LA CITTADINANZA COME FORMA DI TOLLERANZA - Exclusion.net
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Tuttavia vi è una tappa, nei processi di costruzione dell’identità, in cui<br />
l’identità stessa si costituisce in maniera così forte e guadagna talmente il suo spazio<br />
che si converte in istituzione, ossia termina la fase in cui la differenziazione<br />
arricchisce ed inizia la fase in cui l’identità si trova prigioniera delle sue proprie<br />
caratteristiche; l’identità non serve più a formare nuovi nessi bensì serve solamente<br />
alla sua autoriproduzione.<br />
L’identità, così istituzionalizzata, non interroga più né se stessa né il mondo ma<br />
si limita a sovrapporsi alle altre istituzioni esistenti come elemento in più del<br />
panorama generale.<br />
I soggetti che inizialmente avevano riconosciuto in sé l’esistenza di un’identità<br />
(una, però non esclusiva) assumono integralmente questa identità come l’unica<br />
esistente e diventano integralisti.<br />
L’integralismo è una forma di istituzione totale.<br />
Se l’identità è un’esigenza irrinunciabile, nondimeno «di una sola identità si<br />
muore» (F.Remotti, 1996), o si uccide. Siamo tutti coscienti che alcune identità<br />
(quelle etniche o religiose) trovano momenti storici o situazioni geopolitiche in cui<br />
sono artificialmente alimentate e molta della nostra storia contemporanea lo mostra<br />
tragicamente.<br />
Molte altre identità, che si riferiscono a gruppi umani più limitati, e le cui<br />
rivendicazioni non provocano conseguenze geopolitiche importanti, non interessano i<br />
governi ma possono anche essere alimentate da interessi economici, sociali o di<br />
politica nazionale e locale.<br />
3. Identità con confini e permeabilità dei confini<br />
Diamo ora un assetto ai concetti fino qui menzionati ritornando al paradigma<br />
della salute mentale e della malattia mentale.<br />
I concetti che ci serviranno sono i seguenti:<br />
- il modello biomedico è un paradigma semplificatore<br />
- la colonizzazione di tutte le sofferenze umane da parte del modello biomedico<br />
è un rischio reale<br />
- la moltiplicazione artificiale delle identità legate alle sofferenze è una<br />
conseguenza dei concetti precedentemente citati<br />
- le risposte che ciascuna identità riceve sono sempre più frammentate<br />
- si moltiplicano e rafforzano i confini tra le identità<br />
- il soggetto scompare di fronte all’identità nella quale sta rinchiuso e dalla quale<br />
è definito.<br />
Possiamo esprimere questa sequenza logica in maniera più articolata.<br />
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