11.06.2013 Views

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

Rivista l'Arbitro 2/2012 - Associazione Italiana Arbitri

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nel calcio non tutto il Mondo è Paese<br />

Arbitrare in Australia<br />

al limite dell’inverosimile<br />

La mia esperienza in Australia è stata<br />

a livello locale, nella zona est della<br />

città di Sydney presso ESFA (Eastern<br />

Suburbs Football Association).<br />

La si potrebbe rapportare alle nostre<br />

categorie inferiori, anche se un’equivalenza<br />

è difficile da fare viste le diverse<br />

strutture dei campionati di calcio: non<br />

esistono promozioni e retrocessioni,<br />

ma per quel che riguarda ESFA ci sono<br />

una decina leghe in cui una squadra,<br />

solitamente legata ad un quartiere, può<br />

comparire con diverse rappresentative<br />

più o meno forti in più di una lega.<br />

Il primo impatto è stato subito un piccolo<br />

shock. Alla mia domanda su quante partite<br />

avrei potuto arbitrare per weekend, mi<br />

è stato risposto “se te la senti, anche 4 di<br />

fila lo stesso giorno!”. Dopo essermi fatto<br />

togliere il turno di lavoro di Sabato notte,<br />

la prima designazione ricevuta è stata una<br />

“tripla designazione”, ovvero tre partite da<br />

90 minuti una dietro l’altra, dalle 11 alle 17.<br />

Arrivato al terreno di gioco, ho subito no-<br />

38 n. 2/<strong>2012</strong><br />

tato altre differenze: a questi livelli si gioca<br />

in parchi pubblici che vengono “preparati”<br />

con bandierine e reti da parte della<br />

squadra di “casa”. Per preservare i campi,<br />

in caso di pioggia le partite vengono<br />

rinviate. Quando si gioca, gli spettatori<br />

non stanno sugli spalti, ma sono tenuti a<br />

rimanere dietro una corda, anch’essa predisposta<br />

dalla squadra “ospitante”. Non<br />

so se sono stato fortunato, ma persone<br />

“non tesserate” non hanno mai oltrepassato<br />

tale corda durante le mie partite.<br />

Ah già, a proposito di tesserati... il controllo<br />

lo fanno in maniera incrociata le due<br />

squadre prima del calcio di inizio. Compito<br />

dell’arbitro, cui viene comunque affidata<br />

una distinta dove si riportano i nomi dei<br />

tesserati e devono essere scritti il risultato,<br />

i marcatori ed eventuali sanzioni, è solo<br />

quello di verificare l’equipaggiamento dei<br />

giocatori: parastinchi e scarpe adeguate e<br />

nessun oggetto pericoloso addosso. Una<br />

ricognizione del campo diviene invece necessaria<br />

anche per ritrovare oggetti di va-<br />

rio tipo - una volta mi è capitata una pallina<br />

da tennis nascosta tra una serie di foglie.<br />

Durante il gioco le proteste sono una percentuale<br />

minima di quelle in Italia; gettonatissima<br />

è comunque “handball!” per richiamare<br />

un fallo di mano anche quando il<br />

braccio è a protezione del corpo ed il pallone<br />

è stato lanciato da 30cm. Parole fuori<br />

luogo sono rarissime, tuttavia una volta un<br />

giocatore ha insultato un avversario in italiano:<br />

credeva di passare inosservato ma<br />

gli ho fatto capire che non avrebbe dovuto<br />

fare lo stesso errore una seconda volta.<br />

Altre due sorprese hanno poi accompagnato<br />

il mio esordio. La prima relativa alle<br />

partite: per rispettare gli orari, e vista la<br />

scarsa disponibilità di campi, il tempo<br />

di recupero non viene mai assegnato.<br />

Si gioca inoltre con i cambi “volanti”:<br />

chi esce può rientrare, e non c’è limite<br />

alle sostituzioni. I più maliziosi possono<br />

pensare male, ma dico subito che<br />

comportamenti antisportivi come esagerare<br />

con le sostituzioni per perdere

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!