11.06.2013 Views

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Report <strong>2012</strong>: aggiornato rapporto sull’industria del calcio in Italia<br />

I numeri imponenti<br />

dello Sport nazionale<br />

L’AIA al quarto posto in Europa<br />

per numero di arbitri e al secondo per le donne<br />

di Alessandro Paone<br />

Ad un anno dalla prima edizione, torna<br />

“Report Calcio” <strong>2012</strong>, il rapporto annuale<br />

sul movimento calcistico italiano<br />

elaborata dal Centro Studi, Sviluppo e<br />

Iniziative speciali della FIGC con la collaborazione<br />

dell’Agenzia di Ricerche e<br />

Legislazione (AREL) e Pricewaterhouse-<br />

Coopers. Presentato a Palazzo Altieri,<br />

sede dell’Abi l’opera cerca di aumentare<br />

il tasso di informazione, l’analisi e la conoscenza<br />

di tutti gli aspetti, in particolare<br />

quelli economici e finanziari, dell’industria<br />

del calcio in Italia. Una serie di<br />

dati emersi da questo studio e trattati<br />

nel corso della presentazione dal Ministro<br />

per gli affari regionali, il turismo e<br />

lo sport Piero Gnudi, dal Presidente del<br />

CONI Giovanni Petrucci, dal Presidente<br />

della FIGC Giancarlo Abete e dal segretario<br />

generale dell’Arel On. Enrico Letta.<br />

Un volume di 178 pagine che delinea un<br />

quadro circostanziato di dati statistici<br />

e di informazioni capaci di delineare un<br />

profilo adeguatamente preciso. Sebbene<br />

nell’ultima stagione sportiva il sistema<br />

professionistico in Italia abbia prodotto<br />

significativi ricavi aggregati, circa 2.5 miliardi<br />

di euro, si registra il consolidamento<br />

di una perdita aggregata pari a 428<br />

milioni di euro, la riduzione dei ricavi da<br />

ingresso stadio (- 8%) e delle plusvalenze<br />

per cessioni di calciatori (- 2,8%). Fra<br />

i tanti numeri che vengono snocciolati<br />

nelle pagine alternati a grafici e immagini<br />

si scopre che le squadre in attività nel<br />

2010-2011 sono 71.689, delle quali 470<br />

28 n. 2/<strong>2012</strong><br />

professionistiche, 17.020 dilettantistiche<br />

e 54.199 impegnate in attività di settore<br />

giovanile. Il tutto genera 704.496 gare, di<br />

cui 591.496 ufficiali, alle quali vanno aggiunte<br />

oltre 113.000 gare relative all’attività<br />

amatoriale. Oltre 4.500 sono le gare<br />

disputate nelle competizioni professionistiche<br />

(Serie A, Serie B, Prima Divisione,<br />

Seconda Divisione, Primavera e Berretti)<br />

mentre la percentuale di gare organizzate<br />

dalla Lega Nazionale Dilettanti (586.985),<br />

rispetto al totale delle partite ufficiali disputate<br />

(591.496), è pari a circa il 99%<br />

del totale. L’attività dilettantistica coinvolge<br />

14.526 società, 71.219 squadre per<br />

un totale di 1.136.960 calciatori tesserati.<br />

Considerando la fascia d’età 8-12 quasi<br />

un ragazzo su quattro (23,9%) gioca a<br />

calcio ed è tesserato per la FIGC su un<br />

totale di oltre 2 milioni. Particolarmente<br />

significativo l’incremento dei tesserati<br />

nella primissima fascia d’età 5-8 anni<br />

(categoria Piccoli Amici) pari al 14,6%. Il<br />

numero complessivo dei tesserati della<br />

FIGC è pari a 1.387.046 (+9% rispetto al<br />

2010-2011), 1.151.437 sono i calciatori,<br />

di cui 14.477 professionisti, 466.371 dilettanti<br />

e 670.589 partecipanti all’attività<br />

di settore giovanile. Nel 2011 un totale di<br />

1,289 miliardi di telespettatori (audience<br />

cumulata) ha assistito ad immagini e contenuti<br />

relativi alla Nazionale A e all’Under<br />

21, per una durata complessiva della visibilità<br />

televisiva di quasi 377 ore e con<br />

un’esposizione dei brand degli sponsor<br />

FIGC pari a 496 ore. Le gare disputate<br />

dalle 13 Rappresentative Nazionali sono<br />

150, con un bilancio di 75 vittorie, 49<br />

sconfitte e 26 pareggi. La Serie A genera<br />

l’82% dei ricavi, la Serie B il 14% e la<br />

Lega Pro il 4. La perdita netta prodotta<br />

dal calcio professionistico italiano è pari<br />

a 428.208.944 euro, in aumento rispetto<br />

alla stagione precedente, il risultato è negativo<br />

in tutte le Leghe. 19 sui 107 club<br />

analizzati hanno riportato un utile (18%).<br />

I ricavi da stadio rappresentano solo il<br />

10% del totale del valore della produzione<br />

delle società professionistiche. L’incidenza<br />

dei diritti radiotelevisivi sui ricavi<br />

del calcio professionistico italiano (al netto<br />

delle plusvalenze) è del 47,8. Il numero<br />

complessivo di spettatori che ha assistito<br />

agli incontri dei campionati professionistici<br />

italiani nel 2010-2011 (13.375.257)<br />

risulta in calo del 4,4% rispetto alla stagione<br />

precedente. La Serie A ha registrato<br />

un decremento del 2,4%, la Serie<br />

B del 3,2%, la Prima Divisione del 11%<br />

e la Seconda Divisione del 19,9%. Dati<br />

che sottolineano la necessità di giungere<br />

quanto prima alla legge sugli stadi. La<br />

percentuale di riempimento degli stadi<br />

utilizzati da squadre di Serie A nelle partite<br />

di campionato, Coppa Italia e coppe<br />

europee è pari al 56%. La competizione<br />

che ha registrato la percentuale di riempimento<br />

maggiore è la Champions League<br />

(67%), seguita dalla Serie A (59%). Si<br />

registrano percentuali inferiori in Serie B<br />

(30%), Prima Divisione (26%) e Seconda<br />

Divisione (20%). Il prezzo medio del titolo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!