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Oltre l'ostacolo Oltre l'ostacolo - Fregene on Line

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P i ù z a m p e<br />

62<br />

L’omeopatia<br />

per gli animali<br />

Una terapia dolce<br />

e priva di effetti collaterali<br />

Dott.ssa Maria Carla Scarabino<br />

Circa dieci mili<strong>on</strong>i di italiani<br />

preferisc<strong>on</strong>o l’omeopatia<br />

alla medicina tradizi<strong>on</strong>ale,<br />

coinvolgendo in questa scelta anche<br />

i loro animali domestici e n<strong>on</strong><br />

solo cani e gatti, ma anche criceti,<br />

tartarughe, canarini e pesci<br />

rossi, ottenendo gli stessi esiti<br />

positivi delle terapie tradizi<strong>on</strong>ali.<br />

Il medico in grado di padr<strong>on</strong>eggiare<br />

entrambe le medicine è una<br />

garanzia per la salute dei nostri<br />

animali, può decidere quando è<br />

necessario un antibiotico e quando<br />

invece si può ricorrere a una<br />

terapia omeopatica.<br />

Soprattutto tre categorie di proprietari<br />

si rivolg<strong>on</strong>o all’omeopatia:<br />

i sostenitori delle medicine alternative,<br />

i proprietari di animali affetti<br />

da patologie n<strong>on</strong> risolte dalla<br />

medicina tradizi<strong>on</strong>ale, i padr<strong>on</strong>i<br />

che n<strong>on</strong> vogli<strong>on</strong>o trattare il<br />

proprio animale c<strong>on</strong> farmaci<br />

troppo aggressivi.<br />

L’omeopatia è una terapia<br />

dolce a cui gli animali s<strong>on</strong>o<br />

sensibilissimi, n<strong>on</strong><br />

invasiva, priva di effetti<br />

collaterali. Nata<br />

due secoli fa in Ger-<br />

mania ad opera del Dott. S. Hahnemann,<br />

utilizza sostanze naturali<br />

preparate e sperimentate sec<strong>on</strong>do<br />

una rigorosa metodologia<br />

che valuta la malattia n<strong>on</strong> solo in<br />

base ai sintomi ma nella globalità<br />

del malato. Può affr<strong>on</strong>tare processi<br />

acuti sui quali è rapidissima<br />

nell’agire, smentendo chi afferma<br />

che si tratti di terapie lente. Nelle<br />

malattie cr<strong>on</strong>iche agisce in prof<strong>on</strong>dità<br />

riportando l’animale a uno<br />

stato di benessere generale.<br />

Come la medicina tradizi<strong>on</strong>ale anche<br />

l’omeopatia ha i suoi limiti,<br />

ma n<strong>on</strong> per questo possiamo<br />

screditarne l’efficacia. I farmaci<br />

omeopatici, anche se molto maneggevoli,<br />

n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o innocui e<br />

vanno prescritti da veterinari<br />

qualificati in grado di capire l’evoluzi<strong>on</strong>e<br />

della malattia in base<br />

alle leggi di guarigi<strong>on</strong>e. I rimedi<br />

omeopatici s<strong>on</strong>o generalmente in<br />

granuli o gocce, vanno somministrati<br />

a digiuno, sciolti in acqua e<br />

n<strong>on</strong> dev<strong>on</strong>o essere toccati c<strong>on</strong> le<br />

mani. Vanno tenuti l<strong>on</strong>tani dalla<br />

luce e da f<strong>on</strong>ti elettromagnetiche<br />

(cellulari, tv, micro<strong>on</strong>de, ecc.).<br />

Poiché n<strong>on</strong> è indispensabile la<br />

prescrizi<strong>on</strong>e, ognuno di noi può<br />

tenere in casa un piccola farmacia<br />

per il primo soccorso, per<br />

esempio: per il vomito si può usare<br />

IPECA, per il mal d’auto, COC-<br />

CULUS, TABACUM o PETROLEUM,<br />

per i traumi, ARNICA, per le distorsi<strong>on</strong>i,<br />

RHUS TOXICODENDRON<br />

e RUTA alternati, per le ferite, CA-<br />

LENDULA TM, per le punture da<br />

insetti, APIS.<br />

I rimedi vanno somministrati a sec<strong>on</strong>da<br />

della gravità c<strong>on</strong> tempi e modalità<br />

da valutare caso per caso.<br />

Come insegnare<br />

di nuovo al cane a stare<br />

c<strong>on</strong> i propri simili<br />

di Chiara Pennisi<br />

Le classi di socializzazi<strong>on</strong>e s<strong>on</strong>o<br />

state ideate c<strong>on</strong> il preciso<br />

obiettivo di rei-insegnare ai<br />

cani a comunicare e a stare c<strong>on</strong> i<br />

propri simili, c<strong>on</strong> l’utilizzo di questo<br />

verbo si vuole porre attenzi<strong>on</strong>e sul<br />

fatto che il cane in natura, essendo<br />

un animale sociale e collaborativo<br />

dovrebbe nascere c<strong>on</strong> questa capacità.<br />

Troppo spesso, però, nel<br />

m<strong>on</strong>do che gli abbiamo creato intorno<br />

queste sue attitudini veng<strong>on</strong>o<br />

“soffocate” e tanti soggetti si ritrovano<br />

ad essere incapaci di usare<br />

il loro stesso linguaggio ed a perdere<br />

le proprie competenze sociali.<br />

Una corretta socializzazi<strong>on</strong>e è f<strong>on</strong>damentale<br />

