UN FIUME DI TENEBRE - Longanesi

del villaggio hanno sempre avuto il libero accesso ai boschi.
Da questa parte, quanto meno. »
« Potrebbe cambiare le regole, per favore? Mettendo in
chiaro che non saranno permessi sconfinamenti e chiedendo
alla polizia di far rispettare il divieto? »
« Capisco. » Stratton si accigliò. « Meglio tenere la gente
alla larga. »
« Stavo pensando ai giornalisti londinesi. Presto saranno
qui. »
« Boyce! » chiamò l’ispettore capo Norris.
« Ci penso io, signore. »
« Un’altra cosa. » Madden trasse Lord Stratton in disparte.
« Fuori del cancello c’è una folla di abitanti del villaggio.
Potrebbe dir loro qualcosa, spiegare a quella gente
l’accaduto? È inutile mantenere il segreto. Poi chieda loro
di tornare a casa. Li interrogheremo più tardi. Restando lì
in piedi a bloccare la strada non ci sono di alcun aiuto. »
« Ma certo. Ci penso subito. » Stratton s’incamminò per
il vialetto.
Osservando la scena, Billy non poté far altro che meravigliarsi.
Come ci era riuscito, Madden? Non era un nobile,
questo era certo. Aveva un che di rude e grossolano che lo
rendeva molto diverso da un tipo come « sua signoria ». Ma
quando lui parlava, loro lo ascoltavano. Perfino Sir William
Comesichiama, che poteva soltanto starsene lì a guardarlo
in cagnesco.
Continuando a ignorare Raikes, Madden si rivolse a
Norris. « Ispettore capo, le posso parlare? »
Si allontanò di qualche passo, e, dopo un attimo di esitazione,
Norris lo raggiunse. Il capo della polizia di Guildford
era rosso in volto e sudatissimo nel suo pesante abito
di lana pettinata.
« Avrò bisogno di sapere i particolari, signore. »
« Si rivolga a Boyce. » Norris batté rapidamente le palpebre.
« Buon Dio! Non può trattare a quel modo un Lord
Lieutenant! »
Madden gli rivolse un’occhiata inespressiva. Norris aprì
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