Luglio 04

Luglio 2004 Calabria Produttiva
Città nuove
dal volto antico
Il sottosuolo calabrese è ricchissimo di materiali che, in passato, sono
serviti ad edificare paesi e città. Il cemento armato aveva fatto mettere
da parte queste risorse ma l’Università Mediterranea di Reggio le sta
rivalutando, con ricerche e piani d’intervento che ne prevedono il riutilizzo
La ricerca scientifica al servizio
delle piccole medie imprese
- per contribuire a risolvere
problemi tecnici, produttivi,
realizzativi presenti nella filiera
del recupero del patrimonio
edilizio dei centri storici calabresi
- deve oggi concretizzarsi
nella sperimentazione di nuovi
prodotti e nuovi processi produttivi
ed essere in grado di
realizzare un’immagine nuova
e attraente della Calabria e generare
effetti positivi e di traino
economico.
Questa, in sintesi, l’attività di
ricerca scientifica ad alto livello
e di ricerca applicata sul territorio,
che é svolta a Reggio
Calabria presso il dipartimento
Pau (Patrimonio Architettonico
e Urbanistico), dell’Università
Mediterranea, al cui
interno operano le strutture
del Laboratorio M.A.RE., diretto
dalla professoressa Simonetta
Valtieri e del LaboReg, del
quale è responsabile scientifico
il professor Edoardo Mollica.
“LaboReg è la sigla che indica
il Laboratorio Regionale di Ricerca
Scientifica applicata a Centri
Storici - spiega il professore,
che incontriamo nel suo studio
al dipartimento Pau insieme
agli architetti Maria Gullì e
Antonella Postorino - e ha come
settore precipuo d’impegno il trasferimento
tecnologico e la sperimentazione
di materiali costruttivi
locali, mentre il laboratorio
M.A.RE. è una struttura finalizzata
alla ricerca scientifica sui materiali,
sul controllo della qualità
degli stessi e la sperimentazione
delle tecnologie del restauro”. La
Calabria è ricca di insediamenti
interessanti sotto il profilo
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