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Rischio sismico, paesaggio, architettura: l'Irpinia, contributi ... - Amra

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12 Donatella Mazzoleni<br />

Parallelamente, il lavoro è stato alimentato anche dall’impulso fortemente innovativo<br />

proprio del Progetto di Centro Regionale di Competenza AMRA. Suoi aspetti<br />

caratterizzanti specificamente derivanti da questa radice sono: l’approccio globale<br />

alle tematiche dei rischi; l’integrazione di diverse competenze disciplinari e l’uso<br />

– già attuato o comunque potenziale – di strumentazioni innovative acquisite; la<br />

condizione di poter studiare le problematiche dei singoli rischi con ottiche, metodologie<br />

e tecnologie innovative altrimenti non disponibili; l’attenzione e l’approccio<br />

olistico alle problematiche di messa in guardia dal pericolo (early warning).<br />

Il lavoro condivide inoltre l’obiettivo finale generale di tutti i Progetti di Centri<br />

Regionali di Competenza, che è quello di offrire competenze (know-how) avanzate,<br />

tecnologie innovative e capacità di formazione di figure professionali di elevato<br />

livello, a disposizione di enti pubblici o aziende private, per affrontare problematiche<br />

complesse (in questo caso, relative al rischio ambientale) o per avviare<br />

nuove iniziative imprenditoriali nel settore; di operare cioè per connettere fra loro<br />

il mondo del sapere e il mondo del fare.<br />

Il campo interdisciplinare esplorato da questa ricerca è strutturato attorno all’<strong>architettura</strong>,<br />

che ne costituisce la macrodisciplina di inquadramento e di coordinamento;<br />

la ricerca si irradia in particolare dal centro-cardine di questa materia, che è<br />

la disciplina della progettazione. La competenza complessiva espressa dal gruppo<br />

di lavoro, tuttavia, investe ulteriori campi e molteplici e pratiche disciplinari, il cui<br />

compito è quello di sostanziare e radicare l’attività del progetto architettonico e<br />

urbano in un sapere articolato e ricco relativo all’abitare, garantirne dunque l’effettiva<br />

complessità d’approccio, e predisporne altre interfacce per l’allargamento a<br />

ulteriori sinergie e confronti. Questi ambiti conoscitivi sono: la storia dell’<strong>architettura</strong>;<br />

la storia delle città; la storia e l’ecologia dei paesaggi; l’analisi dei dati territoriali;<br />

la pianificazione territoriale; l’urbanistica; l’analisi di immagini telerilevate<br />

alle scale paesistica, urbana e architettonica; l’analisi iconologica delle identità<br />

urbane e paesaggistiche; la conservazione e il restauro dell’<strong>architettura</strong> e dei centri<br />

storici; la sperimentazione di tipologie e materiali innovativi.<br />

L’<strong>architettura</strong> come strumento di mitigazione del rischio<br />

ambientale<br />

Sia sul piano dell’elaborazione culturale, che su quello della riflessione sul trasferimento<br />

dei saperi, questo libro vuole fornire un esempio di come l’<strong>architettura</strong><br />

possa essere uno strumento specifico e potentissimo per migliorare la nostra<br />

capacità di affrontare il rischio ambientale. E, poiché l’esempio viene qui costruito<br />

prendendo a riferimento concreto una regione paradigmatica per il rischio<br />

<strong>sismico</strong>, l’Irpinia, il libro mostra dunque come l’<strong>architettura</strong> può migliorare, in<br />

questo caso, la nostra capacità di affrontare il terremoto. Tuttavia, per la sua base

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