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Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

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Una lungimirante iniziativa del CRA Sicilia<br />

L’Arbitro e la Medicina<br />

convegno a Pergusa<br />

di elevato livello scientifico<br />

Un convegno di altissimo livello in cui si<br />

è dibattuto in maniera scientifica dell’importanza<br />

della Medicina dello Sport applicata<br />

al soggetto arbitro di calcio. E’<br />

questo quanto avvenuto sabato 17 marzo<br />

a Pergusa, nei pressi di Enna, sulle rive<br />

dell’omonimo lago.<br />

“L’arbitro di calcio: aspetti psicologici e<br />

requisiti fisici. Prevenzione medico sportiva:<br />

aspetti normativi e legislativi”, questo<br />

il tema dell’incontro voluto dal Comitato<br />

Regionale <strong>Arbitri</strong> della Sicilia presieduto<br />

da Rosario D’Anna, che ha riunito intorno<br />

ad un tavolo illustri relatori.<br />

Dopo i saluti del Delegato provinciale della<br />

FIGC, Salvatore Marano, del Presidente<br />

della sezione di Enna, Filippo Tilaro, e<br />

di D’Anna, che ha ricordato come egli abbia<br />

ripristinato le visite mediche ai raduni<br />

e creato un pool di associati medici che<br />

assistono il Fiduciario regionale, ha aperto<br />

i lavori il moderatore Angelo Pellicanò,<br />

componente del Modulo Bio-Medico del<br />

Settore Tecnico dell’AIA e Direttore Generale<br />

dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo<br />

Nazionale e di Alta Specializzazione (AR-<br />

NAS) “Garibaldi” di Catania.<br />

Pellicanò ha avuto modo di lodare questa<br />

iniziativa definendola lungimirante perché<br />

sposa problemi di natura atletica che<br />

possono sfociare in altri tipi di problemi,<br />

di natura sanitaria e quindi si ha la necessità<br />

di fare riferimento a centri che abbiano<br />

credibilità nelle certificazioni.<br />

Il primo relatore è stato il Prof. Mario<br />

Lipoma, Ordinario alla Scuola di Scienze<br />

Motorie e della Salute dell’Università<br />

32 n. 2/<strong>2012</strong><br />

“Kore”di Enna, che ha trattato il tema<br />

“Aspetti di psicologia e sport”. Lipoma<br />

è uno tra i pochi in Italia che nel proprio<br />

spaccato disciplinare ha inserito il tema<br />

arbitri che non trova molto spazio nella<br />

letteratura scientifica. Le ricerche, infatti,<br />

si sono occupate di questo settore con<br />

particolare riguardo ai risvolti psicologici<br />

dell’arbitro.<br />

Il tema “arbitro” dal relatore viene affrontato<br />

dalla base, cioè dalle spinte motivazionali<br />

che possono essere le seguenti: semplice<br />

passione per il ruolo; modalità possibile di<br />

accesso al calcio di alto livello; protagonismo,<br />

ricerca di partecipazione e successo;<br />

contrasto alla quotidianità; inserimento anche<br />

casuale nel corso; un modo comunque<br />

di svolgere attività fisica. Le motivazioni<br />

diventano pertanto un momento corroborante<br />

nell’attività quando c’è formazione e<br />

soddisfazione, anche se nelle categorie inferiori<br />

non sempre vi è facilità nella carriera.<br />

Il Prof. Lipoma è quindi passato a descrivere<br />

le caratteristiche di un arbitro,<br />

che tracciano un modello che descrive<br />

una funzione complessa che non si improvvisa<br />

e che richiede aspetti formativi<br />

successivi rispetto al corso arbitri iniziale.<br />

L’importanza quindi della formazione<br />

dell’arbitro, di cui però è difficile cogliere<br />

l’efficacia tecnica perché tutti i sistemi di<br />

valutazione degli Organi Tecnici, a parere<br />

del relatore, sono soggettivi. Una difficoltà<br />

riscontrata anche per la mancanza di<br />

rilievi statistici.<br />

Sono state riscontrate carenze nella formazione<br />

di natura psicologica relativa a quelli<br />

che sono chiamati human factor, che non<br />

solo migliorano la prestazione ma portano<br />

a livelli di miglioramento impensabili.<br />

Viene descritto un modello di formazione<br />

che attende alle tre fasi, prima, durante<br />

e dopo la gara. In preparazione alla gara<br />

importanti sono la preparazione atletica,<br />

il mental training e lo studio delle evidenze<br />

relative alle squadre. L’approccio alla<br />

gara è il tema psicologico più delicato<br />

perché vi dev’essere un’ottima gestione<br />

dell’ansia.<br />

Segue poi il comportamento in campo in<br />

cui vi dev’essere una comunicazione autorevole<br />

ma non autoritaria, l’evitare inutili<br />

protagonismi, il decidere con fermezza<br />

ed educazione, il mostrare personalità e<br />

capacità gestionali, il mantenere equidistanza<br />

tra le parti ed il pretendere rispetto<br />

nel darlo. Un discorso a parte merita<br />

l’errore, che è sempre possibile, e la sua<br />

gestione.<br />

Nel post gara vi è la necessità di una rilettura<br />

critica della prestazione in tutte le<br />

sue componenti ed il confronto con colleghi<br />

con più esperienza.<br />

Il prof. Lipoma ha poi dichiarato la sua<br />

volontà nel collaborare con i dirigenti e<br />

gli Organi Tecnici dell’<strong>Associazione</strong> per<br />

costruire il modello performativo dell’arbitro<br />

attraverso la Performance analysis,<br />

un sistema che va per la maggiore specie<br />

nel Nord Europa.<br />

L’intervento successivo è del Dott. Salvatore<br />

Salamone, Fiduciario Medico del<br />

Comitato Regionale <strong>Arbitri</strong> della Sicilia e<br />

Dirigente Medico dell’Azienda Sanitaria

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