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36 cultura e spettacoli<br />
MARTEDÌ 1° FEBBRAIO 2011<br />
A Vercelli, per la poesia Sl’mbaj d’ancheuj. Ha ottenuto anche il 2° premio al 32° Concors ad prosa Sità ‘d Canej<br />
Il poeta livornese Valerio Rollone premiato al “Cesare Filippone”<br />
LIVORNO FERRARIS. Il livornese<br />
Valerio Rollone, uno dei<br />
più apprezzati autori di poesia<br />
dialettale piemontese, si è<br />
classifi cato al secondo posto<br />
con la poesia Sl’mbaj d’ancheuj<br />
al Premio Cesare Filippone, a<br />
cui da oltre 25 anni viene dedicato<br />
un premio per la poesia<br />
dialettale. Cesare Filippone,<br />
scomparso molti anni fa, era<br />
Livorno Ferraris<br />
L’addio del paese<br />
al pittore<br />
Narciso Rigoni<br />
Narciso Rigoni<br />
LIVORNO FERRARIS.<br />
(l.li.) Grande commozione<br />
in paese per la<br />
scomparsa di Narciso<br />
Rigoni, 89 anni, persona<br />
cara a tutti i livornesi<br />
e pittore di buon livello.<br />
Classe 1921, fi n da<br />
giovane fu sportivo valente,<br />
ma viene ricordato<br />
soprattutto nel<br />
panorama degli artisti<br />
livornesi. Rigoni ha<br />
iniziato a dipingere da<br />
ragazzino e dall’età di<br />
quattordici anni si è avvicinato<br />
all’arte per passione,<br />
eseguendo anche<br />
bassorilievi. L’amore<br />
per l’arte era vivo in lui<br />
e non si separava mai<br />
dalle sue opere, non<br />
accettando nemmeno<br />
l’idea di vendere o regalare<br />
qualcuna delle sue<br />
creazioni. Completamente<br />
autodidatta, tra<br />
le sue opere paesaggi,<br />
nature morte, ritratti<br />
spesso con lo sfondo di<br />
momenti di vita e personaggi<br />
livornesi, suo<br />
paese d’adozione. Negli<br />
anni settanta con Guido<br />
Damiano fondò la<br />
“Scuola di pittura, disegno<br />
e scultura Jacobo<br />
Rossignoli” che coinvolse<br />
una trentina di livornesi<br />
sotto la guida del<br />
pittore Franco Capello<br />
docente al Liceo Artistico<br />
di Torino ad oggi<br />
non più esistente. Rigoni<br />
fu fra i primi ad organizzare<br />
mostre di pittura<br />
a Livorno Ferraris,<br />
tradizione che ancora<br />
oggi si è protratta con la<br />
biennale della Pro Loco<br />
“città di Livorno Ferraris”<br />
in occasione della<br />
festa patronale.<br />
Anche se divenuto<br />
ipovedente, era uno<br />
sportivo instancabile,<br />
insieme alla sua inseparabile<br />
bicicletta ha<br />
partecipato a numerose<br />
cicloturistiche aggiudicandosi<br />
premi dedicati<br />
ai più anziani. Nella<br />
lunga vita, anche l’esperienza<br />
della guerra che<br />
lo ha profondamente<br />
segnato, tanto che al<br />
suo ritorno a casa, dopo<br />
la liberazione, ha scritto<br />
un diario dal titolo<br />
“Dove sei?”.<br />
infatti un vercellese doc, anima<br />
e voce del gruppo I Celti;<br />
la sua città dedica questo importante<br />
riconoscimento a chi<br />
si spende per la valorizzazione<br />
ed il mantenimento della cultura<br />
e della lingua piemontese.<br />
Lo scorso anno aveva già<br />
vinto il primo premio con <strong>La</strong><br />
riviera dij verni e nel 2008, anno<br />
di pubblicazione della raccolta<br />
Installazione ideata dal regista Moreno Buff a: scorci di cortili e frammenti di vita quotidiana<br />
“Le porte del tempo”, land art a Castell’Apertole<br />
Proiettati i videoclip Butterflies e Lunacy? A marzo nuove iniziative per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia<br />
LIVORNO FERRARIS. (l.li.) <strong>La</strong> grande installazione artistica<br />
“Le porte del tempo” ideata dal regista Moreno Buffa a<br />
Castell’Apertole si è rivelata un idea azzeccata e di successo:<br />
si tratta di una installazione permanente, scritta con il linguaggio<br />
della “land art”, volta al recupero di momenti della<br />
vita di risaia nel suggestivo scenario della frazione livornese.<br />
Composta di quattro pezzi che rappresentano scorci di cortili<br />
