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22 opinioni MARTEDÌ 1° FEBBRAIO 2011 Lettere e Commenti Crescentino: Venegoni e il campo nomadi Ora, nel caso Berlusconi, Per aiutare i Rom non basta citare Brecht ci scrivono come si possono acquisire le prove se il Capo del Governo delegittima così pesantemente la Magistratura e gli organi inquirenti impedendo di LE TENTAZIONI DELL’ASSOLUTISMO fare il loro legittimo lavoro? 2°: Quale ragione o diritto ha il nostro Presidente del Rinaldo Carra Villareggia Consiglio, a differenza di tutti gli altri cittadini, di sottrarsi a queste indagini? Questo, per chiunque sia provvisto del minimo di buon senso, è uno spettacolo penoso e anche pericoloso in quanto le aperte minacce di “esemplare punizione” ci riportano molto vicino alla “epurazione” del triste “Ventennio”. Ci resta solo da augurarsi che il Presidente della Repubblica, quale sommo garante della Costituzione, sappia intervenire con coraggio e decisione per fare in modo che non si ripeta il grande sbaglio del Re Vittorio Emanuele III con Mussolini! Vista la situazione i prossimi mesi non potranno essere che molto decisivi per la nostra povera e cara Italia! QUINDICINALE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE LOCALE reg. Trib. di Vercelli n. 339 del 12.4.2006 iscr. al Roc n. 14465 DIRETTORE RESPONSABILE: Umberto Lorini EDITORE Montecristo srl - Torino p. iva 09358220011 IMPAGINAZIONE E GRAFICA LC Idee di Comunicazione STAMPA: I.T.S., stab. di Cavaglià TRATTAMENTO DEI DATI: Il responsabile ai sensi del D.Lgs 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTO GIORNALE: tel. 0161.1744404 - 345.4704174 fax 0161.1744403 email: moncalvo@publicinque.it PER ABBONARSI: (annuale, 22 edizioni: 20 euro) email: abbonamenti@lagazzetta.info Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. www.lagazzetta.info LA VIGNETTA Le lettere vanno inviate a: la Gazzetta via Nizza, 31 10125 Torino Indirizzo email: posta@lagazzetta.info Fax: 178 2775237 di UMBERTO LORINI BERLUSCONI / 1 CRONISTI DI STRADA. Qual è uno dei Nell’arco di un mese la sindaca di Crescentino, Marinella Venegoni, sul fronte del campo nomadi di strada Torino ha incassato dalla Regione Piemonte due brutti colpi. Prima la Regione le ha negato un contributo di 50 mila euro per allestire nell’area un campo nomadi attrezzato: “la proposta formulata non è accoglibile in quanto non conforme alla normativa in questione e non coerente con le fi nalità della stessa”; poi le ha chiesto la restituzione dei “moduli abitativi” (i container) forniti l’autunno scorso dalla Protezione Civile, perché – sostiene la Direzione regionale Opere Pubbliche – sono stati utilizzati per altri scopi rispetto a quelli per cui erano stati richiesti. Venegoni, inaugurando in Municipio una mostra sulle persecuzioni dei Rom durante il Nazismo, afferma che «la storia e il presente si intrecciano: i Rom sono considerati esseri umani e cittadini dalla Regione?», e cita una poesia di Bertolt Brecht (ma altre fonti la attribuiscono al pastore luterano Martin Niemöller): “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento perché rubacchiavano...”. E ci aggiunge la mozione degli affetti: le fi glie piccole, l’inverno gelido... Ma se i 50 mila euro per interventi al campo nomadi non arrivano e se i container devono essere restituiti, è solo perché «quei simpaticoni della Regione» (defi nizione della sindaca, che poi si lamenta se l’assessore regionale non le telefona) sono senza cuore e persecutori degli zingari? Fare l’amministratore pubblico cercando di applicare le proprie idee, le proprie convinzioni, la propria Weltanschauung è indubbiamente un lavoraccio, diffi cile e faticoso. Uno quand’è a casa, o quando organizza eventi culturali, può anche – e fa benissimo – leggere Brecht, voce dei derelitti e dei diseredati. O anche – non occorre suggerirlo a un’esperta di musica – ascoltare De Andrè, che in Khorakhanè descrive mirabilmente la storia, la vita, lo spirito e le diffi coltà di