Linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell ...
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te test sierologico ut<strong>il</strong>izzando sia l’immunofluorescenza indiretta<br />
sia <strong>il</strong> metodo immunoenzimatico (enzyme-linked immunosorbent<br />
assay, ELISA), entrambi dimostratisi recentemente<br />
altrettanto ut<strong>il</strong>i nel r<strong>il</strong>evamento degli staf<strong>il</strong>ococchi 84 . L’analisi<br />
immunologica <strong>dell</strong>e urine può <strong>per</strong>mettere di individuare i prodotti<br />
di degradazione dei microrganismi, e l’identificazione<br />
<strong>dell</strong>e specie Legionel<strong>la</strong> con metodo ELISA è stata descritta in associazione<br />
a questa tecnica. L’inclusione di questi metodi all’interno<br />
di criteri diagnostici condivisi deve essere ancora validata<br />
prospetticamente.<br />
4. Tecniche di biologia moleco<strong>la</strong>re<br />
Nei pazienti con EI, <strong>la</strong> reazione polimerasica a catena (polymerase<br />
chain reaction, PCR) consente di individuare in maniera rapida<br />
ed affidab<strong>il</strong>e quei patogeni inusuali che non sono identificab<strong>il</strong>i<br />
mediante emocoltura 85 . Tale tecnica è stata validata su<br />
tessuto valvo<strong>la</strong>re asportato chirurgicamente in pazienti con<br />
EI 86 . A fronte di alcuni vantaggi, come un’elevatissima sensib<strong>il</strong>ità,<br />
<strong>la</strong> PCR è gravata da svariati limiti, in ragione del fatto di non<br />
poter essere applicata con sicurezza su campioni di sangue intero,<br />
nonché <strong>per</strong> <strong>il</strong> rischio di contaminazione, l’evenienza di risultati<br />
falsi negativi dovuta ad inibitori del<strong>la</strong> PCR presenti nei<br />
campioni clinici, l’impossib<strong>il</strong>ità di ottenere informazioni sul<strong>la</strong><br />
sensib<strong>il</strong>ità batterica ai farmaci antimicrobici e <strong>la</strong> <strong>per</strong>sistente positività<br />
malgrado <strong>la</strong> remissione clinica. Se al momento <strong>dell</strong>’esame<br />
anatomo-patologico del<strong>la</strong> valvo<strong>la</strong> asportata <strong>la</strong> PCR risulta<br />
positiva, questo non è indicativo di insuccesso del <strong>trattamento</strong><br />
a meno che anche <strong>la</strong> coltura valvo<strong>la</strong>re non dia esito positivo. In<br />
realtà, <strong>la</strong> PCR può rimanere positiva <strong>per</strong> mesi anche dopo <strong>la</strong><br />
completa eradicazione <strong>dell</strong>’infezione 87,88 . I progressi (come <strong>la</strong><br />
disponib<strong>il</strong>ità del<strong>la</strong> PCR quantitativa in tempo reale e <strong>la</strong> comparazione<br />
di un più ampio spettro di sequenze geniche) 89 unitamente<br />
al<strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzo di altre tecniche emergenti 90<br />
consentiranno di vagliare molti di questi limiti, ma i risultati do-<br />
Tabel<strong>la</strong> 11. Criteri di Duke modificati <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>diagnosi</strong> di endocardite infettiva (EI) (adattata da Li et al. 94 ).<br />
e13<br />
<strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> ESC<br />
vranno ancora essere interpretati attentamente da parte di<br />
uno specialista. Anche se <strong>la</strong> positività del<strong>la</strong> PCR è stata proposta<br />
come criterio diagnostico maggiore di EI 91 , è diffic<strong>il</strong>e che tale<br />
tecnica possa sostituire l’emocoltura quale strumento diagnostico<br />
primario. L’analisi del tessuto valvo<strong>la</strong>re resecato o del<br />
materiale embolico mediante PCR deve essere eseguita nei pazienti<br />
che presentano emocolture negative candidati a chirurgia<br />
valvo<strong>la</strong>re o embolectomia.<br />
Criteri diagnostici e loro limiti<br />
I criteri di Duke 92 , basati sui re<strong>per</strong>ti clinici, ecocardiografici e microbiologici,<br />
mostrano un’elevata sensib<strong>il</strong>ità e specificità (complessivamente<br />