e frammenti di vita quotidiana, quasi uno sguardo indiscreto<br />
su di passato di grande storia e cultura, l’installazione è fruibile<br />
di giorno e di notte. Nella piazzetta di Castell’Apertole,<br />
sulla facciata di un antico edifi cio che oggi ospita un moderno<br />
essiccatoio, dal tramonto fi no a tarda notte, sono stati proiettati<br />
alcuni videoclip del regista Moreno Buffa. Tra questi<br />
Butterfl ies e Lunacy? dove le immagini in 3D che li caratterizzano<br />
hanno saputo creare suggestive cromie e un contrasto tra<br />
antico e moderno che ha reso ancora più magica l’atmosfera.<br />
L’installazione è stata inaugurata durante le feste natalizie.<br />
An col moment, aveva ricevuto<br />
un premio speciale per tutta<br />
la sua produzione poetica.<br />
Quest’anno ha inoltre partecipato<br />
e vinto il secondo premio<br />
con <strong>La</strong> Preja Cagnòla nella<br />
sessione dedicata alle leggende<br />
popolari al 32° “Concors ed<br />
prosa ‘Sità ‘d Canej’”, festival<br />
della lingua piemontese organizzato<br />
a Canelli.<br />
Valerio Rollone, nato a Torino,<br />
vive e lavora da sempre a<br />
Livorno Ferraris, affi ancando<br />
alla sua attività artigianale vari<br />
interessi culturali, fra cui la<br />
scrittura, la rappresentazione<br />
teatrale, collaborando con la<br />
compagnia teatrale di Gianni<br />
Mongiano di Crescentino e la<br />
passione per la musica, fondando<br />
l’associazione “Ami-<br />
ci della musica” di Livorno<br />
Ferraris. Da circa trent’anni<br />
si diletta nello studio e nella<br />
scrittura basata su metrica e<br />
grammatica piemontese, producendo<br />
raffi nati quanto semplici<br />
versi che mantengono<br />
unite tradizione, cultura, amore<br />
per la lingua e sentimenti.<br />
<strong>La</strong>ura Lizza<br />
Presentato a Maglione il documentario realizzato da Claudio Zanotto Contino Alla Biblioteca di Tronzano<br />
Con l’asina Geraldina Intorno al lago e tra gli alberi inizia un corso di esperanto<br />
MAGLIONE. Nel 2009,<br />
proseguendo il progetto<br />
decennale che l’aveva portato<br />
in moltissimi luoghi del<br />
Piemonte alla ricerca delle<br />
storie più antiche e di coloro<br />
che le ricordano, l’attore<br />
e regista Claudio Zanotto<br />
Contino aveva cominciato<br />
il suo percorso nei paesi<br />
della Comunità Collinare<br />
“Intorno al lago”.<br />
Incontri, racconti dalla<br />
viva voce degli anziani, e<br />
momenti pubblici in cui sul<br />
palco delle feste più importanti<br />
si materializzavano<br />
dalla voce di Zanotto Contino<br />
animali dalle passioni<br />
umane, “masche”, diavoli,<br />
personaggi di arcaiche leggende<br />
e miti di fondazione<br />
come la Regina Ypa.<br />
Con il nuovo anno a<br />
Maglione e negli altri paesi<br />
della Comunità Collinare<br />
l’attore ha presentato e pro-<br />
Conferenza di Maria Rosaria Vitagliano ed Anna Andorno all’Unitre di Saluggia<br />
Lo yoga, scienza ed arte del vivere<br />
SALUGGIA. Giovedì 13 gennaio, presso il salone<br />
del Centro Vita di via Faldella, si è tenuta<br />
la conferenza di Maria Rosaria Vitagliano<br />
ed Anna Andorno dal titolo “Yoga, scienza<br />
ed arte del vivere”.<br />
Lo yoga è un’antichissima disciplina psicosomatica<br />
d’origine indiana, esistente da tempo<br />
immemorabile (circa 3000 anni) e fondata sul<br />
metodo sperimentale. Essa è nata quale strumento<br />
d’ascesi e pratica spirituale, tuttavia è<br />
assai utile anche al mantenimento di uno stato<br />
di salute ottimale e può essere praticata con<br />
buoni risultati sostanzialmente ad ogni età.<br />
Maria Rosaria Vitagliano, maestra elementare,<br />
ha avuto modo di sperimentare di<br />
persona l’effi cacia dello yoga anche nella sua<br />
attività pedagogica stessa.<br />
Durante la relazione, seguita da un folto pubblico,<br />
si sono fornite su questa disciplina sia informazioni<br />