una tribù Rom. Ma quando uno è in Municipio, se come amministratore comunale vuole aiutare i Rom a risolvere i loro problemi abitativi, deve – sarà noioso, burocratico e poco poetico, ma è così – attenersi alla normativa, rispettare il piano regolatore, formulare le richieste agli altri Enti nel modo corretto. Deve, insomma, incanalare le proprie intenzioni all’interno di un sistema di regole. Altrimenti poi – come è accaduto – si becca dei “no” motivati e inappellabili, si scontra con i responsabili degli uffi ci comunali, rischia procedimenti per abusivismo e non risolve nulla. E in più, per giustifi care la propria improvvisazione (o, secondo i detrattori, incapacità amministrativa), si trova costretto a ricorrere ai poeti, ai cantautori, alla drammatizzazione e ad improbabili paragoni fra il Nazismo di ieri e la Regione Piemonte di oggi. Aiutare i Rom è un obiettivo dell’Amministrazione Venegoni; la sindaca – per cultura e mentalità – ne è convinta e cerca di perseguirlo. Ma, come diceva Diderot, “non basta fare il bene, bisogna farlo bene”. C’è da essere allibiti e sconcertati da come vengono stravolti i concetti di democrazia e di giustizia (uguale per tutti) oggi in Italia. Mi riferisco alle tante esternazioni fatte dal nostro Presidente del Consiglio, sia prima che durante le ultime vicende giudiziarie che lo riguardano, e la sua arrogante e sfacciata pubblica delegittimazione della Magistratura. Stupisce anche il numeroso coro di “cortigiani” che condivide ed applaude: cosa questa che manifesta in modo chiaro che la democrazia e le sue regole sono ancora così poco accettate e che l’assolutismo del triste ventennio fascista ha insegnato poco a così tanta parte di Italiani. È penoso assistere a questo continuo e grossolano attacco a tanti punti fondamentali della nostra Carta Costituzionale, democratica e repubblicana, scritta, con somma perizia, dai Padri fondatori: da coloro che preferirono il “confi no” e la perdita del lavoro e di ogni diritto pur di non sottostare a quella arrogante e tanto deleteria dittatura. Al riguardo dell’ultima “querelle” (caso Ruby) vorrei fare solo due considerazioni. 1°: Compito primario della Magistratura (Organo costituzionalmente indipendente) è quello, qualora si abbiano fondati indizi o denunce, di indagare per poter scoprire ed accertare eventuali reati. A garanzia del cittadino (di tutti i cittadini) sta la saggia norma che nessuno può essere condannato se non si hanno le prove. Lager e foibe Le opinioni politiche e i fatti della storia Se da una parte sono contrario alla strumentalizzazione delle varie giornate della memoria, del ricordo e quant’altro, dall’altra ne posso però comprendere le ragioni. Il problema è che in Italia manca ancora una serena oggettività intellettuale e storica, ragion per cui di tutto si fa un fatto politico, passando così sopra agli involontari protagonisti di tragedie immani quali lager, foibe e guerre. Personalmente ho riscontrato in giro per l’Italia quanto ciò sia ancora concreto: in occasione di mie conferenze sul tema “crimini partigiani” - perché ci furono anche quelli -, quartieri blindati, dozzine di poliziotti, insulti e violente manifestazioni contro. La politica dovrebbe occuparsi di opinioni, la storia di fatti: per molti non è però così. Lodovico Ellena Alice Castello BERLUSCONI / 2 ATTENTI A QUESTO MODELLO DI VITA Giovanni Olivero Saluggia Un vecchietto di 73 anni, o se vogliamo di terza età, che si porti a letto stuoli di belle fi gliole, maggiorenni o minorenni, inghirlandate e selezionate dai suoi tirapiedi (leggi stretti collaboratori) sia pure per aiutarle a superare le diffi coltà della vita con donazioni in denaro che solo può permettersi un uomo straricco e strapotente, non poteva passare inosservato e suscitare curiosità (anche morbose) commenti e giudizi di tutti i tipi. Cioè farsi argomento appetibile che fa notizia nella società in cui viviamo. Ed infatti da molte settimane i mezzi di comunicazione sono indaffarati a darci