Oltre l'ostacolo Oltre l'ostacolo - Fregene on Line

C r o n a c h e
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Una 30enne polacca
Una morte orribile. Una donna
polacca è stata investita
da un treno lanciato a 150
chilometri orari. E’ successo il 4
maggio scorso alla stazione ferroviaria
di Maccarese. Di certo non è
stato un incidente, la donna di circa
trent’anni ha cercato questo epilogo.
Erano le 23.20 in punto quando
il “regionale veloce n. 2347”,
proveniente da Pisa e diretto a Roma,
è passato a tutta velocità alla
stazione di “<strong>Fregene</strong> – Maccarese”.
Lei non aspettava sulla banchina,
del resto a quell’ora nessun treno si
ferma più alla stazione, camminava
sui binari, forse veniva addirittura
da Torrimpietra dove si dice
abitasse. Non si sa in quali condizioni
mentali o fisiche si trovasse
ma una cosa è sicura: non è stata
sorpresa dall’arrivo del locomotore.
“Mi sono accorto solo all’ultimo momento
della sua presenza – ha dichiarato
il macchinista che guidava
il 2347 – nonostante in quel punto
ci fosse una buona illuminazione
la donna si era rannicchiata a
terra, forse per non farsi vedere.
Quando ormai mancavano poche
decine di metri alla collisione all’improvviso
si è sollevata in piedi
allargando le braccia per farsi
prendere in pieno, senza tentare
minimamente di spostarsi”.
L’urto è stato devastante, il corpo,
martoriato dal treno, è finito a
pezzi tra le rotaie. Gli uomini della
Polfer e della Polizia Locale di
Fiumicino, i carabinieri della stazione
di <strong>Fregene</strong>, quando sono ar-
Suicida
in albergo
Una ballerina di 53 anni argentina
lasciata dal marito
Si è tolta la vita perché lasciata dal marito. Una ballerina
argentina di flamenco di 53 anni è stata trovata
morta il 6 maggio nella camera di un albergo di
<strong>Fregene</strong>. In una lettera ha spiegato le ragioni del suo
gesto, “troppo grande il dolore per l’abbandono per poter
continuare a vivere”. La donna ha pianificato nei
dettagli i suoi ultimi giorni, prima ha voluto salutare
Si butta
sotto il treno
a Maccarese
rivati non credevano ai loro occhi:
sembrava di essere sul set di un
film dell’orrore.Una scena talmente
raccapricciante che perfino gli
agenti della Polizia Mortuaria erano
riluttanti a ricomporre il cadavere.
Alla fine si è fatta avanti una
donna, “l’unica che ha avuto il fegato
di mettere le mani in quella
macabra ricostruzione”, ha riferito
il personale della stazione.
La Polfer ha seguito le indagini cercando
di capire chi era questa donna
e perché si trovava su quel binario.
A.F., le sue iniziali, non aveva
con sé i documenti, solo dei foglietti
di carta dove era annotato un
indirizzo a Maccarese.
Andrea Corona
per l’ultima volta il padre in Argentina, dall’Italia lo ha
raggiunto in aereo e ha passato qualche giorno con lui.
Poi è ripartita e, arrivata all’aeroporto di Fiumicino, ha
raggiunto da sola <strong>Fregene</strong>. Si è fermata in albergo, ha
scelto una camera con la vasca e prima di andare a dormire
ha ingerito alcuni tubetti di sonnifero. Il personale
dell’albergo si è accorto del corpo senza vita il giorno dopo.
Tra gli effetti personali sono state trovate delle lettere
in cui manifestava tutta la sua disperazione. Il suo
uomo, più giovane di lei, aveva deciso di troncare definitivamente
il rapporto. A 53 anni, anche se era ancora
una bella donna, deve essersi sentita perduta e così ha
deciso di farla finita. Ancora non è chiaro perché proprio
a <strong>Fregene</strong>, magari è stato solo un caso o forse lì aveva
dei bei ricordi, con i quali ha voluto addormentarsi prima
di chiudere per sempre gli occhi.