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AIUTIAMOLI A VIVERE 12 questa “scuola” di volontariato è Irina, che è anche la responsabile dei club per alcolisti in trattamento di Kalinkovichi. Anche il progetto lotta all’alcolismo sta procedendo bene, ma sentono il bisogno di formazione per rafforzare le motivazioni. Avranno questa possibilità partecipando al prossimo corso ACAT che si terrà a Mogilev a inizio novembre. Ci viene presentata la Direttrice del Centro diurno disabili della città, che ha 17 ospiti. Organizziamo una visita fuori programma dei clown, riservandoci di fare una visita nel prossimo anno. Manderemo intanto dei pacchi personalizzati. 4 ottobre, giovedì: visita al Centro diurno disabili dei Servizi sociali di Petrikov. La struttura è piccola, ma è quasi completata la costruzione di nuovi ambienti. Purtroppo con l’intenzione di ospitarci nel modo più confortevole sono presenti solo tre degli abituali 15- 20 ospiti. La responsabile ci dà informazioni sull’utenza del Centro. Vengono seguite 417 famiglie “numerose”con un totale di oltre 1440 figli di età inferiore a 16 anni, di cui 27 hanno fatto l’esperienza della vacanza di risanamento all’estero; 78 sono le famiglie che hanno figli con handicap (80 da 0 a 16 anni). Il Centro è ben gestito e si svolgono attività occupazionali per lo sviluppo della manualità e per favorire la socializzazione. Nel pomeriggio raggiungiamo Zasciovie. Ci attende la mamma di Yegor che ci accompagna al cimitero dove il bambino è stato sepolto. È una visita che risveglia il ricordo di quella tragedia assurda. È già passato un anno e da quella tragedia sono nate tante cose positive, che non mitigano il dolore per quanto avvenuto, ma che fanno pensare all’imperscrutabilità del destino. Una delle cose positive che sono nate dalla morte di Yegor è la ristrutturazione della scuola e dell’asilo del villaggio. Abbiamo modo di apprezzare i bagni ristrutturati e, bisogna aggiungere, ben mantenuti. All’asilo è stata anche messa la carta da parati nuova in tutte le stanze. Resta incomprensibile l’atteggiamento della Direttrice della scuola, che ha creato problemi ai nostri volontari delle vacanze lavoro e anche con noi, pur apprezzando il lavoro fatto, conferma atteggiamenti critici e polemici. 5 ottobre, venerdì: visita al Centro diurno riabilitativo disabili di Rogacev. Ospita 30 ragazzi minorenni. Tutti hanno una grave compromissione delle capacità intellettive, molti di loro hanno anche gravi handicap fisici. Durante l’estate sono stati ristrutturati i bagni che sono stati adeguati agli standard previsti per la disabilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche e la disposizione di ausili che favoriscono l’autonomia. Sono state anche fornite carrozzine per disabili, deambulatori, cuscini antidecubito e aiuti umanitari di vario tipo. La ristrutturazione è stata finanziata dal Comitato di Vignate, le carrozzine e gli arredi per disabili dal Comitato di Volta Mantovana e dalla Famiglia Cavicchia (sempre di Volta Mantovana). L’istituto, con mezzi propri, ha provveduto a una ristrutturazione dell’ingresso con l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti (i materiali sono stati acquistati dai responsabili provinciali, l’esecuzione dei lavori è del personale del Centro). Per completare la razionalizzazione del Centro, con spostamento di tutti i bambini disabili al piano terra (attualmente devono fare le scale per andare al 1° piano), bisognerebbe ristrutturare l’infermeria (costo previsto 9.000)). Toccante il momento ricreativo che ci ha coinvolto insieme a tutti gli ospiti. Il Centro è gestito con molta umanità e professionalità e i giovani ospiti sono proprio gli ultimi nella scala del credito con la fortuna. Nel pomeriggio raggiungiamo la scuola Internat di Riasno per bambini con ritardo mentale. Ospita 78 bambini di età da 9 a 16 anni. È uno degli Istituti in cui la Fondazione ha realizzato molto, dalle ristrutturazioni alle serre e ultimamente, grazie al Comitato di Fontanella, sta partendo l’apicoltura. È stato completato il progetto di “personalizzazione” delle stanze, con riduzione dei posti letto e creazione di spazi di soggiorno. 