<br />

<strong>della</strong> <strong>democrazia</strong>, Feltrinelli, Milano 1992, p. 75.<br />

10 Tre indicazioni bibliografiche recenti: P. Perrineau (a cura di), L’engagement politique.<br />

Déclin ou mutation, Presses de la Fondation Nationale des Sciences Politiques, Paris<br />

1994; D. Boy - N. Mayer (a cura di), L’électeur a ses raisons, Presses de SciencesPo, Paris<br />

1997; P. Norris (a cura di), Critical Citizens. Global Support for Democratic Governance,<br />

Oxford University Press, Oxford 1999.<br />

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