sempre nuovi dettagli, meglio se piccanti, sulla vicenda, per alcuni increscio- sa, per altri scandalosa e forse per i più “chi se ne frega”. Tralasciando i risvolti giuridici e anche quelli politici sui quali si sono cimentati e si stanno cimentando i grandi cervelli, voglio invece considerare quello che pare sia l’atteggiamento di molta gente di fronte a fatti di tanto scalpore. Quella gente di tutti i ceti che esplicitamente o implicitamente pensano: “fatti suoi, a me non frega niente”. E devono essere in tanti a pensare così, dal momento che i sondaggi dicono che Berlusconi, da queste vicende che l’hanno coinvolto fi no al collo, si fa per dire, non ha perso manco un voto. Ora, pur difendendo la libertà per lo stile di vita che ognuno è libero di scegliersi, quando lo stile di vita è di un personaggio così importante non può che assumere valore di riferimento, voglio dire quasi modello morale, soprattutto se difeso con dovizia di argomentazioni dei suoi, in vari modi interessati, collaboratori, per molti dei quali è anche difesa d’uffi cio essendo per qualche verso coinvolti nelle squallide vicende. A mio molto modesto parere, molta gente che ormai è tempestata da notizie e contro notizie dove è poi anche diffi cile avere voglia di districarsi tra il falso e il vero, il grave dal lieve, il risultato che abbiamo sotto gli occhi è l’assuefazione della gente, cioè la passiva accettazione di atteggiamenti fuori dalla comune morale, come ineluttabili, ormai permeati nella nostra società, sì da non destare più reazioni, anche per paura di prestare il fi anco alla politica. In pratica ritengo che i fatti di Arcore, con la loro esplosione mediatica dei pro e dei contro, abbiano fi nito per “omologare” comportamenti di vita che infrangono tutte le regole morali e comportamenti della sana vita civile. In effetti si accetta senza dirlo, che se questo lo fa lui e lo fa impunito dalla legge, sostenuto da larga parte dei suoi protettori in tutti i sensi, vuol dire che si può fare. Quindi è giusto che le nostre fi gliole, specie se belle e carine (e se non lo sono devono diventare senza badare a spese) si prostituiscano se trovano qualcuno che le paghi e magari prometta loro di diventare anche “veline”. Essendo veline, o almeno aspiranti veline, quasi certamente non faranno carriere nel cinema ma potranno sempre accalappiare qualche ragazzo avvezzo a questo stile di vita, non per fare famiglia, istituto ormai da rottamare, ma per consumare quel che resta del sesso da esaurire. Quelli che assuefatti non sono ancora di questi modelli di vita che ci vengono proposti dall’alto, possono almeno chiedersi, come sarà il futuro della nostra civiltà se si diffonde questo modello di vita targato Berlusconi. Attenzione, che assuefatti vuol dire anche farsi complici. La “Giornata della memoria” a Cigliano Non dimenticare è un dovere Sabato 22 gennaio, sto andando ad una mostra nella biblioteca di Cigliano. Mia madre è venuta con me. È una mostra che si intitola “Il fi lo spinato ti lacera la mente”, almeno mi sembra di ricordare che questo sia il titolo. È stata allestita in occasione della giornata della memoria e verrà “rappresentata” dai bambini che partecipano al laboratorio teatrale condotto e diretto da Patrizia, una mia cara amica. Ne ho voglia, e non ne ho voglia. Sono stata ad Auschwitz, e non è stato facile camminare in quegli spazi, ascoltare le parole e il silenzio, vedere quello che ho visto, perché là si vede. Quindi ne ho voglia, e non ne ho voglia. Ma ricordo ancora le parole della guida alla fi ne del nostro giro: «io oggi vi ringrazio, perché voi potrete ricordare…». E quindi vado. I bambini entrano ed escono da uno spazio che funge da camerino, si posizionano davanti ad alcuni pannelli della mostra e leggono, ma leggono con il cuore. Si tratta di brani di Renzo Roncarolo, un vercellese deportato. Descrivono la paura, la disperazione, la morte dentro. Ci sono dei cubi con sopra delle scritte: razzismo, odio, prigionia… I bambini