6 ottobre, sabato: visita alla scuola Internat di Vitebsk per bambini con problemi di udito. Ospita 141 bambini di età da 5 a 18 anni. Sono molto sviluppate le attività occupazionali di formazione professionale, particolarmente importanti, data la disabilità, per l’inserimento dei ragazzi nella vita. Sono state portate anche macchine per cucire di tipo industriale. In questa scuola è stata realizzata una scuola per clown, che ha molto giovato all’autostima dei ragazzi e che è molto apprezzata anche fuori dall’Istituto. Nel consueto intrattenimento del nostro gruppo di clown si sono inseriti anche i ragazzi della scuola con numeri di grande effetto. Abbiamo incontrato anche la Direttrice della scuola pubblica n° 26 e una responsabile del Dipartimento Istruzione. Ci spiegano che vorrebbero realizzare un progetto sperimentale in questa scuola sul modello di quanto realizzato dalla Fondazione in molte scuole Internat. Il modello sperimentale prevede la realizzazione di attività formative come sartoria, falegnameria e coltivazione nelle serre. L’idea è interessante, potrebbe essere uno spunto per qualche nostro comitato. Nel pomeriggio facciamo visita al Centro sociale di Orsha e al Centro diurno disabili. È un appuntamento atteso per la realizzazione di una palestra per i disabili, finanziata dall’Ass. Aiutiamoli a Vivere Lombardia, che è stata dedicata alla memoria di un volontario che ci ha lasciato (Severino Ondei). Toccante la cerimonia di posa della targa predisposta dal Comitato di Spirano, che ha visto la presenza della famiglia Ondei compresa la componente bielorussa (i famigliari di Julia). La giornata si è conclusa col consueto acquisto di lino per i mercatini. La cena, offerta dall’ex responsabile del Centro, Vera Astapenko, è stata l’occasione per il consueto scambio di opinioni, commenti e considerazioni sull’esperienza vissuta. Dopo vent’anni il Tir della Speranza è ancora molto vivo, sa suscitare emozioni forti, è un’esperienza formativa importante. Sicuramente è un progetto che deve continuare, magari anche trovando forme diverse di realizzazione. La provocazione dell’amica Monica è un futuro con un Tir tutto di clown! A.T.
I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA Analizziamo i dati dell’accoglienza, riportati nella tabella: dobbiamo riscontrare un calo lieve ma importante per le sue conseguenze, e soprattutto è necessario individuare i motivi che continuano a erodere questa esperienza, unica nel suo genere, che ha generato e che continua a generare concreta solidarietà. Il dato è in linea con quanto riferito da un dettagliatissimo report pubblicato, per la prima volta in venticinque anni, dal Comitato Minori Stranieri (attualmente sospeso dal provvedimento di “spending review”, con le deleghe assegnate “ad Interim” alla Direzione del Ministero del Lavoro), completo degli indirizzi delle 214 Associazioni proponenti: nel 2011 – secondo il report - sono stati accolti in Italia 17.823 minori; erano 19.280 nel 2010 e 21.914 nel 2009, con un calo del 18,6% in soli due anni . Il 14% dei progetti di accoglienza ha luogo in Comuni capoluogo di Regione e il 10% in Comuni capoluogo di Provincia: “questo dato è indicatore del fatto che il fenomeno dell’accoglienza temporanea di minori stranieri in Italia è gestito soprattutto da piccole realtà locali” si legge nel report del Comitato Minori, “molto radicato nel territorio di piccoli comuni, dove aspetti quale la maggiore prossimità reciproca tra Comitato, Ente Locale e famiglie, genera processi intrisi di fiducia e sensibilizzazione tramite i contatti diretti e il passaparola, che promuovono ed agevolano la realizzazione e le attività di programmi stessi territoriali”. Un’analisi che la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere ” ONG nel Convegno Nazionale per celebrare il ventennale della sua costituzione rende ben più evidente, avendo deciso di premiare i Comitati, e sono ben 123, che hanno accolto da oltre quindici anni. Tutti comitati di piccole realtà e di comunità molto unite che hanno reso possibile questo “miracolo solidale” che continua a generare speranza. Accoglienza Temporanea Bambini Bielorussi Anno 2011 – 2012 13 AIUTIAMOLI A VIVERE
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