UN FIUME DI TENEBRE - Longanesi

« Lei quando è arrivato? »
« Appena prima di mezzogiorno. Con Norris. »
« Avete fatto un giro della casa? »
Boyce annuì. « Non abbiamo toccato niente. Poi sono
arrivati Sir William e Lord Stratton. »
« Sono entrati anche loro? »
« Temo di sì. »
« Tutti e due?»
Boyce sembrava imbarazzato. « L’ispettore Norris ha
cercato di impedirglielo, ma... In ogni caso non sono rimasti
a lungo. L’odore all’interno stava diventando già intenso.
Il caldo, capisce... »
« Nessun altro?»
« Solo il medico. »
« Il medico della polizia? »
« No, abita a Godalming e Stackpole non è riuscito a
convocarlo. Ha chiamato il medico del villaggio. »
« A che ora è arrivato? »
« Arrivata. » Boyce alzò gli occhi dal suo taccuino. « Si
chiama Blackwell. Dottoressa Helen Blackwell. »
Madden aveva aggrottato la fronte.
« Sì, lo so. » Boyce si strinse nelle spalle. « Ma è stato impossibile
evitarlo. Non c’era nessun altro. »
« Ce l’ha fatta? »
« Per quanto ne sappia, sì. Stackpole ha detto che ha fatto
ciò che era necessario, confermando che erano tutti morti.
È stata lei a trovare la bambina. » Consultò il taccuino.
« Sophy Fletcher, cinque anni. A quanto pare è una paziente
della dottoressa. »
« La bambina era in casa? »
« Nascosta sotto il letto, ha detto Stackpole. Dev’esserci
rimasta tutta la notte... » Boyce distolse lo sguardo mordendosi
il labbro.
Madden attese un istante. « Non ci sono altri figli? »
« Un maschio, James, dieci anni. Sta passando qualche
settimana in Scozia con lo zio. Fortunato, suppongo, se lo
si può definire tale. »
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