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Maggio - Circhi

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Per la terza volta i proprietari del circo Renz affidano la regia<br />

del proprio spettacolo all’italiano Antonio Giarola. Dopo<br />

Circo Classico (2006) e Bellissimo (2007), e dopo lo<br />

spettacolo diretto da Joseph Bouglione, Mistere (2008),<br />

tocca di nuovo al regista scaligero montare la produzione<br />

2009 del Circo Nazionale Olandese, a tutti gli effetti il più<br />

importante complesso di questa nazione.<br />

La scelta della proprietà è chiara: cambiare, stagione per<br />

stagione, lo stile dello spettacolo per fidelizzare gli spettatori<br />

che sono certi di poter tornare ogni anno ad assistere ad<br />

una performance sempre diversa, anche se basata su un<br />

impianto classico (acrobati, clown ed animali) e sulla<br />

presenza dei due anfitrioni Robert Ronday e Milko.<br />

Negli anni il circo è riuscito ad assumere una propria<br />

personalità, attingendo, ovviamente, ad altre estetiche già<br />

collaudate. Così già all’esterno si può notare una peculiare<br />

combinazione fra lo stile retrò affermato da Roncalli ed il<br />

più classico Barum, con vistose luminarie in entrata e un<br />

foyer pieno di colori vivi e di servizi di ristoro di ogni genere.<br />

All’interno dello chapiteau Milko e Robert intrattengono il<br />

pubblico. Quest’ultimo sta peraltro vivendo un periodo di<br />

buona notorietà in patria grazie alla partecipazione, in veste<br />

di giurato, al programma di successo Holland’s got talent.<br />

Si smorzano le luci, un vecchio carrozzone zingaro fa capolino<br />

dalle quinte, e tutto il cast ne sbuca fuori per dare inizio<br />

allo show. L’idea (già utilizzata con buon esito da Knie) calza<br />

benissimo alla produzione di quest’anno, Gitano, e introduce<br />

La tigre bianca di Flavio Togni<br />

in un colpo solo sia tutti gli artisti che le atmosfere trattate.<br />

Si dipana poi uno spettacolo molto nutrito. Escono di scena<br />

le persone ed entrano i sei cavalli di Flavio Togni presentati<br />

da Hans “Boule” Suppmeier. Lo stesso porterà in pista, in<br />

apertura di seconda parte, anche le tre tigri di Flavio, di cui<br />

una bianca, che continuano ad incontrare il favore del<br />

pubblico e della critica per la bellezza degli esemplari e la<br />

dolcezza del loro lavoro. Del resto gli animali di Flavio sono<br />

ogni anno noleggiati a complessi circensi di primaria<br />

importanza. I cui direttori possono dormire sonni tranquilli<br />

grazie al lavoro del nostro ammaestratore, che detiene forse<br />

oggi il particolare record relativo alla quantità di numeri “in<br />

missione” in tutta Europa.<br />

Sono presenti anche altri numeri di animali. Una suggestiva<br />

alta scuola presentata da Adriana Folco e Michel Jarz sotto<br />

i tessuti di Simona e del corpo di ballo del Renz. E la stessa<br />

Adriana che presenta al termine dello spettacolo Baby, il<br />

pachiderma indiano con il quale, ormai da anni,<br />

calpesta le piste di tutta Europa. L’intesa è evidente,<br />

così come la comunanza estetica del costume di<br />

Adriana e del disegno etnico dipinto sull’ampia fronte<br />

dell’elefante. Anche il comico Frenky (a volte spalla<br />

di Milko) presenta un simpatico numero di animali<br />

da fattoria.<br />

In quanto ai virtuosi del corpo, al Trio Bokafi tocca<br />

la parte acrobatica con un numero alla bascula di<br />

buon ritmo, anche se un po’ sofferente per la sostituzione<br />

dell’agile donna (nel gruppo originale) con<br />

un giovane allievo.<br />

Milko spettacoli<br />

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