Leggi il formato PDF - Ordine degli Avvocati di Lecco
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Troia <strong>il</strong> grande esercito o Ulisse o Sisifo e<br />
infiniti altri , uomini e donne , che si potrebbero<br />
elencare ? Conversare , indugiarsi con<br />
loro , interrogarli , sarebbe una felicità immensa<br />
. E , oltretutto , costoro non mettono<br />
mica a morte nessuno per questi motivi e<br />
sono , tra l’altro , <strong>di</strong> gran lunga più felici<br />
<strong>di</strong> noi , perché , per giunta , immortali , se<br />
quel che si <strong>di</strong>ce è vero .<br />
◆<br />
Anche voi , giu<strong>di</strong>ci , dovete , quin<strong>di</strong> , sperare<br />
nella morte e pensare a una cosa sola,<br />
che cioè all’uomo buono non può toccare<br />
alcun male né in vita né dopo morto e che<br />
gli dei non <strong>di</strong>menticano le sue azioni ; anche<br />
quello che ora è toccato a me , non è<br />
accaduto per caso ed è chiaro che la cosa<br />
migliore per me è morire e liberarmi , così ,<br />
da tante brighe .<br />
Ecco <strong>il</strong> motivo per cui la voce <strong>di</strong> <strong>di</strong>o non<br />
mi ha interdetto e perché io , contro i miei<br />
accusatori , contro quelli che mi hanno condannato<br />
, non ho alcun rancore , sebbene<br />
essi mi abbiano accusato e condannato<br />
non con questa intenzione , ma per farmi<br />
del male : in questo sono da biasimare .<br />
Tuttavia io li voglio pregare <strong>di</strong> una cosa:<br />
quando i miei figli saranno cresciuti , puniteli<br />
, citta<strong>di</strong>ni , stategli <strong>di</strong>etro come io facevo<br />
con voi , se vedrete che si preoccupano<br />
più delle ricchezze o <strong>degli</strong> altri beni materiali<br />
che della virtù e se si crederanno <strong>di</strong><br />
valere qualcosa senza valer poi nulla , rimproverateli<br />
, come io rimproveravo voi, per<br />
ciò che non curano e che , invece , dovrebbero<br />
curare , se credono <strong>di</strong> essere “gran<strong>di</strong><br />
uomini” e poi non sono niente .<br />
Se farete questo , io e i miei figli avremo<br />
avuto da voi ciò che è giusto .<br />
Ma è giunta , ormai , l’ora <strong>di</strong> andare , io<br />
a morire , voi a vivere . Chi <strong>di</strong> noi vada a<br />
miglior sorte , nessuno lo sa , tranne <strong>di</strong>o “ .<br />
platone<br />
- Apologhìa Socràtus -<br />
Ma importa davvero?<br />
Ogni tanto mi chiedo e penso <strong>di</strong> non essere<br />
originale in ciò come mai in Italia non<br />
si riesca, al <strong>di</strong> là delle buone intenzioni, reali<br />
o proclamate, a porre mano, una volta<br />
per tutte, ad una riforma della giustizia civ<strong>il</strong>e<br />
che la renda efficiente, rapida, incisiva e<br />
soprattutto un vero deterrente all elusione<br />
<strong>degli</strong> obblighi <strong>di</strong> legge o <strong>di</strong> contratto.<br />
Le risposte che <strong>di</strong> volta in volta mi rendo<br />
sono molteplici e, forse, non del tutto<br />
errate.<br />
Scontiamo mentalità, abitu<strong>di</strong>ni, vecchi<br />
vizi ed anche la tendenza appunto italica<br />
(a proposito: amo comunque tanto la nostra<br />
Nazione) al gattopar<strong>di</strong>smo , così che,<br />
alla fin fine, non cambia nulla, nonostante<br />
l apparenza in contrario.<br />
Queste spiegazioni tuttavia non mi sod<strong>di</strong>sfano,<br />
in quanto, se ben analizzate, non<br />
rendono compiutamente <strong>il</strong> perché <strong>di</strong> sim<strong>il</strong>e<br />
immob<strong>il</strong>ismo, tanto più incomprensib<strong>il</strong>e,<br />