teoriche e dottrinali, sia indicazioni di<br />
carattere pratico. Si è fra l’altro spiegato come lo<br />
yoga abbia fra i suoi fi ni la concentrazione, l’armonia<br />
dell’essere, l’equilibrio psicofi sico, il pieno<br />
sviluppo del cosiddetto potenziale umano e delle<br />
varie abilità: la loro sintesi e somma conduce<br />
all’obiettivo ultimo ossia la realizzazione spirituale.<br />
Esso inoltre è funzionale alla prevenzione<br />
Claudio Zanotto Contino con il sindaco Mirco Rosso<br />
porrà fi no ai primi di febbraio<br />
il documentario Intorno al<br />
lago e tra gli alberi, che compone<br />
visivamente le tessere del<br />
lungo cammino scandito dai<br />
suoi passi e da quelli dell’asinella<br />
Geraldina tra i paesi.<br />
Il documentario è in memoria<br />
di Gian Renzo Mor-<br />
teo, nel ventennale della<br />
scomparsa dell’indimenticato<br />
docente di Storia del teatro<br />
all’Università di Torino e<br />
direttore dello Stabile che<br />
portò il teatro in luoghi in cui<br />
non era mai stato fruito prima,<br />
come le periferie, le scuole,<br />
le fabbriche e le carceri.<br />
delle malattie grazie al mantenimento in stato ottimale<br />
della mente e del corpo del praticante ed<br />
all’accrescimento della sua “energia interiore”.<br />
L’incontro è stato organizzato dall’Associazione<br />
Vita Tre nell’ambito delle attività<br />
dell’Università della Terza Età.<br />
Prossimo appuntamento giovedì 10 febbraio<br />
alle 15 con Salvatore Russo che parlerà<br />
dell’igiene degli alimenti.<br />
TRONZANO. (c.car.) Ritorna a<br />
Tronzano, all’interno dell’undicesima<br />
rassegna “Incontri”,<br />
organizzata dalla Biblioteca<br />
Civica, dall’assessorato alla<br />
cultura e dall’associazione<br />
“Valeria Botti”, il corso di esperanto<br />
tenuto dal docente di fi -<br />
losofi a e studioso di esperanto<br />
Piermichele Giordano.<br />
Le lezioni saranno otto e si<br />
svolgeranno presso la Biblioteca<br />
Civica il martedì a partire<br />
dal 1° febbraio (8 febbraio,<br />
12 e 26 aprile, 3, 10, 17 e 24<br />
maggio).<br />
Il corso riprenderà il suo<br />
percorso dal primo livello, se ci<br />
saranno principianti.<br />
Come spiega Paolo Valore,<br />
docente all’Università degli<br />
Studi di Milano, nel suo studio<br />
sui Linguaggi artifi ciali del Novecento,<br />
l’esperanto è un linguaggio<br />
artifi ciale in quanto deliberatamente<br />
costruito per uno scopo<br />
particolare (al contrario i lin-<br />
guaggi cosiddetti naturali sono<br />
invece il prodotto di una lunga<br />
evoluzione storica).<br />
L’uso di questa lingua fu<br />
iniziato da Ludwig <strong>La</strong>zar Zamenhof<br />
(1887). Tra le sue<br />
caratteristiche la morfologia<br />
essenziale e la sintassi minimale.<br />
L’esperanto si propone<br />
come autentica lingua ponte<br />
che non sostituisce le lingue<br />
etniche, funziona però esattamente<br />
come una lingua etnica,<br />
anche se è estremamente più<br />
semplice da imparare.<br />
Le proprietà curative di pietre e cristalli<br />
Fernanda Civati ne ha parlato in un incontro alla Soms di Cigliano<br />
CIGLIANO. (m.v.) Fernanda Civati è impegnata<br />
da circa vent’anni nel percorrere<br />
pratiche e discipline quali il Reiki, l’Erboristeria,<br />
la Medicina della Danza del Sole e<br />
la Cristalloterapia, conducendo incontri e<br />
cerimonie di meditazione ed insegnamento.<br />
Ella ha tenuto giovedì 27 gennaio una<br />
conferenza presso il salone Soms, nell’ambito<br />
del ciclo di incontri organizzato da<br />
Vita Tre Moncrivello-Cigliano.<br />
L’incontro era stato previsto inizialmente<br />
per il 20 gennaio, alla stessa ora e nello<br />
stesso luogo, ma è stato spostato.<br />
<strong>La</strong> signora Civati ha parlato quindi della<br />
cosiddetta cristalloterapia, che è una forma<br />
<strong>La</strong> relatrice Maria Rosaria Vitagliano Alcuni cristalli. Nel riquadro Fernanda Civati<br />
Marco Vigna<br />
