Treccani, il portale del sapere - Facolta' di Scienze Politiche
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sottolineato che la violenza bellica salvò ben pochi Ebrei: la gran massa era stata uccisa<br />
nel corso <strong>del</strong>la guerra. Un successo assai maggiore ebbero i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> salvataggio non<br />
violenti, come quelli messi in atto dalla Danimarca perfino durante l'occupazione<br />
m<strong>il</strong>itare tedesca.<br />
Sebbene le conseguenze peggiori <strong>di</strong> conflitti come la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale consistano<br />
nel massacro <strong>di</strong> vite umane - che si accompagna inevitab<strong>il</strong>mente alla guerra - i pacifisti<br />
pongono in r<strong>il</strong>ievo anche l'enorme quantità <strong>di</strong> risorse naturali andate <strong>di</strong>strutte. Paesi<br />
come la Gran Bretagna furono letteralmente costretti a indebitarsi fino al collo per<br />
proseguire la guerra, bruciando così le riserve accumulate da generazioni. Promettenti<br />
sistemi produttivi andarono in pezzi, ed esseri umani furono ridotti alla <strong>di</strong>sperazione<br />
dalla miseria, dalla deportazione forzata e da altre consim<strong>il</strong>i sciagure.<br />
E la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale non fece eccezione neppure alla regola secondo la quale <strong>il</strong><br />
deterioramento morale sembra sempre accompagnarsi alla guerra. Prostituzione,<br />
saccheggio, <strong>di</strong>sprezzo <strong>del</strong>la vita in generale sono <strong>il</strong> retaggio non solo <strong>del</strong>la guerra ma <strong>del</strong><br />
mondo postbellico. La guerra per sua stessa natura incoraggia molte forme <strong>di</strong> declino<br />
morale, come anche molti non pacifisti sono <strong>di</strong>sposti ad ammettere. Durante la seconda<br />
guerra mon<strong>di</strong>ale da entrambe le parti si verificarono ecci<strong>di</strong> <strong>di</strong> prigionieri, e l'assenta<br />
protezione <strong>del</strong>la popolazione civ<strong>il</strong>e, che si presumeva fosse stata ottenuta con i progressi<br />
<strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale, fu minata alla base dal <strong>di</strong>ffuso ricorso a bombardamenti<br />
in<strong>di</strong>scriminati.<br />
2. Sotto un prof<strong>il</strong>o positivo, <strong>il</strong> pacifismo politico crede che sia possib<strong>il</strong>e concepire una<br />
società in cui la violenza venga ridotta a livelli relativamente bassi e ove le tendenze alla<br />
violenza possano essere tenute sotto controllo con mezzi non violenti. Molti <strong>di</strong> questi<br />
obiettivi sono stati già incorporati come ideali in sistemi giuri<strong>di</strong>ci e politici e altri sono da<br />
molti anni oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito. Non solo, ma l'ideale pacifista è già stato parzialmente<br />
messo in pratica da m<strong>il</strong>ioni d'in<strong>di</strong>vidui, che nella loro vita quoti<strong>di</strong>ana agiscono<br />
normalmente in modo non violento e spesso reprimono qualsiasi eventuale impulso alla<br />
rappresaglia.<br />
Quella <strong>del</strong>ineata dai pacifisti è una società mon<strong>di</strong>ale, in cui poche decisioni essenziali<br />
sarebbero prese dal centro - per esempio quelle riguardanti l'allocazione <strong>del</strong>le risorse su<br />
una base equa -, ma in cui l'amministrazione sarebbe altamente decentrata.<br />
Naturalmente lo Stato nazionale sovrano dovrebbe scomparire.<br />
Fra le altre caratteristiche <strong>di</strong> una siffatta società non violenta dovrebbero essere<br />
contemplate: limitazioni all'espansione <strong>del</strong>le città; forze <strong>di</strong> polizia <strong>di</strong>sarmate; una più<br />
equa <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong> red<strong>di</strong>to nell'ambito <strong>di</strong> ogni nazione; una <strong>di</strong>minuzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>vario<br />
fra i paesi economicamente depressi e quelli altamente sv<strong>il</strong>uppati; l'eliminazione o la<br />
mo<strong>di</strong>ficazione drastica dei sistemi carcerari; e, possib<strong>il</strong>mente, un modo <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzare la<br />
tecnologia molto più oculato <strong>di</strong> quello in genere abituale nelle società altamente<br />
industrializzate.<br />
Molte sono, naturalmente, le ra<strong>di</strong>ci <strong>del</strong> comportamento violento, ed è da sperare che gli