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A t t u a l i t à 18 La chiusura del Posto di Polizia in via Bagnoli nel dicembre del 2009, dopo una presenza ininterrotta che durava del ’56, è stata vissuta come una sconfitta da tutti quei cittadini che, oggi come allo- Bitelli Ag e nziA i MM o Bil iAre Affitti - vendite progettAzione - restAuri Consulenza tecnica dott. Arch. patrizio Bitelli 00050 fregene - viale Castellammare, 69/B tel. 06/66.56.39.73 - 06/66.56.26.98 e-mail: immobiliarebitelli@infinito.it ra, chiedono un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio. La notizia che giunge proprio al momento della chiusura del giornale, difficile da verificare in modo ufficiale e basata sino a questo mo- Ritorna la Polizia? Su iniziativa della Questura di Roma potrebbero tornare gli agenti nella postazione del 118 accanto al Nucleo di Cure Primarie di Francesco Zucchi dal 1951 mento solo sui “si dice”, è che su iniziativa della Questura di Roma riaprirà a breve una nuova postazione della Polizia di Stato. Che, a quanto sembra, sarà ospitata presso l’ex sede del 118 accanto al Nucleo Primario di <strong>Fregene</strong>. Una conferma indiretta dell’indiscrezione che sta circolando sempre più insistentemente, viene prima da un sopralluogo e poi dai lavori iniziati. Se è ancora troppo presto per conoscere quale sarà la dotazione di uomini e mezzi, le funzioni che potrà effettivamente svolgere, così come se la sua apertura sarà solo estiva, comunque sia, qualora l’ipotesi si traduca in realtà anche nella misura meno ottimistica, il ritorno della Polizia di Stato a <strong>Fregene</strong> sarà accolto con un sospiro di sollievo.
A m b i e n t e 20 Palme, rimuovere il fusto Ordinanza del Comune: le piante colpite dal punteruolo rosso vanno rimosse con prescrizioni severe multe fino a 3 mila euro da parte dei Vigili Urbani di Francesco Camillo - Foto Marco Melodia Per lo smaltimento delle palme colpite dal Rhynchophorus ferrugineus, più comunemente conosciuto come punteruolo rosso, la svolta era arrivata con la disposizione della Regione Lazio che obbliga tutti i proprietari delle piante uccise dall’insetto killer a ri- muoverne anche il fusto. Ora, come era stato annunciato, nella stessa direzione si è mosso il comune di Fiumicino emettendo una ordinanza, la n. 215 del 3 maggio. Con la quale prescrive tutta una serie di modalità da seguire per gli abbattimenti, proprio per evitare che il Rhynchophorus ferrugineus si propaghi alle altre piante sane. La rimozione deve essere effettuata nelle prime ore del mattino di giornate fresche, evitando giorni con forte piovosità che può rallentare l’esecuzione degli interventi e giornate con ventosità eccessiva che può favorire il volo dei parassiti adulti; l’area sottostante la proiezione della chioma delle piante da abbattere deve essere coperta con teli di plastica dello spessore di almeno 0,40 mm, al fine di impedire la caduta dell’insetto sul terreno nudo e di agevolare le operazioni di raccolta delle parti vegetali tagliate e di tutti gli stadi di sviluppo dell’insetto caduti accidentalmente al suolo; il taglio deve essere effettuato a sezioni, asportando prima le foglie e l’apice vegetativo, evitandone la caduta libera a terra. I lavori devono essere eseguiti da almeno due operatori, di cui uno addetto ai tagli in sommità ed uno a terra per consentire la raccolta immediata e tempestiva dei materiali di risulta; tutte le parti di pianta tagliate che rivelano cavità con presenza anche sospetta di larve o adulti, prima di essere avviate alla distruzione, devono essere necessariamente imbustate o, in alternativa, stoccate e confinate in contenitori chiusi. Ancora: “nel corso delle operazioni di abbattimento si deve provvedere con tempestività alla soppressione degli adulti e degli stadi preimmaginali (larve e bozzoli) che potrebbero accidentalmente liberarsi nell’area circostante, ricorrendo a qualsiasi mezzo idoneo quali la raccolta manuale ed il confinamento in recipienti chiusi e attivati con sostanze insetticide, l’eliminazione per compressione meccanica o la bruciatura con bruciatori a gas”. Alla fine delle operazioni di abbattimento delle piante è necessario procedere alla raccolta e all’imbustamento di tutti i residui finali depositati sul telone di plastica. Nel caso in cui non sia possibile effettuare tempestivamente le operazioni di taglio e l’abbattimento completo dello stipite (fusto), è “necessario provvedere dopo l’eliminazione dell’intera chioma e corona fogliare, nonché della porzione di fusto in cui, presumibilmente, siano allocati la maggior parte dei bozzoli, all’avvolgimento della porzione di fusto rimanente con film plastico, in modo da impedire agli insetti adulti di uscire per dar corso comunque al completamento dei lavori con tempestività”. Il materiale destinato alla distruzione deve essere necessariamente trasportato in un sito diverso da quello di abbattimento, con camion chiuso o telonato per impedire dispersioni accidentali. La distruzione e lo smaltimento dei materiali di risulta deve avvenire con un idoneo trattamento termico o con triturazione meccanica fine assicurandosi che gli stessi abbiano dimensioni non superiori ai 2 cm. Il conferimento del materiale di risulta a siti di smaltimento autorizzati deve essere comprovato da certificazione di avvenuto conferimento e distruzione quale garanzia di corretta attuazione delle prescrizioni. Inoltre la data dell’intervento deve essere comunicata con un anticipo di 5 giorni lavorativi all’Area Pianificazione del Territorio ed Edilizia - Ufficio Tutela Ambientale – a mezzo fax 06.65.21.04.27 al fine di procedere ai dovuti controlli sullo svolgimento delle operazioni di abbattimento e smaltimento. Il mancato rispetto degli obblighi e delle prescrizioni dell’ordinanza comporterà, compreso il caso di mancata rimozione delle palme, l’applicazione di multe severe da parte dei Vigili Urbani: dai 500 ai 3 mila euro per palma.
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