Claudia Carra<br />
di medicina alternativa fondata sull’impiego<br />
delle pietre preziose e semipreziose a fi ni<br />
terapeutici. Secondo la cristalloterapia ogni<br />
pietra preziosa e cristallo ha suoi specifi ci<br />
effetti curativi, adatti a prevenire o guarire<br />
da determinati mali fi sici o psicologici.<br />
<strong>La</strong> relatrice ha spiegato che le pietre dovrebbero<br />
queste loro “proprietà” sia a fattori<br />
di ordine biochimico legate ai metalli presenti<br />
in esse, sia al ruolo psicologico giocato dalla<br />
loro forma e colore. Esse agirebbero sull’organismo<br />
umano in modo olistico ossia globale,<br />
Valerio Rollone<br />
Buffa racconta come è nato il progetto: «tutto parte dal<br />
2005 con “Così eravamo a Castell’Apertole”, un’iniziativa<br />
che aveva dato avvio ad una rifl essione sulle tradizioni e sul<br />
recupero della loro memoria, ma anche sulle cascine e sullo<br />
stato di abbandono che spesso le ha interessate». Rifl essione<br />
che ha dato nuova vita alla frazione livornese, grazie a<br />
una ristrutturazione che ha saputo coniugare il vecchio con il<br />
nuovo ma anche al lancio di manifestazioni e di iniziative che<br />
permettessero però di rievocare il suo passato e portare nuova<br />
linfa vitale a Castell’Apertole. Le foto d’epoca sono state messe<br />
a disposizione da Adriana e Augusto Mezzano, Fiorella e<br />
Giandomenico Perugini.<br />
Sono previste inoltre nuovi eventi a partire da marzo, in<br />
occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia: il regista ha infatti<br />
pensato di proporre la videoproiezione di alcune immagini<br />
del Canale Cavour provenienti dall’archivio dell’Associazione<br />
di Irrigazione Ovest Sesia.<br />
Il pomeriggio del 23 gennaio<br />
presso il Polivalente di<br />
Maglione è stato dedicato<br />
alla narrazione delle storie<br />
raccolte durante gli incontri<br />
nei paesi, e alla visione del<br />
fi lmato che mostra spezzoni<br />
delle testimonianze degli anziani,<br />
intrecciate alle stagioni<br />
dell’anno vissute da Claudio e<br />
Geraldina, all’atmosfera delle<br />
diverse comunità a cui le storie<br />
ritornavano nelle festività<br />
più importanti dell’anno.<br />
Al termine della presentazione<br />
Claudio Zanotto Contino<br />
ha fatto dono al sindaco<br />
Mirco Rosso e alla Comunità<br />
del documentario e del<br />
frammento rappresentante<br />
Maglione del bassorilievo in<br />
ceramica simbolo della Comunità<br />
Collinare che aveva<br />
percorso tutte le tappe di<br />
questo “Viaggio con l’asino”.<br />
Aveva 95 anni<br />
Rosso Zucchelli,<br />
la pittrice<br />
di Fontanetto Po<br />
FONTANETTO PO. (s.b.) Il paese ha<br />
dato l’addio nei giorni scorsi alla pittrice<br />
Albertina Rosso Zucchelli. Aveva<br />
95 anni ed era sempre stata una grande<br />
promotrice di arte e cultura a Fontanetto.<br />
Fu lei che ideò il concorso di pittura<br />
che ancor oggi richiama decine di artisti.<br />
Fu anche presidente del comitato del gemellaggio.<br />
Autodidatta, era considerata<br />
una pittrice di poesia, attenta alle piccole<br />
cose di cui trovava l’armonia e rendeva<br />
con pennellate sicure e delicate. Amava<br />
portare su tela il mondo vicino a lei, un<br />
volto, un fi ore, una risaia, consentendo<br />
di vederli con i suoi occhi perché trasponeva<br />
sé stessa nelle sue opere.<br />
Piermichele Giordano<br />
coinvolgendolo nella sua totalità psicofi sica.<br />
Sono diverse le pratiche della cristalloterapia:<br />
quale amuleto portato addosso; per<br />
contatto del minerale passato sul corpo da<br />
uno specialista; lasciato all’interno di un infuso,<br />
poi bevuto.<br />
<strong>La</strong> prossima conferenza organizzata da<br />
Vita Tre Moncrivello-Cigliano è prevista<br />
per giovedì 17 febbraio, quando l’avvocato<br />
Piero Alberto parlerà del tema “E dopo di<br />
noi? Come sistemare i propri beni terreni”.