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Le colonie walser in Valle del Lys<br />
Issime, Gressoney St. Jean e Gressoney La Trinité<br />
Sopra: la Valle del Lys, la più meridionale delle valli<br />
walser del Monte Rosa.<br />
<strong>Da</strong> <strong>vedere</strong><br />
Museo Regionale della Fauna alpina “Beck-<br />
Peccoz” a Gressoney-St. Jean (allestito agli<br />
inizi del Novecento, conta 2000 pezzi costituiti<br />
da corna e palchi montati su scudi).<br />
Villa Margherita (grande villa nobiliare di<br />
ne Ottocento con un parco di 19.000 mq a<br />
larici e abeti; ospita la biblioteca e il Centro<br />
A lato: il villaggio di Alpenzu, oggi abbandonato.<br />
Studi Walser). Castel Savoia (in splendida<br />
posizione panoramica, fu la residenza<br />
estiva della regina Margherita).<br />
Ad Issime viene pubblicata la rivista “Augusta”<br />
che, in monograe annuali, documenta<br />
storia e civiltà dei Walser.<br />
Le colonie walser<br />
in Valle del Lys<br />
La Valle del Lys, con i tre comuni di Issime,<br />
Gressoney St. Jean e Gressoney La<br />
Trinité, è la più meridionale delle valli<br />
walser del Monte Rosa. È anche quella<br />
dove gli insediamenti sono più antichi<br />
perché risalgono, come a Formazza,<br />
alla prima metà del XIII secolo.<br />
Nei campi di Tschaval, a 1900 m, venivano<br />
coltivati orzo e segale, ma la grande<br />
ricchezza erano gli alpeggi sfruttati<br />
stagionalmente per il carico del bestiame.<br />
Nella lingua walser di Gressoney<br />
esistono tre vocaboli ad indicare lo<br />
spostamento annuale dei bovini: Grun<br />
(fondovalle), Fues (maggengo primaverile<br />
e autunnale), Alpu (alpeggio).<br />
<strong>Da</strong>l XVII i mercanti gressonari impiantarono<br />
orenti commerci nelle<br />
maggiori città europee. La valle fu<br />
conosciuta come Krämertal (valle dei<br />
mercanti). L’Ottocento vide la nascita<br />
di un turismo nobiliare e b<strong>org</strong>hese grazie<br />
alle villeggiature estive della regina<br />
Margherita di Savoia.<br />
Oggi i villaggi walser della Valle del Lys<br />
vivono di turismo e dell’industria della<br />
neve (il carosello “Monterosaski”).<br />
Alla testata della Val d’Ayas (l’antico<br />
“Canton des Allemands”) furono colonie<br />
walser gli alti insediamenti di<br />
St-Jaques e Cuneaz. Qui la lingua è<br />
scomparsa, soppiantata dal francese,<br />
ma rimangono gli edici rurali in legno<br />
di larice.