antiche sacre rappresentazioni - San Marco in Lamis Web
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38<br />
IV<br />
I TESTI RITROVATI<br />
Col r<strong>in</strong>venimento di un quaderno e diversi fogli sparsi nell’archivio della Collegiata di<br />
<strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong>, di una relazione sulla festa della Madonna di Stignano corredata<br />
dal testo di una sacra rappresentazione, del testo del dramma di san Vito e di testi di<br />
altre relazioni, si sono potute ricostruire alcune <strong>sacre</strong> <strong>rappresentazioni</strong> e canzoni<br />
religiose che si facevano a <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong> f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e dell’800 e così dare un<br />
ulteriore tassello alla vita religiosa sammarchese.<br />
Il canonico d. Angelo Pennisi, 121 negli anni 30 del sec. XX, ha trascritto su un<br />
quaderno 122 diverse <strong>sacre</strong> <strong>rappresentazioni</strong> e canzoni, copiate, come egli asserisce,<br />
dagli “appunti tratti dalle carte del Canonico V<strong>in</strong>citorio”. 123<br />
In questo quaderno sono riportati i testi della Passione di NSGC dell’arciprete<br />
Spagnoli, 124 i Canti della Passione di don Arcangelo Sassano, 125 il Passio di Padre<br />
Angelo da <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong>, 126 <strong>San</strong>to Michele e il diavolo di anonimo, <strong>San</strong> Nicola<br />
di Bari del can. Pomella, 127 i Canti per la processione della visita dei sepolcri con le<br />
fracchie, antico e di anonimo, i Canti della novena di Natale, antichi e di anonimi, i<br />
Canti natalizi davanti il presepe, antichi e di anonimi.<br />
121 Pennisi d. Angelo, canonico, nato a <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong> l’8 settembre 1884 e morto il 29<br />
gennaio 1958, è stato anche segretario del Capitolo Collegiale.<br />
122 Quaderno a righi con copert<strong>in</strong>a di color arancione, <strong>in</strong> prima di copert<strong>in</strong>a una fotografia del<br />
calciatore Buscaglia del Napoli (Buscaglia Carlo, nato a Bastia di Balocco CN il 9/2/1909, è<br />
stato calciatore nel Napoli e nella Juventus), <strong>in</strong> quarta di copert<strong>in</strong>a una sua breve biografia e gli<br />
elogi al suo gioco nella squadra; sono scritte 17 pag<strong>in</strong>e <strong>in</strong>terne per un totale di 34 facciate<br />
<strong>in</strong>teramente scritte <strong>in</strong> <strong>in</strong>chiostro nero e alcuni tratti <strong>in</strong> matita rossa per segnare gli accapi o altri<br />
segni; nella seconda pag<strong>in</strong>a di copert<strong>in</strong>a c’è l’<strong>in</strong>dice e nella terza e parte della quarta di<br />
copert<strong>in</strong>a c’è altro testo scritto a mano; risultano strappate le prime tre pag<strong>in</strong>e del quaderno.<br />
123 I sacerdoti V<strong>in</strong>citorio di f<strong>in</strong>e ottocento furono due, ma solo uno era canonico. Il canonico si<br />
chiamava V<strong>in</strong>citorio d. Nicola Pasquale, ex frate francescano riformato poi entrato nel collegio<br />
capitolare di <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong>, morto a 67 anni il 16/4/1899, l’altro sacerdote si chiamava<br />
V<strong>in</strong>citorio d. Nicola, cappellano militare, morto di tubercolosi il 28/11/1918 a <strong>San</strong> Severo a<br />
seguito del servizio militare da molti anni. Il primo ha donato le statue del “Calvario”<br />
(Crocifisso, Addolorata e san Giovanni) presso la chiesa Collegiata, ancora presenti sull’altare<br />
laterale destro, eccetto la statua di san Giovanni che è andata distrutta perché troppo rov<strong>in</strong>ata,<br />
una lapide recita “Il Crocifisso, l’Addolorata e S. Giovanni Evangelista a divozione del Can. d.<br />
Nicola V<strong>in</strong>citorio che donava a questa Collegiata nel 1890”.<br />
124 L’arciprete Francesco Paolo Spagnoli, morto il 26 dicembre 1874 all’età di 88 anni, è stato<br />
arciprete della chiesa Collegiata di <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong> dal 1814 al 1874.<br />
125 D. Arcangelo Sassano, morto il 21 ottobre 1892 all’età di 56 anni, è stato rettore della<br />
confraternita dei Sette Dolori o dell’Addolorata dal 1783 al 1789.<br />
126 Purtroppo molti frati francescani hanno avuto questo nome e qu<strong>in</strong>di non si riesce a capire a<br />
chi si riferisce; bisogna ricordare beato fra Angelo da <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong>, sacerdote<br />
francescano, vissuto e morto presso il convento di santa Maria di Stignano.<br />
127 Pomella can. d. Raffaele è stato per moltissimi anni rettore della chiesa del Purgatorio, nato<br />
a <strong>San</strong> <strong>Marco</strong> <strong>in</strong> <strong>Lamis</strong> il 1853 e morto il 21 aprile 1936 all’età di 83 anni, si conservano di lui<br />
diverse opere non pubblicate tra cui La mia vita e le mie confessioni e una serie di Sonetti,<br />
sarebbe auspicabile la pubblicazione per avere ulteriori notizie sulla vita sammarchese tra ‘800<br />
e ‘900.