Leggi il formato PDF - Ordine degli Avvocati di Lecco
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Ettore, anche <strong>il</strong> tuo destino si compirà”.<br />
Ascoltò Ach<strong>il</strong>le queste parole, ma non<br />
tenne in alcun conto <strong>il</strong> pericolo e la morte,<br />
temendo, piuttosto, <strong>di</strong> vivere come un v<strong>il</strong>e<br />
senza aver ven<strong>di</strong>cato l’amico : “Ah”, rispose,<br />
“possa io morire subito dopo aver punito<br />
<strong>il</strong> colpevole, piuttosto che vivere deriso,<br />
qui , presso le navi ricurve, inut<strong>il</strong>e peso alla<br />
terra” .<br />
Cre<strong>di</strong> forse che egli si sia curato della<br />
morte e del pericolo ?”<br />
Poiché la verità sta in questo, citta<strong>di</strong>ni:<br />
quando si è fatta la propri scelta, credendo<br />
sia la migliore, o quando un capo ti ha<br />
affidato un compito, bisogna restar sal<strong>di</strong> e<br />
affrontare i pericoli e non temere la morte<br />
o altro, più del <strong>di</strong>sonore. Questo io credo.<br />
◆<br />
…Poiché così è , Ateniesi : temere la<br />
morte altro non è che credere <strong>di</strong> esser saggi<br />
senza saperlo , <strong>di</strong> sapere ciò che non si<br />
sa . Infatti , nessuno sa che cosa sia la morte<br />
, se per l’uomo <strong>il</strong> più grande dei beni ; eppure<br />
tutti la temono come se fossero sicuri<br />
che essa è <strong>il</strong> più grande dei mali . E non è<br />
forse la più riprovevole ignoranza , questa ,<br />
<strong>di</strong> credere <strong>di</strong> sapere ciò che non si sa ?<br />
E in questo , forse , Ateniesi , io mi sento<br />
<strong>di</strong>verso dagli altri ; e se dovessi credere<br />
<strong>di</strong> essere più sapiente da qualche altro<br />
sarebbe per <strong>il</strong> fatto che , non conoscendo<br />
nulla dell’ald<strong>il</strong>à , non presumo <strong>di</strong> saperlo<br />
. So , però , che commettere ingiustizia o<br />
<strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>re a chi è migliore <strong>di</strong> noi ( sia esso<br />
un <strong>di</strong>o o un uomo ) , è cosa turpe e vergognosa.<br />
E , qui , mai temerò e fuggirò quelle<br />
cose che io non so se siano buone , per<br />
altre che , invece , so e riconosco cattive .<br />
E anche se ora voi mi assolveste contro<br />
la proposta <strong>di</strong> Anito che chiedeva per me o<br />
l’es<strong>il</strong>io o , una volta comparso qui in tribunale<br />
, la morte , affermando che , se fossi<br />
rimasto impunito , i vostri<br />
figli , praticando i miei insegnamenti ,<br />
si sarebbero tutti corrotti , anche se ora<br />
mi <strong>di</strong>ceste , per esempio : “Socrate , noi<br />
non cre<strong>di</strong>amo a quanto ha detto Anito e<br />
ti assolviamo , al patto , però , che tu non<br />
svolga più le tue indagini , né ti occupi <strong>di</strong><br />
f<strong>il</strong>osofia , pena la morte” , se voi , ripeto ,<br />
mi lasciaste libero , ma a queste con<strong>di</strong>zioni,<br />
oh , io vi risponderei : “O Ateniesi , io vi<br />
onoro e vi amo , ma devo obbe<strong>di</strong>re a <strong>di</strong>o<br />
prima che a voi e , quin<strong>di</strong> , fino all’ultimo<br />
respiro , fino a quando avrò vita , non abbandonerò<br />
la mia missione <strong>di</strong> f<strong>il</strong>osofo , non<br />
cesserò <strong>di</strong> esortarvi e ammonirvi ( chiunque<br />
voi siate ) , nel modo mio solito” ; <strong>di</strong>rei , per<br />
esempio : “O a me carissimo tra gli uomini,<br />
citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Atene , della città più gloriosa<br />
e più grande del mondo , della più famosa<br />
per sapienza e nob<strong>il</strong>tà , non ti vergogni <strong>di</strong><br />
curarti delle ricchezze perché siano sempre<br />
più gran<strong>di</strong> , come le tue ambizioni e i tuoi<br />
onori , <strong>di</strong> non darti pensiero né della tua<br />
saggezza né della verità , né dell’anima<br />
tua, per farla migliore ?”<br />
E se qualcuno <strong>di</strong> voi me lo smentisse e mi<br />
assicurasse , invece , che si cura <strong>di</strong> queste<br />
cose , io non lo lascerei a se stesso , non lo<br />
abbandonerei , ma gli starei <strong>di</strong>etro , interrogandolo<br />
ed esaminandolo e se lo vedessi<br />
m<strong>il</strong>lantare una virtù che , in effetti , non<br />
possiede , lo rimprovererei aspramente <strong>di</strong><br />
trascurare le cose che veramente valgono<br />
e <strong>di</strong> tenere in gran pregio , invece , quelle<br />
<strong>di</strong> nessun conto.<br />
Così mi comporterei , con i giovani e con<br />
gli anziani , con chiunque io mi imbattessi,<br />
