Fonti documentarie per la storia delle mura di Viterbo nel Medioevo

sgressori, kicentlo sequestrare e tra-
KESTAIJRO 111 PORTA BOVE
sportare al macello le I~estie non
Nel 1255 port:i 13ove fu rest;iLiraappartenenti
alle suddette specie.9;
ta, come ricorda I1epigrafe posta
IV, LX. De provisiorie cere infrasulla
stessa:
scriptis ecclesie. I1 Consiglio Gene- FONDAZIONE E I'KIVILEGIO DEL- "L cu(rn) qcii(n)qiie fiiit a(n)nos
rale della cittii, riformando lo statii- LA PORTA DI SONZA
p(ost) M cliice(n)tos / cii(in)
to, ordinava ai Priori e al Podestà
eli ristrutturare la chiesa di S. Pietro, Vicino al luogo clove era Porta 13o(n)a-ve(n)t~ira p(ro)co(n)s( 11 )l
cita davanti all'ornonima porta, e tli Sonz:l, una lapide, copia di una più nobil(is) UrlJis / re noru(en)
racchiuderla entro le Illiira della antica, ricord;~ la fondazione e il co(rn)ita(n)te bonu(m) me fec(it) et
città.
privilegio clellli posta, che promet- aux(it) / hi(n)c Ro(n)ave(n)tur-a(mì
IV, LXVIII. Q~iod cluilihet possit teva la libertà a chi diventava citta- porta(1n) ine dicere iubet / qui 111c
legam suam destructarii seficere et dino Viterbese
f~i(n>davit reotorq(ue) sic deco~ivit
fulcire. 1 proprietari cli leghe di- "+ No(m>i(n)e Sonsa vocor fui- / vivat i(n) et(er)nu(ni) cu(rn)
strutte, potevano ricostruirle, rispet- gentis poi-ta Vitetbi / Est iiiichi gran- ge(n)te cole(n)te Viterl>iirii".
tando le clisposizioni statutarie rela- de decus et fiingor honore perenni / [Quando fu il cinquant~i e poi il
tive alla siciirezza della citt2.gj Om(n)is enin-i qui servili sul? lege mille e duecento 1255 il proconsole
IV, CIII. De niuris et harhacanis grcivatur / si civis meus extiterit liI?er Bonaventura nobile dell'lJsl~e, I>ella
reparandis. Le riparazioni dei inuri reputator / Maxinius Henricus Cesar riii fece ed anche piti grande il nodei
harbacani spettavano ai pro- michi contulit istud / + anno a11 in- me aiigurale che accompagna l'oprietari
degli stessi. Per gli inadein- carn(atione) d(omi)ni MOLOXOXO pera per questo viiole che io mi
pienti era prevista una multa di XOXOVO hec porta f~in / data est chiami Porta Bonaventura. Colcii
cento 1ibt~re.a
p(re)sidente d(oi11i)no I'ascal(e) che ii-ii costruì è il podestà clie così
IV, CVII. Quod carbonarie et vie "I1(a)p(a)O inp(er)ante Enrico / per- mi adornò: possa egli vivere in
aptentilr et fiant pontes infrascripti. fetta v(et-)o est t(ern)por-e d(omi)ni eterno con la gente che ahita Viter-
Si dovevano sipiilire le carbonare Eugeni "I'(a)p(e)" edificatores fiie- bo! l Gotica epigrafica allungata.
poste tra porta di Capo di Piaggia, runt / Rainierus Mincio et I1etrus La porta fii detta ciai posteri ora
porta Murata e porta di S. Lucia "ex p(re)cepto consulu(m) et totius Rove, ora Bonaventiira, dizioni :importa
Fiorentina, a spese dei pro- p(o)p(u)li / [Gotilfrediis dictavit hedue corrette, tna è da preferire la
O
prietari dei terreni adiacenti, pena Rolandus sculpsit prima perché deriva dal nome di
O"
venti soldi di ammencla.9:
[Mi chiamo Sonsa, porta di Viter- Hovo, o Bovone, figlio eli Oddone
IV, CX. Quod fenestre et I~aliste- 170 la splendicla, grande il mio no- di Bovo solilano, clie fii podest3 eli
rii existentes in muri Comunis clau- me, eterni i miei privilegi. Cliiii~ique Viterl~o nel 1215, anno di fonclaziodantur.
Le finestre esistenti nelle sia gravato da condizione servile, se ne della porta. Mentre I3onaventurci
niura della cittii dovevano essere mio cittadino si faccia, sia considera- Papareschi proconsole dei Romnni
chiuse, pena dieci libl>re "paparino- to uomo lil>ero. I1 sommo iinperato- fu podestt" dal maggio al novenil>re
rumH.
re Enrico rni concesse questo privi- del 1255, fu colui che la rest:iiirò
IV, CXVIII. Quod clomus et alia legio nell'anno 1095 dell'incarnazio- come ancora 1:i vediaino.
edificia circa palatium et circa mu- ne del signore. La costr~izione della
ros ernantur et destruantiir. Per nii- porta fii iniziata essendo papa Pa- COSTR1JZIONE DELLE MURA
gliorare 111 sicurezza della citt5, do- sqiiale ed Enrico imperatore, fii por- 111 FAUL
vevano essere acquistati dal Coinu- tata a compimento al tempo di papa L'epigrafe, datata 1268, posta a
ne e distrutti gli immol->ili contigui Eugenio. Costruttori furono Raniero sinistra di porta F:i~i1, ricorcla la coalle
miira, affinchk si potesse lihe- Mincio e Pietro per deliberazione struzione del tratto eli mura per
rare una circonvallazione all'interno dei consoli e di tutto il popolo. Gof- opera di Visconte Gatti, Capitano
delle stesse larga otto piedi (circa fredo scrisse i versi, Kolando li del popolo Con qiiesto segmento,
tre tnetril.99
scolpì]. Alfabeto misto Romanico e che anclava dalla torre oggi chiainagotico
rnai~iscolo con reminiscenze ta dei monaci di Sassovivo fino a
dell'onciale.
porta di Valle, si proteggeva la valle