Linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell ...
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G Ital Cardiol Vol 11 Suppl 2 al n 10 2010<br />
Tabel<strong>la</strong> 20. Gestione <strong>dell</strong>e complicanze neurologiche.<br />
Raccomandazioni <strong>per</strong> le complicanze neurologiche C<strong>la</strong>sse a Livello b<br />
Dopo embolia cerebrale s<strong>il</strong>ente o attacco ischemico transitorio, è raccomandata l’immediata chirurgia quando ne <strong>per</strong>manga l’indicazione I B<br />
Dopo emorragia intracranica, <strong>la</strong> chirurgia deve essere posticipata di almeno 1 mese I C<br />
La neurochirurgia e <strong>il</strong> <strong>trattamento</strong> endovasco<strong>la</strong>re trovano indicazione <strong>per</strong> gli aneurismi intracranici di grosse dimensioni, che sono andati I C<br />
incontro a rottura o che si stanno estendendo<br />
Dopo un episodio di ictus, <strong>la</strong> chirurgia non deve essere rimandata quando ne sussiste l’indicazione <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenza di scompenso cardiaco, IIa B<br />
infezione non control<strong>la</strong>ta, ascessi e <strong>per</strong>sistente rischio embolico elevato.<br />
La chirurgia deve essere presa in considerazione in assenza di coma e quando sia stata esclusa <strong>la</strong> presenza di emorragia cerebrale mediante<br />
indagine tomografica<br />
In tutti i pazienti con EI e sintomi neurologici deve essere verificata l’eventuale presenza di aneurismi intracranici – <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>diagnosi</strong> possono IIa B<br />
essere prese in considerazione <strong>la</strong> TC e l’angio-RM<br />
Nei casi in cui i test non invasivi risultino negativi ma <strong>per</strong>sista <strong>il</strong> sospetto di aneurisma intracranico deve essere presa in considerazione IIa B<br />
l’angiografia convenzionale<br />
a c<strong>la</strong>sse del<strong>la</strong> raccomandazione; b livello di evidenza.<br />
RM = risonanza magnetica; TC = tomografia computerizzata.<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> terapia anticoagu<strong>la</strong>nte sono basate su un<br />
basso livello di evidenza (Tabel<strong>la</strong> 21).<br />
Nei primi studi s<strong>per</strong>imentali <strong>la</strong> terapia con aspirina è risultata<br />
avere un impatto positivo sul rischio di eventi embolici nell’EI<br />
da S. aureus 249-251 , ma non esistono evidenze certe sui suoi<br />
effetti favorevoli nel<strong>la</strong> pratica clinica in quanto i dati sono contraddittori<br />
212,213,252 . Inoltre, alcuni studi hanno riportato un aumento<br />
non significativo degli episodi di sanguinamento maggiore<br />
213,252 .<br />
Parte 2. Altre complicanze (aneurismi infettivi,<br />
insufficienza renale acuta, complicanze<br />
reumatiche, ascessi splenici, miocardite,<br />
<strong>per</strong>icardite)<br />
Aneurismi infettivi<br />
Gli aneurismi infettivi (o micotici) sono <strong>il</strong> risultato di embolizzazioni<br />
settiche a livello <strong>dell</strong>o spazio intraluminale <strong>dell</strong>’arteria o<br />
dei vasa vasorum, oppure derivano dal<strong>la</strong> conseguente diffusione<br />
<strong>dell</strong>’infezione attraverso l’intima vasale 253,254 .<br />
Generalmente localizzati a livello dei vasi intracranici, gli<br />
aneurismi intracranici sono riportati avere una frequenza del 2-<br />
4%, che è probab<strong>il</strong>mente sottostimata in considerazione del fat-<br />
Tabel<strong>la</strong> 21. Gestione del<strong>la</strong> terapia antitrombotica nell’endocardite infettiva.<br />
e26<br />
to che alcuni restano clinicamente s<strong>il</strong>enti 255 . La presentazione clinica<br />
