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notiziario n.5.2008 - Collegio dei Geometri della provincia di Trento

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dalla quale può andare esente solo<br />

ottemperando agli obblighi <strong>di</strong> comunicazione<br />

e rinuncia all’incarico previsti<br />

dall’art. 29, comma secondo, D.P.R.<br />

n. 380/2001, sempre che il recesso<br />

dalla <strong>di</strong>rezione <strong>dei</strong> lavori sia stato<br />

tempestivo, ossia sia intervenuto non<br />

appena l’illecito e<strong>di</strong>lizio si sia evidenziato<br />

in modo obiettivo, ovvero non<br />

appena abbia avuto conoscenza che le<br />

<strong>di</strong>rettive impartite erano state <strong>di</strong>sattese<br />

o violate (cfr., ex multis, Cass. Sez. 3,<br />

10/5/2005 n. 34376, Scimone ed altri).<br />

Proprio per la posizione <strong>di</strong> “garante”<br />

assunta dal <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori e per<br />

il suo precipuo obbligo <strong>di</strong> vigilare<br />

sulla corretta esecuzione delle opere,<br />

questi risponde penalmente anche<br />

allorché si <strong>di</strong>sinteressi <strong>dei</strong> lavori, pur<br />

senza formalizzare o formalizzandole<br />

in ritardo, le proprie <strong>di</strong>missioni (cfr.<br />

Sez. 3, 7/11/2006 n.38924, Pignatelli).<br />

Alcuna efficacia liberatoria<br />

può riconoscersi ad una rinuncia<br />

comunicata me<strong>di</strong>ante lettera <strong>di</strong>retta<br />

ai committenti, posto che tale atto è<br />

ontologicamente inidoneo a fornire<br />

la prova che vi sia stata reale rinuncia<br />

nella data in<strong>di</strong>cata.<br />

CASSAZIONE:<br />

Uso <strong>dei</strong> software pirata in stu<strong>di</strong>o?<br />

È reato<br />

Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />

Sentenza n. 25104 del 2008<br />

La Terza Sezione Penale <strong>della</strong> Corte<br />

<strong>di</strong> Cassazione ha stabilito che è reato<br />

usare negli stu<strong>di</strong> professionali<br />

programmi software pirata e che,<br />

<strong>della</strong> violazione, ne risponde personalmente<br />

il titolare dell’attività.<br />

In particolare la Corte ha evidenziato<br />

che “per la configurabilità del reato <strong>di</strong><br />

cui all’art. 171 bis non è richiesto […],<br />

che la riproduzione <strong>dei</strong> software sia<br />

finalizzata al commercio, essendo sufficiente<br />

il fine <strong>di</strong> profitto, come contestato,<br />

né il dolo specifico del fine <strong>di</strong><br />

lucro”. Nell’impianto motivazionale<br />

<strong>della</strong> Sentenza si legge che la Corte<br />

ha più volte affermato che “a seguito<br />

<strong>della</strong> mo<strong>di</strong>fica del primo comma<br />

dell’art. 171 bis L. 27 aprile 1941 n.<br />

633 (apportata dall’art. 13 L. 18 agosto<br />

2000 n. 248), non è più previsto il<br />

dolo specifico del “fine <strong>di</strong> lucro” ma<br />

quello del “fine <strong>di</strong> trarne profitto”; si<br />

è, quin<strong>di</strong>, determinata un’accezione<br />

più vasta che non richiede necessariamente<br />

una finalità <strong>di</strong>rettamente patrimoniale<br />

ed amplia quin<strong>di</strong> i confini<br />

<strong>della</strong> responsabilità dell’autore e che<br />

la detenzione e l’utilizzo <strong>di</strong> numerosi<br />

programmi software, illecitamente<br />

riprodotti, nello stu<strong>di</strong>o professionale<br />

rende manifesta la sussistenza del<br />

reato contestato, sotto il profilo<br />

oggettivo e soggettivo”.<br />

REGOLAMENTO DI<br />

CONDOMINIO<br />

Illegittime le sanzioni che superano<br />

i 5 centesimi <strong>di</strong> euro (100l.)<br />

Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />

Sentenza n 10329 del 21aprile 2008<br />

La Cassazion e con sentenza n. 10329<br />

del 21/04/2008 ha ritenuto nuovamente<br />

nulla la sanzione superiore a 5<br />

centesimi <strong>di</strong> euro (100 L.) prevista dal<br />

regolamento condominiale. (Art.70<br />

<strong>di</strong>sp.att. C.C.) In questi termini, si<br />

era già espressa con la sentenza n.<br />

948 del 1995: “Il regolamento <strong>di</strong><br />

condominio non può prevedere, per<br />

l’infrazione alle sue <strong>di</strong>sposizioni, sanzioni<br />

pecuniarie <strong>di</strong> importo superiore<br />

a lire cento”.<br />

NOTIZIE<br />

NOTIZEN<br />

DELIBERA ANNULLABILE SE<br />

L’AMMINISTRATORE NEGA<br />

LA DOCUMENTAZIONE<br />

AL CONDOMINO PRIMA<br />

DELL’ASSEMBLEA<br />

Cassazione civile, Sez. II, Sentenza<br />

n. 12650 del 19 maggio 2008<br />

La violazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ciascun<br />

condomino <strong>di</strong> esaminare a sua richiesta<br />

secondo adeguate modalità <strong>di</strong><br />

tempo e <strong>di</strong> luogo la documentazione<br />

attinente ad argomenti posti all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno <strong>di</strong> una successiva<br />

assemblea condominiale determina<br />

l’annullabilità delle delibere ivi<br />

successivamente approvate, riguardanti<br />

la suddetta documentazione,<br />

in quanto la lesione del suddetto<br />

<strong>di</strong>ritto all’informazione incide sul<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> formazione delle<br />

maggioranze assembleari. In tema<br />

<strong>di</strong> approvazione del bilancio da parte<br />

dell’assemblea condominiale, benché<br />

l’amministratore del condominio non<br />

abbia l’obbligo <strong>di</strong> depositare la documentazione<br />

giustificativa del bilancio<br />

negli e<strong>di</strong>fici, egli è tuttavia tenuto a<br />

permettere ai condomini che ne facciano<br />

richiesta <strong>di</strong> prendere visione<br />

ed estrarre copia, a loro spese, <strong>della</strong><br />

documentazione contabile, gravando<br />

sui condomini l’onere <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />

che l’amministratore non ha loro<br />

consentito <strong>di</strong> esercitare tale facoltà.<br />

Nel caso <strong>di</strong> specie, ne consegue che<br />

erroneamente la sentenza impugnata<br />

ha affermato che l’eventuale rifiuto<br />

dell’amministratore <strong>di</strong> consentire<br />

all’attuale ricorrente <strong>di</strong> estrarre copia<br />

<strong>della</strong> documentazione contabile<br />

non avrebbe influito sulla vali<strong>di</strong>tà<br />

<strong>della</strong> assemblea <strong>di</strong> approvazione del<br />

bilancio.<br />

PROSPETTIVE GEOMETRI<br />

5/2008<br />

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