Fonti documentarie per la storia delle mura di Viterbo nel Medioevo

Ixeve del 22 setternl~re 1420, con- intiis (cioè tra I'ante~iiut-alc clcl ca- sito in Pianoscarano. L'appezzacesse
il diritto di spendet-e la sotn- stello e le mul-a c1cll:i città) uscliie mento era sitiiato all'esterno della
tra di 20 fiorini all'anno per ripara- ad murutii majoretn Cornunitatis". /l+ città, protetta in quel lato dal torre
mura, fonti e palazzi: "Ciitil ita- "Anno 1230. 8 tiiarzo, Nos ... sin- I-ente di Paradosso. I1 Comune clique,
sicut nol,is pro parte vestra daci conliinis Viterhi.. . et positi sci- spose l'edificazione del tet-reno e
extitit intimatcin?, pontes, m~iri, vie, per ti~rtetiis civitatis fieri faciendis a regolò le tasse a carico clei f~itiit-i
fontes, I~alnea et palatia civitatis consulil~~is, cutn meliiis et utiliiis abitanti con il segiiente atto: "Q~iia
prediste multis repar-ationibus incli- pro l->ono comunitatis via conceeli manifesta causa est nolis, non ~icgeant,
1.. .1 pro reparationibiis ante- aliunde non possit, ut eis visiim est, cepisse terr:itn jiire locationis de
tlictis, de pecuniis introytiium pre- Iioiiiinil~us qiii hal->eI~ant exire per Ecclesia Sancte Marie de Cell~i de
dictorurn, per rnaniis c;inlerat-ii portatn clacis:im que quondam fiiit Castro Viterbio, que term dicitur in
ipsius Comiinis, quemadmoctuin iuxta p:ilatiiim Petri Farulfi, ad peti- loco qiie dicitiir plano Scar-ano ...
l'rioribus pro tetnpore existentil>iis tionem Dni. Vigilantis I'rioris S. An- ideo danius tili preposito Ecc1esi:ie
visurn fiierit expediri et ipsi duxe- geli, pro se et hominiim Castri S. S. Marie de Cella. .. decimationes
rint orciinandiim, iisque ad sum- Angeli, qui eti~iin actenus via111 incle tnort~iorutn atqiie vivoriim ha1,it:irit-iiarn
viginti florenorutn auri de Ca- l-iabiierunt.. . concesserunt.. . viam tiiim in prenotnin:ita terra.. . Qiiod
mera, lil~ere et licite expendi facere atiiplatil de deccm pedibus pe gua- si aliqiio casu evenerit, fortasse
valeatis, plenam et liberalil, aiitoric- dangiatn. Eartliolotnei Gorl,isi et quod prekita terra non liedificaret~ir
tate Apostolica, tenore presenti~itn, Scongi Glosii, i~ixta carl~onarias co- al> ;iliqiio, idest lioiiiines in prefata
conceclin~iis facultatein". 111
tnunitatis (cioe quelle fatte dal co- terra non habitaverint, otnnes dena-
Nel 1432 il pontefice concesse di tniine ai piedi clel nuovo muro) a rios.. . quos deditiliis.. . nullo tempopoter
ililpiegare venti fiorini d'oro strata usqiie ad viarn Ferentem, que re reqiiiri possit".l!"
nella riparazione degli edifici pul3- via sit seniper". Si noti che la strada Nel 1171 si iniziò :i costruire il
hlici, per l'aiiito che i Viterbesi gli si trovava tra il muro della città ed nuovo quartiere di San Marco nel
avevano prestato nel recuperare il fossato; infatti gli ufficiali del co- piano onionimo fuori porta Sonza.
Vetralla, occupata da Giacomo Di mune si erano risetvati il diritto di I1 piano di San Marco apparteneva
Vico.
poter iitilizzare in caso di giierra, la ai ~nonaci della I3:idia di San Salva-
I1 papa con breve clel 20 giugno strada per la difesa del fossato./lj tore del monte Amiata. Rollando
condono la terza parte del s~issidio
che era l'Abate, con atto rogato il
annuale, per farla impiegare nella
riparazione delle inura.ll4
MARGHERITA VITERBESE
24 Marzo 1191, concesse :i Lando e
Viviano, "prociiratoril->iis", di co-
I balivi super fortetiis venivano
striiire al~itazioni, "case e casalini",
chiamati anche con il nome di "ha- I quattro codici della "Margarita" a patto che per ogniina di queste,
livi Cornunitatis". Con questa deno- Viterbese sono conservati presso 1:i si dovesse pagare in perpetuo, nel
niinazione li troviatno presenti nel Biblioteca Cotiicin:ile degli Ardenti giorno di Natale. un canone "pen-
1229 a una assemblea che discute- Gli atti, raggriippati in genere se- sionem" di otto danari alla chiesa di
va siilla possibilità di concedere condo argomenti, non segiiono un San Giovanni Sconcio "in Sonza":
una carhonara, sita fiiori la città, al ordine cronologico. Sono mano- "Ego Kollandus, Dei gratia S. Salvapriore
di S. Angelo: "Anno 1229. scritti tnernl?ranacei con carte nu- tori~ :il,l->as, licet inciignus, propria
Quatuor positi super fortilitiis civi- merate sul recto, rilegati in pelle. La mea boria voluntate, in emphiteiitatis
fieri ktciendis, ex tenore Con- scrittura è una ri~inuscola gotica tni- sitn perpetuati1 do et habere concestituti
Comunis Viterbii.. . concesse- sta a corsiva Le dimensioni varia- do vobis Lando et Viviano, procurunt
domino Vigilanti I'riori S. An- no, il I codice misura mm 521 x ratoribus et aliis llotninil~iis, qui in
geli ... unum petiutn de carbonarias
comunitatis, positiim exti a mLiros
348, il I1 tnn1. 600 x 421, il I11 111111.
521 x 355, il IV 111111. 415 x 287.
plano S. Marci casas edifical~~int . . . .
eo videlicet pacto do et trado voplani
fililli, a turri Magistri Kainerii
bis, ut supradictiitil est, ad casas faora
crocetta usque ad tenutatn Ec- Nel 1148 il Comune acquisto per ciendas propre dictum planum, iit
clesie S. Mastini.. et dictani conces- nuove esigenze abitative dai tnona- singuli, pro c1oiiiil)iis siiis, in Natale
sionetn ei fecerunt a barbacanibus ci di S. Maria della Cella iin terreno Domini, nomine pensionis, Eccle-