Oltre l'ostacolo Oltre l'ostacolo - Fregene on Line

A m b i e n t e
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Attraversamento daini
In via della Veneziana
per la seconda volta
un auto investe un daino
di Francesco Zucchi
ttenzione, attraversamento
“Adaini”. E’ il cartello che ormai
bisognerebbe mettere in via della
Veneziana, proprio all’uscita di <strong>Fregene</strong>
sud. Mercoledì 27 aprile, infatti,
due daini hanno attraversato la
strada intorno alle 18.00, il primo è
riuscito a passare ma il secondo è
stato investito in pieno da un auto.
“Per fortuna andavo piano, ma non
ho potuto fare nulla per evitarlo, è
sbucato dai campi all’improvviso”,
racconta il guidatore della Citroen.
Con la fiancata e il parabrezza semidistrutti
ed evidenti tracce di sangue
dell’animale. Il quale intontito,
dopo l’incidente, si è rifugiato nei
campi di carote vicini. “Quando siamo
arrivati il daino era accucciato a
pochi passi dalla strada – racconta
un agente della polizia – ma quan-
do ci siamo avvicinati è scappato via
nei campi”.
“Per quanto ho potuto vedere – afferma
Riccardo Di Giuseppe, responsabile
didattico dell’Oasi WWF
di Macchiagrande - si tratta di un
maschio dell’età di due - tre anni.
Benché ferito, riusciva a muoversi
con apparente disinvoltura”.
Non si tratta di un caso isolato, nella
zona gli avvistamenti di daini sono
diventati frequenti, alcuni
esemplari arrivano dal bosco fino
alle case. E un anno fa, il 23 marzo
del 2010, c’è stato un altro incidente,
sempre in via della Veneziana.
Un autobus ha investito un daino,
anche questo sopravvissuto allo
scontro.
Che il territorio sia ricco di animali
selvatici non è una novità, come testimoniano
i frequenti investimenti
di istrici e volpi, così come le segnalazioni
di daini non solo nell’area
protetta. “Per noi non è una
sorpresa vederli mentre coltiviamo
questi campi – racconta Domenico
Barone – sono talmente abituati alla
nostra presenza che spesso si lasciano
avvicinare sino a pochi metri
di distanza prima di fuggire via.
E’ sicuramente uno spettacolo bellissimo,
però non vanno sottovalutati
i danni notevoli che la fauna
selvatica in generale arreca alle
coltivazioni”.
Bisognerà mettere cartelli stradali
e sistemare le recinzioni che delimitano
i campi della Maccarese e
l’area di Macchiagrande. “Ora non
mancherà chi metterà sotto accusa
l’Oasi - dichiara il responsabile
scientifico WWF Francesco Marcone
– ma va detto che richiudere le recinzioni
è un compito che non spetta
al mansionario delle attività di
gestione anche se in realtà rappresenta
uno dei nostri maggiori sforzi,
oltre che una voce importante di
spesa del nostro magro bilancio”.