~80%) nel<strong>la</strong> <strong>diagnosi</strong> di EI. A seguito del ruolo riconosciuto<br />
dalle recenti revisioni al<strong>la</strong> febbre Q (una comune<br />
zoonosi causata dal<strong>la</strong> Coxiel<strong>la</strong> burnetii), all’aumentata prevalenza<br />
di infezione da staf<strong>il</strong>ococchi e all’ut<strong>il</strong>izzo diffuso <strong>dell</strong>’ETE,<br />
sono stati e<strong>la</strong>borati i cosiddetti criteri di Duke modificati, attualmente<br />
raccomandati <strong>per</strong> <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione diagnostica (Tabel<strong>la</strong><br />
11) 93,94 . Occorre tuttavia tenere presente che tali modifiche<br />
devono ancora essere formalmente validate e che i criteri<br />
originali erano stati e<strong>la</strong>borati <strong>per</strong> c<strong>la</strong>ssificare i casi di EI negli studi<br />
epidemiologici e nei trial clinici. È chiaro quindi che, non essendo<br />
scevri da <strong>la</strong>cune, <strong>il</strong> giudizio clinico rimane fondamentale,<br />
soprattutto in quei contesti dove i criteri modificati mostrano<br />
una minore sensib<strong>il</strong>ità, come nel caso di emocolture negative<br />
o di infezioni che coinvolgono le protesi valvo<strong>la</strong>ri o gli elettrocateteri<br />
di PM, o ancora in presenza di EI del cuore destro 95<br />
(specie in situazioni di IVDA).<br />
In sintesi, l’ecocardiografia e le emocolture rappresentano<br />
<strong>il</strong> caposaldo del<strong>la</strong> <strong>diagnosi</strong> di EI. In prima istanza deve essere<br />
eseguita l’ETT, ma in definitiva nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi di<br />
EI certa o sospetta è necessario eseguire sia l’ETT che l’ETE. I criteri<br />
di Duke sono ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione <strong>dell</strong>’EI ma non possono<br />
essere considerati sostitutivi del giudizio clinico.<br />
CRITERI MAGGIORI<br />
Emocolture positive <strong>per</strong> EI<br />
• Microrganismi tipici compatib<strong>il</strong>i con EI iso<strong>la</strong>ti da due emocolture separate:<br />
- streptococchi viridans, Streptococcus bovis, microrganismi del gruppo HACEK, Staphylococcus aureus; oppure<br />
- enterococchi acquisiti in comunità, in assenza di un focus primario;<br />
oppure<br />
• Microrganismi compatib<strong>il</strong>i con EI iso<strong>la</strong>ti da emocolture <strong>per</strong>sistentemente positive:<br />
- almeno due emocolture positive ottenute a distanza di 12h l’una dall’altra; oppure<br />
- tre emocolture o <strong>la</strong> maggioranza di quattro o più emocolture separate (<strong>la</strong> prima e l’ultima distanziate da almeno 1h)<br />
oppure<br />
• singo<strong>la</strong> emocoltura positiva <strong>per</strong> Coxiel<strong>la</strong> burnetii o titolo anticorpale IgG antifase 1 >1:800<br />
Evidenza di interessamento endocardico<br />
• Risultati ecocardiografici positivi <strong>per</strong> EI<br />
• Vegetazioni – ascessi – nuova deiscenza parziale di protesi valvo<strong>la</strong>re<br />
• Nuova insufficienza valvo<strong>la</strong>re<br />
CRITERI MINORI<br />
• Condizione cardiaca predisponente, uso di droghe <strong>per</strong> via endovenosa<br />
• Febbre: tem<strong>per</strong>atura corporea >38°C<br />
• Fenomeni vasco<strong>la</strong>ri: embolia arteriosa maggiore, infarti polmonari settici, aneurisma micotico, emorragia intracranica o congiuntivale, lesioni di Janeway<br />
• Fenomeni immunologici: glomerulonefrite, noduli di Osler, macchie di Roth, positività del fattore reumatoide<br />
• Evidenza microbiologica: emocoltura positiva che non soddisfa i criteri maggiori o evidenza sierologica di infezione attiva da parte di microrganismo compatib<strong>il</strong>e<br />
con EI<br />
La <strong>diagnosi</strong> di EI è certa in presenza di La <strong>diagnosi</strong> di EI è possib<strong>il</strong>e in presenza di<br />
2 criteri maggiori, oppure 1 criterio maggiore e 1 criterio minore, oppure<br />
1 criterio maggiore e 3 criteri minori, oppure 3 criteri minori<br />
5 criteri minori