RICERCA 34 RM 115/2012 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 2. Immagine dell’interno di un granulo fresco dopo trattamento con RE-CON ZERO. Figura 3. Particolare della fase di scarico del materiale granulare dall’autobetoniera alla fine del trattamento con RE-CON ZERO. Figura 4. La confezione di RE-CON ZERO per trattare 1 m 3 di calcestruzzo reso si compone di 7 sacchetti di plastica idrosolubile (1 sacchetto da 0,5 kg di Parte A e 6 sacchetti da 1 kg ciascuno di parte B). tonnellate di aggregati, senza alcun residuo, né solido né liquido, lasciando la betoniera perfettamente pulita e pronta per effettuare un nuovo carico. RE-CON ZERO si basa sull’azione combinata di due additivi – RE-CON ZERO Parte A e Parte B - la cui funzione principale è quella di assorbire e consumare l’acqua del calcestruzzo. Quando viene aggiunto al calcestruzzo in betoniera, RE-CON zero Parte A inizia ad assorbire l’acqua, a rigonfiare e a disciogliersi lentamente, rendendo l’impasto sempre più asciutto e viscoso. Il movimento rotatorio della betoniera fa sì che, in 4 minuti, il cemento e le parti più fini dell’impasto si leghino con l’additivo, formando un materiale composito che avvolge e ricopre gli aggregati. L’aggiunta di RE-CON ZERO Parte B completa e integra il processo di asciugatura attraverso il consumo dell’acqua residua, dando nel contempo solidità ai granuli, grazie alla formazione di un denso reticolo cristallino che consolida la matrice cementizia (Figura 2). Dopo altri 3 minuti di mescolamento, quello che era inizialmente un calcestruzzo fluido è stato trasformato in una equivalente massa di materiale granulare e può essere scaricato e distribuito sul suolo a maturare (Figura 3). Il dosaggio tipico di RE-CON ZERO è di 0,5 kg/m 3 di calcestruzzo reso per la Parte A e di 6 kg/m 3 per la Parte B. Il prodotto viene fornito in un kit preconfezionato di 7 sacchetti idrosolubili da introdurre in sequenza nell’autobetoniera attraverso la bocca di carico (prima il sacchetto di Parte A con 4 minuti di agitazione e poi 6 sacchetti di Parte B con 3 minuti di agitazione) (Figura 4). Nel caso di volumi superiori a 1 m 3 , il dosaggio di RE-CON ZERO deve essere proporzionalmente aumentato. Per ottenere i migliori risultati, preferibilmente, il calcestruzzo di partenza dovrebbe avere una consistenza non superiore alla classe S4 (slump 210 mm): è pertanto necessario porre la massima attenzione affinché il calcestruzzo reso non sia stato dilavato con l’aggiunta eccessiva di acqua. Dopo almeno 12 ore e non oltre 24 ore è necessario muovere, mediante pala meccanica o altro mezzo idoneo, il cumulo di materiale granulare, per rompere i legami di cemento idratato eventualmente formatisi tra granulo e granulo ed evitare l’eccessiva formazione di “grappoli” di aggregati che potrebbero essere più difficili da disgregare con il passare del tempo. Il momento più idoneo per effettuare questa operazione - molto semplice e tuttavia essenziale ai fini della buon esito del processo di recupero - dipende da molteplici fattori quali, ad esempio, le condizioni stagionali, la classe di resistenza del calcestruzzo di partenza o la presenza di additivi ritardanti. In caso di eventi meteorici consistenti nelle prime 12 ore di idratazione, è consigliabile coprire i granuli con un telo di plastica. Dopo 48 ore il materiale movimentato può essere trasferito al sito di stoccaggio senza che vi sia più alcun rischio di agglomerazione derivante dall’esposizione agli agenti atmosferici. Le caratteristiche degli aggregati RE-CON ZERO La ricopertura degli aggregati presenti nel calcestruzzo di partenza con la matrice composita formata dalla pasta cementizia e dalle frazioni fini aumenta leggermente il modulo di finezza degli aggregati RE- CON zero rispetto agli aggregati iniziali, riducendo la percentuale della frazione più fine degli inerti. Nella Figura 5 viene mostrata la tipica variazione del modulo di finezza degli aggregati a seguito del trattamento del calcestruzzo con RE-CON ZERO. Per quanto riguarda le altre proprietà fisiche, chimico-fisiche e tecnologiche, gli aggregati che si ottengono con RE-CON ZERO dipendono, naturalmente, dalle caratteristiche del calcestruzzo di origine (caratteristiche degli inerti, tipo di cemento, rapporto acqua/cemento) e soddisfano i requisiti previsti dalla norma EN 12620:2008 sugli aggregati per calcestruzzo. Il calcestruzzo confezionato con gli aggregati RE-CON ZERO Gli aggregati RE-CON ZERO possono essere utilizzati per la produzione di calcestruzzo, in parziale sostituzione dell’aggregato grosso. Livelli di sostituzione fino al 30% possono essere effettuati senza che vi siano apprezzabili variazioni nelle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo, come mostrato nella Figura 6, in cui vengono confrontate le resistenze meccaniche a compressione di un calcestruzzo confezionato con inerte naturale (barre colore giallo) con uno equivalente in cui il 30% in peso di inerte grosso è stato sostituito con aggregati RE-CON ZERO (barre colore blu).
PASSANTE CUMULATIVO (% in peso) Figura 5. Confronto tra la distribuzione granulometrica degli aggregati prima e dopo trattamento con RE-CON ZERO. RESISTENZA A COMPRESSIONE (N/mm 2 )