per il cane. Sia esso un<br />

cucciolo, un adulto o un anziano, in<br />

ogni suo periodo esistenziale il cane<br />

sente prof<strong>on</strong>damente la necessità<br />

di interagire e c<strong>on</strong>fr<strong>on</strong>tarsi c<strong>on</strong><br />

propri cospecifici, ne vale del suo<br />

equilibrio e serenità. D’obbligo in<br />

realtà la differenziazi<strong>on</strong>e tra classe<br />

di socializzazi<strong>on</strong>e e classi di comunicazi<strong>on</strong>e<br />

ma per semplificare vi<br />

parleremo di entrambe.<br />

Quali s<strong>on</strong>o i vantaggi anche per<br />

il proprietario?<br />

Quante volte siamo noi stessi ad in-<br />

La classi di<br />

socializzazi<strong>on</strong>e<br />

terpretare male alcuni comportamenti,<br />

come ad esempio bollare immediatamente<br />

come un principio di<br />

rissa un approccio un po’ “energico”<br />

e magari siamo proprio noi a farla<br />

diventare tale inserendoci nella loro<br />

comunicazi<strong>on</strong>e falsandola. Oppure<br />

c<strong>on</strong>fermando il timore di un cane<br />

c<strong>on</strong> un approccio più schivo prendendolo<br />

in braccio o richiamandolo<br />

a se, quanti esempi si potrebbero fare<br />

di errori in bu<strong>on</strong>a fede per credenze<br />

da sfatare che ci fanno “leggere<br />

male”! Queste classi veng<strong>on</strong>o<br />

utilizzate per insegnare la comunicazi<strong>on</strong>e<br />

anche ai proprietari, per migliorare<br />

l’intesa e la gesti<strong>on</strong>e del loro<br />

cane in presenza dei suoi simili.<br />

Il proprietario può imparare a: c<strong>on</strong>oscere<br />

i segnali calmanti, importantissimi<br />

per poter “leggere” i messaggi<br />

inviati dai nostri amici a 4zampe;<br />

allentare invece di accrescere la<br />

tensi<strong>on</strong>e tra due o più cani; aiutare<br />

un cane pauroso o aggressivo a sentirsi<br />

pian piano più a suo agio in<br />

mezzo agli altri.<br />

In cosa c<strong>on</strong>sist<strong>on</strong>o nella pratica?<br />

Le classi di comunicazi<strong>on</strong>e si avvalg<strong>on</strong>o<br />

di “cani spalla”, dei veri e propri<br />

cani istruttori, s<strong>on</strong>o cani in grado<br />

di insegnare ad altri cani a comunicare<br />

correttamente ed a comportarsi<br />

nel adeguato nelle diverse<br />

situazi<strong>on</strong>i. Durante queste sedute,<br />

inizialmente i proprietari n<strong>on</strong> in-<br />

terveng<strong>on</strong>o ma viene loro spiegato<br />

il significato di ciò che sta accadendo<br />

in campo, soprattutto verrà loro<br />

spiegato in il linguaggio canino e loro<br />

stessi si rend<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>to di quanto<br />

sia molto più complicato e vario<br />

di quello che credevano! Un cane<br />

che ha modo di sviluppare correttamente<br />

le sue abilità relazi<strong>on</strong>ali e<br />

comunicative diventerà più capace<br />

di adattarsi alle situazi<strong>on</strong>i ambientali,<br />

di gestire in modo migliore i<br />

suoi livelli di ansia e di stress, più<br />

abile nel rapportarsi c<strong>on</strong> noi e c<strong>on</strong><br />

gli altri cani e generalmente. È<br />

chiaro come dopo questi inc<strong>on</strong>tri i<br />

cani tendano a comportarsi in modo<br />

più riflessivo e decisamente meno<br />

impulsivo.<br />

Come veng<strong>on</strong>o formate le classi?<br />

Per poter essere inseriti in una classe<br />

di socializzazi<strong>on</strong>e, i cani dev<strong>on</strong>o<br />

essere valutati per comprenderne le<br />

competenze sociali e le eventuali carenze.<br />

Il ruolo degli educatori è proprio<br />

quello di creare il corretto gruppo di<br />

cani moderatori, gestire la situazi<strong>on</strong>e<br />

generale e dare ai proprietari gli<br />

strumenti necessari per comprendere<br />

quali s<strong>on</strong>o i segnali di stress, di<br />

timore, di aggressività etc.<br />

I risultati?<br />

Un cane felice di saper fare il cane,<br />

un proprietario felice di poter comprenderne<br />

il linguaggio e sapergli<br />

comunicare ciò che è giusto.<br />

63

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