dopo la lettura entrano con un carrello e portano via i cubi. Poi parlano. E sono parole di libertà ed uguaglianza, in particolare rivolte ai bambini e ai loro diritti. E alla fi ne rientrano con i cubi di prima, e, come per magia, le parole si trasformano. Diventano lettere che compongono una frase: “Al male si può dire di no”. Dopo guardo la mostra, rileggo i brani, osservo i disegni di Renzo Roncarolo, che rappresentano ciò che ha vissuto. Me ne torno a casa stanca, ma più presente a me stessa. Le parole di Primo Levi, lette dai bambini, mi rimbalzano nella mente: «se comprendere è impossibile, conoscere è necessario», alle quali hanno aggiunto «non dimenticare è un dovere». Penso che questo mi dà speranza, mi auguro questa iniziativa venga portata avanti anche in altri posti, in altre scuole, e non solo. In cuor mio ringrazio i bambini, che oggi mi hanno insegnato qualcosa. Alessia Amharai Moncrivello principali problemi di Vercelli? Lo si apprende a pagina 11 dell’edizione del 17 gennaio del settimanale bicciolano, che apre con quattro foto a colori: quattro cacche di cani. “Reportage: Nei salotti del centro abbondano i ricordini di Fido. In città troppi indisciplinati non raccolgono la pupù del cane”. Con interviste e commenti. POETI EMERGENTI. Sull’edizione del 17 gennaio Patrizia Martini intervista Fra’ Carlo Basili, Cappuccino, cappellano all’ospedale di Chivasso. Gli chiede di citare un libro. Risposta: «Leggo tanto, testi religiosi e non, e credo che andrebbero riapprezzate tutte le poesie di Ungheretti che raccontano il peso dell’esistenza». Chissà chi è, ‘sto Ungheretti. CINQUANTA? Riemerge dall’ombra Elvio Chilelli, al quale – da quando il nuovo caporedattore dell’edizione vercellese del quotidiano ha scoperto che è parente di un assessore del Comune di Saluggia – è stato tolto il ruolo di megafono dell’Amministrazione saluggese. Scrive del decesso del sacerdote don Aldo Momo: «dal 1953 iniziano i suoi 45 anni da viceparroco a Saluggia. Quindi, per un altro decennio, è parroco: dal 1998 al 2008». Titolo: “Addio a don Aldo, parroco per 50 anni”. OSSIMORO. Dalla recensione di Debora Lamorte del concerto di Giovanna Marini alla chiesa degli Angeli: «Uno spettacolo che ha condotto il pubblico nel dimenticato territorio della memoria». TUTTI PROTAGONISTI. Titoli di pag. 18 dell’edizione del 26 gennaio. Taglio alto: dibattito organizzato dall’Anpi. “L’associazione protagonista in sala consiliare”. Taglio medio: veglione di Carnevale, “Dopo gli Abbà tocca ai nuovi protagonisti”. Taglio basso: “Il Gran Paradiso protagonista al Rotary”. Urge dizionario dei sinonimi, o titolista con un po’ di fantasia. VEDIAMO DI ANDARE AL SODO. Romantica iniziativa del settimanale chivassese diretto da Piera Savio: “Gioiello e cena a lume di candela per un messaggio d’amore...”: a pag. 19 dell’edizione del 26 gennaio si annuncia che il giornale pubblicherà i messaggi d’amore recapitati in redazione; «fra tutte le frasi giunte una verrà scelta e all’autore sarà consegnato un gioiello d’oro»; «tutti dicono I love You, dillo anche tu e vivrai un 14 febbraio indimenticabile con una romantica cena a lume di candela, insieme alla persona amata». In tutta la pagina, cuoricini e un particolare del dipinto Il bacio di Hayez. Ma fondo pagina si va giù per le trippe: ecco che «la pornostar Marika Ferrero, direttamente dal primo fi lm hard 3D “Casino 45”, sarà nostra ospite al disco sexy club». TELEFONARE PER APPUNTAMENTO. Per chi non fa in tempo a prenotare al sexy club della Periferia, comunque, lo storico bisettimanale vercellese segnala, sull’edizione del 18 gennaio, «A Vercelli nuovissima portoricana ti aspetta per rilassanti massaggi»; «Bella affascinante ragazza 21enne esegue massaggi, vicinanze Crescentino», «Italiana Vercelli, riceve in ambiente riservato», «Chivasso appena arrivata in città dolcissima giovane sempre disponibile», «Italiana 30enne, dolce nei sentimenti, padrona dei tuoi sogni, Vercelli zona ospedale».