quanto più si consideri <strong>il</strong> grido <strong>di</strong> dolore<br />
che da tante parti si leva contro l elefantiasi<br />
e la lunghezza dei proce<strong>di</strong>menti.<br />
Forse, mi <strong>di</strong>co (lo ammetto: con non poca<br />
irriverenza e maliziosità) la vera ragione<br />
della non metamorfosi sostanziale, risiede<br />
proprio nell insincerità delle geremia<strong>di</strong> che<br />
si sprecano in proposito.<br />
Mi spiego meglio (almeno spero): i politici<br />
e cioè coloro che sono chiamati a legiferare<br />
debbono giocoforza seguire gli umori<br />
della gente e coglierne le istanze.<br />
Di per sé non è questo l atteggiamento<br />
migliore, dato che i reggitori della cosa<br />
pubblica dovrebbero mirare invece alla<br />
salus populi , in<strong>di</strong>pendentemente dalle<br />
spinte della piazza o delle corporazioni,<br />
ma sappiamo che <strong>di</strong> fatto è proprio tutto<br />
<strong>il</strong> contrario.<br />
Ebbene atteso l’approccio ai problemi<br />
del Paese tipico della classe <strong>di</strong>rigenziale<br />
pubblica (<strong>di</strong> ogni colore e tendenza ideologica),<br />
dovremo aspettarci atti normativi<br />
conseguenti ed in linea con le aspirazioni<br />
in materia da parte dell’elettorato.<br />
Ed invece….<br />
Che i politici medesimi siano sor<strong>di</strong> o suici<strong>di</strong><br />
dal punto <strong>di</strong> vista della propria sorte?<br />
Non mi pare.<br />
Li immagino invece consapevoli del fatto<br />
che una giustizia civ<strong>il</strong>e lenta, tutto sommato,<br />
non <strong>di</strong>spiace alla nostra pubblica<br />
opinione.<br />
Facciamo un esempio riferito alle categorie<br />
economiche che appaiono essere<br />
sensib<strong>il</strong>i alla tematica e che almeno si<br />
ostendono come i più reclamanti <strong>il</strong> cambiamento.<br />
Spesso però le cause civ<strong>il</strong>i si svolgono<br />
proprio tra due o più soggetti del settore<br />
e se uno <strong>di</strong> essi ha interesse ad una rapida<br />
conclusione della contesa, in quanto cre<strong>di</strong>tore,<br />
gli altri coltivano invece un anelito in<br />
<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>ametralmente opposta e sappiamo<br />
quanto i ruoli siano intercambiab<strong>il</strong>i.<br />
Riguardo poi al citta<strong>di</strong>no comune, spesso<br />
ad<strong>di</strong>tato quale martire, con fasti<strong>di</strong>osa<br />
e bugiarda retorica, la prospettiva, a ben<br />
vedere, non cambia.<br />
Capita infatti anche a chi vanti un cre<strong>di</strong>to,<br />
oppure un <strong>di</strong>ritto in genere da far valere<br />
<strong>di</strong> trovarsi, in altro frangente… dall’altra<br />
parte e allora le cose si pareggiano.<br />
Quante volte un avvocato si trova <strong>di</strong> fronte<br />
clienti “in torto” cui br<strong>il</strong>lano gli occhi al<br />
sentirsi formulare una prognosi <strong>di</strong> lunga<br />
durata della possib<strong>il</strong>e controversia giu<strong>di</strong>ziale!<br />
Certo non mancano le vere vittime <strong>di</strong> una<br />
giustizia non rapida e ad esse va tutta la<br />
necessaria e sincera solidarietà, ma quei<br />
poveretti scontano, a mio avviso, una generale<br />
in<strong>di</strong>fferenza, sovente <strong>di</strong>ssimulata da<br />
un magn<strong>il</strong>oquente velo <strong>di</strong> ipocrita protesta.<br />
Sono troppo pessimista?<br />
Accade spesso agli anziani ed anche…<br />
agli aspiranti tali.<br />
enRiCo RigaMonti<br />
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