stranieri o compatrioti , ma soprattutto<br />
con questi , che io sento più vicini a me<br />
per legame <strong>di</strong> sangue . Perché questo mi<br />
or<strong>di</strong>na <strong>di</strong>o , sappiatelo , ed io penso che<br />
nessun bene maggiore sia mai venuto alla<br />
mia patria <strong>di</strong> questa mia obbe<strong>di</strong>enza al suo<br />
comandamento .<br />
Questo è , in fondo , quello che faccio:<br />
cercare <strong>di</strong> persuadervi , giovani o vecchi<br />
che siate , a non prendervi troppa cura del<br />
corpo e dei beni materiali prima che della<br />
vostra anima perché <strong>di</strong>venga migliore , <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rvi che non dalla ricchezza nasce la virtù,<br />
ma che dalla virtù deriva , piuttosto , ogni<br />
ricchezza e ogni bene , per l’in<strong>di</strong>viduo come<br />
per gli stati .<br />
Se con questi <strong>di</strong>scorsi io corrompo i giovani<br />
, vorrà <strong>di</strong>re che essi sono dannosi , se,<br />
invece , qualcuno afferma che altri sono i<br />
miei insegnamenti , costui parla a vanvera .<br />
E allora io vi <strong>di</strong>co , citta<strong>di</strong>ni , cre<strong>di</strong>ate<br />
o non cre<strong>di</strong>ate ad Anito , mi assolviate o<br />
meno , io non agirò <strong>di</strong>versamente , nemmeno<br />
se dovessi m<strong>il</strong>le volte morire .<br />
◆<br />
No interrompetemi , citta<strong>di</strong>ni , vi prego,<br />
non protestate per quello che <strong>di</strong>co , ma vogliate<br />
ancora ascoltarmi ché , oltretutto ,<br />
ne potrete , io penso , trarre profitto . Ciò<br />
che sto per <strong>di</strong>rvi vi farà<br />
gridare , ma non lo fate , vi prego .<br />
Se mi condannerete a morte , poiché<br />
sono quel che vi ho detto , voi non danneggiate<br />
me più che voi stessi . Nessun danno<br />
possono , infatti , arrecarmi né Melèto , né<br />
Anito . Non lo possono perché non credo<br />
che un malvagio possa fare del male a un<br />
uomo buono . Potrebbero uccidermi , forse<br />
mandarmi in es<strong>il</strong>io , privarmi dei <strong>di</strong>ritti civ<strong>il</strong>i;<br />
per loro e per altri queste , forse , sono<br />
gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sgrazie ; ma io non la penso così .<br />
Per me è assai peggior male far quello che<br />
stan facendo<br />
costoro : uccidere un uomo ingiustamente<br />
. Non è quin<strong>di</strong> me che <strong>di</strong>fendo ora,<br />
come qualcuno potrebbe credere , ma voi,<br />
citta<strong>di</strong>ni , perché condannandomi , non vi<br />
ren<strong>di</strong>ate colpevoli verso un dono <strong>di</strong> <strong>di</strong>o . Se<br />
voi mi ucciderete , infatti , non tanto fac<strong>il</strong>mente<br />
troverete un altro sim<strong>il</strong>e a me che <strong>il</strong><br />
volere <strong>di</strong> un <strong>di</strong>o ha inviato nella vostra città<br />
( perdonatemi <strong>il</strong> paragone forse ri<strong>di</strong>colo )<br />
come un moscone sopra un cavallo alto e<br />
<strong>di</strong> buona razza ma alquanto pigro per la sua<br />
stessa mole e bisognoso <strong>di</strong> essere sempre<br />
stimolato .<br />
Un sim<strong>il</strong>e compito <strong>di</strong>o sembra avermi affidato<br />
nella nostra città per cui io , senza<br />
sosta , vi sono da presso , per stimolarvi,<br />
per esortarvi , per rimproverarvi , ad uno<br />
ad uno , ogni giorno . Un altro come me ,<br />
Ateniesi , non lo troverete fac<strong>il</strong>mente . Ecco<br />
perché se mi darete ascolto , voi mi risparmierete<br />
.<br />
O , forse , accadrà che voi , stizziti come<br />
chi nel sonno vien destato all’improvviso ,<br />
ascolterete Anito e mi colpirete , mandandomi<br />
stupidamente a morte . Ma allora voi<br />
continuerete a vivere come dormendo , per<br />
<strong>il</strong> resto della vostra vita , se <strong>di</strong>o non avrà<br />
compassione <strong>di</strong> voi e non vi manderà qualcun<br />
altro .<br />
Comunque , da quanto sto per <strong>di</strong>rvi , voi<br />
potrete riconoscere che io , come tale ,<br />
sono stato offerto da <strong>di</strong>o alla patria .<br />
Infatti , esula dalle consuetu<strong>di</strong>ni <strong>degli</strong><br />
uomini lasciare andare in malora , come ho<br />
fatto io , tutti gli interessi privati , trascurare<br />
la famiglia per tanti anni , per occuparsi ,<br />
invece , unicamente <strong>di</strong> voi , standovi <strong>di</strong>etro<br />
come un padre o un fratello maggiore per<br />
indurvi ad essere virtuosi . Tutto questo si<br />
sarebbe anche potuto spiegare se ne avessi<br />
ricavato qualche vantaggio , se vi avessi<br />
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