Crescentino: l’11 aprile scadono i contratti di solidarietà. Incontro tra azienda e Rsu Italcardano, la dirigenza annuncia 37 esuberi I sindacati bloccano gli straordinari del sabato. Il 28 gennaio uno sciopero di otto ore CRESCENTINO. Si avvicina l’11 aprile, data in cui alla Dana Spicer Italcardano scadranno i contratti di solidarietà che interessano 412 lavoratori dello stabilimento crescentinese. In questa prospettiva sono avvenuti gli incontri tra l’Rsu e la dirigenza al fi ne di sapere se gli ammortizzatori sociali impiegati fi nora – cassa integrazione e contratti di solidarietà – saranno confermati. La società ha prospettato 37 esuberi, dei quali 22 tra gli operai e 15 tra gli impiegati, con “mobilità su base volontaria”. Al momento il tutto è ancora in discussione: in primo luogo il fatto stesso di dichiarare esuberi perché - afferma il rappresentante sindacale della Cgil, Corrado Donato - «se la politica della Dana è di ridurre il personale, non lo si può fare giocando sui numeri». In seconda battuta, la società sceglierebbe chi licenziare tra gli impiegati, lasciando invece la possibilità di scelta agli operai. A parere del sindacalista «questa mossa ha anche l’obiettivo di dividere i lavoratori». La mobilità volontaria degli operai sarebbe preceduta da un Tirocinio all’estero con Europe Calling Otto posti per i residenti in provincia di Vercelli VERCELLI. (r.e.) Quattro mesi a Loughborough nel Regno Unito o a Valencia in Spagna per vivere un’esperienza formativa e professionale con “Europe Calling” – Tirocini transnazionali. Questa è l’opportunità offerta ai giovani residenti in provincia di Vercelli, attraverso l’inserimento in un ambiente di lavoro all’estero, in cui il tirocinante potrà cogliere peculiarità ed affi nità del Paese ospitante. Il Progetto Leonardo “offre la possibilità di confrontarsi con uno stile di vita nuovo, una cultura e un contesto sociale diversi, vivendo quattro mesi all’estero. Un’esperienza full-immersion per perfezionare la lingua straniera, scoprire nuove idee, persone, familiarizzare con costumi e usanze e aumentare la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità. In sintesi quattro ECONOMIA E LAVORO accordo sindacale, mentre quella unilaterale degli impiegati non avrebbe alcun preaccordo. Da parte loro i lavoratori hanno già iniziato a manifestare il loro dissenso: è stato deciso di bloccare gli straordinari del sabato, fatto evidenziato anche dalla manifestazione del 22 gennaio davanti ai cancelli della fabbrica dove è stato attuato il pic- la Gazzetta Sabato mattina l’attività si è fermata I lavoratori in assemblea Uno scorcio di Loughborough mesi di training unico e assolutamente formativo”. Sono a disposizione 8 tirocini di formazione e lavoro, da aprile ad agosto 2011. La scheda di candidatura, disponibile sul sito www. formazionevc.it, va stampata, compilata e consegnata, completa di tutti gli allegati, secondo quanto previsto nelle modalità organizzative, presso il Servizio Formazione Professionale della Provincia di Vercelli in via San Cristoforo 3. MARTEDÌ 1° FEBBRAIO 2011 23 chettaggio per impedire l’ingresso dei lavoratori del primo turno che effettuano lo straordinario del sabato. È anche stato attuato uno sciopero per l’intera giornata di venerdì 28 gennaio, su tutti i turni, per sensibilizzare la dirigenza. «Il motivo delle otto ore di sciopero - spiega Donato - non è da ricollegarsi in alcun modo a quelli presentati dalla Fiom per lo sciopero nazionale; il nostro è un gesto deciso insieme ai colleghi degli altri sindacati, tutti uniti per salvaguardare l’occupazione all’Italcardano». Secondo le fonti sindacali l’adesione ha raggiunto il 90 per cento delle maestranze. Silvia Baratto Il dispositivo viene prodotto nello stabilimento di Saluggia Sorin annuncia: ottenuta l’autorizzazione per vendere in Europa la valvola Perceval MILANO. (r.e.) Sorin Group, società leader mondiale nel trattamento delle malattie cardiovascolari, annuncia di aver ottenuto l’autorizzazione per la