è estremamente variab<strong>il</strong>e 256 (deficit neurologici focali, emicranie,<br />
confusione mentale, attacchi ep<strong>il</strong>ettici) e <strong>per</strong> <strong>la</strong> loro identificazione<br />
devono essere eseguiti test di imaging in tutti i casi di<br />
EI associata a sintomi neurologici. Sia <strong>la</strong> TC che l’angio-RM sono<br />
in grado di diagnosticare un aneurisma intracranico in maniera<br />
affidab<strong>il</strong>e, mostrando entrambe un’elevata sensib<strong>il</strong>ità e specificità<br />
257,258 . Tuttavia, <strong>il</strong> gold standard rimane l’angiografia convenzionale,<br />
che deve essere eseguita ogniqualvolta i test non invasivi<br />
risultino negativi ma <strong>per</strong>sista <strong>il</strong> sospetto di aneurisma intracranico.<br />
Non sono disponib<strong>il</strong>i studi randomizzati che possano essere<br />
di aus<strong>il</strong>io nel <strong>guida</strong>re <strong>il</strong> <strong>trattamento</strong> e <strong>la</strong> terapia deve, quindi,<br />
essere <strong>per</strong>sonalizzata sul<strong>la</strong> base <strong>dell</strong>e caratteristiche di ciascun<br />
paziente. Nei casi di rottura di un aneurisma intracranico, <strong>la</strong> prognosi<br />
è infausta e a tutt’oggi non sono stati ancora identificati i<br />
fattori predittivi di tale complicanza. È necessario un controllo<br />
seriato nel tempo mediante tecniche di imaging, in quanto numerosi<br />
aneurismi intracranici che non sono andati incontro a rottura<br />
possono risolversi durante <strong>trattamento</strong> antibiotico 259 . Per<br />
gli aneurismi intracranici di grosse dimensioni, che sono andati<br />
incontro a rottura o che sono in corso di estensione è indicata <strong>la</strong><br />
neurochirurgia o <strong>il</strong> <strong>trattamento</strong> endovasco<strong>la</strong>re 255,260 . La scelta fra<br />
queste opzioni dipenderà dal<strong>la</strong> presenza e dalle dimensioni <strong>dell</strong>’ematoma,<br />
nonché dall’es<strong>per</strong>ienza <strong>dell</strong>’equipe medica.<br />
Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> terapia antitrombotica C<strong>la</strong>sse a Livello b<br />
L’interruzione del<strong>la</strong> terapia antipiastrinica è raccomandata unicamente in presenza di sanguinamento maggiore I B<br />
Nei casi di ictus ischemico non accompagnato da emorragia cerebrale, è indicata <strong>la</strong> sostituzione del<strong>la</strong> terapia anticoagu<strong>la</strong>nte orale I C<br />
con eparina non frazionata <strong>per</strong> 2 settimane sotto stretto monitoraggio del tempo di trombop<strong>la</strong>stina parziale attivata e del tempo<br />
di cefalina attivata<br />
Nei casi di emorragia intracranica, è raccomandata l’interruzione di qualsiasi farmaco anticoagu<strong>la</strong>nte I C<br />
Nei pazienti portatori di protesi valvo<strong>la</strong>re meccanica e con emorragia intracranica, dopo consulto multidisciplinare deve essere ripresa IIa C<br />
quanto prima <strong>la</strong> somministrazione di eparina non frazionata (sotto stretto monitoraggio del tempo di trombop<strong>la</strong>stina parziale attivata<br />
e del tempo di cefalina attivata)<br />
In assenza di ictus, nei casi di EI da S. aureus può essere presa in considerazione <strong>la</strong> sostituzione del<strong>la</strong> terapia anticoagu<strong>la</strong>nte orale IIb C<br />
con eparina non frazionata <strong>per</strong> 2 settimane sotto stretto monitoraggio del tempo di trombop<strong>la</strong>stina parziale attivata e del tempo<br />
di cefalina attivata<br />
a c<strong>la</strong>sse del<strong>la</strong> raccomandazione; b livello di evidenza.