commercializzazione in Europa della valvola cardiaca aortica auto ancorante Perceval S. Tale valvola rappresenta l’ultima generazione in termini di innovazione tecnologica nelle protesi cardiache. Perceval S è indicata per la sostituzione della valvola aortica in pazienti affetti da stenosi aortica per mezzo di una procedura chirurgica minimamente invasiva effettuata in tempi molto rapidi. La stenosi aortica è la malattia cardiaca valvolare acquisita più comune nel mondo occidentale e la sua insorgenza aumenta con l’invecchiamento della popolazione. La diffusione della stenosi aortica sintomatica grave è stimata La valvola Perceval pari a circa il 3% nei pazienti con 75 anni di età (tale percentuale aumenta signifi cativamente all’aumentare dell’età). La prognosi dei pazienti affetti da stenosi aortica sintomatica grave è poco favorevole: se il paziente non viene sottoposto a trattamento subito dopo l’insorgenza dei sintomi la sopravvivenza media è breve - spesso di soli due o tre anni. Perceval S è una valvola aortica chirurgica dotata di un esclusivo dispositivo di ancoraggio autoespandibile che permette al chirurgo di sostituire la valvola malata senza dover suturare la protesi al tessuto del paziente e rappresenta quindi un’evoluzione rispetto alle tradizionali bioprotesi. La componente funzionale della valvola è realizzata in pericardio bovino ed è fi ssata su un supporto in lega superelastica. Questo innovativo sistema si basa sull’esperienza ottenuta con una valvola aortica stentless in pericardio impiantata in oltre diecimila pazienti, con provata durabilità ed ottima performance emodinamica. I risultati clinici sui primi 180 pazienti, cui è stata impiantata la protesi Perceval S, indicano una riduzione signifi cativa della durata della procedura chirurgica, sia per gli interventi di sola sostitu- I sindacalisti Esposito e Pagnoni al corteo Il 28 gennaio: manifestazione della Fiom I metalmeccanici del Vercellese a Torino per lo sciopero generale CRESCENTINO. (r.e.) Anche una folta rappresentanza di lavoratori della nostra zona ha partecipato, venerdì 28 gennaio a Torino, alla manifestazione indetta dalla Fiom in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici. Il corteo – dietro lo striscione “Il lavoro è un bene comune: difendiamo ovunque contratto e diritti” è partito dalla stazione di Porta Susa e ha raggiunto piazza Castello, dove si è tenuto un comizio. «La Fiom è impegnata a sostenere il contratto collettivo nazionale di lavoro senza deroghe, a difendere la legalità, la democrazia e la libertà di rappresentanza sindacale, a combattere la precarietà e il dominio del mercato che divorano la vita delle persone e compromettono la coesione sociale e il futuro del Paese». Un reparto dello stabilimento saluggese zione aortica che nel caso di procedure concomitanti con tempo di clampaggioaortico tipicamente ridotto di oltre il 50%. Perceval S consente di mantenere i risultati clinici ai livelli di affi dabilità che costituiscono lo standard di riferimento in cardiochirurgia: le performance emodinamiche sono eccezionali, con bassi gradienti pressori ed un’elevata area valvolare effettiva a 1 e 2 anni di follow-up. Ad oggi, 25 centri cardiochirurgici in tutta Europa hanno accumulato esperienza nell’impianto della valvola Perceval S in oltre 500 pazienti durante gli studi clinici pre-commercializzazione. «Siamo entusiasti - ha detto Davide Bianchi, presidente della Business Unit Heart Valve - di ricevere l’approvazione CE per questa tecnologia rivoluzionaria. Siamo impegnati nel fornire ai cardiochirurghi di tutto il mondo soluzioni terapeutiche innovative ad elevate prestazioni volte a migliorare il trattamento delle patologie cardiovascolari e a far progredire la pratica clinica. Questo importante risultato conferma la nostra leadership nel settore della sostituzione valvolare cardiaca, garantendoci un vantaggio competitivo in questo sofi sticato segmento clinico».
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